Il tema della continuità territoriale aerea arriva in Consiglio regionale, con un’interpellanza sottoscritta dall’intera opposizione.
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Il tema della continuità territoriale aerea arriva in Consiglio regionale, con un’interpellanza sottoscritta dall’intera opposizione.
«Durante le festività natalizie la Sardegna rischia di diventare più irraggiungibile dell’isola che non c’è», spiega il primo firmatario dell’interpellanza, Massimo Zedda.
I sottoscrittori dell’atto sottolineano come dalla Giunta, in questi mesi, siano arrivate solo dichiarazioni di intenti e promesse senza che sia stato fatto un solo passo in avanti. Il problema non è legato solo alla totale assenza di proposte sul nuovo modello di continuità aerea ma anche all’incapacità dimostrata sino ad ora di far rispettare gli accordi in vigore con le compagnie aeree, così come previsto dagli oneri di servizio pubblico e dal Decreto n.367/2018.
«Al contrario – sostiene Massimo Zedda – il recente ponte di Ognissanti ha dimostrato evidenti criticità. La lista d’attesa sulla tratta Cagliari-Roma Fiumicino ha superato i sette giorni, tutto questo nonostante fosse previsto nel decreto e nel suo allegato l’incremento obbligatorio delle frequenze durante le festività.»
I firmatari sollecitano la discussione urgente dell’interpellanza al fine di evitare il ripetersi di quanto avvenuto due settimane fa, anche in relazione a urgenze e problematiche molto più difficili da affrontare rispetto alla semplice applicazione di quanto già previsto nell’allegato tecnico del Decreto ministeriale.
«L’orizzonte è ancora più oscuro. Se la Giunta continuerà con l’inerzia dimostrata in questi primi nove mesi non è difficile prevedere per la Sardegna il totale isolamento – aggiunge Massimo Zedda -. Ci sono problemi seri da affrontare e da risolvere: pensiamo alla chiusura dell’aeroporto di Olbia prevista dal 3 febbraio al 13 marzo, alla vicenda che riguarda la compagnia Air Italy o alla scadenza della continuità aerea ad aprile 2020. Su questi temi ad oggi i sardi non hanno la minima idea riguardo la strada che la Giunta abbia intenzione di percorrere.»
«E’ una questione primaria per coloro che usano l’aereo per spostarsi per motivi di lavoro o di salute, per i turisti che desiderano visitare la nostra Regione, per gli emigrati che vorrebbero trascorrere le festività natalizie con la famiglia, per i sardi che vorrebbero approfittare delle feste per far visita a un parente o a un amico lontano dall’isola. Ad oggi il Consiglio regionale, a causa delle assenze del Presidente e dell’Assessore e dei continui rinvii di discussioni a cui la maggioranza non era preparata, non ha mai trattato in una specifica seduta il tema dei trasporti. Un’assurdità – conclude Massimo Zedda – per un’Isola la cui sopravvivenza è legata a doppio filo all’efficienza di rotte aeree e navali.»
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