L’assessore regionale della Sanità stamane ha partecipato al convegno “Epigenetica, ecosistemi e malattie multifattoriali: un nuovo sguardo sui rapporti tra vita salute e ambiente”.
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L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, questa mattina, a Cagliari, ha partecipato al convegno “Epigenetica, ecosistemi e malattie multifattoriali: un nuovo sguardo sui rapporti tra vita salute e ambiente”, realizzato da Porto Conte Ricerche in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari.
«Lo stile di vita, l’alimentazione e l’ambiente in cui viviamo non hanno un impatto solo sulla nostra salute. Ma sono in grado di produrre informazioni che vengono trasmesse a livello genetico alle generazioni successive – ha detto l’assessore della Sanità -. Noi siamo quello che mangiamo e l’ambiente in cui viviamo ma siamo anche ciò che i nostri genitori e i nostri avi hanno mangiato e l’ambiente in cui hanno vissuto. Per questo motivo gli studi sull’epigenetica rivestiranno un’importanza sempre più preminente nel campo della prevenzione.»
Nel corso del suo intervento, parlando del rapporto tra genetica, salute e ambiente, l’assessore della Sanità ha citato il caso del Dna ogliastrino, ritenuto di rilevanza scientifica internazionale e per il quale la stessa Regione ha manifestato interesse alla tutela. L’Ogliastra è, infatti, una delle “blu zone”, cinque in tutto il mondo, punto di riferimento per gli studi sulla longevità.
«Gli studi epigenetici – ha concluso Mario Nieddu – ci dicono quanto siano importanti politiche intersettoriali in campi come ambiente, trasporti, istruzione, agricoltura. La ricerca potrà orientare le future scelte della politica alle problematiche sanitarie, legate allo sviluppo economico e a tutto ciò che riguarda l’ambiente in cui viviamo.»
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