23 November, 2024
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Il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, hanno incontrato questa mattina a Roma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli per illustrare il nuovo modello di continuità territoriale aerea.

«Abbiamo da tempo avviato un confronto produttivo con il Governo per accelerare i tempi – ha spiegato il presidente Christian Solinas – ed oggi è stato fatto un altro passo avanti. La nostra proposta è chiara e moderna, tiene conto del diritto dei sardi alla mobilità e più in generale del diritto di tutti i passeggeri all’accessibilità alla nostra Isola, valutando attentamente l’offerta di servizi e la scelta delle tariffe. È un tema fondamentale per la Sardegna e per il suo sviluppo e di assoluta rilevanza anche per l’Italia e l’Europa. Il ministro – ha concluso Christian Solinas – si è impegnato a sostenere la nostra proposta a Bruxelles, a cominciare dal Consiglio dei Trasporti in programma il 2 dicembre prossimo, e siamo sicuri che arriverà presto il via libera definitivo.»

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Sennori ricorda Simone Ogana, il 26enne scomparso in un tragico incidente nel novembre di due anni fa, con un fine settimana dedicato a quella che era la passione del giovane motociclista sennorese, i motori. Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre, con il patrocinio gratuito della Regione Sardegna e del comune di Sennori, e la collaborazione della Pro Loco Sennori, Sennori 4×4, e Gli amici del Fuoristrada si svolgerà una manifestazione dedicata ai fuoristrada.

Si inizia sabato alle 15.00, in via Cottoni, davanti alle scuole di Montigeddu, con l’Arena Trial: alle 17.00, si darà il via alle esibizioni con la provo cronometrata e Tiro la strop. Al termine delle prove, musica, animazione e premi per tutti.

La due giorni motoristica proseguirà domenica 1 dicembre, con il Giro Off Road: alle 8,30, appuntamento all’Ibiscus Bar, per caffè e iscrizioni; alle 10.00 partenza del giro con percorso hard e soft per ammirare il territorio naturale del comune. Al termine del tour, pranzo e gadget forniti da “Raptor 4×4”.

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Religione, cultura, processi di pace e cooperazione internazionale, ritorna ricca di temi di attualità la quinta edizione di Dialogando, il convegno internazionale che dal 2015 rappresenta una vera e propria occasione di apertura e dialogo tra popoli. Il 30 novembre, a partire dalle ore 9,30 a ospitare l’evento sarà il museo della Tonnara di via Lepanto.

Qui si ritroveranno esperti di cooperazione, studiosi, docenti universitari ed esponenti religiosi per dare vita a un convegno che concentrerà l’attenzione su religione, dialogo interculturale e interreligioso quindi sul ruolo della donna. Al centro ci saranno anche argomenti quali la diplomazia, il paecekeeping, il ruolo delle reti di supporto per le donne e le vittime di tratta, quindi l’università nell’educazione e nella cooperazione.

Sei le sessioni previste che sabato daranno spazio anche al dibattito e al confronto. Ad aprire i lavori sarà l’intervento del prefetto di Sassari Maria Luisa D’Alessandro. Si inizia subito con il tema portante che ha sempre distinto Dialogando: Il dialogo interreligioso e interculturale. A moderare la prima sezione, che inizierà alle 9,30, sarà Antonio Di Rosa, direttore del quotidiano La Nuova Sardegna. Sono previsti gli interventi di Anna Paolini, direttore Unesco a Doha, dell’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, dell’arcivescovo di Damasco Jihad Mtanos Battah e di Amal Al Masri, componente del Forum libanese delle donne.

La seconda sessione, dal titolo Dialogo sul nuovo Sudan, sarà moderata dal docente universitario Piero Cappuccinelli e vedrà la partecipazione di Fabrizio Lobasso, console d’ambasciata e Capo ufficio Africa Orientale e Corno d’Africa, Dgmo – Maeci, oltre che già ambasciatore italiano in Sudan, quindi di Abdelwahab Eltayib Bashir Babiker del Center for African Research and Studies dell’università internazionale dell’Africa a Khartoum.

L’ultima sessione mattutina, La cooperazione sulla sicurezza e peacekeeping, sarà moderata dal questore di Sassari Diego Buso. Sono previsti gli interventi di Gennaro Capoluongo, consigliere ministeriale aggiunto della segreteria del Dipartimento della Pubblica sicurezza in materia di cooperazione internazionale di polizia, quindi di Andrea di Stasio, comandante della Brigata Sassari.

Il pomeriggio si aprirà con la sessione dedicata alla cooperazione universitaria, moderata dal docente dell’Università di Sassari Salvatore Rubino. Interverranno Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, Aziz Pollozhani, rettore dell’Università Mother Theresa di Skopije in Macedonia, lo storico Attilio Mastino e già rettore dell’Università di Sassari, Piero Cappuccinelli dell’Accademia nazionale dei Lincei quindi Luciano Gutierrez, pro-rettore Università di Sassari con la delega al programma Erasmus e cooperazione internazionale.

La quinta sessione dedicata a La cooperazione decentrata sarà moderata dal docente dell’Università di Sassari Quirico Migheli. Interverranno Angela Mameli, vice presidente della Fondazione di Sardegna, Luca Bondioli del Museo delle Civiltà, Federico Chiodi, direttore della Associazione italiana per la solidarietà tra i popoli, Giustina Casu dell’Associazione di volontariato Acos, Francesco Squarotti del Gruppo Umana Solidarietà, Fabrizio Contini di Stintino Holidays.

A chiudere il convegno la sessione dedicata a Educare alla cooperazione e sarà moderata da Stefania Zanetti dell’Università di Sassari. Interverranno Salvatore Correddu, Gabriele Dore, Isabella Fois, Norma Luisa Migheli, Alessandra Rubelli.

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«Il 24 novembre scorso all’ospedale Brotzu di Cagliari per la prima volta non era disponibile un’equipe medica di Urologia per il prelievo dei reni da un donatore di Sassari. La motivazione di questa grave carenza di personale è dovuta al fatto che il progetto attraverso il quale viene finanziata l’attività dei trapianti è scaduto lo scorso aprile.

Da allora i medici del Brotzu, l’unico ospedale sardo in cui vengono eseguiti i trapianti (di rene, pancreas, cuore, fegato), stanno lavorando senza ricevere alcun compenso, ovvero senza ricevere i dovuti incentivi previsti per questo tipo di attività extra. I nostri professionisti d’eccellenza per mesi hanno continuato a lavorare senza compenso e a salvare la vita dei pazienti in lista d’attesa per un trapianto, svolgendo nel contempo l’attività chirurgica ordinaria.

La Regione Sardegna è chiamata a porre rimedio con urgenza a questa situazione. La vita dei cittadini non può essere messa a rischio per assenza di interessamento e programmazione.»

Questo l’intervento della capogruppo del M5S Desirè Manca, che, appresa la notizia del trapianto rimandato a causa dell’irreperibilità dei medici, ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale indirizzata al presidente della Giunta Christian Solinas e all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu.

«Formalmente – si legge nell’interrogazione – non esiste un contratto che tuteli i medici nello svolgimento di un’attività ad alto rischio che esula da quella istituzionale. Il servizio sanitario della Sardegna risulta oggi impoverito a causa del reclutamento di numerosi medici e infermieri d’eccellenza da parte della sanità privata insediatasi di recente nella nostra isola. Sanità privata – sottolinea Desirè Manca – sovvenzionata dalla Regione Sardegna con decine di milioni di euro.»

«Chiedo pertanto al Governatore e all’assessore – conclude Desirè Manca – quali azioni intendano intraprendere per far sì che le necessità degli ospedali pubblici del nostro territorio non vengano messe in secondo piano, e perché i nostri ospedali non vengano lasciati privi di mezzi in favore di grandi colossi ospedalieri, tra l’altro finanziati con fondi pubblici regionali.»

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Venerdì 29 novembre entra nel vivo il V Festival organistico internazionale promosso dal Conservatorio di Cagliari, sotto la direzione artistica del maestro Angelo Castaldo. Dopo il concerto inaugurale di maggio, tenuto dal celebre organista olandese Ben van Oosten, da questa settimana il festival (questa edizione è dedicata all’ organo in Italia nel Novecento) propone una lunga serie di appuntamenti. Il primo è alle 19,30 nella Cattedrale: saranno protagonisti i docenti e gli allievi d’organo del Conservatorio “L. Canepa” di Sassari che eseguiranno musiche dal grande repertorio organistico europeo (da J.S. Bach a Fl Mendelsshon sino a L.V. Beethoven) quello che ha influenzato i compositori e i costruttori d’organi italiani del Novecento.
Domenica 1 dicembre si prosegue, alle 20, nella Chiesa del Carmine, con una piacevole digressione in territori “vicini”: quelli delle musiche popolari, della musica da film che hanno cambiato il paesaggio sonoro italiano a partire dal dopoguerra e che rivivranno nelle improvvisazioni di Salvatore Spano, cagliaritano, organista di solida formazione accademica con una brillante carriera nel jazz.
Gli allievi della classe di organo di Cagliari (Benedetta Porcedda, Sara Pirroni, Fabrizia Lobina, Domenico Lavena, Matteo Nurcis, Efisio Aresu) e lo stesso Angelo Castaldo saranno protagonisti dei concerti del 6 e del 13 dicembre, in programma alle 19,30, ancora nella Cattedrale. Il primo concerto, presentato dal docente Roberto Milleddu, tratterà dell’affermazione del concertismo organistico in Sardegna a partire dal 1920. Il secondo sarà un concerto antologico con pagine rare di autori come di A. Bambini, B. Bettinelli, L. Migliavacca, A. Cece, O. Ravanello, P.A. Yon, F. Mannino con la collaborazione della clarinettista Giusy Silanos e del trombettista lituano Gytis Vaitiekunas, allievi del Conservatorio di Cagliari, nelle classi dei maestri Enrico Silvestri e Massimo Spiga.
Il festival propone, dunque, una programmazione completa, che tiene fede al prestigio di una rassegna sempre più nota a livello internazionale, ma allo stesso tempo dalla natura eminentemente “didattica”, con quel suo essere pensata come strumento votato alla crescita dei giovani organisti grazie al confronto con concertisti affermati o con colleghi provenienti da altre realtà.

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Giunge alla quindicesima edizione Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio organizzato a Sant’Antioco dal Circolo del Cinema “Immagini”: da martedì 3 a domenica 8 dicembre, tiene banco nella cittadina sulcitana l’appuntamento con il cinema in forma breve prodotto nell’area del Mare Nostrum, quest’anno testimoniato da film provenienti da diciassette Paesi, con un focus in particolare sul Portogallo.

Nutrito e assortito, come da tradizione, il programma del festival che si rinnova senza interruzioni dal 2005 e che si avvale della direzione artistica del regista bosniaco Ado Hasanović e di Dolores Calabrò, del Circolo del Cinema “Immagini”. Sono oltre sessanta i film (in lingua originale, con sottotitoli in italiano e in inglese) che si potranno vedere nell’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco nelle sei giornate di Passaggi d’Autore. Film che spaziano tra i generi – dalla fiction al documentario, dalle web series al cinema d’animazione fino a quello sperimentale – selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a importanti festival nazionali e internazionali, come il Sarajevo Film Festival (SFF) e il francese Clermont-Ferrand Film Festival, che rinnovano la loro collaborazione con la rassegna sarda attraverso una selezione dei cortometraggi presentati nelle rispettive edizioni di quest’anno e la partecipazione di alcuni dei registi ospiti: Foued Mansour, Sajra Subašić e Stefan Djordjevic.

Ma il fulcro di Passaggi d’Autore è la sezione “Intrecci mediterranei”, che nell’arco di quattro serate (martedì 3, mercoledì 4, sabato 7 e domenica 8 dicembre) proporrà ventisei cortometraggi, con la presenza di alcuni dei registi che presenteranno le loro opere e dialogheranno con il pubblico: Erenik Beqiri, Sirio Sechi, Younes Ben Slimane, Andrea Murgia, Elena Bouryka, Randa Maroufi, Riccardo Cara, Eitan Pitigliani e Azedine Kasri.

Il festival dedica in questa edizione numero quindici un focus al Portogallo con un intero pomeriggio di proiezioni, giovedì 5, che vedrà la partecipazione, anche in questo caso, di alcuni dei registi dei nove cortometraggi in programma: Diogo Costa Amarante, Regina Pessoa e Mónica Santos. Poi, in serata, musica con il violoncellista Davide Zaccaria, la cantante lusitana Maria Anadon ed il chitarrista André Dias. Gli stessi musicisti faranno anche parte integrante del Mediterranean Ensemble, formazione internazionale costituita ad hoc, con la direzione artistica di Emanuele Contis, al centro dei riflettori la sera di domenica 8 per la festa di chiusura.

Passaggi d’Autore riserva un’attenzione particolare anche a uno dei fenomeni innovativi degli ultimi anni: le webseries, storie a episodi appositamente concepite per la rete, che costituiscono la rivoluzione digitale delle tanto amate serie tv. Ma c’è spazio pure per i video musicali, il cinema d’animazione e varie attività laboratoriali rivolte ai giovani, studenti (ma non solo), dalla scuola primaria all’università, su temi e esperienze come la critica radiofonica, la traduzione dei dialoghi e la sottotitolazione dei film, la fotografia, l’animazione in stop motion con la tecnica della puppet animation.

Aggiunge prestigio al festival la partecipazione di un regista del calibro di Daniele Luchetti, che sabato 7 si racconterà al pubblico, partendo dalla visione del suo primo film, “Domani accadrà”, del 1988.


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«Sono due i bandi messi in campo per permettere alle piccole e medie imprese della Sardegna di dotarsi di strumenti che favoriscono la competitività nei mercati internazionali.»
Lo ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle principali azioni dei bandi, finalizzati a creare nuove opportunità di lavoro attraverso servizi che favoriscono la competitività internazionale: uno destinato alle attività di lavorazione dei derivati del latte, l’altro rivolto a tutte le altre attività imprenditoriali.

«Export e internazionalizzazione rappresentano le chiavi del successo per la crescita e lo sviluppo delle imprese, ma si tratta di processi complessi e rischiosi, soprattutto per una piccola azienda», ha aggiunto Anita Pili.

Le azioni attraverso le quali la Regione supporta le aziende sono contenute nel ‘Catalogo dei servizi per le imprese della Sardegna’, pubblicato dall’assessorato dell’Industria e permettono di realizzare alcuni servizi strategici, come ad esempio «l’affiancamento di un temporary export manager, la redazione del piano di marketing, la ricerca di mercato, l’organizzazione di fiere ed eventi di presentazione prodotto, la progettazione e realizzazione di educational tour, la certificazione di prodotto, i servizi di promozione e comunicazione, le campagne promozionali e pubblicitarie, la realizzazione del packaging».

La dotazione finanziaria complessiva è di un milione di euro, suddivisi in quota equa per imprese artigiane, commerciali e produttive e imprese lattiero casearie, secondo i programmi finanziati o co-finanziati con fondi europei, nazionali e regionali, «ma nel corso dei prossimi mesi – ha assicurato l’assessore Anita Pili – saranno incrementate le risorse».

La pubblicazione del bando avverrà nei prossimi giorni come fase comunicativa e informativa, per permettere alle aziende di prendere visione dei termini e delle modalità di partecipazione, e dal 15 gennaio 2020 potranno concorrere fino al 31 dicembre 2023 o ad esaurimento fondi che verranno rifinanziati. Il piano proposto dall’azienda deve, inoltre, avere un valore compreso tra 15 mila e 150mila euro.

«Sono convinta che una micro, piccola o media impresa per crescere e diventare competitiva debba cogliere le sfide che il mercato commerciale e produttivo internazionale offre, anche all’interno dell’attuale scenario economico globalizzato, per aumentare il proprio fatturato ampliando il mercato geografico di riferimento. Il futuro delle imprese sarde, così come quelle nazionali, passa per i mercati esteri: una via obbligata per chiunque voglia far crescere il proprio business», ha concluso l’assessore Anita Pili.

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«Sulla grave situazione dei trapianti in Sardegna la maggioranza regionale di sta prendendo una responsabilità di non poco conto. Il grave rischio a cui si sta sottoponendo la platea dei pazienti in attesa di organi è un fatto grave e non più trascurabile dalla politica regionale. Non vorremmo che la causa di questo lassismo sia l’intenzione di portare al collasso il sistema dei trapianti in Sardegna.»

Lo denuncia, in una nota, Francesco Agus, componente del gruppo dei Porgressisti nella commissione Sanità del Consiglio regionale.

«Perché sarebbe difficile spiegare diversamente la superficialità con la quale si stanno conducendo delicate partite sulla pelle dei pazienti sardi – aggiunge Francesco Agus -. E’ inconcepibile farsi trovare, oggi, impreparati anche rispetto a problemi annunciati per tempo dall’opposizione. L’avevamo  già segnalato oltre 2 mesi fa, sollecitando un confronto urgente in Consiglio regionale con l’assessore alla Sanità sulle criticità sorte negli ultimi mesi nel sistema regionale dei trapianti, a partire dalla  diminuzione anomala delle donazioni di organi. Da oltre 1 mese la discussione della mozione è all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, ma viene sistematicamente ignorata e rinviata più volte a causa delle assenze reiterate dell’assessore della Sanità. Non abbiamo avuto ancora oggi nessuna risposta sulla volontà della maggioranza di affrontare l’argomento.»

«Do un consiglio, che è anche una richiesta, urgente, per evitare di giungere a un punto di non ritorno sulla  questione trapianti. La Commissione Sanità prenda in mano il problema, si ascoltino quanto prima i soggetti che tutti i giorni sono chiamati ad affrontare, senza più certezze, battaglie gravose che determinano la sopravvivenza dei pazienti: il responsabile del centro trapianti, i primari, gli operatori, i sindacati e le associazioni dei trapiantati. Batta un colpo anche l’assessore Mario Nieddu – conclude Francesco Agus -, e ci dica come intende ripristinare un adeguato funzionamento del centro regionale trapianti.»

 

 

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E’ stato approvato oggi il bilancio UE 2020: sostegno per ambiente, lavoro e giovani.

Oltre 500 milioni di euro sono stati aggiunti all’azione a favore del clima.

Sostegno ai giovani: potenziare Erasmus e lotta contro la disoccupazione giovanile.

Si tratta dell’ultimo bilancio annuale dell’attuale quadro finanziario 2014-2020.

Per il bilancio UE del prossimo anno, i deputati hanno chiesto un maggior sostegno per tutela del clima, ricerca, investimenti nelle infrastrutture e giovani.

Il Parlamento ha ottenuto complessivamente 850 milioni di euro in più, rispetto al progetto di bilancio presentato dalla Commissione, per le sue priorità.

Oltre mezzo miliardo di euro in più è destinato alle spese legate alla tutela del clima.

Più 302 milioni di euro per progetti di ricerca.

Più 133 milioni di euro per gli investimenti nelle infrastrutture di rete (Meccanismo per collegare l’Europa, CEF).

Più 50 milioni di euro per il programma Erasmus+ e più 28,3 milioni di euro per l’iniziativa per l’occupazione giovanile (e ulteriori 50 milioni di euro da aggiungere nel 2020 se necessario).

Il Parlamento ha ottenuto complessivamente 850 milioni di euro in più, rispetto al progetto di bilancio presentato dalla Commissione, per le sue priorità.

Gli stanziamenti di impegno complessivi per il 2020 ammontano a 168,7 miliardi di euro (aumento dell’1,5% rispetto al 2019); gli stanziamenti di pagamento ammontano a 153,6 miliardi di euro (+3,4% rispetto al 2019).

Il Consiglio ha approvato formalmente l’accordo raggiunto con il Parlamento il 25 novembre. Il Parlamento ha approvato il bilancio con 543 voti favorevoli, 136 contrari e 23 astensioni. La legge è stata poi firmata dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

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I brutti anatroccoli, liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, di e con Silvano Antonelli della compagnia Stilema è dedicato a bambini dai 3 ai 10 anni e fa parte del cartellone della rassegna Teatro Ragazzi. Organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, ha l’obiettivo di promuovere e divulgare la cultura teatrale presso le giovani generazioni. Lo spettacolo andrà in scena domani, a Pula, al Teatro Maria Carta, alle ore 10.30.

Il senso della narrazione è quello di costruire pezzo per pezzo, ogni attimo di ogni giornata, l’identità personale del bambino o della bambina spettatore. Soprattutto i più piccoli oggi sono bombardati, senza difese, da stereotipi sociali, di bellezza, perfezione, efficienza, e da quelli che vengono eletti come modelli di riferimento.

La sensazione che si può provare è quella di non essere “uniformati”, di essere troppo lontani, e quindi diversi, da questi modelli. E vi è subito l’effetto d’urto di sentirsi inferiori, in difetto o di mancare in qualcosa. Ed è proprio da questi punti che si deve iniziare a lavorare per ripartire e per costruire: dalle differenze di cui ciascuno è portatore e che lo rendono un individuo unico. Tutto questo viene narrato tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni. Così lo spettacolo cerca di emozionare con l’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta.