18 July, 2024
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Uniformare ed implementare le procedure tecnico-tattiche in uso all’Esercito Italiano e all’esercito albanese allo scopo di facilitare e perfezionare l’impiego dei sistemi d’arma in dotazione alle rispettive forze armate.

Questo lo scopo dell’addestramento congiunto svolto da un team di tiratori scelti del 3° reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” e gli snipers del 2° battaglione di fanteria “1020” dell’esercito albanese. L’addestramento, frutto dell’accordo bilaterale siglato tra il ministero della Difesa italiano ed il ministero della Difesa albanese, ha visto nuclei di tiratori scelti dei due reparti impegnati in una serie di esercitazioni a fuoco che sono state condotte nelle aree addestrative delle forze speciali albanesi vicino a Tirana, in Albania, e nel poligono permanente di Capo Teulada in Sardegna.

In virtù dell’accordo, i militari albanesi hanno preso parte alle esercitazioni a fuoco del 3° reggimento e ad un’attività addestrativa che è stata sviluppata presso il Centro di Addestramento Tattico di 1° livello (CAT) di Capo Teulada, uno dei centri di Forza Armata responsabile dell’addestramento e approntamento delle unità attraverso l’impiego dei sistemi di simulazione live contro sagoma fissa o abbattibile (force on target), a partiti contrapposti (force on force), oppure contro nemico reale sul terreno, ambito nel quale il 3° reggimento bersaglieri gioca il ruolo delle forze di opposizione (opposing force – opfor).

I militari albanesi hanno anche assistito a un’operazione di soccorso di personale ferito a seguito di attacco da ordigno esplosivo improvvisato (IED) e alla simulazione di un attacco chimico, biologico, radiologico e nucleare (CBRN) sferrato in un ipotetico teatro operativo in cui sono state adottate le misure di protezione, attuati i diversi tipi di dress code e di allarme e diramate le informazioni lungo la catena di comando e nei confronti della popolazione civile. Un team di tiratori scelti del 3° bersaglieri è in questi giorni a Tirana per seguire da vicino un’esercitazione che è stata concepita, organizzata e condotta dal comandante delle forze speciali dell’esercito albanese. La cooperazione tra il 3° reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” ed il 2° battaglione di fanteria “1020” dell’esercito albanese, avviata nel 2015, rappresenta un momento significativo di confronto nell’addestramento delle due unità, utile a favorire un proficuo scambio di esperienze, accrescere le rispettive conoscenze e perfezionare le capacità tecniche dei propri militari.

Il personale albanese in attività con i bersaglieri nella piazzola di tiro mentre si esercitano nell’utilizzo delle armi in dotazione.

I militari dell’Esercito albanese osservano un’attività addestrativa del 3° bersaglieri presso il poligono di Capo Teulada.

Il personale albanese in attività con i bersaglieri nella piazzola di tiro mentre si esercitano nell’utilizzo delle armi in dotazione all’Esercito italiano.

Il Comandante delle forze speciali albanesi saluta il team dell’Esercito italiano.

Il Comandante del 3° bersaglieri colonnello Di Pinto da indicazioni ai militari albanesi sull’esercitazione in corso.

Il personale albanese in attività con i bersaglieri nella piazzola di tiro mentre si esercitano sotto la guida del personale militare italiano.

Il Comandante del 3 bersaglieri Colonnello Di Pinto saluta i militari albanesi.

I tiratori scelti del 3 bersaglieri presso l’aula didattica presso il 2°battaglione fanteria albanese in Tirana.

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Il tavolo tecnico per l’Aias non è stato chiuso, ma non sta lavorando perché i rappresentanti di Associazione non partecipano alle riunioni. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sentito stamattina in audizione dalla commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo!), su richiesta del capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus.

L’assessore della Sanità a informato la Commissione di aver avuto notizia dal Tribunale che «adesso, essendo bloccati tutti gli atti ingiuntivi, tutte le somme che l’Ats erogherà all’Aias verranno utilizzate per pagare gli emolumenti ai lavoratori».

Mario Nieddu ha anche comunicato alla Commissione che, nella vicenda Aias, si è inserita anche un’ispezione inviata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che si è tenuta venerdì scorso, di cui però non ha notizie sull’esito. L’assessore della Sanità è stato critico sull’invio degli ispettori in una situazione così delicata e ha affermato che avrebbe gradito maggiore correttezza e garbo istituzionale. Sul tema è intervenuto anche il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, il quale ha voluto sottolineare che il partito che rappresenta non solo non era contrario all’ispezione, inviata dal Ministero, ma che è fondamentale fare chiarezza e tutelare i lavoratori e i pazienti.

Per quanto riguarda le future decisioni della Giunta, l’assessore Mario Nieddu ha spiegato che è necessario capire quali saranno le proposte inserite in sede di concordato e, soltanto dopo, si potranno fare valutazioni concrete. L’assessore ha ribadito che il mandato del Consiglio regionale è stato di andare oltre l’Aias e così si sta muovendo l’Assessorato. Allo stato attuale, è stato chiaro l’assessore, non ci sono però le possibilità per far fronte al servizio offerto dall’Aias ai pazienti residenziali, mentre per gli ambulatoriali sarebbe immediatamente possibile trovare una soluzione alternativa. Anche per quanto riguarda la convenzione, l’assessore ha specificato che non è possibile revocarla, vista la sentenza del Tribunale.

Il vice presidente della Commissione, Daniele Cocco (capogruppo Leu), ha affermato che non crede che gli ispettori del Ministero andranno contro quanto deciso all’unanimità dal Consiglio regionale, né contro quanto deciderà la Giunta e l’assessorato. Daniele Cocco ha sottolineato che il Consiglio regionale è dalla parte dei lavoratori e che bisogna pensare a una soluzione alternativa a quella offerta dall’Aias, garantendo un servizio importantissimo e che non può essere interrotto. Francesco Agus, dopo aver ringraziato l’assessore e il suo staff  per aver risposto tempestivamente alla richiesta di informazione da parte della Commissione, ha auspicato che nella prossima riunione l’Assessore possa presentare al Parlamentino le soluzioni alternative al servizio offerto dall’Aias. Una posizione sottoscritta anche dalla consigliera del M5S, Carla Cuccu. Per Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ci sono tutte le condizioni per mettere in discussione la convenzione ed è necessario mettere in campo una strategia che porti a soluzioni alternative.

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Giovedì 28 novembre, alle ore 16.00, in via Costituente 87, a Carbonia, verrà inaugurato il primo Centro di Domotica in Sardegna, un centro ricreativo sociale, punto di riferimento per l’integrazione e l’aggregazione dei ragazzi. L’iniziativa è organizzata dal comune di Carbonia e dall’associazione di volontariato “Le Rondini”, che gestirà la struttura, denominata “Domo Noa”, uno spazio appositamente strutturato e idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili con forti bisogni di accompagnamento, al recupero di una relazione sociale e di autonomie personali per la propria cura e gestione quotidiana. I principali fruitori saranno disabili fisici e motori; disabili intellettivi e relazionali; soggetti con disabilità sensoriali e disabili gravissimi tracheotomizzati.

Il sindaco Paola Massidda esprime la sua soddisfazione per il decollo di una struttura inaugurata nel 2010, ma fino ad ora inutilizzata per i fini preposti: «Un’opera incompiuta che finalmente potrà prendere corpo favorendo lo sviluppo di una città sempre più moderna e inclusiva. Un progetto innovativo, unico in Sardegna, in grado di favorire la socializzazione, l’emersione delle potenzialità personali per rafforzare il senso di autostima e creare, attraverso processi di compartecipazione, il coinvolgimento delle famiglie. Il tutto, attraverso il lavoro di figure specializzate che opereranno in stretta sinergia con i volontari dell’associazione “Le Rondini”, recentemente distintasi per il meraviglioso progetto “Isola del Cuore”, attuato a favore dei disabili nella spiaggia di Maladroxia.»

«Si tratta di una struttura d’eccellenza e siamo orgogliosi che la nostra città possa fregiarsene, garantendo un servizio fondamentale per i disabili con attività mirate al sostegno e alla consulenza psicologica, all’attività di integrazione sociale, alla terapia occupazionale, ai laboratori di gruppo, alle attività motorie e alla consulenza tecnica per il miglioramento dell’accessibilità», ha rimarcato l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera.

L’inaugurazione del centro “Domo Noa” prevede una visita guidata all’interno della struttura e, a seguire, un piccolo rinfresco.

Interverranno all’iniziativa il sindaco Paola Massidda, l’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbara, il presidente dell’associazione di volontariato “Le Rondini” Franca Boi e il direttore scientifico dell’associazione Leonardo Tola.

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Sardegna Ricerche organizza a Cagliari, negli spazi di Sa Manifattura, rispettivamente il 27 e 28 novembre, un seminario e un workshop dedicati al tema “Imprese creative e impatto sociale“. La realizzazione degli incontri è a cura di NESTA – National Endowment for Science, Technology and the Arts, la fondazione per l’innovazione con base in Inghilterra.

Per due giorni gli esperti di NESTA UK presenteranno i loro innovativi strumenti e metodi di lavoro e proporranno un workshop intensivo dedicato alla Teoria del cambiamento e alla misurazione dell’impatto prodotto dai progetti creativi.

Il seminario, in programma mercoledì 27 novembre alle 17.00, offrirà a tutti gli interessati un’occasione per conoscere NESTA e le sue pratiche di lavoro sull’impatto sociale degli investimenti. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti dedicati alle organizzazioni culturali e creative in vista di una riproposizione del programma CambiaMENTI da parte di Sardegna Ricerche. Il seminario è in lingua inglese con traduzione simultanea.

Giovedì 28 novembre, dalle 9.30 alle 18.30, si terra il workshop intensivo sul monitoraggio e sulla valutazione dell’impatto sociale nei progetti artistici e culturali. Per partecipare al workshop è richiesta una buona conoscenza dell’inglese.

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SMma, Muay thai e Kick boxing tornano da vere protagoniste nella gabbia del Fight club championship. Sabato 30 novembre i cancelli dell’ottagono si apriranno alle 20,30 per far entrare i migliori atleti delle scuole di arti marziali della Sardegna e della penisola. Per l’edizione numero cinque del Fcc, che sarà ospitato nel Tarantini Fight club training center di via Venezia, i “guerrieri” sardi si confronteranno con quelli delle scuole della Lombardia, della Toscana e del Lazio.

Sarà vera battaglia nella gabbia che vedrà il gradito ritorno della beniamina di casa, la giovanissima Michela Demontis. L’atleta sassarese nella prima edizione del Fight club championship, a giugno 2018, nelle Mma si era imposta al primo round sull’avversaria olandese, Sarah Chalisa, con un Tko via “ground and pound”. Adesso, la rivelazione della palestra Tarantini si ripresenta all’interno dell’ottagono con la grinta di sempre per affrontare Martina Rindi. L’atleta della Kimura Academy Sassari, che nella prima edizione del Fcc aveva primeggiato nell’incontro di Kick boxing, questa volta si cimenterà nelle Mma.

Le arti marziali miste non saranno l’unico spettacolo della serata. L’Arte dei Re, infatti, tornerà da protagonista in una serata che vedrà scontrarsi atleti delle categorie giovanili. Ad alimentare il tifo del pubblico femminile, sempre più numeroso per questo tipo di sport, anche alcuni match di Kick boxing che vedranno contrapposte giovani guerriere pronte a farsi valere.

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Domani mercoledì 27 novembre alle ore 10.00, al quarto piano dell’assessorato dell’Industria, a Cagliari, l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, terrà una conferenza stampa per illustrare le principali azioni del bando finalizzato a creare opportunità di lavoro favorendo la competitività internazionale destinato alle imprese artigiane, commerciali e produttive e alle aziende del settore lattiero caseario della Sardegna.

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Nel cuore del centro storico, alla scoperta dei segreti del “Giardino Fatato”. Verso la casa-igloo di Babbo Natale, fino alla magia della grande Stella di Piazza Umberto. A Sant’Antioco è ormai quasi tutto pronto per l’inaugurazione del “Villaggio di Natale”, in programma sabato 7 dicembre, con una grande parata che conta oltre 120 componenti, tra sbandieratori, mascotte della Disney, la banda musicale, la slitta di Babbo Natale lunga tre metri, il Calesse di Cenerentola e il suo principe. La sfilata prenderà il via alle 17.00, dalla Chiesa di Nostra Signora di Bonaria e si concluderà in Piazza Umberto, dove hanno sede la “Casa dei giochi” per i bambini e la “Fiera mercato”, su cui domina una grande stella luminosa. La giornata proseguirà con l’apertura della Fiera mercato e l’accensione delle luci, mentre Piazza Italia sarà interamente dedicata ai bambini, con il taglio del nastro dell’igloo di Babbo Natale e  del “Giardino delle Fiabe”, a cui si accompagneranno numerose sorprese: zucchero filato, pop corn, animazione, fotografie, luci e musica.

«Quest’anno abbiamo creato un grande villaggio che abbraccia tutto il centro cittadino e i cui contorni sono segnati da luminarie uniche – commenta l’assessore al Turismo Roberta Serrenti – capaci di creare un’atmosfera magica: dagli addobbi nella Chiesa di Bonaria, fino al “Giardino delle Fiabe” di Piazza Italia, l’albero all’ingresso del paese, le varie luminarie presenti nelle principali strade del centro e il nostro “pezzo forte”: la Stella luminosa di Piazza Umberto, unica in Sardegna e alta sette metri. Senza dimenticare il Corso Vittorio Emanuele, che sarà arricchito da un lungo cordone luminoso che abbiamo ribattezzato “Cielo Stellato”. Non mancherà l’animazione, soprattutto nei fine settimana e nelle giornate a cavallo del Santo Natale: fiabe, laboratori, giochi vari e spettacoli di magia. Quest’anno torna anche il concorso “Vetrina di Natale” sul tema “Le fiabe Disney”, con i negozi del centro addobbati a festa. Mi preme ringraziare ancora una volta la grande rete di commercianti di Sant’Antioco che a ogni occasione si rimbocca le maniche per animare la nostra città, garantendo nuove occasioni di sviluppo e crescita, sotto il segno della condivisione e della coesione.»

Il programma prevede 16 giornate di animazione, con eventi dedicati a tutti e una particolare attenzione alle famiglie e ai più piccoli. Confermato anche quest’anno il grande Presepe vivente (“Su Nascimentu in grutta, per le vie di Betlemme”)che come da tradizione si svolgerà domenica 8 dicembre nel centro storico (via Necropoli – Villaggio Ipogeo) con centinaia di figuranti. E ancora, altro appuntamento immancabile: l’inaugurazione della mostra “I presepi nell’isola” e del Presepe artistico di Gianni Salidu, nel Corso Vittorio Emanuele. Infine, domenica 5 gennaio, “Aspettando la Befana”, con il concorso della Befana più bella che culminerà con la sfilata e con la “discesa” della Befana dal cielo.

 

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Il comune di Sant’Antioco celebra La Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne con uno spettacolo che andrà in scena sabato 30 novembre, alle 19.00, in aula consiliare. Un omaggio musicale, nel ricordo della cantante argentina Mercedes Sosa, dal titolo “Como un Pajaro Libre” (libero come un uccello). La rappresentazione musicale, organizzata dall’associazione “OfficinAcustica” con la collaborazione del comune di Sant’Antioco, vedrà l’esibizione di Anna Lisa Mameli alla voce, Corrado Aragoni al piano, Alessandro Garau alla batteria e alle percussioni, Anna Maria Viani e Monica Ghiani al violino, Paola Abis alla viola, Karen Hernandez al violoncello e Massimo Spano al contrabbasso.

Il ritratto di Mercedes Sosa, che con “Como un Pajaro libre” intende tracciare la ensemble a forte prevalenza femminile sotto la direzione artistica e gli arrangiamenti di Corrado Aragoni, unisce aspetti apparentemente contrastanti tra loro: un repertorio in gran parte legato alla tradizione musicale sudamericana che esce dai canoni delle sonorità folkloriche per assumere una veste nuova, inedita, data dalla presenza, insieme al pianoforte e alle percussioni, di un quintetto d’archi.

La Madre di America, la Pachamama, la voce della terra, questi e simili epiteti sono stati utilizzati per evocare la figura di Mercedes Sosa, cantante folklorica e attivista argentina di fama internazionale nota anche semplicemente come La Negra. Haydée Mercedes Sosa nasce il 9 luglio 1935 nella capitale della provincia di Tucumán, nel nord-ovest dell’Argentina. Mercedes Sosa muore il 4 ottobre 2009 a Buenos Aires. Vengono decretati tre giorni di lutto nazionale. La salma esposta nel Congresso della Nazione è salutata da una moltitudine che intona commossa le sue canzoni. Interprete eccelsa, nella sua carriera ha condiviso la scena con prestigiosi artisti come Pavarotti, Serrat, Martha Argerich, Sting, Joan Baez, Milton Nascimento. Le sue ceneri verranno disperse fra Buenos Aires, Mendoza e Tucumán.

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Venerdì 29 novembre, alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, si discuterà dei vantaggi portati dalla Politica di coesione in Sardegna, in compagnia di esperti del FESR Sardegna, di professionisti della comunicazione e dei ragazzi vincitori del secondo e terzo premio del percorso “A Scuola di Open Coesione” 2018/2019.

Sono passati oltre 30 anni da quando la Politica di Coesione, coi suoi finanziamenti mirati a ridurre le disparità tra le varie regioni europee, è entrata nella vita quotidiana dei cittadini europei. Nonostante ciò la consapevolezza sui benefici che tale Politica (finanziata con un terzo del budget totale dell’Ue) porta ogni giorno nel nostro vivere quotidiano è ancora poco presente.

Con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e di stimolare il dibattito su come la Politica di Coesione abbia cambiato in meglio la Sardegna, Europe Direct Regione Sardegna organizza un incontro dal titolo La Politica di Coesione: il valore aggiunto per la Sardegna che si terrà alla Mediateca del Mediterraneo a partire dalle ore 10.00.

PROGRAMMA

Saluti di benvenuto
Pasquale Mascia, responsabile della MEM – Mediateca del Mediterraneo
Antonello Chessa, responsabile dello Europe Direct Regione Sardegna

Il Programma Operativo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Sardegna: vecchie e nuove sfide
Graziella Pisu, Autorità di Gestione PO FESR Sardegna 2014-2020
Sandro Sanna, responsabile Programmazione del PO FESR Sardegna 2021-2027

Le Politiche di Coesione monitorate dai ragazzi. Il percorso A Scuola di Open Coesione
Team Uspidali Now, Liceo Scientifico Marconi Lussu di San Gavino Monreale
Team Baia delle Ninfee, Istituto Fermi di Alghero

Il valore aggiunto delle Politiche di Coesione. Strategie comunicative
Elena Catte, responsabile comunicazione PO FESR Sardegna 2014-2020
Giancarlo Campana, giornalista professionista.

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Il sito web dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari è quello più trasparente tra quelli di tutte le aziende sanitarie della Sardegna. Il risultato emerge dal monitoraggio periodico fatto con il software “Bussola della trasparenza”, il progetto sostenuto dal ministero per la Semplificazione e della Pubblica amministrazione, attraverso il dipartimento della Funzione pubblica.

Dal controllo, che può essere effettuato attraverso il portale dedicato www.bussola.magellanopa.it, emerge che l’Aou di Sassari ha adempiuto al 93 per cento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, con 78 sezioni regolari su 84, risultando così la prima azienda sanitaria in Sardegna per Trasparenza.

«Si tratta di una notizia che ci soddisfa – afferma Nicolò Orrù, direttore generale dell’Aou di Sassari -. Ancora una volta mi trovo a dirmi orgoglioso del lavoro svolto dagli operatori della nostre azienda. Essere i primi in Sardegna nella classifica della Trasparenza, premia tutti e ci dà nuovi stimoli, non solo per andare avanti su questa strada, ma soprattutto per migliorarci.»

La “Bussola della Trasparenza” monitora la struttura dei siti web delle pubbliche amministrazioni che hanno comunicato un sito valido all’Ipa (Indice pubbliche amministrazioni), la presenza all’interno dei siti delle sezioni previste dalla legge: bandi di gara, contratti, immobili, bilanci, incarichi, gestione economica, pagamenti, liste di attesa.

«La media nazionale di pubblicazione da parte delle pubblica amministrazione – afferma Giancarlo Manzoni, responsabile della Trasparenza e della prevenzione della corruzione – è pari al 62,50 per cento, mentre in Sardegna si attesta al 72,69 per cento. Si tratta di dati importanti, perché la trasparenza è una misura di estremo rilievo, fondamentale per la prevenzione della corruzione e per la responsabilizzazione del personale aziendale. È uno strumento che infonde un senso di sicurezza e di fiducia nell’utenza che usufruisce del Sistema sanitario regionale.»

Intanto l’Azienda di viale San Pietro si prepara al prossimo monitoraggio con alcune novità, tra queste la pubblicazione di alcune sezioni non ancora presenti come quelle dedicate all’Urp e alla Privacy, che le potranno consentire di raggiungere una più elevata performance di Trasparenza.