Speciale Lavoro: Eni assume diplomati a dicembre. Il Gruppo è alla ricerca di ragionieri e altri diplomati da assumere presso le sedi in Italia.
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Cagliari, una grande occasione mancata a Lecce, da 2 a 0 a 2 a 2 negli ultimi caotici minuti. Un risultato che lascia un grande rammarico, considerato che con i 3 punti oggi il Cagliari sarebbe al terzo posto insieme alla Lazio, anziché al quarto con l’altra squadra capitolina, la Roma.
Il Cagliari non ha giocato sicuramente la sua miglior partita, su un terreno di gioco ancora pesantissimo dopo il rinvio di ieri, appesantitosi notevolmente sotto la pioggia caduta soprattutto durante il secondo tempo, ma nonostante tutto era riuscito a portarsi in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo con un calcio di rigore trasformato da Joao Pedro (al settimo goal stagionale) e, dopo essere riuscito a neutralizzare tutti i tentativi di un buon Lecce, al 22′ della ripresa aveva anche raddoppiato con un altro strepitoso goal di Radja Nainggolan. Sembrava tutto deciso, per un’altra vittoria esterna, con l’11° risultato utile consecutivo e la conferma dell’imbattibilità esterna e invece…
Nel finale è accaduto di tutto: a 9′ dal 90′, un fallo di mano commesso in area da Fabrizio Cacciatore per evitare il goal su un colpo di testa di Andrea La Mantia, sugli sviluppi di un’azione avviata dall’ex Diego Farias, sulla cui conclusione Robin Olsen ha respinto come ha potuto, è stato punito con il calcio di rigore ed il cartellino rosso. Gianluca Lapadula ha trasformato il penalty e s’è scontrato con Robin Olsen nella fase di recupero del pallone, l’arbitro ha espulso entrambi e le squadre sono rimaste 10 contro 9 per i minuti finali. Rolando Maran ha inserito il portiere di riserva Rafael al posto di Radja Nainggolan e Federico Mattiello per Marko Rog, Fabio Liverani ha mandato in campo Edgaras Dubickas al posto di Andrea Rispoli.
L’arbitro ha assegnato 7’ di recupero ed il Lecce s’è lanciato all’assalto con l’uomo in più, trovando subito il pareggio: servizio in area dell’ex Panagiōtīs Tachtsidīs per Marco Calderoni, il cui gran destro ha superato imparabilmente Rafael (seconda impresa per il 30enne attaccante del Lecce dopo quella centrata a San Siro, per il 2 a 2 contro il Milan).
Negli ultimi minuti di recupero il Lecce ha cercato addirittura il goal della vittoria, ma il Cagliari ha stretto i denti, in chiara difficoltà per l’inferiorità numerica, ed ha salvato almeno il pareggio dopo aver accarezzato la vittoria fino a 7′ dal 90′.
«C’è tanta rabbia perché a pochi minuti dalla fine conducevamo 2-0 – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Nel giro di un minuto si è complicato tutto, anche per colpa nostra: ci siamo trovati a gestire una doppia inferiorità numerica. Ci deve servire di lezione perché non dobbiamo commettere certe ingenuità. Peccato però alla fine mi tengo un punto su un campo difficile e in quel finale caotico c’era addirittura il rischio di non portare a casa nulla. Allunghiamo la serie positiva a dodici risultati utili.»
«Forse non siamo stati incisivi come in altre partite – ha aggiunto Rolando Maran -. I motivi possono essere molteplici: potevamo fare meglio, ma teniamo presente la bravura del Lecce, le condizioni del campo, la vigilia complicata. Non sono alibi, ma semplici considerazioni. Il Lecce ha scavalcato spesso il centrocampo per non permetterci di pressare. L’episodio del rigore ha scombussolato tutto; prima abbiamo subito gli attacchi degli avversari però ogni volta che ripartivamo ci facevamo pericolosi – ha concluso Rolando Maran -. Su una di queste azioni Joao Pedro è scivolato al momento di rientrare sul difensore, altrimenti avremmo potuto segnare il terzo gol.»
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Carbonia è, da sempre, una città a forte vocazione sportiva. Lo dimostrano i risultati che la nostra città ha conseguito grazie al talento, alla passione e allo spirito di sacrificio di centinaia di giovani afferenti alle nostre società sportive. Risultati che hanno dato lustro alla nostra comunità a livello regionale e, finanche, nazionale. Per queste motivazioni il comune di Carbonia, in base al “Regolamento comunale per il conferimento del premio annuale a favore degli studenti e degli sportivi in occasione della ricorrenza della fondazione della Città”, intende premiare gli studenti che si sono distinti per il conseguimento di importanti risultati agonistici.
La premiazione avverrà in una data storica, il 18 dicembre 2019, ottantunesimo compleanno della città di Carbonia.
«L’evento rappresenta l’occasione per incentivare un costruttivo senso di appartenenza alla comunità, attribuendo un riconoscimento simbolico ai ragazzi che si sono fatti valere nelle varie discipline per il loro encomiabile contributo a favore della crescita non soltanto sportiva ma anche sociale della nostra città, valorizzando il concetto di sport come fattore di aggregazione, integrazione e socializzazione», ha detto il sindaco Paola Massidda.
«A ricevere il prestigioso – ha aggiunto l’assessore dello Sport, Valerio Piria – riconoscimento potranno essere: gli atleti residenti nel comune di Carbonia, che abbiano ottenuto risultati di assoluto rilievo in campo regionale, nazionale e internazionale; società sportive dilettantistiche aventi sede legale nel Comune di Carbonia e iscritte nell’albo comunale, affiliate a una Federazione Sportiva Nazionale o a un Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, che abbiano raggiunto risultati di livello in campo regionale, nazionale e internazionale.»
I risultati ottenuti devono essere relativi alla stagione sportiva precedente alla premiazione. Gli atleti e le società interessate dovranno presentare domanda di partecipazione entro il 2 dicembre 2019 al comune di Carbonia – assessorato allo Sport. La documentazione dovrà comprendere l’autocertificazione indirizzata all’Ufficio Sport del comune di Carbonia a firma del Legale rappresentante dell’associazione sportiva dilettantistica da redigere in carta semplice. La valutazione del merito tecnico degli atleti e delle associazioni sportive dilettantistiche è riservata alla Consulta comunale per lo sport, che propone le candidature alla Giunta comunale.
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«Confrontarsi coi diversi settori produttivi per conoscere le loro esigenze consente alla Regione, che intende svolgere un ruolo di regia e di coordinamento, di individuare alcuni obiettivi per portare benefici al turismo.»
Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante l’incontro, svoltosi in Assessorato questa mattina, con i rappresentanti di oltre 70 aziende del settore vitivinicolo.
«In Sardegna, terra di eccellenze, l’enoturismo deve essere valorizzato, rappresentando un’importante risorsa anche per una destagionalizzazione dei flussi turistici – ha aggiunto l’assessore Gianni Chessa -. Vino e turismo rappresentano un binomio vincente, ricco di cultura e tradizione, un modello che partendo dalla storie della produzione, passa anche per l’accoglienza all’interno delle cantine, valorizzando l’ambiente ed il territorio di riferimento. Ovviamente, saranno indispensabili eventi di qualità organizzati per catalizzare l’attenzione del turista. Anche in questo campo, l’attenzione dell’Assessorato si focalizzerà su formazione, accoglienza e marketing, pilastri fondamentali per una crescita reale ed un concreto salto di qualità.»
«Si è trattato di un primo incontro per un confronto di idee, ne seguiranno altri per concretizzare meglio le proposte riferite a questo modello di turismo», ha concluso l’assessore regionale del Turismo.
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Venerdì 29 novembre, a partire dalle 9.30, nella Sala Congressi della Fiera di Cagliari si svolgerà l’iniziativa “Sosteniamo il futuro”, l’agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile.
Interverranno:
Claudio Atzori, presidente della Legacoop Sardegna
Pierluigi Stefanini, presidente della Fondazione Alleanza per lo sviluppo sostenibile
Gianni Lampis, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente
Maria Del Zompo, magnifico rettore dell’Università di Cagliari
Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna
Daniela Ducato, imprenditrice della Filiera Edizero industrie verdi
Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna
Antonello Arru, presidente del Banco di Sardegna
Michele Carrus, segretario della Cgil Sardegna
Maurizio de Pascale, presidente regionale della Confindustria Sardegna
Silvia Mongili, La Factoria, responsabile Scuola Ecopsicologia Sardegna
Annalisa Columbu, presidente regionale Legambiente
Don Marco Lai, direttore della Caritas.
Coordinerà i lavori Marco Girardo, giornalista di Avvenire.
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«Nello svolgimento del mio mandato ho chiesto di poter visionare e quindi effettuare un sopralluogo nell’impianto di potabilizzazione di Pedra Majore. Un importante impianto di potabilizzazione che serve tutto il territorio dell’Anglona fino ad arrivare in Gallura. Inaugurato nel 2007 e che in teoria doveva essere tecnologicamente all’avanguardia, in pratica versa in condizioni ben differenti: sono numerosi e di diverso tipo i disservizi che mi sono stati segnalati, tra cui lo sversamento di fanghi nei terreni attigui con grave rischio di inquinamento ambientale. A giudicare dalle immagini inquietanti, quasi allarmanti, l’impianto sembrerebbe completamente abbandonato, privo dei dovuti controlli ed interventi di manutenzione e in condizioni igieniche precarie. I sistemi tecnologi che dovevano gestire in automatico le fasi di potabilizzazione, inoltre, non funzionano più da anni. Le condizioni di evidente trascuratezza dell’impianto di Pedra Majore sono inquietanti considerando che l’acqua che sgorga da quelle condotte arrugginite e infangate viene bevuta dai cittadini. Esistono tutti i presupposti per ottenere l’autorizzazione ad un sopralluogo urgente, ciò nonostante i dirigenti di Abbanoa non hanno ancora risposto alla richiesta che ho presentato circa un mese fa.»
Questo l’aappello della capogruppo del M5S Desirè Manca alla Regione, ancora in attesa di risposte da parte del gestore idrico della Sardegna.
«Com’è possibile – chiede Desirè Manca – che dopo aver speso più di 21 milioni di euro di fondi pubblici per la realizzazione di questo impianto, nato come uno dei più moderni del Nord Sardegna, sia stato abbandonato in queste condizioni di incuria più totale? È necessario – conclude Desirè Manca – poter garantire la sicurezza sia della potabilità dell’acqua sia della salvaguardia dell’ambiente circostante-»
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La Conservatoria delle coste della Sardegna ha ottenuto un importante riconoscimento nel corso del convegno nazionale della Federazione delle Associazioni scientifiche per le Informazioni territoriali e Ambientali, ASITA 2019, svoltosi a Trieste. L’Agenzia regionale ha ricevuto la menzione nella sessione ‘poster’, in collaborazione con l’Università di Cagliari, per quanto concerne la promozione e diffusione delle tematiche relative alla tutela ambientale e paesaggistica ed allo sviluppo sostenibile delle aree costiere. La manifestazione, annuale e itinerante, ha lo scopo di diffondere tutte le discipline relative all’analisi e alla gestione delle informazioni geografiche, territoriali e ambientali.
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Cada Die Teatro in Tour!, avanti tutta. Prosegue in Emilia il viaggio con cui la compagnia cagliaritana sta portando sei delle sue produzioni nella Penisola, con tappe anche in Toscana, Milano, Trento, Roma. E’ la volta di RAPTUS. Dal mito greco al femminicidio, di e con Rossella Dassu, regia di Alessandro Lay (che ha collaborato anche alla drammaturgia), produzione di successo di Cada Die, che, sulla scia della Giornata contro la violenza sulle donne, sbarca domani, martedì 26 novembre, a Bologna, al Teatro Arena del Sole (via Indipendenza 44), alle 21.00; il 27, alle 10.30, il matinée per le scuole. Lo spettacolo è ospite del Festival “La Violenza Illustrata”, organizzato e promosso dalla Casa delle Donne di Bologna, con la collaborazione dell’Ufficio pari opportunità, tutela delle differenze e contrasto violenza di genere del comune di Bologna.
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Domenica 1° dicembre alle 17,30 il Cineteatro comunale di via Cagliari, a Sardara, ospiterà l’evento di presentazione di “Sono luce”, libro scritto da Andrea Caddeo che esce in questi giorni per la casa editrice Palabanda.
Il lavoro è un racconto in prima persona in cui l’autore dà voce al fratellino Matteo, malato di talassemia e morto nel 1992 a 14 anni. Pagina dopo pagina, il lettore si incontra con la vita e le emozioni di Matteo, riscoprendo un ragazzino che, nonostante la sofferenza causata dalla malattia, apprezza l’esistenza facendo tesoro di tutto: dagli affetti familiari alla natura, sino alle avventure con gli amici.
Ciò che fa parte della vita di un giovane della sua età si muove nel percorso di Matteo: le esibizioni di ballo, i sogni delle partite di calcio, la passione per Freddie Mercury e i Queen, ma anche lo scontro con un sistema sanitario a volte ingiusto con i più deboli e spesso dominato da corruzione e sete di potere. Elementi, questi ultimi, che sfoceranno in scandali come quello di Tangentopoli o del “sangue infetto”, generando un’eco anche nella vita del piccolo protagonista.
Scrive Rossana Copez, curatrice editoriale di Palabanda, nella postfazione al libro: «Era una personcina speciale, Matteo, e aveva espresso il desiderio che la sua esperienza potesse servire anche agli altri. Per invitare alla riflessione e alla presa di coscienza delle ingiustizie sociali, della sete di potere e ricchezza dei potenti e di come le loro scelte possono avere conseguenze disastrose per la società e per gli esseri umani più fragili.»
Dopo i saluti del sindaco e del consigliere delegato alla Cultura del Comune di Sardara, Roberto Montisci e Nicola Casti, domenica l’incontro, coordinato da Rossana Copez, proporrà interventi dello stesso Andrea Caddeo, del sacerdote Luca Carrogu, del presidente dell’Avis Sardegna, Antonello Carta, della rappresentante di “Thalassa azione Onlus”, Eloisa Abis, della consigliera regionale, Laura Caddeo.
Durante la serata saranno proposte letture tratte dal libro con la voce recitante di Betti Pau, accompagnata dalle musiche di Daniele Porta, e canzoni care a Matteo, interpretate da Antonella Scintu.
Interverranno all’incontro anche gli artisti Giorgio Casu, Sergio Putzu e Flavia Orrù, autori di alcune opere ispirate alla vicenda narrata nel libro.