24 November, 2024
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«Difendere le nostre foreste, le nostre radici, il nostro futuro»: questo il testo degli striscioni comparsi in tutta Italia per celebrare la festa dell’albero. I militanti della Foresta Che Avanza, gruppo ecologista di CasaPound Italia, hanno inoltre piantato questa mattina alberi nei luoghi simbolo delle proprie città e dei propri quartieri.
«È doveroso, in quest’epoca caratterizzata dall’ambientalismo spicciolo, compiere atti veramente ecologisti e identitari che guardino al futuro dei nostri territori e delle nostre aree verdi – spiega il movimento – e farlo tenendo presente sia l’atto concreto, ovvero la messa a dimora di un nuovo albero, sia il lato simbolico e spirituale, ossia prendersi cura dei luoghi simbolo della nostra nazione facendo l’unica cosa veramente rivoluzionaria: mettere a dimora nuove piante tenendo ben presenti e rafforzando le radici del nostro popolo. In un mondo di deforestazioni, delocalizzazioni e ambientalismo qualunquista – conclude il movimento – non vi è azione più importante che difendere le nostre foreste e i nostri spazi verdi: lì sono le nostre radici, da lì nasce il nostro futuro.»
In Sardegna, per rimarcare il profondo legame che da sempre lega popolazione e territorio è stato deciso di affiggere striscioni nella lingua locale,  ognuno con le differenze idiomatiche legate alla particolare zona di appartenenza e di piantare alberi tipici della nostra terra.

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È ricco il programma di eventi e produzioni dell’Associazione Culturale Voci per la Libertà per il 71° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948). La prima metà di dicembre vedrà susseguirsi la serata-concerto “Rock for Amnesty” a Badia Polesine (Rovigo), la mostra “R-Esistenze Inalienabili”, arte contemporanea per i diritti umani, ad Adria (Rovigo) e la pubblicazione di “20×22”, il cd che celebrerà con 20 artisti la 22esima edizione del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” dello scorso luglio e che ufficialmente uscirà proprio il 10 dicembre. Ognuno dei 20 brani sarà corredato da un’illustrazione realizzata da un artista visivo che racconterà una canzone secondo la propria poetica. “20×22” sarà disponibile in doppia versione, sia cartacea che multimediale; quest’ultima si caratterizzerà per il forte impatto emotivo, con l’alternarsi di illustrazioni, musiche, fotografie, luci, video, grafiche.

l programma dicembrino partirà venerdì 6 dicembre con “Rock for Amnesty”, concerto con quattro artisti legati all’ultima edizione di Voci per la Libertà, in programma alle 21 al palazzetto dello sport (in via Manzoni) di Badia Polesine (RO). Gli artisti protagonisti della serata saranno: Michele Mud, Premio Amnesty Emergenti nel 2014, Elisa Erin Bonomo, Premio della Critica nel 2017, Bamboo, il cui frontman Giovi ha partecipato a due edizioni del concorso, e i Grace N Kaos, vincitori a Voci per la Libertà 2019. La serata si inserisce all’interno del progetto “Jonathan Livingston Evolution” dell’Istituto Primo Levi di Badia Polesine.

Da sabato 7 a domenica 15 dicembre al MAAD (Museo Arte Adria Delta) di Adria (Rovigo) sarà la volta di “R-Esistenze Inalienabili”, arte contemporanea per i diritti umani. In mostra quattro progetti espositivi: “R-esistenze” e “Inalienabile” ideati da Silva ed il collettivo Ruhetag con la direzione artistica di Gian Luca Beccari; “In Arte Dudu”, con 30 tavole riferite ai relativi articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani realizzate da altrettanti giovani artisti italiani; l’allestimento multimediale “20×22”, versione audio/video dell’omonimo prodotto culturale. Tra gli eventi della mostra segnaliamo sabato 7 dicembre, alle ore 19.00, l’inaugurazione alla presenza degli artisti e delle autorità, con visual dj set e aperitivo; sabato 14 dicembre presentazione di “20X22” e “In arte Dudu” con un concerto acustico dei Grace N Kaos, la presenza degli artisti delle due installazioni e un aperitivo.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito.

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Anche il Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari partecipa, con uno stand informativo con proprio personale, alla manifestazione “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” in corso a Cagliari (Piazza Garibaldi, 17.00-19.00) promossa dall’Associazione Cittadinanzattiva Onlus Regione Sardegna.
Il contributo dell’Arma ha lo scopo di sostenere il continuo sforzo di sensibilizzare la comunità sul delicatissimo e attualissimo tema cercando di dare maggiore consapevolezza alle vittime e all’opinione pubblica affinché sia sempre maggiore il sostegno e la solidarietà di cui queste particolari vittime e le loro famiglie hanno bisogno.

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Eraldo (Francesco all’anagrafe) Secchi, il nonnino ultracentenario di San Giovanni Suergiu, ha tagliato il traguardo dei 103 anni!

Eraldo Secchi è nato a Tratalias, il 23 novembre del 1916, la mamma si chiamava Grazia Pinna, il padre Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Otto i figli da sfamare, oltre Eraldo altri due fratelli e cinque sorelle. Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Eraldo ha frequentato le scuole elementari in paese con ottimi voti, la scuola si trovava a fianco dell’ingresso attuale del Municipio che dà verso la piazza. Siamo a metà degli anni ’30, tempi difficili e duri per realtà disastrate come la nostra, segnata dalla povertà e dalla fame. Lui è fortunato, trova lavoro nello stabilimento Samis, in officina elettrica, lì conosce il signor Arturo Manca, maestro operaio elettromeccanico di quel periodo, che lo accompagnerà nel percorso, come lavoratore dipendente prima, poi come socio in diverse altre iniziative.

Nel 1938 la chiamata alle armi, un servizio militare molto lungo, durato sette anni, il congedo nel 1945. Eraldo viene arruolato nell’82° Reggimento Fanteria di Civitavecchia, partecipa all’occupazione lampo della Dalmazia, poi viene impegnato sul fronte occidentale, per contenere una temuta avanzata francese.

Ma la vera prova di guerra, il sergente maggiore Eraldo Secchi l’avrà sul fronte russo, 18 lunghi mesi, trascorsi in prima linea sulle rive del Don, impegnato al comando del Reggimento, al servizio carburanti delle auto carrette, poi come staffetta motociclista. Patisce fame e freddo, ci sono punte di 20-40 gradi sotto zero, i militari hanno una dotazione individuale insufficiente, i viveri sono scarsi, non hanno da ripararsi, sono partiti in giugno con la divisa estiva, la porteranno per tutto l’inverno. In quell’inferno del fronte russo, Eraldo sarà, con la sua classe di leva più fortunato di chi gli darà poi il cambio, ci sarà infatti la disfatta, molti non torneranno più, altri conosceranno la prigionia e la deportazione.

Rientrato in Italia nel 1943, Eraldo trascorrerà altri due anni da militare, nel Battaglione Costiero di Muravera, partecipando alla guerra di liberazione dai tedeschi svoltasi in Sardegna. Avrà il riconoscimento dallo Stato Italiano, sarà decorato con la Croce al Merito di Guerra.

Finito il periodo di ferma, al suo rientro, Eraldo apre una piccola officina con Arturo Manca, insieme mettono insieme il loro ingegno, la loro creatività nelle innovazioni di quel periodo, riparano biciclette, fondo metallo per creare pallini per cartucce, aggiustano motori a scoppio, macchine trebbiatrici ed altro.

Eraldo lavora poi in officina, alle dipendenze della Carbonifera Sarda per un anno, successivamente è alle dipendenze di Brai, fa il trasportatore ed il tassista a Cagliari, sino all’avvio del Mulino Pastificio Brai, dove sarà impiegato per dieci anni, dal 1950 al 1960, come collaboratore stretto, uomo di fiducia. Conosce bene l’impianto, è lui che interviene in tutte le situazioni difficili. Si interessa, inoltre, della distribuzione della farina e dell’approvvigionamento del grano per l’azienda.

Cambia ancora lavoro, gli viene offerta la possibilità di gestire la stazione Agip, un’opportunità che Eraldo non si lascia sfuggire. Gestire l’ìmpianto di rifornimento per quasi trent’anni. E’ proprio lì che mette a frutto le sue potenzialità imprenditoriali. Si lavora dalla mattina presto fino a notte inoltrata, senza interruzioni. Per gestire questa nuova impresa occorrono diverse braccia, si fanno i turni, riesce ad avere 5/6 dipendenti contemporaneamente. Passeranno di lì, alle sue dipendenze, decine di ragazzi e ragazze che si avvicenderanno in questo lavoro. Non si rifornivano solo macchine, si facevano piccole riparazioni, manutenzioni, cambi olio, gomme, c’era l’impianto di lavaggio ed altro.

Ora bisogna però ritornare indietro nel tempo, ai primi anni ’50, per scoprire un’avventura ancora più coinvolgente che ha segnato la vita di Eraldo Secchi. Il fatto è accaduto durante un’escursione nei poderi agricoli, alla ricerca del grano, quando lavorava con Benigno Brai (l’imprenditore agricolo rapito il 19 settembre 1979 e mai tornato a casa, n.d.r.). E’ lì, a Santadi, che conosce Maria Langiu (oggi 94enne), giovane ragazza del posto, che diventerà sua moglie nel 1955 e dalla quale avrà quattro figli, tre femmine ed un maschio: Valeria, Marta, Marcella ed Antonello. Eraldo e Maria oggi hanno otto nipoti, il più grande è Luca, 37 anni, la più giovane Greta, 24 anni; e tre pronipoti.

Eraldo Secchi con il sindaco di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, davanti alla torta e agli altri dolci preparati per festeggiare il suo 103esimo compleanno.

 

 

 

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Villagrande Strisaili 2004, Capoterra 2008, Sardegna 2013, ciclone Cleopatra. Gli eventi naturali non si possono fermare ma l’uomo può fare molto per prevenire i disastri, controllare il territorio e garantire più sicurezza. Ed è questo che fa SardOS. Attraverso i dati provenienti dai satelliti osserva la Sardegna e il mutamento del territorio e permette di conoscere in anticipo le criticità legate ad eventi naturali o umani.

La Regione Autonoma della Sardegna ha investito nella salvaguardia del territorio e attraverso Sardegna Ricerche ha finanziato un progetto tecnologicamente avanzato ma di facile utilizzo che permette di rilevare in near real time, pressoché in tempo reale, cioè senza ritardi percepibili i sedimenti in fiumi, laghi e stagni oltre che gli edifici costruiti dove non si poteva e quindi intervenire prontamente per mettere in sicurezza il territorio.

SardOS, Sardegna Osservata e monitorata dallo Spazio, verrà presentato ufficialmente il 28 novembre a Cagliari, nell’Auditorium Tiscali, a partire dalle 10.00, alla presenza dell’assessore regionale agli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Quirico Sanna, del presidente regionale di Anci, Emiliano Deiana, e del coordinatore regionale di Anci Giovani, Francesco Piludu e dei realizzatori di SardOS: Kibernetes con Vincenzo Gabellone, Nemea Sistemi con Michele Boella e la professoressa Maria Teresa Melis dell’Università di Cagliari, moderati dal giornalista de L’Unione Sarda, Giuseppe Meloni.

A introdurre la giornata sarà l’assessore Quirico Sanna, che spiegherà il perché la Regione ha voluto investire in questo settore strategico con un progetto di ricerca che ha come suo naturale referenti i sindaci. Questo perché i Comuni sono in prima linea nella gestione dell’emergenza e nella messa in sicurezza del territorio. Alluvioni, frane, crolli sono il timore ricorrente nei sindaci quando in autunno ed in primavera il cielo diventa scuro e l’acqua inizia a cadere copiosa.

 

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La mostra regionale del libroQui c’è aria di Cultura si chiude domani 23 novembre a Tempio Pausania accogliendo il giovane vincitore del premio Campiello Junior, Matteo Porru, che intervistato da Salvatore Taras racconterà al pubblico dello spazio Faber la sua entusiasmante esperienza al prestigioso concorso letterario di Venezia.

Ma la serata si annuncia ricchissima di eventi. In un connubio tra cinema e letteratura, il regista Peter Marcias, alle 19.00, alla Casa del fanciullo presenterà il documentario Manlio Brigaglia, un inedito contenuto extra del film Uno sguardo alla terra” distribuito da Istituto Luce Cinecittà. La video intervista è stata realizzata pochissima distanza dalla morte del grande intellettuale di origini tempiesi, al quale in apertura della mostra del libro è stata intitolata la Sala Lettura del Palazzo degli scolopi.

Il lavoro è nato con l’idea di osservare la realtà dell’isola tra passato e futuro, con la volontà di recuperare uno dei più importanti lavori del cinema etnografico, “L’ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra, al quale Manlio Brigaglia aveva offerto il suo contributo con la realizzazione dei testo. A introdurre questo speciale omaggio cinematografico a Brigaglia, assieme a Peter Marcias ci sarà Paolo Serra della Società Umanitaria di Carbonia.

A concludere l’intera manifestazione alle 20 sarà poi l’attore Daniele Monachella (premio Roma comic off 2018) nell’avvincente interpretazione dell’evento reading Enrico Costa… Il muto di Gallura”, realizzato in collaborazione con il Circolo Culturale Aristeo.

L’evento organizzato dall’AES in collaborazione con l’amministrazione comunale di Tempio è entrato nel vivo già nel pomeriggio di venerdì. L’inaugurazione della mostra artistica “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri, ha fatto da apripista agli incontri con gli autori allo Spazio Faber, dove è stata allestita l’esposizione delle pubblicazioni di ben trentuno case editrici.

Un lungo nastro di stoffa decorata realizzato dall’artista Gabriella Locci è stato disteso per circoscrivere la sala, sorretto da donne e uomini invitati a leggere i passi letterari riportati sul fronte dell’opera, significative citazioni di Grazia Deledda, Gramsci, Dessì, Satta e tanti altri grandi nomi che hanno segnato la storia della letteratura sarda. Un modo per avvicinare alla lettura, ma non solo.

La città di Tempio è stata in questo modo unita idealmente, emulando in modo originale la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai con gli abitanti di Ulassai, attraverso l’utilizzo di un lungo nastro celeste, meravigliosa intuizione per legare le case del paese alla montagna e in questo fungere da esortazione per superare le divisioni interne della comunità.

Gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo” moderati da Salvatore Taras, hanno preso il via con la presentazione del volume fotografico Nuraghi Paesaggi e stagioni di Salvatore Pirisinu, edito da Mediando. Dopo l’intervento dell’editrice Simonetta Castia, il noto archeologo Rubens D’Oriano ha illustrato i contenuti dell’opera attraverso un’analisi della fotografia nel contesto contemporaneo, e ha quindi contestualizzando gli elementi di un paesaggio profondamente pervaso dalla presenza dei meravigliosi monumenti nuragici. Il volume contiene foto di meravigliosi paesaggi sardi ripresi nel corso della quattrostagioni.

L’autrice Isabella Mastino ha esposto i contenuti della sua seconda antologia su Grazia Deledda, Il Viaggio, attraverso una lettura appassionata e travolgente di alcuni brani del volume pubblicato da Alfa Editrice. L’opera rappresenta un viaggio letterario nell’animo umano in quattro capitoli che riassumono e commentano quattro romanzi della Deledda. Mastino ha espresso il desiderio di realizzare una prossima, terza antologia.

Simpatica e accattivante è stata la presentazione diPiccinni in Castòrias di Giuseppe Tirotto. Il libro della Nor edizioni, una raccolta di simpatici racconti in gergo castellanese, alcuni dei quali premiati in importanti concorsi letterari a livello regionale, come il Premio Ozieri. Il testo narra le vicissitudini di un momento cruciale di passaggio da una società prettamente contadina a una condizione preindustriale, attraverso le avventure di un ragazzo che ripercorre quasi in modo mitico aneddoti sui giochi di guerra dei bambini, sul cinema, l’arrivo della televisione, l’emigrazione e altri temi.

Gli incontri chiudere gli incontri con gli autori è stata la presentaiozne de Il quadro segreto di Leonardo, dello scrittore Fabio Delizzos, a cura della libreria Bardamù. Pungolato dalle domande del giornalista Giuseppe Pulina, Delizzos ha illustrato il lungo lavoro di ricerca che ha anticipato la redazione dell’opera, e ha elencato anche alcuni aspetti poco conosciuti della vita del grande genio toscano. In chiusura sono fioccate le domande da parte del pubblico.

La serata si è conclusa al Teatro Casa del Fanciullo con lo spettacolo danzatoSnowflex. Storia di un fiocco di neve”, a cura della compagnia Moviment’arti di Tempio per la regia e le coreografie di Daniela Tamponi. Sala gremita per un lavoro musicale e multimediale che ha coinvolto i più piccoli, applauditissimi protagonisti di un’opera ispirata all’omonimo libro di Simone Sanna edito da Taphros.

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La disabilità unisce, la diversità avvicina e aiuta a capire e a generare inclusione. Può sembrare difficile crederci, eppure gli studenti delle scuole medie e delle primarie di Stintino lo hanno dimostrato con la partecipazione al progetto regionale Agitamus “Quando la scuola e lo sport valorizzano la diversità”. Ragazzi e bambini hanno preso a cuore il problema di chi vive una disabilità e, in particolare, di chi vive in carrozzina. Così tanto, che hanno scritto una lettera all’amministrazione comunale per chiedere l’abbattimento delle barriere in paese e nelle spiagge. L’amministrazione ha risposto: alle Saline si farà la spiaggia con accesso per diversamente abili.

L’esperienza stintinese con il progetto Agitamus si è conclusa nei giorni scorsi, con un partecipato incontro al museo della Tonnara.

Ed è proprio qui che i ragazzi delle medie Asia, Samuela e Manuel, guidati dalla professoressa Anna Soranna, hanno letto una lettera indirizzata al sindaco, all’assessora comunale della Pubblica istruzione e alla dirigente scolastica. Nella missiva gli alunni, che segnalano la presenza in paese di barriere architettoniche e in spiaggia la mancanza di passerelle attrezzate, hanno chiesto la creazioni di scivoli idonei e una spiaggia per disabili, con una discesa attrezzata quindi l’eliminazione di tutte quelle barriere che di fatto limitano l’accessibilità.

«Sarebbe bello – concludono – che la pista ciclabile che conduce alla spiaggia di Pazzona o delle Saline, avesse una discesa a mare per disabile, che con le carrozzine da mare permettesse a tutti di essere veramente uguali, così che Stintino possa diventare non solo un paese eco-sostenibile ma un paese realmente accessibile.»

L’appello è stato subito raccolto dall’assessora alla Pubblica istruzione Antonella Mariani: «Porterò la vostra lettera al sindaco e alla giunta – ha detto – e credo che la spiaggia delle Saline potrà essere la giusta collocazione per quello che chiedete. Dobbiamo lavorare perché il progetto Agitamus sia vivibile e condiviso tutti i giorni. Insieme possiamo farlo. Prometto – ha concluso – che la prossima estate realizzeremo l’accesso alla spiaggia per le persone diversamente abili».

E per i giovani di Stintino ancora una conquista. E sì, perché la spiaggia attrezzata con le passerelle sarà indicata con un cartello che riporterà il logo ideato dagli studenti: un disegno stilizzato che rappresenta una persona in carrozzina colorata con le tinte dell’arcobaleno – colori tipici della pace e della diversità hanno spiegato i ragazzi – mentre cavalca un’onda. Sotto al disegno lo slogan “Accessibilità è libertà”.

Gli alunni della primaria, guidati dalla maestra Franca Fancello, hanno realizzato una cartellone e un ombrello colorato – che per loro rappresenta un paracadute – al quale hanno attaccato dei disegni arricchiti dai loro pensieri sul progetto Agitamus. Una esperienza che li ha portati a conoscere le problematiche delle disabilità motorie, sensoriali e intellettivo-relazionali, condividendo con atleti del comitato italiano paralimpico alcune giornate significative. Tra questi atleti anche Sara Cocciu, non vedente, che pratica atletica leggera. All’incontro stintinese erano presenti anche la dirigente scolastica Letizia Fadda, il delegato regionale Cip Miur Marco Pinna e gli psicologi del progetto Caterina Branca e Manolo Cattari.

Il progetto Agitamus, finanziato dal 2018 dalla Regione Sardegna e portato avanti dal Compitato italiano paralimpico sardo attraverso il protocollo d’intesa con Miur e Ordine degli psicologi della Sardegna, ha coinvolto 40 istituti comprensivi, 43 testimonial sportivi accompagnati da 23 tecnici, 13 federazioni sportive, più di 4.000 alunni e 200 docenti.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha approvato la ripartizione delle risorse stanziate per l’abbattimento delle liste d’attesa. Nell’anno corrente, dei 3,5 milioni individuati nell’ultima variazione di bilancio (in tutto 10,5 milioni nel triennio 2019-2021), il 78% andrà all’Ats, l’8% all’Aou Sassari, il 6% all’Aou Cagliari e il restante 8% all’’Azienda Ospedaliera Brotzu. Percentuali d’assegnazione che potranno essere riviste negli anni successivi sulla base dei monitoraggi dei tempi d’attesa per le prestazioni erogate dalle strutture pubbliche del sistema sanitario regionale.

Con lo stesso obiettivo saranno impiegati ulteriori 11 milioni di euro, risorse non spese da Ats e per cui la Regione ha già disposto l’utilizzo per il potenziamento della produttività dei servizi sanitari su tutto il territorio.

«Abbiamo aggiunto – spiega l’assessore Mario Nieddu – un altro tassello fondamentale sulla strada che abbiamo tracciato con l’obiettivo di ridurre drasticamente i tempi d’attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie nell’isola. La ripartizione delle risorse è stata decisa in accordo con le aziende e in base alla loro capacità di incrementare il numero di prestazioni.»

Una misura che il titolare della Sanità regionale definisce: «Prioritaria e attesa dai cittadini. Negli ultimi anni i tagli lineari ai servizi e il blocco del turnover hanno prodotto tempi d’attesa non più sostenibili. Vogliamo dare un forte segnale di discontinuità col passato e riprendere a investire sulla salute dei cittadini».

Il potenziamento riguarderà tutti i servizi (ospedalieri e ambulatoriali, visite specialistiche ed esami strumentali) indicati nel Piano nazionale di gestione delle liste d’attesa. «Nei prossimi giorni – precisa Mario Nieddu – sottoscriveremo i protocolli operativi con le aziende sanitarie e saremo in grado di dettagliare il piano di potenziamento per ciascun presidio, siano essi ospedali o poliambulatori.»

A beneficiare delle misure per la riduzione dei tempi d’attesa non saranno solo le nuove prenotazioni: «Abbiamo dato indicazione affinché siano potenziate le segreterie dei Cup – conclude Mario Nieddu – una misura che ci permetterà di rimodulare i tempi d’attesa anche per le prenotazioni in corso».

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La sala riunioni della RSA Sant’Elia di Nuxis, ha ospitato ieri sera il convegno dal titolo “L’amministrazione di Sostegno nella fase acuta del disagio psichico: dalle linee operative del T.S.O. alla prevenzione”, organizzato dall’associazione Amm.So Sardegna, in collaborazione con l’associazione Edera Sulcis Iglesiente. Dopo i saluti de sindaco di Nuxis, Piero Andrea Deias e del direttore della RSA Sant’Elia, Francesco Sanna, è iniziata una serie di interventi di addetti ai lavori, esperti della materia, da quello dell’avv. Alessio Allena – Foro di Cagliari – Presidente Amm.So. Sardegna, che ha anche coordinato gli interventi, al dott. Francesco Olla – Cancelliere del Tribunale di Cagliari – Sezione V.G.; dalla dott.ssa Maria Lucia Mastino – Giudice Onorario del Tribunale di Cagliari – Sezione V.G., al dott. Antonio Laddomada – Direttore SPDC ATS ASSL Carbonia; e ancora, dalla dott.ssa Elena D’Agnese – Assistente sociale del comune di San Giovanni Suergiu e vicepresidente dell’Associazione Edera Sulcis Iglesiente; al dott. Michele Fanutza – Vicesindaco ed assessore delle Politiche socio-assistenziali e culturali del comune di Nuxis.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo registrato gli interventi del dottor Francesco Olla e della dottoressa Maria Lucia Mastino che pubblicheremo a breve.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221028399967615/

                                    

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E’ stato inaugurato questa mattina, nei locali de La Fabbrica del Cinema, presso l’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, è stato ufficialmente inaugurato il primo corso dedicato a “Sceneggiatura e paesaggio”.

Si tratta di un’iniziativa di alta formazione articolata in 12 masterclass, per lo sviluppo di progetti originali per il cinema e la serialità televisiva ispirati dai paesaggi della Sardegna e dalle storie delle sue comunità.

Il corso è stato presentato da Michele Casula, esperto in ricerche nel settore audiovisivo e rappresentante della società Clapbox, e dalla direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, a cui si deve l’ideazione e l’organizzazione dell’iniziativa. Gli incontri si svolgeranno fra novembre e febbraio, con il sostegno del comune di Carbonia, rappresentato al taglio del nastro dall’assessore alla cultura Sabrina Sabiu, insieme alla Fondazione di Sardegna e dal Centro Servizi Culturali, rappresentato dal Direttore Paolo Serra. Era presente anche Alberto Zonchello, segretario particolare dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.

A Carbonia l’avventura inizia con la prima lezione della produttrice esperta di sviluppo Daniela Masciale. In squadra anche il regista e sceneggiatore Andrea Magnani che terrà la masterclass di domenica 24 novembre e che, insieme a Daniela Masciale, svolgerà un ruolo da story coach, con la gestione di altri 4 appuntamenti cui si legherà il tutoring dei progetti sviluppati dai partecipanti.

Le altre 6 masterclass vedranno il coinvolgimento di professionisti di spicco del panorama audiovisivo nazionale, chiamati a condividere le esperienze creative del dialogo fra “sceneggiatura e paesaggio”.

Fra questi lo scenografo Giancarlo Basili, che raggiungerà Carbonia a metà dicembre dopo l’esperienza sul set della seconda stagione de “L’amica geniale”. Giancarlo Basili sarà accompagnato anche dal regista Marco Cruciani, che legherà alla tappa sarda una fase di location Scouting per il documentario sul cinema italiano visto dagli occhi della scenografia.

Terranno una lezione anche il regista Paolo Zucca, reduce dal successo de “L’uomo che comprò la luna”, lo sceneggiatore Filippo Gravino (“Veloce come il vento”, “Il primo re” e la serie in lavorazione “Romulus”), la regista Laura Lucchetti, che ha firmato e diretto in Sardegna il pluripremiato “Fiore gemello”, e lo sceneggiatore Salvatore De Mola, cui si devono gli adattamenti de “Il Commissario Montalbano”, il recente successo della fiction Rai “Imma Tataranni” e la scrittura, insieme a Gianfranco Cabiddu ed Ugo Chiti, de “La stoffa dei sogni”.

Il percorso si completerà con la condivisione dei risultati di un concept test – gestito dal team Clapbox con la collaborazione della società Ergo research – che misurerà il potenziale dei progetti sviluppati dai partecipanti presso campioni rappresentativi degli spettatori di film e serie tv.

Sono 18 gli autori finalisti, selezionati fra 33 candidati: Lucio Aru, Roberta Balestrucci, Maria Vittoria Durante, Marcello Lasio, Fabrizio Lo Bianco, Maria Elena Mallei, Luigi Manca, Pietro Martinetti, Elisa Meloni, Daniele Mocci, Andrea Pau, Simone Petrucci, Giovanni Davide Piras, Vanessa Podda, Alessandra Pusceddu, Andrea Rosas, Luca Sotgiu, Gabriele Tanda. Arrivano da diverse località della Sardegna e i progetti originali con i quali si sono candidati hanno ambientazioni che spaziano da Portoscuso al villaggio minerario di Ingurtòsu, all’isola de l’Asinara, a Tandalò, al complesso nuragico di Malchittu, da Siniscola alle spiagge della Baronia, ad Orgosolo, fino al colle di San Michele, con storie che attraversano generi ed epoche diverse: il banditismo dei primi del ‘700, lo sviluppo dei collegamenti interni all’isola dell’inizio dell’800, le lotte sindacali della prima parte del secolo scorso, il dopoguerra, il ’68 isolano, fino ai giorni nostri gettando uno sguardo verso il futuro prossimo.