24 November, 2024
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Prende il via domani, venerdì 22 novembre, a Tempio Pausania, la prima edizione di “Qui c’è aria di cultura”, evento di promozione dell’editoria libraria sarda promosso dall’assessorato regionale alla Cultura e organizzato dall’Amministrazione comunale tempiese di concerto con l’AES, e in collaborazione con la libreria Bardamù.

Sarà un’intensa giornata di appuntamenti, a partire dall’attesa intitolazione della Sala Convegni della Biblioteca Comunale al compianto Manlio Brigaglia, per proseguire nel pomeriggio con la mostra artistica “Noi e il mondo” ispirata a Maria Lai, entrare nel vivo degli incontri con gli autori e concludere la serata con lo spettacolo Snowflake a cura di Moviment’arti.

L’inaugurazione è prevista per le 10.30 al Palazzo degli Scolopi. Ad aprire i lavori sarà l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, al quale faranno seguito gli interventi del vicesindaco Gianni Addis, del consigliere delegato alla Cultura Giovanni Marco Usai, dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Franco Marotto, del giornalista Gianni Garrucciu e della presidente AES, Simonetta Castia.

L’omaggio a Manlio Brigaglia è previsto per le 11.00. Il tributo arriva nella città natale del compianto docente, storico, giornalista e facitore di libri, proprio in occasione della mostra che vede protagonista l’editoria libraria sarda, alla quale “il professore” era particolarmente legato.

L’evento istituzionale sarà accompagnato dalla presentazione del libro di Franco Fresi, “Manlio Brigaglia. Ricordi di una vita” (Soter editrice), impreziosita dagli interventi di Salvatore Tola e Sandro Ruju, autori del libro “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando Edizioni).

Nel pomeriggio, per la sezione “Infiniti spazi”, alle 16.15 sarà inaugurata la mostra artistica “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri: un originale percorso creativo e artistico, che porta a Tempio il risultato della performance rappresentata al Lingotto di Torino per il Salone del libro, e che vuole replicare anche a Tempio Pausania la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai con gli abitanti di Ulassai. L’artista Gabriella Locci esporrà il bellissimo nastro di stoffa decorato e arricchito di passi letterari tratti dalla letteratura sarda.

La serata prevede numerosi incontri con gli autori per la sezione “Tra Isola e mondo”, presentata da Salvatore Taras. Alle 17.00 Mediando Edizioni propone “Nuraghi Paesaggi e stagioni” di Salvatore Pirisinu, in compagnia dell’archeologo Rubens D’Oriano e dell’editrice Simonetta Castia. Alle 17.45 Alfa Editrice porta a Tempio “Il viaggio. Breve antologia di Grazia Deledda” di Isabella Mastino. Alle 18.30 NOR presenta “Piccinni in Castòrias” di Giuseppe Tirotto, mentre alle 19.15 l’autore Fabio Delizzos propone “Il quadro segreto di Leonardo”, per la Newton Compton, assieme a Giuseppe Pulina.

La serata si conclude in bellezza con lo spettacolo multimediale e musicale “Snowflake. Storia di un fiocco di neve” proposto dalla compagnia di danza “Moviment’arti” di Tempio, introdotta da Dario Maiore.

Programma Scuole di venerdì 22 novembre.

Ricchissimo anche il calendario collegato alle scuole per la sezione “Adotta un libro sardo”.

Alle 8.30 gli studenti dell’Istituto comprensivo di piazza Libertà partecipano al laboratorio didattico “La stria bucchitolta”, della Taphros Editrice, che alle 9.30 presenta “L’avvinturi di Pinocchju” gli studenti dell’Istituto comprensivo di piazza Libertà, con Ivan Ponsano e Dario Maiore.

Alle 10.45 gli studenti della scuola primaria di San Giuseppe incontrano Mauro Maxia (curatore) e Giovanni Marras (Dirigente scolastico IC Perfugas), per conoscere “Gioghende e imparende – Ghjuchendi e imparendi”, edito da Condaghes.

Per le scuole secondarie, alle 9.00, gli studenti del Liceo Artistico De André parlano di “Rossi abbaia in classe” con Antonio Budruni, altra pubblicazione di Carlo Delfino, per poi scoprire alle 10 l’“Atlante astronomico della Divina Commedia” della Mediando Edizioni, a cura di Gian Nicola Cabizza. Alle 10.30, i ragazzi del Liceo Classico Dettori incontrano invece Isabella Mastino che presenta “Il viaggio. Breve antologia di Grazia Deledda”, Alfa Editrice. La mostra del libro proseguirà il sabato 23 e domenica 24 novembre a Tempio Pausania, tra lo Spazio Faber e la Casa del Fanciullo.

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«Le opinioni del mondo scientifico sono un contributo prezioso per chi si occupa di problematiche ambientali, ancora di più per chi ha il dovere di legiferare in modo saggio e lungimirante. Bene ha fatto la Commissione Ambiente del Consiglio regionale a richiedere l’audizione degli esperti dell’Università e del CNR sulla miglior gestione da promuovere per la posidonia spiaggiata. Siamo soddisfatti, ma allo stesso tempo preoccupati, perché dal dibattito sono emerse con maggiore evidenza le criticità da noi già evidenziate e contenute nella proposta di legge in discussione nel parlamentino sardo.»

Inizia così la nota dei consiglieri regionali Maria Laura Orrù e Antonio Piu sui lavori istruttori avviati nella IV Commissione sulla proposta di legge n. 15  che prevede un intervento legislativo regionale  per la gestione della posidonia spiaggiata.

«L’idea di fondo della norma, purtroppo, si basa su una visione obsoleta che vede la posidonia un rifiuto di cui disfarsi quanto prima. Le comunità scientifiche e i principali istituti che si occupano di processi di erosione marina hanno da tempo già superato questa concezione. La posidonia svolge importanti funzioni antierosione e di conservazione delle coste e dei loro ecosistemi. La sua gestione non può prescindere dalla valutazione che un determinato tratto di costa necessiti di un sistema  protezione naturale dell’arenile soprattutto nei periodi di forti mareggiate. Altrimenti, mentre oggi rimoviamo indiscriminatamente queste protezioni naturali, domani saremo chiamati a realizzare sistemi di protezione artificiali per non far scomparire definitivamente le stesse spiagge.»

«La politica del “tutto ora, poi si vedrà”, ha compromesso gran parte dei litorali del Mediterraneo – evidenziano gli esponenti dell’opposizione -. La Sardegna è l’unica regione che conserva ancora la naturalità delle coste rilevata negli anni ’50: per questo serve prima un ragionamento generale sull’intero sistema costiero dell’isola, e poi una verifica delle criticità rilevate in ciascun tratto costiero. Non si possono affrontare in maniera identica tutte le situazioni dei litorali sardi, non distinguendo, ad esempio,  le spiagge urbane e da quelle naturali. La proposta in discussione, invece, non prevede alcun tipo di valutazione in questo senso, ma solo un intervento da attivare sulla base dei limiti amministrativi di ciascun Comune. E’ probabile che, stando così le cose, ciascuna amministrazione locale punterà direttamente allo smaltimento in discarica della posidonia spiaggiata, trasformando inoltre il problema di fruizione delle spiagge in uno di impatto ambientale in altre zone del territorio regionale.»

I Progressisti sottolineano inoltre la previsione della totale assenza di ruoli assegnati all’amministrazione regionale. «Nella gestione della posidonia ci dovrebbe essere un ruolo importante di programmazione e supervisione da parte della Regione. Gli enti locali oggi hanno bisogno di un concreto supporto tecnico-amministrativo, da fornire sulla base di dati certi e studi specialistici al fine di stabilire, caso per caso, il miglior percorso di gestione e utilizzo delle biomasse spiaggiate, valutato anche tenendo conto dei processi erosivi in atto nel tratto costiero interessato. All’interno delle strutture regionali esistono già conoscenze e competenze su queste materie: occorre metterle a sistema, promuovere prioritariamente meccanismi virtuosi di riutilizzo della posidonia, e sostenere i Comuni costieri anche attraverso l’erogazione di importanti risorse finanziarie da garantire per un lungo periodo.»

«Crediamo sia necessario trovare una punto d’incontro tra le diverse esigenze – concludono Orrù e Piu -. Altrimenti è sicuro che, con i processi erosivi incentivati anche dalla rimozione selvaggia della posidonia, a breve non dovremmo neanche più discutere su come utilizzare  le nostre spiagge per fini turistico-balneari.»

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La Conferenza dei Presidenti (il Presidente Sassoli e i leader dei gruppi politici) ha chiuso oggi il processo delle audizioni. Il Parlamento voterà la nuova Commissione il 27 novembre.

Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha dichiarato: «Negli ultimi due mesi, il Parlamento europeo ha svolto il suo ruolo democratico, fornendo un controllo reale dei commissari proposti. Le audizioni sono state dettagliate e talvolta difficili, ma offrono ai membri un modo unico e trasparente per verificare se i commissari designati siano pronti per il lavoro che li attende. Oggi abbiamo completato la valutazione finale e siamo pronti a votare sull’intero Collegio dei Commissari la prossima settimana».

Ha poi aggiunto: “Nei prossimi cinque anni l’Europa ha molti temi da affrontare, dalla ricerca di soluzioni a lungo termine in materia di migrazione e asilo fino alla leadership mondiale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Abbiamo bisogno di una Commissione europea pronta ad agire sulle questioni che interessano i cittadini europei. In quanto legame diretto con i cittadini UE, il Parlamento continuerà a chiedere conto alla Commissione e a garantire che mantenga le sue promesse”.

A seguito di uno scambio di opinioni con i tre vicepresidenti esecutivi della Commissione Frans Timmermans, Margrethe Vestager e Valdis Dombrovskis, la Conferenza dei Presidenti (CoP) del Parlamento ha proceduto alla valutazione finale delle audizioni di tutti i commissari designati.

Dopo aver analizzato le lettere di valutazione delle commissioni parlamentari competenti e la raccomandazione della Conferenza dei Presidenti di commissione, la CoP ha dato il suo via libera e dichiarato ufficialmente chiuse le audizioni.

La votazione in Plenaria si terrà il 27 novembre a mezzogiorno, dopo la presentazione da parte di Ursula von der Leyen del Collegio dei Commissari e del loro programma.

La Conferenza dei Presidenti ha inoltre autorizzato la pubblicazione delle lettere di valutazione.

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L’uso inappropriato degli antibiotici può selezionare batteri multi-resistenti che possono causare infezioni gravi ad alto tasso di mortalità. Ecco perché è necessario adottare comportamenti che consentano di preservare il più possibile l’efficacia degli antibiotici. Lo hanno ricordato questa mattina gli operatori sanitari dell’Aou di Sassari che, agli ingressi del Palazzo Clemente, Palazzo Rosa e Santissima Annunziata hanno incontrato e sensibilizzato i cittadini all’uso responsabile degli antibiotici.

L’occasione l’ha offerta la Settimana mondiale dell’Antibiotico Resistenza che ha visto operativi sul campo i medici e gli infermieri della struttura complessa di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, in collaborazione con gli specializzandi della scuola in Igiene e Medicina preventiva dell’Università di Sassari e Vaccinarsinsardegna.org .

Gli operatori dell’Aou hanno incontrato i cittadini e distribuito brochure informative, hanno fornito chiarimenti sul fenomeno che – fanno sapere gli esperti – è uno dei problemi più importanti di salute pubblica in ambito sanitario, e riguarda sia la salute umana sia veterinaria. Il fenomeno deriva dalla capacità da parte di un microrganismo di sviluppare uno o più geni di resistenza all’attività di un farmaco antimicrobico che, in origine, era efficace per il trattamento delle infezioni determinate dal patogeno verso il quale è chiamato a svolgere l’attività farmacologica, sia esso antibatterico, antifungino, antivirale oppure antiparassitario.

E la risposta dei cittadini è stata positiva. «I nostri operatori – commenta il professor Paolo Castiglia, direttore della struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere – hanno contattato oltre 1000 utenti afferenti ai nostri ospedali ed esaurito le brochure predisposte per l’occasione. Inoltre hanno potuto apprezzare che l’utenza risulta maggiormente sensibile al fenomeno rispetto all’anno precedente. Segnale che, evidentemente, le attività già attivate in precedenza sono state efficaci.»

Tra i consigli che medici, infermieri e specializzandi hanno ricordato ai cittadini quelli che gli antibiotici devono essere utilizzati soltanto quando sono stati prescritti dal medico, che non servono per curare l’influenza, per la quale si raccomanda la vaccinazione. Quindi che gli antibiotici agiscono contro i batteri ma non sono attivi contro i virus. E ancora di seguire con scrupolo le raccomandazioni sul buon uso dell’antibiotico prescritto dal medico. Infine anche lavare le mani regolarmente e correttamente.

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“Viabilità, Mobilità nel Territorio e Servizi alla Famiglia”. Se ne parlerà lunedì 25 novembre nell’ex Convento dei frati Francescani a Padria dove, dalle ore 10.00, gli interventi di autorevoli relatori della realtà locale aiuteranno i presenti ad approfondire la tematica proposta dall’Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro della Diocesi di Alghero-Bosa, in collaborazione con il comune di Padria, l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali ed il progetto Policoro.

Sullo sfondo la questione “spopolamento” di cui si è già parlato lo scorso anno e per la quale, per volontà del vescovo padre Mauro Maria Morfino, la Diocesi dedica alcune riflessioni sul gravissimo problema del decremento demografico: quasi tutti i Comuni non costieri sono toccati da questo fenomeno così imponente che non accenna ad arrestarsi. Le nostre popolazioni ne sono fortemente colpite: l’indice di vecchiaia nei piccoli Comuni delle zone interne tocca cifre impressionanti: Semestene è, per esempio, il Comune – con un indice di vecchiaia pari al 1300% – tra i più esposti al rischio estinzione.

Cosa fare allora per uscire da questa morsa stringente ed impietosa che è lo spopolamento? Sono almeno due gli obiettivi-cardine su cui è urgente intessere ogni ragionamento: assicurare la fruibilità dei Servizi sociali delle zone interne, agli stessi livelli di quelli esistenti nei poli urbani; alimentare la cultura della solidarietà nel territorio.

Il primo obiettivo è classificabile tra i beni materiali che, per essere attuato, necessita di notevoli investimenti finanziari (pubblici e privati) in materia di infrastrutture quali strade, reti informatiche, servizi sanitari, scolastici ed altri; mentre il secondo (la cultura della solidarietà) – classificabile tra i beni immateriali – non ha costi ingenti: si tratta di favorire l’incontro tra le popolazioni e le istituzioni che ne hanno la responsabilità del governo.

Spesso capita che la mancanza di sviluppo di un territorio non è causata della carenza di risorse economiche bene o male reperibili in qualche modo, bensì per carenza di idee e di intraprendenza da parte delle collettività che ci vivono. Sono, questi, gli aspetti che denotano lo stato di salute di una popolazione: essa è anonima ed insignificante se vive nella separatezza, nell’isolamento e nella reciproca indifferenza tra le persone; mentre è vitale ed intraprendente se ricerca ed applica la cultura della collaborazione, della solidarietà e dell’ascolto generoso dell’altro.

Il convegno a Padria è segno tangibile della concreta attenzione che si vuole dare a questi luoghi a torto considerati marginali; ma è proprio su questi luoghi che si vuole scommettere per ridare slancio e speranza di un futuro migliore soprattutto tra i coraggiosi giovani che continuano ad animarli vivendoci nonostante i disagi e le notevoli difficoltà.

Alla giornata di studio interverranno il vescovo Mauro Maria Morfino, con una “Lectio magistralis” sull’argomento, il sindaco di Padria Alessandro Mura, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e l’amministratore straordinario della provincia di Sassari Pietrino Fois. Insieme a loro tanti altri professionisti, docenti universitari, ma anche gli studenti del Liceo di Pozzomaggiore, voce giovane del territorio. Le conclusioni sono affidate a Roberto Frongia, assessore dei Lavori pubblici della Regione Sardegna. Il convegno sarà moderato dal Direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro, Tonino Baldino.

Giuseppe Manunta

Direttore Ufficio

per le Comunicazioni Sociali

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È giunto ormai ai nastri di partenza il primo corso di alta formazione su “Sceneggiatura e Paesaggio” che, da novembre 2019 a febbraio 2020, prevede lo sviluppo di progetti originali per il cinema e la serialità televisiva ispirati dai paesaggi della Sardegna e dalle sue ambientazioni.

«Il comune di Carbonia scommette sullo sviluppo delle fonti audiovisive come forma e strumento di comunicazione ideale per raccontare le peculiarità paesaggistiche del territorio – ha detto il sindaco Paola Massidda .- Il progetto si inserisce nell’ambito di una serie di azioni che l’Amministrazione comunale sta portando avanti per valorizzare in modo compiuto il patrimonio del paesaggio inteso come sistema globale e complesso. Il corso su Sceneggiatura e Paesaggio, unitamente al Master in Architettura del Paesaggio, disegnano una nuova prospettiva nella direzione della cultura e di nuove professionalità che troveranno nel Parco della Grande Miniera di Serbariu la sede naturale: la Fabbrica del Cinema e le strutture dell’ex Miniera saranno quindi lo scenario che fungerà da volano di questa nuova forma di sviluppo culturale.»

Sabato 23 novembre, alle ore 11.30, presso l’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu, in piazza Sergio Usai, si terrà una conferenza stampa per la presentazione dei docenti e dei progetti selezionati per il primo corso su “Sceneggiatura e paesaggio”. Interverranno all’iniziativa Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia, Michele Casula, partner Clapbox e Ergo Research; Nevina Satta, direttore della Fondazione Sardegna Film Commission; Paolo Serra, direttore del Csc Carbonia-Iglesias Società Umanitaria; Andrea Magnani, regista e sceneggiatore.

Il corso, ideato dalla società Clapbox con la Fondazione Sardegna Film Commission, è sostenuto con fondi strutturali europei dedicati alla Strategia di sviluppo intelligente della Regione Sardegna attraverso la Film Commission e supportato dal Comune di Carbonia – insieme alla Fondazione di Sardegna – e dal Centro Servizi Culturali, che metterà a disposizione gli spazi de La Fabbrica del Cinema presso i locali dell’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu, dove si terranno le lezioni.

Il percorso formativo si articola in 12 moduli da 6 ore ciascuno per un totale di 72 ore, collocati nel fine settimana. Il corso di sceneggiatura è rivolto a persone residenti o domiciliate in Sardegna che hanno maturato comprovate competenze di scrittura, anche in contesti diversi dall’audiovisivo (dalla narrativa, alla saggistica, al teatro, alla musica al fumetto), interessate ad avvicinarsi alle tecniche della sceneggiatura.
«Sarà un’ottima occasione per promuovere le giuste sinergie tra il corso di “Sceneggiatura e paesaggio”, il Master in Architettura del Paesaggio ed il Centro Mediterraneo del Paesaggio, che favoriranno, congiuntamente, la realizzazione di eventi, seminari e incontri finalizzati a co-costruire un nuovo approccio all’architettura e al cinema attraverso il paesaggio», ha spiegato l’assessore dell’Urbanistica, Luca Caschili.

«Un’altra importante sinergia sarà quella tra la Fabbrica del Cinema e il corso in “Sceneggiatura e Paesaggio”, che potranno vicendevolmente arricchirsi e arricchire la città e l’intero territorio dal punto di vista culturale, turistico e sociale», ha concluso l’assessore della Cultura, Sabrina Sabiu.

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Il comune di Sant’Antioco, a partire da sabato 23 novembre, avvierà il servizio di controllo elettronico della velocità tramite postazione autovelox mobile, nel rispetto del calendario predefinito, così come impone la normativa vigente.

Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno presegnalate, rispettando la normativa vigente, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità riproducente l’iscrizione: “POLIZIA – LOCALE CONTROLLO ELETTRONICO DELLA VELOCITÀ”, nonché da cartello, in prossimità della postazione, indicante il simbolo della Polizia locale.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente alla Polizia locale di Sant’Antioco. Il calendario potrà essere oggetto di variazioni per sopravvenute ed imprevedibili esigenze di servizio.

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Il Memorial Efisio Melis procede nella piena fase di preparazione sul piano logistico ed organizzativo per garantire la migliore funzionalità sotto tutti gli aspetti nella gara che ha in Capoterra il centro nevralgico del ciclocross sardo nella data del 24 novembre, grazie agli sforzi del Velo Club Sarroch.

La gara, giunta alla 19ª edizione, è terza prova del circuito regionale Gran Prix Efisio Melis ed assegna i titoli regionali Interforze per tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine o ai Corpi d’Armata.

Il campo gara di riferimento è quello della Società Cooperativa Poggio dei Pini al cui interno è stato allestito il percorso di 2.500 metri. Dopo un lungo rettilineo asfaltato di lancio ci si immette saltando un marciapiede in una serie di su e giù su prato spezzati prima da un ostacolo stile Internazionale di Brugherio con tavola a salire e rampa a scendere. I veri tavoloni da cross sono sistemati per l’abilità di ogni singolo biker nel tentativo di saltare i 35 centimetri previsti. Si va poi nella parte bassa del percorso incontrando per la prima volta i box. Dopo diversi lunghi rettilinei sterrati da spingere, ennesimo passaggio davanti ai box per poi affrontare un dislivello di 60 centimetri da scendere e risalire 6 volte in cui probabilmente, arrivando da fermi, la bici verrà portata in spalla prima di ritrovare l’asfalto negli ultimi 400 metri in vista del rettilineo finale.

«Il ciclocross in memoria di mio padre Efisio è una tradizione che si rinnova – spiega l’organizzatore Cristian Melis – ma tutto questo è ricambiato dalla fiducia degli sponsor Ajò Threeface e Beauyty Way di Dorina Tamas, unitamente alla Società Cooperativa Poggio dei Pini per l’ospitalità che per il secondo anno ci dà all’interno della loro comunità. Una location azzeccata per portare tutto il meglio che offre il ciclocross sia come logistica che come spettacolo agonistico.»

La quota di iscrizione è di 11 euro per i soli master e ci si iscrive con il fattore K per i tesserati FCI (Id Gara 152016), mentre gli appartenenti agli enti possono iscriversi tramite Mail alla società organizzatrice di tappa: veloclubsarroch@gmail.com .

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E’ indetto un bando di reclutamento da parte del Ministero della Difesa per l’assunzione di 7.000 volontari nell’Esercito per l’anno 2020, che saranno ripartiti nei seguenti 4 blocchi: il 1° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari, la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 19 novembre 2019 al 18 dicembre 2019; il 2° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 24 febbraio 2020 al 24 marzo 2020; il 3° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari, la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 19 maggio 2020 al 17 giugno 2020, infine, il 4° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari, la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 2 settembre 2020 al 1° ottobre 2020. Ai candidati saranno affidati i seguenti incarichi: elettricista infrastrutturale, idraulico infrastrutturale, muratore, fabbro, falegname, meccanico di mezzi e piattaforme, etc. I requisiti per poter partecipare alla selezione sono: diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore) … 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_esercito_nov_2019.html .

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L’ingresso di Sant’Antioco ai tempi della Sardamag (poi Seamag).

Questo l’argomento del convegno che si terrà lunedì 25 novembre, alle 16.30, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, Piazzetta Italo Diana, 1. Organizzato dalla Cgil e dalla Filctem Cgil con il patrocinio del Comune di Sant’Antioco,  propone un focus sulle bonifiche e, in particolare, sul caso della Seamag di Sant’Antioco, le cui operazioni di risanamento ambientale non sono state ancora terminate, nonostante siano trascorsi parecchi anni dalla dismissione della fabbrica che sorgeva alle porte del centro abitato.

Il programma prevede la relazione introduttiva di Emanuele Madeddu, segretario Filctem SSO, i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e del segretario della Camera del Lavoro SSO Antonello Congiu. Seguiranno la relazione tecnica di Mario Cabriolu (“Bonifica e progettazione area Seamag”) e gli interventi degli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e dell’Ambiente, Gianni Lampis, nonché dell’amministratore unico di Igea, Michele Caria. Concluderà io lavori il segretario generale della CGIL sarda Michele Carrus. Coordina i lavori Francesco Garau, segretario regionale Filctem.