24 November, 2024
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Il progetto di formazione e riscatto sociale “Liberi nello sport”, organizzato dal CSEN Sardegna, in collaborazione con le direzioni tre degli istituti di pena isolani, taglia il traguardo. Dopo sette mesi di lezioni teoriche e pratiche i trenta detenuti delle carceri di Sassari, Nuoro e Cagliari, coinvolti nel programma, stringeranno fra le mani i loro diplomi di Istruttore di body building e fitness, e le abilitazioni al primo soccorso con l’uso di defibrillatore semiautomatico, conseguite grazie al corso BLSD.

La consegna degli attestati si svolgerà il 4 dicembre nel penitenziario di Sassari, il 5 in quello di Nuoro e il 6 dicembre in quello di Cagliari. Mercoledì 4 dicembre, alla cerimonia che si svolgerà alle ore 10 nel carcere di Bancali, alla presenza della direttrice della struttura, Elisa Milanesi, del comandante della Polizia penitenziaria, dei presidenti nazionale e regionale del CSEN, Francesco Proietti e Francesco Corgiolu, sono invitati i giornalisti, ai quali sarà illustrata l’attività svolta nel corso del programma di formazione.

I rappresentanti delle testaste giornalistiche interessarti a partecipare alla conferenza e alla consegna dei diplomi sono pregati di comunicare i loro nominativi (dati anagrafici e indirizzo di residenza), entro giovedì 21 novembre, inviando una email all’indirizzo sardegna.csen@gmail.com e csen.sardegna@virgilio.it , al fine di poter essere accreditati per l’ingresso alla Casa circondariale di Bancali.

I corsi sono stati suddivisi in quattro moduli formativi per un totale di 56 ore più 4 di esame finale, per far acquisire ai detenuti che hanno aderito al progetto la capacità di progettare un programma di allenamento che integri le fasi di riscaldamento con le fasi di fitness cardiovascolare e/o di dimagrimento con delle attività isotoniche, fino ad arrivare alle fasi di defaticamento, che spesso includono anche lo stretching. Per favorire il processo di insegnamento e apprendimento si è scelto di utilizzare metodologie didattiche attive, comprendenti lezioni frontali, discussioni, dimostrazioni, esercitazioni e tirocinio.

All’interno del progetto il CSEN Sardegna ha fornito alle tre carceri e poi donato il materiale tecnico per poter allestire una palestra utilizzabile da qualsiasi detenuto, e ha regalato anche dell’abbigliamento sportivo a tutti i partecipanti al progetto.

Con il conseguimento del diploma, dieci detenuti per ogni carcere avranno la possibilità di avere un titolo riconosciuto che li proietterà nel mondo del lavoro attraverso lo sport. Infatti, con il diploma Nazionale di Istruttore di Body Building e Fitness, potranno lavorare in tutti quei centri sportivi e non, dove è prevista la figura del Tecnico sportivo. Inoltre, grazie al ciclo di lezioni seguite, i 30 allievi hanno avuto modo di sviluppare un’educazione corporea e motoria per l’affermazione di abitudini sane nella quotidianità carceraria, uscendo dal sedentarismo, la consapevolezza della salute psicofisica, il recupero dello schema corporeo, la valorizzazione espressiva e comunicativa del corpo stesso, nonché la possibilità di acquisire una cultura sportiva fondata sui valori della continuità, della pratica, dell’autodisciplina e dell’aggregazione.

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“INSIEME – Rete per la conoscenza e aggregazione 2019-2020”, il progetto di aggregazione e scambio culturale con la diaspora post-sovietica in Sardegna ha fatto tappa lo scorso 10 novembre a Laconi nello splendido edaffascinante Palazzo Aymerich e l’11 novembre ad Aritzo, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Maxia.

I due incontri molto partecipati hanno visto i rispettivi sindaci, Paola Zaccheddu – Laconi e Gualtiero Mameli – Aritzo, fare gli onori di casa.

Nel corso dei due incontri sono stati presentati i costumi popolari bielorussi, russi ed ucraini appartenenti a varie regioni, raccontandone le particolarità e il significato antropologico legato ad alcuni momenti storici e all’appartenenza sociale e professionale di chi li indossava, frutto di un approfondito lavoro di ricerca effettuato nell’ambito delle attività progettuali.

La musica e gli strumenti tradizionali caratterizzano la cultura di qualunque popolo, al centro dell’incontro è stato in particolare il salterio slavo (tsymbaly), molto diffuso nei paesi dell’Europa Orientale. Si sono raccontate le particolarità tecniche del salterio e la sua importanza nelle tradizioni dei popoli slavi, in particolare in Belarus, dove, rappresenta uno strumento identitario alla pari delle launeddas per la Sardegna.

La musicista bielorussa Tatsiana Syravezhkina, oggi residente nella nostra Isola, ma in patria direttrice dell’Orchestra per salterio di Gomel e docente del gruppo di aggregazione e laboratorio musicale che si tiene a Cagliari nei locali della Parrocchia di Sant’Eulalia, ha eseguito con grande maestria alcune pezzi, sia popolari sia classici dimostrando così la grande duttilità dello strumento, omaggiando, infine, la Sardegna con una esecuzione di un motivo di ballo sardo.

Emilia Canto di origini russe, guida turistica professionista ha presentato le passeggiate urbane che vedono insieme diaspora e cittadini locali alla riscoperta delle curiosità dei quartieri storici di Cagliari.

Olesya Gamotina, giornalista di origine russe ha illustrato le attività dedicate ai bambini delle seconde generazioni e che coinvolgono anche tantissimi bambini italiani che imparano il russo attraverso il gioco e la riscoperta di antiche fiabe e tradizioni.

Zhanna Sotnik, ucraina, che da molti anni lavora in Sardegna, ha raccontato del Punto “INSIEME” presso la biblioteca russofona “Rodnoe Slovo” nell’oratorio di Sant’Eulalia a Cagliari dove fra le altre cose è possibile consultare i libri in lingua russa, bielorussa, ucraina e moldava.

Infine, Pier Paolo Fulio appassionato di cultura slava e volontario dell’Associazione Cittadini del Mondo ha raccontato delle attività del Gruppo aggregazione “Parliamoci per imparare e fare amicizia” che organizza momenti di incontro fra i madrelingua della diaspora e gli appassionati di lingua russa.

I gruppi folcloristici di Laconi ed Aritzo hanno, a loro volta, illustrato le caratteristiche dei costumi tradizionali e le attività volte alla conservazione delle tradizioni più autentiche coinvolgendo i giovani e meno giovani, un vero e proprio investimento per la salvaguardia delle identità culturali di queste bellissime cittadine della Sardegna.

Le Associazioni culturali locali sia a Laconi che ad Aritzo in occasione degli incontri conoscitivi dedicati alla diaspora slava e post sovietica hanno organizzato una serie di visite guidate alla scoperta delle bellezze e delle strutture museali delle rispettive cittadine nel segno dell’amicizia e dello scambio culturale.

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La valorizzazione dell’Anfiteatro comunale di viale Sant’Ignazio, la rivalutazione dell’antica Villa di Tigellio, un progetto per la riscoperta della necropoli di Tuvixeddu ed un itinerario che possa consentire la fruizione della Sella del Diavolo, con un panorama mozzafiato sul lungomare del Poetto. Cagliari con i suoi gioielli archeologici e storici vuole ritagliarsi un ruolo da leader nel settore del turismo. E’ la proposta del presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco.

«Il patrimonio culturale e archeologico della capitale isolana – spiega Edoardo Tocco – rappresenta una delle leve fondamentali per la crescita economica di Cagliari. Ecco perché penso sia determinante anche il ruolo dell’assemblea civica per l’elaborazione di un piano che consenta di esaltare i tesori del capoluogo.»

Una sfida decisiva per la città che si declina anche con la destagionalizzazione.

«Dobbiamo attirare l’attenzione dei vacanzieri che arrivano nel capoluogo nei cosiddetti mesi di spalla. E’ indispensabile delineare un percorso che possa ottimizzare e promuovere le bellezze culturali e archeologiche di Cagliari. Una svolta cruciale che possa partire dalla riapertura dell’anfiteatro ai visitatori – conclude Edoardo Tocco – per poi passare alle rovine di Tigellio e ad un tragitto che si ritagli attorno a Tuvixeddu. Il recupero della nostra dimensione storica e artistica, coniugato con un tour tra i diversi musei cittadini, può costituire un plusvalore per la crescita economica.»

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«E’ importante ottimizzare la risposta del sistema regionale di protezione civile con l’organizzazione di attività di prevenzione, esercitazioni ed attività addestrative e formative sul rischio idraulico e idrogeologico, che coinvolgano anche le comunità.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, spiegando lo stanziamento di 300mila euro a favore degli enti locali per attività nell’ambito dei rispettivi piani di protezione civile.

«Le esercitazioni – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – hanno l’obiettivo di testare l’efficienza operativa delle azioni previste nei piani comunali o intercomunali, coinvolgendo ed informando i cittadini sui rischi e sui comportamenti da tenersi in situazioni di emergenza, così da favorire l’eventuale azione di soccorso,  mitigare gli effetti dì un evento calamitoso e garantire la sicurezza della popolazione.»

Inoltre, le esercitazioni servono anche a sperimentare l’efficienza della catena di comando e controllo e le modalità di coordinamento; valutare l’adeguatezza di risorse umane, materiali e mezzi disponibili; coinvolgere le organizzazioni locali di volontariato, i gruppi comunali di protezione civile, le compagnie barracellari e le strutture operative dell’amministrazione locale, regionale e statale; incentivare la predisposizione e/o l’aggiornamento dei Piani di protezione civile; favorire le attività di pianificazione e gestione delle emergenze a livello intercomunale.

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L’Anas è pronta ad avviare la progettazione definitiva della Statale 130 “Iglesiente” finalizzata all’eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu e a rendere più fluida e sicura la circolazione. Si è tenuta questa mattina nell’assessorato dei Lavori pubblici in viale Trento la riunione operativa che ha visto la partecipazione dei referenti di Anas e delle Amministrazioni comunali di Elmas, Assemini e Decimomannu, direttamente interessate alla realizzazione dell’opera il cui progetto risultava fermo da tempo.

«L’incontro di oggi testimonia la volontà di consegnare alle comunità un’opera strategica e di farlo nei tempi stabiliti, che rischiavano di slittare esponendo la Regione al rischio di perdita del finanziamento – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Per questo motivo ho chiesto ad Anas non solo di accelerare quanto più possibile la progettazione per arrivare quanto prima all’apertura dei cantieri ma anche di prevedere la formula h24 con turnazioni di lavoro finalizzate all’accelerazione dell’opera. Non posso tollerare ulteriori ritardi: garantire la sicurezza in un’arteria martoriata dagli incidenti è l’obiettivo primario di questo Assessorato.»

Nel corso dell’incontro è stato raggiunto l’accordo con i Comuni per la definizione degli interventi, teso a soddisfare appunto le esigenze delle comunità locali. Tre gli obiettivi dell’intervento che ora potrà andare in progettazione: decongestionare il traffico causato dagli svincoli e dai semafori, favorire i collegamenti tra il Sulcis ed il Cagliaritano e garantire la sicurezza attraverso la pianificazione di un’opera definita dalle stesse Amministrazioni comunali «nettamente migliorativa rispetto all’attuale situazione».

 

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La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo!), ha sentito in audizione il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, sulle problematiche del Reddito di inclusione sociale (Reis).  Tre i punti affrontati dal presidente dell’Anci: consentire l’accreditamento delle risorse del 2019 direttamente ai singoli Comuni e non al Comune capofila, che il Reis possa integrare il Reddito di cittadinanza e che se i Comuni dovessero avere risorse in eccedenza possano utilizzarle per realizzare micro cantieri comunali per dare respiro ai disoccupati.

Sul primo punto, Emiliano Deiana ha affermato che l’assessorato degli Enti locali sta già predisponendo un disegno di legge in tal senso e che il testo troverebbe il sostegno dell’Anci perché renderebbe più fluido l’accreditamento delle risorse. Deiana ha, poi, sottolineato che c’è il rischio che chi percepisce 40 euro con il Reddito di cittadinanza si trovi escluso da una condizione di maggior favore riservata dal Reis. La proposta è, quindi, quella di trovare una soluzione normativa per integrare il Reddito di cittadinanza con le risorse Reis fino al raggiungimento di quanto il cittadino avrebbe ottenuto con il Reddito di inclusione sociale.

Il presidente dell’Anci ha chiesto, inoltre, che venga resa disponibile una banca dati dei beneficiari del Reis e del Reddito di cittadinanza per poter capire esattamente quali risorse sono necessarie.

Il presidente Domenico Gallus ha condiviso le proposte del presidente dell’Anci e ha dato massima disponibilità affinché sia trovata una soluzione che agevoli i Comuni nell’erogazione dei fondi e che dia maggiori garanzia ai cittadini in difficoltà.

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«Tutti i problemi sollevati sono già stati posti all’attenzione dell’Assessorato ed è mia ferma intenzione e volontà di garantire, come ho più volte detto ed annunciato di garantire a tutti il diritto allo studio.»

Lo ha ribadito l’assessore della Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu, replicando alle accuse lanciate poco tempo fa dal consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu per la mancata erogazione delle borse di studio a 611 studenti da parte dell’Ersu di Sassari.

L’Ersu di Sassari nelle graduatorie definitive pubblicate il 31 ottobre 2019 ha inserito un numero elevato di matricole di 1° livello con “ammissione con riserva – studente non ancora immatricolato”, in quanto la scadenza prevista per l’immatricolazione dall’Università di Sassari inizialmente per il 18 ottobre è stata prorogata al 31 ottobre con perfezionamento del pagato della prima rata al 7 novembre scorso.

Allo stato attuale l’Ente sta accogliendo sia il perfezionamento delle domande da parte degli studenti che hanno proceduto con l’immatricolazione ai corsi, che le rinunce alla borsa di studio da parte degli studenti per immatricolazione in altro ateneo.

Le matricole di 1° livello inserite in graduatoria con riserva, risultano essere in totale 474 (298 tra gli studenti beneficiari e 176 tra gli studenti idonei).

Nell’avviso di pubblicazione delle graduatorie provvisorie l’Ersu di Sassari ha informato che tutti gli studenti presenti nelle graduatorie provvisorie degli idonei e degli esclusi sono tenuti a verificare la rispondenza dei dati dichiarati nella domanda, e degli allegati alla stessa e a quanto stabilito dal bando.

L’Ersu controlla la veridicità delle autocertificazioni inviate, sottoscritte e prodotte dagli studenti anche con il metodo della verifica con controlli a campione e può richiedere idonea documentazione per la dimostrazione della completezza e la veridicità dei dati dichiarati.

Il diritto ai benefici è revocato qualora in sede di controllo sulla veridicità delle autocertificazioni prodotte, lo studente risultasse non in possesso dei requisiti di merito e di reddito. Per quanto riguarda i criteri di assegnazione, sono validi solo se riconosciuti per il corso di studio per il quale gli studenti chiedono il beneficio, anche se diverso da quello dell’anno precedente. L’Ersu di Sassari non può per legge riconoscere i crediti conseguiti dagli studenti che non siano stati riconosciuti per il corso di studio.

«L’avviso iniziale – ricorda l’assessore Andrea Biancareddu – prevedeva uno stanziamento di 12 milioni e 200mila euro. Per completare l’erogazione completa di tutte le borse di studio per tutti gli aventi diritto, l’importo complessivo è di 14 milioni e 450mila euro.»

L’assessore Andrea Biancareddu ha evidenziato, infine, l’importante funzione che le borse di studio rivestono, al fine di garantire il diritto allo studio agli studenti meritevoli, a prescindere dalla loro situazione finanziaria e ha sottolineato nuovamente, a rassicurazione dei soggetti interessati,  la  volontà di individuare subito le risorse necessarie per assicurare a tutti gli studenti presenti in graduatoria, l’erogazione della borsa, anche a valere sulle risorse già nella disponibilità dell’Ente, compreso l’avanzo di amministrazione.

 

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Parte la progettazione definitiva degli interventi strategici per il completamento della 554 nel tratto che va dal km 12 al km 18. Sono i termini dell’accordo raggiunto nel pomeriggio nell’assessorato dei Lavori pubblici in Viale Trento, alla presenza dell’Assessore Roberto Frongia, dei referenti Anas, dei rappresentanti delle Amministrazioni comunali e della Città Metropolitana. L’Anas è pronta ad avviare la progettazione definitiva che andrà a risolvere le criticità legate al traffico, in particolar modo a quello relativo alla stagione estiva.

L’accordo interessa i comuni di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena ma anche le Amministrazioni di Sinnai e Settimo San Pietro e tutta la fascia Sud-Est della Sardegna, fino all’Ogliastra. “

«Si tratta di sei chilometri di strada a scorrimento veloce, che nella bella stagione sopporta un traffico fino a 20mila veicoli al giorno – spiega l’assessore Roberto Frongia -. Anche in questo caso ho fatto richiesta esplicita ad Anas di restringere quanto più possibile le tempistiche andando incontro, anche in sede di progettazione, alle esigenze manifestate dai Comuni. Resta, da parte di questo Assessorato, l’esigenza di aprire cantieri prevedendo turnazioni h24.»

Tre gli obiettivi dell’intervento che ora potrà andare in progettazione: decongestionare il traffico, favorire i collegamenti tra Cagliari, il Sud-Est della Sardegna e l’Ogliastra e garantire la sicurezza.

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“Era l’allodola?” riparte da Milano e da una delle manifestazioni più importanti dedicate al libro e alla lettura, il Bookcity, in programma da oggi fino a domenica 17 novembre a Milano. Per tre giorni (più uno dedicato alle scuole), verranno promossi incontri, presentazioni, dialoghi, letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura, a partire da libri antichi, nuovi e nuovissimi, dalle raccolte e biblioteche storiche pubbliche e private, dalle pratiche della lettura come evento individuale, ma anche collettivo. Tra gli eventi appunto la commedia originale nata da un dubbio di Daniele Monachella e da lui stesso scritta diretta e interpretata insieme a Carlo Valle. Il 16 novembre, alle ore 16,00, sul palco del Teatro Franco Parenti è prevista la rappresentazione dello spettacolo che tanto successo di pubblico e di critica ha ottenuto in Sardegna ma anche nella penisola. Tra i premi ricevuti anche il prestigioso riconoscimento a Daniele Monachella come miglior attore al Roma Comic Festival 2018.

Non sarà l’unica rappresentazione nella penisola di “Era L’allodola?”, domani 14 novembre, alle ore 21.00, la commedia andrà in scena a Vicenza, all’Auditorium dei Carmini in occasione di una serata organizzata in collaborazione con l’Associazione Grazia Deledda di Vicenza. Il 16 novembre alle ore 19:00 è in programma anche seconda replica milanese che sarà ospitata nel Centro Sociale e Culturale dei sardi La Quercia di Vimodrone.

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«Il tavolo tecnico per trovare una soluzione alla chiusura del Ponte di Oloè e interrompere l’isolamento che da troppo anni vivono le comunità di Oliena e Dorgali, si riunirà lunedì a Cagliari.»

Lo ha annunciato il presidente della Prima commissione (Autonomia), Pierluigi Saiu (Lega), che ha ringraziato l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, per il lavoro che sta facendo.

«Al tavolo parteciperanno, come avevamo richiesto, oltre all’assessore, anche i consiglieri regionali del territorio, i rappresentanti della provincia e i sindaci dei comuni interessati. Insieme abbiamo il dovere di trovare soluzioni praticabili che consentano di ripristinare l’attraversamento del fiume Cedrino. Non faremo – ha aggiunto Pierluigi Saiu – ciò che è stato fatto nella scorsa legislatura: vogliamo trovare una soluzione e realizzarla nel minor tempo possibile. Il ponte di Oloè  è interessato da delicate inchieste e abbiamo il massimo rispetto per il lavoro della magistratura. A noi spetta, però, trovare una soluzione alternativa perché la situazione di isolamento che vivono Oliena e Dorgali deve finire. Una viabilità efficiente è indispensabile – ha concluso Pierluigi Saiu – per contrastare lo spopolamento delle zone interne della nostra Isola e dare nuovo slancio all’economia delle nostre comunità.»