24 November, 2024
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Sono finalmente disponibili i dati ufficiali sui ritardi nei pagamenti in agricoltura. I documenti sono arrivati in mattinata sul tavolo della Quinta commissione del Consiglio regionale convocata dal presidente Piero Maieli. A fornirli il commissario straordinario di Argea Patrizia Mattioni.

Sono 51.407 le pratiche pregresse del Piano di sviluppo rurale nelle varie misure alle quali si aggiungono altre 38.121 pratiche da istruire per la campagna 2019 per le sole misure a “superficie” e “benessere animale”. Una mole di lavoro impressionante alla quale Argea, agenzia delegata all’attività istruttoria, non riesce più a far fronte con il personale attualmente a disposizione.

«Mancano all’appello 128 unità – ha spiegato il commissario Patrizia Mattioni – 64 da destinare al disbrigo delle pratiche sulle misure strutturali e i Gal.»

Attualmente Argea dispone di 430 dipendenti che pur lavorando a pieno ritmo (con circa 45mila pratiche istruite al 31 ottobre 2019) si trovano sui tavoli un arretrato ormai fuori controllo.

Per risolvere questa situazione di emergenza da alcune settimane la Commissione “Attività produttive” ha avviato un tavolo di confronto con gli assessori all’agricoltura e al personale e con i commissari delle agenzie agricole. Tavolo allargato questa mattina anche ai rappresentanti delle associazioni di categoria.

«Questa è l’emergenza delle emergenze – ha detto il presidente della Commissione Piero Maieli – è necessario fare fronte comune per individuare una via d’uscita e dare così riposte al mondo delle campagne.»

Una piccola boccata di ossigeno potrebbe arrivare da Laore. L’agenzia ha offerto la sua disponibilità ad accollarsi le 18.914 pratiche (tra pregresse e attese) relative agli aiuti regionali per calamità naturali, interventi a sostegno del comparto ovicaprino, acquisto di riproduttori bovini, filiera del grano duro, aiuti in conto interessi alle imprese per prestiti ed ammortamenti. Per affrontare questa partita e risolverla entro il 2020, data in cui i soldi per le calamità non saranno più disponibili, servirà una squadra di 22 persone: «Noi siamo a disposizione ha detto il commissario Gianfranco Casu – chiederemo ai nostri dipendenti di aderire su base volontaria al progetto mettendo a disposizione un incentivo economico». Un’altra soluzione tampone potrebbe essere quella dell’apertura delle procedure di mobilità interna con il reclutamento di nuove figure dagli enti regionali e dal sistema-Regione. Su questo punto è arrivata l’apertura del capo di gabinetto dell’assessorato regionale degli Affari generali Alessio Zanzottera: «C’è la nostra disponibilità – ha detto – ma occorre prima verificare la fattibilità giuridica ed economica dell’operazione».

Tramontata, invece, l’ipotesi di esternalizzazione del lavoro ricorrendo a un pool di esperti e professionisti. «E’ vietato dalla normativa europea – ha spiegato l’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia – si potrebbe invece pensare a una struttura di supporto per l’attività istruttoria sugli aiuti regionali chiedendo la collaborazione agli ordini professionali. Questo per risolvere l’emergenza. Il problema va però affrontato strutturalmente, è tempo di pensare al reclutamento di nuove figure aprendo le procedure concorsuali.»

«La situazione va affrontata subito e con decisione – ha aggiunto il presidente Piero Maieli – non è pensabile che agricoltori e pastori debbano attendere ancora anni per vedere concluse le loro pratiche. Una soluzione potrebbe essere quella di attivare più “unità di progetto” riferite a singole misure. Verificheremo anche questa possibilità. Tutte le strade devono essere percorse.»

Soddisfatti i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura e Copagri per l’iniziativa della Commissione: «Finalmente ragioniamo su dati certi – ha detto il presidente di Coldiretti Battista Cualbu – i soldi che arrivano dal Psr sono la liquidità delle nostre imprese. Senza, non si può andare avanti. In mancanza di questi denari i pastori non riusciranno a portare avanti nemmeno la vertenza sul prezzo del latte perché saranno costretti a svendere il loro prodotto».

Apprezzamento per l’approccio scelto anche dal direttore di Copagri Pietro Tandeddu: «Serve chiarezza e trasparenza – ha detto – sarebbe opportuno capire anche perché si sono accumulati tutti questi ritardi e procedere a una valutazione sulla produttività delle strutture di Argea».

Rapidità nella ricerca di una soluzione ha invocato anche il direttore di Confagricoltura Maurizio Onorato: «Il tempo stringe – ha detto – alcune misure sono in scadenza. Per risolvere l’emergenza servirebbe una task force di 250 persone»

Sulle via da seguire per arrivare a una soluzione hanno espresso parere favorevole anche i rappresentanti dell’opposizione. Per Gigi Piano (Pd) la vera sfida è la velocità nelle risposte, “il mondo delle campagne non può più attendere”, mentre Elena Fancello (Misto) ha chiesto una verifica trimestrale sullo stato di avanzamento delle pratiche del Psr.

Emanuele Cera (Forza Italia), infine, ha ricordato la drammatica situazione delle campagne chiedendo risposte rapide e certe.

Al termine della seduta, il tavolo di confronto si è spostato a Villa Devoto dove i rappresentanti delle associazioni di categoria e i commissari Argea, accompagnati dal presidente Piero Maieli, hanno incontrato il presidente della Regione Christian Solinas.

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Venerdì 15 novembre, alle 17.30, nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive”, l’iniziativa di promozione della scrittura e della lettura organizzata dal comune di Carbonia in collaborazione con lo Sbis (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), verrà presentato il libro di Pietro Serra “Hello Boys”. Il libro narra la storia di un bambino e della sua famiglia nel periodo fascista e della Seconda Guerra Mondiale. “Hello Boys” è un viaggio nella memoria, attraverso il quale l’autore racconta ai lettori i suoi ricordi: tante piccole tessere di un mosaico che, una volta terminato, consentono uno sguardo d’insieme sulla fondazione della città di Carbonia, sulle adunate del regime fascista, la ritirata dei tedeschi dalla Sardegna, la firma dell’armistizio con gli alleati e l’arrivo dei soldati americani.

L’autore, Pietro Serra, nato ad Alghero nel 1935, si trasferì giovanissimo a Carbonia e, successivamente a Iglesias. Lavorò in diverse miniere metallifere del Sulcis Iglesiente in qualità di Capo Servizio Principale e Direttore dei Lavori.

«L’evento Carbonia Scrive conferma che l’Amministrazione Comunale è protesa alla valorizzazione delle attività di scrittura e lettura, attraverso l’organizzazione di una serie di iniziative di valore: dai Laboratori di animazione alla lettura al Festival TutteStorie, dal Maggio dei Libri a Carbonia Studia, fino al prestigioso riconoscimento per Carbonia della qualifica Città che legge, ottenuta nel Giugno dello scorso anno», dice il sindaco Paola Massidda.

Alla presentazione del libro saranno presenti, oltre all’autore, qualificati relatori, tra cui l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, il direttore del periodico “Sulcis Iglesiente Oggi” Giampaolo Atzei e l’operatore culturale Vincenzo Panio.

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«L’Europa troppo spesso è vista dai sardi come un’entità astratta, a volte ostile, oggi la sua visita è un segnale positivo di una fattiva collaborazione nell’ottica di un’Europa dei popoli.»

Così il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha salutato il commissario europeo della Salute e della Sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis in visita ufficiale questa sera in Consiglio regionale.

Il commissario, da oggi in Sardegna per partecipare ad alcuni incontri sulla peste suina africana, ha incontrato il presidente Michele Pais per sollecitare una azione comune da parte dell’Assemblea regionale.

«Solo con la volontà unitaria di tutte le forze politiche – ha detto il commissario Vytenis Andriukaitis – riusciremo a raggiungere in brevissimo tempo l’obiettivo dell’eradicazione. La situazione sta decisamente migliorando e possiamo dire con certezza che siamo alla fine di un tunnel.»

Il presidente Pais ha assicurato la massima collaborazione del Consiglio regionale affinché la Sardegna possa uscire dall’isolamento per la commercializzazione delle sue produzioni tipiche legate al territorio.

«La sua visita – ha detto Michele Pais – è importante in una terra in cui la specialità non è di solo di carattere geografico, ma culturale, storico e di identità. Il nostro popolo vuole quel riscatto che ci consenta di essere a pari livello con gli altri cittadini italiani ed europei. Vogliamo in sostanza il riconoscimento di quel diritto di coesione su cui l’Unione europea fonda le sue radici.»

Il commissario Vytenis Andriukaitis ha assicurato che c’è la massima attenzione verso la nostra isola e ha affermato: «I veri Europei siete proprio voi sardi».

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Quarto pareggio esterno stagionale per 1 a 1, il primo in Coppa Italia, per il Carbonia, nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia di Eccellenza, questo pomeriggio, sul campo dell’Arbus. Passata in vantaggio dopo dieci minuti con Luca Orgiana, bravo a deviare di testa alle spalle del portiere dell’Arbus Gabriele Mereu un delizioso assist di Daniele Contu, la squadra di Andrea Marongiu è stata raggiunta al 28′ da un goal di Alessio D’Agostino, con una conclusione impeccabile su assist di Mihai Rotaru.

Il Carbonia ha costruito più dell’Arbus, sfiorando ripetutamente il raddoppio con Samuele Curreli, Marcello Angheleddu ed Alessio Figos, prima e dopo il pareggio dell’Arbus, ma fino al riposo il risultato non è cambiato, così non è più cambiato fino alla fine. Nella prima parte della ripresa il gioco è stato sostanzialmente equilibrato, mentre nella parte finale, dopo numerosi cambi (Andrea Marongiu ha concesso un po’ di riposo a Samuele Curreli, sostituito al 26′ con Andrea Renzo Iesu, ed ha inserito anche Federico Boi e Mattia Cordeddu, tenuti inizialmente in panchina, al posto di Stefano Demurtas e Luca Orgiana), il Carbonia ha guadagnato campo (su un terreno di gioco reso pesantissimo dalla pioggia caduta prima e durante l’incontro, soprattutto nella ripresa), ma la difesa dell’Arbus non ha rischiato quasi niente, con il risultato di parità che lascia la qualificazione alla finalissima (8 febbraio 2020 sul campo del Centro federale di Sa Rodia ad Oristano) ancora in bilico, anche se il goal segnato in trasferta costituisce indubbiamente un vantaggio per il Carbonia, in vista della partita di ritorno in programma mercoledì 27 novembre al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Carbonia e l’Arbus si troveranno nuovamente di fronte nella prossima partita di campionato, domenica 17 novembre, al “Carlo Zoboli”.

Nella formazione iniziale dell’Arbus erano presenti tre ex: Paolo Uccheddu, Momo Cosa e Nicola Giganti.

Nell’altra semifinale, l’Atletico Uri ha superato la Nuorese con il punteggio di 2 a 1. La squadra di Massimiliamo Paba ha sbloccato il risultato al 18′ del primo tempo con il 18enne Alessandro Uleri ed ha raddoppiato al 24′ con Stefano Mereu, Il risultato, 2 a 0, non è cambiato fino al 90′ ma in pieno recupero, al 48′ del secondo tempo, è stato espulso Stefano Mereu, l’Atletico Uri ha concluso in 10 uomini, ed il centravanti barbaricino Mauro Ragatzu ha trasformato il calcio di rigore che cambia profondamente la prospettiva per la partita di ritorno, nella quale alla Nuorese sarà sufficiente anche una vittoria di un solo goal, a patto di non subirne, per approdare alla finalissima.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220934755066551/

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Il Carbonia torna in campo questo pomeriggio, alle 15.00, ad Arbus, per l’andata delle semifinali della Coppa Italia di Eccellenza regionale (dirige Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Filippo Noschese di Oristano e Valeria Spizuoco di Cagliari). La partita di ritorno si giocherà mercoledì 27 novembre. Nell’altra semifinale si affrontano Atletico Uri e Nuorese.

Il Carbonia arriva a questo appuntamento lanciatissimo, capolista solitario in campionato e con un ruolino di marcia in Coppa Italia addirittura strepitoso, con 4 vittorie in 4 partite, ottenute con San Marco Assemini ’80 (4 a 1 in trasferta, 3 a 0 in casa) e Ferrini Cagliari (6 a 1 in casa e 4 a 1 in trasferta). 10 dei 17 goal segnati in 4 partite, portano la firma di Samuele Curreli, 5 volte in goal anche in campionato.

L’Arbus, da parte sua, ha fatto molto bene in Coppa Italia ma in campionato attraversa un periodo di difficoltà ed  ha perso diverse posizioni, allontanandosi sensibilmente dalle zone alte della classifica.

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Articolo 32 della Costituzione italiana

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.»

Lo striscione che questa mattina campeggiava su un lato della via Dalmazia, davanti al Centro direzionale della ASSL di Carbonia, “Art. 32, la salute un diritto”, racchiudeva in breve sintesi il contenuto dell’art. 32 della Costituzione italiana ed il significato della manifestazione messa in atto da un gruppo di cittadini, stanchi di assistere al degrado senza fine del sistema sanitario pubblico, oggi non in grado di dare ai cittadini le risposte di cui hanno bisogno in materia di sanità. La manifestazione, promossa dal gruppo “I Briganti” di Carbonia, ha visto la partecipazione di diversi cittadini provenienti anche da Iglesias, Sant’Antioco ed altri centri del Sulcis.

I tagli operati negli ultimi anni, la carenza di personale ed in generale l’inadeguatezza del servizio sanitario pubblico, sono gli elementi racchiusi in un breve comunicato che è stato consegnato alla dirigenza della ASSL, dove non è ancora avvenuto l’insediamento del nuovo direttore, il dottor Ferdinando Angelantoni, nominato due giorni fa dal commissario straordinario dell’ATS Sardegma, Giorgio Carlo Steri.

Un’altra manifestazione di protesta contro le inefficienze del sistema sanitario pubblico, si terrà sabato 16 novembre, a Carbonia, organizzata dall’OPI, l’Ordine delle professioni infermieristiche del Sulcis Iglesiente.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220930399277659/

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«Oggi possiamo dire con certezza che Sa Manifattura rappresenta un esempio virtuoso, frutto della battaglia autonomistica portata avanti fin dal 2003 e proseguita sotto il segno della continuità amministrativa dalle diverse Giunte regionali. Recuperato grazie ai fondi Europei, questo bene è stato restituito alla città di Cagliari e, più in generale, alla Sardegna perché possa essere proiettata su uno scenario internazionale sia attraverso la ricchezza delle tradizioni e sia attraverso l’innovazione che qui prende forma, con evidenti riflessi sull’occupazione e sulle nuove opportunità per le imprese.»

Così l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino in merito al progetto “La fabbrica della creatività”, realizzato grazie all’alleanza tra Regione Sardegna e Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il progetto, che testimonia appunto la riqualificazione e la restituzione del bene alla comunità, è stato esposto oggi alla presenza, tra gli altri, di  Maria Assunta Serra, commissario di Sardegna ricerche, e di Alessandra Cardaci della direzione generale della Politica regionale ed urbana (Dg Regio) della Commissione europea.

Nel mese di novembre la Sardegna è al centro de “L’Europa nella mia regione”, campagna che vuole valorizzare progetti e iniziative locali sostenute e sviluppate dai fondi europei. Sa Manifattura ospiterà un Innovation Lab, in cui sperimentare nuove tecnologie con l’obiettivo di fornire strumenti a utenti e imprese.

«Si tratta – ha concluso l’assessore regionale della Programmazione – di un percorso che vogliamo condividere con i territori. Per questo abbiamo coinvolto anche il Comune di Cagliari, che parteciperà alle scelte strategiche di questo bene attraverso la redazione di un master plan d’area condiviso. La riqualificazione di questo importantissimo bene dimostra che quando c’è la collaborazione tra l’Unione europea e i territori arrivano risultati concreti.»

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Dopo l’amara sconfitta all’ultimo secondo subita domenica sera al Taliercio contro i campioni d’Italia di Trieste, la Dinamo torna in campo questa sera, alle 20.30, al PalaSerradimigni per Gara 5 di Champions League, contro la Sig Strasbuergo, una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale nella competizione europea.

La squadra di Gianmarco Pozzecco vuole confermare l’ottimo avvio europeo, impreziosito dalla larga vittoria ottenuta in Polonia, contro un avversario che arriva nell’Isola dalla bella vittoria in volata in campionato su Roanne, conquistata grazie alla prodezza di Trice.

Alla vigilia, Gianmarco Pozzecco è tornato in conferenza stampa sulla sconfitta di Trieste.

«Sono contento e orgoglioso dei miei ragazzi che hanno giocato partita intensa contro una squadra tosta, dal budget superiore al nostro. È una sconfitta che non fa male se non perché a due secondi dalla fine avevamo assaporato gusto della vittoria. Siamo usciti a testa alta e continua il nostro processo di crescita, sappiamo che c’è della strada da fare e devo lavorare su aspetti psicologici di alcuni giocatori. Ma sono contento di tutto ciò che tutti ragazzi stanno dando, anche chi ha giocato partita sottotono dal punto di vista dei numeri. Per approccio, determinazione e voglia di vincere non posso lamentarmi di nessuno. Sappiamo che questo sport è così, da allenatore la parte più importante è che i ragazzi siano on the same page. Stiamo tutti sfogliando questa sorta di libro per capire quale sia la pagina giusta e quella in cui stiamo bene tutti. Non vivo di risultati anche se la cosa più bella è vincere ma non è la più importante. Siamo terzi dietro Virtus Bologna e Brindisi, pur con una partita in meno.»

Il coach biancoblu si è poi soffermato sull’impegno europeo odierno.

»Sappiamo di dover sfruttare al meglio le partite in casa, quelle in trasferta sono sempre più difficoltose anche perché noi, anche se non lo diciamo mai perché non cerchiamo alibi, abbiamo uno scalo in più e spesso dobbiamo prendere tre aerei. Strasburgo è una squadra esperta allenata da un coach di esperienza, è un’avversaria che sulla carta ha tutto per poter vincere questa competizione. Come ha detto Evans, parole che mi hanno fatto piacere perché dette da un giocatore umile, anche noi siamo una squadra che può arrivare in fondo e vogliamo lavorare per poterlo fare. Il processo di crescita deve portarci ad avere consapevolezza nei nostri mezzi e convincerci, partita dopo partita, di poterlo fare. Non possiamo che essere felici di avere un obiettivo importante.»

Fonte: www.dinamobasket.com .

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La commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Domenico Gallus (Udc) ha approvato con l’astensione della minoranza la nuova composizione della Consulta per l’emigrazione, integrata da tre esperti nominati dalla Giunta: Giuseppe Dessì, Carlo Manca ed Antonio Giua.

Illustrando il provvedimento l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha affermato fra l’altro che quella di investire di più per potenziare le attività dei Sardi nel mondo è una scelta strategica dell’amministrazione regionale, una scelta che gli stessi emigrati hanno fortemente condiviso, sia per “raccontare” la Sardegna e la sua storia millenaria nei loro Paesi di residenza che per attrarre nuovi investimenti.

Dalla grande realtà dell’emigrazione sarda e soprattutto dalle giovani generazioni, particolarmente interessate alla conoscenza della civiltà nuragica e dell’archeologia, ha proseguito l’assessore, emerge un nuovo protagonismo che la Regione intende assecondare per diffondere una nuova immagine della nostra terra. Un qualcosa di diametralmente opposto, ha poi precisato in riferimento ad alcune polemiche circolate nel mondo dei media, alla diffusione di nuraghi di plastica in giro per il mondo (“una grande bufala”). I nuraghi realizzati dai nostri emigrati, come quello di Biella che è stato il primo, sono in pietra e rappresentano il simbolo della civiltà sarda per molti aspetti ancora misteriosa e sconosciuta alla quale tutti siamo profondamente legati. Sono cose che non vanno assolutamente banalizzate, ha lamentato Alessandra Zedda, ed anche per questo stiamo valutando la possibilità di procedere per danno di immagine nei confronti di chi ha messo in giro vere e proprie fake news.

L’assessore Alessandra Zedda ha infine annunciato che l’iniziativa CasaSardegna, con la collaborazione del Cagliari Calcio e della Dinamo Sassari, sarà riproposta anche l’anno prossimo con fondi aggiuntivi.

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La consigliera regionale della Lega Annalisa Mele interviene sulle proposte ventilate da più parti di istituire una tassa sullo sbarco.

«Nessun dubbio. Solo ferma chiarezza: come abbiamo rimarcato prima delle elezioni, la Lega è fermamente contraria alla proposta di nuovi balzelli per chi vuole approdare nella nostra meravigliosa Isola – scrive in una nota Annalisa Mele -. Vogliamo forse gravare ulteriormente sulle tasche dei Sardi che vengono a ritrovare i loro parenti? Vogliamo forse scoraggiare i turisti che scelgono le nostre coste, i nostri monti, le nostre bellezze, i nostri beni straordinari culturali? Vogliamo forse favorire una spietata concorrenza internazionale che offre vantaggi a tutti, mentre noi dovremmo imporre assurdi balzelli?»

«Ribadisco quindi con forza, insieme ai colleghi della Lega, Piras e Cau – conclude Annalisa Mele -: nessuna nuova tassa sulla Sardegna!»