19 July, 2024
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Applicare la tecnologia Blockchain, già nota in ambito finanziario, all’agroalimentare sardo. È un obiettivo ambizioso e dalle grandi potenzialità quello della proposta di legge presentata dal consigliere regionale del M5S Alessandro Solinas, volta alla creazione di una piattaforma informatica regionale multifunzione, in grado di ricostruire e seguire il percorso di un alimento attraverso tutte le fasi della produzione, dalla fattoria alla forchetta. Un sistema univoco per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti in grado di integrare gli attuali sistemi utilizzati in materia di sicurezza alimentare ed etichettatura.

La Blockchain è un registro pubblico aperto, utilizzato per la gestione di transazioni condivisibili, strutturato in blocchi collegati tra loro in rete e capaci di garantire l’autenticità delle informazioni contenute, una tecnologia che non serve solo a garantire maggior affidabilità alle transazioni finanziarie ma permette scambi sicuri e rapidi per qualunque tipo di informazione.

«Le imprese potranno aderire gratuitamente alla piattaforma regionale ed i consumatori potranno consultarne le informazioni anche attraverso lo smartphone, generando un processo virtuoso in grado di rendere unica la storia dei prodotti sardi – spiega Alessandro Solinas -. La Regione sarà inoltre parte attiva, in quanto non si impegnerà soltanto a promuovere la piattaforma Blockchain ma anche a garantire un’accurata attività promozionale del prodotto sardo, attraverso la creazione di un logo capace di definirne al meglio l’identità ed aiutare le persone a ricordarla. I processi di tracciabilità devono inserirsi nella catena distributiva al fine di garantire la trasparenza dei prodotti alimentari a livello informativo permettendo, così, a tutti gli operatori di innovare in maniera virtuosa, ed ai consumatori di sentirsi più sicuri nei processi di acquisto. Servono tecnologie a supporto della tracciabilità alimentare, che aiutino non solo ad identificare in maniera univoca i prodotti, ma che agevolino le filiere a movimentare velocemente e con più efficienza i prodotti.»

«L’applicazione della Blockchain in ambito agroalimentare – aggiunge Alessandro Solinas – offre l’opportunità di ripensare al sistema di etichettatura a livello funzionale: attraverso un’etichettatura intelligente che utilizza tecnologie già affermate come quelle del Qr Code (Quick Response Code) o i Tag RFID (Radio Frequency IDentification) i consumatori avranno la possibilità di rintracciare e conoscere la provenienza dei prodotti che hanno intenzione di acquistare, ed avere tutta una serie di informazioni sui passaggi del prodotto dalla nascita al confezionamento, dal trasporto sino alla vendita. La priorità alle eccellenze sarde. Vorremmo iniziare dai prodotti Dop, Doc, PAT, De.Co, Docg e Igp, EPD per migliorare i modelli organizzativi aziendali e la tracciabilità delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti.»

«L’obiettivo – sottolinea il consigliere del M5S – è quello di sfruttare le migliori innovazioni tecnologiche ed utilizzarle al servizio dei produttori e dei consumatori. La loro introduzione può essere assimilata a una nuova forma di controllo democratico, in grado di garantire a tutti la possibilità di verificare, controllare e disporre di una totale trasparenza sugli atti e sulle decisioni prese da tutti i soggetti della filiera. In questo momento storico – conclude Alessandro Solinas – la grande rivoluzione della Blockchain è una grandissima opportunità per la nostra Regione.»

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I carabinieri della stazione di Monastir hanno arrestato un cittadino tunisino incensurato M.M.S. classe ‘72 residente a Ussana perché resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia. Dalle prime indagini dei militari, parrebbe che questi maltrattamenti andassero avanti dal 2014 ma solo ieri mattina la donna aveva avuto il coraggio di andare dai carabinieri. E proprio questo potrebbe essere il movente che ha spinto l’uomo, nella serata di ieri, ad aggredire violentemente la moglie davanti ai figli di 9, 7 e 5 anni, colpendola con schiaffi ed un pugno. Una famiglia difficile, seguita dagli assistenti sociali, che vive grazie ai contributi del Comune e la cui situazione era monitorata dalla stazione di Monastir. Tant’è che nell’immediatezza dell’aggressione, tempestivo è stato l’arrivo dei militari, che hanno arrestato l’uomo il quale, nella mattinata odierna, verrà processato per direttissima a Cagliari.

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Questa mattina sono iniziati, a Carbonia, gli interventi di ripristino e sistemazione dei marciapiedi situati lungo la via Marche, una delle principali arterie stradali del centro cittadino, a pochi passi dal Mercato Civico e sede del mercatino del sabato.

«Si tratta di un lavoro pubblico atteso da tempo, che produrrà risultati tangibili in termini di maggiore sicurezza per i pedoni, riqualificazione urbanistica e contestuale miglioramento del decoro urbano», ha spiegato il sindaco Paola Massidda.

«E’ previsto il rifacimento dei percorsi pedonali con rimozione dei tratti che presentano irregolarità, crepe e pavimentazione disconnessa – ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai -. Gli interventi si inseriscono nell’ambito di una più ampia serie di azioni amministrative che si estrinsecheranno nella realizzazione di nuove pavimentazioni stradali sia sui marciapiedi che sulle corsie di marcia, nell’abbattimento delle barriere architettoniche, in rivisitazioni delle sezioni stradali e nelle opere finalizzate a ridurre le velocità di marcia dei veicoli (Traffic Calming).»

I lavori di messa in sicurezza del patrimonio comunale con la realizzazione dei percorsi pedonali di via Marche sono finanziati attraverso i fondi previsti nel cosiddetto “Decreto Crescita”, legge 30 aprile 2019, n. 34, “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.
Al fine di garantire l’incolumità dei cittadini e delle maestranze impegnate nei lavori è prevista l’istituzione del divieto di sosta con rimozione in via Marche, nel tratto compreso tra via Cagliari e piazza Ciusa, dal 13 novembre al 31 dicembre 2019.
La durata contrattuale dei lavori è di 70 giorni.

I lavori pubblici necessitano lo spostamento di una fila di operatori del mercatino settimanale (ubicati sul lato EST ovvero lato marciapiedi in betonelle), i quali non dovranno operare sulla via Marche a partire dal 16 novembre fino al completamento degli interventi.

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«Le code chilometriche viste nei giorni scorsi all’ingresso nella città di Cagliari sono un evento raro, da non ripetersi. File di oltre 10 km è difficile osservarle anche nei mesi di maggiore afflusso turistico o a causa di gravi incidenti. Il caos, però, non è tollerabile quando si tratta di “imbuti pianificati” per aprire contemporaneamente più cantieri nelle principali strade d’accesso alla città, in periodi dell’anno e in fasce orarie in cui migliaia di persone devono rispettare impegni improrogabili di lavoro e di istruzione.»

Sui disagi riscontrati in questi giorni nelle strade per l’accesso alla città capoluogo i Progressisti del Consiglio regionale hanno depositato un’interrogazione per chiedere un intervento della Giunta nei confronti di ANAS e per sapere se la Regione avesse concordato con l’ente statale il timing dei lavori nell’area metropolitana di Cagliari.

«L’ANAS è in grande ritardo sui lavori di sistemazione delle principali arterie stradali nell’isola, se poi confida di poter aprire i cantieri in maniera scriteriata, senza alcun attenzione per le necessità di mobilità dei pendolari, allora bisogna intervenire per evitare il collasso del traffico extraurbano. Sono evidenti le responsabilità di chi ha pianificato la realizzazione di questi lavori: nel momento in cui anche le forze dell’ordine o le ambulanze a sirene spiegate si ritrovano imbottigliate in code chilometriche, allora c’è qualcosa che non ha funzionato. L’assenza di personale addetto alla gestione dei flussi di traffico, poi, mette in dubbio che ci sia stata la minima volontà di limitare i disagi per gli automobilisti.»

«In passato sono stati realizzati  tanti interventi di  manutenzione delle strade in orari notturni, proprio per evitare il congestionamento del traffico nelle ore di punta. Non vorremo che, con il silenzio delle istituzioni deputate a tutelare i diritti dei sardi, oggi ANAS abbia iniziato a valutare l’idea di poter risparmiare sui propri lavori a discapito degli utenti dell’isola. La Regione non ha competenza diretta su questi cantieri, ma senz’altro può adoperarsi per sollecitare urgentemente un chiarimento. Non è pensabile che ANAS intervenga su arterie fondamentali della viabilità, andando a incidere sulla vita di tanti cittadini, senza coinvolgere la Regione e la Città Metropolitana.»

Per i consiglieri d’opposizione le criticità sorte in questi giorni dipendono anche dalla scarsa comunicazione sui lavori e sui disagi che avrebbero dovuto affrontare i pendolari nelle strade extraurbane del capoluogo.

«L’ANAS non ha attivato alcuna comunicazione adeguata per informare delle grosse difficoltà che migliaia di pendolari avrebbero dovuto affrontare. I cittadini avrebbero dovuto essere informati a mezzo stampa sui tratti interessati dai lavori, con l’indicazione degli itinerari alternativi suggeriti per raggiungere la città col minimo disagio. Crediamo che oggi sia molto semplice, quanto utile, inviare un SMS ai cittadini per informarli anche su questo tipo di situazioni, come alcuni Comuni fanno già da tempo per le allerte meteo

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All’interno del ciclo di seminari “Cambiamento nasce da dentro”, si terrà domani 14 novembre alle ore 16.30 a Iglesias, presso il Centro Culturale della Casa del Cinema, l’incontro con Agostino Burberi, primo scolaro di Don Milani. Parteciperanno famiglie, insegnanti e alcune classi degli alunni dell’Istituto  Baudi di Vesme. In lui, attualmente vicepresidente della Fondazione intitolata a don Lorenzo, con sede operativa a Firenze, è ancora vivido un ricordo preciso e ben vivo del metodo educativo del sacerdote dove si studiava tutti su un solo testo e si passava al capitolo successivo solo se tutti avevano capito e nessuno restava indietro nell’apprendimento.

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«Con grande impegno siamo riusciti a circoscrivere la diffusione della peste suina e da quattordici mesi non si registra alcun focolaio. A questo punto per la Regione e per il popolo sardo diventa molto importante una risposta positiva da parte delle Istituzioni europee perché consolida l’idea che al sacrificio fatto corrisponde un risultato concreto.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, nel corso dell’incontro con il commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, che si è tenuto oggi a Villa Devoto.

«Una visita molto attesa – ha sottolineato il presidente Christian Solinas – perché nell’ultimo anno l’intero sistema ha lavorato per aggredire il virus. Con un obiettivo fondamentale: aprire finalmente i mercati alle nostre produzioni suinicole e alle aziende di trasformazione. Dobbiamo proseguire sul solco tracciato per chiudere definitivamente la partita.»

Per fare il punto sull’eradicazione della peste suina africana nell’Isola, in mattinata Andriukaitis aveva incontrato anche gli assessori regionali della Sanità, Mario Nieddu, e dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.

«Non si registrano focolai nei suini domestici da quattordici mesi e nei cinghiali la malattia si è ridotta in modo considerevole – ha commentato Mario Nieddu -. Sono stati raggiunti risultati importanti al costo di grandi sacrifici economici e sociali per la Sardegna. Non abbiamo mai abbassato la guardia. L’Unità di progetto è sempre operativa e l’impegno della Regione è massimo sulla campagna per debellare il virus. Riteniamo che questi aspetti debbano essere presi in considerazione e vengano riviste le attuali restrizioni.»

«Chiediamo con forza – ha spiegato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia – che i nostri allevatori possano riprendere a esportare i prodotti suinicoli. Un mercato che rappresenta un’opportunità per i nostri produttori e per tutto il comparto. Un’occasione che nei prossimi anni, potrebbe costituire un volano per l’economia dell’Isola. Continueremo a sostenere il comparto suinicolo con le misure programmate. Una filiera produttiva – ha concluso Gabriella Murgia – che oltre ad avere grandi potenzialità è anche tradizione della nostra terra.»

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Nella giornata del ricordo delle vittime civili e militari nelle operazioni di pace, nel giorno del 16° anniversario della strage di Nassiryia, in una cerimonia effettuata presso il comando legione carabinieri di Cagliari e successivamente presso la caserma Monfenera, sede del 151° Reggimento di Fanteria Sassari, il prefetto di Cagliari Bruno Corda unitamente al comandante la legione carabinieri Sardegna, generale di divisione Giovanni Truglio, al comandante della regione militare della Sardegna, generale Francesco Olla ed al colonnello Stefano Fanì comandante del 151° Reggimento di Fanteria Sassari, hanno deposto due corone ai piedi dei due cippi commemorativi dei Caduti dell’Arma dei Carabinieri e della Brigata Sassari, ubicati nelle due sedi.
Alla manifestazione hanno preso parte diversi istituti scolastici della città, tra cui l’istituto Alfieri, i cui alunni hanno deposto anch’essi due composizioni floreali presso i citati monumenti.

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Stamane i carabinieri della stazione di Sestu sono intervenuti presso i parcheggi del cCentro commerciale La Corte del Sole, in quanto poco prima due individui col volto travisato, a bordo di una non meglio specificata station wagon, avevano affiancato una Opel Meriva con a bordo due giovani donne, impiegate in una società di ristorazione, che si stavano recando presso la cassa continua del centro per versare l’incasso, alcune migliaia di euro, dei giorni precedenti. I malviventi, intimando il silenzio alle malcapitate, hanno prelevato la borsetta con il denaro dall’auto per poi dileguarsi per le vie limitrofe. I carabinieri di Sestu e quelli del dipendente Norm, dopo avere sentito diverse persone, stanno vagliando le immagini del sistema di videosorveglianza per cercare di individuare i responsabili.

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Antonello Peru (Cambiamo!).

Dopo la mozione depositata nei giorni scorsi in Consiglio regionale, primo firmatario Antonello Peru, il rischio di blocco della continuità territoriale marittima da e per la Sardegna arriva in Parlamento. I deputati del gruppo alla Camera di Cambiamo! – Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Giorgio Silli ed Alessandro Sorte – hanno presentato sull’argomento un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e a quello degli Affari Generali.

«La continuità territoriale in Sardegna rischia di subire una dura battuta d’arresto: la convenzione tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Tirrenia SpA. scadrà nel luglio 2020 e il rinnovo presuppone un nuovo bando di gara per il quale i tempi sono ormai ristrettissimi – si legge nel documento dei parlamentari della compagine di Giovanni Toti -. Il governo non può continuare a tergiversare, né è pensabile una proroga della convenzione in essere, ipotesi già bocciata dall’Antitrust.»

I deputati di Cambiamo! mettono in guardia sugli effetti negativi della mancanza di una convenzione che assicuri la continuità territoriale marittima.

«Se non si interverrà con urgenza, anche con il coinvolgimento della Regione, la Sardegna si troverà ad affrontare un lungo periodo di difficoltà nei collegamenti e di grande incertezza sulle tariffe, con gravissime ripercussioni sia per i residenti che per le attività turistiche – concludono Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Giorgio Silli ed Alessandro Sorte -. Ecco perché abbiamo depositato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e al Ministro degli Affari regionali: è indispensabile attivarsi immediatamente affinché la gara sia avviata il prima possibile.»

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Intorno alla mezzanotte di oggi in via Andrea Doria, un vicolo del centro storico di Sanluri, dei cittadini della zona passando con l’auto hanno notato un uomo riverso a terra privo di sensi. Si tratta di P.E. un anziano classe 1944 pensionato, ex imbianchino, residente del posto, che poco prima era stato colto in casa da un grave collasso che ne ha causato l’arresto cardiocircolatorio. Nonostante le difficoltà di deambulazione date dal diabete di cui era affetto, ha cercato aiuto uscendo in strada. L’allarme immediato da parte dei primi cittadini che lo hanno notato già a terra ed incosciente, è arrivato al 112 e al 118 ed immediatamente sono arrivate sul posto due pattuglie dei carabinieri con la guardia medica e l’ambulanza. Purtroppo, nonostante la velocità e l’impegno dei soccorritori con un prolungato massaggio cardiorespiratorio e l’uso del defibrillatore da parte dei medici, non ci sono state possibilità di salvare l’uomo. L’autorità giudiziaria di Cagliari ha autorizzato i carabinieri alla restituzione del corpo alla famiglia.