Il gruppo dei Progressisti ha presentato un’interrogazione sul commissariamento dell’ISRE stabilito dalla Giunta regionale.
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Il gruppo dei Progressisti ha presentato un’interrogazione sul commissariamento dell’ISRE stabilito dalla Giunta regionale.
L’esecutivo regionale ha infatti approvato una delibera, la n. 42/33 del 22 ottobre, dal cui titolo si deduce l’intenzione della Regione di commissariare gli organi di amministrazione dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico.
Il testo della delibera, ancora oggi, non è disponibile nel sito web istituzionale della Regionale. Perciò i consiglieri regionali chiedono alla Giunta regionale di far luce sulle decisioni adottate in merito.
«Il commissariamento dell’I.S.R.E., del quale non si conoscono motivazioni, durata e nominativo della persona incaricata – evidenzia Diego Loi, primo firmatario dell’interrogazione – è un atto grave nei confronti del principale istituto regionale deputato a custodire e valorizzare la cultura etnografica ed antropologica della Sardegna. E’ un sopruso nei confronti degli enti locali, perché estromette il Ccomune di Nuoro dalla gestione di un ente di cui avrebbe pieno diritto, per legge, di far parte. Chiediamo di conoscere le spiegazioni a monte di questa scelta irrituale e irrispettosa che, evidentemente, ha come obiettivo principale l’accentramento di tutti i poteri in capo agli organi di amministrazione dell’I.S.R.E. in favore della Giunta regionale attualmente in carica.»
Tra i componenti degli organi istituzionali dell’ente nato nel 1972 con la legge n.26 – Consiglio di Amministrazione, il suo Presidente, Comitato Tecnico Scientifico, Collegio dei Revisori – risulta che il direttore scientifico ha cessato il servizio causa pensionamento, a breve lo seguirà il Direttore generale. Il CdA da 3 mesi non può svolgere le proprie funzioni in assenza del rinnovo delle cariche previsto con le designazioni di competenza del Consiglio regionale.
«Costituirebbe un precedente grave – aggiunge Diego Loi – se questa scelta fosse dettata, non dalla volontà di valorizzare le attività dell’ente o garantirne un miglior funzionamento, ma semplicemente dai ritardi e dalle omissioni della maggioranza nei poteri di nomina stabiliti dalle leggi.»
La richiesta di conoscere i contenuti della delibera approvata dalla Giunta il 22 ottobre segue analoghe iniziative portate avanti dai Progressisti con la presentazione di vari atti di sindacato ispettivo e, nel corso delle discussioni in Aula, attraverso sollecitazioni al Presidente del Consiglio perché intervenga nei confronti dell’esecutivo regionale per il rispetto dei principi minimi di trasparenza sugli atti adottati dalla Regione.