24 November, 2024
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Il Cagliari non finisce di stupire, travolge la Fiorentina con un clamoroso 5 a 2 e vola sempre più in alto in classifica, in piena zona Champions. La partita non ha avuto storia, il Cagliari l’ha condotta a suoi piacimento fin dalle battute iniziali e. dopo il commovente ricordo di Davide Astori, al 13′, con la partita fermata per 1 minuto per ricordare lo sfortunato difensore scomparso il 4 marzo dello scorso anno, ha sbloccato il risultato già al 16′ con un gran goal di Marko Rog, frutto di una splendida azione corale sviluppatasi sull’asse Cigarini-Joao Pedro-Nainggolan, impreziosita da un assist di tacco no-look di di Radja Nainggolan. Il Cagliari non ha fermato la sua pressione, ha continuato a macinare gioco ed è andato ancora in goal prima con Fabio Pisacane, pronto a deviare in rete con un preciso colpo di testa su angolo di Luca Cigarini, poi con Giovanni Simeone, con uno spettacolare colpo di tacco, su assist al volo di uno scatenato Radja Nainggolan. 3 a 0 in 34′, partita praticamente già decisa!

Il resto della partita è stato uno show del Cagliari che ha continuato a sciorinare un gioco brillante e a costruire palle goal, sia nel finale del tempo, con le squadre al riposo sul 3 a 0, sia in avvio di ripresa. E sono bastati 9′ al Cagliari per fare poker, con Joao Pedro, bravo a battere il 22enne portiere della Fiorentina Bartlomiej Dragowski, con una conclusione da biliardo che manda il pallone prima sul palo e poi in fondo alla rete. Al 19′, infine, è stato Radja Nainggolan, autore fino a quel punto di ben tre assist, a mettere la sua firma sul quinto goal, con una bordata terrificante all’incrocio dei pali, imparabile per il portiere viola. 5 a 0 al 64′.

La Sardegna Arena è una bolgia, l’entusiasmo è alle stelle per un Cagliari a tratti irresistibile!

La Fiorentina, punta nell’orgoglio, dopo una serie di sostituzioni (fuori anche un acciaccato Federico Chieaa, sostituito da Rachid Ghezzal) tenta una reazione, per cercare di alleggerire almeno in parte il peso della sconfitta, e va due volte in goal con il 19enne attaccante Dusan Vlahovic, per il definitivo 5 a 2. Nel finale Alberto Cerri potrebbe firmare il 6° goal del Cagliari, solo davanti a Bartlomiej Dragowski gli scarica addosso un pallone facilmente addomesticabile. Ma forse, sarebbe stata una punizione fin troppo severa per la Fiorentina…

Il Cagliari vola in classifica, con 7 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 10 partite, dopo le 2 sconfitte casalinghe iniziali subite con Brescia ed Inter. E i tifosi sognano l’Europa!

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Il Carbonia, capolista solitario del campionato di Eccellenza regionale, difende il primato questo pomeriggio (inizio ore 15.00) sul campo del Bosa (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Roberta Falchi di Sassari). Il Carbonia ritorna a Bosa quattro anni dopo. Nella stagione 2015/2016, in Promozione, la squadra biancoblu, anche allora guidata da Andrea Marongiu, affrontò il Bosa due volte in campionato (2 a 2 all’esordio a Bosa, 0 a 1 al ritorno al “Carlo Zoboli“) e nella finalissima di Coppa Italia, vinta dal Bosa ai calci di rigore (1 a 1 al 90′ ed al 120′, con il Carbonia inizialmente in vantaggio e raggiunto sul pari sul campo di Sa Rodia, a Oristano). Alla fine del campionato le due squadre chiusero appaiate a quota 60 punti alle spalle dell’Orrolese promossa con 64 punti, con il Bosa classificato davanti ai biancoblu per il vantaggio acquisito nei due confronti diretti.

Ritornando alla sfida odierna, il Carbonia vi arriva reduce da cinque vittorie consecutive ed uno stato di forma eccellente. Il Bosa, da parte sua, è una delle sorprese di questo avvio di stagione, reduce da due vittorie consecutive, il 4 a 2 sul La Palma Monte Urpinu e la vittoriaper 2 a 1 in rimonta di Ossi che gli ha consentito di agganciare la stessa Ossese al quinto posto, con 13 punti.

Il Carbonia si presenta per la prima volta in trasferta con l’attacco al completo dal 29 settembre, con il suo bomber Samuele Curreli (14 goal in stagione, 10 in Coppa Italia, 4 in campionato), che ha saltato per squalifica quelle vittoriose di Guspini e Cagliari con la Ferrini.

Le più immediate inseguitrici del Carbonia, Ferrini e Castiadas, giocano rispettivamente in casa con il Guspini e a Arbus; l’Ossese e l’Atletico Uri cercano il riscatto, dopo le sconfitte subite sette giorni fa con Bosa e Carbonia, rispettivamente nel derby di Li Punti, e nella partita casalinga con il Ghilarza; la Nuorese ospita la San Marco Assemini ’80. Completamento il programma della nona giornata, le partite Kosmoto Monastir-Porto Rotondo e Taloro Gavoi-La Palma Monte Urpinu.

 

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Con la Giunta Regionale guidata dal presidente Christian Solinas e con l’incarico attribuito ai nuovi assessori, la nuova maggioranza ha cercato di dare un nuovo impulso e risposte concrete ai problemi che hanno necessità di essere affrontati con nuove sinergie ed azioni immediate.
E’ in questo contesto che, con l’assegnazione delle deleghe degli assessorati, è tornato in Giunta, a distanza di 15 anni dalla precedente prima esperienza, alla guida dell’assessorato dei Lavori pubblici, l’avvocato Roberto Frongia, presidente dei Riformatori Sardi e del Comitato dell’Insularità in Costituzione.
All’assessore Roberto Frongia abbiamo rivolto alcune domande per fare il punto della situazione e, soprattutto, una ricognizione sugli interventi più urgenti da mettere in campo.
Assessore Frongia, il nuovo incarico all’assessorato dei Lavori pubblici riveste un ruolo importante per dare un’impronta decisa all’azione della Giunta…
«E’, prima di tutto, una grande responsabilità. La Sardegna oggi ha bisogno di infrastrutture ed è proprio a partire da questa considerazione che, fin dalle prime settimane alla guida dell’Assessorato, ho avviato una serie di sopralluoghi, andando a visitare le più importanti infrastrutture della Sardegna, le strade, le dighe ed i porti. Abbiamo troppi “lavori in corso” che necessitano di un imponente piano di accelerazione, su molte incompiute che non possono più rimanere tali. Penso, ad esempio, alla diga di Cumbidanovu, opera mai portata a compimento, per la quale ho sbloccato i finanziamenti. Sarà un inverno di grande impegno.»
Come ha trovato l’Assessorato e quali sono gli interventi più urgenti?
«Ho trovato una struttura attenta e competente che mi ha sostenuto e messo a disposizione il sapere, la conoscenza e l’esperienza. Ho ben presente la continuità amministrativa e non fatico a riconoscere i meriti dei miei predecessori che, con determinazione, hanno affrontato numerose criticità e sanato altrettante situazioni.»
La stampa ed i media in generale hanno dato ampio risalto a tutte le sue iniziative. Detto questo, può darci un’immagine della Sardegna rispetto alla viabilità e non solo?
«Non ho esitato a definire quella delle strade un’emergenza e sono convinto lo sia, dato che è causa di morte (abbiamo un tasso di mortalità sulle strade superiore alla media nazionale a causa del numero di incidenti gravissimi). Pensare che ancora il Governo non abbia dato seguito alla mia richiesta di commissariamento, mi porta a credere che da Roma non si sia compresa la drammatica necessità della Sardegna di colmare quel gap infrastrutturale e di sicurezza che caratterizza la viabilità sarda.»
Circa i tre miliardi di euro che potrebbero svanire nel nulla, cosa può dirci in proposito? Com’è l’approccio con la nuova compagine politica nazionale? Come Assessorato, ci sono stati contatti e se sì qual è la disponibilità e quali interventi sono possibili?
«Il presidente Christian Solinas ha portato il dossier strade all’attenzione della ministra Paola De Micheli, sono fiducioso. Di certo, nel 2019 non possiamo più correre il rischio che la macchina burocratica acuisca il gap infrastrutturale sardo e tenga bloccati i cantieri, a cui è legato appunto il rischio di perdita dei finanziamenti. I ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda, oltre ad aggravare il deficit infrastrutturale del territorio, finiscono per acuire l’incidentalità delle strade. Ho il dovere di fare il possibile per accelerare quanto più possibile i lavori con l’obiettivo di garantire sicurezza stradale in una regione martoriata da disagi ed incidenti gravissimi. Oggi posso dire che le interlocuzioni con ANAS (cui sono in capo la maggior parte delle opere per cui ho fatto richiesta di commissariamento) sono continue.»
La situazione socio-economica sarda indubbiamente non sta attraversando un buon momento. Le vertenze Sider-Alloys ed Eurallumina che ancora non trovano soluzione definitiva, i pastori che minacciano nuovamente di scendere in piazza, ma soprattutto il lavoro che non c’è, con tanti giovani laureati e non, che non hanno futuro. La viabilità sarda, precaria, certamente non viene in aiuto per sostenere uno sviluppo concreto. Insomma, un continuo isolamento del quale ancora non si intravvede un’inversione di tendenza.
«Rispondo con estrema convinzione. Il tema dell’Insularità è oggi centrale per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi.
Lo stesso gap infrastrutturale è causa di una precisa condizione chiamata Insularità, che però ancora lo Stato non ci riconosce. E’ inaccettabile che la proposta di legge di iniziativa popolare firmata da oltre 100mila sardi, sia ancora ferma in commissione Affari Costituzionali al Senato. Come Comitato per l’Insularità abbiamo appena scritto al ministro Francesco Boccia sollecitando un incontro ed auspicando che il Governo Conte avverta la necessità di intervenire quanto prima, non concedendo favori o un sostegno particolari alla Sardegna, quanto un riconoscimento non più dilazionabile. Dalla battaglia per l’Insularità, dipende il futuro della Sardegna.»
Il quadro che si presenta non è certamente positivo, il suo Assessorato è impegnato in una sfida titanica…
«Come Assessorato siamo impegnati ogni giorno per dare un contributo reale allo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Ogni mia azione – conclude l’assessore regionale dei Lavori pubblici – sarà incentrata esclusivamente sul perseguimento del bene pubblico, con l’obiettivo di usare tutte quelle leve positive, in mano all’Amministrazione regionale, che possano portare beneficio ai Sardi ed alla Sardegna.»
Armando  Cusa

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Confartigianato ha chiesto al Governo italiano forti contromisure per sostenere le aziende dell’agroalimentare contro i dazi USA. La richiesta è stata fatta dai rappresentanti dell’Associazione Artigiana in un’audizione alla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, considerando come a livello nazionale il settore potrebbe subire un calo di vendite per oltre 1 miliardo di euro.

Nell’agroalimentare italiano, infatti, operano 89.000 piccole e medie imprese; in Sardegna sono complessivamente 3.616 le aziende artigiane attive nel comparto alimentare con oltre 10mila addetti, di queste il 2,8%, pari a 54 imprese, operano nella lavorazione di prodotti lattiero-caseari.

«Per compensare il calo di vendite negli Stati Uniti – spiega Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Sardegna – abbiamo sollecitato interventi, anche temporanei, di sostegno economico alle imprese e programmi di promozione commerciale per favorire la penetrazione delle piccole imprese in nuovi mercati alternativi, soprattutto con produzioni a marchio DOP ed IGP. Inoltre – aggiunge il Presidente – per contrastare il rischio di un’invasione in Italia di prodotti Usa “italian sounding”, riteniamo necessario diffondere la tracciabilità dei prodotti e promuovere campagne di informazione per rendere riconoscibile ai consumatori la qualità dei prodotti alimentari Made in Italy e made in Sardegna.»

A livello nazionale, secondo le analisi dell’organizzazione artigiana, i prodotti più colpiti saranno quelli del settore lattiero-caseario in cui lavorano oltre 1.900 imprese artigiane e che vanta ben 275 tipi di formaggi Dop e Igp. La Confederazione ha rilevato che, tra formaggi, burro, yogurt, negli ultimi 12 mesi abbiamo esportato negli StatiUniti prodotti per un valore di 312 milioni di euro, il più alto in Europa.

Per le imprese agroalimentari della Sardegna, il mercato americano vale, nel primo semestre 2019, ben 35milioni di euro. Infatti, tra i primi 10 mercati di riferimento per l’export di prodotti alimentari made in Sardegna troviamo al 1° posto gli Stati Uniti. Il 92% delle esportazioni è composto da prodotti lattiero-caseari (quasi 33milioni di euro), il 5% da prodotti da forno (quasi 2 milioni) mentre il restante è suddiviso tra pesci e crostacei, frutta e ortaggi lavorati e conservati e altri prodotti alimentari.

L’Isola è in decima posizione, tra tutte le regioni italiane, per valore dell’export di beni alimentari verso il mercato americano, valore che nell’ultimo anno raggiunge i 67 milioni di euro (ultimi 12 mesi, III trimestre 2018-II trimestre 2019), esportando il 3,1% del Food made in Italy destinato agli Stati Uniti e all’11,5% dell’export di tutti i manufatti sardi distribuiti nel mondo.

Nei primi sei mesi dell’anno la domanda statunitense di prodotti agroalimentari della regione registra una variazione tendenziale positiva del +3,8%, di segno opposto a quella registrata un anno prima (-21,0%).

L’export verso il mercato statunitense dei prodotti lattiero caseari della Sardegna verso gli USA, raggiunge negli ultimi 12 mesi valore di
62 milioni di euro, il più alto dopo quello registrato in Emilia-Romagna e in Lombardia e pari al 70% del valore complessivo delle vendite di questi prodotti in tutto il Mondo. Inoltre il territorio sardo figura 1° per grado di esposizione nel settore lattiero caseario sul mercato statunitense.

Tra le prime 30 province italiane per valore dell’export di prodotti delle imprese lattiero-casearie verso gli USA figurano Sassari al 2°posto, Nuoro al 7° e Cagliari al 14°.

«In ogni caso la Sardegna dovrà andare avanti anche con i dazi americani – conclude Antonio Matzutzi – la situazione influirà non poco ma crediamo che ciò che verrà a crearsi spingerà le imprese a puntare su innovazione, qualità e formazione ma soprattutto le costringerà trovare nuove vie commerciali, come quelle dell’est o dell’Oriente.»

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Riprenderanno lunedì prossimo 11 novembre, i lavori delle commissioni del Consiglio regionale.

La prima a riunirsi sarà la Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, convocata dal presidente Michele Cossa (Riformatori) lunedì alle 17.15 per la programmazione dei lavori.

Martedì 12 novembre, alle 16.00, si riunirà invece la Quinta Commissione “Attività produttive”, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az). All’ordine del giorno i progetti di legge n. 45 “Modifica dell’articolo 6 della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna)”; n. 47  “Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche” e n. 4 “Istituzione dell’imposta regionale di sbarco”. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 13 novembre 2019 alle ore 10,30 con l’audizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, dell’assessore regionale del Personale, Valeria Satta, e dei commissari straordinari delle Agenzie regionali ARGEA e LAORE sulla carenza di personale in capo all’Agenzia ARGEA da destinare all’istruttoria delle pratiche relative al Programma di Sviluppo rurale 2014-2020.

Sempre mercoledì 13 novembre, si riuniranno le Commissioni “Autonomia” e “Sanità”.

La Prima Commissione guidata da Pierluigi Saiu (Lega) proseguirà, a partire dalle 10.00, l’esame del P.L n. 58 “Modifiche alla legge regionale 9 gennaio 2014, n. 2 (Razionalizzazione e contenimento della spesa relativa al funzionamento degli organi statutari della Regione)” mentre la Sesta, presieduta da Domenico Gallus (Udc), occuperà l’intera mattinata con le audizioni dell’assessore al Lavoro Alessandra Zedda sul Doc. 2 “L.R. n. 7 del 15.1.1991. Proposta al Consiglio regionale per la nomina di tre esperti in seno alla Consulta regionale per l’emigrazione” e dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu sui programmi nn. 15/17/18 (Borse di studio per specializzandi in medicina, Reddito di inclusione sociale e Servizi per la tutela della salute mentale). Sulle problematiche del Reis sarà sentito in mattinata anche il presidente dell’Anci Emiliano Deiana.

Giovedì 14 novembre, infine, si riuniranno, le Commissioni “Lavoro e Cultura” ed “Urbanistica”.

La Seconda Commissione presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) aprirà i lavori alle 10.30, con l’esame della relazione annuale del Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Successivamente saranno sentiti i vertici aziendali di Conad Sardegna sulla vertenza Auchan-Conad..

All’ordine del giorno della Quarta, guidata da Giuseppe Talanas (Forza Italia), l’audizione dell’assessore all’ambiente Gianni Lampis sulla gestione della posidonia spiaggiata.

Le due commissioni proseguiranno i lavori, in seduta congiunta, nel pomeriggio alle 16.00. In programma l’audizione dell’Assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, del direttore generale dell’ASPAL e dei sindaci dei comuni di Alà dei Sardi, Bono, Bottida e Monti, sulle problematiche dei cantieri forestali dell’Agenzia Forestas.

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Il Comitato Regionale Sardegna della FIGC svolgerà i Corsi di Primo Soccorso BLSD e Medicina Sportiva per cui è prevista l’obbligatorietà di partecipazione e che fornirà, ai dirigenti selezionati dalle società, l’abilitazione all’utilizzo dei defibrillatori divenuti obbligatori durante le manifestazioni sportive. I costi di abilitazione saranno a totale carico della RAS che ha erogato apposito contributo vincolato al rilascio del contributo riservato alle società regolarmente iscritte all’albo regionale e che hanno svolto attività calcistica per i campionati previsti. I corsi si svolgeranno come da programma qui di seguito:

  • corso di Oristano: lunedì 18 novembre 2019, presso la sala convegni dell’Hotel “Mistral 2”, sito in Oristano, via XX Settembre 34, dalle ore 14.30 alle ore 20.30;
  • corso di Olbia: lunedì 11 novembre 2019, presso la sala convegni dell’Hotel Geovillage Sport Wellness & Convention Resort, sito in Olbia, dalle ore 14.30 alle ore 20.30;
  • corso di Carbonia: lunedì 11 novembre 2019, presso la sala convegni dell’Hotel “Tanit”, sito in Carbonia, dalle ore 14.30 alle ore 20.30.

 

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«I percorsi formativi per responsabile tecnico delle operazioni di revisione dei veicoli, in base alla delibera del 12 giugno 2003 della Conferenza Stato – Regioni, prevedevano una durata minima di trenta ore per la revisione periodica dei veicoli e di ventiquattro per quella dei motocicli e ciclomotori. La Regione Sardegna, recepito l’accordo, con la delibera di Giunta n. 19/3 del 12 maggio 2010 ha approvato le disposizioni sulle modalità di organizzazione e gli standard formativi per lo svolgimento dei corsi regionali. In seguito, con la direttiva dell’Unione Europea del 2014 sono stati introdotti nuovi criteri di formazione degli ispettori: il ministero dei Trasporti ha definito i nuovi requisiti formativi, ma la Regione Sardegna non ha ancora provveduto ad organizzare i corsi regionali. Un ritardo che rischia di mettere a repentaglio la licenza di tanti operatori privati sardi che in mancanza del titolo rilasciato al termine del corso di aggiornamento non potranno continuare ad esercitare l’attività di controllo. Per questo occorre che la Regione si attivi nell’immediato.»

Questa la richiesta del consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, primo firmatario di una mozione (sottoscritta dai consiglieri M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi) che impegna il presidente Christian Solinas e la Giunta a dare immediata attuazione all’accordo della conferenza permanente per i rapporti tra Stato e regioni sui “Criteri di formazione dell’ispettore dei centri di controllo privati autorizzati all’effettuazione della revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi”.

«Chi ha conseguito il titolo di responsabile tecnico al 30 aprile 2018 – conclude Michele Ciusa – deve oggi obbligatoriamente seguire un corso di aggiornamento della durata di 20 ore per poter continuare ad esercitare l’attività di ispettore di revisione. È quindi necessario disciplinare i corsi di formazione teorico-pratici  propedeutici agli esami di abilitazione e quelli di aggiornamento per consentire agli ispettori il mantenimento del titolo abilitativo.»

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La Maddalena.

«La Tac fuori uso da oltre 40 giorni; il diritto di partorire negato; i servizi sanitari insufficienti. Raccolgo le proteste di tutti quei cittadini de la Maddalena che da anni si sentono abbandonati dal servizio sanitario regionale e le faccio mie con l’obiettivo di unire le forze, le sensibilità, gli intenti di chi crede che non si possa parlare di sviluppo socio-economico della Sardegna senza parlare di buona sanità.»

Così i consiglierI regionalI dei Riformatori Michele Cossa e Giovanni Antonio Satta, che denunciano lo stato di difficoltà della sanità maladdenina, in particolare riferimento a tutti i servizi  necessari per garantire le cure.

«Il caso della madre maddalenina che non avendo avuto a disposizione una sala parto ha partorito in volo mentre l’elisoccorso cercava di raggiungere l’ospedale di Olbia è emblematico della situazione. La stessa situazione di forte difficoltà, per non dire di pericolo, che denunciano le donne de la Maddalena e tutti coloro che ormai da tempo si battono per la riapertura del punto di nascita – aggiungono Michele Cossa e Giovanni Antonio Satta -. Quello di garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute deve essere il primo obiettivo. La riforma sanitaria, che va approvata con urgenza, deve essere l’occasione per rendere più efficiente ed omogenea la rete della sanità pubblica, a partire da quei territori nei quali i servizi sanitari sono insufficienti o stanno addirittura peggiorando. La situazione di ‘doppia insularità’ che divide la Sardegna dalla terraferma e La Maddalena e Carloforte dalla Sardegna – concludono Michele Cossa e Giovanni Antonio Satta -, dev’essere affrontata con strumenti adeguati per arginare gli effetti nefasti che danneggiano due volte la tutela della salute.»

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Venezia-Sassari, la sfida infinita. Questa sera, alle 20.45, al Taliercio di Venezia, si rinnova una delle sfide che hanno caratterizzato le ultime stagioni e gli ultimi, in Coppa Italia (con la vittoria della Dinamo, con una straordinaria rimonta, nei quarti di finale dell’edizione 2018/2019), in campionato (con la vittoria e la conquista dello scudetto di Venezia in gara 7 di finale); in SuperCoppa (con il trionfo della Dinamo ad inizio della stagione in corso).

Alla vigilia coach Gianmarco Pozzecco ha presentato la sfida odierna nel corso di una conferenza stampa tenuta con Stefano Gentile.

«Abbiamo dieci vittorie su dodici partite da inizio stagione, sono grato a questi ragazzi perché stanno giocando con grande attenzione e spirito di sacrificio ma soprattutto di squadra – ha detto Gianmarco Pozzecco -. Sono bravi, stanno bene insieme, si sacrificano, non si lamentano anche quando facciamo viaggi particolarmente lunghi e non posso che complimentarmi con loro. Quella di Venezia è sicuramente una partita molto interessante per qualunque appassionato di pallacanestro. E’ un “rematch” tra due squadre protagoniste nelle competizioni italiane, sarà una sfida bella da giocare ma ovviamente non con lo stesso peso specifico delle gare vissute lo scorso anno o nella recente finale di Supercoppa. Noi stiamo bene, abbiamo usufruito della giornata di ieri per far sì che i ragazzi si riposassero, nell’ultima trasferta abbiamo speso tante energie sia in campo che in viaggio. La Reyer è una squadra molto fisica e alta, giocano con Stone da playmaker in quintetto, come dico sempre dovremo rimanere focalizzati sulla nostra crescita che in questo periodo è evidente.»

«Con Venezia ogni partita è sempre stata diversa fino ad ora – ha aggiunto Stefano Gentile –. La caratteristica e la forza della Reyer è proprio di modificare l’approccio ed il modo di giocare ad ogni gara. Hanno un roster lungo, sempre protagonisti diversi e giocatori che sanno fare tante cose, penso a Chappell o Stone che ricoprono tre ruoli, al giorno d’oggi nel basket europeo si deve saper fare un po’ tutto. Noi dovremo essere concentrati al massimo ed imporre il ritmo, sappiamo che vincere in trasferta ti mette in una posizione vantaggiosa, affrontare squadre dirette concorrenti è uno stimolo in più per misurarsi, non ha il peso di una finale scudetto ma la voglia di competere è la stessa.»

Gianmarco Pozzecco e Stefano Gentile. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Tutto esaurito alla Sardegna Arena, nonostante le avverse condizioni meteo e, conseguentemente, botteghini chiusi, alla Sardegna Arena, per il match in programma alle 12.30 con la Fiorentina, per la dodicesima giornata di andata del campionato di serie A (dirige Federico La Penna di Roma 1, assistenti di linea Marco Bresmes di Bergamo e Francesco Fiore di Barletta, quarto ufficiale Antonio Giua di Olbia, addetti al VAR Daniele Doveri di Roma1 ed Alessandro Giallatini di Roma2).

Intorno alla squadra rossoblu c’è grande entusiasmo e non potrebbe essere altrimenti, in considerazione dello straordinario avvio di stagione, caratterizzato dopo le due sconfitte casalinghe iniziali con Brescia ed Inter, da un incredibile filotto di 9 risultati utili consecutivi, con 6 vittorie e 3 pareggi e dall’imbattibilità lontano dalla Sardegna Arena.

La Fiorentina non è certamente un avversario facile, anche senza lo squalificato Frank Ribery, una delle più belle sorprese di questo avvio di stagione, dopo il suo arrivo dal Bayern Monaco. Sono tanti i calciatori della squadra viola da tenere d’occhio, ad iniziare dai nazionali 22enni Federico Chiesa e Gaetano Castrovilli.

Nel Cagliari mancano gli infortunati Luca Ceppitelli e Valter Birsa.
«Dobbiamo fare qualcosa in più rispetto a quello fatto finora, senza arretrare di un centimetro – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu Rolando Maran –. Lo spirito dei ragazzi che vedo ogni giorno in allenamento è quello giusto, mi dà ancora maggior coraggio e sicurezza nell’affrontare le partite. Abbiamo fatto il massimo anche questa settimana per preparare una gara così tosta.»

«La Fiorentina arriva a Cagliari reduce da quattro risultati utili consecutivi, ha l’attaccante che ha tirato più in porta di tutto il campionato: sono dati significativi – ha aggiunto Rolando Maran -. Una squadra che ha qualità, con una sua precisa identità. Dovrà rinunciare a Frank Ribery, però ha la possibilità di cambiare pelle all’interno della partita; gli esterni spingono molto, Federico Chiesa è formidabile nell’uno contro uno. Una partita che presenta molte insidie ma allo stesso tempo è stimolante. Dovremo essere bravi a leggere ogni tipo di situazione, consapevoli che incontreremo delle difficoltà ma che anche noi possiamo causare problemi agli avversari.»

Joao Pedro.