È stato sottoscritto oggi, a Roma presso la sede del ministero del Lavoro, l’accordo per la proroga degli ammortizzatori sociali per riorganizzazione per i lavoratori Eurallumina.
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È stato sottoscritto oggi, a Roma presso la sede del ministero del Lavoro, l’accordo per la proroga degli ammortizzatori sociali per riorganizzazione per i lavoratori Eurallumina. L’atto ratifica il precedente passaggio svolto in sede di assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari, venerdì scorso, 6 dicembre.
Ad apporre le loro firme su questo importante provvedimento di tutela dei 240 lavoratori interessati, sono stati i funzionari del
ministero del Lavoro, l’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, l’azienda Eurallumina rappresentata dall’amministratore delegato, ing. Luca Vincenzi e dal direttore risorse umane dott. Simone Angius, Confindustria, Fulc ed Rsu di fabbrica. Lo strumento è stato accolto con soddisfazione dai rappresentanti dei lavoratori, che per tutto l’anno hanno convissuto con lo spettro del licenziamento collettivo. Si è arrivati alla definizione dell’accordo, a seguito della recente deliberazione delle autorizzazioni VIA in capo alla Regione Sardegna e la conseguente conferma della volontà della Rusal di portare avanti il piano di ripartenza delle produzioni dello stabilimento.
La Cigs per riorganizzazione aziendale viene autorizzata esclusivamente a fronte di garanzie economiche e di concrete intenzioni e possibilità di portare avanti il progetto, attraverso gli investimenti programmati che ammontano a 230 milioni nel prossimo triennio. La proroga avrà scadenza 31/12/2020. La speranza tra i lavoratori che hanno sempre lottato per il lavoro è che il ricorso agli ammortizzatori sociali indispensabili nella fase transitoria, possano arrivare a conclusione con il rientro di tutti i lavoratori nel ciclo produttivo.
Gli effetti dell’autorizzazione VIA, intanto, ha già consentito il reintegro di una decina tra ingegneri, tecnici ed amministrativi fermi dal 2009, che stanno svolgendo gli obblighi relativi ai corsi di sicurezza e formazione. È previsto l’inserimento nel corso del 2020 in questi settori rimasti sguarniti, a seguito dei tanti pensionamenti di nuovo personale, in numero stimato di oltre 40 unità. Nel contempo, l’auspicio è che possano avere un sensibile aumento le rotazioni nei reparti operativi. Attualmente sono circa 100 le presenze giornaliere, incrementate da una quarantina di addetti esterni. Il tutto, sempre vincolato al fatto che non ci siano intoppi nelle fasi successive, per quanto riguarda autorizzazioni ed iter amministrativi in carico ai livelli locali delle istituzioni coinvolte.
I lavoratori restano vigili e se ci sarà ancora da combattere, saranno pronti a farlo in ogni momento.
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