2 November, 2024
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Il comune di Sant’Antioco entra ufficialmente nel “Registro dei Cammini di Sardegna e degli itinerari turistici religiosi e dello Spirito”.

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha firmato oggi l’accordo di collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo che prevede azioni di valorizzazione e promozione nel segmento del Turismo identitario, culturale e religioso. Sant’Antioco diventa luogo di “Destinazione e Pellegrinaggio” ed entra ufficialmente nel Registro dei Cammini di Sardegna e degli itinerari turistici religiosi e dello Spirito”.

«Con l’accordo di collaborazione sottoscritto con la RAS – commenta il sindaco, Ignazio Locci – che è stato possibile grazie all’impegno dell’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa e di tutta la Direzione Generale dell’Assessorato, Sant’Antioco Martire viene ufficialmente riconosciuto patrono della Sardegna e driver regionale per le destinazioni di pellegrinaggio. La città di Sant’Antioco entra così nel registro dei Cammini religiosi di Sardegna insieme ad altri sei comuni. Durante la riapertura della Basilica, suggelleremo questo momento storico, rendendo omaggio al Santo Martire Patrono della Sardegna, sia tagliando il nastro al grande lavoro di restauro e consolidamento della struttura attualmente in corso, sia con una serie di iniziative legate a questo importante evento che coinvolge una rete di comuni sardi. Finalmente riusciamo a sottoscrivere questo accordo che avrà importanti e decisive ricadute turistiche per la nostra città.»

I Comuni rientranti nella rete sono Galtellì, Luogosanto, Laconi, Gesturi, Dorgali, Orgosolo e, infine, Sant’Antioco.

«Si tratta del giusto riconoscimento tributato a Sant’Antioco e alla nostra città – commenta l’assessore del Turismo Roberta Serrenti – che giunge dopo anni di attesa: ci siamo arrivati grazie a un lavoro scientifico e di collaborazione con l’assessorato del Turismo e con la Presidenza della Giunta regionale. Siamo finalmente protagonisti: si tratta del giusto riconoscimento al valore culturale e religioso di questo grande patrimonio immateriale che è Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna. Adesso non ci resta che sfruttare questa opportunità al fine di creare ulteriori ricadute positive in termini turistici ed economici.»

Roberta Serrenti.

 

Si conclude questa s

giampaolo.cirronis@gmail.com

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