La Giunta regionale ha rinnovato il direttivo della Fondazione Film Commission.
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«Un set naturale di incomparabile bellezza che vogliamo promuovere sempre di più come luogo ideale per fare cinema.»
Con questo obiettivo, individuato dal presidente Christian Solinas, la Giunta traccia il nuovo corso della Fondazione Film Commission, di cui è stato rinnovato il CdA. Nell’organismo direttivo siedono Gianluca Aste, Giorgio Ariu, Michela Pirrigheddu, Alessandro Cadoni ed Elisabetta Mocci.
«La Fondazione Sardegna Film Commission – ha detto il presidente Christian Solinas -, è una delle carte più valide, belle e prestigiose che la Sardegna vuole giocare nel panorama internazionale per avere finalmente un posto di primo piano, che certamente merita, nell’industria cinematografica. Ci crediamo profondamente: la Fondazione, interamente finanziata dalla Regione, ha lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale, le risorse professionali e tecniche e creare le condizioni per attrarre in Sardegna produzioni cinematografiche, audiovisive e televisive.»
Il Consiglio di amministrazione è composto da cinque membri, compreso il Presidente, di cui tre nominati dall’assessore della Pubblica istruzione, due dai soci fondatori e dai sostenitori. I componenti durano in carica 5 anni e sono rieleggibili una sola volta. L’incarico è a titolo gratuito. L’assessore dei Beni culturali, Andrea Biancareddu, ha comunicato inoltre che la Giunta ha approvato in via definitiva la nomina dei componenti della Consulta regionale per il cinema, dopo la presa d’atto favorevole della competente Commissione consiliare. La Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 17 dicembre scorso, infatti, ha espresso parere favorevole ma, nel contempo, ha rilevato che la Consulta debba restare in carica per la durata della legislatura.
«La Sardegna vuole avere opportunità di mediazione culturale, non solo rispetto alle produzioni cinematografiche già esistenti, e si candida ad essere un set naturale ospitale per quanti vogliano fare cinema. Se il ricco patrimonio materiale ed immateriale sardo avrà la fortuna di trovare una sua narrazione, credo che l’immagine dell’Isola ed il turismo in generale possano trarne grandissimo beneficio», ha detto l’assessore Andrea Biancareddu.
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