L’on. Alessandro Solinas (M5S) ha presentato un’interpellanza sulla necessità di manutenzionare i locali degli ambulatori dei comuni di Zerfaliu e Solarussa.
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«Una soluzione temporanea che si protrae da ben undici anni. Dal 2008 l’ambulatorio di Medicina generale del Comune di Zerfaliu è stato trasferito nei locali del centro di aggregazione sociale del Comune poiché la sede originaria, assegnata dalla Regione alla Assl di Oristano, era diventata inagibile, abbandonata in stato di degrado da tempo. Soltanto grazie all’intervento del sindaco della cittadina, che ha messo a disposizione i locali del centro sociale, si è potuto evitare che i pazienti di Zerfaliu fossero costretti a recarsi all’ambulatorio di Simaxis, nel quale sono stati dirottati per un periodo. Ma questa situazione, nata come soluzione temporanea non può durare ancora a lungo. Sono trascorsi undici anni, durante i quali la Assl non ha mai provveduto ad effettuare i necessari lavori di manutenzione per poter riaprire l’ambulatorio.»
Questo l’intervento del consigliere regionale del M5S Alessandro Solinas, che ha presentato un’interpellanza in Consiglio: chiede alla Giunta e all’assessore alla Sanità se siano a conoscenza di queste problematiche e se non ritengano necessario e urgente intervenire per garantire l’agibilità e la piena funzionalità degli ambulatori Assl dei medici di medicina generale nei comuni di Zerfaliu e di Solarussa.
«Intanto, nel centro sociale di Zerfaliu, nato per tutt’altra funzione – aggiunge Alessandro Solinas – due stanze sono occupate dal medico di base. Ma l’aspetto più vergognoso di questa vicenda è che questi locali non sono idonei ad ospitare un ambulatorio medico. Basti pensare che sono presenti barriere architettoniche che impediscono ai disabili di entrare, tanto che il medico più volte è stato costretto a visitare i pazienti disabili fuori dalla struttura. Siamo ai limiti dell’assurdo.»
«Anche il sindaco di Solarussa di recente ha denunciato le condizioni critiche in cui versano i locali che ospitano l’ambulatorio del medico di base. Alcuni interventi-tampone sono stati fatti a spese del Comune ma sono necessari ulteriori interventi per garantirne la piena funzionalità e sicurezza. È necessario – conclude Alessandro Solinas – promuovere la presenza capillare dei medici di base mettendo a disposizione di immobili idonei ad ospitarne lo studio per assicurare l’assistenza sanitaria primaria su tutto il territorio regionale, in particolare nei piccoli Comuni e nei Comuni delle aree interne e delle zone montane e disagiate.»
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