22 December, 2024
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Maria Laura Orrù (Progressisti): «Siamo arrivati al mese di dicembre e ancora, a parte gli articoli sul giornale, della nuova proposta di legge sul Piano Casa non c’è traccia».

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«Siamo arrivati al mese di dicembre e ancora, a parte gli articoli sul giornale, della nuova proposta di legge sul Piano Casa non c’è traccia. Non esiste il testo che porta a sintesi le proposte di Forza Italia e Psd’Az, così come non esiste alcuna proposta dell’assessore Sanna. È sempre più evidente la superficialità con cui la maggioranza affronta la questione.»

Lo dice l’on. Maria Laura Orrù dei Progressisti in Consiglio regionale. «Visti i ritmi di questa legislatura non ci saremmo certo aspettati di affrontare il testo della nuova legge urbanistica prima di Natale, ma avremmo confidato quantomeno in una posizione unitaria della maggioranza sulle modifiche al Piano Casa. E invece continuiamo ad avere notizia di ipotetiche proposte della giunta o di altri gruppi della maggioranza senza che nessun testo sia ancora arrivato all’attenzione della Commissione».

«Manca meno di un mese alla scadenza del Piano Casa – aggiunge Maria Laura Orrù -. Ma ancora oggi non esiste una sintesi tra le idee della Giunta e quelle dei partiti di maggioranza. Vorremmo poter dire che quella dell’assessore dell’Urbanistica sia “la proposta della Giunta regionale”, approvata o quantomeno resa nota agli alleati in Consiglio regionale. Ma in realtà si tratta solo di ipotesi e idee presentate dall’assessore in un’assemblea pubblica e oggi sulla stampa, senza alcun confronto con il Consiglio, che in materia legislativa ha competenza primaria.»

«Gli accordi in IV Commissione erano che si arrivasse quanto prima all’esame della sintesi delle due proposte depositate: apprendiamo, invece, che lo scenario è ben più complesso e che i lavori del parlamentino rischiano di arenarsi. L’unica certezza è che si punta ancora una volta ad aggredire l’agro e la fascia dei 300 metri, aree vincolate per legge la cui tutela non è per noi in alcun modo negoziabile. Siamo sempre stati contrari a questa leggina, ma a questo punto non ci resta che suggerire una nuova proroga, consapevoli che si tratta di una misura che darebbe certezza a famiglie, imprese e professionisti. Chiediamo al presidente Talanas un’assunzione di responsabilità sul posticipo della scadenza della legge esistente, per lavorare poi con calma e serenità a una nuova norma, possibilmente di più ampio respiro. Chiediamo sin da ora – conclude Maria Laura Orrù – la collaborazione con il CAL, l’ANCI, la Rete delle professioni tecniche, le associazioni di categoria, al fine di predisporre un testo che arrivi in aula privo vizi di legittimità o di errori grossolani, come già avvenuto con altri disegni di legge proposti dalla Giunta per l’approvazione in Consiglio regionale.»

 

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