18 July, 2024
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La squadra catturandi dei carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari, unitamente allo squadrone cacciatori di Sardegna, hanno eseguito stamane un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Cagliari, nei confronti di un 25enne italiano che si era reso latitante.

L’arrestato, condannato per gravissimi reati contro il patrimonio e la persona, aveva fatto perdere le proprie tracce dallo scorso mese di settembre, quando era stato emesso l’ordine di carcerazione nei confronti suoi e dei suoi complici che invece si erano poi costituiti.

Dalle indagini dei militari del Nucleo investigativo è emerso che l’uomo si era recato in Spagna, in un paesino nelle vicinanze di Siviglia, per sottrarsi alla cattura. Lì è rimasto fino al 20 novembre per poi fare ritorno in Sardegna, con documenti falsi, alla fine di novembre, presumibilmente perché aveva finito il danaro contante.

E’ stato, infine, individuato a Elmas, in via don Piras, dove si nascondeva ospitato da una donna, dove ha fatto irruzione la squadra catturandi, con l’ausilio dei militari dello squadrone cacciatori di Sardegna.

Nella stessa giornata, i carabinieri hanno arrestato un 35enne cagliaritano, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’uomo era stato arrestato solo tre giorni prima, sempre dai carabinieri, per il possesso di 800 grammi di hashish. Dall’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza che aveva installato nella sua proprietà, una villetta con un vasto terreno a Quartu Sant’Elena, zona Sant’Uliano, sono stati notati movimenti sospetti dell’uomo all’interno del suo terreno, cosa che ha fatto presagire che potesse tenere oculata altra sostanza stupefacente nel terreno. E’ stata effettuata un’accurata perquisizione, anche con l’utilizzo di un piccolo escavatore e delle unità cinofile. Dopo ore di ricerca, resa ancora più difficile dalle avverse condizioni meteorologiche, all’interno di una serra, nascosta circa mezzo metro sottoterra, è stata rinvenuta una scatola contenente circa 1.3 kg di cocaina.

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«La Sardegna non accoglie rifiuti provenienti da altre regioni italiane.»
Dal presidente della Regione, Christian Solinas, arriva un’inequivocabile chiusura ad ogni ipotesi di coinvolgimento della Sardegna nell’accoglienza e smaltimento di rifiuti urbani, anche in presenza di uno stato di emergenza di altre Regioni.

In Sardegna gli impianti autorizzati per il trattamento dei rifiuti urbani non compostati e non differenziati hanno una potenzialità limitata alle esigenze del bacino territoriale sardo, si legge in una nota della Regione. Non sono disponibili volumetrie eccedenti il fabbisogno isolano e le risultanze dei rapporti sulla gestione dei rifiuti urbani di Ispra e Arpa Sardegna non consentono di dar corso alla richiesta di accordo per alcun tipo di rifiuto.

La posizione della Regione è espressa in una lettera che l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, ha scritto in risposta alla richiesta della Direzione Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio, escludendo nel modo più categorico che i rifiuti romani, come proposto dall’Ama (azienda municipalizzata dei rifiuti della Capitale), possano essere smaltiti nella nostra Isola.

«Il Corpo forestale – conclude il presidente Christian Solinas – è al lavoro incessantemente, in tutte le aree della Sardegna, per vigilare sulla regolarità degli impianti che operano nel settore dei rifiuti, garantendo il livello massimo di sorveglianza a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.»

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La Passeggiata coperta del Bastione si è animata ieri con l’apertura della manifestazione “Tipicità”. Taglio del nastro e brindisi inaugurale hanno dato inizio alla cinque giorni tutta dedicata al buon cibo, ai vini, alle mostre e all’artigianato di qualità isolano. Si prosegue oggi tra gli archi maestosi della Passeggiata, con un fitto programma di appuntamenti che si concluderà alle 21.30.

Durante tutto il corso della giornata di oggi, e fino al 23 dicembre, aperitivi dalle ore 10.00 alle 21.30, realizzati da Orange Caffè, con i prodotti delle aziende sarde. Alle ore 15.00, sarà possibile partecipare al laboratorio Come nasce una candela in pura cera d’api. Realizzato da Maria Vittoria Sanvido. Un altro appuntamento molto atteso è la presentazione del libro “Cibo identitario della Sardegna“. Territori, tipicità e tradizionalità in cucina: ricette e menù. Di Alessandra Guigoni, presentato dalla giornalista Maria Grazia Marilotti, alle ore 17.00.

Ci sarà anche il Laboratorio del gusto Slow Food Cagliari. Olio, olive e aromi: ricchezze delle biodiversità sarde con Raimondo Mandis. Max 25. Iscrizioni: slowfood.cagliari@gmail.com o messaggio WhatsApp al 3405529332.

Sabato 21 dicembre, programma della giornata. Dalle ore 10.00, esposizione di 500 e Vespe d’epoca. A cura di Club 4 Mori, Vespa Club Cagliari e Vespa Club Parteolla Trexenta.

Ore 10.00/21.30 Aperitivi a Km 0 di Orange caffè con i prodotti delle nostre aziende.

Ore 11.00 – Laboratorio del gusto Slow Food Cagliari.Sale e colori, tesoro della Sardegna con Fabrizio Mascia e Maria Carla Erdas. Max 25. Iscrizioni:slowfood.cagliari@gmail.com o messaggio WhatsApp al 3405529332.

Ore 17.00 – Canti del Coro Terra Mea.

Ore 18.30 Laboratorio del gusto ONAV Cagliari. Differenze di analisi sensoriali tra vini naturali e convenzionali”. Max 25. Iscrizioni: incontri.onavca@gmail.com .

Domenica 22 dicembre, programma della giornata. Ore 10.00 Esposizione di auto d’epoca, dell’Associazione AutoMoto d’Epoca Sardegna.

Ore 10.00/21.30 Aperitivi a Km 0 di Orange caffè con i prodotti delle nostre aziende.

Ore 10.30/13 e 16/19 Vittoriani in Passeggiata.

Ore 11.00Laboratorio del gusto ONAV Cagliari. “Guida alla degustazione di vini naturali/bio”. Max 25. Iscrizioni: incontri.onavca@gmail.com

Ore 17.00  Un the in Passeggiata. Di Theophile Boutique. Prenotazioni: info@theophile.it

Ore 18.00  “La filigrana d’oro e il mito delle janas”. Dell’associazione Archeofoto Sardegna. Foto e testi di Nicola Castangia, riprese aeree di Maurizio Cossu, letture di Daniela Deidda e workshop sulla filigrana dell’orafo Pierandrea Carta.

Ore 19 – Musica con le launeddas Andrea Pisu.

Lunedì 23 dicembre, programma della giornata. Ore 10/21.30Aperitivi a Km 0 di Orange caffè, con i prodotti delle aziende isolane.

Tutti i giorni , tra gli archi della Passeggiata. Gli eventi permanenti, che si potranno vedere appunto ogni giorno, sono Casteddu…e is Casteddaius”. Il Gruppo Folklorico di Cagliari Quartiere Villanova propone un meraviglioso omaggio alla città di Cagliari, alla sua storia, alle sue tradizioni, tra fede e festa nella quotidianità con istantanee del passato, abiti antichi, sonorità.

Domus de Janas di Sardegna”. Mostra fotografica curata da Archeofoto Sardegna, con scatti di Nicola Castangia e fotografie aeree di Maurizio Cossu. Sono 25 scatti particolari che mostrano e raccontano quelle che sono tra le più belle Domus dell’isola. La particolarità della mostra sta proprio nella scelta dello scatto che vuole privilegiare, attraverso il gioco di luci, la bellezza interna delle sepolture ipogee, e rivelarne alcuni significati. Si potranno ammirare all’interno delle Domus de Janas pitture in ocra rossa, che simboleggiano la vita e la morte, il passaggio da una dimensione a un’altra, il ritorno alla dea Madre. La nascita e la morte nella commistione ideologica e iconografica di queste opere create dalla mano di una civiltà esistita almeno 5mila anni fa.

“I mestieri dimenticati”. Mostra fotografica di Gabriella Pira, che ben si inserisce nell’ambito della manifestazione Tipicità, una vetrina per le eccellenze di artigianato e produzioni agroalimentari sarde. Attraverso questi scatti infatti è possibile fare un viaggio nella dimensione di alcuni antichi mestieri quasi dimenticati, e osservare il duro lavoro e l’impegno di intere famiglie che ancora vi si dedicano. Anche le fotografie hanno voluto rispettare la tradizione: gli scatti sono stati eseguiti in analogico con rullino in bianco/nero, sviluppati e poi stampati in camera oscura secondo la tecnica dei ‘bagni chimici’ per imprimere sulla carta i contrasti tra luce e buio, tra chiaro e scuro, che raccontano in modo più vivo la realtà. Ogni fotografia, stampa unica fatta a mano e in originale, ha un suo vissuto, la sua storia ed i suoi ‘segni del tempo’. E’ possibile vedere scatti sulla raccolta delle arselle, la tosatura delle pecore, la smielatura: un racconto fotografico che ci mostra quanto siano impegnativi questi antichi mestieri, ma quanto ci rappresentino.

In bianco e colore – Le cuffie”. Mostra fotografica di Alessandro Spiga. Le cuffie sono un accessorio arcaico del vestiario popolare sardo, assai probabilmente presenti da tempi remoti in quasi tutte le località dell’isola, ma conservate solo in alcune, sono state spesso eliminate o sostitute da copricapi più “moderni” in molte comunità. Le cuffie erano “indumenti fantasma”, sempre nascosti completamente o quasi del tutto da altri capi quando le donne adulte stavano in pubblico, eppure spesso preziosamente ornati negli esemplari festivi. Due sono i principali tipi di cuffie sarde: uno modellato (esempio: Desulo) di derivazione medioevale e l’altro a sacco (esempio: Iglesiente) di ascendenza rinascimentale. A questi si deve aggiungere un terzo tipo, a turbante, come quello di Busachi, che non si può considerare una vera e propria cuffia, pur mantenendone le funzioni.

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Via libera alla progettazione di interventi contro il dissesto idrogeologico in 5 Comuni con classe di rischio elevata e molto elevata sia per quanto riguarda il pericolo idraulico e sia quello da frana. La Giunta regionale, su indicazione dell’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, ha approvato la delibera che assegna 700mila euro come contributo destinato alle Amministrazioni locali per la predisposizione della progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in aree perimetrate dal PAI, Piano di assetto idrogeologico. Con l’assegnazione di 700mila euro potranno essere sviluppate progettualità per circa 8 milioni di euro.

Il finanziamento è il primo atto di una nuova strategia diretta a superare le attualità criticità legate alla realizzazione di questa tipologia di opere pubbliche, caratterizzate da tempistiche talvolta superiori ai tre anni per le sole fasi di progettazione ed autorizzazione. Con la procedura avviata dall’Assessorato si potranno infatti ammettere a finanziamento le opere successivamente alla definizione del quadro progettuale e all’acquisizione di autorizzazioni, pareri e nulla-osta previsti dalle norme vigenti, accelerando notevolmente il processo di spendita delle risorse.

«Siamo impegnati a garantire la sicurezza nei territori, specie a quelli considerati più a rischio – spiega l’assessore dei Lavori pubblici  Roberto Frongia -. Nel corso del 2019 è stata effettuata una ricognizione sulle richieste pervenute da parte degli Enti locali che hanno manifestato l’esigenza di realizzare interventi di mitigazione del rischio, sia idraulico che di frana, ricadenti in aree perimetrate dal PAI. Abbiamo dato seguito a tutto l’iter approvando un programma di finanziamento per la progettazione di opere di primaria importanza. I Comuni beneficiari sono 5, individuati tra i più critici.»

La Regione ha dato il via libera al finanziamento della progettazione di interventi nel comune di Ossi (interventi urgenti di mitigazione del rischio idraulico del centro abitato); nel centro abitato di Montresta (opere di consolidamento nel Centro abitato); nel comune di Gairo (interventi di prevenzione e mitigazione – criticità SS 198); nel comune di Torpè (piano generale degli interventi); nel comune di Vallermosa (intervento di demolizione e ricostruzione di un ponte nel rio Gora Manna a margine del centro abitato).

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Si riunisce alle 18.00 in prima e alle 19.00 in seconda convocazione, il Consiglio comunale di Carbonia, convocato dalla presidente Daniela Marras.

Al primo punto dell’ordine del giorno figura la richiesta di istituzione della provincia del Sulcis Iglesiente.

Gli altri punti sono i seguenti:

2. Comunicazioni del Sindaco;

3. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

4. Variazione di Bilancio di Previsione 2019-2021 ai sensi dell’art. 175, c.3, Lett. A.) del TUEL di cui al D. LGS. n. 267/2000;

5. Ricognizione periodica delle Partecipazioni Pubbliche, ex art. 20 del DLGS 19.08.2016, n. 175;

6. Ratifica deliberazione di G.M. n. 213 del 12/11/2019 adottata in via d’urgenza della Giunta comunale ai sensi degli articoli 42 e 175 del T.U. 267/2000. “Variazione al Bilancio di Previsione 2019-2021”;

7. Gestione dei Siti Culturali del Comune. Autorizzazione spesa pluriennale.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Beni Culturali, Andrea Biancareddu, ha nominato i rappresentanti della Regione Autonoma della Sardegna nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Costantino Nivola”, con sede in Orani. Visti e valutati i curricula e il possesso dei requisiti in relazione alle funzioni da svolgere, sono stati nominati  Cristina Baiocchi e Gianfranco Oppo.

La Regione ha promosso e partecipato alla creazione della Fondazione “Costantino Nivola”, con sede in Orani, al fine di consentire e favorire, tra l’altro, l’analisi sistematica e la valorizzazione dell’opera e del messaggio artistico di Costantino Nivola, lo studio dell’arte contemporanea e delle sue forme di comunicazione nonché lo studio delle trasformazioni artistiche, sociali, culturali della Sardegna nella realtà contemporanea. I membri del Consiglio di Amministrazione, come anche il Presidente, durano in carica cinque anni e possano essere riconfermati.

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La commissione Pubblica istruzione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) ha approvato, con l’astensione del M5S, le linee guida per la programmazione delle rete scolastica e dell’offerta formativa per il biennio 2020-2021.

Illustrando il documento, l’assessore Andrea Biancareddu ha messo l’accento sulla centralità del piano nella programmazione regionale e sull’azione che la Sardegna sta portando avanti con altre Regioni per ottenere dallo Stato la possibilità di operare in modo più aderente alla propria realtà territoriale introducendo, dove necessario, anche specifiche deroghe secondo parametri oggettivi che tengano conto di dati demografici, indici di spopolamento, servizi di trasporto pubblico, situazioni di disagio economico e sociale.

«Tuttavia – ha osservato Andrea Biancareddu -, in attesa di un accordo Stato-Regioni che recepisca queste legittime istanze, il riferimento resta quello fissato dal Ministero, cioè almeno 600 alunni per ogni “Autonomia” (o 400 nei Comuni dove è possibile introdurre una deroga) per poter ottenere l’assegnazione di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali ed amministrativi a tempo indeterminato.»

Le linee guida, ha proseguito, sono quindi per noi la “cornice” dalla quale partire per far emergere la nostra specificità con nuovi contenuti nel quadro di un lavoro in grado di valorizzare il ruolo dei territori ed arrivare ad una progettualità condivisa.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Laura Caddeo e Francesco Stara (Progressisti), Desirè Manca (M5S), Piero Comandini e Valter Piscedda (Pd), Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo).

Nelle conclusioni, il presidente Alfonso Marras ha annunciato che a breve scadenza sarà avviato un ciclo di audizioni per raccogliere dalle varie realtà le indicazioni più utili per una pianificazione nuova e rispondente alle reali esigenze dei territori.

Successivamente la commissione ha approvato, in questo caso all’unanimità, il programma degli interventi regionali per lo sviluppo delle attività musicali popolari.

L’assessore Andrea Biancareddu ha comunicato che quest’anno sono pervenute 315 istanze di cui 287 ammissibili per un controvalore di oltre 6.2 milioni di euro a fronte dei 700.000 euro disponibili per cui, data la disponibilità limitata di risorse, l’intervento della Regione copre poco più dell’11% dell’importo complessivo richiesto.

L’assegnazione dei contributi nelle due tipologie del sostegno alle attività e della preparazione musicali, ha assicurato infine l’assessore, sarà effettuata dalla Giunta dopo l’approvazione del piano annuale, sentita la commissione competente.

 

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La settima edizione di Saboris Antigus, che ha coinvolto per questa edizione ben sette comuni (Gergei, Nurri, Suelli, Selegas, Siurgus Donigala, Serri e Guasila), si conclude domenica 22 dicembre a ridosso delle festività natalizie, con il paese di Nurri in festa. Tra artigianato di qualità, buon cibo, mostre permanenti, la lavorazione del formaggio e della pasta, la cottura del pane all’aperto ed i laboratori di ceramica, ci sarà la possibilità di fare gite in bicicletta, con al passeggiata ecologica per adulti e bambini. Ma non solo: sarà presente un bus navetta per visitare la cooperativa unione pastori, il molino biologico “La Pietra e il Grano” di Angelo Anedda, la fungaia “DNURRI” di Marco Marcialis, ed il lago Flumendosa.

«Con Saboris Antigus, ormai alla settima edizione – ha commentato il sindaco Antonello Atzeni – si consolida e fortifica un rapporto tra due territori limitrofi. Una grande occasione per far conoscere i nostri paesi all’esterno, mediante la promozione di eventi turistici e culturali, artistici ed enogastronomici.»

MANIFESTAZIONI E MOSTRE PERMANENTI. Sala del Comune: Mostra di pittura di Orlando Tocco di Nurri; Via Cagliari: laboratorio del Pane e della Pasta con cottura del pane all’aperto; Corso Italia: laboratorio della lavorazione del Formaggio; Corso Italia: laboratorio del torrone con tecniche tradizionali; Corso Italia: laboratorio di Ceramica dei ragazzi della scuola dell’Istituto Comprensivo “Prof. Luigi Pitzalis” di Nurri; Corso Italia: Dimostrazione di tiro con l’arco Arcieri Medievali Funtana Onnis – Guasila. Dalle 15.00 in Piazza Municipio: Balli sardi con Luca Schirru e altri organettisti lungo il Corso Italia e Simone Murgia con l’armonica a bocca. Dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 presso piazza Ingrao: animazione con figuranti e la casa di Babbo Natale organizzato dalla Ludoteca comunale e Saggi dei ragazzi dell’associazione sportiva Andromeda. Durante tutta la giornata di domenica 22 sarà chiuso al traffico il tratto del Corso Italia (piazza ex distributore Esso – Municipio – Chiesa San Michele), nello stesso tratto e nei parcheggi antistanti al Parco Sardajara saranno presenti venditori ambulanti di prodotti tipici, artigiani, hobbisti ecc.

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Il 3° Reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” ha commemorato stamane il 77° anniversario della “Battaglia di Natale” (Fronte russo 25-31 dicembre 1941).

La giornata celebrativa, svoltasi nella caserma “Salvatore Pisano” di Capo Teulada, sede del Reggimento e del 1° Reggimento corazzato, è iniziata con la commemorazione delle gesta e dei caduti del Terzo.

Il 25 dicembre del 1941, il reggimento fu schierato a caposaldo di Petropawlowka, in Ucraina, dove per tre giorni resistette sotto il fuoco di un nemico dieci volte numericamente superiore ed in condizioni ambientali proibitive, riuscendo a mantenere le posizioni e a contrattaccare, conquistando così nuovi capisaldi per rinforzare la linea difensiva.

La cerimonia quest’anno ha visto la partecipazione del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, il generale di Brigata Francesco Olla, alla funzione religiosa in memoria dei caduti di tutte le guerre, celebrata da padre Mariano Asunis.

Alla celebrazione erano presenti i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni comunali del sud Sardegna e numerose autorità civili e militari convenute da ogni parte d’Italia.

Come da tradizione, i bersaglieri hanno dato prova della loro preparazione atletica con un saggio ginnico e con la presentazione delle attività operative del reggimento.

A seguire la fanfara Goito del 3° bersaglieri e la fanfara di Iglesias hanno allietato i presenti con i canti e le musiche bersaglieresche.

Il colonnello Carlo Di Pinto, comandante del 3° reggimento bersaglieri, ha suggellato l’evento formulando a tutti i presenti gli auguri di “Buon Natale”.

Con una croce di cavaliere dell’Ordine militare d’Italia, un Ordine militare d’Italia, tre medaglie d’Oro al valor militare, tre medaglie d’argento al valor militare, tre medaglie di bronzo al valor militare, una medaglia di bronzo al Merito civile e una medaglia d’argento al valore dell’Esercito concesse alla sua bandiera di guerra, il 3° Reggimento bersaglieri è l’unità più decorata dell’Esercito italiano.

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Il nostro Paese sta vivendo un momento di estrema difficoltà. Le forze della destra più violenta e razzista stanno guadagnando consensi, come, del resto, accade in tutta Europa. L’odio e l’individualismo prendono il sopravvento e sembrano essere le uniche risposte all’aumento delle disuguaglianze che stanno colpendo anche i Paesi più industrializzati come il nostro.

A sinistra le risposte al neoliberismo che ha causato queste disuguaglianze sembrano timide e minoritarie.

Anche nella nostra città le cose non son diverse rispetto ad altre parti d’Italia: i partiti e le altre organizzazioni di massa, che hanno perso iscritti e militanti, non sono più il luogo della partecipazione e della costruzione della proposta politica e amministrativa. Le scelte politiche hanno sempre di più un’impronta personale invece che collettiva. Tutto ciò in un periodo di profonda crisi economica e sociale: il tasso di disoccupazione non cala, i ragazzi e le ragazze partono, le giovani coppie non fanno figli, il numero degli abitanti è in progressiva diminuzione. Le associazioni, pilastro portante della socialità, faticano, anche loro, a farsi carico del costo sociale della crisi.

Noi però a tutto questo non vogliamo lasciare campo libero.

In un momento di profonda difficoltà generale, nel quale i valori progressisti tradizionalmente vicini alle politiche di sinistra sono messi all’angolo, noi non indietreggiamo ma rilanciamo. Crediamo che le risposte alla crescita delle disuguaglianze non debbano essere l’odio e l’individualismo, che non serviranno a risolvere il problema ma che, anzi, creeranno nuove disuguaglianze e consentiranno a chi già ha di continuare ad avere e a chi non ha di rimanere nella sua condizione.

La Casa del Popolo nasceva più di un anno fa con il preciso scopo di creare uno spazio di agibilità politica, culturale e sociale e per sostenere i valori dell’antifascismo, del mutualismo, della cooperazione, della nonviolenza. Abbiamo creato con successo un luogo di incontro e di relazione, di dibattito e di approfondimento, di cultura e di crescita, di emancipazione e di solidarietà.

Il nostro lavoro però non può e non deve fermarsi qui.

Oggi abbiamo nuovi orizzonti: vogliamo restituire alla città e al quartiere dove risiede la Casa del Popolo un nuovo spazio verde. Vogliamo creare un parco pubblico.

Vogliamo che Carbonia ed i suoi abitanti si possano riappropriare di uno spazio che oggi appartiene all’incuria e all’abbandono.

Vogliamo farlo con una grande operazione collettiva che riunisca le persone.

Per questo motivo a fine gennaio organizzeremo un grande momento di lancio del progetto di realizzazione del parco con la partecipazione di importanti figure del mondo della politica e della cultura di livello nazionale. Siamo già impegnati in questi giorni per costruire una grande campagna di raccolta fondi che garantirà la copertura delle spese. Siamo naturalmente alla ricerca di altri volontari e di altre volontarie che possano aiutare a far diventare questo sogno una realtà.

La Casa del Popolo Carbonia