18 July, 2024
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La Dinamo continua a crescere, sia in campionato sia in Champions League. Ieri sera, nella combattuta sfida con la quotata formazione della Turk Telekom Ankara valida per il Game 9 di regular season di Basketball Champions League, ha centrato la quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppa e conquistato la vetta del gruppo A.

Il migliore della serata è stato Michele Vitali, autore di 20 punti, 8 su 10 dal campo e 4 assist per un totale 21 di efficiency. In evidenza anche Curtis Jerrells, autore di 16 punti e giocate decisive per la vittoria negli ultimi 10’, e Stefano Gentile, decisivo nei momenti difficili, con 15 punti frutto di un 5/9 al tiro, 4 rimbalzi e un’efficiency di 17. In doppia cifra anche Dyshawn Pierre (10 punti e 4 rimbalzi). Positiva anche la prova di Marco Spissu (9 punti e 5 assist), Miro Bilan e Jamel McLean, autori di 8 punti a testa.

«Congratulazioni ad Ankara, sia ai giocatori che allo staff, hanno giocato una partita intensa ed efficace, erano avanti 79-70 quindi l’aveva quasi vinta e non ci sarebbe stato nulla da dire – ha commentato Gianmarco Pozzecco -. Però non avevano fatto i conti con i nostri ragazzi, dobbiamo tutti essere orgogliosi, partite del genere sono belle da vivere ma faticosissime da giocare, solo se butti il cuore oltre l’ostacolo riesci in un’impresa del genere. Turk Telekom non ha smesso di giocare sul +9 e ha continuato a fare canestro, ogni volta che facevamo canestro noi loro replicavano. Dobbiamo essere orgogliosi di questi ragazzi, tutti. Questo pubblico ci aiuta sempre, è estremamente corretto ma altrettanto caloroso, abbiamo la fortuna di avere tifosi esemplari. È stata una bella partita, questi ragazzi sono secondi in campionato e primi in Basketball Champions League, sono fortunato perché usufruisco di questa loro grande voglia anche se poi commettiamo degli errori come nel finale, hanno preso una decisione in campo che poteva costarci ma era scritto che doveva andare bene. Abbiamo recuperato completamente Stefano Gentile, si parla poco di lui a livello nazionale, e poi che dire di Michele Vitali, è un ragazzo straordinario ed è estremamente forte, se riesce a migliorare solo da un punto di vista diventa un campione, oggi ci ha tenuto in partita ed è stato determinante. Sono contento per Curtis Jerrells, ieri in allenamento l’ho visto triste e allora gli ho detto che sarebbe partito in quintetto. Lui mi ha detto di non stravolgere gli equilibri perché la squadra stava vincendo, per me questo suo giudizio ha un valore enorme, è un cambiamento che lui ha voluto fortemente, quando conta ce ne sono pochi come lui. E poi son contento per Dwayne Evans che ha segnato solo due punti in tutta la gara – ha concluso Gianmarco Pozzecco – ma nel nel finale ha realizzato il canestro più importante del match.»

Gianmarco Pozzecco. Fonte: www.dinamobasket.com .

Curtis Jerrells. Fonte: www.dinamobasket.com .

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«Siamo impegnati a costruire in Sardegna una scuola moderna ed efficiente contrastando il fenomeno della dispersione e offrendo un servizio orientato a soddisfare i bisogni formativi e culturali di tutto il territorio regionale. E il progetto Isc@la, che ha già dotato il sistema sardo di strutture più moderne, rientra tra le buone pratiche in ambito di edilizia scolastica.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando la delibera approvata dalla Giunta che va a completare l’iter relativo al contratto di finanziamento stipulato con Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento di interventi di edilizia scolastica.
È proprio alla luce dell’importanza che la scuola riveste nella strategia della Giunta regionale che, nell’ambito del Piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@, sono stati approvati gli atti aggiuntivi del contratto stipulato con Cassa Depositi e Prestiti. Si tratta di risorse assegnate dal MIUR che verranno trasferite alla Regione. Due i contratti interessati. Il primo, più importante, riguarda il mutuo per risorse assegnate che ammontano a 53 milioni di euro e che finanziano 73 interventi in altrettante scuole. Il secondo contratto allunga il periodo da ottobre 2019 a novembre 2020, dando la possibilità agli Enti in ritardo di completare gli interventi in corso.

 

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Dopo lo sciopero messo in atto oggi dai lavoratori, con manifestazione spostata dall’assessorato della Sanità, in via Roma, al Palazzo della Regione di viale Trento, a causa del maltempo, il prefetto di Cagliari, Bruno Corda, ha convocato il presidente dell’AIAS, i segretari regionali CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, UGL, ISA, FIALS, CSS e CONFINTESA, per lunedì 23 dicembre preso la sede della Prefettura di piazza Palazzo, alla presenza dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. Nel corso dell’incontro, verrà fatto il punto della situazione in cui si trova la vertenza AIAS che coinvolge circa 800 lavoratori che rivendicano il pagamento di 11 mensilità arretrate.

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«Tutto è perfettibile ed abbiamo dimostrato con i risultati di non esserci mai tirati indietro.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, commenta la presentazione di una mozione sull’accordo Stato-Regione, siglato a novembre.

«Con la serenità di chi non ne fa una questione di parte, anche perché non abbiamo sottoscritto da soli l’accordo, ma con un governo sostenuto dalle stesse forze che hanno proposto la mozione, ricordo che abbiamo dato battaglia e che i numeri dicono che era l’accordo migliore possibile in questo momento e quello più vantaggioso di tutti nella storia recente della Sardegna – ha aggiunto l’assessore regionale della Programmazione –. Se si dimostra che i numeri sono o potrebbero essere diversi, a vantaggio della nostra isola, saremo i primi a proseguire la battaglia con coraggio, mettendo sempre al primo posto l’interesse del popolo sardo e confidando anche nella capacità dell’opposizione di convincere il Governo che sostiene a Roma. Abbiamo sempre affermato che il patto è il principio di un cammino nuovo, non un punto d’arrivo e coerentemente andremo avanti, senza arretrare di un solo centimetro. Se questa volontà è condivisa, significa che sarà più forte – ha concluso Giuseppe Fasolino -: il che è un bene per la Sardegna.»

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha inviato oggi una lettera al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, per chiedere «il rispetto delle promesse fatte dal Governo sulla vertenza del latte ovino in Sardegna, che sta raggiungendo gravi livelli di allarme sociale».

«Nessun impegno è stato finora mantenuto – sottolinea l’assessore Gabriella Murgia – e ciò sta comportando nell’Isola un enorme disagio, tenendo conto che le persone occupate nel comparto ovicaprino sardo sono ben più numerose dei dipendenti dell’Ilva di Taranto, con un indotto ancor maggiore. Salvare centinaia di posti di lavoro è un dovere. Solo che per le acciaierie inquinanti lo Stato ha stanziato miliardi di euro, mentre per un sistema economico che tutela e difende l’ambiente non si intende spendere neppure un soldo.»

L’assessore Gabriella Murgia richiama quindi il Governo «ad un atteggiamento di responsabilità istituzionale, per consentire a decine di migliaia di allevatori di poter continuare a svolgere con dignità il proprio lavoro».

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«Un set naturale di incomparabile bellezza che vogliamo promuovere sempre di più come luogo ideale per fare cinema.»

Con questo obiettivo, individuato dal presidente Christian Solinas, la Giunta traccia il nuovo corso della Fondazione Film Commission, di cui è stato rinnovato il CdA. Nell’organismo direttivo siedono Gianluca Aste, Giorgio Ariu, Michela Pirrigheddu, Alessandro Cadoni ed Elisabetta Mocci.

«La Fondazione Sardegna Film Commission – ha detto il presidente Christian Solinas -, è una delle carte più valide, belle e prestigiose che la Sardegna vuole giocare nel panorama internazionale per avere finalmente un posto di primo piano, che certamente merita, nell’industria cinematografica. Ci crediamo profondamente: la Fondazione, interamente finanziata dalla Regione, ha lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e ambientale, le risorse professionali e tecniche e creare le condizioni per attrarre in Sardegna produzioni cinematografiche, audiovisive e televisive.»

Il Consiglio di amministrazione è composto da cinque membri, compreso il Presidente, di cui tre nominati dall’assessore della Pubblica istruzione, due dai soci fondatori e dai sostenitori. I componenti durano in carica 5 anni e sono rieleggibili una sola volta. L’incarico è a titolo gratuito. L’assessore dei Beni culturali, Andrea Biancareddu, ha comunicato inoltre che la Giunta ha approvato in via definitiva la nomina dei componenti della Consulta regionale per il cinema, dopo la presa d’atto favorevole della competente Commissione consiliare. La Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 17 dicembre scorso, infatti, ha espresso parere favorevole ma, nel contempo, ha rilevato che la Consulta debba restare in carica per la durata della legislatura.

«La Sardegna vuole avere opportunità di mediazione culturale, non solo rispetto alle produzioni cinematografiche già esistenti, e si candida ad essere un set naturale ospitale per quanti vogliano fare cinema. Se il ricco patrimonio materiale ed immateriale sardo avrà la fortuna di trovare una sua narrazione, credo che l’immagine dell’Isola ed il turismo in generale possano trarne grandissimo beneficio», ha detto l’assessore Andrea Biancareddu.

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I Progressisti in Consiglio regionale chiedono l’ampliamento della Zona Economica Speciale dal porto di Olbia fino al Distretto industriale del sughero.

La proposta è stata formulata con la mozione depositata stamane, che punta a sostenere e rendere più competitivo il settore del sughero intervenendo sugli aspetti legati alla logistica del trasporto merci e, in generale, all’isolamento dei territori retrostanti le aree portuali.

«Le aspettative sui benefici attesi con l’istituzione della ZES sono alte – così Gian Franco Satta, componente della commissione Attività produttive -. Crediamo, però, che le zone economiche speciali debbano essere uno strumento da sfruttare al meglio, limitarle a sostenere solamente le attività produttive nelle aree portuali sarebbe un grave errore.»

Per Gian Franco Satta il caso prioritario è quello di Olbia e del Distretto industriale del sughero. «L’ampliamento dell’area ZES del porto marittimo fino al distretto produttivo del sughero della Gallura garantirebbe un adeguato supporto alla logistica e un collegamento diretto con le grandi direttrici di traffico merci internazionale. È un’occasione imperdibile per il rilancio del settore del sughero, da troppo tempo in sofferenza anche a causa di una scarsa attenzione della politica isolana».

«Il settore in passato vantava numeri di eccellenza – ricorda Gian Franco Satta -. Parliamo di almeno 15 anni fa, quando le imprese attive nella produzione del sughero superavano le 150 unità, con oltre 2.500 lavoratori. Oggi 30 imprese e 600 lavoratori tengono in vita tutto il comparto. Il rischio è che senza interventi come quello da noi richiesto alla Giunta regionale per sostenere e rendere più competitivo il settore, si assista a un definitivo declino di tutta la filiera.»

Sul tema interviene anche il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri. «Sono favorevole all’ipotesi di estensione delle ZES, perché per dare un sostegno efficace all’economia della Sardegna queste aree devono essere necessariamente connesse, anche fisicamente, ai sistemi produttivi esterni alle aree portuali.»

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Primo allenamento, questo pomeriggio, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, per Giuseppe Meloni, il nuovo bomber del Carbonia. Il trasferimento dell’attaccante nuorese dal Muravera, squadra con la quale lo scorso anno ha stravinto il campionato di Eccellenza, realizzando ben 51 goal tra campionato (42) e Coppa Italia (9), è stato ufficializzato oggi. Sempre oggi, è stato perfezionato il trasferimento di Samuele Curreli alla Monteponi, squadra nella quale nella passata stagione il 31enne originario di Narcao è stato protagonista di una stagione straordinaria, realizzando 19 reti in 17 partite. Samuele Curreli ha lasciato il Carbonia dopo soli quattro mesi, nel corso dei quali ha realizzato 15 reti, 10 in 6 partite di Coppa Italia e 5 in 11 partite in campionato, dove ha saltato tre partite per scontare due squalifiche. Con Samuele Curreli, sono passati dal Carbonia alla Monteponi l’attaccante Andrea Renzo Iesu (classe 2000), protagonista lo scorso anno con la maglia del Villamassargia con 13 reti ma poco impiegato quest’anno, ed il difensore Lorenzo Fois (classe 2001).

Giuseppe Meloni farà il suo esordio con la maglia del Carbonia domenica prossima, 22 dicembre, sul campo del Castiadas.

L’operazione che ha portato a Carbonia Giuseppe Meloni, inseguito da diverse squadre, tra le quali proprio il Castiadas che ha poi definito il tesseramento dell’attaccante spagnolo Alvaro Fernandez Dominguez, conferma le ambizioni della società guidata dal presidente Carlo Foti che, arrivati a questo punto, con la squadra da sola in testa alla classifica ad una giornata dalla conclusione del girone d’andata, ed in finale di Coppa Italia (l’8 febbraio se la vedrà con l’Atletico Uri sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano), non vuole lasciare niente di intentato per cercare di arrivare alla promozione in serie D ed alla conquista della Coppa Italia.

Giampaolo Cirronis

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Ultimi appuntamenti per la sesta edizione de Le Meraviglie Del Possibile, il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove TecnologieSincroniCittà, il sottotitolo di quest’anno – organizzato a Cagliari da Kyberteatro, lo spin-off con cui  L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche”, sotto la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo.

Domani, giovedì 19, e venerdì 20 dicembre approda allo Spazio OSC di via Newton 12, alle 21.00, TUMBU, performance di Musica Sarda e Nuove Tecnologie, a cura di Kyberteatro, un intreccio di tradizione e innovazione, vecchie e nuove generazioni. Ad andare in scena saranno infatti i musicisti Orlando ed Eliseo Mascia, padre e figlio, che dialogheranno tra loro attraverso i repertori della tradizione musicale sarda e all’interno di una scena digitale che rinnova l’immaginario poetico identitario. La regia è di Ilaria Nina Zedda, la regia tecnologica di Marco Quondamatteo, in collaborazione con il Team Creativo digitale, Claudia Pupillo e Simone Murtas, e con il consulente etnomusicologo Marco Lutzu. La produzione è realizzata all’interno del Progetto DOMOSC- Domo de sa Cultura dell’Aquilone di Viviana, Video Gum Production e di altri partner,  vincitore del bando Domos de sa Cultura (POR-FESR 2104-2020) dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna.

Il sipario sul festival LMDP6 calerà poi sabato 21 dicembre, quando per la rassegna CinemANIMEshow, in collaborazione con Cinema Teatro Alkestis, verrà proiettato alle 19.00 Interstella 5555, film di animazione giapponese con la regia di Leiji Matsumoto (2003), basato interamente sull’album Discovery della band elettronica Daft Punk.

E dalle 21.00 fino alle 23.30, a chiudere, la selezione musicale curata da Fabio Attoli con i visuals di Marco Quondamatteo (per prenotazioni tel. 070 306392).

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«Abbiamo deciso di impugnare davanti al Tar del Lazio il “Decreto invasi” con cui il Governo adotta i criteri di ripartizione delle risorse destinate al Piano nazionale degli interventi nel settore idrico per gli anni 2020-2028. Criteri approvati in Conferenza Unificata decisamente sfavorevoli per i distretti con il maggior deficit infrastrutturale, quale è la Sardegna.»

Così il presidente della Regione Christian Solinas spiega la decisione di ricorrere al Tribunale Amministrativo competente. «La Conferenza Unificata – spiega Christian Solinas -, non ha tenuto conto delle reali esigenze di approvvigionamento idrico, che nella nostra Isola sono decisamente più difficili da soddisfare rispetto a quanto accade nelle altre regioni d’Italia.»
Le risorse, infatti, sono state ripartite tenendo conto di due fattori: la “domanda di risorsa idrica” e la “domanda di infrastruttura idrica” con un peso rispettivamente del 70% e del 30%. Valori che non tengono conto delle richieste avanzate dalla Regione Sardegna e che riducono la quota di riparto per la Regione Sardegna al valore di 8,68%, con una perdita di 10 milioni circa su 60 milioni l’anno: alla Sardegna spetterebbe almeno il triplo.

«Rappresentiamo, nostro malgrado, un caso unico in Italia ma evidentemente lo Stato, distratto, non si è reso conto di questo – dice l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Dato che le risorse sono state stanziate per la lotta alla siccità, sarebbe stato sicuramente più corretto dare maggior peso al parametro, tra l’altro proposto dalla Regione Sardegna ma accantonato, che rappresenta la percentuale di risorsa prelevata dagli invasi rispetto alla risorsa totale consumata. Tale indicatore (pari a oltre il 70% per la Sardegna) evidenzia in maniera chiara la dipendenza dell’approvvigionamento idrico dagli invasi artificiali e consente di destinare le risorse in maniera più efficace e soprattutto sugli invasi con maggiore strategicità rispetto alla disponibilità della risorsa idrica. Non si può di certo trascurare – aggiunge Roberto Frongia – la criticità associata al problema dell’insularità, che determina l’impossibilità di attingere a risorse idriche provenienti da altre regioni o altri bacini idrografici. Per contro è evidente che le regioni del Nord Italia dipendono solo in minima parte dagli invasi, avendo altre fonti di approvvigionamento (fiumi, risorse dal sottosuolo).»

Mentre il Nord Italia può contare sulla quasi totalità del prelievo da acque di falda (oltre il 90%), per la Regione Sardegna, che rappresenta sicuramente il caso più critico del meridione, la dipendenza dalle acque accumulate dagli invasi è di oltre il 70%. Ciò rende strutturalmente il Nord meno esposto a crisi idriche rispetto alla Sardegna. Eppure, secondo quanto sancito dal decreto invasi, prendendo, ad esempio, come riferimento l’uso potabile, il territorio padano risulta paradossalmente avvantaggiato rispetto ad una regione con minore densità abitativa che per soddisfare l’esigenza primaria del potabile deve attingere principalmente dalle risorse trattenute dalle opere di sbarramento dei corsi d’acqua (invasi artificiali). L’indicatore “domanda risorsa idrica” ha quindi, secondo la Regione Sardegna, un peso troppo rilevante rispetto al secondo indicatore e si ispira a dati troppo generici che non individuano le reali necessità di risorsa idrica, come per esempio il numero di addetti nel settore manifatturiero che non può avere una diretta ripercussione proporzionale all’uso della risorsa idrica. Criticità oggettive che diventano ancora più evidenti e gravi se si considera il secondo indicatore “domanda infrastruttura idrica”. In realtà l’indicatore (fissato dal Governo al 30%) dovrebbe avere il maggior peso in quanto ha l’obiettivo di individuare la reale esigenza infrastrutturale e di conseguenza il maggior fabbisogno finanziario.