24 November, 2024
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Nella giornata di ieri l’Arst – per conto del comune di Carbonia – ha installato tre nuove pensiline in corrispondenza delle fermate dei mezzi pubblici presenti in via Santa Caterina, via Dalmazia (in prossimità della rotatoria di via Ospedale) e in viale Amedeo di Savoia a Cortoghiana.

«Un servizio doveroso per tanti pendolari della nostra città – ha commentato il sindaco Paola Massidda -. L’aumento della dotazione di pensiline, cui stiamo provvedendo a seguito di continue interlocuzioni con Arst, rappresenta una misura necessaria per contrastare un problema annoso e molto sentito in città, ovvero la carenza di fermate autobus al coperto.»

«Con l’installazione delle 3 nuove pensiline, sale a 10 il numero di fermate autobus coperte da apposita tettoia. Il nostro obiettivo è potenziare ulteriormente la rete delle pensiline per consentire a tutti i cittadini di poter attendere l’arrivo del mezzo pubblico al riparo dalle intemperie», ha rimarcato l’assessore alle Manutenzioni Gian Luca Lai.

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E’ stato pubblicato il 17 dicembre scorso, il bando per la concessione di contributi per l’abbattimento dei costi legati al “fitto casa”, a favore di studenti universitari che frequentano fuori dalla Sardegna. L’intervento assegna contributi per l’abbattimento dei costi del canone di locazione a studenti sardi che frequentano corsi universitari ed è suddiviso tra l’assessorato della Pubblica Istruzione, per la parte relativa agli studenti che frequentano Atenei non sardi e gli ERSU di Cagliari e di Sassari, competenti invece per l’erogazione del contributo agli studenti che frequentano gli Atenei sardi. L’importo massimo del contributo è di 2.500 euro annui per studente, in base al costo della locazione, così come indicato nel relativo contratto.

Le graduatorie verranno elaborate in base a criteri di reddito e di merito stabilite dalla Giunta regionale. Le domande potranno essere inoltrate, tramite il portale SUS – Sportello Unico dei Servizi, a partire dal 13 gennaio prossimo, con scadenza il 13 marzo 2020. Lo stanziamento disponibile per l’anno accademico 2019/20 è pari a 1 milione e 800mila euro.

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E’ online l’avviso INTER.M.O.F., la cui finalità è quella di contrastare l’abbandono e l’insuccesso negli studi attraverso il potenziamento delle competenze trasversali dell’ambito linguistico e il miglioramento della fruibilità della didattica a vantaggio degli studenti con particolare difficoltà, con specifico riguardo allo studio della lingua inglese. Le proposte progettuali potranno essere presentate in forma singola, da Università statali, aventi almeno una sede formativa in Sardegna, da Istituzioni pubbliche di Istruzione terziaria di livello equivalente a quello universitario, aventi almeno una sede formativa in Sardegna. I destinatari saranno gli studenti regolarmente iscritti alle Università o alle Istituzioni di istruzione terziaria di livello equivalente a quello universitario del territorio regionale.

Come disposto dalla Giunta regionale, potranno essere realizzati corsi, laboratori o stage per il miglioramento delle competenze trasversali dell’area linguistica, con particolare riguardo alla lingua inglese, come pure materiali didattici integrativi o azioni di tutoraggio, che favoriscano lo studio della lingua inglese e migliorino la fruibilità della didattica. Le attività saranno finanziate attraverso il POR FSE 2014-2020 con 500mila euro.

 

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Intervenendo oggi nella plenaria di Strasburgo sulla sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso C-502/19, Junqueras Vies, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha affermato: «È una sentenza molto importante che interessa direttamente la composizione di questa istituzione. La Corte si è pronunciata nel senso che l’assunzione del mandato parlamentare risulta dal voto degli elettori.

La Corte ha dichiarato che una persona la cui elezione al Parlamento europeo è stata ufficialmente proclamata dall’autorità competente dello Stato membro in cui suddetta elezione ha avuto luogo acquisisce a partire da tale momento la qualità di membro del Parlamento e gode della protezione dell’immunità parlamentare ai sensi dell’articolo 9 del protocollo sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea a partire dal momento della proclamazione ufficiale dei risultati. Di conseguenza, la qualità di membro del Parlamento deve reputarsi acquisita per il solo fatto e dal momento di suddetta proclamazione.

La Corte ha altresì statuito che l’immunità comporta che la misura di custodia cautelare a cui il deputato eletto è stato sottoposto dev’essere revocata, al fine di consentire al deputato di recarsi al Parlamento europeo e di completare le formalità necessarie.

Ciò detto, nel caso in cui l’autorità nazionale competente consideri che detta misura debba essere mantenuta dopo che la persona in questione ha assunto la qualità di deputato del Parlamento europeo, essa deve richiedere, il prima possibile, al Parlamento europeo la revoca di tale immunità, conformemente all’articolo 9 del suddetto protocollo.

Faccio appello alle autorità spagnole competenti per esortarle a conformarsi al tenore della sentenza e ho dato mandato ai servizi del Parlamento di valutare nei tempi più brevi possibili l’applicazione degli effetti della sentenza sulla composizione del nostro Parlamento.

Vi informo che non accetterò richiami al regolamento su questo tema.»

David Sassoli.

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È stata bandita nei giorni scorsi la gara d’appalto per l’affidamento del primo dei due lotti di lavori che, con un investimento complessivo di 1 milione e 300mila euro, consentirà la manutenzione straordinaria e l’ammodernamento dell’importante infrastruttura viaria. Nel dicembre del 2018, grazie alla partecipazione a un bando promosso dalla Regione Sardegna (realizzazione, completamento, manutenzione straordinaria e messa a norma e in sicurezza di opere pubbliche ed infrastrutture di interesse comunale e sovra comunale”) il Comune si era aggiudicato un finanziamento per l’esecuzione delle opere relative al primo lotto di lavori. Successivamente, grazie alla partecipazione a un ulteriore bando (“Interventi strategici per il completamento e miglioramento della rete stradale della Sardegna”), anche il secondo lotto era stato finanziato, garantendo così copertura all’intero progetto redatto dagli Uffici comunali.

Nel complesso, si tratta di un intervento razionale, su una struttura realizzata nel 1980, che oggi presenta segni d’usura causati dal tempo e dal carico continuo, con l’aggravio degli agenti atmosferici. Gli interventi che sono necessari per la messa in sicurezza e per il ripristino della piena funzionalità dell’opera prevedono, in ordine di priorità, demolizione e rimozione delle parti distaccate e danneggiate del calcestruzzo con protezione del ferro e ripristino del copriferro; scavo, verifica, impermeabilizzazione e rinterro in prossimità dei plinti di fondazione; realizzazione ex novo degli scarichi dell’acqua piovana dai giunti e ripristino dei 40 scarichi isolati distribuiti nelle campate del ponte. Il secondo stralcio di lavori è relativo alla posa in opera dei nuovi giunti di dilatazione; sollevamento dal basso delle testate degli impalcati del ponte per la rettifica degli appoggi e la messa in opera di nuovi apparecchi d’appoggio in teflon; realizzazione di nuovi parapetti per tutto lo sviluppo del ponte; messa in opera di nuove barriere e ripristino, dove possibile, di quelle esistenti; sistemazione della viabilità secondaria all’ingresso del porto e sotto il ponte. L’obiettivo primario, appunto, consiste nell’incremento delle condizioni di sicurezza, percorribilità di pedoni, ciclisti, veicoli, piccole imbarcazioni e natanti.

 

 

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È Arisa la madrina dell’edizione 2020 del Premio Bianca d’Aponte di Aversa, il contest italiano per cantautrici ormai diventato un appuntamento di grande prestigio nel panorama musicale italiano. L’annuncio è stato dato in una serata speciale del Premio, tenutasi a Roma mercoledì sera al Teatro Eduardo De Filippo dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, serata in cui è stato anche presentato il nuovo bando di concorso.

Ad Arisa spetterà il compito di presiedere la giuria nella prossima edizione del concorso, prevista al teatro Cimarosa di Aversa il 23 e 24 ottobre 2020, e di cantare ed incidere un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui è dedicato il Premio.

Il Premio Bianca d’Aponte, che si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, arriverà nel 2020 alla sua 16a edizione. Il bando di concorso e la scheda di iscrizione sono disponibili su www.premiobiancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza è fissata al 28 aprile.

Arisa segue altre esponenti di rilievo della musica in Italia che hanno svolto il ruolo di madrine nelle precedenti edizioni: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci e Fausta Vetere.

Ferruccio Spinetti, Tosca, Carlotta Scarlatto, Gaetano d'Aponte a Officina Pasolinione 2018

Nella serata di Roma si sono alternati sul palco la vincitrice assoluta del 2019 Cristiana Verardo, quella del premio della critica “Fausto Mesolella”, Lamine, e le altre finaliste di quest’anno Chiara Bruno, Eleonora Betti, La Tarma, Martina Jozwiak, Rebecca Fornelli, Giulia Ventisette e ChiaraBlue. In veste di ospiti, si sono invece esibiti Tosca, Musica Nuda, Giuseppe Anastasi, Alessio Bonomo, Giuseppe Barbera e Luigi Salerno. A condurre è stata Carlotta Scarlatto.

Intanto, su Sardegna 1 TV, ogni sabato alle ore 21.15 fino al 28 dicembre stanno andando in onda quattro speciali dedicati all’ultima edizione del Premio, curati da Ottavio Nieddu, con la realizzazione televisiva e la regia di Nino Gravino. Le trasmissioni sono fruibili in Sardegna sul canale 19 del digitale terrestre e ovunque in streaming sul sito www.sardegna1.it .

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Prosegue la rassegna Botti di Natale 2019, organizzata da Origamundi al Teatro delle Saline di Cagliari.

Venerdì 20 dicembre, alle 21.00, Teatro Tragodia ed Effimero Meraviglioso portano in scena “Istos”, testo di Virginia Garau per la regia di Maria Assunta Calvisi.

Lo spettacolo si ispira alla leggenda riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro” dal titolo “Il cervo in ascolto” dove sono presenti elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura in Sardegna e come si è propagata nelle varie zone assumendo colori e raffigurazioni tipici differenziati.

In scena la storia di una madre che nel momento in cui apprende la notizia della morte del marito a caccia del cervo, mette al mondo tre figlie femmine che, nel corso della rappresentazione, crescono attraversando le fasi dell’infanzia, della adolescenza fino alla maturità di donne così da poter intraprendere un percorso che le porterà a diffondere l’arte della tessitura e a vivere autonomamente e pienamente la loro vita. Nel corso dello spettacolo si snodano le filastrocche, i giochi, i racconti della madre (eternamente giovane a sottolineare la natura irreale e quasi mitica di questo personaggio), le invenzioni di storie giocose delle figlie, il sogno di un amore atteso e vagheggiato. La figura del cervo che irrompe a tratti nella scena, misterioso e ambiguo, a tratti sensuale o minaccioso, presente o evocato a rappresentare quello che in Sardegna si racconta anche attraverso il carnevale: legame stretto fra la vita e la morte, Eros e Thanatos.

Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e della tradizione di un popolo. A cucire tutto il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni.

Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura di Carol Rollo, i costumi evocativi e non legati alla tradizione di Caterina Peddis. A sottolineare momenti salienti le percussioni di Massimo Perra. Sul palco, con la regia di Maria Assunta Calvisi, ci saranno le attrici Rossella Faa, Daniela Melis, Carmen Porcu, Giulia Giglio.

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E’ stato pubblicato sulla pagina della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza l’avviso pubblico per la selezione di soggetti idonei a svolgere, a titolo volontario, le funzioni di tutore legale di minori di età nominati ai sensi dell’articolo 343 e ss del Codice Civile. La selezione avverrà con una procedura di selezione ad evidenza pubblica che si compone di tre fasi: la preselezione, la formazione obbligatoria e l’iscrizione nell’elenco dei tutori volontari. I requisiti di ammissibilità sono pubblicati  nell’avviso pubblico. La funzione di tutore legale è gratuita. Le domande devono essere presentate entro il 17 febbraio 2020.

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Entra nel vivo, a Macomer, la prima edizione del S’ard Festival. E lo fa sfoderando un tris di artisti da sempre legati all’omonima etichetta discografica: l’orchestra swing della Paolo Nonnis Big Band accompagnata dalla raffinatezza vocale di Francesca Corrias; le suggestioni world delle “Terre del Ritorno” di Ambra Pintore ed i ritmi coinvolgenti tra cumbia, reggae e dub dei Malasorti.

Archiviati i ritmi gitani del concerto dei Gipsy Gold, il festival che sta animando il centro del Marghine con una lunga serie di appuntamenti di musica live, ma anche tanta animazione, arredo urbano, gastronomia e artigianato, accende i riflettori su una raffica di concerti che accompagneranno in musica tutto il fine settimana.

Sabato 21 dicembre, alle ex Caserme Mura (ore 18.00), la Big Band di Paolo Nonnis rende omaggio alle grandi orchestre e alle signore del jazz con un programma eclettico e raffinato, un viaggio tra le sonorità dell’età d’oro dello swing, impreziosito dalla voce di Francesca Corrias. La cantante fondatrice dei Roundella, docente di canto-jazz al Conservatorio di Cagliari e ai seminari di Nuoro Jazz, è tra le più interessanti e originali interpreti della scena nazionale. Accompagnata da un organico di 15 musicisti interpreterà alcuni dei più celebri standards in un emozionante tributo alle first ladies della musica jazz.

Domenica 22 dicembre, in Piazza Caduti del Lavoro, a partire dalle 18.00, tocca invece ad Ambra Pintore scaldare la platea, complici i brindisi firmati dalle Cantina di Dolianova per il settantesimo anniversario e le degustazioni promosse dalle aziende del territorio. Le “Terre del ritorno”, disco di world music prodotto da S’ArdMusic e distribuito da Egea, sono le terre dalle quali scegliamo di allontanarci e alle quali, però, non sappiamo quando e se potremo mai fare ritorno. Ambra riparte dunque dalle atmosfere della sua Sardegna, perché è nella musica che l’artista ha riscoperto e dato un suono al suo forte sentire apolide. Sul palco, l’artista sarà accompagnata da Roberto Scala al basso e fisarmonica; Federico Valenti alle chitarre; Diego Milia al violino, mandolino, flauto, sax, bouzouki, armonica; Giorgio Rizzi alle percussioni; Marco Argiolas al sax e clarino.

Il secondo appuntamento musicale della serata di domenica 22 dicembre è quello coi Malasorti, trio nato grazie alla collaborazione tra il compositore elettronico Francesco Medda “Arrogalla”, il cantante Emanuele Pittoni ed il trombettista Francesco Bachis, questi ultimi due già componenti della band sarda Ratapignata. Un sound fuori dagli schemi, che usa il dub ed il “non finito” come linguaggio e che ama curiosare tra poetiche sarde, tropicali, balkan, jazz e mediterranee. “S’ArdiCity”, prodotto nel 2018 dall’etichetta sarda S’ArdMusic è il primo album ufficiale del gruppo.

Tra i protagonisti della manifestazione “Natale a Macomer” non solo prestigiose produzioni musicali isolane ma anche ospiti internazionali tra i quali spicca, lunedì 23 dicembre, la spiritualità gospel degli americani United Voices”, in scena nella suggestiva atmosfera della Chiesa di San Pantaleo (ore 20.00). Composto da coristi gospel professionisti e di grande talento, il gruppo è originario della zona nord-est degli Stati Uniti. Negli oltre quindici anni di esperienza, questi musicisti hanno condiviso le scene con i più famosi artisti gospel e R&B del mondo: la loro incredibile vocalità si manifesta fin dalle prime note, così come la passione, il ritmo e la spiritualità che li guida durante i canti.

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Dopo la prima campagna di scavo svoltasi a Nuxis, presso la grotta di Acquacadda, diretta dal professor Riccardo Cicilloni, docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con la prof.ssa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, è iniziata una vera e propria operazione culturale. Grazie all’apertura dello scavo al pubblico e alla chiusura dello stesso durante i mesi invernali, è stato deciso di raccontare la prima campagna di scavo attraverso una mostra fotografica dal titolo “Dig in Acquacadda – Racconto per immagini della prima campagna di scavo”.

La mostra fotografica amplifica ancora di più l’attività di divulgazione e accessibilità del dato scientifico: «Grazie alla mostra fotografica sarà possibile, anche per chi non può accedere alla grotta, vedere e apprezzare quanto fatto durante il mese di settembre scorso», dichiarano i curatori Federico Porcedda, Marco Cabras e Riccardo Cicilloni.

La mostra verrà inaugurata venerdì 20 dicembre, alle ore 18.00, per l’occasione presso la grotta di Acquacadda. L’esposizione sarà itinerante.

Grande importanza si sta dando alla comunicazione. Alle attività di studio e ricerca infatti si stanno affiancando attività legate alla divulgazione dei risultati e ad una maggiore conoscenza del dato scientifico, attraverso una serie di iniziative online e offline: social network, scavo aperto al pubblico, seminari e attività con la comunità locale.

Tutto ciò rientra nella cosiddetta Terza Missione dell’Università di Cagliari, la quale si pone come obiettivi quelli di favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.

Le attività di scavo e ricerca sono state rese possibili grazie alla concessione di scavo da parte del MIBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e si sono svolte con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del Comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’Associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Oristano e Sud Sardegna. Le operazioni di scavo sono previste anche per le annualità 2020 e 2021, mentre le attività di ricerca e analisi dei dati di scavo sono in corso in queste settimane.

Il sito preistorico della grotta di Acquacadda (o Grotta de Su Montixeddu), frequentato a scopo funerario almeno dall’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta prof.ssa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari.

La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti la nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame, e poi del Bronzo, effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C.

La manifestazione e la mostra sono state realizzate grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del turismo, artigianato e commercio.