24 November, 2024
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C’è una Sardegna che sta vincendo la scommessa del turismo fuori stagione. Ci sono paesi e comunità dell’interno che, grazie a una programmazione coraggiosa e caratterizzata da iniziative di qualità, ormai da anni vantano risultati ragguardevoli in termini di presenze e gradimento, soprattutto nei periodi cosiddetti ‘di spalla’. La manifestazione “Autunno in Barbagia 2019”, che ha chiuso i battenti la settimana scorsa a Orune, ne è la dimostrazione. Promosse da Camera di Commercio di Nuoro e da ASPEN, le Cortes Apertas sono il vero motore del turismo della Barbagia.

I primi dati dell’importante appuntamento autunnale sono stati diffusi oggi nella Sala consiliare del comune di Bitti durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, il presidente dell’Aspen, Roberto Cadeddu, il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, gli assessori del Turismo e della Cultura, Christian Farina ed Ivana Bandinu, ed alcuni consiglieri comunali. Confermato il trend di crescita che supera i 500mila visitatori in 32 paesi con il coinvolgimento di circa 2.500 imprese del settore dell’artigianato, della ristorazione, dell’enogastronomia e della ricettività. Come da tradizione, ormai da tempo Bitti apre “Autunno in Barbagia” nel primo weekend di settembre. Ed è sempre Bitti a promuovere le Cortes de Natale e il Capodanno in piazza nel cuore della Sardegna, appuntamento che negli ultimi anni ha richiamato numerosi partecipanti. L’iniziativa è finanziata con 50mila euro, attraverso il fondo regionale della legge n. 7 dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.

Bitti, exploit oltre le previsioni. “Autunno in Barbagia”, infatti, da solo non basta. Serve una pianificazione più articolata, capace di andare oltre il turismo del fine settimana. E servono Comuni disposti a investire e mettersi in gioco. Uno degli esempi più significativi è sicuramente Bitti, dove l’Amministrazione comunale ha saputo trasformare in progetti validi e concreti le tante opportunità offerte dal territorio: dalla cultura all’ambiente, dall’enogastronomia all’ospitalità diffusa, dal patrimonio archeologico alle tradizioni del mondo agropastorale.

Un dato su tutti: la mostra multimediale ‘Da Vinci Experience’, ospitata al cinema Ariston dal 3 maggio fino all’8 dicembre di quest’anno, ha fatto registrare ben 9mila presenze con oltre cento scuole sarde che hanno scelto il paese barbaricino come meta delle gite di istruzione. Decine di migliaia di visitatori che, in diversi casi, hanno soggiornato a Bitti, pranzato negli agriturismi della zona, visitato “Romanzesu”, uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna, o percorso le viuzze del paese verso i musei della Civiltà contadina e pastorale e del Canto a tenore. Tappa obbligata per i più piccoli il sito all’aperto di BittiRex, dedicato ai dinosauri, mentre per gli appassionati della natura ben ottomila ettari di boschi e vallate suggestive da esplorare all’interno del Parco regionale di Tepilora, una delle aree inserite, insieme a Rio Posada e Montalbo, nella Riserva di Biosfera riconosciuta dall’Unesco. Un exploit che Bitti conta di replicare anche nel 2020 con numerose nuove iniziative già in cantiere che saranno presentate all’inizio del prossimo anno.

Intanto, tutto è pronto per il gran finale 2019 con il programma delle Cortes di Natale e le iniziative per il capodanno che, così come accade ormai dallo scorso anno, sarà festeggiato in piazza a suon di musica e balli.

«Anche per il 2019 si rinnova l’appuntamento con Cortes de Natale: una manifestazione che rispecchia il format di Autunno in Barbagia e lo integra con una chiave prettamente natalizia dove associazioni, gruppi folkloristici di ballo e canto, e numerosi cittadini organizzano diverse iniziative dedicate ai tanti visitatori, grandi e piccoli, attesi in paese.»

Così il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, che ha aggiunto: «È nostro obiettivo consolidare e migliorare i risultati ottenuti nelle precedenti edizioni dando continuità a un’offerta turistica che intendiamo promuovere 12 mesi l’anno. Con le Cortes di Natale e il Capodanno in piazza vogliamo valorizzare un’esperienza quasi unica per un piccolo paese dell’interno della Sardegna che, con tenacia e determinazione vuole mettere in campo tutte le forze migliori nel combattere, anche attraverso tali iniziative, la tragica piaga dello spopolamento. In questi ultimi anni – ha concluso Giuseppe Ciccolini – Bitti si è affacciata nel settore turistico con coraggio e tanta voglia di fare: siamo ancora all’inizio di un percorso che, sono certo, potrà dare importanti riconoscimenti all’impegno della nostra comunità».

«Autunno in Barbagia – ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò – è ormai una realtà consolidata. Con grande soddisfazione possiamo dire che oggi è l’appuntamento autunnale per eccellenza, non soltanto per i sardi ma soprattutto per i non residenti. La manifestazione è anche rimbalzata sulle pagine di autorevoli quotidiani stranieri e ovunque, quando si parla di autunno in Sardegna, il primo evento menzionato è Autunno in Barbagia. Nel nostro piccolo, grazie al racconto della nostra storia e delle nostre identità, abbiamo creato un prodotto turistico rendendolo riconoscibile e soprattutto fruibile. Ora è necessario fare un ulteriore salto di qualità. Gli eventi devono continuare a essere un momento economicamente rilevante per le nostre comunità. Perciò – ha concluso Agostino Cicalò – sarebbe motivo di orgoglio se alcune attività hobbistiche presenti ad Autunno in Barbagia si trasformassero, nel prossimo futuro, in vere attività di impresa capaci di valorizzare, creando economie e nuova occupazione, conoscenze ed esperienze che altrimenti rischierebbero di scomparire.»

«Siamo partiti venti anni fa con pochi Comuni; oggi tutti i centri della Barbagia fanno parte della manifestazione autunnale. E basterebbe questo dato per dire che siamo più che soddisfatti – ha affermato Roberto Cadeddu, presidente dell’ASPEN, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Nuoro -. La verità è che è nata una sana competizione tra le varie comunità; noi abbiamo fatto soltanto il nostro mestiere, svolgendo un ruolo importante nella fase di coordinamento degli eventi. Ci sono paesi come Bitti, Oliena e Mamoiada che sono stati davvero esemplari. Ma tutti i Comuni sono da elogiare perché hanno saputo cogliere l’opportunità di rilanciare i propri territori. Ora si deve crescere. Autunno in Barbagia è una vetrina, ma non basta. Occorre passare dall’estemporaneità degli eventi alla permanenza tutto l’anno delle attività produttive. Il consolidamento della manifestazione e il suo successo, non solo turistico – ha concluso Roberto Cadeddu – passano necessariamente attraverso questa via.»

Nutritissimo il programma di eventi a Bitti nel mese di dicembre. Su tutti le Cortes de Natale e il Capodanno in piazza. L’apertura delle Cortes è fissata per il 29 dicembre, alle 10.00, con i Percorsi enogastronomici nelle vie del centro storico. A seguire, l’esibizione dei gruppi di canto a tenore e la rassegna di organetto e balli sardi. Il 30 si svolgerà la seconda edizione di Cantanne su Nenneddu. Il 31 mattina sono previsti spettacoli di animazione per le vie del paese. Ma a ravvivare Bitti saranno soprattutto i più piccoli che rinnoveranno la tradizione de ‘S’Arina càpute’, bussando casa per casa per raccogliere dai compaesani, come buon auspicio per il nuovo anno, le offerte in cibo o denaro. Dalle 23, infine, in Piazza Asproni, sarà grande musica con il gruppo pugliese Etnikantaro e la band campana dei Terraemares. A presentare la serata e ad accompagnare il pubblico verso il 2020 sarà Ottavio Nieddu.

Già prima delle Cortes, numerosi gli appuntamenti in calendario, a partire dal concerto dei Tazenda, il 22 dicembre, alle ore 20.30 al Cinema Ariston, con la partecipazione straordinaria di Benito Urgu. La mattina del 25 per le vie del centro saranno proposti i Canti di Natale. Sempre al Cinema Ariston, il 28 dicembre, ancora musica con l’esibizione di Veronica Perseo, da ‘Tali e Quali Show’. L’ultima rassegna in programma all’Ariston è fissata per il 4 gennaio 2020 con il concerto ‘Queen in Rock the Rapsody’. Le altre iniziative previste fino all’Epifania si possono consultare nel programma in allegato e sul sito del comune di Bitti.

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«La salute dei sardi non si tutela con tagli alla spesa e scelte calate dall’alto in un esercizio di centralismo statale che non tiene conto delle richieste che arrivano dalle Regioni e dai territori. Condivido le perplessità dell’assessore Mario Nieddu, con il quale stiamo lavorando per dare alla nostra Isola un nuovo ed efficiente sistema sanitario che garantisca la migliore assistenza possibile ai pazienti. Non siamo quindi favorevoli a un’intesa che vada in senso opposto, e che più che un patto è un’imposizione.»

Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando l’ultima bozza del Patto della Salute licenziata dal Governo e in cui non hanno trovato spazio le indicazioni della Sardegna esposte in Conferenza delle Regioni. Tra le proposte avanzate sui tavoli romani, lo scorporo della spesa per la prevenzione dal tetto del 5% del deficit, soglia limite per le Regioni, che si vedrebbero commissariate in caso di inadempienza.

«Riteniamo – spiega l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – che la spesa per la prevenzione debba essere considerata al pari di un investimento che consentirà al sistema sanitario di ridurre i costi, generando un risparmio ‘sano’. Una visione che si contrappone alla politica dei tagli lineari e da cui dipende la sostenibilità di tutto il sistema sanitario nazionale.» Un’ipotesi che non ha incontrato il favore dei ministeri della Salute e dell’Economia. «Non possiamo accettare che la politica sanitaria del Paese sia dettata dal Mef. Nel momento in cui noi abdichiamo al nostro ruolo e lasciamo all’economia la guida delle politiche sanitarie, queste ultime non potranno che essere perdenti.»

Contrarietà da parte degli esponenti della Giunta anche alla decisione del ministro della Salute di subordinare l’erogazione delle risorse aggiuntive al Fondo sanitario nazionale alla sottoscrizione del Patto della Salute da parte delle Regioni. «Un vincolo – conclude Mario Nieddu – che suona come un ricatto per tutte le Regioni che hanno accesso al Fondo. La Sardegna, che tra l’altro autofinanzia la propria spesa sanitaria, non ne trarrebbe alcun vantaggio. Vogliamo siglare un buon Patto che sia adeguato ai bisogni dei cittadini e non sottoscrivere un accordo che risponda alle esigenze politiche dell’attuale maggioranza di governo.»

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Il progetto Sardware realizzato da quattro giovani volontari che si occupano di tradurre applicazioni e programmi informatici in sardo, si è aggiudicato il premio “Si moves sa limba, sa limba ti movet”, destinato dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari a personalità che si siano distinte in maniera significativa nella diffusione e nella promozione della lingua sarda.

Il riconoscimento è stato consegnato nel weekend durante l’evento itinerante “Si moves sa limba salimba ti movet”, l’appuntamento conclusivo delle attività svolte ogni anno dall’istituto sassarese di studi e ricerche, che per la prima volta si è tenuto in Barbagia, accolto da un pubblico numeroso nel Centro polivalente di Orotelli.

A ricevere la pergamena dalla mani del direttore scientifico Is.Be, Michele Pinna e dalla presidente Maria Doloretta Lai, sono stati Lisandro Beccu di Silanus, Gianfranco Fronteddu di Oliena, Luca Meloni di Mamoiada e Adrià Martin di Barcellona. Quest’ultimo è un giovane catalano che dopo aver frequentato l’università di Cagliari si è appassionato di lingua sarda, divenendo un perfetto parlante della variante campidanese.

Il progetto è ancora in fase embrionale, finora sono stati tradotti telegram, facebook, un navigatore jps e sono in programma altre applicazioni. «L’idea è nata dalla volontà di avvicinare la lingua sarda agli strumenti della modernità e portarla sempre più alla portata dei giovani – hanno sostenuto i vincitori -. Con il sostegno anche da parte delle istituzioni si potrebbe fare meglio. Questo premio ci dà un po’ più di carica per proseguire nella giusta direzione».

All’incontro di Orotelli, coordinato dalla responsabile della formazione Is.Be, Daniela Masia Urgu, lo stesso primo cittadino Giovannino Marteddu si è espresso in lingua sarda, manifestando soddisfazione per le attività realizzate in collaborazione con l’Istituto. A dare avvio alle attività è stata l’esibizione a tenore de “Su Cuncordu de Oroteddi Terra ‘e oro”.

Nel corso della mattinata sono consegnati gli attestati di partecipazione ai corsisti di Arzana, Bonorva, Gavoi, Girasole, Bolotana, Martis, Nuoro, Fonni, Pozzomaggiore, Sassari e Tula. Sono intervenuti i docenti Daniela Masia Urgu, Lucia Sechi, Francesca Sini, Adriana Cocco, Immacolata Salis e Ivan Marongiu.

Tra le curiosità, per la prima volta in trent’anni di attività (traguardo festeggiato proprio nei giorni scorsi) il Camillo Bellieni ha consegnato per la prima volta i diplomi di competenza linguistica C1, ai corsisti Daria Baroni, Angelo Cocco, Maria Elena Cocco, Franceschina  Falchi, Marco  Satta, Fabio Tuseddu, tutti di Martis.

L’evento è stato occasione per presentare il libro postumo del compianto Enzo Espa, “La risata dei muri vecchi. Su risu de sos muros betzos”, pubblicato dalla Edes, a cura di Michele Pinna.

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Il generale Francesco Olla ha presentato questa mattina, nell’auditorium del Convitto Nazionale Statale “Vittorio Emanuele II”, a Cagliari, il CalendEsercito 2020 intitolato “Soldati”.

L’edizione 2020 dell’opera editoriale, è stata illustrata dal comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, alla presenza del prefetto di Cagliari, dott. Bruno Corda, delle autorità civili e militari dell’Isola, delle associazioni combattentistiche e d’Arma ed una numerosa rappresentanza di studenti del Convitto Nazionale Statale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.

Dopo il saluto di benvenuto da parte del Rettore del Convitto Nazionale, dott. Paolo Rossetti, il generale Francesco Olla ha presentato il calendario della Forza Armata il cui tema di quest’anno è l’identità del Soldato italiano quale fondamentale pilastro dell’Esercito Italiano: «… essere Soldati vuol dire servire in armi la Patria con lealtà e orgoglio, onorare e rafforzare i valori, le tradizioni e le virtù militari, essere fedeli sempre al proprio giuramento, dimostrare coraggio e altruismo, essere pronti a sacrificare la vita per la difesa del nostro Paese e il bene della collettività».  Il comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, nel corso del suo intervento, ha inoltre sottolineato che «l’Esercito è un’Istituzione moderna, capace, competente, pronta ed efficiente, basata sull’elemento umano e supportata da moderne tecnologie, elemento cardine del sistema di difesa per la sicurezza interna ed esterna del Paese».

Ulteriore novità dell’edizione 2020, è rappresentata da “Noi Siamo l’Esercito” il calendario fotografico, inserto del CalendEsercito che scandirà i mesi del prossimo anno con dodici scatti e altrettanti valori identitari della Forza Armata.

A seguire la consegna simbolica del “CalendEsercito 2020” ai rappresentanti delle Istituzioni convenute unitamente alle eccellenze sportive di ieri e di oggi della  regione Sardegna.

La cerimonia di presentazione si è conclusa con un concerto della banda musicale della Brigata “Sassari”.

L’edizione di quest’anno, disponibile sia nella versione classica tradizionale “da muro” sia in quella “fotografica”, contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite. L’Opera Nazionale assiste, attualmente, circa 500 orfani di ufficiali, sottufficiali, graduati nonché dei militari di truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.

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La passeggiata coperta del Bastione Saint Remy si anima con la manifestazione di artigianato ed enogastronomia Tipicità, da giovedì 19 dicembre, alle ore 14.00. L’evento in Galleria durerà cinque giorni e si concluderà il 23 dicembre. Un brindisi inaugurale è previsto alle ore 18 di giovedì, con spumante Brut Chardonnay Caralis offerto dalle cantine di Dolianova, accompagnato dalla degustazione del croccante della sposa e del prelibato torrone di Aritzo preparato sul posto da Fausto Maxia. A tenere compagnia ai visitatori anche la musica dal vivo dei Dejavu. Per i più piccoli, dalle ore 17.00 alle ore 20.00 ci sarà lo spettacolo di magia, bolle e burattini, con Babbo Natale e i suoi elfi, curato dall’associazione Brullas. Dall’apertura fino all’orario di chiusura, previsto per le 21.30, ogni giorno l’aperitivo a Km 0 realizzato da Orange Caffè con i prodotti delle aziende isolane.

Tutti i giorni , tra gli archi della Passeggiata. Gli eventi permanenti, che si potranno vedere appunto ogni giorno, sono Casteddu…e is Casteddaius”. Il Gruppo Folklorico di Cagliari Quartiere Villanova propone un meraviglioso omaggio alla città di Cagliari, alla sua storia, alle sue tradizioni, tra fede e festa nella quotidianità con istantanee del passato, abiti antichi, sonorità.

Domus de Janas di Sardegna”. Mostra fotografica curata da Archeofoto Sardegna, con scatti di Nicola Castangia e fotografie aeree di Maurizio Cossu. Sono 25 scatti particolari che mostrano e raccontano quelle che sono tra le più belle Domus dell’isola. La particolarità della mostra sta proprio nella scelta dello scatto che vuole privilegiare, attraverso il gioco di luci, la bellezza interna delle sepolture ipogee, e rivelarne alcuni significati. Si potranno ammirare all’interno delle Domus de Janas pitture in ocra rossa, che simboleggiano la vita e la morte, il passaggio da una dimensione a un’altra, il ritorno alla dea Madre. La nascita e la morte nella commistione ideologica ed iconografica di queste opere create dalla mano di una civiltà esistita almeno 5mila anni fa.

“I mestieri dimenticati”. Mostra fotografica di Gabriella Pira, che ben si inserisce nell’ambito della manifestazione Tipicità, una vetrina per le eccellenze di artigianato e produzioni agroalimentari sarde. Attraverso questi scatti, infatti, è possibile fare un viaggio nella dimensione di alcuni antichi mestieri quasi dimenticati, e osservare il duro lavoro e l’impegno di intere famiglie che ancora vi si dedicano. Anche le fotografie hanno voluto rispettare la tradizione: gli scatti sono stati eseguiti in analogico con rullino in bianco/nero, sviluppati e poi stampati in camera oscura secondo la tecnica dei ‘bagni chimici’ per imprimere sulla carta i contrasti tra luce e buio, tra chiaro e scuro, che raccontano in modo più vivo la realtà. Ogni fotografia, stampa unica fatta a mano e in originale, ha un suo vissuto, la sua storia e i suoi ‘segni del tempo’. E’ possibile vedere scatti sulla raccolta delle arselle, la tosatura delle pecore, la smielatura: un racconto fotografico che ci mostra quanto siano impegnativi questi antichi mestieri, ma quanto ci rappresentino.

“In bianco e colore – Le cuffie”. Mostra fotografica di Alessandro Spiga. Le cuffie sono un accessorio arcaico del vestiario popolare sardo, assai probabilmente presenti da tempi remoti in quasi tutte le località dell’isola, ma conservate solo in alcune, sono state spesso eliminate o sostitute da copricapi più “moderni” in molte comunità. Le cuffie erano “indumenti fantasma”, sempre nascosti completamente o quasi del tutto da altri capi quando le donne adulte stavano in pubblico, eppure spesso preziosamente ornati negli esemplari festivi. Due sono i principali tipi di cuffie sarde: uno modellato (esempio: Desulo) di derivazione medioevale e l’altro a sacco (esempio: Iglesiente) di ascendenza rinascimentale. A questi si deve aggiungere un terzo tipo, a turbante, come quello di Busachi, che non si può considerare una vera e propria cuffia, pur mantenendone le funzioni.

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Dopo la vittoria del talent show condotto da Antonella Clerici, Sanremo Young, Tecla porterà in gara al Festival di Sanremo 2020 la canzone “8 marzo”.

Il brano con cui Tecla si esibirà giovedì 19 dicembre durante il programma Sanremo Giovani, in prima serata su Rai Uno, si intitola “8 marzo” (etichetta Rusty Records, prodotto da Diego Calvetti) e parla delle donne e della loro forza nell’affrontare la vita di ogni giorno, anche nei momenti più duri. Gli autori sono Piero Romitelli, Rory Di Benedetto, Emilio Munda, Rosario Canale, Marco Vito.
«Sono onorata di poter portare un pezzo che parla della forza femminile, sono giovane ma ho già una mia visione sul mondo. Nessuno può decidere cosa dobbiamo fare, dire o essere. Dimostriamo a noi stesse cosa siamo in grado di fare!»

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Prima dell’inizio della partita Cagliari-Lazio, il portiere del Cagliari Alessio Cragno ha ricevuto, sul prato della Sardegna Arena, il “Premio Pulici”, come miglior portiere della Serie A 2018-2019. A premiare Alessio Cragno è stata l’organizzazione della Scopigno Cup, con Fabrizio Formichetti, presidente della giuria composta da prestigiose firme del giornalismo sportivo italiano, e la famiglia di Felice Pulici, l’estremo difensore della Lazio (Scudetto nel 1974) scomparso proprio un anno fa.
Alessio Cragno è stato votato lo scorso ottobre come miglior portiere della scorsa stagione «per avere aiutato il Cagliari a raggiungere gli obiettivi societari attraverso un rendimento elevatissimo e sempre costante, caratteristica fondamentale per un giocatore che ricopre il suo ruolo. Una qualità che avrebbe certamente apprezzato il grande Felici Pulici».

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Sono stati inaugurati sabato sera, in Corso Vittorio Emanuele, a Sant’Antioco, il presepe del maestro Gianni Salidu e la mostra dei presepi tradizionali ed artistici, entrambi organizzati dall’associazione “Sant’Antioco abbraccia il mare”. L’iniziativa, coordinata da Pinella Bullegas, vedova del maestro Gianni Salidu, è giunta alla 10ª edizione per il presepe del maestro ed alla 3ª per la mostra.

Il presepe del maestro Gianni Salidu è stato allestito nel giardino nel viale alberato messo a disposizione dalle famiglie Locci e Maggio; la mostra “I presepi nell’isola” è stata realizzata nel corso Vittorio Emanuele, al civico 27.

L’inaugurazione della mostra è stata arricchita dall’esibizione del coro polifonico “Chorodia voci di Sardegna”.

Alleghiano l’album delle foto del presepe del maestro Gianni Salidu e dell’inaugurazione della mostra, e l’intervista realizzata con Pinella Bullegas.

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Posticipo di lusso, questa sera, alla Sardegna Arena, per la 16ª giornata di andata, tra Cagliari e Lazio, alla vigilia rispettivamente quinta e terza forza del campionato.

La Lazio è una delle squadre più in forma, reduce da un filotto di sette vittorie consecutive che hanno rilanciato la squadra capitolina alle spalle di Juventus ed Inter, potenzialmente a soli 3 punti dalla vetta. La squadra biancoazzurra gioca un gran calcio, trascinata dal bomber Ciro Immobile, capocannoniere del campionato con ben 17 reti realizzate in 15 partite, e dalla coppia formata da Luis Alberto, recordman in materia di assist, e Milinkovic Savic, forse il pezzo più pregiato, inseguito dai migliori club europei.

Il Cagliari arriva a questa sfida con il morale alle stelle, con un filotto di ben 13 risultati utili consecutivi che l’hanno lanciato dall’ultimo posto, dopo le due sconfitte iniziali subite alla Sardegna Arena con Brescia ed Inter, fino al quarto posto. I rossoblu di Rolando Maran rispettano la Lazio ma scenderanno in campo senza paura, decisi a tentare il definitivo salto di qualità, dopo le tante imprese compiute in questa stagione, su tutte le vittorie di Bergamo e Napoli.

Se il Cagliari dovrà guardarsi dagli attaccanti della Lazio, quest’ultima non potrà distrarsi in difesa, perché Joao Pedro (bomber rossoblu con 10 reti), Radja Nainggolan, Giovanni Simeone e Nahitan Nándezn sono in grado di crearle grossi problemi.

Il tecnico rossoblu dovrà fare a meno degli squalificati Robin Olsen e Marko Rog e degli infortunati Valter Birsa, Leonardo Pavoletti ed Alessio Cragno (gli ultimi due assenti da inizio stagione). Simone Inzaghi, viceversa, ha tutti a disposizione, eccezion fatta per l’infortunato Adam Marušić.

Fischio d’inizio ore 20.45, dirige Fabio Maresca di Napoli.

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Per l’anno 2020, non sono previste modificazioni su importo e regolamento del contributo di sbarco del comune di Carloforte, che resterà invariato rispetto all’anno in corso.

Ne dà comunicazione, con una breve nota, il sindaco, Salvatore Puggioni.

«Al fine di poter consentire agevolmente il rinnovo annuale dei certificati di esenzione per l’anno 2020 – spiega il sindaco Salvatore Puggioni – si autorizza l’utilizzo e la validità dei documenti rilasciati nell’anno 2019, limitatamente ai soli mesi di gennaio e febbraio 2020. Improrogabilmente, dal 2° marzo 2020, saranno ritenute valide unicamente le sole certificazioni rilasciate nell’anno 2020. Dal 1° gennaio 2020 – conclude Salvator Puggioni – sarà possibile procedere per il rinnovo delle esenzioni, rivolgendosi presso l’Ufficio tributi, in località ex Cisternone.»