23 November, 2024
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Quartu Sant’Elena riapre le porte di Casa Olla – Isola (via Mori 26), una delle case campidanesi più amate in città. E lo fa per le feste natalizie e di fine anno. Due giornate all’insegna della musica e del buon cibo tradizionale. “Lollas” si tinge dunque di rosso Natale, per le serate del 28 e 29 dicembre, e porta dentro le “lollas“, appunto, la cittadinanza, i turisti e tutti i curiosi.

«Abbiamo deciso di aprire per due giorni Casa Olla – ha detto il sindaco Stefano Delunas -, per una manifestazione che legasse le festività del Natale all’attesa del Capodanno, per accompagnare con buona musica, vini e cibi, la fine dell’anno e aprirci all’anno nuovo. Questo sempre all’insegna delle tradizioni di una città viva, che desidera mostrare le sue bellezze. Lollas è una manifestazione molto amata in città e non solo, abbiamo turisti e visitatori da ogni luogo che si riversano dentro le nostre case storiche. Per questo abbiamo deciso di sperimentare una due giorni sotto le festività natalizie, e sono certo ci sarà una grande risposta.»

Il programma. Sarà aperta Casa Olla – Isola, in via Mori 26, alle ore 20.00, con il concerto di Rossella Faa, a seguire dalle ore 21.00 ci saranno degustazioni enogastronomiche di dolce e di salato e dei vini della tradizione isolana e soprattutto cittadina.

Il 29 dicembre ad esibirsi, alle ore 20.00, sarà Adele Grandulli – Vintage Evolution Projet, con Mauro Mulas, Alessandro Atzori e Pierpaolo Frailis, a seguire dalle ore 21.00, la degustazione enogastronomica.

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Il M5S contesta le nuove norme urbanistiche della Regione.

«Camere più ampie, centri benessere, servizi di supporto alle strutture ricettive. In altre parole: crescita esponenziale delle volumetrie. Non in città ma lungo la fascia costiera, entro i 300 metri dal mare. Nuove colate di cemento sulle nostre spiagge. Questi sono i piani del presidente Christian Solinas che dal prossimo anno rischiano di compromettere seriamente le coste sarde. Tutte. Ampliamento non è sinonimo di miglioramento. Le coste della Sardegna, lo ribadiamo, devono essere preservate. Le strutture ricettive necessitano di attente opere di recupero e di riqualificazione da effettuarsi nel massimo rispetto dell’ambiente. Soltanto attraverso la tutela del territorio la nostra regione riuscirà ad attrarre un maggior numero di visitatori e ad ottenere maggior competitività. Come ben sappiamo le nostre spiagge vengono apprezzate e amate in tutto il mondo soprattutto per la loro caratteristica bellezza di luoghi incontaminati. Chi arriva in Sardegna cerca un paradiso d’altri tempi, non cataste di lettini sulla battigia, centri benessere in riva al mare, ristoranti e hotel dalle proporzioni immense. La favola di Natale di quest’anno non ha esattamente un lieto fine. Certo c’è la stalla, ci sono il bue e l’asinello, ci sono i pastori con il loro latte a prezzo stracciato ed i loro agnelli sottocosto ma in questa storia di Natale il protagonista non sarà un bambinello, la vera protagonista, come troppo spesso accade alle nostre latitudini è la Mangiatoia.»

Questo l’affondo della capogruppo del M5S Desiré Manca in replica alle ultime dichiarazioni del presidente Christian Solinas. Desirè Manca ribadisce l’opposizione del M5S alla legge urbanistica in cantiere che permetterà nuovi motivi di scempio e punta il dito anche contro la riforma della Sanità.

«La strada battuta per quanto riguarda l’edilizia viene riproposta: nuovi ospedali, nuove poltrone e nessun interesse per il recupero dell’esistente. In Sardegna non servono nuovi ospedali, dobbiamo restituire dignità a quelli esistenti. Occorre assumere nuovi medici, poter ridurre le liste d’attesa oggi infinite, acquistare medicinali, strumenti e apparecchiature all’avanguardia.»

«A cosa servono nuovi ospedali se non riusciamo a far funzionare quelli esistenti? Dobbiamo recuperare i presidi ospedalieri del territorio, garantire migliori condizioni di vita alle persone che soffrono e ai sardi il diritto di potersi curare nella propria terra.»

«Dopo i regolari nove mesi di gestazione questa giunta ha partorito poltrone e cemento. Per tutti. Il miracolo di Natale ha moltiplicato le ASL e le cubature edilizie, preferendo la facile via del qui ed ora di un immediato ritorno di consensi alla via più impervia di una visione lungimirante che avrebbe consentito la protezione del nostro territorio dagli attacchi scellerati dei cementificatori ad ogni costo.»

«Grazie alla moltiplicazione delle ASL, e delle cariche connesse, nessuno resterà in piedi, e grazie alla dorsale del gas, altro esempio di lungimiranza, potremo realizzare il sogno dei sardi di diventare una stazione di servizio al centro del mediterraneo, sacrificando una vasta porzione di territorio di un’isola ancora considerata verde e che tende sempre di più al grigio, con i soliti prenditori che prosperano e le solite briciole per i sardi.»

«A questo punto attendiamo con una certa apprensione la stella cometa e l’arrivo dei Magi, abbiamo la sensazione che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sostituiranno oro incenso e mirra con nuove/vecchie province e relativi presidenti e assessori – conclude Desirè Manca -. Le seggiole sono pronte e la mangiatoia è servita, buon appetito a tutti, tranne che al popolo di Sardegna.»

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Un week end ricco di musicadegustazioniteatrolaboratori visite guidate per scoprire Cuglieri e il suo territorio. Sabato 28 domenica 29 dicembre si conclude la quarta edizione di “Sardinia Anima Mundi”, il festival di arte, cultura e musica che invita a conoscere il paese del Montiferru attraverso le sue tradizioni e un ricco itinerario del gusto e dei saperi locali. Saranno tantissime le iniziative in programma chenel Teatro Ex Seminarioculmineranno sabato 28 nei concerti di Mamadou & Guney Africa e di Claudia Crabuzza, mentre domenica 29 spazio alle poetiche marionette di Nadia Imperio, fino alla travolgente pizzica e alla taranta del Salento degli Arakne Mediterranea.

Ma non mancheranno le degustazioni nel percorso dei Saperi e dei Sapori arricchito dalle musiche itineranti a cura della Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”, le visite guidate al Museo Archeologico ed alla Chiesa dei Cappuccini, il percorso “La via dell’olio”, i laboratori di panadas, dierboristeria cucina creativae quello dedicato al sapone all’olio d’oliva.Anche nel week end conclusivosaranno inoltre presenti le produzioni di erboristeria, lo zafferano, i prodotti a base di lavanda e le ceramiche artistiche.

Voluto dall’Amministrazione comunale con il supporto dell’assessorato regionale al TurismoIl progetto, il festival “Sardinia Anima Mundi” è giunto alla sua quarta edizione e si avvale per il cartellone musicale del coordinamento artistico dell’associazione Jana Project, mentre il percorso dei saperi e dei sapori è coordinato dalla cooperativa La Famiglia.

Sono due gli appuntamenti in programma sabato 28 dicembre alTeatro Ex Seminario“Parole e musiche dall’Africa” è il titolo del concerto che alle 19.00 vedrà sul palco il cantastorie Mamadou M’Bengas ed il gruppo musicale Guney Africa. In scenacanti, danze, poesie, storie e le percussioni dell’Africa dell’ovest, per ripercorrere la storia del continente nero da cui ha avuto inizio l’avventura umana, fino alla schiavitù e alle ultime tragedie nel Mediterraneo.

Alle 21.00, sempre sabato 28 dicembre al Teatro Ex Seminario, la cantautrice Claudia Crabuzza, premio Tenco 2016, porterà invece in scena il suo concerto-spettacolo “The living road”, un tributo alla cantante di origine messicana-statunitense Lhasa de Sela, vissuta tra Europa e America e scomparsa a soli a 37 anni nel 2010. Accompagnata al piano e harpejji di Simone Sassu e dal clarinetto con effetti di Angelo Vargiu, l’artista algherese interpreta le tonalità di terra e di vento delle più belle produzioni di Lhasa, lasciando spazio alla scrittura musicale raffinata e di atmosfera di Vargiu e Sassu, mentre a trasportare lo spettatore verso il mondo circense e onirico di Lhasa saranno le incursioni eleganti della danzatrice Daniela Crabuzza sui tessuti aerei, con momenti di pura poesia acrobatica. La regia dello spettacolo è di Fabio Sanna.

Domenica 29 dicembre il programma al Teatro Ex Seminario si apre alle 16.00 con il kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico “Camminando sotto il filo”, di e con Nadia Imperio, uno spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età in cui in un teatro in miniatura l’artista, padrona di casa di un insolito kabaret, e inventrice della prima sit-down comedy del mondo, ci conduce con ironia e verve attraverso i piccoli atti unici di cui si compone lo spettacolo.

La chiusura del Festival, domenica 29 dicembre, è affidata alle musiche e danze del Salento con il concerto alle 21.00 del gruppo Arakne Mediterranea. La compagnia, fondata da Giorgio Di Lecce e diretta da Imma Giannuzzi, con l’utilizzo di tamburelli, chitarre, organetto, violino, flauti, nacchere, le mani e la voce, mette in scena il suo viaggio sonoro, ritmico, vocale e danzato della tradizione popolare che va dalle tarantelle più antiche ai canti di taranta, dalle ninne nanne alle serenate, dalle pizziche della Puglia ad arie e cantilene grike (lingua dialetto ancora in uso nella Grecìa salentina in provincia di Lecce), per trasportare lo spettatore nella magica terra del Salento. Il risultato è un’esibizione coinvolgente che, attraverso colori e ritmi della tradizione popolare salentina e della Puglia, porta ad una splendida sintonia tra gli artisti e il pubblico. E dopo lo spettacolo sul palco del Teatro Ex Seminario, gli artisti si esibiranno lungo le vie del centro storico.

Sabato domenica l’appuntamento è dalle 12.00 alle 22.00 con il percorso dei saperi e dei sapori lungo le vie del centro storico e le musiche itineranti in collaborazione con la Scuola Civica di Musica del Montiferru “Nino Dispenza”. Le case e le botteghe del paese saranno aperte ai visitatori, con degustazioni di panadas, zuppe di legumi, funghi, risotti, carne, formaggi, seadas, dolci, vini e birre artigianali. Un appuntamento che sarà impreziosito nel pomeriggio dalla presenza musicale a cura della Scuola civica di Musica del Montiferru. Sabato 28 dalle 19.00 alle 21.00 nei pressi del Salone parrocchiale, esibizione del duo composto dai maestri Gianmatteo Zucca alla chitarra e Aurelio Sechi alla batteria.

Domenica 29dalle 17.00 alle 19.00, saranno due gli appuntamenti lungo il percorso dei saperi e dei sapori: il concerto alla fisarmonica e all’organetto del maestro Giuliano Armas, e le “Memorie migranti e analogie sonore on the road”, presentate da MarcoTea Bianchina su una Bianchina del ’69.

Sia sabato 28 che domenica 29, verranno riproposti tre appuntamenti che hanno riscosso un ottimo successo di pubblico. Alle 10.30 all’Infopoint di Corso Umberto 51/a, prende il via con il percorso con degustazione finale “La via dell’olio: dall’albero al frantoio” in collaborazione con Museo dell’olio “Giorgio Zampa”, le aziende olearie Idda e Peddio e la Compagnia Barracellare.

Dalle 16.00 alle 18.00 si potranno invece visitare il Museo Archeologico di Cuglieri (con due visite guidate in partenza alle 17.00 ed alle 18.00) a cura dell’associazione Marafè, e la Chiesa dei Cappuccini, con la visita guidata al monumento e incentrata sulla figura di Fra’ Paolo Perria (a cura del comitato Fra’ Perria).

Sabato 28 dicembre si aprirà alle 9.30 presso l’Orto botanico dell’Ex seminario regionale con il laboratorio di erboristeria cucina creativa con Leonardo Marongiu della Scuola di erboristeria popolare “Calarighe” e l’esperto Gianpaolo Demartis. I partecipanti saranno inviati a raccogliere le erbe spontanee con le quali successivamente si prepareranno le pietanze, usando ingredienti e metodi tradizionali e creativi insieme.

A Sardinia Anima Mundi non poteva mancare il laboratorio delle panadas, pietanza tipica di Cuglieri, che si terrà sia sabato 28 che domenica 29 dalle 16.30 alle 18.30 a cura di Valentina Flore e Serena Milos (via Spanu, angolo via Mazzini).

“Sapone all’olio d’oliva” sarà invece il tema del laboratorio curato da Raffaella Oro, in programma domenica 29 presso il salone parrocchiale alle 11.00 e alle 15.30.

Inoltre in entrambe le giornate nella sala espositiva del salone parrocchiale (via Basilica) saranno presenti le produzioni di erboristeria di Gianpaolo Demartis, lo zafferano prodotto da Antonello Meloni, i prodotti a base di lavanda di Elvio Sulas e le ceramiche artistiche di Itamira Bianchi.

 

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Cada Die Teatro porta una delle sue produzioni a Monastir. Domani, sabato 28 dicembre, alle 18.30, sotto i riflettori del Centro di aggregazione sociale, in via Nazionale 183, ci sarà Pierpaolo Piludu, autore ed interprete diAlberi e sogni”, spettacolo liberamente ispirato a “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, regia e collaborazione alla drammaturgia di Alessandro Mascia (collaborazione musicale: Nicola Piras; elaborazioni sonore: Giampietro Guttuso e Matteo Sanna; luci: Giovanni Schirru; scenografie: Marilena Pittiu; assistente alla regia: Mario Madeddu).

«Siamo partiti dalla storia di Elzéard Bouffier, ‘L’uomo che piantava gli alberi’ che riuscì a trasformare un deserto di sassi e di vento in un’immensa foresta – è scritto nelle note dello spettacolo -. Questa vicenda si è intrecciata con quelle di altre donne e uomini che hanno dedicato la propria vita alla realizzazione di un sogno, anche quando il buon senso, la ragione e le guerre, suggerivano di lasciar perdere. Uomini e donne che hanno lasciato bonos ammentos, dei bei ricordi: un’umanità semplice e sorprendentemente bella.»

E ancora: «Ci siamo anche avvicinati ai sogni colorati e un tantino ambiziosi che avevamo da ragazzi, alla fine degli anni ’70, quando speravamo di fare la rivoluzione e di dare vita a un mondo più bello e più giusto… In alcuni momenti i protagonisti dello spettacolo diventano un gruppo di giovani attori che, nei primi anni ’80 con un pullmino sgangherato, vanno in giro in un’Europa ancora divisa da muri e rigide frontiere. A fronte delle numerose sonore sconfitte che hanno spesso accompagnato la nostra generazione – aggiungono Pierpaolo Piludu ed Alessandro Mascia – ci piaceva l’idea di raccontare, una volta tanto, anche delle storie che finissero bene. Come quella della nostra compagna Zelinda Roccia, che decise di lasciare scuola e teatro per trasferirsi a Managua e cercare di salvare bambine e bambini di strada che sniffavano la pega, una colla devastante per non sentire i morsi della fame e la paura delle violenze. O come quella di Elzéard Bouffier: chissà cosa gli era passato per la testa, pochi giorni prima di morire, quando si era voltato e aveva visto chilometri di bosco… un mare di alberi mossi dal vento… Un grazie va alle associazioni “L’uomo che pianta gli alberi” di Cagliari e “Los Quinchos” del Nicaragua per l’instancabile e contagiosa voglia di fare e di sognare».

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Al via la Scuola politica dei Riformatori sardi, fiore all’occhiello della strategia politica 2020 dei Riformatori sardi. Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono acquisire nuove competenze in materia, si presenta con un’offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale ed un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza.

Tre giornate piene di politica, divise tra i lavori della mattina e quelli del pomeriggio, con tematismi che spaziano dalla macchina regionale e la sanità (prima giornata di lavoro dal titolo “Capacità di governo”) all’economia, innovazione e comunicazione (“Capacità di visione” è il titolo scelto per la seconda giornata di lavoro) fino ad entrare nello specifico di temi quali l’insularità, con focus specifici sugli effetti della condizione di insularità nei diversi comparti della nostra economia (“Identità e coesione sociale” è il titolo della terza giornata).

Una scuola di politica che punta sulla formazione, trasversale agli schieramenti politici, concentrata sul momento storico che stiamo vivendo ma già proiettata sui nuovi trend politici, economici e sociali.

In apertura della prima giornata, il 18 gennaio, il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale Azienda Zero Friuli VG, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli e amministratore delegato Mater Olbia, Paolo Cannas, Commissario Ospedale Brotzu, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio.

Via alla seconda giornata di formazione il venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione, con il presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese e Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista ed autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza ed ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e Assessore regionale, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici. L’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico nell’intervento di Carlo Stagnaro, economista dell’Istituto Bruno Leoni. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi, Mario Segni.

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La Portovesme s.r.l., in collaborazione con Intercultura, mette in palio 2 borse di studio per i figli dei dipendenti degli stabilimenti di Portoscuso e San Gavino.

Le due borse di studio sono bandite per consentire a due studenti meritevoli, figli dei dipendenti, di potere affrontare un’esaltante esperienza formativa, che consentirà loro di vivere e studiare, per un intero anno scolastico, in una scuola degli USA (nati tra il 1.08.2002 ed il 31.07.2015) e in una della Danimarca (nati tra il 1.08.2002 ed il 31.01.2005).

Tuttavia qualora non ci siano candidature tra i figli dei dipendenti o candidature idonee o, ancora, una sola candidatura idonea, una borsa di studio sarà assegnata ad uno studente meritevole e poco abbiente residente nei seguenti comuni: Carbonia, Buggerru, Calasetta, Carloforte, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, San Gavino Monreale, Siliqua, Teulada, Tratalias, Villamassargia, Villaperuccio.

Per l’anno corrente, per questioni di tempo, in quanto i bandi nazionali erano già conclusi, non è stato possibile aprire il bando istituito dalla Portovesme srl, oltre che ai figli dei dipendenti, anche agli studenti dei comuni di cui sopra. Per tale motivo, un eventuale assegnatario della borsa di studio, residente nei comuni di cui sopra, sarà designato tra gli studenti che già sono iscritti al bando nazionale.

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La Comunità di Sant’Egidio del Sarrabus-Gerrei ha messo a tavola oggi, per il Pranzo di Natale, duecento persone. Quest’anno la tavola è stata imbandita a Villaputzu, in un locale messo a disposizione dal Comune. L’idea è che il Pranzo di Sant’Egidio venga preparato ogni anno in un Comune diverso del Sarrabus. Insieme agli amici di Sant’Egidio, hanno aiutato anche i ragazzi delle scuole superiori. Prima è stata celebrata una liturgia da don Franco Serrau, parroco di Villaputzu.

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Il Carbonia ha vinto la 57ª Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni. Nella finalissima, disputata questa mattina sul campo di via Giovanni Maria Angioy, la squadra allenata da Piero Fele s’è imposta nettamente sulla Mareo Cullurgioni Giba di Gianfranco Piras, con il punteggio di 4 a 0. Due goal per tempo. Il risultato si è sbloccato al 18′ del primo tempo, con il goal di Ettore Podda. Tre minuti dopo il raddoppio, autore Alessandro Masciarelli (figlio dell’ex calciatore Elio e nipote dell’omonimo ex dirigente del Carbonia). Dopo l’uno-due del Carbonia, la Marco Cullurgioni ha subito il colpo ed ha fatto fatica ad organizzare una reazione.

Al ritorno delle due squadre in campo dopo il riposo, il Carbonia ha impiegato una manciata di minuti per chiudere la partita, ancora con Alessandro Masciarelli che ha sorpreso il portiere della Marco Cullurgioni Enrico Cuccu fuori dai pali, con una parabola beffarda. Il quarto goal è arrivato al 13′, su una conclusione di Lorenzo Basciu deviata da un difensore, diventata imparabile per il portiere.

E’ finita 4 a 0. Per il Carbonia si tratta della 14ª vittoria, la nona nella fase locale (le restanti cinque sono maturate nella fase regionale. Sono 8 le finali perse dal Carbonia. La Marco Cullurgioni Giba resta ferma a quota 6 vittorie (due nella fase locale, quattro in quella regionale). Sono 7 le finali perse dalla Marco Cullurgioni tutte con il Carbonia.

Al termine della partita sono state effettuate le premiazioni. Il premio per il concorso la squadra del cuore è stato assegnato al Gonnesa che ha ottenuto 406 like su Facebook, il social sul quale si raccolgono i like. Il premio è stato consegnato da Sonia D’Errico, figlia maggiore di Vincenzo, collaboratore per diversi anni della delegazione FIGC del Sulcis Iglesiente, alla cui memoria è intitolato.

Il premio per il miglior calciatore della finale è stato assegnato ad Alessandro Masciarelli, del Carbonia, autore di una doppietta; è stata consegnata una targa alla terna arbitrale (arbitro Camilla Garau, assistenti di linea Alberto Renna e Massimo Piscedda) e, infine, sono state premiate le due squadre finaliste, la Marco Cullurgioni seconda classificata ed il Carbonia, vincitore della 57ª Coppa Santa Barbara.

Carbonia: Sulas, Saiu, Sedda, Mancini, Angioni (30′ s.t. Mulas), Binozzi (8′ s.t. Falletto), Pistis (13′ s.t. Mileddu), Tiddia (38′ s.t. Piras), Podda (20′ s.t. Manca), Basciu (34′ s.t. Espa), Masciarelli (36′ s.t. Sartini). A disposizione: Billai e Murtas. All. Piero Fele.

Marco Cullurgioni Giba: Cuccu, Tuveri (31′ s.t. Leone), Uccheddu, Giganti, Pintus, Maccioni, Moi, Mura, Atzeni, Onnis, Sanna. A disposizione: Culurgioni, Pranu, Cadeddu, Desogus, Pandinu, Orrù, Fois e Gambula. All. Gianfranco Piras.

Arbitro: Camilla Garau.

Assistenti di linea: Alberto Renna e Massimo Piscedda.

Reti: al 18′ Puddu, 21′ e 6′ s.t. Masciarelli, 13′ s.t. Basciu.

 

                      

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Un’antivigilia pazzesca quella che in tanti hanno deciso di regalarsi il 23 dicembre al padiglione della fiera di Cagliari, dove Francesco Renga ha fatto sognare i tantissimi fans accorsi per cantare con lui da tutta l’Isola.
Gia dall’estate scorsa, quando ha iniziato a spargersi ufficiosamente la voce delle sue due possibili tappe in Sardegna, il 22 dicembre a Sassari ed il 23 a Cagliari, i “renghini” sono entrati in fibrillazione e non hanno avuto pace, sino a quando non hanno avuto il biglietto in mano.
Come Alessandro che ha fatto recapitare da Babbo Natale, il biglietto per assistere al concerto del 23, alla sua bella Licia che non ha smesso di ringraziarlo alla fine di ogni canzone per averle fatto un così bel regalo.
Francesco Renga ha dato il meglio di sé e, come sempre, ha emozionato cantando l’amore come solo lui sa fare, raccontando aneddoti con una simpatia travolgente. Gli applausi ed i tipici cori “sei bellissimo” si sono ripetuti per l’intero concerto…la sua musica è arrivata dritta al cuore…
Ma sicuramente meglio di me saprà raccontarvi con quali pezzi ha maggiormente emozionato il pubblico la mia compagna di viaggio Valentina che si è presentata al concerto con tanto di scaletta e, se non ci credete continuate a leggere…ora a scrivere inizia lei!!!

Nadia Pische

2 h di spettacolo senza pause hanno coinvolto ed emozionato il pubblico cagliaritano, e un Francesco Renga visibilmente felice ed emozionato ha deciso di concludere il suo fortunato “L’altra metà tour”, partito l’11 ottobre dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, proprio in Sardegna con il concerto di Cagliari, dopo ben 50 date in giro per tutta l’Italia. Una ricca scaletta che ha visto reinterpretare successi del passato (come “Tracce di te”, “Un’ora in più” ed il brano che lo ha consacrato durante la sua prima partecipazione da solista al Festival di Sanremo nel 2001, “Raccontami…”) e le più recenti “Era una vita che ti stavo aspettando”, “Scriverò il tuo nome”, “La tua bellezza” e l’ultimo pezzo portato a Sanremo nel febbraio di quest’anno, “Aspetto che torni”. I pezzi più significativi sono introdotti dallo stesso Renga, che guida il pubblico attraverso un racconto che vede l’amore e l’uomo al centro, in una scenografia essenziale ma ben fatta con diversi specchi sul palco, uno dei quali viene preso in mano da Renga mentre introduce “A un isolato da te” che usa per illuminare il pubblico per spingerlo ad una riflessione sul rapporto con se stessi e con gli altri. La vicinanza con il pubblico culmina durante il pezzo “L’amore altrove”, che il bresciano d’adozione decide di interpretare proprio camminando tra le file del pubblico, che si accalca intorno a lui, nel tentativo di vederlo ancora più da vicino e toccarlo. Il concerto prosegue con tutto il pubblico in piedi accalcato a ridosso del palco, una volta abbandonate le ordinate file predisposte, per l’occasione, nel padiglione della Fiera.
Renga saluta il pubblico della Sardegna, sua terra d’origine, dicendo “Questa è la terra più bella del mondo”, rinnovando il suo senso di appartenenza ed il suo amore per l’isola che con le due date di Sassari e Cagliari è stata scelta per concludere il tour nazionale con cui il cantautore chiude un anno ricco di impegni e soddisfazioni, iniziato con la partecipazione a Sanremo e la pubblicazione dell’ottavo disco in studio “L’altra metà” e terminato con il tour nei teatri italiani.
Lo spettacolo vedrà nuovamente la luce nel corso del 2020, durante 5 date europee che vedranno Francesco Renga esibirsi a Zurigo (10 maggio), Bruxelles (13 maggio), Parigi (15 maggio), Londra (16 maggio) e Madrid (18 maggio).

Valentina Unali

                                                      

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Quartu Sant’Elena riapre le porte di Casa Olla, una delle case campidanesi più amate in città. E lo fa per le feste natalizie e di fine anno. Due giornate all’insegna della musica e del buon cibo tradizionale. Lollas si tinge dunque di rosso Natale, per le serate del 28 e 29 dicembre, e porta dentro le lollas, appunto, la cittadinanza, i turisti e tutti i curiosi.

«Abbiamo deciso di aprire per due giorni – ha detto il sindaco Stefano Delunas -. Casa Olla per una manifestazione che legasse le festività del Natale all’attesa del Capodanno, per accompagnare con buona musica, vini e cibi, la fine dell’anno e aprirci all’anno nuovo. Questo sempre all’insegna delle tradizioni di una città viva, che desidera mostrare le sue bellezze. Lollas è una manifestazione molto amata in città e non solo, abbiamo turisti e visitatori da ogni luogo che si riversano dentro le nostre case storiche. Per questo abbiamo deciso di sperimentare una due giorni sotto le festività natalizie, e sono certo ci sarà una grande risposta.»

Il programma. Sarà aperta Casa Olla, via Mori 26, alle ore 20.00, con il concerto di Rossella Faa, a seguire dalle ore 21 ci saranno degustazioni enogastronomiche di dolce e di salato e dei vini della tradizione isolana e ,soprattutto, cittadina.

Il 29 dicembre ad esibirsi, ore 20.00, sarà Adele Grandulli quartet, a seguire dalle ore 21 la degustazione enogastronomica.

Stefano Delunas, sindaco di Quartu Sant’Elena.