18 July, 2024
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I carabinieri della Compagnia di Iglesias hanno arrestato un 21enne del posto, accusato del reato di tentata rapina: per l’azione delittuosa aveva al seguito un coltello di circa 30cm ed indossava un passamontagna. Per il buon esito dell’operazione è stato determinante l’intervento di un sottufficiale dell’Esercito Italiano, libero dal servizio.

I fatti si sono svolti nella via Azuni di Iglesias, alle ore 18.30 circa: S.G., 21enne di Iglesias, con diversi precedenti in Banca Dati, dopo aver adocchiato la vittima da colpire, una donna 57enne, si è avvicinato furtivamente alla malcapitata, calandosi nel frattempo il passamontagna sul volto. Proprio questo atteggiamento, più che sospetto, ha attirato l’attenzione di un maresciallo dell’Esercito che era a passeggio per le vie del centro e che subito si è avvicinato al luogo ove si stava consumando il delitto: il rapinatore, infatti, ha aggredito la vittima alle spalle nel tentativo di strapparle la borsa, ma la donna, cadendo al suolo proprio a causa della violenza subita, ha di fatto impedito al malvivente di impossessarsene. Nelle fasi concitate, il rapinatore, avvedutosi della difficoltà nel portare a termine il crimine e contestualmente accorgendosi dell’arrivo di un uomo che lo stava raggiungendo, il militare in borghese, si è dato ad una precipitosa fuga, durante la quale si è disfatto di un oggetto lanciandolo sotto una macchina nel’ adiacente via Pescivendoli. La corsa è terminata a poche centinaia di metri di distanza quando il sottufficiale ha raggiunto S.G., trattenendolo per il breve frangente necessario all’arrivo di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri di Iglesias, nel frattempo avvisati tramite 112 dai passanti, ed è stato così evitato ogni possibile tentativo di reazione violenta da parte del fermato.

L’intervento della pattuglia, ha poi consentito di ricostruire completamente la scena. Durante il sopralluogo effettuato nelle immediatezze, è stato possibile appurare che l’oggetto lanciato dal malvivente durante la fuga era un coltello della lunghezza di circa 32cm utilizzato per la rapina, recuperato dai carabinieri; il 21enne è stato così accompagnato in Caserma, dove è stato arrestato al termine delle celeri indagini condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Iglesias. La vittima è stata trasportata presso il C.T.O. di Iglesias, dove è stata riscontrata affetta da traumi contusivi per la caduta, con prognosi di 10 giorni, oltre ad un comprensibile spavento. S.G. è stato accompagnato presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza con rito direttissimo, come disposto dall’Autorità giudiziaria.

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Il campionato di Promozione regionale entra nel vivo. La Monteponi, assoluta protagonista, come previsto, nel mercato di riparazione, ospita alle 15.00 l’Arborea, squadra reduce dalla pesante sconfitta casalinga subita ad opera del Cortoghiana, 4 a 0, costata l’eliminazione dalla Coppa Italia e protagonista di un avvio di stagione nettamente al di sotto delle aspettative della vigilia (dirige Claudio Pili di Cagliari, assistenti di linea Marco Ambu di Cagliari e Giovanni Maria Meloni di Carbonia).

Il Cortoghiana, sulle ali dell’entusiasmo per la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia con la Macomerese, gioca sul campo del Buddusò, avversario sulla carta alla sua portata (dirige Andrea Virgili di Olbia, assistenti di linea Luca Staffieri ed Antonio Carbini di Olbia).

Il Villamassargia, la squadra sulcitana più in forma con ben 5 vittorie nelle ultime 6 partite disputate, quarta in classifica, gioca sul campo del Seulo 2010 (dirige Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Claudio Deiana e Matteo Portas di Cagliari).

Completano il programma della dodicesima giornata del girone d’andata, le seguenti partite: Orrolese – Idolo, Andromeda – Gonnosfanadiga, Tonara – Sant’Elena, Tortolì – Sigma De Amicis 1979; e, infine, Villaciderse – Selargius.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la Fermassenti insegue il riscatto, sul campo del Sadali, dopo la prima sconfitta subita sette giorni fa sul proprio campo contro la neocapolista Calcio Capoterra e l’1 a 1 nel recupero di Narcao. La squadra di Roberto Concas è ora seconda in classifica, con 2 punti, ad una lunghezza dal Calcio Capoterra, impegnato in casa con la Virtus San Sperate, in compagnia della Tharros, attesa al confronto casalingo con la Gioventù Sportiva Samassi.

L’Atletico Narcao, quinto in classifica a 5 punti dalla vetta, gioca in casa contro il Gergei, mentre l’Atletico Villaperuccio è impegnato in trasferta, sul campo della Francesco Bellu. L’Antiochense, rinfrancata dal pal pareggio di Samassi, secondo risultato utile dall’inizio della stagione, cerca la prima vittoria casalinga contro la Libertas Barumini.

Completano il programma della 12ª giornata del girone d’andata, le seguenti partite: Nuova San Marco – Santa Giusta Calcio e Virtus Villamar – Freccia Parte Montis.

 

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Nicola Lazzaro.

Nicola Giganti.

Sebastian Lamacchia con Diego Armando Maradona.

La Monteponi cambia volto. Il presidente Giorgio Ciccu, come aveva preannunciato alla vigilia del campionato, è tornato sul mercato ed ha cambiato mezza squadra per continuare ad inseguire l’Eccellenza. «Se a dicembre non saremo tra le prime tre – disse al nostro microfono il presidente rossoblu – torneremo sul mercato e rifaremo la squadra». I risultati non sono stati fin qui pari alle attese e, dopo aver cambiato guida tecnica, con Nicola Agus al posto del dimissionario Alessandro Cuccu, nei giorni scorsi, alla riapertura del mercato, il presidente ha portato a termine, in collaborazione con il direttore sportivo Carlo Maramarco, numerose operazioni, sia in ingresso, sia in uscita.

Sono ben 7 i calciatori che lasciano consensualmente la Monteponi:
– I difensori Francesco Frau (‘00) e Luigi Usai, svincolati;
– i centrocampisti Alberto Atzori che si è accasato alla Kosmoto Monastir in Eccellenza, e questo pomeriggio affronterà il Carbonia, e Marco Damele (‘00)che ritorna all’Atletico Cagliari, in Prima categoria;
– gli attaccanti Giuseppe Corona (arrivato a Iglesias solo alcune settimane fa) e Emanuele Dessi anche loro svincolati oltre ad Alessio Meloni girato al Calcio Decimoputzu, in Seconda categoria
Le operazioni in entrata definite riguardano 5 calciatori che saranno a disposizione del tecnico già nell’odierno match casalingo delle ore 15.00 contro il fanalino di coda Arborea.
– i difensori Andrea Garau (il suo è un ritorno, dopo l’ottima stagione scorsa, in arrivo dal Seui),
– l’argentino Sebastian Lamacchia, 33 anni, centrale di 187 cm con un passato da professionista in patria (nella foto allegata è con il grandissimo Diego Armando Maradona).
– i centrocampisti Alessio Congiu proveniente dal Monastir e la giovanissima promessa Nicola Giganti (‘02), cresciuto nel Carbonia, proveniente dall’Arbus, dove ha giocato dall’inizio della stagione in Eccellenza;
– la punta carlofortina Nicola Lazzaro, proveniente dal La Palma Monte Urpinu, lo scorso anno al Carbonia, protagonista dei derby con alcuni goal in Coppa Italia.

In attesa del completo recupero del classe ‘99 Nicolò Melis, la società rossoblu continuerà a monitorare il mercato con un’attenzione particolare ai fuori quota che potrebbero rendersi disponibili ma sono assai probabili ulteriori operazioni…

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Archiviata la sconfitta di misura subita martedì in Champions League cont la squadra catalana del Maxi Banresa, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa in campionato e questo pomeriggio, alle 17.00, scende in campo sul parquet del Pala Pentassuglia di Brindisi contro la squadra di Frank Vitucci, per la 12ª giornata della regular season. L’obiettivo è l’immediato ritorno alla vittoria, per confermare le buone cose fatte la settimana scorsa nel match casalingo con la Germani Brescia che è valsa il ritorno al secondo posto in classifica, alle spalle dell’imbattuta capolista Virtus Bologna.

«Faccio i complimenti a Brindisi perché gioca una pallacanestro eccellente di grande energia e condivisione, sia in coppa sia in campionato – ha detto alla vigilia coach Gianmarco Pozzecco -. Complimenti a coach Frank Vitucci, alla società e ai ragazzi perché giocano un basket di altissimo livello. Non a caso sono secondi insieme a noi e, insieme alla Virtus, la classifica dice che sono la squadra che gioca meglio. Siamo consapevoli che domenica sarà una partita estremamente difficile. È una squadra con cui ci accoppiamo male, è vero ma è un problema anche per loro. Molto dipenderà da che tipo di pallacanestro si giocherà, se più congeniale a noi o a loro. Dal nostro canto sarà importante riuscire a fare in modo che le caratteristiche di una le squadre prendano il sopravvento sull’altra, dovremo essere bravi a fare delle cose che li mettano in difficoltà.»

«Contro Brindisi le partite sono sempre state eccellenti, anche le tre dello scorso anno nei playoff in cui noi abbiamo vinto ma avrebbero potuto tranquillamente vincerle loro. Si parla tanto dello scontro tra Milano e la Virtus, che per blasone e qualità di gioco suscita grande interesse ed è cosa positiva per la pallacanestro in generale – ha concluso Gianmarco Pozzecco –, ma credo che anche la partita di domenica tra le due seconde regalerà un bello spot per il basket.»

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E’ stato inaugurato sabato 7 dicembre, a Iglesias, il Museo del Costume e della Tradizione.
«Il Museo del Costume e della Tradizione – ha detto il sindaco Mauro Usai – è un patrimonio di tutta la comunità, da tutelare e valorizzare, raccolto negli anni grazie al lavoro del maestro Stefano Priola. Obiettivo di questa Amministrazione è quello di “musealizzare” il nostro Centro cittadino, rendendolo la porta di accesso per i visitatori che cercano un turismo di esperienza, fatto di bellezza naturali, storia, tradizioni e testimonianze del passato industriale e minerario.»
«Ogni città ha la sua storia, la sua identità, la sua cultura e le sue tradizioni – ha spiegato Stefano Priola – e questo Museo, al quale ho contribuito con quanto ho raccolto e conservato con cura nel corso degli anni, nasce dal mio amore per Iglesias. Voglio ringraziare l’Amministrazione comunale che ha accolto e realizzato questa iniziativa e chiedo aiuto a tutti gli Iglesienti, per tutelare e curare questo patrimonio.»
Gli orari di apertura al pubblico per ora sono gli stessi dell’Ufficio Turistico:

Da ottobre a maggio:

dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 / dalle 15.30 alle 18.30

da giugno a settembre:

dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 / dalle 16.00 alle 20.00.

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«Se il Sulcis Iglesiente sarà unito nella rivendicazione della Provincia, la avrà, così come avrà la ASL.»

L’assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica, Quirico Sanna, ha confermato senza alcuna esitazione, questa mattina, nell’incontro organizzato dal consigliere regionale sardista Fabio Usai nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, che il territorio è assai vicino a vedere riconosciute le sue legittime rivendicazioni, anche perché sono emersi segnali forti verso l’unità delle amministrazioni locali e delle forze politiche e sociali che lo rappresentano. Quirico Sanna ha sottolineato anche il grande segnale fornito dal sindaco di Carbonia, Paola Massidda, schierandosi apertamente a favore della re-istituzione della Provincia, contro la linea contraria della sua appartenenza politica, il Movimento 5 Stelle.

La sala polifunzionale s’è riempita per dare forza alla rivendicazione del ritorno all’ente intermedio cancellato sette anni fa dal referendum. Una dozzina i sindaci presenti, tra i Comuni rappresentati anche quello di Teulada, con il vicesindaco Alessandro Serafini e un assessore, segnale chiarissimo della sempre più probabile adesione alla nuova Provincia, con il distacco dalla vecchia provincia di Cagliari, della quale faceva parte Teulada prima della riforma che ha istituito l’Area metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna.

Con Quirico Sanna, era presente Anita Pili, assessore dell’Industria, che nel suo intervento ha rimarcato l’importanza del segnale dato due giorni fa dalla Giunta regionale nei confronti del territorio del Sulcis Iglesiente, con l’approvazione della proposta di Valutazione di impatto ambientale fatta dall’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis sul progetto di rilancio della produzione nello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Oltre i sindaci, hanno partecipato all’incontro consiglieri comunali, sindacalisti, imprenditori, rappresentanti di associazioni, cittadini, a conferma del fatto che la sensibilità verso questa grande vertenza sta crescendo, sia da parte di coloro che sono stati sempre contrari alla cancellazione dell’ente locale che ha prodotto perdita di risorse e quindi di servizi, sia da parte di tanti che, viceversa, sostennero quel referendum, contribuendo al raggiungimento del quorum del 33,3% (superato, peraltro, soprattutto grazie all’apporto decisivo portato dagli elettori di Cagliari e Sassari, perché in alcune circoscrizioni, tra le quali il Sulcis Iglesiente, il quorum non venne neppure avvicinato), e in questi sette anni abbondanti di commissariamento, si sono resi conto che le riforme sbandierate non si sono mai concretizzate e che i danni provocati sono stati tanti ed oggi più di ieri sono sotto gli occhi di tutti.

Dopo i numerosi interventi, alcuni dei quali proporremo in video, il consigliere regionale Fabio Usai ha rimarcato che gli impegni presi sono importantissimi e vanno mantenuti, per dimostrare che questa nuova maggioranza che governa la Regione mantiene i suoi impegni ed è vicina ai territori e alle loro popolazioni. Un monito che l’assessore degli Enti locali ha accolto positivamente, sollecitando i Consigli comunali a deliberare a sostegno dell’istituzione della nuova Provincia, rimarcando inoltre che fin dall’inizio della legislatura, Fabio Usai lo ha tallonato sul terreno della Provincia, giorno dopo giorno, diventando quasi il suo “stalker”, provocando una risata di tutta la platea…

Alleghiamo le fotografie scattate nel corso dell’incontro e tre interventi, i primi dei due assessori regionali, Quirico Sanna e Anita Pili, e quello del consigliere regionale Fabio Usai. Altri interventi li pubblicheremo domani.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221164890219786/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221165117865477/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221165158946504/

       

 

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Tre incontri in 4 giorni, a Carbonia e Sant’Antioco. Si anima il dibattito sulla riforma degli Enti locali della Sardegna. Il primo si è svolto giovedì sera, a Carbonia organizzato dall’associazione Sinistra-Autonomia-Federalismo. Il tema in discussione è stato quello del commissariamento della provincia che si protrae ormai da oltre sette anni. Dopo il saluto di Andrea Corrias, rappresentante dell’associazione che cura l’attività del Circolo soci Euralcoop che ha sede in Piazza Marmilla ed ha ospitato l’incontro, sono stati numerosi gli interventi, nel corso dei quali sono state sviscerate tutte le conseguenze, negative per il territorio, scaturite dalla cancellazione della provincia di Carbonia Iglesias ed è stata sottolineata l’inadeguatezza della provincia del Sud Sardegna, che pure ha come capoluogo Carbonia, su una superficie complessiva abnorme di 6.530 kmq e ben 107 Comuni per 354.554 abitanti, priva, soprattutto, delle risorse necessarie per svolgere anche l’ordinaria amministrazione nei principali settori di intervento, strade, scuole ed ambiente…

La relazione introduttiva è stata svolta da Tore Cherchi, presidente della provincia di Carbonia Iglesias al momento dello svolgimento del referendum, che ha rimarcato il fatto che solo all’area di Cagliari è stato dato un assetto democratico, con la costituzione della Città metropolitana ed il Sulcis Iglesiente non ha una sua piena rappresentanza democratica, perché i Comuni hanno funzioni ed obiettivi distinti rispetto a quelli del governo complessivo di un territorio. Quando una comunità territoriale è impedita per così lungo tempo di scegliere autonomamente la sua rappresentanza, si producono gravi danni sul piano della democrazia innanzitutto. E’ stata sottolineata, in particolare, la necessità di superare subito il commissariamento, anche con il ricorso alle elezioni di secondo livello, in attesa di poter tornare alle urne per eleggere democraticamente un presidente ed i consiglieri provinciali.

I lavori, coordinati da Mauro Esu ed Elio Sindaco, sindaco di Santadi ed ex presidente del Consiglio della provincia di Carbonia Iglesias, hanno visto poi gli interventi di Stefano Rombi, assessore del comune di Carloforte; Piero Comandini, vice presidente del Consiglio regionale; Ilaria Portas, assessore e vicesindaco del comune di Masainas; Gloria Dessì, dipendente della provincia del Sud Sardegna e sindacalista della Cisl funzione pubblica; Giacomo Guadagnini, consigliere di amministrazione del Consorzio industriale di Carbonia Iglesias; Laura Cicilloni, ex consigliere comunale di Iglesias; Antonangelo Casula, ex sindaco di Carbonia; Mauro Pistis; il professor Gianfranco Sabatini; il segretario regionale di Articolo Uno Luca Pizzuto; l’ex segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu.

Tutti gli intervenuti hanno rimarcato l’importanza di sostenere la re-istituzione della provincia di Carbonia Iglesias, per contribuire concretamente all’avvio di una nuova stagione di sviluppo per un territorio in grande difficoltà, con una situazione acuitasi negli ultimi anni anche per la manca di uno strumento di governo qual era la provincia di Carbonia Iglesias, perché con la sua cancellazione, sono stati tagliati drasticamente anche i trasferimenti e quindi i servizi.

I lavori sono stati conclusi da Tore Cherchi.

   

                                   

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La Cia Sardegna suona il campanello d’allarme davanti alle proposte di regolamento di una nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) da realizzarsi nel periodo di programmazione 2021-2027, e chiede alla Regione di attivarsi affinché l’Agricoltura sarda non sia penalizzata dalle nuove regole europee.

«La PAC è per l’agricoltura europea uno strumento finanziario programmatico e operativo irrinunciabile, lo è ancor di più per i sardi, per il fatto che non esiste, da oltre un quarto di secolo, una vera politica agricola regionale oramai affidata esclusivamente all’Europarlamento e alla Commissione agricola europea – spiega il presidente della Cia Sardegna, Francesco Erbì -. La Pac non è in discussione; serve agli agricoltori e allevatori sardi ma alcuni elementi contenuti nelle proposte di regolamento non sono accettabili. Sono previste azioni ingiustificate di riduzione del budget attuale del 5% sui pagamenti diretti e del 15% sul programma di sviluppo rurale. L’assenza di un confronto su questa materia è fonte di preoccupazione per la Cia Agricoltori Italiani della Sardegna. E uno degli argomenti più controversi, sicuramente da osteggiare, è la proposta di convergenza esterna, secondo cui tutti gli stati membri devono ricevere la stessa quantità di risorse a parità di superfici agricole impegnate nei processi di produzione. Questo, a causa delle enormi differenze dei sistemi economici relativamente al costo della vita e dei costi di produzione, genererebbe una situazione di forte squilibrio che penalizzerebbe l’agricoltura regionale oltremodo, creando vere e proprie crisi di competitività e di mercato e portando alla chiusura una moltitudine di imprese che vedono nelle risorse provenienti dalla PAC il 30-40% del reddito d’impresa», precisa il presidente della Cia sarda.

«Il superamento dei titoli storici varrebbe per l’agricoltura sarda una disponibilità aggiuntiva di fondi compresa tra 100 e 150 milioni di euro anno. Questo darebbe vita a un processo di riequilibrio per quelle imprese che oggi, pur con le medesime caratteristiche produttive e stesse superfici, ma collocate in regioni diverse, godono di benefici differenti: si può arrivare all’assurdo che una usufruisca di un pagamento di 7.500 euro anno a ettaro, mentre in Sardegna non si arrivi mediamente a 180 euro ettaro per anno.»

Affinché le imprese agricole sarde non restino spiazzate e inermi davanti alla nuova PAC, la Cia esorta la Regione: «Ci aspettiamo che siano traslate le dichiarazioni programmatiche del presidente Solinas in questioni pratiche e operative: l’agricoltura sarda, identitaria, la si fa rivendicando e praticando il protagonismo dei territori e delle sue comunità rurali, e affermando le pari dignità, lontano dal corporativismo egoistico che spesso contraddistingue queste rivendicazioni».

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È stata una giornata intensa e ricca di contenuti quella di giovedì 5 dicembre nella Camera di Commercio a Sassari.

Per il Convegno regionale Disabilità e Inclusione – Passo dopo passo, verso nuove sfide”, organizzato dal PLUS Anglona-Coros-Figulinas, del quale il comune di Osilo è Ente capofila, ai microfoni si sono alternati numerosi relatori.

Nella sala gremita di pubblico tra i presenti c’erano anche gli studenti delle classi 4ª del Liceo Statale “Margherita di Castelvì”. E neppure per loro sono mancati gli spunti di riflessione, considerato in particolare, come è emerso più volte durante gli interventi, che i dati della dispersione scolastica nell’isola sono drammatici.

A portare i saluti istituzionali è stato il Sindaco di Osilo Giovanni Ligios con il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana e con la vicepresidente della Fondazione di Sardegna Angela Mameli.

Mario Bonu, che ha lavorato per tanti anni proprio per il PLUS Anglona-Coros-Figulinas, ha moderato il dibattito.

Per la Direzione Generale delle Politiche sociali della Regione Autonoma della Sardegna c’era Marika Batzella, che ha illustrato le tante linee di attività mirate all’inclusione.

Tra queste rientrano Vita Indipendente e Includis, di cui hanno parlato Mirko Marongiu, Responsabile del PLUS Anglona-Coros-Figulinas, e Barbara Calabrese, coordinatrice dei due progetti nell’Ambito. Progetti che qui, rispettivamente con 14 e con 19 persone coinvolte, vantano numeri significativi e risultati molto soddisfacenti. E lo hanno dimostrato persino le testimonianze dirette, quando un ragazzo e una ragazza hanno raccontato con commozione e con gratitudine la loro esperienza.

A rappresentare il PLUS Nuoro è stata l’assessore dei Servizi sociali Valeria Romagna, che si è soffermata sul ruolo dello sport ai fini dell’inclusione. Dall’Ufficio di Piano per il PLUS Iglesias c’erano la responsabile Gabriella Atzena, che ha introdotto il concetto di welfare generativo, e Federica Carta, che ha segnalato le criticità e i punti di forza rilevati per Includis, e per il PLUS Sanluri c’era Barbara Iaci, che ha descritto i percorsi mandati avanti con Vita Indipendente.

Il Convegno ha visto poi l’intervento di Francesco Cocco, Coordinatore per l’ASPAL del Centro per l’Impiego di Sassari, che ha evidenziato l’importanza dell’orientamento per un mercato del lavoro realmente inclusivo.

Ad affrontare il tema attualissimo dell’innovazione sociale è stato Ivan Foina della Featuring S.R.L. Società Benefit, che ha spiegato che cos’è il Bollino Etico e perché le imprese dovrebbero puntare a ottenere questo riconoscimento.

Gavino Soggia, presidente della ConfCooperative Sassari-Olbia, ha posto l’accento sulla funzione delle cooperative di tipo B, che svolgono attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Andrea Piana del Forum Terzo Settore Sardegna e Pierangelo Cappai dell’Associazione Diversamente Onlus hanno indicato quali sono le criticità generali che ancora restano da superare, dagli arredi urbani sino alla complessità burocratica.

Per l’ATS Sardegna Lorena Auzzas, del Servizio Riabilitazione Residenze e Semiresidenze del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze di Sassari, ha illustrato gli sforzi messi in campo per favorire l’integrazione tra le aree del sistema sanitario e gli altri attori presenti sul territorio e le difficoltà croniche legate alla carenza o all’assenza totale di fondi; Miriam Picciau, del Servizio Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Zona Sud, ha rimarcato l’obiettivo da non perdere di vista: fare prevenzione e produrre salute.

A trarre le conclusioni sul convegno regionale Disabilità e Inclusione – Passo dopo passo, verso nuove sfide è adesso il sindaco di Osilo, Giovanni Ligios: «Era necessario tirare le somme su quanto è stato fatto sino a ora per garantire un miglioramento continuo dei servizi alla persona. La consapevolezza della maturità raggiunta dai nostri operatori, con un doveroso ringraziamento per la costante collaborazione a tutti i comuni dell’Ambito Anglona-Coros-Figulinas, ed il confronto con le altre realtà regionali rappresentano come sempre la base di partenza per il raggiungimento dei prossimi traguardi. Il PLUS oggi costituisce uno strumento fondamentale per accrescere il benessere nel territorio e la volontà politica non può che essere quella di rafforzarlo».

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Le atlete italiane continuano a vincere, a portare il nostro Paese sul podio, conquistando contemporaneamente premi e medaglie ed un pubblico sempre più numeroso che segue le loro imprese. Nonostante vittorie e traguardi restano però una realtà poco raccontata, non hanno la visibilità mediatica che meritano, rimangono pressoché invisibili in tv e sui giornali. La narrazione nei media televisivi e nella carta stampata è ancora distorta e poco equilibrata, concentrata spesso sulla fisicità delle sportive e non sulla loro bravura, a discapito dei risultati.

Ecco perché le parole giuste per dirlo e le occasioni per riflettere sui temi della discriminazione di genere non bastano mai, e le iniziative di Giulia giornaliste che mirano ad abbattere gli stereotipi che sulle donne in particolare producono una deformazione dell’informazione in diversi campi e un fiorire di luoghi comuni e doppi sensi nei testi e nelle immagini, sono numerose e in continuo aggiornamento. Dalle parole giuste per fare bene i titoli nei media, per rappresentare le persone con disabilità nella comunicazione, per tutelare la dignità delle persone qualunque sia il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere, alle parole giuste per una corretta informazione priva di pregiudizi su donne e sport. Sarà proprio quest’ultimo il tema centrale del terzo corso di formazione della stagione autunno-inverno 2019-20 organizzato da Giulia giornaliste Sardegna e dall’Ordine dei Giornalisti Sardegna, in collaborazione con il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, dal titolo “Donne e Sport – Riflessioni urgenti per una corretta rappresentazione mediatica” che si terrà mercoledì 11 dicembre 2019, nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici, Università di Cagliari (Sa Duchessa), dalle ore 14.00 alle 17.00.

Il corso intende promuovere le linee del Manifesto “Media, Donne e Sport: idee guida per una diversa informazione” redatto da Giulia giornaliste e Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) per contribuire a realizzare cronache e interviste attente, consapevoli, corrette e libere da pregiudizi.

Intervengono per i saluti istituzionali: Francesco Birocchi, presidente Odg Sardegna; Celestino Tabasso, presidente Assostampa Sardegna; Susi Ronchi, fondatrice di Giulia giornaliste Sardegna; Mario Frongia, presidente Ussi Sardegna (Unione Stampa Sportiva Italiana). Seguiranno i contributi di Elisabetta Gola, docente di Semiotica dei media (Unica), Mara Cinquepalmi, giornalista professionista (Agenzia di stampa Italpress e Atlante di Treccani), è autrice dell’ebook “Dispari, storie di sport, media e discriminazioni di genere”Mimma Caligaris, presidente della CPO FNSI, caposervizio sport “Il Piccolo” e sportiva; Silvia Garambois, presidente Giulia giornaliste; l’avvocata Margherita Falqui, componente del gruppo di lavoro FIS (Federazione Italiana Scherma) per la stesura del codice anti-molestie; Federica Ginesu, giornalista, esperta di questioni di genere e sport; Veronica Baldaccini, cronista sportiva Sky; Chiara Obino, fra le prime dieci donne al mondo per le immersioni in apnea. Modera: Simona De Francisci, vicedirettrice Videolina. Ai giornalisti verranno riconosciuti 5 crediti deontologici.

Lo sport al femminile sta suscitando maggiore interesse, come dimostrato dai Mondiali di calcio 2019, quando “le ragazze mondiali”, le calciatrici azzurre, sono scese in campo la scorsa estate: audience da record su Rai1 e un’intera nazione a fare il tifo. Ma oltre al problema di una corretta rappresentazione nei media, le atlete italiane in Italia si scontrano con un forzato dilettantismo sportivo condannate da una legge datata 1981 che proibisce loro l’accesso al professionismo e tutto quello che ne consegue.

Diritti negati, ma non solo. Una disparità di trattamento che si ripercuote anche nei compensi, le sportive agoniste percepiscono in media il 51,4 per cento in meno rispetto ai colleghi maschi. La poca attenzione alle gesta vittoriose delle sportive è uno degli elementi che alimenta la mancata parità tra uomini e donne nello sport.