17 August, 2024
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L’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna ricorda che scadrà il prossimo 9 dicembre la riapertura dei termini sulla presentazione delle domande per la caccia al cinghiale nelle zone bianche, non infette da PSA, e in deroga per le zone rosse interessate dal virus. I cacciatori che intendono esercitare l’attività venatoria devono trasmettere apposita richiesta al Servizio Veterinario della ASSL competente per territorio entro e non oltre il prossimo lunedì. La documentazione è disponibile presso i Servizi Veterinari di ciascuna ASSL o si può scaricare dal sito della Regione Autonoma della Sardegna. I cacciatori che presenteranno le istanze entro il 9 dicembre e che avranno riscontro positivo potranno svolgere l’attività venatoria al cinghiale già dalla prima data utile inserita in calendario.

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Appuntamento extra con Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema che lo scorso settembre a Carloforte, e il mese dopo a Cagliari, ha vissuto la sua tredicesima edizione: domenica 15 dicembre, alle 21.00, all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, la manifestazione ideata e diretta dal regista Gianfranco Cabiddu, rende omaggio a un grande compositore che ha legato il suo nome e la sua arte a centinaia di film, Armando Trovajoli; e lo fa attraverso un cine-concerto, “Armando Trovajoli, la musica tra teatro e cinema”, una produzione originale di Creuza de mà che ha visto il suo debutto a Carloforte, nell’edizione di due anni fa del festival, in occasione del centenario della nascita del musicista romano (e poi una replica, nell’aprile 2018, al Bari International Film Festival), e che ora approda per una sera a Cagliari, all’Auditorium del Conservatorio.

Autore di colonne sonore per il cinema di molti tra i più importanti registi italiani (Vittorio De Sica, Ettore Scola, Mario Monicelli, Dino Risi, Alberto Lattuada, Luciano Emmer, Steno, Sergio Corbucci, Mario Mattoli, Luigi Magni, tra gli altri), ma anche per memorabili commedie musicali (su tutte quelle di Garinei e Giovannini, come “Aggiungi un posto a tavola”, “Ciao Rudy”, “Vacanze romane”, “Rugantino” con lo straordinario successo di “Roma nun fa’ la stupida stasera”), Armando Trovajoli (scomparso il primo marzo 2013) avrebbe compiuto cento anni il 2 settembre 2017; un mese dopo, a Carloforte, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu l’ha voluto ricordare e raccontare attraverso la sua musica con un concerto corredato da immagini dei suoi film e delle sue commedie musicali, affidandone la direzione a Rita Marcotulli.

Nome di primissimo piano della scena jazzistica nazionale, la pianista romana ha trascritto e arrangiato le musiche di Armando Trovajoli, le sue canzoni, riunendo intorno a sé, per l’esecuzione, altri jazzisti di spicco, in omaggio alla passione del compositore per quella musica; gli stessi musicisti che saranno accanto a lei al pianoforte, anche domenica 15 dicembre, alle 21.00: Peppe Servillo alla voce, Luciano Biondini alla fisarmonica, Daniele Tittarelli al sax e Ares Tavolazzi al contrabbasso, con la novità di Israel Varela alla batteria (al posto di Alessandro Paternesi).

[bing_translator]Penultima giornata, a Sant’Antioco, per la quindicesima edizione di Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei. Domani, sabato 7 dicembre, al festival del cortometraggio organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” arriva il regista Daniele Luchetti, atteso in due diversi momenti, la mattina alle 10.30 e la sera alle 21.30. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, spazio invece ai cortometraggi in arrivo dal festival francese di Clermont-Ferrand e a quelli della sezione Intrecci Mediterranei.

Daniele Luchetti apre la giornata con una masterclass in programma alle 10.30 nella Sala Consiliare del Comune. Nato nel 1960, il cineasta romano frequenta la Scuola di cinema Gaumont creata da Renzo Rossellini e debutta come assistente alla regia per Nanni Moretti. Dopo il suo pluripremiato film d’esordio “Domani accadrà” (in visione al festival in serata), il successivo lungometraggio, “Il portaborse” (1991), riceve a sua volta riconoscimenti ai David di Donatello e partecipa in concorso al Festival di Cannes. Nel 1992 cura la regia teatrale di uno spettacolo ispirato al romanzo di Domenico Starnone “Sottobanco”, che tre ani dopo diventerà il film “La scuola”. Tra i suoi lavori successivi, “Mio fratello è figlio unico” (2006), interpretato da Elio Germano e Riccardo Scamarcio, premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura, e “La nostra vita” (2010), unico film italiano ammesso in concorso ufficiale al Festival di Cannes, dove Elio Germano si aggiudica la Palma d’Oro come migliore attore protagonista. I suoi ultimi film sono “Chiamatemi Francesco” (2015), con Rodrigo de la Serna e Sergio Hernàndez, “Io sono Tempesta” (2017), con Elio Germano e Marco Giallini, e “Momenti di trascurabile felicità” (2019), con Pif e Renato Carpentieri. Daniele Luchetti è anche regista di molti spot pubblicitari di grande successo, e coordinatore del corso di regia alla Scuola Nazionale di Cinema a Roma.

 

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Carla Cuccu, consigliere regionale del M5S e segretaria della commissione sanità, è la prima firmataria della proposta di legge “Disposizioni per il contrasto dei disturbi dell’alimentazione”, redatta insieme alla collega Elena Fancello, il cui iter per l’esame ed approvazione è iniziato ieri in commissione.

«I disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata, disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati) determinano gravi compromissioni fisiche, oltre che sociali e relazionali, con esiti a volte drammatici per i pazienti e le loro famiglie, costituendo la seconda causa di morte, dopo gli incidenti stradali, tra i giovani.»

La proposta di legge nasce dalla carenza in Sardegna di strutture sanitarie dedicate con approccio integrato e multidisciplinare e dalla necessità di fornire un adeguato strumento alle famiglie che, finora, hanno dovuto gestire, in totale solitudine ed abbandono delle istituzioni, queste problematiche assurte ad epidemia sociale. Disturbi che colpiscono, sempre più, il mondo adolescenziale e femminile ed in aumento anche in quello maschile.

«Il trattamento dei disturbi alimentari richiede strutture e personale specializzato, un approccio interdisciplinare a tutti i livelli di assistenza (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, ambulatorio specializzato, semi residenza, day hospital, ricovero in reparto ospedaliero dedicato, residenza) – aggiunge Carla Cuccu -. Deve garantirsi l’integrazione tra l’aspetto clinico-nutrizionale e quello psicologico, prevedendo un lavoro di equipe formata da psichiatri, psicologi, internisti, nutrizionisti, endocrinologi, dietisti, fisioterapisti, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica ed infermieri. Preliminare ed essenziale e’ il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per intercettare i casi di DA, fare diagnosi precoce ed inviare ai servizi specializzati per attuare un approccio interdisciplinare.»

La proposta di legge, prevede l’istituzione di una rete di servizi socio-sanitari della quale fanno parte i presidi sanitari identificati presso le aree socio-sanitarie locali (ASSL) tra i quali otto ambulatori multidisciplinari integrati allocati presso la ASSL di Sassari, Olbia, Nuoro, Lanusei, Oristano, Sanluri, Iglesias, Cagliari e due residenze e semi residenze una nell’area nord e l’altra nell’area sud della Sardegna. E’ necessario investire nella prevenzione con azioni di informazione, di educazione sanitaria ed alimentare coinvolgendo le famiglie, le scuole di ogni ordine e grado, il mondo dello sport. Dovrà esserci un osservatorio per il rilevamento dei dati di progressione o regressione di questa epidemia socio-sanitaria, una formazione continua ed aggiornamento professionale del personale interessato l’aiuto ed il sostegno alla famiglia coinvolta.

«L’urgenza di creare una rete di collaborazione tra servizi, istituzioni ed associazioni di familiari – conclude Carla Cuccu -, deve incentivare l’assemblea legislativa sarda a licenziare quanto prima questo testo normativo che concretamente risponde alle emergenze territoriali non più procrastinabili proprio perché non hanno colore politico.»

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Si rinnova anche quest’anno, a Carbonia, l’appuntamento con “Il Villaggio di Babbo Natale”. Il primo appuntamento è per domenica 8 dicembre, nel Parco Archeologico di Cannas di Sotto. «Un evento imperdibile per tanti bambini provenienti non soltanto da Carbonia e dal nostro territorio, ma anche da altre zone del Sud Sardegna, a conferma dell’elevata capacità attrattiva del Villaggio di Babbo Natale, in grado di richiamare nelle tre precedenti edizioni migliaia di visitatori», ha commentato il sindaco, Paola Massidda.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Sturmtruppen, in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio del comune di Carbonia.

Per l’occasione è stato allestito un villaggio che riserverà tante sorprese e novità per i più piccini, che saranno guidati dagli elfi nelle varie casette e stanze, fino ad incontrare il tanto desiderato Babbo Natale con i suoi doni.

Il Villaggio di Babbo Natale osserverà i seguenti orari di apertura nelle date dell’8, 15, 21 e 22 dicembre: la mattina dalle 9.30 alle 12.30, il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30.

 

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Quattro decenni del percorso artistico di un pioniere della video arte – Michele Sambin – sono raccolti e raccontati nella pellicola PIÙ DE LA VITA. 
Domani, sabato 7 dicembre allo Spazio Osc, ore 21.00, via Newton 12, a Cagliari, la serata è dedicata alla proiezione del film, che ha per regista Raffaella Rivi, e vede protagonisti Michele Sambin e Pierangela Allegro. La pellicola è prodotta da Kublai Film e JoleFilm.

Il film concentra la narrazione sul lungo percorso artistico di Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performance, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. La  sua impresa artistica incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi: dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica. La pellicola vuole sottolineare come l’arte sia un lavoro concreto che travalica il concetto di spazio e di tempo e si sofferma sull’importanza dell’arte nella società contemporanea, senza astrazioni intellettuali, entrando in una dimensione intima e concreta col lavoro artistico.

Il titolo “Più de la vita” deriva da Ruzante, drammaturgo italiano del ‘500 molto amato da Sambin, che nella sua ultima lettera-testamento riflette sull’importanza di una vita che deve essere vissuta con consapevolezza e intensità: una vita larga, più che lunga.

La proiezione è parte integrante del cartellone del Festival Le Meraviglie Del Possibile, il Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie organizzato e curato da Kyberteatro, lo spin-off con cui  L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche”, sotto la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo, con la collaborazione del team creativo e organizzativo composto dalla regista Claudia Pupillo, dal visual artist Simone Murtas e da Mauro Zedda, presidente della compagnia cagliaritana. Il Festival, alla sua sesta edizione quest’anno, ha come sottotitolo Sincronicittà.

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Parte il 10 dicembre a Villa Satta, sede di IED Cagliari, il ciclo di open lesson del 2019-2020, che vedrà protagonisti alcuni ospiti speciali sul tema che guida il network IED nelle attività di questo anno accademico:Respect! Persone. Futuri. Luoghi. Un contenitore culturale inteso come chiave di lettura di alcuni nodi problematici della contemporaneità, coerenti agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) per affrontare le sfide globali, legate ai temi di interesse e di importanza per la società.

Ad inaugurare, alle 18.00, la serie di incontri sarà Max Sirena, lo skipper e team director alla guida del team Luna Rossa Prada Pirelli – con il nuovo monoscafo volante ipertecnologico della classe AC75 targato Prada-Pirelli varato ai primi di ottobre a Cagliari – nella sfida per la 36/a edizione dell’America’s Cup, la regata velica più prestigiosa e antica del mondo, in programma nel 2021 ad Auckland, in Nuova Zelanda. Il grande velista italiano (Rimini, 1971) da alcuni mesi cittadino onorario di Cagliari, intervistato dal giornalista sportivo Enrico Pilia (caporedattore L‘Unione Sarda), racconterà nel corso del suo “talk” nella sede sarda dello IED i vari aspetti per la preparazione del suo team, le fasi di progettazione della nuova barca a vela e del suo design ipertecnologico, protagonista nella prossima competizione della Coppa America. Ma si parlerà soprattutto di sfide, di sport, di passione, tecnologia e della sua esperienza di vita in Sardegna. Sirena vive a Cagliari con la famiglia dal 2014, e qui con il suo team da diversi anni ha stabilito il suo quartier generale, considerato uno dei più bei campi di regata al mondo, in vista del più importante trofeo sportivo.

«Questo nuovo ciclo di attività è soprattutto un’opportunità di confronto e approfondimento sui temi legati agli obiettivi di sviluppo sostenibile, che seppur declinati in modi differenti tendono tutti in qualche modo a valorizzare la “sfida”, intesa positivamente come occasione di scambio, di relazioni e connessioni, di gioco di squadra, ma soprattutto di cambiamento e di raggiungimento di nuovi traguardi verso una società sempre più civile e compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei diritti umani. Valori fondamentali per la progettazione di oggi e del futuro che noi come IED ci impegniamo a trasmettere ai nostri studenti: non solo rafforzare la cultura del sapere e del saper fare, ma soprattutto la cultura del saper essere», spiega Monica Scanu, direttrice IED Cagliari.

Max Sirena è alla sua settima partecipazione all’America’s Cup. Di queste ha vinto la 33esima edizione con BMW Oracle Racing nel ruolo di responsabile dell’albero alare e la 35esima con Emirates Team New Zealand nell’edizione di Bermuda nel 2017. È stato skipper dell’Extreme 40 Luna Rossa e vincitore del campionato Extreme Sailing Series nel 2011. Con il team Luna Rossa ha partecipato alle sfide del 2000, vincendo la Louis Vuitton Cup, e del 2003 e 2007 nel ruolo di aiuto prodiere. È diventato quindi Skipper e Team Director di Luna Rossa nella campagna per la 34esima America’s Cup, tenutasi a San Francisco nel 2013.

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«La Regione scommette sull’innovazione in agricoltura con un obiettivo ben preciso: consolidare la competitività di lungo periodo delle nostre imprese.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, chiudendo i lavori dell’evento finale dei progetti cluster per lo sviluppo di nuovi prodotti nel settore agroalimentare organizzato da Sardegna Ricerche.

Nel corso dell’incontro, che si è tenuto ieri a Cagliari, sono stati illustrati alcuni progetti frutto di una stretta collaborazione tra enti di ricerca – tra questi le Agenzie regionali Laore e Agris e il Centro marino internazionale – e imprese agroalimentari del territorio che hanno riguardato in particolare la produzione di ostriche, spumanti e formaggi: “Ostrinnova”, per la valorizzazione della produzione sostenibile delle ostriche nel sistema della molluschicoltura; “Contaminazioni”, formaggi freschi al gusto di Sardegna; “Pecorino romano”, con la diversificazione di prodotto nell’ambito del Pecorino romano Dop; “Akinas Spin Ov”, per gli spumanti innovativi da vitigni autoctoni.

«Sono convinta che con appropriati investimenti in ricerca e sviluppo – ha sottolineato l’assessore regionale dell’Agricoltura – si possano generare quelle innovazioni tecnologiche, principalmente di processo, con un importante impatto diretto sulla produttività. Le imprese dovranno essere poi assistite da un insieme di servizi e istituzioni finalizzati a informare gli agricoltori sull’esistenza di nuove soluzioni tecnologiche e sulla loro applicazione.»
«Per questo motivo il mio assessorato – ha concluso Gabriella Murgia – sarà pronto a recepire tutte le istanze dei soggetti pubblici e privati interessati per poter integrare l’innovazione tecnologica con il modello di agricoltura che vuole questa Giunta, fondato sulle identità produttive dei nostri territori, in grado di difendere la loro economia e garantire ai cittadini la salubrità e la qualità dei nostri prodotti.»

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SPAZIO ILISSO, a Nuoro, sarà il Museo della scultura del Novecento, con un allestimento che si articolerà nel piano terreno dell’edificio e negli ampi giardini, sempre aperti al pubblico come luogo di incontro.

Il primo piano sarà invece destinato a mostre temporanee inerenti la ricerca e le relazioni fra le arti visive, declinate nei differenti ambiti espressivi del contemporaneo.

SPAZIO ILISSO accoglierà al suo interno, rendendolo fruibile per studi e ricerche, un Archivio delle arti applicate e della fotografia. Proprio la fotografia è stata da sempre uno dei campi d’indagine privilegiati dalla Ilisso, che mette ora a disposizione il suo archivio fotografico che conta centinaia di migliaia di immagini.

Particolare attenzione verrà riservata ai laboratori didattici che accompagneranno la programmazione museale ed espositiva.

SPAZIO ILISSO ha sede nel complesso architettonico dell’ex Casa Papandrea, abitazione nel centro storico di Nuoro dall’alto valore simbolico per la città; recuperata al nuovo uso a seguito di un lungo e accurato restauro filologico, teso a restituire alla cittadinanza uno dei suoi pochi esempi di architettura in stile Déco, espresso nel severo gusto locale.

SPAZIO ILISSO, con i suoi 500 m2 di coperto e i 600 m2 di giardino, intende divenire un polo culturale che va idealmente a coronare i trentacinque anni di attività della ILISSO EDIZIONI.

La casa editrice, con sede a Nuoro, dalla metà degli anni Ottanta ha avviato un sistematico lavoro di storicizzazione di tutta l’arte, la cultura materiale, la letteratura e le produzioni locali della Sardegna (e non solo) e attualmente sta estendendo questa ricerca all’archeologia e all’ambiente naturale. Il lavoro editoriale, sfociato in un catalogo con più di 500 titoli e 70 mostre, ha raccolto un vasto archivio fotografico e documentale dei sopracitati campi di indagine, propri della ILISSO EDIZIONI.

SPAZIO ILISSO inaugura con la mostra fotografica Marianne Sin-Pfältzer. Paesaggi umani.

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Bitti saluta Da Vinci Experience” e si prepara a una nuova serie di manifestazioni ed eventi che caratterizzeranno l’offerta turistica del paese per tutto il mese di dicembre e l’inizio del 2020. Domenica 8 dicembre chiude il più celebre e visitato percorso multimediale dedicato a Leonardo Da Vinci che, con il supporto ed il patrocinio del Comune, è rimasto aperto per oltre 7 mesi. ‘Da Vinci Experience’ ha riscosso un successo quasi inaspettato e sono stati migliaia i visitatori della mostra organizzata nell’ambito delle celebrazioni del 500 anniversario della morte di Leonardo.

Nel giorno della chiusura si terrà uno spettacolo di musica itinerante, giocolieri e trampolieri. L’appuntamento è alle 11.30 in Piazza Asproni con l’ensemble Four For Us. L’iniziativa apre di fatto il programma degli eventi predisposto dal Comune per Natale e Capodanno, che sarà presentato ufficialmente nei prossimi giorni. Bitti si conferma centro di eccellenza nel settore dell’accoglienza in Barbagia, grazie a un’offerta variegata e qualificata: dalle bellezze culturali e archeologiche quali Romanzesu, il museo della Civiltà Pastorale e Contadina e quello Multimediale del Canto a Tenore, ai siti naturalistici del Parco regionale di Tepilora che caratterizzano il paesaggio e il territorio, al parco dei dinosauri Bittirex.

 «La mostra è stata una straordinaria occasione di crescita professionale per tanti operatori e ha arricchito l’offerta turistica del nostro territorio». Così il sindaco, Giuseppe Ciccolini, che ha aggiunto: «L’iniziativa ha registrato un grande successo di pubblico e oltre 100 scuole hanno scelto Bitti per il viaggio di istruzione».