18 July, 2024
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Domani, venerdì 6 dicembre, a Cagliari prende il via Marina Family Friendly, progetto ideato dalla cooperativa sociale Si può fare Onlus e finanziato dalla Regione Sardegna. Il primo appuntamento è alle 17.30 nell’Hostel Marina (scalette San Sepolcro) con Rito incantato: l’attore e autore teatrale Andrea Meloni guiderà i partecipanti attraverso un’esperienza di teatro sociale e di comunità che sposa la funzione e le fasi dei riti di passaggio con gli elementi costitutivi ed il carattere dei racconti popolari e di magia.

Il laboratorio sarà riproposto il 27 febbraio negli stessi orari.

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E’ la giornata che i lavoratori dell’Eurallumina aspettavano da anni, oltre 10 dalla fermata della produzione, oltre 5 dall’avvio della procedura autorizzativa per la realizzazione dell’impianto per la ripresa produttiva nello stabilimento di Portovesme.

Questa sera, alla conclusione della riunione di Giunta che ha dato il via libera alla “Via”, la Valutazione di impatto ambientale, proposta dall’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis, attesa oltre 5 lunghi anni, i lavoratori dell’Eurallumina hanno festeggiato con il presidente della Regione, Christian Solinas, e i suoi assessori.

In tarda serata, la RSU ha fatto la cronistoria della lunga fase procedurale, che pubblichiamo integralmente.

«Era l’ estate del 2014, quando partirono i primi contatti tra la proponente Rusal Eurallumina e gli enti preposti alle valutazioni ambientali, per il progetto di ammodernamento della raffineria di produzione di Allumina.

Le basi erano state poste il 22 novembre del 2012, quando al Mise, con le firme di molti esponenti del governo nazionale e regionale di allora, si sottoscrisse l’addendum al precedente protocollo di intesa datato 2009, alcuni mesi dopo la fermata degli impianti.

Questa è la data che deve essere ricordata come vero punto di partenza per la realizzazione del piano di ripartenza.

Seguì poco dopo il contratto di sviluppo con Invitalia, che indicò cifre e impegni per le parti contraenti.

Una procedimento autorizzativo che a febbraio 2015 il Matmm dopo l’incontro tra la RSU e l’allora ministro Gian Luca Galletti, attribuì le competenze all’ambito regionale, poi formalizzato ufficialmente nell’ottobre del 2015 con il deposito al protocollo del progetto.

Da allora la Rsu ed i lavoratori Eurallumina, hanno indirizzato i loro sforzi, in una costante e ininterrotta mobilitazione permanente, per rivendicare la soluzione di un iter diventato infinito, e costellato di sempre nuove problematiche che hanno assunto più volte la parvenza di una montagna invalicabile che si sono frapposte per il raggiungimento dell’obiettivo.

La volontà della proprietà di non abbandonare il progetto, accompagnata dall’instancabile azione di un vero zoccolo duro delle tute verdi sulcitane, protagoniste di infinite azioni di mobilitazione, a Roma e a Cagliari, hanno mantenuta viva la concreta speranza, che questo asset strategico per l’industria italiana, primo anello della filiera dell’alluminio, potesse riprendere la produzione.

L’impianto non è mai stato chiuso, sempre perfettamente manutenzionato, la gestione è costata 20 milioni di euro all’anno, le presenze dei lavoratori in turni di rotazione è stata costantemente in crescita, oggi sono circa 100 gli operatori diretti impegnati giornalmente, con circa 40/50 delle ditte esterne, la mensa è oltre due anni che è stata riaperta, il trattamento delle acque reflue gestito con personale interno h24 e l’ausilio del laboratorio, fornisce ottimi risultati.

Il 22 febbraio del 2019, la Giunta Pigliaru, riservò l’ ultima in ordine di tempo cocente delusione ai lavoratori e le loro famiglie, un colpo durissimo, che avrebbe potuto far precipitare tutto dopo anni di sacrifici, quando in conclusione di istruttoria, venne emessa una delibera, che dava per conclusa la valutazione sui  temi ambientali rimandando ad un ulteriore approfondimento sugli aspetti della salute. Di fatto, rinviando la decisione finale alla nuova subentrante amministrazione regionale.

Questi temi nei mesi successivi sono stati ampiamente approfonditi e gli studi prodotti dalla proponente, sono stati rigorosamente analizzati da un comitato scientifico che ha lavorato ad oltranza, chiamato a valutare dal Direttore Generale dott. Marcello Tidore, sotto l’egida dall’assessore regionale della Sanità dott. Mario Nieddu.

Una valutazione dell’impatto sanitario sui lavoratori, e sulla popolazione limitrofa alle attività produttive, mai fatta in precedenza, che ha valenza per l’intero nucleo industriale di Portovesme, che ha avuto un esito positivo, a garanzia di tutte le parti coinvolte.

Il 28 ottobre 2019 il parere positivo dell’assessore regionale della Sanità, è stato trasferito all’ente titolare del procedimento, il Servizio Valutazioni Ambientali dell’assessorato regionale dell’Ambiente.

Nella stessa giornata nel corso di una mobilitazione generale dei lavoratori si è svolto in un incontro tra la RSU dell’Eurallumina, e l’assessore Gianni Lampis, che prendeva formale impegno, di indicare come priorità l’esame della documentazione pervenuta, e garantendo tempi più celeri possibile per il completamento dell’istruttoria, per consentire alla giunta regionale di potersi esprimere.

Da quel momento i lavoratori Eurallumina, hanno messo in atto un presidio permanente davanti all’assessorato dell’Ambiente a Cagliari, per seguire costantemente gli sviluppi del procedimento, confrontandosi con il direttore generale Andreina Farris.

Come per l’assessorato della Sanità va riconosciuto all’Ente Ambientale, e ai rispettivi assessori e Direttori generali, di aver mantenuto gli impegni e agli uffici, di aver operato con assoluto rigore, ma anche in tempi ristretti al minimo, dando un esempio che quando la macchina amministrativa risponde alle esigenze di chi si rivolge loro con solerzia e buon senso, unendo anche la giusta attenzione a temi di così grande rilevanza, quali il lavoro e la vita delle persone, i risultati sono efficaci e tangibili.

Contestualmente alla notizia della conclusione positiva dell’istruttoria, data alla RSU Eurallumina il 28 dicembre, il presidio è stato sciolto ed i lavoratori si sono dati appuntamento a Villa Devoto, in attesa dell’esito finale, con la concreta speranza di dimenticare e cancellare la frustrazione e la delusione subita il 22 febbraio 2019, trasformare quelle lacrime in sorrisi.

Da rimarcare sin dal suo insediamento la costante attenzione e sostegno dell’assessore dell’Industria Anita Pili, e quella per quanto di sua competenza dell’assessore del Lavoro Alessandra Zedda.

Nell’arco di meno di un mese l’ istruttoria si è conclusa e gli atti sono stati trasferiti alla giunta regionale, che si è espressa definitivamente con la delibera sulla V.I.A. giovedì 5 dicembre.

Ad attendere di poter essere realizzati ci sono oltre 200 milioni di investimenti, 345 lavoratori diretti (circa 100 le nuove assunzioni), 200 quelli dell’indotto intesi come manutenzioni ordinarie, servizi, a cui si aggiungono i fornitori, e gli oltre 200 lavoratori che saranno impiegati nelle opere propedeutiche al riavvio.

La ripartenza di Eurallumina, determinante per la ripresa della filiera dell’alluminio, vale con il moltiplicatore statistico ufficiale 1.450 posti di lavoro complessivi. Saranno garantire le bonifiche interne e consortili già in corso, un rigoroso rispetto delle norme ambientali e sulla salute, come è assolutamente necessario per un azienda che vuole rilanciarsi all’insegna della sicurezza, modernità e della compatibilità.

Un risultato storico, che premia la tenacia di chi ha sempre creduto e lottato per questo obiettivo.

Questa lunga fase vertenziale con la delibera positiva approvata dalla giunta RAS presieduta da Cristian Solinas, che lo ha comunicato alla RSU Eurallumina, e ai lavoratori in attesa davanti a Villa Devoto, si conclude qui.

Il percorso verso la piena ripresa produttiva non sarà breve, e riserverà ancora ostacoli da superare, ma è certo che la fase più critica è stata messa alle spalle.

La volontà della RUSAL di riavviare un impianto strategico per le dinamiche del gigante mondiale dell’alluminio, ribadita costantemente direttamente al governo italiano ed alla regione Sardegna, devono essere considerate una garanzia ed il confronto con i rappresentanti dei lavoratori e delle istituzioni, che dovranno monitorare e vigilare sulla realizzazione degli impegni, ritornerà sul tavolo con itemi industriali e dello sviluppo.

Nelle garanzie fornite, la proprietà ha inserito la questione energetica, determinanti in un momento di incertezza su quale sarà il futuro in Sardegna per l’approvvigionamento di energia termica ed elettrica, affermando che qualora non dovesse esserci una soluzione generale sarà in grado di realizzare in proprio le opportune infrastrutture e gli interventi tecnici totalmente compatibili con il nuovo corso green che consentano di alimentare gli impianti e la ripresa delle produzioni.»

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La Giunta regionale ha dato il via libera alla “Via”, la Valutazione di impatto ambientale sul progetto di rilancio dello stabilimento Eurallumina.

«Con il rilancio del polo dell’alluminio si apre una nuova fase della politica industriale della Sardegna, che guarda al futuro puntando alla crescita di un settore moderno in grado di coniugare rispetto dell’ambiente e occupazione e di attrarre nuovi investimenti nel territorio», ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando con soddisfazione la delibera, approvata oggi dalla Giunta, che chiude con un giudizio positivo la procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto di Eurallumina per la ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme.
«Abbiamo gettato solide basi – aggiunge il presidente Christian Solinas – per la rinascita di un polo strategico per il Sulcis e per l’economia della nostra Isola. Dopo anni di incertezze e di lentezze burocratiche, grazie al lavoro degli assessorati dell’Ambiente e della Sanità e alla sensibilità di tutta la Giunta, abbiamo trovato in tempi brevi la soluzione per il riavvio degli impianti di Portovesme, che apre la strada a investimenti per 200 milioni di euro e alla salvaguardia dei posti di lavoro, restituendo un futuro sereno e la dignità a centinaia di famiglie. La tutela dell’occupazione andrà di pari passo con quella della salute della popolazione e dell’ambiente, grazie a un serrato e continuo monitoraggio condotto da esperti dei più qualificati organismi nazionali.»
«La Giunta – evidenzia l’assessore della Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis – ha approvato un atto indispensabile per consentire la ripresa dello stabilimento di Portovesme con un progetto di ammodernamento del sito produttivo che può ridare competitività alla produzione. Un documento – aggiunge Gianni Lampis – che contiene alcune importanti prescrizioni per contemperare le esigenze della produttività e dello sviluppo economico con quelle primarie della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute, condizioni imprescindibili poste dal nostro Esecutivo.»
La Regione, infatti, si impegna «a verificare con tempestività e con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali competenti e i privati operatori, quali azioni porre in essere per garantire la coesistenza delle attività industriali con l’esigenza di tutela della salute dei lavoratori e della popolazione», che verrà costantemente monitorata avviando «un apposito studio per la sorveglianza epidemiologica salute/inquinanti ambientali sull’area».
«Abbiamo portato a termine positivamente una vicenda delicata – conclude Gianni Lampis – durata oltre quattro anni e che da subito ha avuto priorità nell’agenda politica regionale. La Giunta Solinas, a sette mesi dall’insediamento, ha posto rimedio ai gravi ritardi accumulati dalla Giunta precedente, portando a compimento il procedimento, consapevole dell’importanza sociale prima che economica per un intero territorio, che ha necessità di prospettive concrete per il futuro delle tante famiglie coinvolte.»

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E’ stata una stagione impegnativa, solidale e ricca di incontri quella vissuta da Giovanni Dalla Pozza, ora in Sardegna per l’ultimo appuntamento di solidarietà del 2019. Giovanni proporrà il suo ormai famosissimo Taxi Drift durante la 2ª edizione del Challenge Riviera del Corallo, ad Alghero. Si esibirà sul Piazzale della Pace il 6 ed il 7 dicembre, offrendo quantità industriali di adrenalina a chi andrà in macchina con lui, dopo avere offerto un obolo simbolico  al tavolo delle Associazioni Famiglie Sma e Pollicino. Sono queste le due Associazioni che hanno fatto breccia nel cuore del generoso Giovanni. Per loro gira l’Italia e, a bordo della sua BMW 3000 arancione, regala spettacolo al pubblico sempre numerosissimo.

La stagione agonistica si è conclusa con apprezzabili risultati nel campionato francese Drift, al quale Giovanni partecipa da tre anni, si è classificato 9° nella categoria PRO, che vedeva impegnati ben 60 piloti di caratura internazionale.

Nella classifica assoluta del campionato su 150 iscritti, Giovanni ha concluso con un gratificante 41° posto. Durante le gare la sua BMWM5 a benzina, rigorosamente arancione anche lei, è stata protagonista indiscussa di video e riprese .

«E’ stata una stagione in salita – dice Giovanni Dalla Pozza – ho usato una macchina fra le meno potenti e fra le più pesanti. Ho scelto di usare la BMW M5 per poter, nel frattempo, far diventare più competitiva e top di gamma la BMW M3

Giovanni non si ferma mai, sta ora lavorando alla realizzazione di una macchina utile per i disabili motori. Per la prima volta sarà possibile utilizzare una macchina dotata di comandi manuali e con la gestione di acceleratore e freno per poter permettere a chi vive questo tipo di disabilità la gioia di una vera gara di drift. A breve inizieranno le selezioni per la preparazione di un pilota da accompagnare verso una gara. Per ottenere ciò, sono in corso incontri con le Federazioni.

Il 2019 è stato ricco di riconoscimenti legati al mondo della solidarietà, capace di gratificare il grande cuore del pilota torinese.

Dopo un meritato periodo di riposo Giovanni Dalla Pozza, si preparerà sicuramente per il prossimo campionato francese e contemporaneamente valuta la possibilità di gareggiare anche in quello italiano.

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Cada Die Teatro organizza a Cagliari la IV edizione del festival TRANSISTOR. Che verrà ospitato in un luogo simbolico della città, straordinario per la sua importanza storica e artistica, la Basilica di San Saturnino, grazie alla preziosa collaborazione del Polo Museale della Sardegna, e che si avvale anche di quella delle associazioni Malik e Cultarch.

Nuove generazioni – Independent Beat, il sottotitolo di quest’anno; tre giorni di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori, da venerdì 6 a domenica 8 dicembre, con la direzione artistica di Mauro Mou, incentrati sui temi dell’indipendenza, dell’autonomia e della libertà, in cui saranno coinvolti studenti, insegnanti, artisti, musicisti, architetti, creativi, esperti di new media.

Nella scorsa edizione si parlò di memoria ed emozioni: «Quest’anno proveremo a parlare di autonomia e libertà e per farlo cercheremo di allargare i confini della speranza, unico antidoto alla frustrazione, alla depressione e alle possibili dipendenze», spiega Mauro Mou, direttore artistico di Transistor. Un festival che si rivolge soprattutto alle nuove generazioni. E quando si è giovani indipendenza vuol dire anche raggiungere l’autonomia, la libertà.

«I ragazzi, più di tutti, nella delicatissima fase dell’adolescenza, sperimentano il desiderio di essere autonomi/indipendenti – aggiunge Mauro Mou – ma questa ricerca spesso genera nei loro comportamenti delle contraddizioni e l’alternarsi anche di diversi stati d’animo. Al desiderio di indipendenza, alla voglia di mettere in discussione i modelli di riferimento e le regole sempre seguite ed accettate si contrappone una sorta di predisposizione ad annullare la propria personalità.»

«L’idea di Transistor  conclude il direttore artistico – rimane quella di un festival/laboratorio pensato come un’opera, una narrazione trasversale e frammentata. Attraverso punti di vista diversi, anche i più lontani tra loro, costruiremo una rete segnata dalla dimensione della ricerca e della scoperta.»

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Al 70° convegno nazionale AIBES sventola alto il vessillo della Riviera del Corallo grazie alle prestazioni super di due barman del Miramare di Alghero: Francesco Cuccuru e Gabriele Sarritzu, rispettivamente 2° e 9° assoluti in Italia nella categoria “Sparkling”. L’AIBES è la più importante associazione di barman nel Belpaese e l’unica riconosciuta a livello internazionale dall’IBA – International Bartender Association.
Nella spettacolare location del resort Crowne Plaza di Roma dal 2 dicembre ad oggi è andata in scena una tre giorni dedicata al mondo dei cocktail tra assemblea nazionale dei soci, momenti di approfondimento ed il concorso nazionale durante il quale si sono sfidati ben 130 professionisti della miscelazione provenienti da 13 sezioni territoriali dell’AIBES diverse.
Francesco Cuccuru e Gabriele Sarritzu hanno gareggiato nella categoria “sparkling” che prevede l’utilizzo nella preparazione del drink di uno champagne, spumante o prosecco. Durate la fase eliminatoria hanno presentato due cocktail di propria ideazione che il pubblico del Miramare ha già avuto l’occasione di gustare fuori drink list: Ma mugliè e Non fashioned. Nella fase finale Gabriele Sarritzu ha guadagnato il posto nella top 10 con un Cardinale sbagliato, mentre Cuccuru si è portato a casa il secondo posto grazie al Martin-elly: Vodka, succo di Canberry, Sciroppo alla fragola e Prosecco Extra Dry gli ingredienti vincenti della ricetta inedita. “Sto vivendo un sogno” questo il commento a caldo di Francesco Cuccuru che ci tiene a ringraziare chi lo ha “sostegno, insegnato, bacchettato e bastonato”. 
Divulgare la cultura del saper bere bene è una delle mission del Miramare, che nella stagione invernale in corso ha organizzato diversi appuntamenti dedicati l’arte della miscelazione. Intanto i barman di ritorno ad Alghero saranno a disposizione per servire le loro prelibatezze già da domani venerdì 6 durante il concerto dei Puro Malto e sabato 7 dicembre per il dj set di Fabrizio Solinas. 

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Mercoledì 11 dicembre, alle 10.30, presso l’Aula Benedetto XVI della Curia arcivescovile (Cagliari via mons. Giuseppe Cogoni 9), si terrà la presentazione della 52ª Marcia nazionale della Pace e della 33ª Marcia regionale.

Interverranno: 

Monsignor Arrigo Miglio, Amministratore apostolico della diocesi di Cagliari

Monsignor Franco Puddu, Vicario generale e coordinatore del comitato organizzatore della Marcia 

Monsignor Angelo Pittau, Promotore e animatore della Marcia regionale

Dott. Giampiero Farru, Presidente del CSV Sardegna solidale

È stata scelta Cagliari come città ospitante la 52ª edizione della Marcia nazionale della Pace che si terrà nel pomeriggio del 31 dicembre, partendo da piazza San Michele per giungere presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria.
Il capoluogo della Sardegna prende il testimone dalla città di Matera in cui si è svolta quella del 2018.
La Marcia nazionale viene promossa dal movimento cattolico internazionale «Pax Christi», dalla Caritas nazionale, dall’Ufficio per i Problemi sociali e del lavoro della Cei e dall’Azione Cattolica Italiana.
Si uniscono nell’organizzazione il Comitato promotore della Marcia della Pace in Sardegna ed il Centro di Servizio per il volontariato «Sardegna Solidale», che per oltre un trentennio hanno proposto
tale iniziativa nella nostra Isola.

Armando Cusa

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Ospiti internazionali, mostre, proiezioni e incontri nel nome dell’intellettuale sardo più conosciuto al mondo, più letto di Grazia Deledda e icona universale dell’antifascismo. Ghilarza si prepara ad accogliere la prima edizione dell’International Gramsci Festival, un evento di portata internazionale che il 12, 13 e 14 dicembre, oltre alla presenza di personaggi del calibro di Giovanni Maria Flick, Seba Pezzani, Sam Millar, Sahm Venter, Fabio Cavalli e Antonio Gramsci jr, troverà uno dei momenti clou nel raffronto tra la figura dello studioso e quella di Nelson Mandela.

C’è grande attesa anche per la riapertura della Casa Museo, al numero 57 di Corso Umberto I, nella quale il pensatore sardo visse dai sette ai vent’anni (1898-1911). L’edificio, chiuso dai primi di luglio per lavori di ristrutturazione, in questi mesi è stato adeguato alle esigenze di fruizione museale con il rifacimento del tetto, l’adeguamento degli impianti, e la messa a disposizione di nuovi locali destinati a ospitare i servizi d’accoglienza.

Ma cuore pulsante di questa prima edizione del festival sarà un tema guida profondamente legato al pensatore di Ghilarza, vittima innocente di una giustizia ingiusta fino alle estreme conseguenze: il tema “carcere”. L’argomento sarà declinato attraverso le più rilevanti questioni, che vanno dagli aspetti costituzionali e quelli della rieducazione e il reinserimento nella società. La manifestazione è realizzata dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci e dal comune di Ghilarza, con il supporto di RAS, Fondazione di Sardegna e ISRE, e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’ICOM la FIHRM e l’Ambasciata del Sudafrica in Italia.

Il programma è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa alla Torre Aragonese, durante la quale sono intervenuti il presidente della fondazione Casa Museo Antonio Gramsci, Giorgio Macciotta, il sindaco di Ghilarza Alessandro Defrassu, il direttore del museo, Paolo Piquereddu, Barbara Mura dell’Associazione per Gramsci di Ghilarza, Ignazio Ibba, dell’Associazione Casa natale Antonio Gramsci di Ales, e Marinella Mura dell’Associazione Onnigaza di Ghilarza.

L’inaugurazione si terrà giovedì 12 dicembre alle 17 nei locali della Torre aragonese di piazza San Palmerio, con i saluti istituzionali e gli interventi del presidente della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci, Giorgio Macciotta, del sindaco di Ghilarza, Alessandro Marco Defrassu e delle autorità regionali.

La cerimonia di riapertura della Casa Museo è prevista per le 17.30. All’interno della struttura saranno allestite due importanti mostre. La prima a cura del nipote diretto, Antonio Gramsci jr, una selezione di 45 immagini tratte dagli archivi della “famiglia Shucht”, i parenti russi del filosofo. La seconda, intitolataGlobal Gramsci, raccoglie le illustrazioni dell’artista Agostino Iacurci corredate di testi dai quali si evince la capillare diffusione degli studi gramsciani in ogni parte del mondo, dal Brasile, all’India e al Giappone.

Alla Casa Museo sarà inoltre consegnata l’opera In punta di ago, un frammento di vita, realizzata dagli studenti del Liceo artistico Foiso Fois e vincitrice del concorso Home promosso dall’Istituto Piemontese Antonio Gramsci.

Il festival coinvolgerà quindi l’“Agorà” del paese, dove sarà allestita la mostra “Gramsci dietro le sbarre”, un’esposizione delle migliori opere premiate nelle tre edizioni dell’omonimo concorso nazionale di pittura per detenuti, realizzato a cura dell’associazione Culturale Casa Natale Antonio Gramsci di Ales.

Le strade del centro urbano accoglieranno le gigantografie fotografiche in bianco e nero dei “Luoghi gramsciani”, a cura dell’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza, mentre i negozi saranno impreziositi dagli allestimenti “Le parole di Gramsci”, un’originale raccolta di oggetti legati ai suoi scritti, curata dell’associazione Onnigaza.

Venerdì 13 dicembre, dalle 12 alle 15.30 la manifestazione prende gusto attraverso l’evento gastronomico diffuso “Il cibo dei territori gramsciani”, proposto nel menù dei ristoranti di Ghilarza, Abbasanta, Tadasuni e Sedilo. L’iniziativa sarà replicata anche sabato dalle 12.00 alle 15.00.

Alle 17, primo protagonista della serata alla Torre Aragonese sarà l’autore irlandese Sam Millar, ex attivista dell’IRA e compagno di carcere di Bobby Sands, che dialogherà con lo scrittore Seba Pezzani, a pochi mesi dall’uscita del suo ultimo libro “I cani di Belfast” (edito da Milieu).

Alle 18.30 interverrà un altro ospite molto atteso, il giurista e accademico Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, che terrà una conferenza dal titolo “Costituzione e Carcere: dalla riforma promessa alla controriforma realizzata”.

Sabato 14 dicembre, alle 10 la Torre Aragonese sarà teatro di una lettura comparata tra le Lettere dal carcere di Nelson Mandela e quelle di Antonio Gramsci. All’evento, patrocinato dall’Ambasciata del Sudafrica in Italia, parteciperanno Sahm Venter, curatrice del libro “Lettere dal carcere di Nelson Mandela”, e Seba Pezzani, traduttore del testo, in compagnia di Maria Luisa Righi della Fondazione Gramsci di Roma.

Alle 17.00 a raccontare la sua esperienza di vita sarà l’autore nuorese Sebastiano Prino, conosciuto come l’“ergastolano-scrittore”, esempio virtuoso di un percorso di rieducazione per il riscatto sociale e culturale. Sebastiano Prino interloquirà con il sociologo Gianfranco Oppo (già garante dei diritti delle persone detenute nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro) e con i giornalisti Luciano Piras e Piera Serusi.

Alle 18.30 all’Auditorium comunale di viale Antonio Carta, il regista e attore Fabio Cavalli introdurrà la visione del film-documentario Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri, presentato di recente a Venezia (2019, Rai, Clipper Media), che testimonia un’esperienza unica per i giudici della Corte costituzionale, entrati per la prima volta nella storia tra le mura del carcere per comprendere cosa sia la vita dietro le sbarre. Cavalli, che dirige il Teatro di Rebibbia, è stato ispiratore del film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire”. La manifestazione si concluderà alle 21 con un evento gastronomico a base di prodotti della tradizione locale.

L’IGF è svolto in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Guilcer, la Fondazione Istituto Antonio Gramsci di Roma, l’International Gramsci Society, l’Istituto Gramsci Sardegna, le Pro Loco di Abbasanta-Ghilarza-Norbello, l’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza, l’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, l’Associazione Onnigaza di Ghilarza, l’Associazione archeologica “Orgono” di Ghilarza, il Rotary Club Centro Sardegna, l’Unione regionale degli ordini forensi della Sardegna, la fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci.

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Si è riunito oggi a Cagliari il primo tavolo regionale di confronto sui disturbi del comportamento alimentare, convocato dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e dalla Commissione regionale per le pari opportunità.

«La Regione – dice Mario Nieddu – è al lavoro per dare risposte concrete a tante famiglie che vivono un dramma silenzioso, che nel nostro Paese, solo nell’anno precedente, ha causato tremila morti. Sono sempre di più i giovani che soffrono di disturbi del comportamento alimentare. Si registrano casi a partire dai nove anni e l’abbassamento dell’età media è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.»

Oggi i centri di riferimento in Sardegna sono a Olbia (Serd, Ats), Cagliari (AO Brotzu) e Iglesias, dove è presente l’unica struttura semiresidenziale dell’Isola.

«È importante aumentare il numero delle strutture e potenziare l’assistenza – precisa l’assessore regionale della Sanità – oggi chi soffre di disturbi del comportamento alimentare, specie nelle fasi acute, è costretto a rivolgersi ai centri fuori Sardegna, con gravi disagi per le famiglie. Un costo sociale altissimo ed un costo economico per il sistema sanitario regionale, gravato dalla mobilità passiva.»

Grande soddisfazione da parte della Commissione regionale per le pari opportunità.

«Da tempo – dichiarano le commissarie – auspicavamo la costituzione di un tavolo di confronto a cui potessero prendere parte i tecnici e i rappresentanti del mondo dello sport, della scuola e delle famiglie. Con l’obiettivo di mettere in moto sinergie.»

Al tavolo, oltre ai responsabili dei centri di riferimento dell’Isola, anche gli ordini professionali degli psicologi e degli assistenti sociali, il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, l’Ufficio scolastico regionale, il Coni e la Polizia Postale.

«Affrontare il problema – concludono le commissarie – significa intervenire anche nell’ambito della prevenzione. Spesso, soprattutto fra i giovani, esiste una pericolosa connessione fra questi disturbi e fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, il mondo dello sport e delle forze dell’ordine diventa quindi fondamentale.»

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La rassegna Saboris Antigus, l’8 dicembre a Guasila, aprirà il parco letterario di Giulio Angioni, e ancora presepi, launeddas e pane nuragico.

«Saboris Antigus è la vetrina attraverso la quale, i Comuni che hanno aderito alla manifestazione, possono esporre e mettere in mostra – ha detto la sindaca Paola Casula – le bellezze naturali e quelle culturali, le tradizioni musicali, il folklore, l’antica arte della cucina tradizionale e tipica di ogni paese che ha necessariamente dei prodotti di punta e le proprie eccellenze che la caratterizzano, la propria storia, e in sintesi potrei affermare, consente di mettere in vetrina l’anima di una intera comunità. La vera sfida che ci siamo prefissi, io e gli altri sindaci che hanno aderito a Saboris, con la collaborazione e il contributo di tutti i cittadini, è quella dell’accoglienza. L’obiettivo è stato quello di far sentire ogni visitatore a casa, in questo momento storico nel quale il dialogo e la conoscenza di chi ci è più prossimo torna a essere davvero di fondamentale importanza. Un necessario ritorno alle radici, alle origini, che ci dà gli strumenti per poter crescere nella coesione sociale, di espandere e dare respiro all’economia del territorio in una chiave anche turistica. Questa edizione 2019 è stata e sarà ancora ricca di eventi di qualità e con un ottimo riscontro di pubblico, e sono molto orgogliosa del lavoro fatto fino a oggi.»

La manifestazione si aprirà alle ore 10.30 con l’inaugurazione e la benedizione della scritta di benvenuto “Guasila”, a seguire, alla Casa Museo, l’interessante dimostrazione della preparazione e cottura del Pane Nuragico a cura del Laboratorio Ripam Università di Sassari. Sarà aperto e visitabile il Parco letterario dedicato a Giulio Angioni, e moltissime le mostre artistiche e fotografiche, le esposizioni degli artigiani, e ancora l’esposizione dei costumi locali e le sfilate medievali.

– IL PROGRAMMA –

EVENTI – Ore 9.30 Santa Messa (Santuario B. Vergine Assunta); dalle 10.00 Giro in carrozza per le vie del Paese con le “Carrozze del Sarcidano” con tappa alla Mostra agricola presso Casa Porceddu (Via Segariu); ore 10.00 Suoni itineranti con Andrea Puddu (fisarmonica), Gianni Atzori (tamburo ed erbekofono), Luigi Cordeddu (organetto), Miriam Costeri (organetto), Federica Lecca (launeddas); ore 10.00 Suoni di Zampogne e Launeddas itineranti, accompagnati da marionette e ballerine, a cura degli Zampognari di Sardegna; ore 10.30 inaugurazione e benedizione della scritta di benvenuto “Guasila” in occasione dell’apertura della manifestazione; ore 11 dimostrazione della preparazione e cottura del Pane Nuragico a cura del Laboratorio Ripam Università di Sassari alla Casa Museo; ore 11.45 esibizione medievale a cura del gruppo Medievale Funtana Onnis in Piazza Municipio; ore 15.00 rievocazione de Sa Cassa de S’Acchixedda (la Caccia alla Giovenca) a cura della Pro Loco Guasila (Piazza Municipio); ore 16.00 dimostrazione della vestizione dell’abito tradizionale femminile a cura dell’Associazione Folclorica Su Zinnibiri – San Pietro (Casa Museo); ore 16.30 castagnata in Piazza Municipio; ore 17.00 Claudia Aru Band in concerto – Piazza Municipio; ore 18.30 Bruschettata e Zeppolata in Piazza Municipio con intrattenimento del Trio Banderas Etnico.

MUSEI ED ESPOSIZIONI – Percorso enogastronomico tra le locande dei Vicinati storici di Guasila (Bixinaus), delle esposizioni di artigiani, commercianti, hobbisti e antichi mestieri. Santuario e Monumenti del centro storico; Museo Scrinia Sacra, ospitante per l’occasione “Honesta Rectoribus Guasila”, mostra dei dipinti degli storici rettori; Museo Raimondo Scintu “Medaglia d’oro al valor militare”, contenente i frammenti della I guerra mondiale; fiera del Dolce a cura dell’Asilo Infantile Maria Ausiliatrice – Palazzo Rettorale; Botteghe Medievali e Tiro con l’arco a cura della Associazione storico culturale di rievocazione storica “Corporazione Arcieri Medievali Sanluri” – Pratz’e Mottus; Botteghe Medievali e tiro con l’arco a cura della Parrocchia di Guasila, in collaborazione con Gruppo Medievale Funtana Onnis Guasila, l’associazione Balestrieri Castel di Castro Cagliari e l’associazione Memoriae Milites di Cagliari – Palazzo Rettorale; Mostra agricola e dimostrazione della preparazione di “Sa Stoia” e “Sa Xedra” – Casa Porceddu/Via Segariu; Mostra “Is Axrobas” Animali domestici e da lavoro a cura della Associazione dei Cavalieri di Guasila con Battesimo della Sella e gioco “Indovina il Peso” – Piazza Trexenta; Mostra Fotografica “Tempo mai perso” di Gigi Cabiddu Brau: “Visioni oniriche e immaginarie del tempo che silenzioso vive nell’archivio della memoria” – Locali Sic / 1° Piano Montegranatico; Mostra Fotografica “Obiettivi diversi” a cura della Pro Loco di Guasila e del Gruppo Passione Foto – Aula Consiliare; Mostra di Pittura di Anna Rita Atzori presso – Ex carceri; Dimostrazione della lavorazione e cottura della ceramica a cura di Claudia Gaviano – Piazza Municipio; Dimostrazione della lavorazione e scultura della pietra a cura di Cherubino Mungianu – Via Roma.

DOVE MANGIARE “Sa coxina de attrus tempus” a cura del Gruppo Folk Santa Maria – Via Roma; Esposizione ceramiche di Tina Cosseddu – Casa Museo; Esposizione arredi a cura della Arredo & Design – Casa Museo; i visitatori verranno accolti agli ingressi del paese con il tradizionale “cumbidu” offerto dai ragazzi di Guasila. Durante la giornata sarà possibile visitare il Parco letterario Giulio Angioni e i presepi della zona. Locanda Funtana Idda Via Roma Locanda Su Spainadroxiu Piazza Pertini Locanda Su Padrasiddu Parcheggio Comune Locanda dei Cavalieri Piazza Trexenta Locanda Santa Lucia Via Cima Locanda “Sa Pichetada” Pro Loco Via Manzoni Locanda “Sa Butega de is Saboris Antigus” Teatro Parrocchiale Su Murzu Guasillesu- Aperitivo alla Sarda Via Roma Ristorante Pizzeria Rocce Bianche 2 Via Segariu, 128 – Guasila – Tel. 346 6058168 Pizzeria al taglio Daddy Ninnino Via Segariu, 39 – Guasila – Tel 389 853 7105 Europizza Via Segariu, 28 – Guasila – Tel. 070 986633 Pizzeria Bella Napoli Via Cima, 2 – Guasila – Tel. 342 6646739 Pizzeria Il Vicoletto di Valerio Cinus Via Cagliari, 25 – Guasila – Tel. 070 986001 Ristorante l’Airone Via A. Volta 5 (Zona Industriale) – Guasila Tel/Fax 070 986912.