27 November, 2024
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La commissione Urbanistica, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha ascoltato l’assessore Quirico Sanna sulle problematiche collegate agli interventi edilizi nei litorali.

L’assessore Quirico Sanna, nel suo intervento, ha affermato fra l’altro che con i provvedimenti contenuti sia nella recente ordinanza che nel prossimo “Piano casa” e nella legge finanziaria, sarà consentito agli operatori economici del settore balneare di restare aperti per tutto l’anno mantenendo nei siti le strutture di servizio.

Il concetto di fruizione del mare e di vacanza al mare, ha poi osservato l’assessore, è molto cambiato nel tempo come dimostrano le positive esperienze del Poetto a Cagliari e della Gallura, e lo stesso turismo invernale nella nostra Regione è in costante crescita. Le istituzioni pubbliche, ha aggiunto, hanno quindi il dovere di intercettare queste tendenze e di favorire ogni occasione di promozione dei territori, lasciandosi alle spalle quelle situazioni di “tutto chiuso” che per anni sono state associate all’immagine della Sardegna nei mesi invernali o comunque precedenti e successivi all’estate in senso stretto.

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Giovedì 21 novembre, alle ore 16.00, nella sala ‘Anfiteatro’ dell’assessorato regionale delle Politiche sociali (via Roma, 253) a Cagliari, si terrà l’incontro “Im-PrendiAmoci il nostro futuro” sul tema dell’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza e in difficoltà, organizzato dall’Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti di azienda) in collaborazione con la Regione.

All’evento, che precede di qualche giorno la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (lunedì 25 novembre), interverranno gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e della Sanità, Mario Nieddu, Caterina Montando (presidente Aidda Sardegna) e Francesca Bragaglia (consulente del lavoro).

 

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Dopo la sostanziale fase di stallo conosciuta nel 2016 per il blocco del Codice Appalti, anche la Sardegna si aggancia alla ripresa nazionale, facendo registrare il 7% di procedure di gara in più rispetto al 2017, soprattutto nel settore lavori, opere e infrastrutture, con un 2018 che segna la migliore performance dell’isola dal 2016. Se ne parla a Cagliari il prossimo 21 novembre, nel corso di un convegno che vedrà convergere istituzioni e imprese locali per discutere, con tavole rotonde tematiche moderate dal giornalista RAI Gianluca Semprini, dell’andamento del mercato degli appalti nell’isola, del nuovo quadro normativo e dei risultati presentati dallo Sportello Appalti-Imprese di Sardegna Ricerche, che sostiene le imprese locali per amplificarne la competitività nel panorama delle gare pubbliche.

L’evento, che chiude l’annualità 2019 dello Sportello Appalti-Imprese e che sarà aperto dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e dalla Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche Maria Assunta Serra, offrirà l’occasione per un confronto sull’andamento del mercato degli appalti in Sardegna e sugli scenari che si apriranno rispetto ai temi più innovativi, come le prime applicazioni del Decreto Sblocca-cantieri, gli appalti di ricerca e sviluppo, la governance territoriale degli appalti, con analisi di mercato, a cura di Promo PA Fondazione, e la partecipazione attiva di imprese, stazioni appaltanti, associazioni di categoria, cooperative ed università.

L’obiettivo è quello di evidenziare come la Sardegna possa essere un modello di riferimento nazionale rispetto all’obiettivo di qualificazione della spesa pubblica e professionalizzazione degli operatori, su cui la Sardegna rappresenta una best practice nazionale.

Durante l’evento saranno inoltre consegnati i diplomi dell’edizione 2018-2019 del Master in Management degli Approvvigionamenti e Appalti Pubblici (MAAP), alla presenza dei Direttori Gustavo Piga (Università di Roma Tor Vergata) e Vincenzo Francesco Perra (Sardegna Ricerche), e saranno presentate le attività dell’Anno accademico 2019-2020.

L’appuntamento è alle 9,30 al Centro culturale “Il Lazzaretto” di Cagliari (via dei Navigatori, 1).

 

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Giovedì 21 novembre, alle ore 11.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione della nona edizione del Festival di Scirarindi, nella Sala Consiglio della Fiera Internazionale della Sardegna a Cagliari (palazzina della direzione al primo piano, ingresso da piazza Marco Polo). Il programma verrà illustrato da Giovannella Dall’Ara, responsabile dell’organizzazione e direttrice artistica della manifestazione, con le novità e gli ospiti di questa edizione, che anche quest’anno vede il patrocinio gratuito del Comune e della città Metropolitana di Cagliari, e della Regione Sardegna.

Il festival indipendente dedicato al benessere, al buon vivere e ai temi della sostenibilità in Sardegna, ritorna con un programma ricco di appuntamenti nel penultimo weekend di novembre, come sempre alla Fiera di Cagliari. Come ogni anno propone informazione, formazione, approfondimento, gioco, apprendimento ed animazione. Forte degli oltre 16mila visitatori della scorsa edizione riparte con il suo format vincente suddiviso nelle consuete nove aree tematiche che si svilupperanno nei diecimila metri quadri di esposizione tra oltre 200 eventi, tra incontri, laboratori, cooking show, degustazioni, atelier creativi, lezioni dimostrative, consulenze e esposizioni delle realtà e delle aziende locali in arrivo da tutta l’isola, dall’artigianato al cibo, e poi ambiente e bioedilizia, ecoturismo, economia etica e partecipazione, alimentazione, compranaturale, salute e benessere, vita interiore, spazio bambini e spazio animali, e tante iniziative speciali.

 

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Il Comitato Regionale del C.O.N.I. e la Scuola Regionale dello Sport, di concerto con l’Agenzia delle Entrate, ha indetto il seminario formativo rivolto ai dirigenti delle società sportive, sul tema “La disciplina fiscale delle Associazioni e Società sportive dilettantistiche. Requisiti, agevolazioni e adempimenti”.

Questo il calendario degli incontri:

– Sassari, 2 dicembre 2019, ore 15.00 – 19.00 – Sala Convegni della Camera di Commercio – Via Roma;

– Cagliari, 9 dicembre 2019, ore 09.00 – 13.00 – Auditorium Palazzo C.I.S. – Viale Bonaria.

Dal sito del C.O.N.I. Sardegna è possibile visionare il programma completo e la scheda di adesione.

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Un’occasione unica per confrontarsi e aggiornarsi sulle buone politiche di welfare del nostro tempo, insieme ad alcuni fra i maggiori esperti italiani del settore, da Vito Mancuso a Mario Giro, da Laura Dalla Ragione ad Augusto Consoli: è questo che offre Aprire Orizzonti, la conferenza che lAssociazione Casa Emmaus Impresa Sociale di Iglesias organizza il 22 novembre nellaula magna de Sa Manifattura, in viale Regina Margherita 33 a Cagliari, dalle ore 8.30 alle 20.00.

Le aree prese in esame sono cinque: Immigrazione, Povertà Educativa, Disturbi Alimentari, Dipendenze Patologiche Adulti e Dipendenze Patologiche Minori, corrispondenti ai settori di cui si occupa l’Associazione Casa Emmaus.

Non solo: questa giornata formativa permetterà agli iscritti di acquisire 10 crediti ECM per le seguenti professioni: psicologo (specializzazioni in psicologia e psicoterapia), medico chirurgo (specializzazioni in psichiatria), biologo, educatore professionale, infermiere, assistente sociale. Verrà inoltre rilasciato un attestato al termine dei lavori. Per iscriversi esiste un’area dedicata: http://www.casaemmausiglesias.it/registrazione/.

Si comincia alle 8.30 con i saluti istituzionali di Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna; Mario Nieddu, assessore della Sanità della Regione autonoma della Sardegna; Gianni Salis, direttore della Formazione ATS Sardegna ed il senatore Giuseppe Lumia.

Alle 8.45 Stefano Zamagni, professore ordinario di economia politica allUniversità di Bologna, si collega per affrontare le “Luci e ombre del sistema di welfare in Italia”.

Il primo incontro “Sono qui, guardami!”, sulle Dipendenze dei minori, vede come relatori Arturo Casoni, neuropsichiatra delletà evolutiva e Roberto Mazza, docente di psicologia e metodologia dei servizi sociali dellUniversità di Pisa; il moderatore è Biagio Sciortino, responsabile del DSMD dellArea Vasta Nord Sardegna ATS.

“Fammi scendere”, sulle Dipendenze Patologiche negli adulti, pone in dialogo Mauro Cibin, direttore del Centro SORANZO; Augusto Consoli, direttore del Dipartimento Patologia delle Dipendenze ASL Torino 5 e Leopoldo Grosso, psicoterapeuta, presidente onorario del Gruppo Abele. Modera Guido Faillace, presidente nazionale della Società scientifica FEDERSERD.  

Dopo il light lunch Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, direttrice della Rete per i DCA della USL 1 dellUmbria; Maria Gabriella Gentile, primario emerito in SC Dietetica e Nutrizione Clinica all’AO Niguarda e Paolo Santonastaso, professore ordinario di psichiatria alla Scuola di Medicina dellUniversità di Padova, si confrontano sui disturbi alimentari (“Linganno dello specchio”); modera Alessandro Coni, direttore del Dipartimento Salute Mentale – Zona Sud di ATS.  

“Barche di pace”, sull’Immigrazione è il tema dell’intervento di Mario Giro, responsabile del settore internazionale della Comunità di Sant’Egidio, ex viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che dialoga con Barbara Barbieri, psicologa, ricercatrice e docente di Psicologia delle risorse umane allUniversità di Cagliari.

L’ultimo incontro Hanno tutto, non hanno niente”, sulla Povertà Educativa, prevede gli interventi di Vito Mancuso, docente di Teologia moderna e contemporanea dellUniversità San Raffaele di Milano ed Andrea Morniroli, coordinatore del Forum delle Disuguaglianze e delle Diversità. Modera Riccardo Sollini, direttore della Fondazione Capodarco ETS.

Segue la discussione finale / tavola rotonda su “Aprire orizzonti: il domani del welfare”, con Francesco Birocchi, presidente dellOrdine dei Giornalisti della Regione Sardegna e Fernando Nonnis, presidente dell’Associazione Casa Emmaus Impresa Sociale

La giornata si chiude con la compilazione del questionario ECM.

Tutti gli interventi sono seguiti da una parte di confronto domanda/risposta e accompagnati dalle elaborazioni grafiche su schermo di Marco Serra, esperto di metodologie visuali della comunicazione, realizzate in diretta durante la conferenza.

Nell’aula magna saranno inoltre allestite alcune mostre tematiche.

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Venerdì sera la sala conferenze Ceas, in via Don Burrai, a Fonni, ospiterà «Unghie&Crisi”, spettacolo di teatro di genere e video mapping. Ingresso Libero.

Lo spettacolo racconta con aspra e pungente ironia la condizione lavorativa delle donne in questi tempi di crisi economica.
La drammaturgia originale, nasce da una ricerca sul campo realizzata nell’hinterland di Cagliari, all’interno delle case delle giovani estetiste che lavorano in nero, e si occupano della ricostruzione delle unghie.
La protagonista Sonia è una giovane mamma single che si improvvisa estetista per necessità. Tra smalti e limette, si prodiga in consigli, aneddoti e proverbi popolari per aiutare le clienti a uscire dalle proprie crisi esistenziali.
Un modo diretto, tragico e ironico allo stesso tempo, per riflettere sulla condizione della donna e sulla sua “traversata” in solitario nella società contemporanea.
La drammaturgia ha vinto nel 2009 il primo premio nel concorso “Donne e lavoro, Donne a lavoro” organizzato dalla Provincia di Cagliari e dell’Associazione Culturale L’Eccezione.

Regia e drammaturgia: Ilaria Nina Zedda
In scena: Marta Proietti Orzella e Daniela Pulisci
Light design e video mapping: Marco Quondamatteo
Tecnico audio: Elvio Corona.

Ha collaborato all’organizzazione dello spettacolo il comune di Fonni, rappresentato dalla dottoressa Anna Maria Coccollone, assessore della Cultura, delle Politiche di Genere e Politiche Giovanili, e dalla dott.ssa Michela Pinna, funzionaria responsabile Area Socio-culturale.

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C’è un carcere federale a Viana, nello stato del Maranhao nel nord est del Brasile – una delle zone più povere del Paese -, dove uomini e donne scontano la pena nella stessa struttura. Qui, oltre agli omicidi e alle sommosse, sono le donne a pagare il prezzo più alto subendo ogni genere di violenze, maltrattamenti e stupri. Solitamente il loro destino non migliora una volta scontata la pena, perché si trovano costrette a prostituirsi per sopravvivere. Così, suor Cristina Rodriguez, una missionaria che lavora sul campo senza sosta, ha chiamato in Sardegna il parroco del Sacro Cuore di Quartu Sant’Elena, don Gabriele Casu, suo vecchio amico di missione proprio a Viana, e ha chiesto il suo aiuto con urgenza. L’obiettivo è quello di costruire un carcere femminile e portare via queste donne dalla struttura dove scontano la pena con gli uomini. E ancora: realizzare un panificio, pizzeria, pasticceria, per la formazione professionale, la panificazione e la lavorazione di prodotti da forno. Questo, oltre a ridare dignità ai detenuti sarà una occasione di riscatto e una grande opportunità di inserimento sociale, una volta fuori dall’Apac.

Don Gabriele Casu, parroco del Sacro Cuore Quartu Sant’Elana. «Sono rientrato due anni fa da Viana, dopo 12 anni da volontario lì, ma il mio cuore da missionario batte sempre forte per i Paesi come il Brasile e per le persone che hanno necessità del nostro supporto. Ciò che più mi riempie di orgoglio nell’ambito del progetto del carcere femminile e del panificio è il fatto che finalmente siamo riusciti a fare gruppo e rete. Ci stiamo muovendo insieme ad altre istituzioni, questo significa sensibilizzare al problema ed essere in tanti in queste occasioni aiuta al raggiungimento di obiettivi se non proprio della soluzione definitiva. Ringrazio per questo tutti coloro che stanno aderendo, sperando di poter fare sempre di più e di meglio.»

Il progetto. Si chiama: “Dignità, sostegno e formazione: un panificio e una pizzeria per le carceri Apac di Viana in Brasile”, e sarà possibile realizzarlo grazie alla legge regionale 19 del 1996: interventi di cooperazione e collaborazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo. Attualmente, il parternariato costituito, è composto dall’associazione Amico della Missione di Cagliari, dal comune di Quartu Sant’Elena, dall’Estado de Maranhao dove si trova appunto Viana – secreteria aministracao penitenciaria, dalla Tecnocasa Regionale e dalla Coldiretti, che si sono aggiudicati il primo posto in graduatoria, e dunque il finanziamento di circa 45mila euro. Il comune di Quartu Sant’Elena, che ha contribuito alla stesura del progetto e svolgerà compiti di monitoraggio, darà anche il contributo finanziario di 2.500 euro per le spese di trasferta in Brasile dei formatori professionali esperti nell’arte della panificazione. La Tecnocasa regionale collabora invece fornendo gli elaborati planimetrici e il progetto definitivo/esecutivo.

Il responsabile legale di ADMISS ong, Salvo di Giuseppe. «Suor Cristina è la direttrice del carcere. È una suora con le scarpe da ginnastica e le maniche costantemente rimboccate. Il suo carattere, la sua fede e la sua determinazione hanno fatto sì che fondasse questa struttura, prima solo maschile e ora anche femminile. Grazie ai nostri partners, in primis il comune di Quartu Sant’Elena e il suo sindaco Stefano Delunas che si è dimostrato sensibile e generoso, nel mese di agosto 2020 una delegazione dell’associazione ADMISS potrà recarsi in Brasile per realizzare quanto previsto nel progetto. Non dimentichiamo il grande ruolo di don Gabriele e la generosità e la disponibilità degli altri: Dream work Tecnocasa Sardegna e Ignazio Moi, panettiere che ha messo le sue competenze al servizio della causa, ovviamente gratuitamente, che si recherà anche in Brasile per formare i detenuti. Un sentito grazie a tutti i partecipanti, per noi ora inizia il momento di mettere le scarpe da ginnastica e rimboccarci le maniche per realizzare quanto promesso e per essere all’altezza delle aspettative.»

Il rapporto tra Admiss (Amico della Missione) e A.p.a.c.(Associazione di protezione e assistenza ai condannati ) di Viana nasce dalla collaborazione tra due figure cardine delle associazioni: entrambi sono stati missionari nel territorio, suor Cristina Rodriguez e don Gabriele Casu, che è attualmente parroco della Chiesa del Sacro Cuore di Quartu Sant’Elena. Don Casu ha fornito supporto logistico economico e morale a suor Cristina durante la fase di realizzazione della prima sede Apac di Viana, e da lì anche per le successive e costanti collaborazioni, si è tenuto un ponte sempre aperto tra Sardegna e Brasile. Attualmente suor Cristina ha manifestato la grande urgenza di realizzare la struttura femminile del penitenziario, per evitare che le donne continuino a essere vittime di soprusi all’interno della struttura, e costrette a prostituirsi per vivere una volta scontata la pena.

Obiettivi. La consegna della struttura è prevista per ottobre 2020. Con il trasferimento delle detenute dal penitenziario federale a quello femminile si spera di ridurre il numero di stupri, omicidi, e sommosse di varia natura. Grazie ai corsi di formazione alla panificazione si prova inoltre a creare una professionalità spendibile anche fuori dal carcere, che serva a riabilitare la persona nella società una volta uscita dal penitenziario, e dare un futuro migliore a tante famiglie.

La produzione. Si cercherà di formare almeno 20 detenute/i che saranno poi delegate poi alla formazione di altri detenuti. Sulla produzione è stata fatta una stima: 200 kg di prodotti da forno giornalieri per il consumo e da destinare al mercato locale, per un guadagno di circa mille euro al giorno.

Il sindaco di Quartu, Stefano Delunas. «Pane, pizza e dolci sardi tipici quartesi, sono le produzioni che i formatori della Coldiretti insegneranno. Una esperienza che inorgoglisce me come sindaco e come persona, e che metterà in risalto la Quartu solidale che i cittadini hanno riconosciuto, anche in questa Amministrazione, in più occasioni. Nel prossimo futuro la rete di parternariato si estenderà ad altri benefattori per dotare i laboratori di vendita di buste e vassoi personalizzate per il pane, per le pizze e per i dolci tipici della tradizione quartese.»

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Appuntamento a Cagliari con il Karel Music Expo, il festival delle culture resistenti ideato ed organizzato nel capoluogo sardo dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua edizione numero tredici: dopo la bella anteprima dell’altro sabato 9 novembre – al Fabrik con Perry Frank e con Stuart Braithwaite, leader e chitarrista dei Mogwai, la manifestazione vive il suo clou in tre lunghe serate, da questo giovedì (21 novembre) a sabato 23, all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove fa base per la prima volta.

Tiene banco la musica, come sempre, spaziando tra i generi e gli stili con tredici diverse proposte della scena nazionale e internazionale: in arrivo dalla Penisola The Winstons, i Julie’s Haircut, La Luna e i C’mon Tigre, dall’Austria gli Alpine Dweller, da Malta The Ranch, dal Regno Unito la scozzese Emme Woods, l’inglese Joey Collins e il gallese Matthew Frederick, mentre a rappresentare il panorama sardo saranno La Città di Notte, il duo Nunc, La Pioggia ed il Luigi Frassetto Quartet.

Tanta musica, dunque, ma non solo, perché il Karel Music Expo è una vetrina multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee ai meccanismi della grande distribuzione; ecco, dunque, in cartellone, anche le installazioni dell’artista giapponese Makoto e del romano Daniele Spanò, le performance e le opere di Rugiada Cadoni, un incontro-dibattito di astronomia culturale con Agostino Piano, uno spettacolo formativo sulle dipendenze dalle nuove tecnologie, e una selezione di cortometraggi proposta in collaborazione con lo Skepto International Film Festival e la Fondazione Sardegna Film Commission; il tutto sotto un titolo caratterizzante, “Generazioni”, suggerito dall’imminente epilogo di questo decennio, come spiega il direttore artistico Davide Catinari: «Ogni decade giunge alla sua conclusione attraverso una rappresentazione che ne traccia la memoria, così che ogni epoca possa essere ricordata in accordo con tutto quello che ha prodotto e ogni generazione per ciò che ha espresso. (…) Ma la percezione dell’alternarsi di diverse generazioni, soprattutto durante il secolo appena trascorso, ha reso memorabili diversi passaggi di consegne, come quello tra le due guerre mondiali o la rivoluzione culturale, e giovanile, che dalla fine degli anni ’60 in poi ha contribuito a creare un immaginario immenso, denso di simboli, volti, oggetti, suoni, mode e modalità che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni della storia di questo pianeta, trasformando per sempre l’idea stessa della nostra vita».

Si comincia, dunque, questo giovedì (21 novembre), con una scaletta fitta di appuntamenti, presentati – in questa come nelle successive serate – da Paola Masala. L’apertura, alle 19.00, è nel segno delle cinema con la visione di tre cortometraggi in linea col tema proposto dal Karel Music Expo, selezionati dalla commissione artistica dello Skepto International Film Festival, la rassegna cagliaritana giunta lo scorso aprile alla sua decima edizione: “Parru pi tia” (15′), diretto dal palermitano Giuseppe Carleo, “How I Didn’t Become A Piano Player” (18′), produzione inglese per la regia di Tommaso Pitta, e “Bitchboy” (15′), dello svedese Mans Berthas.

La musica sale alla ribalta alle 21.00, con il primo dei quattro set in programma nella serata inaugurale che si avvicenderanno sui palchi allestiti in due diversi spazi dell’EXMA: quello montato nella sala conferenze del centro culturale di via San Lucifero, e quello della Sala Showcase all’interno di una tensostruttura appositamente allestita nel cortile.

In apertura, riflettori puntati sul cantautore e producer inglese (di Nottingham) Joey Collins: la sua musica è introspettiva e emotiva, con influenze di artisti come Jeff Buckley, John Frusciante, Elliot Smith, Richard Ashcroft e Eddie Vedder.

Blues e cool jazz incontrano la canzone italiana nella proposta di La Città di Notte, band cagliaritana nata dall’incontro di quattro musicisti – Diego Pani (voce), Andrea Schirru (tastiere), Edoardo Meledina (contrabbasso) e Frank Stara (batteria) – provenienti da diverse band del panorama musicale sardo (King Howl, Dancefloor, Stompers, Stone Seeds), accomunati dalla passione per la musica afroamericana e lo swing italiano degli anni Cinquanta.

Gioca in casa anche La Pioggia, altra formazione isolana, germogliata nel 2016 da un’idea di Andrea Cannucci in collaborazione con Giuseppe Aledda. Dopo un periodo di scrittura orientata al cantautorato classico, il progetto ha dato forma a una produzione più libera ed eterogenea, consegnata alle tracce dell’album “Anime in piena”. L’anno scorso la formazione è diventata stabilmente un quartetto composto da Andrea Cannucci alla chitarra e alla voce, Mauro Bin Frau alla batteria, Francesco Perra alla chitarra e Giuseppe Aledda al basso.

Finale di serata in crescendo con i Julie’s Haircut, band emiliana in attività già dal 1994 e devota a suoni spaziosi e ipnotici. La sua musica si è evoluta nel tempo dal garage-rock degli esordi fino a territori più sperimentali, concentrandosi su improvvisazione e ricerca sonora, senza perdere contatto con il groove e la melodia che l’ha sempre caratterizzata. È del mese scorso il nuovo album, “In The Silence Electric”, per la prestigiosa etichetta inglese Rocket Recordings. Sul palco del Karel Music Expo, a partire dalle 23.00 circa, Nicola Caleffi (chitarre, tastiere, basso, voci), Luca Giovanardi (chitarre, tastiere, basso, voci), Andrea Rovacchi (tastiere, percussioni), Andrea Scarfone (chitarre, basso) e Ulisse Tramalloni (batteria, percussioni).

A precedere il set dei Julie’s Haircut, la prima della serie di perfomance che verranno proposte ogni sera da Rugiada Cadoni, presente al festival anche con un’installazione di sue opere. Visual artist, performer, fotografa, designer, Rugiada Cadoni è interessata al tema dell’identità, al modo in cui immagini di ogni tipo (TV, stampa, internet) condizionano la percezione. Per questo si appropria, devia, decostruisce queste immagini che, come erede della Pop Art, rielabora facendole uscire fuori dal contesto e giustapponendo elementi diversi: arte come provocazione di ambiguità e attenzione alle forme minimali e non spettacolari con atti spontanei derivanti da una costante riflessione concettuale.

Con la prima giornata del festival, si inaugurano anche le altre due proposte di ambito artistico che si potranno apprezzare ogni sera all’EXMA. La parete accanto alla tensostruttura sarà lo sfondo di “Fino a qui”, opera dell’artista, scenografo e regista Daniele Spanò, che trasforma la facciata dell’edificio in una superficie luminosa, dinamica e funzionale al racconto, attraverso l’uso della videoproiezione e del suono, in cui l’architettura acquisisce nuove funzionalità attraverso deformazioni e distorsioni visive e sonore dal sapore surreale.

All’interno di una delle torrette dell’EXMA trova invece spazio l’installazione “Codice G.N.R.” di Makoto, artista giapponese profondamente influenzato dalle rappresentazioni corporee del rinascimento italiano, che qui si fonde con il minimalismo del Sol Levante: per il Karel Music Expo, Makoto espone una delle sue “Nukegara” (“spoglie”) ottenute con tessuti induriti col gesso, proiettando un cortometraggio da lui realizzato sul tema di “Generazioni”.

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In una fredda serata autunnale per scaldarsi il cuore è bastato partecipare all’inaugurazione della mostra dell’artista Ielmo Cara. “Sono ancora romantico” è il titolo scelto dal pittore per raccontare le sue tele. Ielmo Cara asce a Grosseto da genitori sardi, suo papà militare lo porta presto ad abitare in Sardegna dove vive con i suoi nonni a Narcao. L’artista oggi fa parte del gruppo dei “Liberi Pensatori” e insieme agli altri membri si occupa di far vivere l’arte facendola conoscere attraverso i capolavori di artisti del luogo e non solo. La personale potrà essere visitata presso la sala dei soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, sino a sabato 23 novembre.

I colori caldi che troverete nelle sue tele, vi faranno tornare magicamente indietro, la morbidezza delle sue figure vi ricorderà un passato più difficile di oggi sotto il punto di vista economico, ma più semplice nelle relazioni e nella condivisione dei problemi. Se in un suo quadro vedrete il fuoco ne sentirete il calore, se vedrete un sorriso vi rassicurerà l’anima ed osservando la campagna non potrete fare a meno di perdervi, arrivando a sognare di essere lì. Questa è la magia che “Sono romantico” regalerà ai suoi visitatori e, di questi tempi, dove fretta e pressapochismo la fanno da padrone, fermarsi ad osservare come era bello prima…potrà solo fare bene e sentirsi più leggeri…

Vi aspettiamo alla mostra!

Nadia Pische