29 September, 2024
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Ad una settimana esatta dall’uscita in tutte le sale della Sardegna, dove ha registrato nel primo week end di proiezioni ottimi risultati, il nuovo lavoro cinematografico di Pino e gli anticorpi è già pronto a conquistare le vetrine internazionali.

“Come Se Non ci Fosse un Domani”, il film diretto dal regista Igor Biddau e scritto a sei mani da Michele e Stefano Manca e Nicola Alvau, è stato selezionato per prendere parte al prestigioso RIFF – Russia-Italia Film Festival, tra gli eventi dedicati al cinema italiano più importanti a livello internzionale: il RIFF è sostenuto dall’Ambasciata d’Italia in Russia, l’Istituto LUCE Cinecittà, l’Agenzia ICE, l’Istituto Italiano di Cultura, l’Agenzia per il Turismo ENIT, il Programma PRIA del Consolato d’Italia e dalla Camera di Commercio Italo-Russa. 

Giunto alla sesta edizione, anche quest’anno il Festival è itinerante e si tiene nelle città di  Mosca, San Pietroburgo e Novosibirsk a novembre 2019. L’obiettivo del RIFF è quello di rafforzare il legame culturale tra Russia e Italia, con la presenza sia di film realizzati da registi italiani, che film di registi russi che abbiano come tema centrale l’Italia.

L’evento, che ha preso il via lo scorso 12 novembre e si concluderà il 24 a Mosca, vedrà per la seconda volta la partecipazione di Michele e Stefano Manca e il Regista Igor Biddau, già protagonisti nell’edizione 2016 con la prima pellicola “Bianco di Babbudoiu”, film che ha riscosso successo a livello internazionale vincendo premi ambiti quali, miglior film al “Cine Festa Italia” di Santa Fe e Los Angeles, Premio Speciale “Vino è cultura” ed. 2016 dell’ASTI Film Festival, Best Foreign Feature all’AIFF 2016, Best Feature Film al Film Festival KZ (Kazakhstan) nel 2017, Best Cast al Festival Smile Russia (2017) e la Nomination per il Best Editor e Best Actor al Best Film Awards in Romania nel 2017.

Sempre a Mosca in questi giorni, Bianco di Babbudoiu sarà proiettato nel corso di un evento dedicato esclusivamente alla cultura enogastronomica ed agroalimentare italiana.

Il 5 dicembre la carovana di “Come Se Non ci Fosse un Domani” si trasferirà ad Asti per partecipare all’Asti Film Festival, giunto alla sua nona edizione, organizzato dal Circolo Cinematografico Sciarada in collaborazione con il Comune di Asti ed il Circolo Vertigo.

Patrocinato da Torino Piemonte Film Commission, l’evento è composto da tre sezioni in concorso: Asti DOC (documentari), Asti SHORT (cortometraggi) e LA PRIMA COSA BELLA (opere prime italiane di lungometraggio).

Il 7 dicembre “Come Se Non ci Fosse un Domani” sbarca in UK per una proiezione-evento a Londra, organizzata da Fine Solution Consulting e Ideas dell’imprenditore sardo Roberto Zicconi. Una serata-evento dove il film di Stefano e Michele Manca servirà inoltre per focalizzare l’attenzione sulle bellezze del territorio sardo e sulle sue eccellenze enogastronomiche, al centro di una ricca degustazione di prodotti tipici dell’isola.

IL FILM

Dopo Bianco di Babbudoiu, debutto cinematografico del duo comico Pino e gli Anticorpi, Michele e Stefano Manca tornano sul grande schermo con Come Se Non ci Fosse un Domani. Una pellicola nuova di zecca ma, dopo il successo del primo esperimento, la squadra resta la stessa: si consacra, quindi la collaborazione tra Nicola Alvau e i fratelli Manca che hanno scritto la sceneggiatura e Igor Biddau, che firma la regia.

Come Se Non ci Fosse un Domani è un esercizio di stile all’italiana, ispirato al genere comico grottesco che ha reso celebre il cinema italiano nel mondo: è il grande richiamo al film a episodi.  Ispirandosi a capolavori quali Sessomatto, Made in Italy e I Mostri, Come se non ci Fosse un Domani ripropone, quindi, un modo di “fare cinema” vecchio stile, di grande impatto narrativo per raccontare – con onestà quasi disarmante e tutta da ridere – quelli che sono i grandi bivi della vita che portano a compiere scelte, delle volte azzardate e catastrofiche, come nel caso dei personaggi di questo film, creando reazioni a catena di pura comicità. Otto storie, otto scelte, otto situazioni paradossali che, vada come vada, lasciano allo spettatore un senso di speranza. Qualsiasi cosa accada, l’importante sarà vivere ogni istante fino in fondo, proprio Come Se Non ci Fosse un Domani.

Il film racconta, in chiave comico-grottesca, le varie sfaccettature di chi si trova ad avere la sensazione di non possedere più un futuro: la mancanza di prospettive lavorative, affettive ed esistenziali obbligano i protagonisti a tentare il tutto per tutto per ribaltare, disperatamente, le proprie esistenze, portandoli a confrontarsi con situazioni paradossali, tragiche per loro che le vivono, ridicole per chi le osserva. Il tutto in un crescendo di difficoltà e disperazione, che porterà ad un fallimento inevitabile.  

Come detto, a firmare la sceneggiatura anche di questa seconda pellicola sono Michele Manca, Stefano Manca e Nicola Alvau, con la collaborazione di Renato Cubo, mentre la produzione è dalla Babbudoiu Corporation, in associazione con Firenze Produzioni Cinematografiche, con il sostegno della Sardegna Film Commission e Filming Cagliari. Il produttore esecutivo è Paolo Maria Spina. 

Oltre ai ruoli chiave, affidati naturalmente a Stefano e Michele Manca, il film è ricco inoltre di cameo celebri tra i quali quelli di Rossella Brescia, Rita Pelusio, Alessandro Bianchi, Gianluca Impastato, Giovanni Cacioppo e Francesco Malcom.

Tim Daish e Marina Kazankova sono le guest star internazionali, mentre direttamente dall’isola il film può vantare la partecipazione straordinaria di una pietra miliare della comicità made in Sardegna, quella di Benito Urgu, oltre alla presenza del leader del gruppo La Pola, Massimiliano Medda, e dell’attrice Francesca “Chicca” Zara.

Location naturale e ideale anche per questa seconda pellicola, che vede protagonisti Pino e gli Anticorpi, l’isola di Sardegna, con le sue bellezze paesaggistiche e architettoniche. L’idea di Come Se Non ci Fosse un Domani è quella di accendere un faro sulle infinite potenzialità di questa terra, cercando di raccontare la Sardegna contemporanea, fatta non di solo mare, ma anche di un tessuto culturale e produttivo in continuo fermento: il film è stato infatti infatti realizzato anche grazie alla collaborazione e al sostegno di una serie di aziende sarde in espansione, specialmente quelle aderenti al circuito Sardex.

Il progetto ha ottenuto il sostegno della Sardegna Film Commission e di una serie di istituzioni e aziende pubbliche locali, tra le quali i Comuni di Sassari, Cagliari e Porto Torres, l’Azienda  Regionale Sarda Trasporti ARST S.p.A. e il Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina Protetta Isola dell’Asinara.

Per la distribuzione sono stati siglati accordi con la Mood Distribuzione per l’Italia, mentre per il mercato internazionale sono stati chiusi contratti con Pilot Kino per la Russia e gli stati ex URSS, mentre con Adler Entertainment per Stati Uniti e il resto del mondo. 

Il primo film: Bianco di Babbudoiu (2016), debutto cinematografico di Pino e gli Anticorpi, sempre per la regia di Igor Biddau, è attualmente in distribuzione in 86 paesi; ha vinto numerosi premi nei festival internazionali, è stato proiettato in oltre cento sale della Russia ed è stato trasmesso – dopo essere stato distribuito in Italia dalla Lucky Red – per nove mesi in esclusiva su SKY Italia. Attualmente è disponibile su Amazon Prime Italia.

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Il Suicidio, comportamento violento sulla persona e disturbo psichico: aspetti psichiatrici e forensi” sarà il tema del convegno che si aprirà il 22 novembre, alle ore 16.00, nell’aula magna dell’Università degli Studi di Sassari.

L’appuntamento, organizzato dalla Clinica psichiatrica dell’Aou di Sassari, sarà l’occasione per sottolineare come il suicidio ed il comportamento violento sulla persona siano alcuni tra i fenomeni più complessi che concernono la salute e l’ordine pubblico.

Nelle intenzioni degli organizzatori, il convegno ha lo scopo di presentare le ultime acquisizioni scientifiche in tema di suicidio, comportamento violento sulla persona e disturbo psichico.

Gli argomenti saranno affrontati sia da un punto di vista clinico-scientifico, per la beneficialità del paziente, sia psichiatrico-forense, in tema di responsabilità professionale, secondo le più aggiornate buone pratiche cliniche assistenziali in Psichiatria forense, approvate dalla Società Italiana di Psichiatria e dalla Società italiana di Psichiatria forense.

A partecipare saranno docenti universitari, giudici, avvocati e medici. Dopo i saluti delle autorità, a partire dalle 16.00, il convegno sarà moderato dal presidente ordine degli avvocati Giuseppe Conti e dal past president ordine degli avvocati Mariano Mameli. Tra i relatori saranno presenti Enrico Zanalda, presidente della Società italiana di Psichiatria e direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Torino 3, quindi Bernardo Carpiniello, past president della Società italiana di Psichiatria e professore ordinario e direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Cagliari. Inoltre, parteciperanno Gilberto Ganassi procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e Maria Cristina Ornano, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cagliari.

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Il presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras, ha convocato una nuova seduta pubblica dell’assemblea pubblica cittadina, per venerdì 22 novembre, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale piazza Roma.

Il Consiglio Comunale discuterà i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Sindaco;

2. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

3. Convenzione tra i comuni di Carbonia e Uta per lo svolgimento in forma associata delle funzioni di segretario comunale. Approvazione schema di convenzione;

4. Costituzione accordo di partenariato con i comuni di San Giovanni Suergiu e Masainas per Progetto Erasmus + KA3 denominato “Wake Up (LO) Call”.

 

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«Questa maggioranza si pone l’obiettivo di sostenere il turismo, tutta l’industria delle vacanze, da quella costiera alle attività che si svolgono nelle aree interne. Per questo crediamo sia indispensabile varare l’imposta di sbarco che, di fatto, sostituirebbe la tanto odiata tassa di soggiorno.»
Lo sostiene Antonello Peru (Cambiamo!) che difende senza tentennamenti la proposta di legge, che lo vede come primo firmatario: «Un progetto che ha il vantaggio di un tributo da pagare una sola volta, dai turisti al loro ingresso in Sardegna. Non solo. Le somme andrebbero direttamente a tutti i Comuni e verrebbero distribuite per realizzare quei servizi necessari al miglioramento della nostra offerta turistica – aggiunge il rappresentante del gruppo Udc-Cambiamo! – Gli enti locali quindi non sarebbero più costretti ad applicare la tassa di soggiorno perché riceverebbero gli stessi introiti dall’imposta sullo sbarco. Gli albergatori non sarebbero più obbligati a riscuotere una tassa per loro sostanzialmente inutile». Un processo che si traduce in una parola in vera semplificazione.

«Anche i turisti avrebbero degli impatti positivi – spiega Antonello Peru -. Se oggi una famiglia che arriva nella nostra Isola, rimanendo per dieci giorni, paga con la tassa di soggiorno anche 70/80 euro, con l’imposta di sbarco spenderebbe tra i 10 e i 15 euro.»
Un risparmio non da poco: «E sarebbero in generale avvantaggiati anche tutti i sardi perché oggi chi si sposta da una parte all’altra della Sardegna e pernotta in albergo deve pagare la tassa di soggiorno con un balzello che si riflette anche sui residenti in Sardegna. Per questo ho davvero difficoltà nel capire come non si possa essere d’accordo con questa proposta. E mi fa piacere leggere che sia l’assessore al turismo Gianni Chessa che il presidente di Federalberghi Paolo Manca abbiano entrambi espresso oggi una loro decisa preferenza all’imposta di sbarco rispetto alla tassa di soggiorno. Auspico che, a questo punto – conclude Antonello Peru -, il Consiglio regionale comprenda la bontà di questo provvedimento e la legge possa dunque essere approvata anche a larga maggioranza».

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«Il progetto per l’installazione del ponte militare in prossimità del ponte di Papalope sta andando avanti. Una soluzione transitoria, oggi possibile grazie alle modifiche normative e che consentirà di ripristinare l’attraversamento del fiume Cedrino, in attesa che trovi soluzione la questione principale relativa alla riapertura del ponte di Oloè.»
Lo ha affermato il presidente della commissione Autonomia, Pierluigi Saiu (Lega), che questa mattina ha partecipato, a Cagliari, al tavolo tecnico sulla situazione del Ponte di Oloè, con l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, il consigliere regionale del Psd’Az, Franco Mula, i sindaci di Oliena e Dorgali ed il Commissario straordinario della provincia di Nuoro. Una riunione, chiesta dal consigliere Pierluigi Saiu, che cade nel giorno dell’anniversario del crollo del ponte, avvenuto sei anni fa, in cui perse la vita l’agente di polizia Luca Tanzi.

«Oggi abbiamo chiesto che ripristinare l’attraversamento del fiume Cedrino sia inserita come priorità della Regione in materia di Lavori pubblici, sia che avvenga con la costruzione di un nuovo ponte, sia che si decida di intervenire sul ponte di Oloè. Si tratta di una vicenda molto delicata che richiede chiarezza su molti aspetti, in particolare quelli relativi alla staticità del ponte. Si tratta di valutazioni di ordine tecnico alle quali dobbiamo rimetterci. Le popolazioni non possono, però – ha affermato Pierluigi Saiu -, continuare a rimanere isolate e noi abbiamo il dovere di trovare soluzioni adeguate. Ringrazio, in particolare, l’assessore Roberto rongia per il lavoro fatto in questi mesi e per l’impegno profuso. Su questa battaglia – ha concluso Pierluigi Saiu – le rappresentanze del territorio sono unite. Dobbiamo lavorare insieme per ripristinare, in tempi ragionevoli, l’attraversamento del fiume con il ponte militare e, poi, per ripristinare una viabilità piena con le opere che servono sul ponte di Oloè o con un ponte nuovo.»

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«Ieri durante la riunione di capigruppo la maggioranza ha raccomandato l’approvazione del quarto assestamento di bilancio. Per questo ha chiesto all’opposizione un “atteggiamento responsabile” in modo da consentire l’approvazione di un testo complesso, sino a ieri sconosciuto, entro la chiusura della ragioneria regionale prevista per fine novembre. Date queste premesse, ci saremmo aspettati poche norme generiche e di grande impatto: la risoluzione di gravi problemi, l’intervento sulle urgenze improrogabile e la risposta celere a sollecitazioni approvate all’unanimità dalle commissioni. Invece da una prima analisi del testo, al netto di alcune azioni isolate, appare per essere un affastellamento di micro interventi senza filo conduttore.»

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali del gruppo Progressisti.

«Un testo nel quale mancano soluzioni concrete e che contiene, invece, norme intruse che nulla hanno a che vedere con il bilancio regionale – aggiungono i consiglieri Progressisti –. Tra queste spicca una vera e propria “salva abusi” (art 5 , comma 3, del testo approvato dalla  Giunta ) che, se approvata, interverrebbe in maniera goffa e irrituale sulle norme in materia di selezione dei dirigenti regionali, tanto da apparire, rispetto alle polemiche che hanno riguardato alcune nomine, come un’ammissione di colpevolezza.

Non è accettabile, non è serio, non è responsabile.  Sopratutto se consideriamo il fatto che su questi temi le sollecitazioni e le richieste dell’opposizione sono state recentemente derubricate dalle forze di maggioranza come “atti di pochezza politica”. Chiediamo quindi alla Giunta e alla maggioranza di evitare scorciatoie inutili e dannose, soprattutto per chi governa. Di rispondere alle diverse interrogazioni presentate dalle minoranze sui temi della trasparenza e del diritto dei cittadini, prima ancora che della minoranza consiliare, di avere piena conoscenza degli atti approvati dalla Giunta.»

«Sollecitiamo l’esecutivo regionale a modificare la variazione di bilancio in modo da fornire immediato ossigeno per le emergenze, condivise e sostenute anche da noi, rimandando il resto alla manovra Finanziaria 2020, per cui la Giunta è già in grande ritardo, e si impegni quanto prima per scongiurare il rischio che la Regione fra poche settimane possa entrare in esercizio finanziario provvisorio. È chiaro, al contrario, che se il testo del ddl rimanesse questo, l’opposizione non potrebbe far altro che rivendicare il rispetto dei tempi e di tutte le sue prerogative – concludono i Progressisti del Consiglio regionale -. A cominciare dalla trasmissione della analisi tecnica normativa prevista dalla normativa e sinora non inserita tra gli allegati al testo approvato dalla Giunta e dei tempi previsti per la presentazione degli emendamenti e delle relazioni di minoranza.»

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Se la ricchezza ambientale, territoriale e umana sono i punti di forza del Parco ambientale regionale di Tepilora bisogna ancora lavorare sull’offerta turistica. Un percorso da costruire dal basso coinvolgendo le comunità così da presentare ai visitatori una proposta chiara ed efficace che contraddistingua il Parco Tepilora da altre realtà simili: un luogo dove creare esperienze uniche che coinvolgano positivamente i turisti rendendoli, a loro volta, ambasciatori e promoter. Questa, in sintesi, la chiave di lettura emersa ieri dai lavori organizzati alla Casa delle Dame di Posada e che ha visto salire in cattedra quattro tour operator nazionali che hanno raccontato ai numerosi addetti ai lavori e portatori di interesse del territorio la loro esperienza in un week end di visite (tra sabato e domenica) nei Comuni che compongono il Parco (Posada, Torpè, Lodè e Bitti). L’educational tour, organizzato per il Parco da Legambiente Sardegna in collaborazione con i quattro Centri di Educazione all’ambiente e alla sostenibilità (Ceas) dell’area, ha visto partecipare i tour operator: Four Seasons Natura e Cultura, EquoTube, Po Delta Tourism e Sardaigne en Liberté.

«Far nascere e strutturare un Parco non è impresa facile: è necessario innanzitutto crearne coscienza fra le comunità che lo vivono tutti i giorni, coinvolgendo cittadini e imprese del territorio.»

Così Roberto Tola, sindaco di Posada e presidente di turno dell’Ente istituito con legge regionale nell’ottobre del 2014.

«Un anno fa – ha proseguito Roberto Tola -, non avendo figure specifiche da poter coinvolgere nelle nostre amministrazioni comunali, abbiamo deciso di affiancarci a consulenti ed esperti che ci potessero aiutare, anche alla luce di quanto fatto in altre realtà nazionali o europee, nel costruire una identità, un racconto che mettesse assieme ambiente, archeologia, cultura, agroalimentare e offerta turistica. Abbiamo già fatto importanti passi avanti, anche grazie al contributo di questo educational tour, ci rimane tuttavia ancora tanto da fare nel preparare e quindi presentare al meglio il Parco sia in casa e sia fuori dai nostri confini.»

L’incontro di ieri è stato coordinato, dopo i saluti del presidente Tola e del direttore di Legambiente Sardegna Marta Battaglia, da Massimiliano Cossu di Portale Sardegna, coadiuvato da Marco Medda di Escursì (operatore del turismo esperienziale).

«Dobbiamo essere più bravi nel coinvolgere la popolazione per spiegare le potenzialità di un turismo ecosostenibile capace di creare sviluppo e occupazione.»

Così Massimiliano Cossu che ha aggiunto: «A luglio abbiamo pensato di creare 30 Portale Sardegna point, ne abbiamo già inaugurato 22 ed abbiamo 150 nuove richieste. Abbiamo presentato un modello di business capace di dare risposte ai giovani imprenditori che vogliono essere protagonisti e guadagnare nel proprio territorio. Il grosso problema che abbiamo oggi in Sardegna è la parcellizzazione delle operazioni di marketing dove tutti ci vogliamo proporre nei mercati internazionali per vendere il nostro piccolo prodotto». Così, sempre secondo il patron di Portale Sardegna, non si fa altro che disperdere energie e risorse, lavorando invece sotto un unico ombrello con 30 imprenditori, che investono anche propri fondi, e che condividono una stessa strategia e gli stessi valori si possono avere risultati ben diversi.

Via Skype è inoltre intervenuto Filippo Lenzerini di Punto3 (società di consulenza che affianca le attività del Parco) che ha illustrato numeri e tipologia dei visitatori di Tepilora. Fra il 2013 e il 2018 si è passati da circa 2mila a oltre 10mila presenze con una caratterizzazione più nazionale sulla costa e più straniera nelle aree interne. La permanenza media dei turisti è di circa 3,5 giorni, mentre quella dell’intera Sardegna si attesta su 4,5 giorni.

Franca Carta docente dell’Istituto tecnico Oggiano di Siniscola, ha guidato una delegazione di studenti della quinta che seguono il corso sul turismo e che stanno portando avanti un progetto di mappatura delle festività del territorio della Riserva di Biosfera MAB Unesco Tepilora, Rio Posada e Montalbo, dove sono coinvolti 17 Comuni fra Bassa Gallura, Baronie e Barbagia. Il lavoro di ricerca sarà raccolto in un calendario dove si troveranno informazioni su percorsi naturalistici, archeologici e culturali delle diverse comunità coinvolte in un programma più ampio di turismo sostenibile.

«Non ha senso andare nelle fiere fino a quando non abbiamo un prodotto forte da presentare al mercato e da mettere a disposizione dei turisti – ha detto Paolo Griglioli della Trentino school of management-. Adesso è necessario lavorare sul territorio, non fuori dal territorio. Sono i nostri turisti che comunicano il valore dell’esperienza. Andare a prendere un cliente nuovo è molto più dispendioso rispetto a quello che abbiamo già in casa e che può promuovere il Parco. Prima di andare a chiedere comunicazione dobbiamo spendere per creare cultura dell’ospitalità e miglioramento dei servizi, così da rendere bella e quindi comunicabile un’esperienza. Se una storia, un’emozione non è instagrammabile (utilizzabile attraverso Instagram) abbiamo già perso – ha concluso Paolo Griglioli -. Questo modo di viaggiare è oggi la chiave di lettura per il futuro.»

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Da alcuni giorni è più semplice e rapido essere informati sulla pubblicazione delle delibere della Giunta regionale non ancora presenti online: sarà sufficiente chiedere una notifica di avvenuta pubblicazione direttamente al proprio indirizzo mail.

«Con questa iniziativaha sottolineato l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta – abbiamo voluto dare un segnale di trasparenza e di immediatezza al cittadino, che in questo modo riuscirà ad avere in tempo reale le informazioni che gli interessano sulle delibere pubblicate. Si avrà, quindi, un evidente risparmio di tempo ed una maggiore velocità di utilizzo e circolazione delle informazioni. Piccoli segnali per contribuire a mettere la politica sempre più al servizio del popolo/cittadino.»

Per ricevere la mail è sufficiente entrare nel sito istituzionale della Regione ed all’interno della sezione ‘ Delibere’ cliccare sull’icona vicino al nome della delibera che interessa, quando questa sarà disponibile online si riceverà una notifica direttamente nella casella di posta elettronica.

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La Casa di Suoni e Racconti presenta, ancora una volta nel mese di novembre, la terza edizione della Rassegna di CineConcerti SINESTESIE, una selezione di opere visive sonorizzate dal vivo con l’obiettivo di portare il Cinema “quasi” sul Palcoscenico e la Musica “quasi” sullo Schermo. Per l’anno 2019 la Casa di Suoni e Racconti propone un’indagine su nuove forme di interazione performativa tra la Musica ed il mondo dell’Arte Visiva, concentrandosi sui temi dell’Identità e della Tradizione Sarda. Dopo gli appuntamenti con Sardinian Heroes e Electronodas, l’ultimo racconto sinestetico per questo 2019 sarà Pantumas, produzione della Casa di Suoni e Racconti, in programma mercoledì 20 novembre, alle ore 21.00, presso lo Spazio Hermaea a Cagliari (via Santa Maria Chiara 24/a – Pirri). Le opere proiettate saranno il frutto di una performance di illustrazione dal vivo dedicata ai Mostri della Tradizione Sarda, diretta da Andrea Congia. S’Amutadori, sa Bruscia, sa Coga, s’Erchitu, sa Stria, Momoti e Maria Farranca prenderanno vita nei disegni di Fabio Coronas, Ilaria Gorgoni, Andrea Lecca, Elena Mastidoro, Claudia Sanna, Renaiss (pseudonimo dell’artista Beatrice Penco Sechi) e Manuela Virdis. L’azione estemporanea dei sette Artisti sarà catturata e proiettata sullo schermo dal team del canale web EjaTV (Nicola Di Mille e Mauro Pes) e dagli Operatori Video Edoardo Matacena e Davide Manca, e sarà ispirata dalle musiche originali dell’Orchestrina dei Miracoli (Andrea Sini – tromba, Giorgio Granella – tromba/flicorno, Mauro Medda – tromba/flicorno/trombone, Fabio Coronas – cornetta/trombone, Massimo Demontis – trombone, Franco Dessì – trombone, Tullio Puddu – basso tuba, Andrea Congia – chitarra classica/synth, Marco Caredda – percussioni). Il costo del biglietto d’ingresso al CineConcerto è di 10 euro (è, inoltre, previsto un biglietto d’ingresso ridotto per gli studenti dei Conservatori di Musica al costo di 7,50 euro).

Con SINESTESIE la Casa di Suoni e Racconti prosegue il suo impegno artistico nella creazione di un dialogo tra le Arti che prevede questa volta l’incontro tra il Cinema e la Musica. La Rassegna di CineConcerti è, infatti, il terzo segmento del progetto artistico-culturale della Casa di Suoni e Racconti, TRA LE MUSICHE, a cui si potrà dare sostegno attraverso la piattaforma di crowdfunding buonacausaa.org . SINESTESIE gode del patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Città Metropolitana e del Comune di Cagliari, della Municipalità di Pirri e della Fondazione di Sardegna.

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Nei prossimi giorni prenderanno il via, a Sant’Antioco, i lavori di isolamento termico e di impermeabilizzazione della copertura del padiglione A del plesso scolastico di “Via Virgilio”. La struttura negli anni è stata oggetto di numerose operazioni di manutenzione e ristrutturazione che allo stato attuale, tuttavia, non hanno riguardato l’efficientamento energetico delle pareti perimetrali.

«Interveniamo in maniera definitiva – commenta l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau – esclusivamente sui prospetti esterni, con lavori finalizzati alla ristrutturazione e all’efficientamento energetico dell’immobile che non costituiranno alterazione dell’estetica, della sagoma e del volume edilizio preesistente. Nello specifico, si tratta di opere di manutenzione straordinaria che prevedono la realizzazione di una coibentazione a capotto delle pareti esterne, a tutt’oggi semplicemente intonacate e tinteggiate. Con questa operazione, solo l’ultima di una serie che, da quando ci siamo insediati, abbiamo avviato nelle scuole della città, procediamo sulla strada del risparmio energetico.»

E proprio in merito al grande impegno che Amministrazione comunale e Uffici stanno profondendo sulle scuole cittadine, si esprime il Sindaco Ignazio Locci: «Il plesso di via Virgilio – spiega il sindaco di Sant’Antioco – è uno degli edifici storici di Sant’Antioco. Qui proseguiamo con il programma di risparmio ed efficientamento energetico e il prossimo passaggio sarà predisporre il fotovoltaico in tutti gli edifici della città. Questi lavori si sommano a una lunga serie di progetti già realizzati e in corso di realizzazione nelle scuole antiochensi. Attualmente, infatti, si avviano a conclusione i lavori di costruzione ex novo della copertura della scuola di “Via Manno”, al fine di mettere la parola fine alle continue infiltrazioni di acqua, fonte di disagio per gli alunni durante la stagione delle piogge. Ma non solo: abbiamo già messo mano sulle scuole “Mannai”, “Enrico Fermi”, “Via Lazio”, e nell’edificio di “Via Bologna”, dove a breve procederemo con la conclusione della palestra e dei locali adibiti a mensa scolastica».