28 September, 2024
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Il comune di Iglesias, ha dato avvio al progetto “Un albero per ogni nuovo nato e minore adottato”, un’iniziativa che accoglie le disposizioni previste dalla legge 113/1992, modificata con legge 10/14.01.2013.
Il progetto prevede che, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente a Iglesias, venga posto a dimora un albero nel territorio comunale, e che entro quindici mesi venga registrato sul certificato di nascita il luogo esatto dove tale albero è stato piantato.
In questa maniera ogni bambino potrà conoscere dove si trova “il proprio albero”, contribuendo così alla sua cura ed alla sua crescita.
«Una maniera per coniugare la salvaguardia del verde pubblico e l’educazione ambientale – ha commentato il sindaco Mauro Usai – dando attuazione alla legge e alle linee programmatiche dell’Amministrazione.»
L’Amministrazione comunale sta predisponendo in diversi quartieri della città aree verdi attrezzate con giardini pubblici, percorsi ginnici, e giochi per bambini, nelle quali procedere con la piantumazione dei nuovi alberi.
«Nelle prossime settimane, verranno organizzate della giornate in cui si pianteranno gli alberi, e verranno invitati i genitori dei bambini neonati a cui verrà dedicato ciascun nuovo albero – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Francesco Melis – rendendo in questo modo Iglesias una città più verde, più vivibile ed a misura d’uomo.»

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Anche il M5S in campo contro il rischio inquinamento ambientale lungo il tratto della statale 131 meglio noto come “Canale dei veleni”. Risale, infatti, a due giorni fa la mozione presentata dal consigliere regionale del M5S Michele Ciusa per sollecitare nuovi controlli e fare definitivamente chiarezza sulle condizioni dei terreni che costeggiano la strada lungo il tratto costruito con i materiali di risulta della miniera d’oro di Furtei.

«Oggi apprendiamo dalla stampa che L’Anas ha avviato l’iter per esaminare i terreni e le acque del canale sulla 131 alla ribalta delle cronache in questi giorni – dice Michele Ciusa -. Già due giorni fa ho presentato in Consiglio regionale una mozione in cui ho chiesto alla Giunta di pretendere dall’Anas nuove e scrupolose indagini per poter dare risposte certe ai cittadini residenti nella zona. Oggi, alla luce degli sviluppi della vicenda, guardo con favore alla tempestiva risposta dell’Anas e spero che i risultati possano arrivare in tempi brevi.»

«Nel frattempo non smetterò di vigilare e di chiedere di fare altrettanto alla Giunta – aggiunge Michele Ciusa -. Chi coltiva quelle terre, chi utilizza quell’acqua ha pieno diritto di sapere quali sostanze compongano la distesa di fango giallastro ben visibile sotto il cavalcavia della 131 all’altezza del Comune di Sardara. È necessario accertare la gravità del fenomeno e capire se siano presenti, e in quali concentrazioni, inquinanti come arsenico, cianuro, mercurio, acido solforico, cadmio e altri materiali pesanti usati come reagenti per l’estrazione dell’oro. Un pericolo che riguarda un tratto della statale di circa 11 chilometri.»

Questo l’intervento del consigliere regionale del M5S Michele Ciusa, promotore di una mozione (presentata assieme ai colleghi M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi) sul cosiddetto Canale dei veleni sulla 131. Un atto che impegna il presidente Christian Solinas e la Giunta ad avviare senza ulteriore indugio ogni azione necessaria affinché l’Anas proceda ad effettuare le analisi sui terreni e sulle acque di falda.

Michele Ciusa chiede alla Regione di provvedere ad un intervento di bonifica dei terreni e delle strutture interessate per scongiurare possibili pericoli per la salute dei cittadini e danni all’ambiente.

«La reazione tra il materiale utilizzato e l’acqua sembra aver prodotto un liquido altamente corrosivo. Nonostante i risultati delle ultime analisi fatte da Anas, che sembrerebbero escludere la contaminazione da metalli delle acque sotterranee, è urgente disporre nuovi controlli e nuove analisi. Rimandare non è più possibile. Quel percolato di dubbia composizione si trova a ridosso di terreni coltivati, oliveti e vigneti – conclude Michele Ciusa -. Il rischio contaminazione è altissimo, ed è da arginare prima che sia troppo tardi.»

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Il gruppo di minoranza “Progetto comune” del Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu, ha presentato un’interrogazione con la quale chiedono un intervento immediato per il risanamento e la bonifica dei viali del cimitero.

«Le abbondanti piogge delle ultime settimane e la mancata manutenzione delle caditoie e dei pozzetti che convogliano le acque piovane, hanno causato imponenti allagamenti in diverse zone del cimitero con evidente grave disagio per i nostri concittadini – sostengono i consiglieri del gruppo di minoranza “Progetto comune”, composto da Eloise Carboni, Valentina Cuccu, Antonio Fanni e Claudio Pistori -. Ancora oggi ci comunicano che, nonostante le innumerevoli segnalazioni avanzate,  non risultano adottati provvedimenti risolutivi di alcun genere per ovviare a tale situazione di degrado. Alcuni viali, infatti, sono tuttora allagati e tale situazione è oramai persistente dalla fine di ottobre ed era presente anche per la commemorazione dei defunti del 2 novembre. Tale circostanza ha di fatto reso impossibile l’accesso delle persone ai loculi dei propri cari per l’ingente quantità d’acqua stagnante (circa 15 cm) che oltretutto sta provocando infiltrazioni all’interno  di quelli posti alla base, come si evince dalle fotografie allegate del 10.11.2019. Peraltro in alcuni punti sono del tutto assenti i pluviali di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche, che di fatto continuano a sversare direttamente sui loculi.»

«Per tali ordini di motivi – concludono i consiglieri del gruppo di minoranza “Progetto comune”chiediamo vengano disposti nell’immediato provvedimenti urgenti di risanamento, pulizia e bonifica dei pozzetti e delle caditoie, al fine di evitare i suddetti fenomeni di ristagno delle acque meteoriche e garantirne il regolare deflusso, salvaguardando in tal modo la pubblica incolumità.»

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E’ stato prolungato fino al 31 dicembre 2019 l’accordo tra la Carbosulcis e l’Enel di Portovesme per il ritiro e lo stoccaggio delle ceneri derivanti la produzione della centrale elettrica.

Ne dà notizia l’amministratore unico della Carbosulcis, Francesco Lippi.

«Nelle more dell’aggiudicazione della nuova gara, la società, a seguito di una trattativa che ha portato alla proroga conrrattuale, si è resa disponibile per il ritiro e lo stoccaggio del rifiuto derivante dal funzionamento della centrale Enel “Grazia Deledda”. Il rifiuto, classificato speciale non pericoloso, sarà depositato nelle aree di stoccaggio per poi, una volta vagliato, pompato nella discarica autorizzata in sottosuolo ad una profondità di circa 500 metri. L’operazione – aggiunge Francesco Lippi – ha una valenza sia di tipo ambientale che di sicurezza per la chiusura di alcune aree nel sottosuolo della miniera. Allo stesso tempo, in attesa di conoscere l’esito della gara triennale per il nuovo affido del servizio da parte di Enel, questa operazione contrattuale porterà ricavi tali da consentire alla Carbosulcis di avvicinarsi per la prima volta ad un pareggio di bilancio.»

 

 

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«I 35 milioni appena sbloccati con accordo quadro rappresentano i primi risultati concreti dell’azione svolta in questi mesi dalla Regione, volta a incrementare gli appalti, accelerare la spendita in Sardegna dei finanziamenti destinati alle strade e, laddove possibile, far si che gli appalti siano suddivisi per importi più piccoli in maniera tale da non precludere la partecipazione delle imprese sarde ai bandi di gara. Il recepimento tramite pubblicazione dei sette accordi quadro per interventi in tutta l’Isola, fa parte dell’intesa siglata a settembre nell’assessorato dei Lavori pubblici alla presenza dei vertici di Anas e testimonia l’attenzione della Regione, altissima, sul dossier strade, che ancora una volta non temo a definire dramma della Sardegna.»

L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, si è espresso così in merito alla pubblicazione delle gare pubbliche indette da Anas per interventi di manutenzione finalizzati al risanamento strutturale delle opere d’arte stradali, quali per esempio ponti, viadotti, attraversamenti della Sardegna. Interventi considerati strategici per mantenere il livello di sicurezza.

Dopo gli accordi raggiunti ieri su 130 e 554 grazie ai quali Anas procederà con la progettazione definitiva dei tratti interessati, si sta procedendo ora all’appalto di nuove opere in accordo quadro con l’obiettivo, richiesto dalla Regione, di garantire efficienza. L’utilizzo dell’accordo quadro quale strumento contrattuale, consente infatti di avviare i lavori con la massima tempestività senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo e maggiore efficienza.

Si tratta, nello specifico, di sette accordi quadro pubblicati ieri in Gazzetta Ufficiale, per 7 interventi stradali (manutenzioni) del valore di 5 milioni l’uno.

«Come Assessorato – aggiunge Roberto Frongia – abbiamo chiesto e ottenuto appalti di importo contenuto per consentire anche alle nostre imprese di poter accedere ai bandi di gara. Il fatto che non venga preclusa la partecipazione delle imprese sarde è un risultato straordinario.»

I 35 milioni si aggiungono ai 60 già destinati di manutenzione sulle strade i cui lavori risultano al momento in corso.

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Siurgus Donigala apre i portoni delle case del suo paese domenica 17 novembre per laboratori, animazione e spettacoli itineranti: tutto all’insegna della tradizione, degli antichi mestieri, dell’arte tramandata dai genitori ai figli del ricamo, del pane, del formaggio, della trasformazione del miele e tanto altro ancora.

«Quest’anno per il nostro Saboris Antigus – ha detto Antonello Perra, primo cittadino del paese – abbiamo scelto di far rivivere al visitatore una giornata della vita quotidiana di alcuni secoli fa. Nel mese di novembre era infatti forte il ricordo dei defunti, che si esprimeva nel modo di vestire, nel cucinare e nell’essere di animo gentile. Usanze quindi come “is animeddas” per i bambini o sa “mandada” al vicino di casa che, ricambiava con le poche cose disponibili (dolcetti de “tottus is santus”, fichi secchi e melagrane), ci riportano a un tempo passato. Proprio questo sarà quello che si potrà percepire il giorno di Saboris a Siurgus Donigala, mentre si passeggia dalla Casa del Conte alla Casa del pane. A questo si aggiungeranno tutte le altre manifestazioni che ci ricordano che siamo un paese incline al divertimento, ma nel segno delle tradizioni.»

I laboratori. Durante tutta la giornata protagonista la filiera completa della lavorazione del latte ovino (dalla mungitura alla produzione del formaggio).
A seguire: dall’alveare alla trasformazione del miele. Anche la filiera dei prodotti suinicoli sarà oggetto di dimostrazioni all’interno degli spazi degli allevamenti locali. E’ prevista una mostra di cavalli con l’allestimento di un maneggio nel quale sarà possibile prendere lezioni di equitazione, con il rilascio dell’attestato del battesimo della Sella.

Impredibile il laboratorio della lavorazione del pane, della pasta e dolci tipici locali alla Casa del pane, dove ci sarà anche una dimostrazione su come si lavorava il rame.

Saranno le donne a tenere invece ferri ed uncinetto in mano per dare vita a incantevoli ricami artistici: laboratorio di ricamo, ferri, uncinetto, sempre alla Casa del pane.

Il laboratorio del maniscalco sarà visionabile invece a Sa Omu de su Conti.

Siurgus Donigala, un paese da visitare, mostre e degustazioni con gli chef. Durante la giornata sarà possibile ammirare la mostra fotografica allestita alla Casa del Pane e partecipare al laboratorio del gusto presentato dallo chef Alessandro Falchi e da Annalisa Atzeni, con la degustazione dei prodotti alimentari che richiamano la tradizionale usanza “De sa Mandada e i drucisi de tottus is santus”, accompagnati dai vini di Stefano Soi della cantina di Nuragus.

La casa del cacciatore sarà invece dedicata alla scoperta degli oli essenziali.

Mostra di cimeli, divise e armi che hanno segnato il passato e il presente del paese sarà allestita a Sa Omu de Su Conti, dove sarà possibile immergersi anche nel gusto medievale con la mostra dei costumi locali a cura del Gruppo Folk Siurgus Donigala e la degustazione dei prodotti tipici legati alla tradizione.

Nella chiesa di San Teodoro ci sarà la celebrazione della Santa Messa domenicale e la mostra degli oggetti sacri.

Visitabile anche il nuraghe con la spiegazione storica della archeologa Maily Serra dalle 11.30 alle 12.30.

Animazione e spettacoli itineranti. Dalla mattina saranno presenti il gruppo “Sonusu de Beranu” ed il gruppo Folk Siurgus Donigala che con canti e balli allieteranno l’intera giornata. Dalle 15.00 alle 18.00 “Giogusu Antigusu” con la mostra dei giochi antichi e la dimostrazione del loro utilizzo, con la collaborazione del gruppo parrocchiale Siurgus Donigala e il gruppo Scout. Alle ore 18.00, a Sa Omu de Su Conti partirà la sfilata de “Is Scruzzonis” che si concluderà nella Piazza Combattenti.

A seguire lo spettacolo musicale con il gruppo “Istentales” e balli con i gruppi folk.

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Sabato 16 novembre a Cagliari lo straordinario ritorno della Strana Officina, una delle band pioniere dell’heavy metal italiano nella sua unica data in Sardegna, in programma al Fabrik (via Mameli 216) per l’organizzazione dell’Associazione Sweet Musicc; ad aprire la serata, con inizio alle 21,00, la band isolana Burning Ground
Una tappa di un tour importante per la band livornese, che si sviluppa sulla scia dell’attesissimo album “Law of the Jungle”, uscito lo scorso marzo, con ottimi riscontri dal parte di pubblico e critica in Italia ed all’estero. Un progetto ambizioso, che arriva nel ventesimo anniversario della pubblicazione dello storico album “Rock n’ Roll Prisoners”, segno di una nuova era della Strana Officina, che dopo la tragica scomparsa dei fondatori, Fabio e Roberto Cappanera, è rinata dalla seconda metà degli anni Novanta, con l’inserimento nella formazione di Rolando Cappanera (figlio di Roberto) alla batteria e Dario Cappanera (nipote) alla chitarra, accanto agli storici Daniele “Bud” Ancillotti alla voce, e di Enzo Mascolo al basso. Sotto i riflettori del Fabrik i quattro porteranno una scaletta inedita, con estratti da “Rock ‘n’ Roll Prisoners” e nuovi brani, tra cui il singolo “Guerra Triste”; tra le chicche del nuovo album, alcuni inediti tra cui “Il Buio Dentro”, “Vai Vai” e “Sole Mare Cuore”, oltre a “Officina” introdotta da un lungo assolo di chitarra di Fabio Cappanera (estratto da una registrazione live di Livorno del 1984) e “Non c’è più Mondo”.
A fare gli onori di casa, in una serata dedicata alle sonorità del metallo pesante, gli isolani Burning Ground, attivi dal 2002, con la loro miscela di sonorità che spaziano dal Classic Heavy, al Power, al Thrash Metal. È del 2017 il loro album “Last Day of Light” uscito per la Minotauro Records, e distribuito in Europa e USA; in scena Maurizio Meloni alla voce, Andrea Alvito e Luca Littera alle chitarre, Alessio Melis al basso, e Angelo Melis alla batteria.

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Le prove di idoneità relative al cantiere LavoRAS del comune di Carbonia per i progetti inerenti la riqualificazione delle aree di pertinenza del complesso sportivo di via Balilla avranno luogo nelle date del 20 e 21 novembre, secondo il calendario e i nominativi indicati nel link: https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/2703-programma-integrato-plurifondo-per-il-lavoro-lavoras-misura-cantieri-nuova-attivazione-convocazione-per-prove-di-idoneita-muratori-qualifica-e-operai-generici

Sono previste le seguenti assunzioni: 9 muratori qualificati e 6 operai generici.
I candidati dovranno presentarsi, muniti di un documento di identità in corso di validità, presso il comune di Carbonia (cantiere comunale di via Roma).

 

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A causa delle opere di ristrutturazione ed abbattimento delle barriere architettoniche nel Palazzo municipale, a partire dalla seduta straordinaria prevista in prima convocazione per venerdì 15 novembre, alle ore 18.30, i lavori del Consiglio comunale di Iglesias si terranno presso la Sala Conferenze (Sala Blu) del Centro Culturale di via Roberto Cattaneo, fino alla riconsegna del Palazzo municipale.

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I carabinieri della stazione di Cortoghiana, hanno denunciato una coppia per aver occupato abusivamente un alloggio popolare di proprietà di A.R.E.A. (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa), ubicato nella popolosa frazione ad una decina di chilometri a nordovest del comune capoluogo. L’alloggio da qualche anno era assegnato ad altri soggetti, legittimamente destinatari, che nello scorso mese di marzo hanno cessato il contratto per trasferimento ad altro comune.

I carabinieri di Cortoghiana, hanno accertato che la coppia, proveniente da un comune dell’Iglesiente, l’uomo sessantaduenne disoccupato e lei trentottenne collaboratrice familiare occasionale, entrambi pregiudicati, con due figli minori a carico, fin dal mese di maggio si sono introdotti nell’abitazione, occupandola, approfittando del fatto che era inabitata ed in attesa di essere riconsegnata alla parte proprietaria. Con uno stratagemma sono anche riusciti a farsi allacciare l’energia elettrica, mentre sono tuttora privi di acqua corrente che riforniscono autonomamente, con dei bidoni.

A conclusione degli accertamenti, gli inquirenti si sono recati presso il domicilio ove era ubicata la coppia, notificando il provvedimento di denuncia.

La circostanza, oltre che all’Ente proprietario, è stata segnalata anche alla Procura Minorile di Cagliari, al sindaco di Carbonia ed ai Servizi sociali del comune di Carbonia, per la tutela dei figli minori ma anche per le condizioni igieniche che si presumono precarie in relazione all’assenza della rete idrica.

In tutto il territorio di Carbonia sono in corso rigidi controlli proprio per contrastare il grave fenomeno dell’occupazione abusiva di immobili, che sottendono anche alle conseguenti problematiche di disagio sociale che sovente ne costituiscono la causa.
Ogni anno sono numerose, infatti, le persone che vengono denunciate per tali reati. L’attenzione su questo preoccupante fenomeno rimane altissima.