28 November, 2024
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L’Anas è pronta ad avviare la progettazione definitiva della Statale 130 “Iglesiente” finalizzata all’eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu e a rendere più fluida e sicura la circolazione. Si è tenuta questa mattina nell’assessorato dei Lavori pubblici in viale Trento la riunione operativa che ha visto la partecipazione dei referenti di Anas e delle Amministrazioni comunali di Elmas, Assemini e Decimomannu, direttamente interessate alla realizzazione dell’opera il cui progetto risultava fermo da tempo.

«L’incontro di oggi testimonia la volontà di consegnare alle comunità un’opera strategica e di farlo nei tempi stabiliti, che rischiavano di slittare esponendo la Regione al rischio di perdita del finanziamento – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Per questo motivo ho chiesto ad Anas non solo di accelerare quanto più possibile la progettazione per arrivare quanto prima all’apertura dei cantieri ma anche di prevedere la formula h24 con turnazioni di lavoro finalizzate all’accelerazione dell’opera. Non posso tollerare ulteriori ritardi: garantire la sicurezza in un’arteria martoriata dagli incidenti è l’obiettivo primario di questo Assessorato.»

Nel corso dell’incontro è stato raggiunto l’accordo con i Comuni per la definizione degli interventi, teso a soddisfare appunto le esigenze delle comunità locali. Tre gli obiettivi dell’intervento che ora potrà andare in progettazione: decongestionare il traffico causato dagli svincoli e dai semafori, favorire i collegamenti tra il Sulcis ed il Cagliaritano e garantire la sicurezza attraverso la pianificazione di un’opera definita dalle stesse Amministrazioni comunali «nettamente migliorativa rispetto all’attuale situazione».

 

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La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo!), ha sentito in audizione il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, sulle problematiche del Reddito di inclusione sociale (Reis).  Tre i punti affrontati dal presidente dell’Anci: consentire l’accreditamento delle risorse del 2019 direttamente ai singoli Comuni e non al Comune capofila, che il Reis possa integrare il Reddito di cittadinanza e che se i Comuni dovessero avere risorse in eccedenza possano utilizzarle per realizzare micro cantieri comunali per dare respiro ai disoccupati.

Sul primo punto, Emiliano Deiana ha affermato che l’assessorato degli Enti locali sta già predisponendo un disegno di legge in tal senso e che il testo troverebbe il sostegno dell’Anci perché renderebbe più fluido l’accreditamento delle risorse. Deiana ha, poi, sottolineato che c’è il rischio che chi percepisce 40 euro con il Reddito di cittadinanza si trovi escluso da una condizione di maggior favore riservata dal Reis. La proposta è, quindi, quella di trovare una soluzione normativa per integrare il Reddito di cittadinanza con le risorse Reis fino al raggiungimento di quanto il cittadino avrebbe ottenuto con il Reddito di inclusione sociale.

Il presidente dell’Anci ha chiesto, inoltre, che venga resa disponibile una banca dati dei beneficiari del Reis e del Reddito di cittadinanza per poter capire esattamente quali risorse sono necessarie.

Il presidente Domenico Gallus ha condiviso le proposte del presidente dell’Anci e ha dato massima disponibilità affinché sia trovata una soluzione che agevoli i Comuni nell’erogazione dei fondi e che dia maggiori garanzia ai cittadini in difficoltà.

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«Tutti i problemi sollevati sono già stati posti all’attenzione dell’Assessorato ed è mia ferma intenzione e volontà di garantire, come ho più volte detto ed annunciato di garantire a tutti il diritto allo studio.»

Lo ha ribadito l’assessore della Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu, replicando alle accuse lanciate poco tempo fa dal consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu per la mancata erogazione delle borse di studio a 611 studenti da parte dell’Ersu di Sassari.

L’Ersu di Sassari nelle graduatorie definitive pubblicate il 31 ottobre 2019 ha inserito un numero elevato di matricole di 1° livello con “ammissione con riserva – studente non ancora immatricolato”, in quanto la scadenza prevista per l’immatricolazione dall’Università di Sassari inizialmente per il 18 ottobre è stata prorogata al 31 ottobre con perfezionamento del pagato della prima rata al 7 novembre scorso.

Allo stato attuale l’Ente sta accogliendo sia il perfezionamento delle domande da parte degli studenti che hanno proceduto con l’immatricolazione ai corsi, che le rinunce alla borsa di studio da parte degli studenti per immatricolazione in altro ateneo.

Le matricole di 1° livello inserite in graduatoria con riserva, risultano essere in totale 474 (298 tra gli studenti beneficiari e 176 tra gli studenti idonei).

Nell’avviso di pubblicazione delle graduatorie provvisorie l’Ersu di Sassari ha informato che tutti gli studenti presenti nelle graduatorie provvisorie degli idonei e degli esclusi sono tenuti a verificare la rispondenza dei dati dichiarati nella domanda, e degli allegati alla stessa e a quanto stabilito dal bando.

L’Ersu controlla la veridicità delle autocertificazioni inviate, sottoscritte e prodotte dagli studenti anche con il metodo della verifica con controlli a campione e può richiedere idonea documentazione per la dimostrazione della completezza e la veridicità dei dati dichiarati.

Il diritto ai benefici è revocato qualora in sede di controllo sulla veridicità delle autocertificazioni prodotte, lo studente risultasse non in possesso dei requisiti di merito e di reddito. Per quanto riguarda i criteri di assegnazione, sono validi solo se riconosciuti per il corso di studio per il quale gli studenti chiedono il beneficio, anche se diverso da quello dell’anno precedente. L’Ersu di Sassari non può per legge riconoscere i crediti conseguiti dagli studenti che non siano stati riconosciuti per il corso di studio.

«L’avviso iniziale – ricorda l’assessore Andrea Biancareddu – prevedeva uno stanziamento di 12 milioni e 200mila euro. Per completare l’erogazione completa di tutte le borse di studio per tutti gli aventi diritto, l’importo complessivo è di 14 milioni e 450mila euro.»

L’assessore Andrea Biancareddu ha evidenziato, infine, l’importante funzione che le borse di studio rivestono, al fine di garantire il diritto allo studio agli studenti meritevoli, a prescindere dalla loro situazione finanziaria e ha sottolineato nuovamente, a rassicurazione dei soggetti interessati,  la  volontà di individuare subito le risorse necessarie per assicurare a tutti gli studenti presenti in graduatoria, l’erogazione della borsa, anche a valere sulle risorse già nella disponibilità dell’Ente, compreso l’avanzo di amministrazione.

 

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Parte la progettazione definitiva degli interventi strategici per il completamento della 554 nel tratto che va dal km 12 al km 18. Sono i termini dell’accordo raggiunto nel pomeriggio nell’assessorato dei Lavori pubblici in Viale Trento, alla presenza dell’Assessore Roberto Frongia, dei referenti Anas, dei rappresentanti delle Amministrazioni comunali e della Città Metropolitana. L’Anas è pronta ad avviare la progettazione definitiva che andrà a risolvere le criticità legate al traffico, in particolar modo a quello relativo alla stagione estiva.

L’accordo interessa i comuni di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena ma anche le Amministrazioni di Sinnai e Settimo San Pietro e tutta la fascia Sud-Est della Sardegna, fino all’Ogliastra. “

«Si tratta di sei chilometri di strada a scorrimento veloce, che nella bella stagione sopporta un traffico fino a 20mila veicoli al giorno – spiega l’assessore Roberto Frongia -. Anche in questo caso ho fatto richiesta esplicita ad Anas di restringere quanto più possibile le tempistiche andando incontro, anche in sede di progettazione, alle esigenze manifestate dai Comuni. Resta, da parte di questo Assessorato, l’esigenza di aprire cantieri prevedendo turnazioni h24.»

Tre gli obiettivi dell’intervento che ora potrà andare in progettazione: decongestionare il traffico, favorire i collegamenti tra Cagliari, il Sud-Est della Sardegna e l’Ogliastra e garantire la sicurezza.

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“Era l’allodola?” riparte da Milano e da una delle manifestazioni più importanti dedicate al libro e alla lettura, il Bookcity, in programma da oggi fino a domenica 17 novembre a Milano. Per tre giorni (più uno dedicato alle scuole), verranno promossi incontri, presentazioni, dialoghi, letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura, a partire da libri antichi, nuovi e nuovissimi, dalle raccolte e biblioteche storiche pubbliche e private, dalle pratiche della lettura come evento individuale, ma anche collettivo. Tra gli eventi appunto la commedia originale nata da un dubbio di Daniele Monachella e da lui stesso scritta diretta e interpretata insieme a Carlo Valle. Il 16 novembre, alle ore 16,00, sul palco del Teatro Franco Parenti è prevista la rappresentazione dello spettacolo che tanto successo di pubblico e di critica ha ottenuto in Sardegna ma anche nella penisola. Tra i premi ricevuti anche il prestigioso riconoscimento a Daniele Monachella come miglior attore al Roma Comic Festival 2018.

Non sarà l’unica rappresentazione nella penisola di “Era L’allodola?”, domani 14 novembre, alle ore 21.00, la commedia andrà in scena a Vicenza, all’Auditorium dei Carmini in occasione di una serata organizzata in collaborazione con l’Associazione Grazia Deledda di Vicenza. Il 16 novembre alle ore 19:00 è in programma anche seconda replica milanese che sarà ospitata nel Centro Sociale e Culturale dei sardi La Quercia di Vimodrone.

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«Il tavolo tecnico per trovare una soluzione alla chiusura del Ponte di Oloè e interrompere l’isolamento che da troppo anni vivono le comunità di Oliena e Dorgali, si riunirà lunedì a Cagliari.»

Lo ha annunciato il presidente della Prima commissione (Autonomia), Pierluigi Saiu (Lega), che ha ringraziato l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, per il lavoro che sta facendo.

«Al tavolo parteciperanno, come avevamo richiesto, oltre all’assessore, anche i consiglieri regionali del territorio, i rappresentanti della provincia e i sindaci dei comuni interessati. Insieme abbiamo il dovere di trovare soluzioni praticabili che consentano di ripristinare l’attraversamento del fiume Cedrino. Non faremo – ha aggiunto Pierluigi Saiu – ciò che è stato fatto nella scorsa legislatura: vogliamo trovare una soluzione e realizzarla nel minor tempo possibile. Il ponte di Oloè  è interessato da delicate inchieste e abbiamo il massimo rispetto per il lavoro della magistratura. A noi spetta, però, trovare una soluzione alternativa perché la situazione di isolamento che vivono Oliena e Dorgali deve finire. Una viabilità efficiente è indispensabile – ha concluso Pierluigi Saiu – per contrastare lo spopolamento delle zone interne della nostra Isola e dare nuovo slancio all’economia delle nostre comunità.»

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Sono finalmente disponibili i dati ufficiali sui ritardi nei pagamenti in agricoltura. I documenti sono arrivati in mattinata sul tavolo della Quinta commissione del Consiglio regionale convocata dal presidente Piero Maieli. A fornirli il commissario straordinario di Argea Patrizia Mattioni.

Sono 51.407 le pratiche pregresse del Piano di sviluppo rurale nelle varie misure alle quali si aggiungono altre 38.121 pratiche da istruire per la campagna 2019 per le sole misure a “superficie” e “benessere animale”. Una mole di lavoro impressionante alla quale Argea, agenzia delegata all’attività istruttoria, non riesce più a far fronte con il personale attualmente a disposizione.

«Mancano all’appello 128 unità – ha spiegato il commissario Patrizia Mattioni – 64 da destinare al disbrigo delle pratiche sulle misure strutturali e i Gal.»

Attualmente Argea dispone di 430 dipendenti che pur lavorando a pieno ritmo (con circa 45mila pratiche istruite al 31 ottobre 2019) si trovano sui tavoli un arretrato ormai fuori controllo.

Per risolvere questa situazione di emergenza da alcune settimane la Commissione “Attività produttive” ha avviato un tavolo di confronto con gli assessori all’agricoltura e al personale e con i commissari delle agenzie agricole. Tavolo allargato questa mattina anche ai rappresentanti delle associazioni di categoria.

«Questa è l’emergenza delle emergenze – ha detto il presidente della Commissione Piero Maieli – è necessario fare fronte comune per individuare una via d’uscita e dare così riposte al mondo delle campagne.»

Una piccola boccata di ossigeno potrebbe arrivare da Laore. L’agenzia ha offerto la sua disponibilità ad accollarsi le 18.914 pratiche (tra pregresse e attese) relative agli aiuti regionali per calamità naturali, interventi a sostegno del comparto ovicaprino, acquisto di riproduttori bovini, filiera del grano duro, aiuti in conto interessi alle imprese per prestiti ed ammortamenti. Per affrontare questa partita e risolverla entro il 2020, data in cui i soldi per le calamità non saranno più disponibili, servirà una squadra di 22 persone: «Noi siamo a disposizione ha detto il commissario Gianfranco Casu – chiederemo ai nostri dipendenti di aderire su base volontaria al progetto mettendo a disposizione un incentivo economico». Un’altra soluzione tampone potrebbe essere quella dell’apertura delle procedure di mobilità interna con il reclutamento di nuove figure dagli enti regionali e dal sistema-Regione. Su questo punto è arrivata l’apertura del capo di gabinetto dell’assessorato regionale degli Affari generali Alessio Zanzottera: «C’è la nostra disponibilità – ha detto – ma occorre prima verificare la fattibilità giuridica ed economica dell’operazione».

Tramontata, invece, l’ipotesi di esternalizzazione del lavoro ricorrendo a un pool di esperti e professionisti. «E’ vietato dalla normativa europea – ha spiegato l’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia – si potrebbe invece pensare a una struttura di supporto per l’attività istruttoria sugli aiuti regionali chiedendo la collaborazione agli ordini professionali. Questo per risolvere l’emergenza. Il problema va però affrontato strutturalmente, è tempo di pensare al reclutamento di nuove figure aprendo le procedure concorsuali.»

«La situazione va affrontata subito e con decisione – ha aggiunto il presidente Piero Maieli – non è pensabile che agricoltori e pastori debbano attendere ancora anni per vedere concluse le loro pratiche. Una soluzione potrebbe essere quella di attivare più “unità di progetto” riferite a singole misure. Verificheremo anche questa possibilità. Tutte le strade devono essere percorse.»

Soddisfatti i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura e Copagri per l’iniziativa della Commissione: «Finalmente ragioniamo su dati certi – ha detto il presidente di Coldiretti Battista Cualbu – i soldi che arrivano dal Psr sono la liquidità delle nostre imprese. Senza, non si può andare avanti. In mancanza di questi denari i pastori non riusciranno a portare avanti nemmeno la vertenza sul prezzo del latte perché saranno costretti a svendere il loro prodotto».

Apprezzamento per l’approccio scelto anche dal direttore di Copagri Pietro Tandeddu: «Serve chiarezza e trasparenza – ha detto – sarebbe opportuno capire anche perché si sono accumulati tutti questi ritardi e procedere a una valutazione sulla produttività delle strutture di Argea».

Rapidità nella ricerca di una soluzione ha invocato anche il direttore di Confagricoltura Maurizio Onorato: «Il tempo stringe – ha detto – alcune misure sono in scadenza. Per risolvere l’emergenza servirebbe una task force di 250 persone»

Sulle via da seguire per arrivare a una soluzione hanno espresso parere favorevole anche i rappresentanti dell’opposizione. Per Gigi Piano (Pd) la vera sfida è la velocità nelle risposte, “il mondo delle campagne non può più attendere”, mentre Elena Fancello (Misto) ha chiesto una verifica trimestrale sullo stato di avanzamento delle pratiche del Psr.

Emanuele Cera (Forza Italia), infine, ha ricordato la drammatica situazione delle campagne chiedendo risposte rapide e certe.

Al termine della seduta, il tavolo di confronto si è spostato a Villa Devoto dove i rappresentanti delle associazioni di categoria e i commissari Argea, accompagnati dal presidente Piero Maieli, hanno incontrato il presidente della Regione Christian Solinas.

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Venerdì 15 novembre, alle 17.30, nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive”, l’iniziativa di promozione della scrittura e della lettura organizzata dal comune di Carbonia in collaborazione con lo Sbis (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), verrà presentato il libro di Pietro Serra “Hello Boys”. Il libro narra la storia di un bambino e della sua famiglia nel periodo fascista e della Seconda Guerra Mondiale. “Hello Boys” è un viaggio nella memoria, attraverso il quale l’autore racconta ai lettori i suoi ricordi: tante piccole tessere di un mosaico che, una volta terminato, consentono uno sguardo d’insieme sulla fondazione della città di Carbonia, sulle adunate del regime fascista, la ritirata dei tedeschi dalla Sardegna, la firma dell’armistizio con gli alleati e l’arrivo dei soldati americani.

L’autore, Pietro Serra, nato ad Alghero nel 1935, si trasferì giovanissimo a Carbonia e, successivamente a Iglesias. Lavorò in diverse miniere metallifere del Sulcis Iglesiente in qualità di Capo Servizio Principale e Direttore dei Lavori.

«L’evento Carbonia Scrive conferma che l’Amministrazione Comunale è protesa alla valorizzazione delle attività di scrittura e lettura, attraverso l’organizzazione di una serie di iniziative di valore: dai Laboratori di animazione alla lettura al Festival TutteStorie, dal Maggio dei Libri a Carbonia Studia, fino al prestigioso riconoscimento per Carbonia della qualifica Città che legge, ottenuta nel Giugno dello scorso anno», dice il sindaco Paola Massidda.

Alla presentazione del libro saranno presenti, oltre all’autore, qualificati relatori, tra cui l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, il direttore del periodico “Sulcis Iglesiente Oggi” Giampaolo Atzei e l’operatore culturale Vincenzo Panio.

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«L’Europa troppo spesso è vista dai sardi come un’entità astratta, a volte ostile, oggi la sua visita è un segnale positivo di una fattiva collaborazione nell’ottica di un’Europa dei popoli.»

Così il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha salutato il commissario europeo della Salute e della Sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis in visita ufficiale questa sera in Consiglio regionale.

Il commissario, da oggi in Sardegna per partecipare ad alcuni incontri sulla peste suina africana, ha incontrato il presidente Michele Pais per sollecitare una azione comune da parte dell’Assemblea regionale.

«Solo con la volontà unitaria di tutte le forze politiche – ha detto il commissario Vytenis Andriukaitis – riusciremo a raggiungere in brevissimo tempo l’obiettivo dell’eradicazione. La situazione sta decisamente migliorando e possiamo dire con certezza che siamo alla fine di un tunnel.»

Il presidente Pais ha assicurato la massima collaborazione del Consiglio regionale affinché la Sardegna possa uscire dall’isolamento per la commercializzazione delle sue produzioni tipiche legate al territorio.

«La sua visita – ha detto Michele Pais – è importante in una terra in cui la specialità non è di solo di carattere geografico, ma culturale, storico e di identità. Il nostro popolo vuole quel riscatto che ci consenta di essere a pari livello con gli altri cittadini italiani ed europei. Vogliamo in sostanza il riconoscimento di quel diritto di coesione su cui l’Unione europea fonda le sue radici.»

Il commissario Vytenis Andriukaitis ha assicurato che c’è la massima attenzione verso la nostra isola e ha affermato: «I veri Europei siete proprio voi sardi».

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Quarto pareggio esterno stagionale per 1 a 1, il primo in Coppa Italia, per il Carbonia, nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia di Eccellenza, questo pomeriggio, sul campo dell’Arbus. Passata in vantaggio dopo dieci minuti con Luca Orgiana, bravo a deviare di testa alle spalle del portiere dell’Arbus Gabriele Mereu un delizioso assist di Daniele Contu, la squadra di Andrea Marongiu è stata raggiunta al 28′ da un goal di Alessio D’Agostino, con una conclusione impeccabile su assist di Mihai Rotaru.

Il Carbonia ha costruito più dell’Arbus, sfiorando ripetutamente il raddoppio con Samuele Curreli, Marcello Angheleddu ed Alessio Figos, prima e dopo il pareggio dell’Arbus, ma fino al riposo il risultato non è cambiato, così non è più cambiato fino alla fine. Nella prima parte della ripresa il gioco è stato sostanzialmente equilibrato, mentre nella parte finale, dopo numerosi cambi (Andrea Marongiu ha concesso un po’ di riposo a Samuele Curreli, sostituito al 26′ con Andrea Renzo Iesu, ed ha inserito anche Federico Boi e Mattia Cordeddu, tenuti inizialmente in panchina, al posto di Stefano Demurtas e Luca Orgiana), il Carbonia ha guadagnato campo (su un terreno di gioco reso pesantissimo dalla pioggia caduta prima e durante l’incontro, soprattutto nella ripresa), ma la difesa dell’Arbus non ha rischiato quasi niente, con il risultato di parità che lascia la qualificazione alla finalissima (8 febbraio 2020 sul campo del Centro federale di Sa Rodia ad Oristano) ancora in bilico, anche se il goal segnato in trasferta costituisce indubbiamente un vantaggio per il Carbonia, in vista della partita di ritorno in programma mercoledì 27 novembre al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Carbonia e l’Arbus si troveranno nuovamente di fronte nella prossima partita di campionato, domenica 17 novembre, al “Carlo Zoboli”.

Nella formazione iniziale dell’Arbus erano presenti tre ex: Paolo Uccheddu, Momo Cosa e Nicola Giganti.

Nell’altra semifinale, l’Atletico Uri ha superato la Nuorese con il punteggio di 2 a 1. La squadra di Massimiliamo Paba ha sbloccato il risultato al 18′ del primo tempo con il 18enne Alessandro Uleri ed ha raddoppiato al 24′ con Stefano Mereu, Il risultato, 2 a 0, non è cambiato fino al 90′ ma in pieno recupero, al 48′ del secondo tempo, è stato espulso Stefano Mereu, l’Atletico Uri ha concluso in 10 uomini, ed il centravanti barbaricino Mauro Ragatzu ha trasformato il calcio di rigore che cambia profondamente la prospettiva per la partita di ritorno, nella quale alla Nuorese sarà sufficiente anche una vittoria di un solo goal, a patto di non subirne, per approdare alla finalissima.

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