28 November, 2024
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«Sono circa 15.733 in tutta Italia i dipendenti del gruppo Auchan coinvolti nel passaggio al gruppo Conad. Di questi circa 738 sono lavoratori dei quattro punti vendita Auchan della Sardegna: 198 lavoratori di Cagliari Santa Gilla, 203 di Cagliari Marconi, 179 di Sassari e 158 di Olbia. A preoccupare è il numero degli esuberi che nella nostra Regione interesserà il 50 per cento dei dipendenti, quindi 369 lavoratori del gruppo e rispettive famiglie. Siamo preoccupati davanti a un numero così alto di lavoratori che oggi si trovano col fiato sospeso, impotenti di fronte alle scelte aziendali. Per questo la Regione Sardegna ha il dovere di proteggerli e tutelarli in questo delicatissimo momento.»

La capogruppo del M5S Desirè Manca, prima firmataria di una mozione (sottoscritta anche dai colleghi Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Roberto Li Gioi) volta a proteggere i lavoratori Auchan del nostro territorio, chiede l’impegno del Presidente Solinas e della Giunta per scongiurare centinaia di licenziamenti.

«E’ già stato rilevato un numero altissimo di esuberi in tutta Italia: sono 6.197 i lavoratori Auchan che rischiano di restare a casa a causa dei costi del lavoro troppo alti rispetto ai fatturati e alla riduzione delle aree di vendita – aggiunge Desirè Manca -. Soltanto la metà di questi, 3.092 potrebbero essere ricollocati. Per oltre 3mila dipendenti invece questo passaggio, che terminerà entro il 31 dicembre 2020, rappresenta l’inizio di un incubo.»

«Chiediamo alla Giunta – sottolinea Desirè Manca – di farsi parte attiva affinché vengano salvaguardati gli attuali livelli occupazionali e di mettere in campo tutte le risorse a disposizione sia a livello regionale che nazionale. Il passaggio dei lavoratori del gruppo Auchan a Conad deve avvenire sotto la più stretta sorveglianza regionale.»

«In questo momento cruciale – conclude la capogruppo del M5S in Consiglio regionale – la Regione non può lasciare soli i lavoratori ma deve vigilare attentamente per far sì che le misure di gestione degli esuberi che il Gruppo Conad intenderà mettere in atto non abbiano drammatiche conseguenze per i tanti lavoratori sardi coinvolti in questa operazione.»

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Domenica 10 novembre, al Teatro “Intrepidi Monelli” di via Sant’Avendrace 100, a Cagliari, va in scena lo spettacolo “Bisogna stare karmi”, della compagnia Origamundi.

La storia. L’Occidente sempre più spesso si specchia verso oriente, vede nelle sue discipline, nella sua filosofia e nella sua spiritualità la salvezza. “Bisogna stare karmi” è un thriller onirico che si sviluppa in un limbo in cui si incontrano tre personaggi, tutti occidentali, ma che avrebbero voluto avere gli occhi a mandorla, essere nati nella terra della grande saggezza. Inizia così una gara, una sfida per scoprire  chi tra loro è riuscito ad avvicinarsi al Nirvana. I tre sono dei veri esperti, hanno sviluppato le loro capacità attraverso un percorso fatto di corsi intensivi, una sfida all’ultimo sangue a colpi di posizioni Yoga, Thai Chi e interrogazioni all’universo. Una satira alla voglia degli occidentali attuali di vivere secondo le regole di un mondo che non ci appartiene, o che forse, esiste solo nelle nostre menti.

Il cast. Lo spettacolo è scritto e diretto da Ivano Cugia. In scena Michela L. Cogotti Valera, Ivano Cugia e Giovanni Trudu.

Un novembre dedicato tutto al Teatro. Lo spettacolo è il terzo appuntamento della rassegna “Teatro e Contemporaneo”, organizzata dalla compagnia Origamundi, all’interno del più ampio progetto “teatro diffuso”. Sul palco del Teatro Intrepidi Monelli, per tutto il mese di novembre, una pluralità di proposte, un fresco spaccato di vivacità creativa volto anche a promuovere e divulgare le produzioni emergenti dell’isola.

L’11 novembre sul palco uno spettacolo rivolto alle scuole superiori in matinée, “Gramsci Antonio: Presente!” della compagnia teatrale Actores Alidos, testo di Rossana Copez, in scena Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi.

Chiuderà la rassegna il 24 novembre una prima assoluta della compagnia Origamundi, “Il vuoto dentro”, protagonista e autore del testo Giovanni Trudu.

Il biglietto dello spettacolo ha un costo pari a 8,00 euro.

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Il presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras, ha convocato la prossima seduta del Consiglio comunale per oggi, venerdì 8 novembre, alle ore 18.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

Saranno discussi i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

2. Interrogazioni, interpellanze e mozioni;

3. Approvazione modifiche al Regolamento del Consiglio comunale.

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E’ stata pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea del 5 novembre il nuovo avviso per la presentazione di progetti 2020 nell’ambito del programma Erasmus+
 I fondi complessivi, per oltre 3,2 miliardi di euro, sono così suddivisi:
  • Istruzione e formazione: 2,9 mld
  • Gioventù: 191,9 mln
  • Jeanne Monnet: 14,6
  • Sport: 57,6 mln
Le principali scadenze delle Azioni chiave 1, 2 e 3 saranno
  • 5 febbraio
  • 30 aprile
  • 1 ottobre
  • altre scadenze specifiche per le azioni 2, Erasmus Mundus, Ka2
L’avviso è allegato a questa email, mentre la Guida completa (in versione inglese) può essere scaricata dal sito dell’Associazione InformaGiovani.

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E’ stato siglato nel pomeriggio a Roma, al ministero degli Affari regionali, l’accordo Stato-Regione da 2,1 miliardi di euro che entreranno nelle casse della Sardegna tra il 2020 e il 2033. Hanno apposto la firma il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ed il governatore della Sardegna Christian Solinas.

Questi i punti dell’intesa: la riduzione, a partire dal 2020, della quota di accantonamenti per un valore di 153 milioni che rimarranno nelle casse sarde. Si passerà, cioè, da un contributo alla finanza pubblica di 536 milioni a 333 milioni annui. Quanto al pregresso del 2018 e 2019, le parti si accordate su 412 milioni da restituire all’Isola. Poi ci sono le risorse aggiuntive: 1,6 miliardi per un grande piano infrastrutturale che servirà a colmare il gap in termini di strade, scuole e ospedali. Infine c’è spazio per 10 milioni annui per le Province e per 76 milioni destinati al ripianamento del disavanzo sanitario. Il tavolo è stato aperto da un breve intervento del padrone di casa, il ministro Francesco Boccia, che ha definito l’accordo “di portata storica”.

«Risaniamo uno squilibrio forte, annoso e ingiusto nei confronti dell’Isola», ha aggiunto il vice ministro Antonio Misiani. Ha chiuso il presidente Solinas, sottolineando il valore dello spirito collaborativo che le parti hanno saputo mettere in campo, e l’entità finanziaria, oltre che politica, di un’intesa che apre per la Sardegna nuove prospettive di crescita e di investimenti.

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Il consigliere regionale Francesco Stara, eletto nella lista “Futuro Comune con Massimo Zedda” e componente del gruppo dei Progressisti, ha aderito al nuovo progetto politico “Italia Viva” fondato da Matteo Renzi.

«Ho deciso di aderire al nuovo progetto politico Italia Viva in quanto condivido il percorso politico che si propone di mettere le basi per una nuova fase centrista, riformista e liberale che sia la vera alternativa ad una politica populista e sovranista.»

Con questa dichiarazione l’on. Francesco Stara si propone quale primo esponente nella massima assemblea regionale sarda quale portavoce del nuovo partito guidato da Matteo Renzi.

La scelta non cambierà per il momento l’assetto del gruppo Progressisti al quale Francesco Stara ha confermato l’adesione.

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La cimice asiatica sta mettendo in difficoltà le produzioni orticole e frutticole creando problemi e preoccupazioni fra le imprese agricole sarde. Per chiedere alle Istituzioni soluzioni immediate, sia per contrastare il nuovo flagello delle campagne, sia per aiutare economicamente le aziende colpite, la Cia Agricoltori Sardegna ha inviato una lettera al presidente della Regione, Christian Solinas, affinché si faccia portavoce presso il Governo nazionale della situazione e delle preoccupazioni del comparto agricolo. L’obiettivo è fare in modo che si definiscano misure eccezionali in grado, nell’immediato aiutare le aziende, e nel contempo dare prospettiva al settore che rischia di perdere rapidamente una parte consistente della produzione. Un invito, quello della Confederazione Sardegna, in sintonia con quanto già richiesto al ministro Teresa Bellanova dalle Cia Emilia Romagna, Cia Veneto, Cia Friuli Venezia Giulia, Cia Trentino Alto Adige, Cia Lombardia e Cia Piemonte. «Anche in Sardegna, la cimice asiatica sta causando danni alle produzioni agricole in entità tale da mettere a rischio la sopravvivenza di numerose aziende, oltre a creare notevoli problemi all’intera filiera a valle della produzione», spiega il presidente regionale della Cia Sardegna, Francesco Erbì.

«Chiediamo al presidente Solinas che si faccia portavoce delle necessità del comparto agricolo sardo sostenendo presso il Governo nazionale le necessità e le priorità per affrontare quest’emergenza». Le vie di intervento, secondo la Cia sono due, da percorrere parallelamente. Da una parte è indispensabile definire un sostegno finanziario adeguato e procedere senza indugi alle modifiche normative necessarie per fronteggiare il problema: «Pur apprezzando l’annuncio della Ministra del Mipaaf Teresa Bellanova della disponibilità di 80 milioni di euro nel triennio, si ritiene tale importo inadeguato e del tutto insufficiente; occorre che il Governo si faccia carico della gravità del problema e agisca coerentemente». Dall’altra parte occorre dotare delle risorse necessarie la ricerca chiamata a fornire, in tempi possibilmente rapidi, risposte all’esigenza di contenere questo nuovo flagello, evitandone la dispersione e creando un coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti.

Dalla necessità e urgenza di dare risposte a queste urgenze nascono i suggerimenti della Cia, fra i quali: l’immediata sospensione dei mutui; l’istituzione di un fondo di rotazione che fornisca le garanzie necessarie a chi necessita di risorse finanziarie per proseguire l’attività; l’adozione di misure che evitino la segnalazione dei soggetti coinvolti alla Crif (Centrale rischi, ndr); una norma, anche transitoria, che eviti l’emissione di Durc negativi per coloro che non sono nelle condizioni oggettive di far fronte al pagamento degli oneri contributivi. E ancora: «Cia-Agricoltori Italiani chiede con forza che l’intero Governo agisca nei confronti delle competenti autorità dell’Unione Europea per confermare l’utilizzo per l’anno prossimo della sostanza chimica Metile, l’unica che allo stato assicura un parziale controllo della cimice – spiega ancora Erbì -. Inoltre occorre che tutti gli atti necessari per rendere possibile l’immissione in pieno campo già dall’inizio della prossima primavera dell’antagonista, noto come vespa samurai, siano attuati nei tempi necessari per permettere il raggiungimento di questo imprescindibile obiettivo». Altre azioni necessarie sono le modifiche ai Regolamenti comunitari mirate a: l’aumento dell’aliquota di sostegno dal 50 all’80% per gli investimenti, tipo l’approntamento delle reti di protezione; l’aumento della clausola di salvaguardia per le Op sino all’80% per evitare che queste, a causa della riduzione dei conferimenti, perdano i requisiti del riconoscimento; modifica degli orientamenti per gli aiuti di stato per permettere che la prevista soglia di danno del 30% possa contenere più calamità succedutesi nel corso dell’anno; attivazione dell’art. 221 del Reg. Ue n. 1308/2013 per ristorare i danni evidenziando che la calamità ha assunto ormai un carattere sovraregionale e deve essere affrontata con la dovuta risolutezza. «E, infine – sottolinea Erbì -, in considerazione dell’andamento del mercato che vede la carenza di prodotto nazionale, si rende necessario aumentare i controlli sulla filiera per assicurare che l’origine dei prodotti sia garantita, allo scopo di evitare fraudolenti indicazioni che sarebbero una ulteriore beffa al danno subito».

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Domani (venerdì 8 novembre), a partire dalle ore 10.00, nel Business center dell’aeroporto di Cagliari, si terrà l’incontro “Destinazione Sardegna: strategie per il turismo” con tre tavole rotonde tematiche: “I trasporti come elemento fondamentale per lo sviluppo dei flussi turistici: stato dell’arte e prospettive future” (ore 10.15); “Accoglienza e servizi: innovare per crescere” (ore 11.00); “Destagionalizzazione: modelli di sviluppo e nuovi attrattori turistici” (ore 11.45).

Interverranno gli assessori regionali del Turismo, Gianni Chessa, e dei Trasporti, Giorgio Todde, Massimo Deiana (presidente Autorità di sistema portuale della Sardegna), Chicco Porcu (presidente Arst), Silvio Pippobello (Geasar, Aeroporto di Olbia), oltre ai rappresentanti di Federalberghi, Faita Federcamping, Fiavet, Unioncamere, Confcommercio, Confindustria, Confapi, Confesercenti, compagnie di navigazione ed aziende turistiche.

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La società Ecocentro Sardegna, realtà del Gruppo Esposito con sede a Cagliari, è stata premiata a Rimini per il suo innovativo impianto per il trattamento dei rifiuti spiaggiati che opera a Quartu Sant’Elena. Il sistema impiantistico brevettato consente il recupero di alghe e posidonia, dando vita a nuovi prodotti ecosostenibili. Restituisce inoltre sabbia pulita alle spiagge d’origine contrastando il fenomeno dell’erosione costiera.

Un riconoscimento estremamente significativo che testimonia la validità di questa innovativa soluzione, brevettata a livello italiano ed europeo,  in grado di recuperare ogni singolo granello di sabbia da restituire alla spiaggia d’origine e di valorizzare la frazione organica presente rendendola idonea all’utilizzo in agricoltura o riutilizzabile in bioedilizia.

La validità del sistema è stata confermata nel modo più significativo con l’intervento effettuato ad Alghero, la cui principale spiaggia era oppressa dal problema della posidonia. Sono state rimosse dalla spiaggia circa 2.500 tonnellate di posidonia, che hanno restituito alla spiaggia d’origine, dopo il trattamento nell’impianto di Ecocentro Sardegna, oltre 1200 tonnellate di sabbia pulita.

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Una risoluzione della commissione da portare all’attenzione dell’Aula sulla vertenza Auchan-Conad, per sostenere le ragioni dei lavoratori a rischio taglio, in seguito all’acquisizione, da parte del consorzio delle Coop, degli ipermercati della catena di distribuzione francese. È l’impegno assunto dal presidente del parlamentino del Lavoro, Alfonso Marras (Riformatori sardi), a conclusione dell’audizione dei sindacati Cisl, Cisl e Uil, impegnati al ministero dello Sviluppo economico nella difficile trattativa per salvaguardare i livelli occupazionali e le garanzie contrattuali dei 738 addetti sardi, impiegati nelle quattro strutture di vendita isolane, a Cagliari (Santa Gilla e Marconi), Sassari e Olbia.

Giuseppe Atzori (Fisascat-Cisl), Simone Congiu (Filcams Cgil) e Cristiano Ardau (Uil-Tucs), nel corso dei loro interventi, hanno ripercorso le tappe di quella che è stata definita «la terza vertenza per importanza nazionale» e che riguarda il futuro dei 15.773 lavoratori in Italia nei 269 negozi marchiati Auchan. Si ipotizzano, alla luce dei piani di ristrutturazione redatti da Conad, 6.000 esuberi per effetto del dimezzamento delle superfici di vendita, della chiusura di numerosi ipermercati e per il differente rapporto tra addetti e superficie di vendita, rispetto a quello tradizionalmente utilizzato da Auchan. Nello specifico, in Sardegna è annunciata la chiusura dei centri vendita di Sassari, Olbia e di quello di Santa Gilla a Cagliari con un drastico taglio del personale che metterebbe a rischio 396 buste paga rispetto alle attuali 738 retribuzioni.

Una situazione definita “drammatica” dai sindacati e la cui gravità è stata evidenziata, seppur con diverse sottolineature critiche, dai consiglieri di maggioranza e opposizione intervenuti nel corso dei lavori (Desiré Manca, M5S; Franco Stara, Italia Viva-Progressisti; Dario Giagoni, Lega; Piero Comandini, Pd; Gian Filippo Sechi, Udc). Da qui la richiesta unanime di un pronunciamento bipartisan della commissione  e la calendarizzazione dell’audizione dei vertici della Conad in Sardegna, prima dell’approvazione della risoluzione da portare in tempi rapidi all’attenzione del Consiglio regionale.

In precedenza, la commissione Seconda aveva ascoltato Massimo Madrigale, presidente dell’associazione culturale “Acadèmia de su sardu onlus” che ha illustrato sinteticamente “una proposta alternativa di normalizzazione linguistica alternativa a quella della Regione” e ribadito le richieste di “piena applicazione” delle norme vigenti in materia di tutela e valorizzazione della lingua sarda (in particolare: articoli 4, 9 e 15 della legge 482/1999 e articoli 13 e 17 della legge 22/2018) per favorire l’uso de sa limba nelle scuole, nelle pubbliche amministrazioni e nella toponomastica.