28 November, 2024
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Una domenica all’insegna dei Saboris antigus per Selegas, domenica 10 novembre. Il paese apre i portoni delle case per ospitare il secondo appuntamento della manifestazione che, quest’anno, è giunta alla settima edizione. Si parte con la sfilata per le vie di Selegas di coppie in abito tradizionale, che arriveranno da ogni angolo della Sardegna, per dare visibilità a una delle più sentite tradizioni isolane: quella dei costumi e abiti del passato. In tema di cibo non mancheranno le dimostrazioni sapienti della lavorazione del pane e del formaggio, senza dimenticare il taglio della torta dalle dimensioni da record. Si aggiungono i laboratori per i bambini e la proiezione di documentari e corti sulla Sardegna con “Open Day del Sandalia Sustainability School” a Sa Domu de sa Contissa.

«Storia, tradizioni, saperi e sapori di una volta ci accompagneranno durante tutta la giornata di domenica 10 novembre per le vie di Selegas. All’interno del centro storico gli antichi mestieri e i prodotti locali esposti da centinaia di stand – ha dichiarato il primo cittadino di Selegas, Alessio Piras – daranno vita alla manifestazione. Sarà possibile assistere e partecipare ai vari laboratori della lavorazione della pasta fresca dei dolci tipici seleghesi, lavorazione del pane, del formaggio e della ricotta. Il tutto allietato dalle musiche degli strumenti tipici sardi. Un percorso che ci riporterà nel passato facendoci riappropriare delle antiche tradizioni, con uno sguardo, il nostro, sempre al futuro perché certi dell’importanza e del potenziale di questa manifestazione come ricaduta economica e turistica per il comune di Selegas, per il nostro territorio e per tutta la Sardegna. Da non perdere, appuntamento alle ore 16.00, a “Sa Ziminera”, il taglio della torta da record di Saboris Antigus e, alle ore 18.00, il concerto dei Tazenda.»

Il programma completo

Ore 10.00 – Sfilata e ballo itinerante di coppie in abito tradizionale provenienti da ogni angolo della Sardegna, accompagnati all’organetto da Luca Schirru e coordinati dal maestro Tonio Schirru.

Ore 10.00 – Lavorazione del Formaggio e assaggi presso Casa Erriu – Sede Pro Loco

Ore 10.30 – Presso Sa Domu de sa Contissa laboratori di panificazione e produzione del Formaggio.

Ore 11.00 – Celebrazione Santa Messa presso Chiesa Sant’Anna e San Gioacchino

Ore 11.00 – Laboratorio e Mostra “Giogus Antigus” per bambini e adulti organizzato dalla Cooperativa Sociale Lago e Nuraghe presso Piazza Emilio Lussu.

Ore 16.00 – Proiezione Documentari e Corti sulla Sardegna con “Open Day del Sandalia Sustainability School” presso Sa Domu de sa Contissa.

Ore 16.00 – Taglio e Degustazione della torta da Record di Saboris Antigus presso Sa Ziminera

Ore 16.30 – Laboratorio e Mostra “Giogus Antigus” per bambini e adulti organizzato dalla Cooperativa Sociale Lago e Nuraghe presso Piazza Emilio Lussu.

Ore 18.00 – Concerto live dei Tazenda con il loro “Ammajos Tour” presso Area palco.

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Cambiano le norme per la pesca dei ricci che da oggi sarà consentita solo ai pescatori professionisti. Lo ha deciso l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, con un nuovo decreto che prevede «una completa preclusione per i pescatori sportivi e ricreativi».

«È una decisione – spiega l’assessore Gabriella Murgia – che si è resa necessaria per tutelare i titolari di licenza e la sostenibilità economica della loro attività, e per consentire una più efficace vigilanza da parte degli organi di controllo. Abbiamo tenuto conto della sofferenza del prodotto in molte aree del nostro mare così come emerge dal monitoraggio effettuato e dalle osservazioni degli operatori professionali subacquei. Non saranno comunque certo questi pochi mesi di stagione, considerate anche le condizioni atmosferiche che non consentiranno la piena operatività, a peggiorare una situazione che dev’essere affrontata con un’attenta programmazione incentrata su un fermo di medio periodo e interventi di sostegno per i nostri pescatori.»

«Ed è per questo che l’assessorato regionale dell’Agricoltura – conclude Gabriella Murgia – si sta occupando da mesi della questione, puntando su una programmazione finalizzata al ripopolamento delle risorse marine, dal riccio all’aragosta e ad altre specie, con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori del comparto.»

A questo punto, inevitabilmente, i sindaci che nei giorni scorsi hanno approvato norme per la pesca dei ricci di mare, che prevedevano disposizioni anche per i pescatori sportivi/dilettanti, dovranno modificarle, limitando l’autorizzazione alla pesca ai soli pescatori professionisti.

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Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile ha emesso un nuovo avviso di criticità per rischio idrogeologico, valido dalle 22.00 di oggi 7 novembre, alle 23.59 di domani, venerdì 8 novembre, in diverse zone della Sardegna. Per l’Iglesiente il livello di criticità idrogeologica è moderato, di colore arancione.

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È stato siglato l’accordo tra la Regione e i sindacati dei medici di specialistica ambulatoriale che consentirà di aumentare il volume delle prestazioni sanitarie nei poliambulatori della Sardegna. «Dopo lo sblocco del turnover e l’approvazione della variazione di bilancio che assegna undici milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa per il triennio 2019-2021 – spiega l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti che ci consentirà di incidere concretamente sui tempi d’attesa necessari per ricevere le prestazioni sanitarie.»

Un risultato che ha raccolto l’apprezzamento dei sindacati, «abbiamo scelto – prosegue Mario Nieddu – di valorizzare i professionisti che già lavorano in convenzione con il sistema sanitario regionale, ribaltando la logica della precedente amministrazione, che nell’ottica di produrre risparmio ha tagliato proprio su questa linea». Tagli che, precisa il titolare della sanità regionale, «hanno generato da un lato la drammatica situazione che oggi viviamo sul fronte delle liste d’attesa, dall’altro hanno portato tanti sardi a dover spendere di tasca propria per potersi rivolgere alla sanità privata non convenzionata e, nei casi più estremi, a rinunciare alle cure».

Il passo decisivo arriverà col provvedimento attuativo. «Siamo già a lavoro – dice Mario Nieddu – e a breve porteremo in Giunta la proposta di delibera che stabilirà nel dettaglio il numero di ore di specialistica ambulatoriale e quindi il volume delle prestazioni. La misura coinvolgerà tutti i presidi del territorio perché, oltre alla drastica riduzione dei tempi d’attesa, ha l’obiettivo di riportare l’assistenza ai cittadini nelle strutture sanitarie più vicine al proprio domicilio, riducendo i disagi specie per le fasce più deboli della popolazione come gli anziani e i disabili».

«Non è un percorso semplice – conclude l’assessore regionale della Sanità – e non ci sono scorciatoie, ma proseguiamo con convinzione sulla strada che abbiamo tracciato per restituire la sanità pubblica ai sardi.»

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«L’agricoltura di precisione ha ampi spazi di applicazione e consente, tra l’altro, di contenere di un buon 15 per cento gli sprechi su più fronti: sfruttamento dei terreni, impiego di fitofarmaci e antiparassitari, uso di sementi, irrigazione.»

Così ha esordito Efisio Perra, della Camera di commercio di Cagliari, nel seminario ‘Agricoltura 4.0: la sfida digitale delle imprese’ organizzato dal PID – Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio, in collaborazione con Agris Sardegna e con il patrocinio dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della provincia di Cagliari.

«Con il progetto PID – ha ricordato Efisio Perra – stiamo portando avanti da anni il processo di digitalizzazione delle imprese. Questo seminario lancia la sfida in un settore, quello agricolo, che in Sardegna è strategico.»

L’evento, che si è tenuto questa mattina in un’affollata sala conferenze dell’azienda Agris ‘San Michele’ di Ussana-Donori, è stato aperto da Martino Muntoni, direttore del servizio di ricerca di Agris.

«La digitalizzazione – ha ricordato Martino Muntoni – non interessa più soltanto gli uffici e i servizi ma anche i campi. Siamo un po’ in ritardo rispetto ad altre realtà, come USA, Australia e Canada, ma stiamo lavorando per recuperare in termini di innovazione tecnologica.»

«L’agricoltura è interessata da cambiamenti così radicali che sono richiesti altrettanto radicali adattamenti per far fronte agli scenari climatici, demografici e tecnologici che si prospettano.»
Lo ha detto Carlo Bisaglia, ricercatore del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il quale ha poi spiegato che «i mutamenti climatici stanno suscitando allarmi per l’agricoltura, così come i cambiamenti demografici destano preoccupazioni soprattutto per le sue prossime scelte alimentari che potrebbero avere pesanti ripercussioni sull’assetto e sulla sostenibilità dell’agricoltura dei prossimi anni. Vi è poi l’aspetto tecnologico: l’estrema semplificazione degli ecosistemi agrari e le agrotecniche messe a punto negli anni Sessanta, all’epoca della ‘rivoluzione verde’ per massimizzare la produzione, sembrano non soddisfare più le esigenze attuali che, invece, richiedono maggiore efficienza e circolarità dei processi produttivi. Desta allarme la stagnazione da più di un decennio degli incrementi delle rese delle principali colture nel mondo (riso, frumento, mais). ‘Produrre di più con meno’ è il motto rivoluzionario dell’agricoltura di precisione che si pone come una nuova modalità di gestione dei processi produttivi (agricoli, zootecnici, forestali), che tiene conto dell’esperienza professionale accumulata dall’operatore e integra gli elementi esperienziali con ulteriori informazioni provenienti da molte altre fonti».
Filippo Gambella, docente del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha presentato alcune novità della ricerca condotte dalla sezione di Meccanizzazione e impiantistica, in particolare gli obiettivi di due progetti. Il primo, il cui acronimo è Comp4drones, è stato finanziato dalla misura Ecsel nell’ambito del programma europeo H2020 e ha tra gli obiettivi quello di far dialogare sistemi robotici aerei (droni) con mezzi robotici impiegati a terra (ground robots) per il controllo e la gestione in ambiente viticolo e orticolo delle infestanti e il monitoraggio vegeto-produttivo.

«l secondo progetto – ha spiegato il professor Filippo Gambella – è finanziato dal MIUR PRIN 2017 e si pone come obiettivo la costruzione e la prototipazione di sistemi di distribuzione dei fitofarmaci da utilizzare su droni o mezzi robotici impiegati a terra.»

Filippo Gambella ha poi presentato alcune applicazioni dei droni riguardanti la determinazione del volume fogliare nel vigneto e in sistemi colturali erbacei per programmare con maggiore precisione la gestione dei trattamenti. Grande interesse ha suscitato anche la dimostrazione di un sistema per la ‘lettura-interpretazione’, attraverso l’acquisizione di fotografie, delle cartine idrosensibili disposte in campo, che potrà essere utilizzato su uno smartphone per controllare il funzionamento e l’efficienza dei sistemi di distribuzione dei fitofarmaci.

Gianluca Carboni, ricercatore dell’Agenzia Agris Sardegna, ha illustrato le innovazioni tecnologiche introdotte nell’azienda ‘San Michele’. Alcune applicazioni sono già in fase sperimentale. Gianluca Carboni ha parlato anche delle problematiche legate all’uso efficiente dei sistemi di guida assistita, delle mappe di vigoria (ottenute sia con droni che con immagini satellitari) e delle mappe di produzione.

«Nell’ambito degli indirizzi di ammodernamento delle tecniche di gestione colturale – ha sottolineato Gianluca Carboni – l’Agenzia Agris ha investito in alcune tecnologie moderne per migliorare l’efficacia delle operazioni colturali. Sotto la supervisione di un gruppo di ricercatori, che stanno affinando le proprie competenze su alcuni argomenti correlati (sistemi GIS, modellistica colturale e sviluppo di strumenti di supporto alle decisioni), nell’azienda ‘San Michele’ si stanno formando gli operatori per avviare le prime coltivazioni sperimentali condotte secondo i principi dell’agricoltura di precisione. Abbiamo acquisito sistemi di guida assistita e macchine operatrici in grado di applicare tali tecniche, che consentiranno di realizzare un centro sperimentale di riferimento per lo sviluppo e la diffusione dell’agricoltura di precisione nell’Isola.»

 

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«L’interruzione del tavolo tecnico AIAS, assessorato della Sanità, ATS, ANCI, a seguito della unilaterale assenza ingiustificata dei rappresentanti legali dell’AIAS, rappresenta una chiara dimostrazione della reale volontà dei vertici dell’associazione di arrivare ad un chiarimento definitivo sui presunti vantati crediti nei confronti della parte pubblica. Rispetto a tale ulteriore atto di arroganza della dirigenza è necessaria una risposta chiara e forte da parte dell’assessorato che ponga definitivamente la parola fine alla incredibile situazione di disagio dei dipendenti, che attendono da 11 mesi il pagamento degli stipendi, ed ora anche degli utenti deportati per carenza di personale da una struttura ad altra.»

Il gruppo consiliare del PD in Consiglio regionale, chiede al presidente della Regione e all’sssessore della Sanità di ufficializzare i percorsi per garantire il regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti e la continuità assistenziale per i pazienti assistiti.

 

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«Il bando di gara per l’aggiudicazione del servizio pubblico di trasporto marittimo di persone e merci da e per la Sardegna deve essere predisposto con urgenza. La Regione deve avere una parte attiva nella sua elaborazione.»

E’ quanto auspica il leader isolano di Cambiamo! Antonello Peru che, come annunciato nei giorni scorsi, ha depositato in Consiglio regionale la mozione di cui è primo firmatario e che è stata sottoscritta anche dagli altri consiglieri del gruppo UDC – Cambiamo! Serve creare un fronte comune per la proroga della convenzione relativa alla continuità marittima.

«La prossima scadenza del bando, prevista per il mese di luglio del 2020 rende urgente un intervento del Governo e per questo motivo – sottolinea Antonello Peru – abbiamo voluto immediatamente portare la questione all’attenzione del Consiglio regionale la problematica. Un coinvolgimento che si allarga anche al gruppo parlamentare di Cambiamo!, che ha deciso di presentare un’interrogazione rivolta al ministro dei Trasporti.»

Si attende una svolta, insomma, per restituire certezze alla Sardegna anche in vista della prossima stagione turistica. Lo spettro è la paralisi della continuità sulle navi, con un rincaro dei biglietti che incida negativamente sui passeggeri.

«Il nostro intento è chiaro – aggiunge Antonello Peru – bisogna agire in fretta e occorre allo stesso tempo dare alla nostra Regione il ruolo che le spetta nelle scelte strategiche sulle modalità della gara ma anche sulle tratte da coprire e sulla quantificazione delle tariffe. Non possiamo, infatti, accettare decisioni calate dall’alto che non rispettino le esigenze e le aspettative dei sardi.»

La mozione indica con chiarezza gli impegni che dovranno essere assunti.

«Al presidente della Regione e all’assessore dei Trasporti viene dato mandato perché si facciano portavoce presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della necessità e dell’urgenza di dover procedere alla predisposizione del bando di gara relativo all’aggiudicazione del servizio pubblico di trasporto marittimo di persone e merci in regime di continuità territoriale e dell’espletamento della relativa procedura fino alla sottoscrizione di una nuova convenzione. Ma non è tutto, la Regione – si legge nella mozione di Antonello Peru – deve essere parte attiva del procedimento e poter contribuire in maniera efficace alla determinazione delle modalità e delle condizioni di svolgimento del servizio di collegamento marittimo. Si tratta infatti dell’espressione di un interesse differenziato della Regione che interferisce in misura rilevante sulle attività turistiche e sull’industria alberghiera anche in applicazione dell’articolo 53 dello Statuto speciale per la Sardegna secondo il quale la Regione è rappresentata nella elaborazione delle tariffe ferroviarie e della regolamentazione dei servizi nazionali di comunicazione e trasporti terrestri marittimi e aerei che possano direttamente interessarla.»

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I carabinieri del Comando provinciale di Cagliari, hanno portato a termine un maxi sequestro di ketamina, con 2 arresti, e smantellato un laboratorio chimico artigianale. L’operazione è arrivata a seguito dell’intensificazione di servizi preventivi e repressivi finalizzati a contrastare lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti, attraverso il monitoraggio di locali pubblici, vie e piazze cittadine sia della città di Cagliari che dei paesi della Provincia, i carabinieri sono giunti ad individuare una coppia di italiani che appariva essere il riferimento per l’acquisto di ketamina.

Questo tipo di stupefacente, che si presenta in cristalli ed è inodore ed insapore e quindi risulta più difficile da individuare, dai controlli sul territorio e dalle informazioni acquisite, sembra iniziare ad essere sempre più presente. Oltre ai suoi effetti allucinogeni, rientra tra quel tipo di stupefacenti denominati “droga dello stupro” perché facilmente diluibile.

Anche attraverso l’attività di osservazione e pedinamento di alcuni pregiudicati e di assuntori, è stata individuata l’abitazione della coppia, posta tra la zona di Is Mirrionis e Sant’Avendrace. Tale appartamento era stato trasformato in una sorta di centro per la lavorazione ed il confezionamento, soprattutto, di droghe sintetiche.

I militari si sono presentati presso l’abitazione e, non appena si sono qualificati, la donna, una 27enne italiana, ha tentato inutilmente di chiudere la porta per non farli entrare. Una volta all’interno, i militari hanno sorpreso l’uomo, un 33enne che, negli ambienti dello spaccio veniva chiamato “il chimico”, era intento a preparare cristalli di ketamina per la vendita.

Al termine della perquisizione domiciliare e dell’analisi tecnica del RIS di Cagliari, che ha confermato la tipologia della sostanza rinvenuta, sono stati complessivamente sequestrati 1,3 kg di ketamina ed una decina di grammi tra cocaina e marijuana.

L’ingente quantitativo di ketamina, di un valore di oltre 120.000 euro, è uno dei maggiori sequestri mai avvenuti in Sardegna ed ha un grande rilievo anche a livello nazionale.

 

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Nel pomeriggio di ieri il comandante provinciale di Cagliari, colonnello Cesario Totaro, ha ricevuto il signor prefetto di Cagliari, dottor Bruno Corda. Durante il cordiale incontro istituzionale è stata posta l’attenzione sulla situazione infrastrutturale dei presidi dell’arma nell’area metropolitana e sulla loro dislocazione, con la finalità di rendere più aderente il dispositivo dell’Arma alla realtà cagliaritana e di tutta la provincia, non tralasciando l’ipotesi di istituire nuovi presidi, tutto finalizzato ad avere un miglior controllo del territorio e rendere la provincia di Cagliari più sicura.

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“Sono passate più di 3 settimane dall’approvazione unanime in Consiglio regionale della relazione di inchiesta sul perdurare dello stato di insolvenza di AIAS nei confronti dei lavoratori. Da allora la condotta della Giunta si è contraddistinta per i silenzi, l’attesa e l’immobilismo. Sarebbe un fatto grave se la volontà comune di risolvere la situazione drammatica e ormai insostenibile per lavoratori e assistiti manifestata in aula anche delle forze che sostengono la Giunta Solinas fosse stata solo un modo per prendere tempo e per rimandare, ancora una volta, ogni decisione.»

A scriverlo, in una nota, è Francesco Agus, presidente del gruppo dei Progressisti nel Consiglio regionale della Sardegna.

«L’assessore Nieddu, a margine della discussione sulla relazione della commissione d’inchiesta,  si rifiutò  di riferire all’aula consiliare riguardo le prospettive future e le modalità con cui intendesse superare lo “status quo” e l’attuale convenzione – aggiunge Francesco Agus -. “Il Consiglio non è il luogo adatto“ disse, manifestando ancora una volta un disprezzo non più tollerabile della dialettica democratica e delle istituzioni autonomistiche. Ad oggi non è stato fatto nemmeno un passo avanti e appare sempre più evidente come non fosse il luogo il problema quanto la totale assenza di progettualità e l’imbarazzo nel prendere una decisione definitiva su un tema su cui la maggioranza è solo apparentemente unita.»

«La sensazione è che, spenti i riflettori dopo la chiusura dei lavori della commissione d’inchiesta voluta dal Consiglio regionale, si assista al tentativo di normalizzare una situazione inaccettabile e di riportare opacità dove finalmente si era fatta chiarezza – sottolinea ancora Francesco Agus -. La sospensione dei lavori del tavolo tecnico annunciata ieri a seguito dell’assenza dei rappresentanti dell’AIAS è un fatto grave che ci allarma: è grazie al lavoro portato avanti dall’organismo costituito in seno all’assessorato se, finalmente, si è potuto fare chiarezza sulla reale situazione dei conti e stabilire come tutte le responsabilità del mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti fossero in capo ai vertici dell’azienda.»

«Il rischio, evidentemente voluto da AIAS e tollerato dalla Giunta, è quello di tornare a un passato in cui l’assenza di trasparenza era l’alibi per vessare i lavoratori e scaricare le colpe su altri. Data la necessità di chiarire urgentemente questi aspetti, d’accordo con i Presidenti dei gruppi del centrosinistra – conclude il capogruppo dei Progressisti – abbiamo imposto la convocazione, ai sensi dell’art. 38 del regolamento consiliare che prescrive lo svolgimento della riunione entro dieci giorni, dell’assessore Mario Nieddu in commissione Sanità per riferire urgentemente sul blocco del tavolo tecnico e sulle soluzioni prospettate dalla Giunta per il futuro di AIAS.»