28 November, 2024
Home2019 (Page 134)

[bing_translator]

Dure critiche del gruppo di minoranza del Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu “Progetto Comune”, alla maggioranza guidata dal sindaco Elvira Usai, sull’andamento della riunione consiliare svoltasi ieri, convocata per la surroga del consigliere dimissionario di maggioranza Alessandro Massaiu, conclusasi anzitempo per la mancanza del numero legale.

«Abbiamo abbandonato la seduta consiliare dopo aver constatato e preso atto dell’assenza di parte consistente dell’attuale maggioranza, che di fatto non ha consentito il raggiungimento del numero legale necessario per il corretto e legittimo svolgimento del Consiglio comunale – scrivono in una nota i consiglieri del gruppo “Progetto Comune” Eloise Carboni, Antonio Fanni, Valentina Cuccu e Claudio Pistori -. Benché l’ordine del giorno avesse una portata strutturale per questa amministrazione, la nostra Sindaca si è presentata in aula con una maggioranza parziale, amputata di ben tre membri della Giunta Comunale, il vice sindaco Marco Zusa, l’assessore Giuseppe Pinna e l’assessore Camilla Melis, oltre ovviamente al consigliere Alessandro Massaiu. Nonostante le legittime giustificazioni degli assenti, mai state in contestazione, l’effetto prorompente è stato quello di decapitare l’attuale maggioranza rendendola di fatto numericamente soccombente. Arduo è stato peraltro, nonostante la banalità del calcolo, lo sforzo profuso da questo gruppo per persuadere la Sindaca sull’oggettività conclamata della mancanza del numero legale, in una discussione accesa in cui la sua reazione si è contraddistinta, alla presenza di tutti i consiglieri, per i toni supponenti ed arroganti con noi utilizzati. Ancor più gravi e da noi ritenute irricevibili, inammissibili se non anche oltraggiose, sono state le accuse, che la Sindaca ci ha rivolto, di scarsa responsabilità e solidarietà istituzionale, per avere noi LEGITTIMAMENTE svolto il ruolo che ci compete, segnalando la gravità di quanto accaduto e per questo aver deciso di abbandonare la seduta, in totale ed evidente spregio delle nostre prerogative istituzionali. Onestà intellettuale, anche in conformità al ruolo rivestito, imporrebbero alla Sindaca di assumersi totalmente la responsabilità di un tale fallimento, peraltro evitabile con una maggiore accuratezza nella verifica dei consiglieri di maggioranza ed assessori presenti. E’ onere della Sindaca dover garantire la sopravvivenza della propria maggioranza, assicurandosi l’autosufficienza nella realizzazione del programma di Governo, e non pretendere che sia la minoranza a colmare il vuoto di una tale incapacità – hanno concluso Elosie Carboni, Antonio Fanni, Valentina Cuccu e Claudio Pistori – Rivolgiamo piena ed incondizionata solidarietà al candidato consigliere Marco Lambroni, preposto in luogo del dimissionario Alessandro Massaiu, per essere stato vittima incolpevole dell’inefficienza della maggioranza di cui farà parte.»

Foro d’archivio risalente alla riunione d’insediamento del Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu.

[bing_translator]

Arriveranno negli ambulatori di Cardiologia pediatrica venerdì mattina (8 novembre), alle ore 9.00, i primi bambini delle scuole primarie di Sassari che hanno aderito al progetto “Un minuto per la vita”. Prende così il via il progetto che ha l’obiettivo di individuare eventuali patologie che costituiscono un fattore di rischio per morte improvvisa. Il progetto, inoltre, mira a individuare eventuali cardiopatie congenite e, se necessario, avviare i piccoli pazienti a ulteriori accertamenti.
Saranno 19 i piccoli alunni della Primaria di Li Punti che venerdì, accompagnati dalle loro insegnanti, arriveranno all’ingresso della palazzina Materno infantile con lo scuolabus messo a disposizione dall’Atp. Ad accoglierli ci sarà il personale medico e infermieristico della Cardiologia pediatrica.
Il progetto prevede una visita cardiologica e un Ecg ai bambini delle sole prime classi delle scuole primarie.
E così, tutti i venerdì, sino a maggio, per un giorno a settimana i medici della struttura diretta da Mario Pala saranno impegnati nello screening di una-due classi per volta, a seconda del numero dei bambini. Il progetto prevede il controllo di circa 1000 alunni di 44 prime elementari dei 9 istituti comprensivi della città.
L’iniziativa nasce dalla volontà di prevenire la morte cardiaca improvvisa che, al giorno d’oggi, rappresenta circa il 45 per cento delle morti di origine cardiovascolare. Si tratta di una prima e importante esperienza, perché può considerarsi un vero e proprio screening di massa che, in Sardegna, non è mai stato fatto su bambini in tenera età.
Il progetto vede coinvolte la Cardiologia pediatrica, il Comune di Sassari, l’Atp e la Fondazione di Sardegna.

[bing_translator]

Il Consiglio regionale ha approvato la mozione sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta.

La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha aperto la discussione sul primo punto all’ordine del giorno: la mozione n. 60 “sulla situazione del Centro di addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato di Abbasanta”.

Il primo firmatario Francesco Mura, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha ripercorso la storia del centro di addestramento della Polizia di Stato di Abbasanta, inaugurato negli anni ’60. «In passato ha formato centinaia di poliziotti e ha svolto un ruolo decisivo nella lotta ai sequestri di persona in Sardegna – ha detto Francesco Mura – qui si sono formati gli uomini dei servizi scorte e sicurezza, i Nocs e altre forze speciali della Polizia. Senza dimenticare il Reparto prevenzione crimine e il gruppo cinofilo per l’addestramento dei cani antidroga e antiesplosivi». Il presentatore della mozione ha poi ricordato la rilevanza, anche economica, rappresentata dal Caip per l’oristanese e per tutta la Sardegna. «Oggi si prospetta l’ipotesi che il Caip possa diventare un centro nazionale di addestramento per allievi agenti della Polizia di Stato – ha proseguito Francesco Mura – ciò sarebbe un’importante iniezione di fiducia per le nuove generazioni con un conseguente incremento degli organici della polizia in tutta la regione e in particolare nella Provincia di Oristano. Da qui la richiesta alla Giunta: «Siamo contrari a qualsiasi ipotesi di trasformare il Caip in un centro di accoglienza per migranti – ha concluso il capogruppo di Fratelli d’Italia – la Giunta si attivi per sollecitare l’inserimento, nel piano nazionale, sul corso per allievi agenti della Polizia di Stato nel Caip di Abbasanta».

Prima di aprire la discussione sulla mozione, il presidente Michele Pais ha espresso vicinanza e cordoglio alle famiglie dei Vigili del Fuoco caduti la scorsa notte ad Alessandria.

Ha quindi preso la parola Annalisa Mele (Lega): «Si temeva la chiusura del Caip, oggi si apre una nuova opportunità per l’oristanese e per tutta la Sardegna – ha detto Annalisa Mele – nella programmazione europea del prossimo settennio la Sardegna retrocederà nell’obiettivo 1. C’è l’opportunità di inserire da subito la nostra Isola nel PON nazionale sulla sicurezza. Non dobbiamo attendere il 2021 per fare questo».

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha garantito il sostegno del suo partito alla mozione. «Il Caip è un’eccellenza della Sardegna, apprezzata a livello internazionale per l’alto livello tecnico della formazione. In questo centro sono stati formati centinaia di poliziotti per la lotta al terrorismo, i servizi scorte, i Nocs e i reparti speciali. La notizia che possa diventare un centro di addestramento di agenti a livello nazionale deve essere accolta in modo positivo. E’ una nuova opportunità. Scongiurato il rischio chiusura c’è la possibilità di incrementare gli organici della polizia con importanti ricadute per i giovani sardi. Ecco perché occorre attivarsi da subito con il ministro dell’Interno per trasformare questa opportunità in realtà».

Il presidente della seconda commissione Alfonso Marras (Riformatori sardi) ha rivolto un plauso ai consiglieri che hanno presentato la mozione: «E’ arrivato il momento di fare in modo che il Caip possa diventare un centro di addestramento a livello nazionale Tutto il gruppo dei Riformatori sardi sottoscrive in modo convinto l’iniziativa».

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo della Lega Dario Giagoni: «La trasformazione del Caip avrebbe effetti positivi non solo per la provincia di Oristano ma per tutta l’Isola. Progetti di questo calibro sono importanti per ribadire quanta attenzione viene riservata da questo Consiglio alle forze dell’ordine e al principio di legalità. Uomini e donne in divisa rivestono una grande importanza nel tessuto sociale. Occorre farlo capire ai giovani. Stiamo lavorando per  l’apertura di altri centri di formazione rivolti ad altri corpi delle forze armate». Dario Giagoni ha poi rivolto un plauso alla proposta presentata dall’assessore all’agricoltura del comune di Siniscola per l’intitolazione del nuovo commissariato di Polizia a Emanuela Loi e proposto di approvare un ordine del giorno del Consiglio a sostegno dell’iniziativa.

Il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, ha annunciato il suo voto favorevole alla mozione: «Bisogna fare di tutto perché il Caip continui la sua attività. Diciamo no a chi vorrebbe trasformarlo in un centro di accoglienza per migranti. Il Consiglio regionale deve opporsi a questa eventualità».

Anche il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, ha dichiarato il suo voto favorevole: «Il Caip ha avuto un grande merito in tutti questi anni. Bene ha fatto Mura a presentare la mozione. Non bisogna infatti dimenticare i passi indietro fatti dallo Stato in altre circostanze – ha detto Daniele Cocco – quanto avvenuto qualche anno fa nel centro di addestramento della polizia a cavallo di Foresta Burgos, chiuso dopo investimenti di milioni di euro per adeguare la struttura, è una ferita ancora aperta. Il Caip serve non solo per l’attività specifica ma rappresenta un importante presidio del territorio anche dal punto di vista economico. E’ urgente che la Giunta si faccia parte attiva per tradurre l’impegno della mozione in atti concreti».

Favorevole alla mozione anche Roberto Caredda (Misto): «Lo dico da ex poliziotto, conosco bene l’attività di questo centro che ha rappresentato un punto di riferimento a livello nazionale. Grande merito va dato a chi lo ha fatto nascere e crescere come il generale Angioni».

Domenico Gallus a nome del gruppo Udc ha annunciato il sostegno alla mozione: «Tutti riconoscono la funzione svolta dal Caip in passato. Ricordo la presenza, negli anni ’60 e ’70, dei baschi blu ospitati ad Abbasanta per la lotta al banditismo. La storia dice che il centro deve essere potenziato».

Sull’ordine dei lavori ha chiesto la parola il consigliere Eugenio Lai (Leu): «E’ stato presentato un ordine del giorno sugli sbarchi dei migranti – ha detto Eugenio Lai – in base a quale articolo del Regolamento il Presidente ha accolto questo argomento? Non è ammissibile che lei usi un filtro a maglie larghe quando si tratta di iniziative del suo gruppo. Se si vuole discutere l’argomento si porta in Conferenza di Capigruppo. Pensare di applicare il Regolamento a piacimento di un solo gruppo politico è assurdo, non è mai accaduto. Chiediamo un parere agli uffici sulla congruità dell’iniziativa».

A Lai ha replicato il presidente Michele Pais: «Il Regolamento è applicato in modo letterale. Ho sempre valutato ordini del giorno ammissibili o inammissibili sulla base del Regolamento. I giudizi prognostici non hanno senso».

In apertura del suo intervento Massimo Zedda, a nome del gruppo dei Progressisti, ha espresso solidarietà alle famiglie dei Vigili del Fuoco caduti sul lavoro ieri ad Alessandria. Sulla mozione, invece, Massimo Zedda ha auspicato che il Caip possa continuare a svolgere il suo ruolo anche in futuro. «Serve però immaginare un incentivo da parte dello Stato, anche dal punto di vista economico, per chi decide di venire a lavorare in Sardegna».

Sugli ordini del giorno presentati anche Massimo Zedda ha espresso forti perplessità sull’attinenza del loro contenuto con i temi in discussione. Rivolto al capogruppo della Lega Dario Giagoni, Massimo Zedda ha invitato a una riflessione sull’opportunità di chiedere l’intitolazione del nuovo commissariato di Siniscola ad Emanuela Loi: «Premesso che Emanuela Loi merita tutto il nostro rispetto per il suo sacrificio al servizio dello Stato – ha detto l’ex sindaco di Cagliari – suggerirei però di non interferire su immobili non di pertinenza della Regione scavalcando coloro che hanno titolo a proporre la medesima iniziativa. Non attiverei meccanismi che rischiano di degenerare. Occorre stare molto attenti anche perché c’è una polemica in atto sugli ultimi concorsi della Polizia di Stato dai quali, per un emendamento presentato dalla Lega che ha cambiato i requisiti richiesti, sono stati esclusi molti sardi, tra i quali proprio la nipote di Emanuela Loi».

Contrarietà alla presentazione dell’ordine del giorno sugli sbarchi ha espresso invece il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula: «Il problema è serio, su questo argomento abbiamo presentato una mozione. Andare a votare un ordine del giorno rischia di far perdere valenza a quella mozione. Se andrà in discussione il nostro gruppo si asterrà. Non ci interessano le primogeniture ma crediamo che vada aperta una discussione più ampia».

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere della Lega Pierluigi Saiu: «Ieri abbiamo assistito a una discussione appassionata sulla sclerosi multipla innescata da una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e sfociata nell’approvazione di un atto diverso. Anche in questo caso abbiamo assistito a una disputa sulla primogenitura. Per il secondo giorno consecutivo si rischia di fare lo stesso dibattito – ha detto Pierluigi Saiu – faccio un appello al Psd’Az: misuriamoci sui contenuti. L’ordine del giorno collegato è coerente con due mozioni in discussione oggi in Aula. Vogliamo rinunciare a discuterne per una questione di primogenitura o vogliamo invece confrontarci sul merito degli atti? Sarebbe un comportamento deludente. Lo dico soprattutto alle forze della maggioranza. La Lega ne trarrà le conseguenze».

Sull’ordine dei lavori ha chiesto la parola il consigliere Gianfranco Ganau (Pd): «L’ordine del giorno sui migranti introduce argomenti che esulano dall’argomento in discussione. Lei, on. Pierluigi Saiu, può collegare questo ordine del giorno ad altre mozioni con questa non è attinente. Deve smetterla di dare lezioni agli altri. Deve avere rispetto».

Al termine dell’intervento del consigliere Ganau si è accesa una vivace discussione in Aula che ha indotto il presidente Pais a sospendere i lavori.

Alla ripresa dei lavori il presidente Pais ha annunciato la presentazione di due ordini del giorno, a firma Michele Ennas e Dario Giagoni, e ne ha dichiarato l’ammissibilità ai sensi del Regolamento.

L’on. Francesco Agus (Progressisti) sull’ordine dei lavori ha precisato che l’ordine del giorno 1 “non è strettamente connesso ma nemmeno connesso e basta con il tema in discussione. Se quel che viene deciso in capigruppo non vale nulla allora l’alternativa è il caos e si decide volta per volta in Aula. Questa è una palese forzatura regolamento ad uso e consumo della forza politica del presidente del Consiglio”.

Per la maggioranza l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20/venti) ha detto che non è possibile mettere in discussione l’interpretazione del presidente  e l’onorevole Agus se ne faccia una ragione”. Altre critiche sono giunte dal centrosinistra. L’on. Daniele Cocco (Progressisti) ha detto che “tutto questo non fa bene al Consiglio perché noi abbiamo votato un presidente garante di tutti. Chiedo che questi ordini del giorno non siano ammessi, perché sarà un precedente pericoloso”.

Anche l’on. Massimo Zedda (Progressisti) ha criticato l’ammissione dei due ordini del giorno: “Qualcuno dovrebbe spiegarci in via logica come si collegano gli sbarchi dei migranti con la caserma di Abbasanta. Qualcuno può motivare questa connessione? Anche le sentenze vanno motivate, figurarsi decisioni così”.

Anche l’on. Piero Comandini (Pd) ha contestato “la forzatura di questi ordini del giorno” e così l’on. Gianfranco Ganau, che si è detto “preoccupato dalle interpretazioni del Regolamento che  vengono fornite nelle ultime settimane. E’ evidente che questi emendamenti non c’entrino nulla con la mozione”.

Anche gli onorevoli Laura Caddeo ed Antonio Piu (Progressisti) hanno insistito nella richiesta: “Voglio sapere come possano essere accettati ordini del giorno così, sono davvero curioso”, ha detto l’on. Antonio Piu rivolto al presidente Michele Pais.

Per i Progressisti l’on. Eugenio Lai ha spiegato ironicamente che “il fenomeno delle migrazioni è interessante, soprattutto le migrazioni all’interno della maggioranza da un gruppo all’altro. Non capiamo però che collegamenti ci siano con il tema di cui discutiamo”.

Il vice capogruppo del’on. Roberto Deriu (Pd) ha invitato la maggioranza a riflettere: “Questo è un momento per sospendere e consentire alla maggioranza di fare chiarezza al suo interno, a fronte di una evidente forzatura interpretativa. Siamo spettatori interdetti e allibiti, non è il caso che ci sfidiate visto che non vi stiamo sfidando”.

Accogliendo l’invito dell’on. Deriu, il capogruppo della Lega, on. Dario Giagoni ha chiesto poi una sospensione dei lavori che il presidente Pais ha disposto.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere dei Progressisti Gian Franco Satta ha ribadito la posizione espressa dal suo gruppo, cioè che l’ordine del giorno della Lega è inammissibile e l’iniziativa di quel partito è legata solo all’esigenza di segnare un punto politico coerente con una certa strategia nazionale. C’è uno strappo interno alla maggioranza fra Lega e Psd’Az, ha osservato, che fa male al Consiglio ed alla sua produttività nell’interesse della Sardegna.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto chiarimenti sull’esito della precedente sospensione.

Il presidente si è riservato di fare comunicazioni in un secondo momento.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi, ricordando l’ampia condivisione della mozione di Fdi, ha invitato al presidente a dichiarare l’inammissibilità dell’ordine del giorno anticipando comunque la sua posizione contraria.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5s ha comunicato che per il suo gruppo l’ordine del giorno della Lega è inammissibile, invitando la presidenza a passare alla votazione della mozione di Fdi sul Caip di Abbasanta.

Il consigliere della Lega Michele Ennas, primo firmatario dell’ordine del giorno, ha difeso il documento sostenendo l’importanza dell’argomento per la Sardegna e per il territorio del Sulcis, proprio mentre il presidente della Regione sta incontrando i componenti della commissione bicamerale sull’immigrazione. La sinistra, ha proseguito, sta strumentalizzando tutto perché a livello nazionale vuole modificare la recente normativa in materia di sicurezza che invece va ancora rafforzata.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha ribadito che il suo gruppo non ha mai presentato mozioni contro gli assessori. Occorre un maggiore rispetto dell’Aula, ha aggiunto, fermo restando che non sempre la si può pensare allo stesso modo e vanno stigmatizzate le forzature del regolamento. Ieri, ha lamentato, è stato interrotto l’intervento del collega Giovanni Antonio Satta sulla continuità territoriale, per cui occorre capire se l’ordine del giorno è ammissibile.

Il consigliere Pietro Moro (Misto) ha lamentato che la mattinata sia trascorsa a discutere del nulla perché se l’ordine del giorno non è ammissibile è inutile continuare a parlarne; a prescindere dai contenuti della mozione sui quali noi siamo d’accordo, ha concluso, la questione va chiarita.

Il presidente Pais ha sostenuto che le sue scelte sono state sempre ponderate ed adottate senza distinzioni sulla base delle appartenenze; l’ordine del giorno, ha aggiunto, suscita oggettivamente divisioni fra le forze politiche ed i gruppi ma non si può impedire ad un consigliere di formulare proposte in quadro normativo nel quale l’interpretazione del regolamento è prerogativa del presidente e, nel merito, le problematiche riguardanti le forze di polizia e quelle dell’ordine ordine pubblico hanno attinenza con il fenomeno degli sbarchi. Pertanto, ha concluso, confermo l’ammissibilità dell’ordine del giorno.

In sede di replica a conclusione del dibattito sulla mozione, il primo firmatario della mozione Francesco Mura (Fdi) si è detto stupito di quanto accaduto a seguito della proposta del suo gruppo, precisando che i consiglieri hanno diritto di proposta ed ogni iniziativa può essere contestata nel quadro del potere del presidente di interpretare il regolamento. Io preferisco stare sui contenuti, ha concluso, ringrazio per il consenso manifestato dai gruppi e per questo rivolgo a tutti un appello per il voto unanime sulla mozione con oggetto il Caip di Abbasanta.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha criticato sia l’andamento di un dibattito che si è attardato su questioni di metodo che l’interpretazione, a suo avviso scorretta, del presidente del Consiglio, ad uso e consumo del suo partito politico. Abbiamo sempre riconosciuto le esigenze della maggioranza anche se non ha presentato leggi, ha ricordato, ma ora sono stanco di perdere tempo; in capigruppo si era deciso che il presidente della Regione dovesse essere qui a parlare di entrate (argomento di cui abbiamo appreso dai giornali), mentre sempre informalmente veniamo a sapere che è a colloquio col i componenti della commissione bicamerale sull’immigrazione.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, sull’ordine dei lavori, ha ricordato che l’accordo dei capigruppo era di incontrare prima in sede in conferenza il presidente della regione nel pomeriggio prima di riferire in Aula, confermando che nel pomeriggio il presidente sarà in Consiglio.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, dopo aver detto che la presenza del governatore gli giunge nuova, ha annunciato il voto favorevole alla mozione precisando che, se è stato stravolto l’ordine dei lavori non è colpa nostra. Cocco ha poi suggerito al capogruppo della Lega di ritirare l’ordine del giorno per evitare un vulnus al regolamento.

Il consigliere Alessandro Solinas del M5S, favorevole alla mozione, si è associato all’invito formulato dal collega Daniele Cocco contestando l’interpretazione del presidente che, fra l’altro, a suo avviso crea un precedente molto pericoloso.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, citando l’art.54 della Costituzione che obbliga i dipendenti pubblici ad operare con disciplina e onore ha sostenuto che il vincolo del regolamento riguarda tutti e le sue violazioni sono soggette alle previsioni della legge anche con il coinvolgimento del prefetto e del ministero dell’Interno, come accade nei confronti di eletti ai vari livelli. Se questa è la strada che si vuole intraprendere, ha aggiunto, apriremo un grande dibattito consapevoli di muoverci in un campo minato.

Sempre per i Progressisti il consigliere Maria Laura Orrù ha lamentato la piega inaccettabile dei lavori che rischia di portare ad una delegittimazione dell’Aula, con forti riflessi negativi verso l’esterno, verso quanti chiedono alle istituzioni un grande recupero di credibilità. Le forzature del regolamento, ha continuato, creano precedenti che potrebbero avere ripercussioni negative in futuro ed anche la mozione se collegata all’ordine del giorno che contestiamo diventa un problema.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, favorevole alla mozione, ne ha sostenuto l’importanza in ambito regionale ma nello stesso tempo ha criticato con forza la decisione di dichiarare ammissibile l’ordine del giorno, ricordando che forse in passato è accaduto ma solo in presenza di una totale condivisione dell’Aula.

Il consigliere di Forza Italia Emanuele Cera si è detto favorevole alla mozione sulla quale ha auspicato un voto unitario del Consiglio, in considerazione dell’impatto positivo della struttura sia per la Sardegna che per il territorio dell’Oristanese.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai, favorevole, ha però osservato che solo chi vuole alimentare un clima di paura vuole collegare i problemi della polizia con il fenomeno dei migranti, perché i veri temi che stanno a cuore alle forze dell’ordine sono risorse per le dotazioni, retribuzioni, contratti e turn over.

Il consigliere della Lega Michele Ennas, favorevole, riprendendo alcuni temi del dibattito ha polemizzato con il collega Massimo Zedda (con il quale ha dialogato vivacemente) che aveva richiamato la maggiore importanza di alcune vertenze industriali rispetto al problema dell’immigrazione.

Ha assunto la presidenza il vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il consigliere del Psd’Az, Giovanni Antonio Satta, ha espresso rammarico “per ciò che sta accadendo in Aula” ed ha chiesto una sospensione dei lavori “per verificare se all’interno della maggioranza ci sia unità di intenti”. Il presidente Pais ha confermato la sospensione “ma soltanto a conclusione della votazione della mozione n.70”.

Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha dichiarato voto favorevole alla mozione ma, riferendosi all’ordine del giorno sui migranti presentato dalla Lega, ha invitato ad una riflessione,  parlando “di opportunità dei temi da discutere anche alla luce delle previste comunicazioni del presidente della Giunta sulla vertenza entrate”. Il consigliere dei Progressisti, Gian Franco Satta, ha dichiarato voto di astensione sulla mozione n.70 “perché si è consentita l’ammissibilità di un ordine del giorno che non è attinente con gli argomenti in discussione”. Il consigliere dell’Udc, Pietro Moro, ha invitato il gruppo della Lega al ritiro dell’ordine del giorno («non siamo nelle condizioni di poterlo votare»).

Posta dunque in votazione la mozione n. 70 (Mura e più) che impegna la Giunta – “a porre in essere ogni utile iniziativa al fine di prevedere l’inserimento, nel piano nazionale, del corso per allievi agenti della Polizia di Stato da svolgersi nel Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) di Abbasanta” – è stata approvata con 48 a favore e 8 astensioni.

Il presidente Pais ha quindi dichiarato sospesi i lavori dell’Aula, per alcuni minuti. Alla ripresa dei lavori il capigruppo della Lega, Dario Giagoni, ha annunciato il ritiro dell’ordine del giorno sul fenomeno degli sbarchi dei migranti nel Sulcis ed il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’ordine del giorno n. 2 per l’intitolazione ad Emanuela Loi del commissariato di Siniscola. Il capogruppo dei Riformatori, Michele Cossa, ha dichiarato la sottoscrizione del documento e l’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità con 42 sì su 42 consiglieri votanti.

Il presidente del Consiglio ha dichiarato conclusi i lavori ed ha convocato l’Assemblea alle 17.00.

[bing_translator]

La “quarta mafia”, la piovra nigeriana, particolarmente violenta e dedita al traffico di esseri umani, organi e droga, sta cercando di mettere radici anche in Sardegna. Non mancano, in questo senso, segnali allarmanti, e il pericolo è testimoniato dagli esiti di brillanti operazioni delle forze dell’ordine che hanno consentito lo smantellamento di cellule presenti e ben organizzate sul territorio. Occorre, dunque, vigilare e potenziare le azioni di controllo e repressione.

E’ l’appello lanciato dal presidente della Regione Christian Solinas al Comitato Schengen che, guidato dal presidente on.le Eugenio Zoffili, ha iniziato stamane, con un incontro a Villa Devoto, la sua visita in Sardegna.

La Sardegna, da sempre immune per motivi culturali e antropologici da fenomeni malavitosi legati alla mafia tradizionale, è apparsa invece vulnerabile all’infiltrazione della malavita organizzata proveniente dalla Nigeria, capace di instaurare uno stretto controllo territoriale.

La recente operazione Calypsonet ha messo a nudo una ramificazione basata sulla presenza di capi-bastone che gestivano per conto della cupola mafiosa il controllo delle zone loro assegnate, con un sistema di reclutamento di tipo iniziatico e rituale, capace di creare negli adepti un fortissimo legame psicologico e una cieca obbedienza agli ordini dei capi criminali. È stata accertata la presenza di gruppi dei cosiddetti Black cats, derivazione dei sanguinari Black Axe, mafiosi che al momento della loro iniziazione si identificano con un tatuaggio sulla spalla (raffigurante appunto un gatto nero) e profonde lacerazioni sull’addome.

E’ certo che, oltre alle attività di controllo del traffico di droga, la mafia nigeriana gestisca una vera e propria tratta di donne che in totale schiavitù vengono costrette alla prostituzione, nonché un orrendo traffico di organi umani.

Il presidente Christian Solinas ha ricordato come di recente l’Ambasciata Nigeriana in Italia abbia lanciato l’allarme sulla presenza di una criminalità organizzata strutturata sul modello di sette segrete, importate anche sul territorio italiano e in Sardegna con l’invio di uomini che giungono sul nostro territorio mediante gli sbarchi clandestini, soprattutto nelle coste del Sulcis Iglesiente, favoriti dalla condizioni meteorologiche spesso agevoli e dalla brevi distanze che separano le coste sarde da quelle nordafricane.

L’appello rivolto dal Comitato dal presidente Christian Solinas, dunque, e’ stato chiaro e pressante: una vigilanza stretta sulla nostra Isola.

L’appello è stato raccolto dal presidente Eugenio Zoffili e dall’intera delegazione presente a Cagliari; il quadro tracciato dal presidente della Regione sarà dettagliatamente illustrato al Parlamento e al Governo. Domani è previsto infatti un incontro del Comitato con il ministro dell’Interno.

[bing_translator]

«I pastori rappresentano la storia, la cultura e le tradizioni del territorio in cui operano, che con la loro attività contribuiscono a valorizzare, salvaguardare e proteggere, e questo assunto assume ancora più valore in una realtà fortemente vocata come quella della Sardegna.»

Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina, concludendo i lavori del confronto “Comparto lattiero-caseario: crollo o sviluppo?”, organizzato dalla Copagri Oristano e svoltosi oggi a Ghilarza, nella suggestiva cornice della Torre Aragonese.

«Nell’Isola, infatti, si concentrano le maggiori attività ovicaprine del Paese, con circa 12 mila aziende e un patrimonio di oltre 3 milioni di capi, che producono in media circa 330 milioni di litri di latte ovino l’anno, la gran parte dei quali utilizzati per la produzione di Pecorino Romano DOP; basterebbero questi numeri a far comprendere l’importanza di un settore che ha significative ricadute sul versante economico e sociale, ma anche su quello paesaggistico e salutistico, e che vive purtroppo da tempo una crisi profonda, la quale da ciclica si sta trasformando sempre più in strutturale, con il serio rischio di alterare il delicato equilibrio delle zone interne dell’Isola», ha osservato il presidente.

«Fondamentale è quindi intervenire sul versante della redditività, lavorando per invertire il trend che vede il prodotto venduto al di sotto dei costi di produzione e tenendo sempre bene a mente che il prezzo lo fa il mercato e gli accordi contrattuali si fanno all’interno della filiera; in ragione di ciò, è imprescindibile fare sistema e superare la frammentazione. Il minimo comune denominatore deve essere quello della redditività per tutti gli attori della filiera, a partire dai produttori agricoli e dai pastori», ha aggiunto Franco Verrascina.

«In tale ottica, la programmazione diventa uno strumento sempre più indispensabile per scongiurare il rischio di squilibri sul piano dell’offerta e va coniugata con l’internazionalizzazione, andando a conquistare nuovi mercati grazie agli accordi di libero scambio», ha concluso il presidente della Copagri.

Ai lavori sono inoltre intervenuti, fra i molti altri, il vicepresidente del Consorzio per la Tutela del formaggio Pecorino Romano Leonardo Tilocca, il direttore della Copagri Sardegna Pietro Tandeddu, il presidente della Copagri Oristano Mario Putzolu e il vicepresidente della Copagri Sassari Tore Piana.

[bing_translator]

Nuovi prestigiosi riconoscimenti per l’azienda “Sa Craberia” di Carbonia guidata da Antonangelo Brau. Nei giorni scorsi ha ricevuto dai giudici del World Cheese Awards  2019, la più grande competizione mondiale dedicata al formaggio, il grande riconoscimento per la caciotta “Sa Craberia”, premiato tra i migliori formaggi di capra artigianali al mondo.

La competizione ha visto in gara 3.804 formaggi, provenienti da 42 Paesi di 6 continenti e 260 giudici di 35 nazionalità diverse. ll World Cheese Award, il premio internazionale dedicato all’arte casearia che si è tenuto a Bergamo nell’ambito di Forme 2019, ha inserito la caciotta di Sa Craberia tra i 150 formaggi a cui è stata riconosciuta “la medaglia d’oro-Gold”.

«E’ un premio – ha commentato Antonangelo Brau – che onora e gratifica tutta la mia squadra…la famiglia “Sa Craberia”.»
 

[bing_translator]

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, questa mattina, a Cagliari, ha partecipato al convegno “Epigenetica, ecosistemi e malattie multifattoriali: un nuovo sguardo sui rapporti tra vita salute e ambiente”, realizzato da Porto Conte Ricerche in collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari.

«Lo stile di vita, l’alimentazione e l’ambiente in cui viviamo non hanno un impatto solo sulla nostra salute. Ma sono in grado di produrre informazioni che vengono trasmesse a livello genetico alle generazioni successive – ha detto l’assessore della Sanità -. Noi siamo quello che mangiamo e l’ambiente in cui viviamo ma siamo anche ciò che i nostri genitori e i nostri avi hanno mangiato e l’ambiente in cui hanno vissuto. Per questo motivo gli studi sull’epigenetica rivestiranno un’importanza sempre più preminente nel campo della prevenzione.»

Nel corso del suo intervento, parlando del rapporto tra genetica, salute e ambiente, l’assessore della Sanità ha citato il caso del Dna ogliastrino, ritenuto di rilevanza scientifica internazionale e per il quale la stessa Regione ha manifestato interesse alla tutela. L’Ogliastra è, infatti, una delle “blu zone”, cinque in tutto il mondo, punto di riferimento per gli studi sulla longevità.

«Gli studi epigenetici – ha concluso Mario Nieddu – ci dicono quanto siano importanti politiche intersettoriali in campi come ambiente, trasporti, istruzione, agricoltura. La ricerca potrà orientare le future scelte della politica alle problematiche sanitarie, legate allo sviluppo economico e a tutto ciò che riguarda l’ambiente in cui viviamo.»

[bing_translator]

Il comune di Iglesias ha aderito al progetto di educazione digitale “Operazione Risorgimento Digitale”, presentato ufficialmente dalla TIM lo scorso 28 ottobre a Roma.

Il progetto coinvolgerà 107 Comuni in tutte le Province d’Italia e consisterà in una scuola mobile itinerante dove verranno attivate iniziative di informazione e formazione che daranno la possibilità ai cittadini di apprendere strumenti concreti per una partecipazione attiva alla vita digitale, con particolare una attenzione riservata agli studenti, alle persone over 50 ed ai dipendenti comunali, e con il coinvolgimento di associazioni culturali, sportive, di centri di aggregazione sociale e di centri per gli anziani.
Per una settimana sarà a disposizione nelle piazze uno sportello di cultura digitale, e parallelamente saranno avviati corsi di formazione nelle scuole per facilitare lo sviluppo dei servizi di cittadinanza digitale.
Inoltre, i cittadini potranno successivamente contare su “facilitatori digitali” locali formati da TIM per rilasciare le competenze acquisite nel territorio e contribuire ad un’educazione digitale che permetta ad un numero sempre maggiore di persone di operare nel web.
I costi del progetto, che ha ottenuto l’approvazione del Governo, sono interamente a carico dell’azienda Tim S.P.A, e quindi non graveranno sul bilancio comunale.

«Un progetto di grande rilevanza – ha messo in evidenza il sindaco Mauro Usai – che oltre a rappresentare un’importante opportunità di formazione per tante persone, vuole andare nella direzione di una sempre maggiore interconnessione tra la società civile e la Pubblica Amministrazione, nell’ottica di una città sempre più “smart”, aperta alle nuove tecnologie e attenta alle esigenze dei suoi cittadini.»

«Avere nuovi strumenti digitali implica averne una corretta conoscenza al fine di migliorarne l’utilizzo – ha detto l’assessore all’Informatizzazione Francesco Melis – attraverso questa iniziativa, tutti i cittadini di Iglesias avranno una grande possibilità, per la propria formazione personale e per potersi muovere al meglio nella rete digitale, nel rispetto delle regole e potendone sfruttare le potenzialità.»

[bing_translator]

E-Distribuzione, la più grande società in Italia nel settore della distribuzione di energia elettrica, da sempre all’avanguardia nell’applicazione delle nuove tecnologie in ambito energetico, partecipa alla XII Edizione del Festival della Scienza di Cagliari dove sarà presente con uno spazio dedicato in Piazza dei Centomila con Open Meter, il contatore elettronico di ultima generazione che permette una migliore consapevolezza dei propri consumi e abilita i servizi di domotica, e con la presentazione delle novità nel mondo dell’energia con degli interessantissimi laboratori sulle nuove tecnologie in uso come la realtà virtuale e la robotica.

Cagliari è infatti una delle prime città 100% Open Meter, con 86.000 contatori installati grazie alle notevoli risorse impegnate per oltre 2 anni. E-Distribuzione ha ormai chiuso il piano delle sostituzioni a Cagliari e nel corso del Festival della Scienza coglie l’opportunità per presentare i vantaggi di  Open Meter alla cittadinanza, offrendo anche attività di approfondimento e di edutainment, in particolare verso il target delle scuole.

Nei giorni 8/9/10 novembre nello spazio in Piazza dei Centomila si potrà pertanto scoprire Open Meter, il contatore 2.0 di nuova generazione, attraverso quiz, laboratori tematici, la possibilità di partecipare al Meter Game e di vincere dei gadget. Sarà inoltre disponibile un servizio navetta gratuito andata e ritorno che permetterà ai visitatori di trasferirsi facilmente dall’EXMA’ a piazza dei Centomila.

Per i visitatori sarà inoltre possibile provare la realtà virtuale, che in E-Distribuzione è una tecnologia utilizzata quale innovativa modalità formativa che, offrendo sul visore 3D immagini ed ergonomia, consente un’esperienza completamente “immersiva” capace di avvicinare il confine tra il mondo reale e quello virtuale.

Ad oggi sono stati installati in Italia più di 13 milioni di contatori di seconda generazione Open Meter, che dispongono di funzionalità avanzate per migliorare la qualità complessiva dell’intero sistema elettrico, una rete in grado di distribuire energia in modo sicuro, efficiente, sostenibile ed economicamente vantaggioso, in grado di abilitare la diffusione di una serie di servizi d’importanza strategica per la realizzazione delle città intelligenti del futuro, e fornisce ai clienti informazioni sempre più puntuali per il monitoraggio dei consumi, abilitando servizi innovativi per la smart home.

Il Festival della Scienza è inoltre l’occasione per rimarcare ancora una volta la vicinanza e l’attenzione di un’azienda tecnologicamente avanzata come E-Distribuzione alla Sardegna, offrendo un servizio elettrico sempre più efficiente.

[bing_translator]

L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Tennis Club Carbonia” ha manifestato nel gennaio 2019 la volontà di procedere ai lavori di riqualificazione e ampliamento dei campi da tennis di via Balilla, provvedendo poi alla relativa gestione per un periodo di 20 anni.

Al fine di esaminare eventuali proposte migliorative, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno avviare una procedura ad evidenza pubblica, la cui scadenza è fissata per il giorno 22 novembre 2019.

Le associazioni e società sportive senza fini di lucro operanti sul territorio sono invitate a presentare un progetto di manifestazione di interesse per la riqualificazione e l’ammodernamento dell’impianto sportivo di via Balilla per il gioco del tennis.

Il soggetto aggiudicatario si farà carico della realizzazione di due nuovi campi da tennis e di una club house e gestirà gli impianti per un periodo massimo di 20 anni, un intervallo temporale utile per ammortizzare il costo degli investimenti sostenuti. La ratio dell’avviso pubblico nasce dal fatto che l’Amministrazione comunale ha rilevato che l’impianto sportivo di via Balilla – di cui è proprietaria – risulta ormai datato ed inadeguato a soddisfare le esigenze legate a una gestione efficiente e moderna di una struttura che potrebbe rappresentare il fiore all’occhiello della cittadella sportiva di Carbonia.

Le candidature dovranno essere inviate a mezzo Pec all’indirizzo: comcarbonia@pec.comcarbonia.org .