29 November, 2024
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Il ministero dell’Ambiente ha emesso il decreto di approvazione del progetto definitivo di bonifica relativo agli interventi di messa in sicurezza permanente delle aree degli ex bacini fanghi di flottazione, a ridosso dell’area portuale e della discarica mineraria vicino alla spiaggia di Buggerru, ricadenti nel Sito di interesse nazionale (Sic) del Sulcis-Iglesiente-Guspinese.

«Concluso un complesso procedimento istruttorio, coordinato dall’Assessorato regionale – ha spiegato l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – possiamo finalmente procedere con questo strategico intervento, funzionale al contenimento della contaminazione da metalli pesanti nell’area costiera di Buggerru vicino al centro abitato.»

Il decreto ministeriale fissa l’inizio dei lavori entro sei mesi dall’approvazione del progetto ed il costo stimato dal comune di Buggerru è di 5 milioni di euro. L’assessorato regionale dell’Ambiente ha già destinato 4 milioni 100mila euro all’area mineraria dismessa e si appresta a dare una completa copertura finanziaria con ulteriori risorse del bilancio regionale.

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Cinque generazioni, in un villaggio agricolo pastorale e minerario di 300 anime nel Sudovest della Sardegna, nel paese di Arrìu de Sulcis, (attuale Riu Murtas, frazione di Narcao), scorrono veloci tra inizio e fine ‘900. Il protagonista sembra essere Tanièi, un bambino risoluto, nella sua coerente concezione di giustizia, a vendicare ogni torto subito, costi quel che costi, a difesa della sua individualità, in lotta con il mondo. Ma come protagonista, per quanto la sua figura giganteggi e lasci delle sue gesta un forte ricordo quasi epico, muore troppo presto, a giudizio dei compaesani. Sarà poi Erminia a provare a farsi protagonista, imbattendosi nella scoperta di quel suo padre bambino a lei sconosciuto e dello speciale e insolito amore tra Tanièi e Rosètta, un “Romeo e Giulietta” da villaggio. Anche Erminia poco può come protagonista. Più che muovere lei gli eventi, saranno gli eventi a rovinarle addosso: i suoi problemi coniugali e un passato inimmaginabile della sua famiglia che la colpisce come un fulmine. Il racconto rasenta una sorta di epicità modulata nei commenti dei compaesani, nel continuo riferimento a una realtà di primordiali presenze affioranti, nelle modalità narrative letterarie, e in un contrappunto quasi orale, nel confronto tra l’ambiente antico dell’inizio e quello moderno della fine del secolo XX.

«C’era e non c’era…» così cominciano le favole degli zingari. Che è un modo per dire: bada che ti racconto qualche cosa che è vera ma che è un’invenzione. Arrìu è un villaggio immaginario ma è anche quello in cui l’Autore ha vissuto fino ai sei anni. Tanièi è un’invenzione ma c’è anche molto di reale, forse nell’Autore stesso, in suo padre, nei tanti anonimi bambini speciali. Tutti i personaggi sono frutto di invenzione ma sono anche ritratti dal vero, abbozzati in lunghi anni di vita, di studi e di frequentazione dell’ambiente, della lingua, dell’umore degli arriési veri. Vero è il fulmine che ammazza, vere sono Iàia Gràcia, Severina e tzia Ninfa, vero è il traumatico taglio dei capelli di Tanièi, veri i suoi mutismi di ritorsione e tanti altri elementi del racconto. Vera la lingua, a tratti inventata, infiltrata di elementi frutto di consonanze fonetiche e semantiche di italiano, latino e sardo. Vaga la presenza della Grande Madre, aleggiante e intravista in formule, gesti e comportamenti, come brani sopravvissuti di una vecchia etica e religiosità.

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La Presidenza del Consiglio regionale della Sardegna ha patrocinato, su proposta dell’on. Sara Canu, l’evento informativo organizzato dalla Scuola di formazione EVLab di Cagliari sul tema della nuova tecnologia Blockchain.

L’evento, Blockchain Now, si terrà domani, 8 novembre, presso la Sala Anfiteatro in via Roma 253 alle ore 15.30 e ospiterà gli assessori degli Affari regionali e della Sanità, oltre a massimi esperti della materia, tra cui lo sviluppatore blockchain del ministero della Difesa; si parlerà della possibilità di utilizzo, nelle Pubbliche amministrazioni e nelle aziende, di questa nuova tecnologia nota per essere applicabile, potenzialmente, a tutti i settori dell’economia e della governance, nonché della possibilità di regolamentare la materia a livello regionale.

L’incontro è aperto e gratuito, ci si può prenotare all’indirizzo mail: segreteria@evlab.it .

 

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Grande anteprima, sabato sera (9 novembre) a Cagliari, del tredicesimo Karel Music Expo, il festival delle culture resistenti ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day: al Fabrik, in via Mameli, è di scena uno degli ospiti più attesi in cartellone, Stuart Braithwaite, il leader, chitarrista e cantante dei Mogwai, band tra le più rappresentative della scena post-rock.

Classe 1976, cresciuto ascoltando Cure, Joy Division e Velvet Underground, il musicista scozzese ha iniziato a suonare giovanissimo prima di dare forma ai Mogwai, nel 1995, insieme al bassista Dominic Aitchison ed al batterista Martin Bulloch. La passione per la musica l’ha sempre spinto a sperimentare nuovi suoni e melodie, affermandosi negli anni come uno degli artisti più poliedrici e affascinanti del panorama musicale internazionale. Agli inizi del nuovo millennio, tra un impegno e l’altro con i Mogwai, Stuart Braithwaite ha cominciato a sperimentare il suo progetto solista, riscuotendo subito un inaspettato successo in un minitour: una nuova dimensione solitaria, ma sempre caratterizzata dai raffinati e allo stesso tempo minimali tessuti sonori che sono la sua cifra distintiva, in cui si intrecciano sapientemente ambient guitar noise, elettronica e cantautorato. Voce, chitarra e pedaliera, il suo concerto di sabato a Cagliari si annuncia intimo e rumoroso allo stesso tempo, con brani tratti del suo repertorio e altri firmati Mogwai.  

A precedere Stuart Braithwaite sul palco del Fabrik, alle 21.30, Perry Frank, progetto di musica ambient, post-rock del musicista e polistrumentista sardo Francesco Perra, cominciato nel 2006: atmosfere oniriche e sognanti generate da soundscapes, drones e glitch di sottofondo che creano paesaggi sonori rarefatti ed eterei, al tempo stesso rassicuranti, meditativi, vagamente nostalgici e oscuri. 

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Il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, è stato eletto presidente della commissione speciale “per il riconoscimento del principio di insularità”, vice, è risultato, invece, il consigliere del gruppo Leu, Eugenio Lai. La commissione è stata insediata questa mattina dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ed ha completato l’ufficio di presidenza con l’elezione dei due segretari: Dario Giagoni (capogruppo Lega) e Roberto Li Gioi (M5S).

La commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità insediata ieri è la dodicesima nella storia autonomistica della Sardegna, la prima in materia. La legislatura dove ne sono state istituite il maggior numero è la seconda. Dal 1953 al 1957 ne furono istituite tre: una sui problemi di Arborea, una su La Maddalena ed una sul Piano di Rinascita. Sempre sul Piano di Rinascita ne furono istituite altre due: nella Quarta e nella Quinta legislatura. La criminalità e le zone interne e la Riforma istituzionale della Regione sono gli argomenti trattati dalle due commissioni speciali insediate nella Nona. Nella legislatura successiva il Consiglio regionale decise di istituire una “speciale” sul tema della Riforma dello Statuto, mentre nella Undicesima si insediò la commissione speciale sulla Revisione dello Statuto. Le ultime tre commissioni speciali, oltre quella di oggi sull’insularità, hanno riguardato (nella XIII) gli atti  di una campagna pubblicitaria della Regione (Saatchi & Saatchi) e (nella XV) la grande distribuzione.

 

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Il Consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno sulle azioni a supporto della filiera lattiero-casearia e la mozione «sull’urgenza di verificare l’origine dei gravi disservizi relativi alla fornitura e consegna dei presidi e ausili necessari al trattamento dei pazienti in ADI».

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais, il quale, dopo le formalità di rito, ha dato la parola al capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, sul primo punto all’ordine del giorno (Mula e più) “sulle azioni a supporto della filiera lattiero-casearia”. Sull’ordine dei lavori sono intervenuti Eugenio Lai (Leu) e Daniele Cocco (capogruppo Leu) per ricordare che la scorsa seduta si era interrotta per la mancanza del numero legale durante la votazione e ha chiesto di ripetere la votazione senza interventi. I consiglieri hanno chiesto anche l’interpretazione degli Uffici.

Il presidente Pais ha chiarito che è previsto l’intervento per dichiarazione di voto ogni volta che viene messo in votazione un documento.

E’ intervenuto il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, il quale ha sottolineato l’importanza dell’argomento e ha ricordato con rammarico che l’Aula ha perso l’occasione di arrivare a un ordine del giorno condiviso. Franco Mula ha preannunciato il voto favorevole di tutto il Partito sardo d’azione all’ordine del giorno, ritenendo però “antipatico” l’atteggiamento della minoranza che vuole abbandonare l’aula, viste anche le rassicurazioni arrivate dal ministro.

Il consigliere della Lega, Pierluigi Saiu, ha evidenziato che il testo non era quello discusso nella scorsa seduta, che conteneva l’incremento di risorse per i Pif.

Il presidente Michele Pais ha rassicurato il presidente della Prima commissione, dichiarando che il testo in esame contiene le risorse per i Pif e che sarebbe stata distribuita la copia aggiornata.

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha chiesto una sospensione di cinque minuti. Il presidente ha sospeso la seduta.

Alla ripresa dei lavori è intervenuto il consigliere dei Progressisiti, Gian Franco Satta, il quale ha sottolineato che si tratta “del modello di sempre: gli strumenti regionali e nazionali sono lo strumento per riportare situazioni di crisi, in particolare il prezzo del latte, entro termini giudicati accettabili dalle controparti”. Non emerge alcuna idea o proposta che possa indicare al settore interventi mirati a sostegno del comparto, ha sostenuto Gian Franco Satta, ma nell’ordine del giorno l’occhio è puntato verso le pratiche sleali. Il consigliere ha anche evidenziato che è del tutto assente l’approccio al mercato, in particolare alla differenziazione, diversificazione, ricerca e sviluppo. Gian Franco Satta ha annunciato il voto contrario

Piero Comandini (Pd) ha espresso la solidarietà all’assessora dell’Agricoltura, visto che quello in discussione  è un «ordine del giorno di censura da parte della sua maggioranza, che l’ha abbandonata» nella gestione del prezzo del latte. Per questo, anche in disaccordo con i colleghi, ha dichiarato il voto a favore.

Eugenio Lai (Leu) ha ricordato che l’Aula si era lasciata qualche mese fa con l’approvazione di una mozione che prevedeva una riforma agraria con grandi interventi a sostegno dell’agricoltura e della pastorizia. Il Consiglio invece esamina un ordine del giorno che riconosce i ritardi in capo alla Giunta e impegna la Giunta e l’assessora a risolvere la vertenza del latte. Lai ha sottolineato le continue critiche che arrivano all’assessora dal mondo agropastorale. Per il consigliere c’è assenza di prospettive e ci si affida alla neo ministra che cerca di porre rimedio alle promesse non mantenute dal precedente governo. Lai, annunciando il voto contrario, ha chiesto quali azioni si stiano attivando per portare il prezzo del latte a un euro.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha ricordato che tutte le mattine ci sono delle persone che prima che sorga il sole si alzano per svolgere il loro compiti e sono i pastori, che sono «elemento imprescindibile della nostra storia e tradizione». «Vorrei che quando le istituzioni li incontrano abbiano rispetto», ha detto, affermando che tutti hanno visto il video in cui «l’assessore ha rifiutato a uno di loro una stretta di mano» al termine di un tavolo tecnico. «Credo che nessun consigliere o assessore si sarebbe sognato di compiere un atto così incivile».

Il presidente Pais ha messo in votazione l’ordine del giorno, che è stato approvato.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto Giovanni Satta (Psd’Az), che ha sollecitato l’Aula a discutere con la massima celerità le mozioni, di cui una presentata dal gruppo del Psd’Az, sulla continuità  marittima per capire le iniziative  che sta portando avanti il governo. Giovanni Satta ha chiesto al presidente Michele Pais la convocazione straordinaria del Consiglio regionale per analizzare il tema e nel frattempo di dare delega al presidente della Regione e all’assessore dei Trasporti affinché individuino le soluzioni per risolvere il grave problema della continuità marittima.

Massimo Zedda (Progressisti) ha sottolineato che il problema riguarda anche la continuità aerea e l’isolamento della Sardegna.

Anche Francesco Agus (capogruppo dei Progressisti) ha chiesto che si discuta urgentemente del tema in Consiglio regionale e ha annunciato la presentazione di una mozione.

Il presidente Michele Pais ha annunciato che al termine della seduta convocherà una conferenza dei capigruppo.

Il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha chiesto cinque minuti di sospensione per parlare con la maggioranza. La seduta è stata sospesa

Alla ripresa dei lavori è intervenuto Diego Loi (Progressisti) chiedendo delucidazioni sulla nomina del commissario dell’Isre e sulla relativa delibera.

Il presidente Michele Pais ha affermato che effettuerà le dovute verifiche e ha aperto la discussione sul secondo punto all’ordine del giorno: le mozioni n. 91 (Desirè Manca e più) «sulla somministrazione delle terapie della sclerosi multipla in Sardegna» e n. 35 (Mele e più) «sull’urgenza di verificare l’origine dei gravi disservizi relativi alla fornitura e consegna dei presidi e ausili necessari al trattamento dei pazienti in ADI, con particolare riferimento ai pazienti affetti da sclerosi multipla».

Per l’illustrazione della mozione n. 91 è intervenuta il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Desirè Manca, ricordando che ci sono argomenti che non devono avere colore politico, come il tema della salute, del diritto alle cure e del diritto al lavoro.

Desirè Manca ha affermato che è in discussione un argomento importante, ossia quello della sclerosi multipla, che in Sardegna ha un’incidenza elevatissima: nell’Isola ogni 100.000 abitanti 337 sono colpiti dalla malattia a fronte di 193 ogni 100.000 abitanti nel resto del Paese. Si tratta, ha continuato, di una malattia complessa e imprevista e questa mozione ha l’obiettivo di garantire le migliori cure ai pazienti.

«La Sardegna è l’area geografica più colpita al mondo dalla patologia della Sclerosi multipla, causa più comune di disabilità neurologica, seconda soltanto ai traumi stradali; in Sardegna ogni 100.000 abitanti 337 sono colpiti dalla malattia a fronte di 193 ogni 100.000 abitanti nel resto del Paese. La malattia colpisce maggiormente la popolazione di sesso femminile con un’incidenza più che doppia rispetto a quella maschile. La malattia – ha affermato Desirè Manca – presenta notevoli complessità gestionali, non soltanto per l’elevato impegno assistenziale multiprofessionale richiesto da parte del Servizio Sanitario Regionale, ma anche per l’impatto sulla dimensione dei bisogni sociali correlato alla giovane età dei pazienti e all’elevato coinvolgimento delle famiglie nella progettazione e attuazione delle risposte assistenziali”. La consigliera ha poi proseguito: “Considerato che
terapie adeguate, grazie alla ricerca in continua evoluzione, rallentano il progressivo avanzamento della malattia consentendo alle persone che ne sono colpite di poter vivere in maniera dignitosa, malgrado gravi limitazioni; i diversi trattamenti terapeutici in uso sono rapportati all’avanzamento e alle varie forme della malattia, nonché alle particolari condizioni personali di ogni paziente; l’efficacia delle cure dipende anche dalla rigorosa cadenza temporale delle periodiche somministrazioni dei farmaci, mentre il percorso diagnostico/terapeutico e il costante monitoraggio sono fondamentali per bloccare e/o rallentare l’avanzamento della patologia”. Ma anche che “il momento della ricerca, della sperimentazione, delle analisi delle cause e della individuazione della terapia più appropriata costituiscono tappe fondamentali nel percorso per ottenere risultati incoraggianti; la deliberazione della Giunta regionale n. 7/48 del 12 febbraio 2019 riferita al percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la Sclerosi multipla in Sardegna recita che «il quadro normativo definito dalle recenti leggi regionali di riforma del Servizio sanitario, improntate sempre più ad assicurare modelli organizzativi di elezione, omogenei su tutto il territorio regionale, richiede la definizione e l’adozione di percorsi di presa in carico globale del paziente per le patologie di particolare rilievo epidemiologico». Desirè Manca ha continuato evidenziando che «nelle sole strutture sanitarie della città di Cagliari è possibile beneficiare di tutte le principali tipologie di cura della patologia, nonché praticare i protocolli sperimentali, mentre nei nosocomi degli altri territori dell’Isola vengono somministrate soltanto alcune delle terapie oggi disponibili; e che l’ampia estensione territoriale, le carenze croniche del sistema di trasporti pubblici della Sardegna e l’inadeguatezza della viabilità rendono quanto mai gravose e costose le vitali periodiche trasferte nel capoluogo degli ammalati residenti nel centro e nel nord dell’Isola, ma bisognosi di protocolli terapeutici praticati nella sola città di Cagliari». Per questi motivi, ha continuato Manca, la mozione impegna la Giunta regionale e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale «ad adottare i necessari provvedimenti perché tutti i protocolli e percorsi terapeutici della sclerosi multipla siano resi praticabili, con uniformità di trattamento, anche nel centro e nel nord Sardegna, potenziando a tal fine le strutture già esistenti e dando così concreta attuazione al diritto all’assistenza sanitaria sancito dall’articolo 32 della Costituzione».

Il consigliere Annalisa Mele, della Lega, prima firmataria della mozione n.35 sullo stesso argomento, ha ricordato che in materia di sclerosi multipla ed altre patologie neuro degenerative sono state fatte diverse segnalazioni sulle carenze del servizio sanitario regionale, dovute in parte alle restrizioni della spesa sanitaria. Per questo, ha sostenuto, occorre una profonda riorganizzazione del settore per garantire non solo il livello minimo delle prestazioni a livello nazionale che politiche più incisive a livello regionale che sono state accantonate nella precedente legislatura. E’necessaria valutare la sostenibilità delle azioni che dovranno essere programmate, ha concluso, ma senza indebolire l’intervento complessivo della Regione rivolto ai pazienti ma anche alle famiglie coinvolte.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha messo in evidenza la necessità di una proposta di revisione del sistema attuale per creare una vera e propria rete di contrasto e di cura della sclerosi multipla. Esistono gravi carenze di organico che vanno colmate, ha lamentato il consigliere, sia per rilanciare le attività di ricerca e sperimentazione che per garantire una maggiore estensione territoriale dell’assistenza, dato che il centro di Cagliari presso l’ospedale Binaghi lavora con una utenza più che doppia rispetto all’area di riferimento e senza collegamenti con le altre strutture del territorio regionale. La creazione di questa rete, ha concluso Agus, deve diventare una priorità del Consiglio regionale, anche con il contributo di nuovi giovani specialisti.

Ha assunto la presidenza il vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Sempre per i Progressisti, il consigliere Gianfranco Satta ha ricordato una sua interrogazione sull’argomento presentata nello scorso mese di settembre. Le due mozioni, ha osservato, presentano molti punti in comune e rilanciano la necessità di accelerare il lavoro di un tavolo tecnico sulla patologia che, secondo informazioni dell’assessorato, sarebbe rallentato da problemi di organico. Un ostacolo da rimuovere al più presto, secondo Satta, che si è dichiarato sostanzialmente favorevole al contenuto delle due mozioni.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi, in premessa, ha fatto una distinzione perché una cosa e l’Adi (Assistenza domiciliare integrata), una cosa la sclerosi multipla anche se le due cose sono indubbiamente complementari e collegate. In passato, ha ricordato, c’erano due centri di eccellenza a Cagliari e Sassari ed anche una struttura a Nuoro ma, nel tempo, hanno perduto la loro efficienza, a Cagliari per la divisione in più stabilimenti, col risultato che ora molti pazienti vanno direttamente a Milano o pagano addirittura l’albergo per soggiornare a Cagliari. Bisogna creare, ha auspicato, una organizzazione che ora non c’è e per questo rivolgo un appello all’assessore sia per valutare quanto fatto in precedenza che per impostare un programma forte per il futuro, con attenzione alla dimensione territoriale, nell’ambito della razionalizzazione della rete ospedaliera.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha affermato che, come già evidenziato dal collega Oppi, le due mozioni affrontano tematiche diverse che dovranno essere valutate in maniera differente. Dopo aver annunciato la preparazione di un ordine del giorno unitario, Mula ha ribadito la forte e preoccupante incidenza della patologia nell’Isola, superiore alla media nazionale, della quale non va trascurato il significativo impatto sociale. Va perciò assicurata, ha concluso, una assistenza di qualità in tutto il territorio regionale superando la fase di emergenza che ora vede una anomala concentrazione dei pazienti su Cagliari che crea ai pazienti ulteriori disagi.

Il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus (Udc) ha preso in parte le distanze dalla mozione dei 5Stelle, osservando che il centro di Sassari è perfettamente funzionante ed applica tutti i tipi di terapia compresi i protocolli sperimentali. A differenza di Cagliari, ha precisato, ha solo meno personale e non dispone di una risonanza magnetica dedicata, strumento importante perché variazioni anche minime sono utilissime per la diagnosi e la somministrazione corretta dei farmaci. Quanto a Nuoro Domenico Gallus ha riferito di non essere riuscito a stabilire un contatto nemmeno dopo essersi qualificato.

Ha riassunto la presidenza dell’Assemblea il presidente Michele Pais.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha espresso apprezzamento per la mozione della collega Manca e, rispondendo a DonenGallus, ha ribadito che a suo giudizio non c’è risposta uguale in tutti i territori della Sardegna anche per le liste d’attesa ma non solo; è proprio questo che chiediamo all’assessore, basterebbe poco cominciando a dedicare due turni di risonanza ai pazienti affetti da sclerosi per alleviare la loro condizione.

A nome della Giunta l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha detto che sulla sclerosi multipla la Sardegna non è all’anno zero come hanno recentemente riconoscono i referenti dei vari centri della Sardegna dove si praticano le migliori terapie: Sassari, Ozieri, Nuoro, Oristano e Cagliari. La rete di fatto c’è, ha spiegato, anche se è ancora in embrione, perché c’è carenza di specialisti dopo l’ondata di pensionamenti. Mario Nieddu ha poi annunciato che il tavolo tecnico riprenderà a lavorare a breve scadenza anche se occorrono figure professionali di riferimento e, quanto alle sperimentazioni, le fanno tutti i centri ma su indirizzi del il comitato etico. Un discorso a parte, ad avviso dell’assessore, va fatto per i protocolli e riabilitazione specifica della quale avrebbero necessità i pazienti ed anche questo servizio sarà attivato non appena ci sarà una maggiore disponibilità di fisioterapisti, mentre il problema delle risonanze troverà risposta col piano di abbattimenti liste d’attesa. Complessivamente, ha aggiunto Mario Nieddu, il nostro sistema fa fatica a fare piani terapeutici a 360 gradi con percorsi integrati fra strutture sanitarie e territoriali attraverso i Plus, a contiamo di dare anche questa risposta con i prossimi concorsi.

In sede di replica, il capogruppo del M5S Desirè Manca, rispondendo a Gallus, ha ribadito che non tutti i protocolli e percorsi terapeutici vengono applicati in tutto il territorio regionale, come segnalato da gruppi di pazienti costretti a recarsi a Cagliari per le cure.

Il consigliere Annalisa Mele, della Lega, ha condiviso in parte la mozione della collega Manca ma ne ha preso le distanze sul punto dei percorsi assistenziali integrati finalizzati alla presa in carico globale del paziente ed inseriti in un sistema sanitario integrato sul territorio con i servizi sociali (in parte gestito dai Plus) che nella precedente legislatura non è stato istituito.

Il consigliere Domenico Gallus (Udc), sull’ordine dei lavori, si è detto disponibile a votare un ordine del giorno unitario a condizione che vengano eliminate alcune parti della mozione n. 91, con riferimento al centro sulla sclerosi multipla di Sassari.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto una breve sospensione della seduta che il presidente ha accordato.

Ala ripresa dei lavori, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il capogruppo del M5S Desirè Manca ha detto di aver ricevuto un ordine del giorno, preparato dalla maggioranza, che nella prima parte è identico alla mozione del suo gruppo. Per cui, dicendo di non amare certi giochetti politici, ha proposto di votare la mozione con la seconda parte dell’ordine del giorno.

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu, constatando che la collega Manca vuole i diritti d’autore sulla mozione, ha chiesto la votazione dell’ordine del giorno per parti.

Il consigliere Stefano Tunis (Misto) ha sostenuto che, a questo punto, è opportuno che ciascuno voti i documenti nei quali si riconosce.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha affermato che non è vero che i testi sono uguali mentre i malati, ha detto, non prestano attenzione a certi dettagli.

Il consigliere Pietro Moro (Misto) ha affermato che le differenze fra i testi ci sono e comunque bisogna dare priorità ai problemi degli ammalati.

Il consigliere Nico Mundula (Fdi) ha ricordato che l’ordine del giorno è stato fatto per correggere alcuni errori contenuti nella mozione.

Il presidente ha comunicato che prima si voterà la mozione  e poi l’ordine del giorno.

Il consigliere Domenico Gallus (Udc), ribadendo quanto affermato in discussione generale, ha dichiarato il suo voto contrario alla mozione.

Il consigliere del Psd’Az. Franco Mula si è detto dispiaciuto per il mancato accordo unitario.

Il consigliere Daniele Cocco di Leu, favorevole, ha precisato che la collega Manca si è detta disposta a rettificare alcune parti della mozione, auspicando comunque un voto unanime.

Il consigliere Giuseppe Piu dei Progressisti, sottolineando il lungo dibattito sull’argomento, ha chiesto chiarimenti sull’emendamento orale proposto dalla collega Manca. (Af)

Il presidente ha riassunto le proposte all’attenzione dell’Aula ed il consigliere Piu si è detto favorevole alla votazione per parti della mozione presentata da Desiré Manca mentre il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha espresso dubbi sulla votazione per parti ed ha sottolineato come l’Aula risulti «spaccata su questioni di forma e non di sostanza». La capogruppo dei 5 Stelle, Desiré Manca, ha sintetizzato la sua proposta (sostituire  il dispositivo della mozione n. 91 con quello contenuto nell’ordine del giorno Mula e più) ed in ogni caso ha dichiarato voto favorevole alla mozione. A favore dell’ordine del giorno anche il capogruppo Pd, Gianfranco Ganau, che ha annunciato il ritiro della firma alla mozione n. 91.

Il presidente Pais ha quindi posto in votazione la mozione n. 91 (Desiré Manca e più) che non è stata approvata con 30 voti contrai, 7 a favore e uno di astensione.

Di seguito, dichiarata aperta la votazione sull’ordine del giorno n. 1 (Mula e più), in sede di dichiarazione di voto è intervenuto il consigliere Roberto Deriu (Pd) che ha preannunciato voto favorevole e invitato il gruppo dei 5 Stelle alla sottoscrizione del documento. A favore anche il presidente della commissione Sanità, Domenico Gallus (Udc) che ha ringraziato i 5 Stelle per aver posto all’attenzione dell’Aula il tema della sclerosi multipla; il consigliere dei Progressisti, Antonio Piu, così come il capogruppo Leu, Daniele Cocco. Favorevole anche Franco Mula (capogruppo Psd’Az) e Stefano Tunis (Misto). Posto in votazione l’ordine del giorno è stato approvato con 54 favorevoli e un astenuto.

Al termine, l’Aula con 54 favorevoli e un’astensione ha approvato anche la mozione n. 35 (Mele e più) sui disservizi nella consegna dei presidi e ausili ai pazienti in Adi.

Il presidente Michele Pais ha quindi tolto la seduta e preannunciato la convocazione della capigruppo per oggi (mercoledì 6 novembre) alle 10.00 mentre alle 10.30 è convocata la riunione del Consiglio.

 

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Mercoledì 6 novembre, a Sa Duchessa a Cagliari, dalle 14.00 alle 17.00, la formazione dei giornalisti si occuperà dell’arte del parlare in pubblico. Il corso verte sull’uso della voce nel public speaking e nella lettura per imparare a farsi capire meglio. Un uso corretto e competente della propria voce migliora le possibilità di essere ascoltati, coinvolge emotivamente il nostro pubblico, aiuta chi parla a gestire meglio la propria ansia. Un buon uso della voce è utile in molteplici circostanze nella professione giornalistica: lettura di radio e telegiornali, voce fuori campo in servizi e inchieste, per fare solo alcuni esempi. La voce è importante anche nella comunicazione interpersonale, relazione che nella professione giornalistica è in gioco in molteplici circostanze, dalle interviste, alla comunicazione interna. La voce verrà presentata come una componente importante di un sistema comunicativo la cui efficacia dipende anche da altri fattori che interagiscono con essa, in particolare l’espressività e le emozioni veicolate dalla comunicazione non verbale. Tutti questi temi saranno trattati con esempi personalizzati rispetto all’ambito giornalistico. Sarà lasciato spazio a domande e alcune attività esemplificative di natura pratica. Relatori: Elisabetta Gola, Professoressa associata di Filosofia e teoria dei linguaggi (Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia, Università di Cagliari); Patrizia Mottola, vocal coach, svolge l’attività di doppiatrice da 15 anni ed è la voce di numerose serie di film, film di animazione e di spot pubblicitari (tra cui Nespresso, Alfa Romeo, Ferrero, l’Oreal, Citroen, ecc.). Artista, attrice, doppiatrice, ricercatrice nel campo vocale con esperienza ventennale. Diplomata alla Scuola del Teatro Stabile diretta da Luca Ronconi. Nel cinema ha lavorato con Lina Wertmüller e collabora a diverse produzioni televisive per il gruppo Mediaset. Per i giornalisti che parteciperanno al corso, saranno assegnati tre crediti formativi.

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«Lo stato di agitazione del personale RAI nelle sedi regionali è il sintomo di un disagio che non può essere più trascurato. Ci preoccupa che in Sardegna il servizio pubblico di informazione possa essere organizzato quotidianamente sulla base di straordinari e ferie non godute da parte dei dipendenti.  Senza la grande dedizione al lavoro dimostrata dal personale che si occupa della produzione e messa in onda di TG e trasmissioni in lingua sarda i disservizi ai danni degli utenti sardi sarebbero all’ordine del giorno.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Agus, capogruppo dei “Progressisti” in Consiglio regionale.

«Crediamo che il Consiglio regionale debba farsi portavoce delle criticità divenute ormai croniche nella gestione del personale RAI. Con la mozione depositata chiediamo al presidente della Regione di sollecitare i vertici aziendali perché intervengano col ripristino di un’adeguata dotazione organica del personale tecnico, a garanzia della qualità e continuità delle programmazioni locali – conclude Francesco Agus -, comprese quelle in lingua sarda e relative varianti, per le cui produzioni e messa in onda la Regione stanzia annualmente specifiche risorse.»

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La libertà di espressione è uno degli assi portanti del sistema dei diritti civili e politici delle democrazie liberali. La manifestazione del pensiero, attraverso atti linguistici o anche attraverso gesti simbolici, è elemento caratterizzante l’essere umano. Nondimeno, attraverso parole e contenuti espressivi si possono provocare “ferite”: le parole possono diventare pietre. Su questa premessa si pone il problema se sia legittimo in una democrazia liberale stabilire dei limiti normativi alla libertà di espressione. Nel contesto italiano troviamo le classiche limitazioni a tutela dell’onore individuale; ma oggi le questioni più problematiche concernono norme in cui l’interesse di tutela si identifica con la pari dignità, e anche il sentimento, di particolari gruppi e categorie di persone. Ne sono un esempio le leggi che tutelano con sanzioni penali il sentimento religioso, la dignità etnica o l’identità culturale di gruppi minoritari o di interi popoli, e, da ultimo, quelle volte a contrastare la menzogna negazionista.

L’evento sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di ricerca in Diritto penale e Criminologia nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale” (Giappichelli, 2018). Introdurrà il corso Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. L’evento formativo, organizzato dall’Associazione della Stampa e l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, si svolgerà sabato 9 novembre, a Cagliari, alla MEM (Mediateca del Mediterraneo in Via Goffredo Mameli 164), dalle 14.00 alle 17.00. La partecipazione all’evento darà diritto a 5 crediti formativi (deontologici).

 

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Da nuove risorse per il turismo (con investimenti da destinare soprattutto per la riqualificazione dell’Isola dell’Asinara) a finanziamenti per il comparto agricolo sardo, sino ai fondi per il rimodernamento delle strutture sanitarie. Il consigliere regionale Antonello Peru (Cambiamo!) indica la strada maestra da seguire per la spesa dei fondi degli accantonamenti.

«L’accordo con il Governo sulla vertenza entrate – spiega Antonello Peru – è un risultato storico ma anche un’opportunità imperdibile per i nostri territori. Si possono finalmente programmare e realizzare infrastrutture attese da anni e indispensabili per il rilancio di settori cardine della nostra economia come il turismo e l’agricoltura, ma possiamo anche dare concretezza a progetti di indubbia utilità come quelli destinati a migliorare le nostre strutture sanitarie.»

Un tesoretto da circa 2 miliardi, ottenuti grazie all’impegno di tutti gli attori in campo.

«Per questo – aggiunge Antonello Peru – è doveroso un plauso al Presidente Solinas, alla giunta e a tutto il consiglio regionale, che hanno concluso un’intesa fondamentale per la Sardegna. Una battaglia vinta. Non possiamo disconoscere i fatti, con i risultati che parlano in modo chiaro ed inconfutabile.»

Lo sguardo è già proiettato oltre: «Ora occorre ragionare su come spendere le risorse che stanno arrivando e che dovranno contribuire a limitare il gap con le altre realtà della Penisola dovuto all’insularità – aggiunge il rappresentante del gruppo Cambiamo! – Udc -. Si pensi alla possibilità di un rilancio del settore turistico, con interventi infrastrutturali da realizzare per la riqualificazione del patrimonio immobiliare dell’isola dell’Asinara. Un progetto atteso da anni e, di fatto, mai avviato anche dopo la dismissione del carcere. Si possono utilizzare le volumetrie esistenti senza dunque intaccare il patrimonio ambientale e creando tutti quei servizi e quelle strutture necessarie per dare all’area una vocazione realmente turistica. Detto in termini forse più chiari possiamo finalmente mettere a reddito l’isola dell’Asinara e a beneficiarne sarebbe tutto il territorio del Nord Ovest della Sardegna, per non dire la Sardegna intera viste le ricadute positive che arriverebbero a cascata anche per il resto della nostra Regione».

Ulteriori sfide che si allargano alle campagne isolane: «Non possiamo dimenticare che la vocazione principale della Sardegna si declina nell’agricoltura. Ecco, quindi, la necessità di orientare la nostra attenzione verso il comparto rurale, con l’assoluta esigenza per l’avvio di una seria programmazione di interventi di ammodernamento tecnologico anche in questo settore, in grado di rendere il nostro comparto competitivo e all’altezza delle sfide del mercato e delle esigenze attuali». Nuove partite da affrontare su più fronti: «Dobbiamo farlo anche rispetto alle esigenze primarie dei nostri cittadini e della nostra società. Penso a quanto detto poche settimane fa al termine di uno dei sopralluoghi effettuati dalla commissione sanità negli ospedali di Alghero ed Ozieri. Ho segnalato la necessità di realizzare due nuovi ospedali, uno a Sassari ed uno ad Alghero, sfruttando sia le opportunità di finanziamento pubblico che l’aiuto che può arrivare anche dai privati. Il nostro territorio non può più fare a meno di strutture sanitarie moderne ed efficienti: anche ad Ozieri si deve con immediatezza intervenire dal punto di vista dell’ammodernamento tecnologico e strutturale. Ben vengano quindi risorse economiche che possono dare gambe a tutti questi progetti. Da tanto, troppo tempo – conclude Antonello Peru -, abbiamo atteso opportunità di questo tipo, è arrivato il momento di ragionare e pensare finalmente in grande e di creare nuove reali occasioni di sviluppo».