27 September, 2024
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Sa Fregula, la bottarga di Cabras, la sapa del Argiolas, il pane di Paulilatino e di Domusnovas, i salumi di varie parti dell’isola ed i pregiati vini delle cantine Pala. Questi e molti altri sono stati i prodotti (e le materie prime) che dalla Sardegna sono stati imbarcati in valigia con destinazione San Paolo, Brasile, dallo chef Roberto Serra. Il titolare di Su Carduleu, infatti, ha abbassato la serranda del suo ristorante di Abbasanta, per due settimane, per una nobile causa: partecipare in rappresentanza di tutta la Sardegna alla Settimana della Cucina Regionale Italiana, quest’anno alla sua ottava edizione.

«Una manifestazione unica al mondo – ha detto lo chef Roberto Serra – nella quale le 20 regioni italiane partecipano rappresentate ciascuna da uno chef, il quale viene ospitato in uno dei prestigiosi ristoranti italiani presenti a San Paolo. In questo modo ogni Regione ha avuto la possibilità di fa conoscere le tipicità della propria terra, le sue materie prime di maggiore rilevanza, i piatti che raccontano le tradizioni e la storia dei luoghi: come si usa spesso dire oggi i saperi e i sapori. Ringrazio l’amico chef Achille Pinna, di Sant’Antioco, per aver segnalato me per questa edizione della manifestazione agli organizzatori che mi hanno poi scelto. E’ stata un’esperienza formativa da tutti i punti di vista: ho insegnato e ho imparato tantissimo. Ovviamente è tanta la visibilità che questo evento ha dato e darà alla Sardegna e alle altre Regioni d’Italia in Brasile, e in Sud America in generale, per ciò che concerne la nostra storia e il nostro modo di lavorare, che ancora fa scuola nel mondo.»

Settimana della Cucina Regionale Italiana: l’evento. Organizzato dal Consolato Generale d´Italia ha il sostegno dell’Ambasciata Italiana, dell’Istituto Italiano di Cultura, dell’ENIT, dell’ICE, dell’Accademia Italiana della Cucina e ICIF, la manifestazione ha lo scopo di diffondere la cultura italiana in Brasile, attraverso la gastronomia, ed è organizzata da Gerardo Landulfo, delegato dell’Accademia della Cucina Italiana, con il supporto del Consolato italiano a San Paolo e, nello specifico , del console Filippo La Rosa: «Quest’anno abbiamo avuto maggiore riscontro rispetto alle edizioni precedenti – ha detto il console – sia da parte dei ristoratori ospitanti che da parte degli ospiti che si rivolgono a questo tipo di locali: c’è sempre più attenzione per la cucina italiana qui a San Paolo e la manifestazione è un evento non più solo atteso, ma direi fortemente voluto».

L’isola al ristorante Piselli, nella Oscar Freire Street. C’è un filo rosso che ha legato per molti giorni Abbasanta e Su Carduleu al Ristorante Piselli sulla Oscar Freire Street, zona centrale di San Paolo e punto nevralgico della città per gli amanti dell’alta gastronomia.

Ad amalgamare sapientemente le conoscenze di anni di scuola e alta cucina, traducendole in piatti tipici sardi di alto livello da presentare dall’altra parte del mondo e ai palati brasiliani, è stato appunto lo chef Roberto Serra.

«Il Ristorante Italiano “Piselli” – ha raccontato Roberto Serra – conta 9mila pasti al mese. E si parla di alta gastronomia, per veri amanti e intenditori del cibo. Sono numeri che fanno tremare i polsi anche ai più disinvolti. Sono inoltre stato orgogliosamente uno dei protagonisti della cena di gala al Four Season Hotel di San Paolo, dove ho presentato la fregula sarda preparata a mano, in una dimostrazione dal vivo, con polpettine di pecora appena scottate, pecorino ed erbette: piatto presente nel menù del Ristorante Su Carduleu da sempre apprezzato. Le giornate sono state animate da show cooking, dibattiti di cucina e naturalmente tante ricette con prodotti provenienti dalla nostra isola. Tra i prodotti e le ricette cito la fregula sarda, preparata in maniera dimostrativa, le bavettine con la bottarga di Cabras (Ittica Cabras) e il carpaccio di muggine, il coniglio bagnato con vernaccia di Oristano e funghi. Ancora il tipico “pane cun ou” con pecorino sardo, raviolini fritti di ricottina di pecora agli agrumi e sapa di uva, l’olio extravergine, pane carasau e mostaccioli di Oristano».

L’evento si inserisce nell’ambito della promozione della cucina italiana di qualità e anticipa la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che si terrà dal 18 al 24 novembre.

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La notte scorsa e fino alle prime luci dell’alba, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Villacidro, unitamente ai colleghi della stazione di Gonnosfanadiga, nel corso di un servizio mirato al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno eseguito perquisizioni personali e domiciliari nella via Asproni, a Villacidro. Le attività condotte con l’impiego di 10 militari hanno portato all’arresto in flagranza di D.R., 44enne, disoccupato di Villacidro, pregiudicato, e di F.V., 67enne, pensionato di Villacidro, pregiudicato, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti. I militari, che monitoravano i movimenti nella via Asproni già da diversi giorni, durante la notte hanno dato il via al blitz che ha avuto inizio con la perquisizione personale di D.R., trovato in possesso di alcuni grammi di marijuana. Le successive perquisizioni effettuate nell’abitazione dell’uomo e presso la casa di F.V. hanno consentito di recuperare:
2 kg di sostanza stupefacente tipo marijuana in parte sfusa ed in parte in confezioni sottovuoto;
17 contenitori in vetro contenenti essenza di marijuana ed alcol;
14 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish;
5 dosi di sostanza stupefacente tipo cocaina;
3 bilancini di precisione;
materiale vario per il confezionamento e sostanze da taglio;
900 euro, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
Allo stato non risultano collegamenti tra i due uomini.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso il tribunale di Cagliari per il rito direttissimo, previsto per questa mattina.

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Il presidente del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), Giovanni Malagò, ha premiato ieri mattina, a Roma, nel corso di una cerimonia molto partecipata, l’assessore dello Sport del comune di Carbonia, Valerio Piria, con la ciotola di benemerenza europea dello sport e della salute 2019.

«Sono onorato e commosso per aver ricevuto questo ambito premio, che rappresenta un riconoscimento dell’azione amministrativa che abbiamo messo in campo dal 2016, gettando le basi per un’incisiva promozione e diffusione di tutte le discipline sportive nel nostro territorio comunale», ha detto particolarmente emozionato Valerio Piria.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco Paola Massidda: «Si tratta di un risultato che dà lustro all’Amministrazione comunale, che mira sempre più a far diventare Carbonia una città dello sport e per lo sport. Sport inteso come fattore di aggregazione, integrazione e socializzazione in grado di migliorare la qualità della vita e della salute di tutti coloro che lo praticano».

La cerimonia, organizzata da Aces (la Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport), dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e da MSP Italia, si è svolta a Roma, nel Salone d’Onore del Coni, al Foro Italico, alla presenza di numerose autorità, campioni olimpici e delegati del Movimento Sportivo Popolare Italia (MSP), tra le quali il rappresentante della provincia di Carbonia Iglesias, Luciano Zara.

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Si è svolta dal 23 al 28 ottobre la missione a Minsk del Liceo Alberti di Cagliari con una delegazione guidata dal dirigente scolastico, prof. Roberto Bernardini ,che comprendeva anche il direttore del Centro di Lingua Russa e Cultura Slava presso il Consolato onorario bielorusso in Cagliari, d.ssa Inna Naletko, ed accompagnata per l’occasione dal Console onorario Giuseppe Carboni.

Il liceo Alberti rappresenta oggi la più importante realtà sarda a livello di istruzione secondaria superiore dove si studia come materia curriculare la lingua russa, infatti in tutte e tre le sezioni dell’indirizzo di lingue orientali rappresenta la seconda lingua straniera obbligatoria, e le 12 classi di lingua russa dell’anno scolastico 2019/2020 diventeranno già il prossimo anno scolastico 15 coinvolgendo quindi centinaia di studenti.

Negli ultimi anni Il Liceo Alberti ha ospitato la III e IV edizione del “Forum Internazionale della Lingua Russa e Cultura Slava in Sardegna” organizzato dall’Associazione Cittadini del Mondo Onlus e dal Centro di Lingua Russa e Cultura Slava del Consolato onorario bielorusso di Cagliari, al quale hanno preso parte specialisti provenienti dalla Repubblica Belarus (dove il russo è lingua di stato) e dalla Federazione Russa.

Tale attività ha consentito di attivare rapporti diretti con Enti di istruzione della Belarus e favorito l’adesione al programma di scambio e mobilità internazionale denominato MOST finanziato dall’Unione Europea che ha sostenuto la missione nella capitale bielorussa Minsk in sinergia con le attività progettuali della LR 19/96 sulla cooperazione internazionale operanti ormai da innumerevoli anni nel paese.

La missione in terra bielorussa è stata aperta dall’incontro con il Direttore del Centro Relazioni Internazionali del Ministero dell’Istruzione, Aleksandr Samuilich, per proseguire con la visita al Dipartimento di Lingue Slave, al Dipartimento di Lingua Russa per Stranieri e al Dipartimento di Lingua Italiana dell’Università Statale Linguistica di Minsk. Fra gli obbiettivi attivare una collaborazione che offra agli studenti liceali che nel loro percorso studiano il russo opportunità di approfondimento e full immersion linguistica.

Intenso e approfondito il programma di visite dedicato alla conoscenza del sistema bielorusso di istruzione secondaria che ha toccato: il Ginnasio I.O. Achremchyk, la Scuola statale della riserva olimpica di Plescenitsy, il Liceo dell’Università statale bielorussa BGU, il Liceo dell’Università Politecnica bielorussa BNTU, il Ginnasio statale dell’arte di Minsk. Con queste ultime quattro istituzioni scolastiche il dirigente del liceo Alberti, prof. Roberto Bernardini, ha firmato un protocollo di intenti, finalizzato alla creazione di una rete di collaborazione pluriennale, e all’attivazione di un canale di comunicazione tra le scuole aderenti al fine di consentire la conoscenza tra il personale docente e programmare le attività didattiche da proporre agli studenti, prevedendo nella prospettiva anche l’organizzazione di viaggi di istruzione e scambi.

Il soggiorno della delegazione del liceo cagliaritano si è conclusa con la visita al Centro nazionale repubblicano di creatività giovanile, struttura del ministero dell’Istruzione bielorusso finalizzato a proporre attività di aggregazione e crescita culturale attraverso laboratori, gruppi di interesse, manifestazioni a carattere nazionale ed internazionale.

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Bricocenter, leader nella distribuzione organizzata e specializzata nell’edilizia, nel giardinaggio, nella decorazione, nell’illuminazione, nell’arredo bagno ed altro, è la più grande catena di fai da te in Italia per numero di negozi ed offre prodotti e servizi orientati al miglioramento dell’habitat. L’azienda assume 80 persone, soprattutto addetti alla vendita, che dovranno accogliere, ascoltare e soddisfare i clienti durante la loro esperienza d’acquisto e condividere con clienti e colleghi le proprie conoscenze sui prodotti e il loro utilizzo; addetti alla logistica, che dovranno gestire lo stock e il flusso delle merci, dal ricevimento al caricamento dei banchi e accogliere e accompagnare i clienti in area logistica; Tecnici di allestimento, che dovranno realizzare e seguire i progetti controllando i costi, il rispetto delle tempistiche di cantiere nonché le norme di sicurezza, etc. I candidati devono essere curiosi e avere passione per le persone attraverso l’ascolto, la conoscenza e la costruzione di una relazione esclusiva e quotidiana, saper fare squadra e coinvolgere chi li circonda per raggiungere insieme obiettivi comuni, sperimentare nuove strade, prendere l’iniziativa e portare avanti gli obiettivi con determinazione e responsabilità e cogliere le sfide senza fermarsi davanti alle difficoltà. BricoCenter fa parte del Gruppo ADEO, uno dei più importanti leader del settore Habitat e Fai da te, che è presente in 15 paesi nel mondo, con oltre 114.000 collaboratori … 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_brico_nov_2019.html .

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La sala consiliare del comune di Sant’Antioco ha ospitato questa sera il terzo ed ultimo incontro organizzato dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, per dibattere i temi legati alla riforma del Servizio sanitario nella XVI legislatura del Consiglio regionale. All’invito dell’OPI hanno risposto gli amministratori del comune di Sant’Antioco, guidati dal sindaco Ignazio Locci, che ha messo a disposizione la sala consiliare, come in precedenza avevano fatto i comuni di Calasetta e Carbonia; il sindaco di Carbonia Paola Massidda, presidente della conferenza dei sindaci dei comuni del Sulcis Iglesiente; l’assessore della Sanità del comune di Carloforte Gianfranco Grosso; il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai; alcuni sindacalisti e cittadini sensibili alle tematiche della sanità.

Nel corso del dibattito, aperto dagli interventi del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, del presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente Graziano Lebiu, del sindaco di Carbonia e presidente della Conferenza socio-sanitaria del Sulcis Iglesiente Paola Massidda, sono emerse tutte le problematiche del sistema sanitario pubblico nel territorio, acuitesi negli ultimi anni dopo la cancellazione delle ASL e l’istituzione dell’ATS Sardegna, emergenze determinate principalmente dalla carenza di personale che ha portato all’accorpamento di alcuni servizi, al depotenziamento di altri; e ancora del mancato superamento dell’emergenza delle liste d’attesa lunghissime, della crescente mobilità passiva, della vertenza dei lavoratori AIAS che ha raggiunto livelli drammatici per 1.200 lavoratori che rivendicano ben dieci mensilità arretrate.

Diversi gli interventi, tra i quali quello dell’assessore di Carloforte Gianfranco Grosso, che ha evidenziato l’emergenza del servizio dialisi che, a causa della mancanza di personale, ha rischiato la sospensione, scongiurata solo dal fermo intervento del sindaco Tore Puggioni; e di Mauro Puddu, lavoratore dell’AIAS, che ha esposto la situazione difficilissima che si trascina ormai da anni e che – ha sottolineato, rivolto al consigliere regionale Fabio Usai – risale ad un periodo precedente alla XV legislatura, nel corso della quale è stato approvato il piano di riordino della rete ospedaliera ed è stata istituita l’ATS Sardegna. Mauro Puddu ha aggiunto che i lavoratori sono arrivati al punto, in molti casi, di non poter garantire la loro presenza sul posto di lavoro, in quanto non hanno neppure i soldi per coprire i costi di trasporto ed ha lanciato un appello perché si arrivi finalmente a sbloccare la situazione di stallo che si trascina ormai da troppo tempo ed ha evidenziato la preoccupazione per gli sviluppi che potrebbe prendere l’istanza di fallimento che pende sul capo dell’Azienda.

Gianluca Lindiri, ex amministratore del comune di Tratalias, dializzato all’ospedale Sirai di Carbonia, ha evidenziato la scarsa presenza di amministratori dei Comuni del territorio, ad un incontro su un tema così importante qual è quello del Servizio sanitario pubblico.

Il consigliere regionale Fabio Usai ha replicato rimarcando quanto fatto dalla nuova maggioranza in pochi mesi dall’insediamento, con l’istituzione della commissione d’inchiesta che è arrivata ad accertare finalmente l’entità dei crediti vantati dall’AIAS nei confronti della Regione, circa un milione e mezzo di euro, una cifra nettamente inferiore ai crediti vantati ai lavoratori, complessivamente circa 10 milioni di euro, e quanto pagato dalla Regione all’AIAS negli ultimi cinque anni, oltre 100 milioni di euro. Fabio Usai ha assicurato il massimo impegno sia per cercare di chiudere, finalmente, in un modo o nell’altro, la vertenza AIAS, sia per dare risposte alle legittime richieste avanzate dai sindaci per assicurare ai cittadini del Sulcis Iglesiente, servizi sanitari adeguati.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Sergio Lai, delegato del comune di Calasetta in materia sanitaria; Efisio Aresti UIL Fpl e Giovanni Zedde Fp CGIL; Raffaele Pistis, direttore del reparto Dialisi di Iglesias; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; e, infine, Eleonora Spiga, vicesindaco del comune di Sant’Antioco.

L’appuntamento è ora fissato per il 16 novembre, quando in piazza Roma, a Carbonia, si terrà una manifestazione territoriale per rivendicare risposte adeguate alle emergenze denunciate a più riprese e rilanciate nell’incontro odierno.

   

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Dopo il sopralluogo al Laboratorio Analisi dell’Ospedale Giovanni Paolo II, il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio per chiedere all’assessore della Sanità Mario Nieddu la tempestiva risoluzione della situazione di estrema e continua emergenza.

«Oltre a creare un inaccettabile disagio per i pazienti, la carenza di personale danneggia enormemente l’ATS in quanto, come più volte sottolineato in questi mesi dal primario della struttura, dr. Flavio Lai, integra un danno erariale di circa 2.000 euro al giorno – dice Roberto Li Gioi -. Fin dal 1994 il laboratorio ospedaliero è aperto all’utenza “esterna” ma per poter adempiere all’enorme mole di lavoro quotidiano sarebbero necessarie sedici persone: una per la notte, due per il turno dalle 14.00 alle 20.00, sette per la copertura del turno mattutino a cui bisogna sommare le unità di personale a riposo, il recupero ore dei turni notturni e festivi, le assenze per congedo ordinario e malattia.»

«Dal 22 agosto scorso la situazione è peggiorata: le attività ambulatoriali di prelievo e raccolta campioni che nei centri territoriali sono state sospese – conclude Roberto Li Gioi -. Da allora sono state assunte due persone, ma il numero di personale in servizio risulta ancora gravemente insufficiente. Le attività non sono mai riprese a pieno regime, chi non rientra nella categoria “urgente” è costretto a rivolgersi da un’altra parte.»

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Un lavoro intenso nelle ultime settimane con il Governo e la Ragioneria generale dello Stato, condotto in prima linea dal presidente della Regione Christian Solinas, dal vice ministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani, dall’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, dall’ispettore generale capo dell’IGEPA Salvatore Bilardo e dalle strutture tecniche dei rispettivi dicasteri ha tracciato il perimetro per la definizione di un accordo ampio, che va oltre la sola vicenda degli accantonamenti ed affronta i nodi storici delle infrastrutture e dell’insularità.
«E’ stato un confronto serrato ma leale – ha dichiarato il governatore Christian Solinas – il cui percorso intendo riferire all’Aula del Consiglio regionale nei prossimi giorni prima di partire per Roma, dove conto di sottoscrivere in settimana un accordo che chiuderà finalmente la partita degli accantonamenti e porterà alle casse regionali importanti risorse anche per un piano straordinario di interventi infrastrutturali.»
Grande soddisfazione e ottimismo anche da parte dell’assessore Giuseppe Fasolino, che ha sottolineato «la responsabilità morale e l’obbligo nei confronti dei sardi di provare in tutti i modi a risolvere una vertenza storica per la Sardegna. Per questo abbiamo lavorato per individuare la migliore soluzione, che partendo dal riconoscimento delle somme dovute alla nostra Isola arrivasse fino ad un patto sul futuro. Sembrava una battaglia impossibile, invece con caparbietà e con grande impegno siamo ad un passo dal portare a casa un risultato che restituisca dignità al popolo sardo».
Il presidente non aveva mai fatto mistero, a partire dalle dichiarazioni programmatiche, di puntare ad una chiusura della trattativa entro l’anno per poter programmare nella parte iniziale della legislatura una serie di interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e valorizzazione di strade, scuole, beni archeologici ed immobili del patrimonio regionale, oltreché di realizzazione di nuovi plessi ospedalieri.
«Vogliamo inoltre sancire in questo Accordo l’avvio di un tavolo istituzionale per trovare le compensazioni necessarie a rimuovere gli svantaggi strutturali permanenti derivanti dall’insularità, anticipando di fatto l’inserimento del principio in Costituzione e restituendo da subito ai Sardi la possibilità di poter godere degli stessi diritti e della stessa intensità di prestazioni dei cittadini di terraferma, senza pagare ancora l’intollerabile diseguaglianza in termini di trasporti, energia, servizi ed infrastrutture», ha concluso il presidente della Regione.

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 «La maggioranza e l’assessore regionale della Sanità vogliono chiudere la dialisi di Carloforte.»
E’ durissima la reazione di Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO, alla paventata chiusura temporenea del reparto dialisi alla Casa della Salute di Carloforte.
«Quanto accaduto negli ultimi giorni a Carloforte è scandaloso – aggiunge Luca Pizzuto -. Un’Amministrazione che a sua insaputa si trova di fronte ad un fatto compiuto di estrema gravità senza aver ricevuto alcuna segnalazione. La nostra Isola che già vive le difficoltà dovute alla sua dislocazione geografica non può subire questo trattamento, non può vedersi privare, anche solo per un periodo, di un servizio sanitario fondamentale come quello della dialisi. Un particolare ringraziamento al sindaco Tore Puggioni ed alla Giunta che, per il momento, sono riusciti a bloccare questo insalubre progetto.»
«Uno degli impegni della Giunta regionale precedente, per cui mi sono fortemente battuto, era quello di garantire i dovuti servizi alle zone disagiate ed alle isole minori – sottolinea Luca Pizzuto -. Senza grandi proclami diverse cose son state fatte. Oggi invece l’attuale Giunta, l’attuale Assessore e i rappresentanti del territorio stanno garantendo di rovinare la vita a persone che non meritano questo. Non è accettabile.»
«La politica degli annunci e delle promesse sta iniziando a presentarsi per quello che è: un ingegnosa fabbrica di produzione di illusioni, incapace di compiere fatti positivi concreti e dare risposte efficaci ai cittadini. Vedete cari governanti – conclude il segretario regionale di Articolo UNO – i limiti imposti dalla distanza tra terra e mare si possono superare anche con piccoli battelli fatti di azioni concrete e non con super yacht carichi di illusioni e promesse irrealizzabili.»

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Il Consiglio regionale è stato convocato per le 16.00 di domani, martedì 5 novembre. All’esame dell’aula l’ordine del giorno (Mula e più) sulle azioni a supporto della filiera lattiero-casearia, la mozione 91 (Desirè Manca e più) sulla somministrazione delle terapie della sclerosi multipla in Sardegna e la n. 35 (Mele e più) sull’urgenza di verificare l’origine dei gravi disservizi relativi alla fornitura e consegna dei presidi e ausili necessari al trattamento dei pazienti in ADI, con particolare riferimento ai pazienti affetti da sclerosi multipla. Seguirà il dibattito sulle mozioni 68 (Cocco e più)  sulla grave situazione di incertezza per i lavoratori precari all’interno dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna “G. Pegreffi”, sulla 70 (Mura e più) sulla situazione del Centro addestramento e istruzione professionale (CAIP) della Polizia di Stato con sede ad Abbasanta e sulla 71 (Agus e più) sulle iniziative per promuovere e sostenere la cultura della donazione di organi e tessuti e sull’istituzione della giornata regionale della donazione e del trapianto. Ultimo punto inserito nel calendario d’Aula è l’ordine del giorno (Gian Franco Satta e più) sugli  indirizzi impartiti dall’assessore regionale dell’Agricoltura e Riforma agro-pastorale in violazione del principio della separazione delle funzioni di indirizzo politico da quelle di direzione amministrativa.