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La maggioranza del Movimento 5 Stelle che amministra la città di Carbonia dal 19 giugno 2016, vacilla sempre più. Il passaggio di Eleonora Cera all’opposizione è solo l’ultimo tassello di un mosaico disgregativo iniziato poche settimane dopo l’insediamento del Consiglio e della Giunta (5 luglio 2016), con le dimissioni volontarie dei primi assessori. Gli abbandoni della nave pentastellata che aveva stravinto le elezioni, relegando per la prima volta all’opposizione la sinistra nella storia della città del carbone, non si sono mai fermati. Sei assessori su sette e tre consiglieri hanno scelto altre strade, tra chi è rimasto non sono mancati gli avvicendamenti, alla presidenza del Consiglio, alla guida del gruppo ed alla presidenza delle commissioni.
Per i consiglieri di minoranza è stato sempre fin troppo facile sparare bordate pesantissime sulla maggioranza e, soprattutto, sul sindaco Paolo Massidda, come è accaduto questa mattina. Ci sta, è il gioco delle parti.
Il fuoco degli attacchi brucia però molto di più, quando arriva dai consiglieri di maggioranza e non solo da chi decide di abbandonare per altri lidi. E’ il caso di Manolo Cossu, il secondo candidato più votato alle elezioni del 5 giugno 2016 con 352 preferenze, 7 meno di Carla Mario, nominata assessore, poi dimissionaria. Capogruppo fino a tre mesi fa, Manolo Cossu è stato una colonna del gruppo nei primi tre anni di consiliatura. Ieri sera, a poche ore di distanza dall’abbandono del M5S da parte di Eleonora Cera, ha pubblicato un post durissimo su Facebook, nel quale ha fatto un’analisi dell’esperienza fin qui fatta e, soprattutto, di quello che sarà il futuro del M5S nell’ultima parte della consiliatura.
«Dopo aver dedicato, onestamente e con sacrificio, tanti anni della mia vita al Movimento 5Stelle, fin dalla prima ora – quando portare avanti certi valori ed esternare l’appartenenza ti rendeva non solo oggetto di scherno, ma comprometteva anche aspetti ben più gravi e importanti, come ad esempio il lavoro – vedere oggi la metamorfosi che ha subito mi lascia con l’amaro in bocca e un forte senso di delusione.
Metamorfosi in negativo, a tutti i livelli.
Ho sempre lavorato per il bene della mia città e dei miei concittadini in rispetto ai valori, al Programma e agli elettori, lontano dai riflettori e dalle bagarre mediatiche (spesso fini a se stesse e di poca sostanza), ma mi accorgo che forse avrei dovuto farmi sentire di più. Non l’ho fatto, fino ad ora, per lealtà e rispetto, rispetto che spesso, però, non è stato ricambiato.
Far politica vuol dire confronto, dialettica, ma richiede anche delle abilità “sartoriali”, ovvero il dover ricucire strappi.
Per quanto mi riguarda, è finito il tempo di ricucire strappi causati da altri.»
L’esternazione di Manolo Cossu è destinata ad aprire un nuovo duro confronto in seno al M5S ma ad accendere ancora di più il clima sono le dichiarazioni fatte dallo stesso Manolo Cossu questa mattina nell’intervista che alleghiamo, dalla quale estrapoliamo un passaggio che non lascia spazio ad interpretazioni: «Lo sfacelo è sotto gli occhi di tutti, ci sono solo alcune persone che continuano a non vedere questo sfacelo!».
Giampaolo Cirronis
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220791904535377/
Manolo Cossu.
Manolo Cossu tra Silvia Pinna ed Eleonora Cera, il giorno dell’insediamento del Consiglio comunale, il 5 luglio 2016.