27 September, 2024
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Cinque consiglieri dei gruppi di minoranza del Consiglio comunale di Carbonia hanno tenuto stamane una conferenza stampa, sul piazzale della Torre Civica, a distanza di 24 ore dalle dimissioni dal gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle e dal conseguente passaggio all’opposizione nel gruppo Misto, della consigliera Eleonora Cera. Federico Fantinel, Ugo Piano, Nino Spanu, Maurizio Soddu e Michele Stivaletta, hanno attaccato pesantemente la maggioranza e, in particolare, il sindaco Paola Massidda, ricostruendo tutte le travagliate vicende che hanno contrassegnato i tre anni abbondanti di consiliatura fin qui trascorsi, con le dimissioni di sei dei sette assessori della prima Giunta, l’abbandono del M5S da parte di tre consiglieri, una dimessasi dall’assemblea, gli altri due passati all’opposizione, il cambio del presidente del Consiglio e del capogruppo, ed hanno chiesto al sindaco di prendere atto del fallimento e di rassegnare le dimissioni, per restituire la parola ai cittadini.

 

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La capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Desirè Manca, chiede alla collega Elena Fancello, passata al gruppo Misto, di rispettare gli elettori sardi e rassegnare le dimissioni.

«”Ho avuto l’onore di essere stata selezionata dagli attivisti e votata dai sardi che credevano in me e nella nostra offerta politica”. Queste sono soltanto due righe del lungo discorso della consigliera Elena Fancello con il quale ha motivato la sua scelta di passare al gruppo Misto. Due righe oltremodo significative a mio avviso – sostiene Desirè Manca -. Due righe che racchiudono in sé un concetto fondamentale: la consigliera Fancello ha avuto l’onore di essere stata selezionata non da un gruppo di cittadini sardi vicini a un partito qualsiasi, bensì dagli attivisti del Movimento 5 Stelle. La consigliera Fancello non è stata votata dai sardi che credevano in un’offerta politica generica, ma ha avuto l’onore di poter far parte della massima Assemblea sarda grazie al voto di tanti cittadini convinti di aderire ad un’offerta politica ben precisa, quella del Movimento 5 Stelle.»

«Indubbiamente la sua elezione è strettamente collegata ai valori, ai risultati ottenuti e alle battaglie portate avanti dal Movimento 5 Stelle negli anni. Indubbiamente è legata al simbolo del Movimento 5 stelle. Un simbolo che, in questo caso, parrebbe essere stato utilizzato come un grande bacino utile al solo scopo di raccogliere le preferenze necessarie all’ottenimento di una poltrona in Consiglio regionale – aggiunge Desirè Manca -. È in nome dell’onestà nei confronti degli elettori che chiedo le dimissioni dal Consiglio regionale di Elena Fancello, a nome mio e dei consiglieri regionali Alessandro Solinas, Michele Ciusa e Roberto Li Gioi.»

«Per coerenza, per onestà, ma soprattutto per rispetto di tutti gli attivisti del Movimento 5 Stelle e dei suoi portavoce chiedo alla consigliera Fancello di fare un passo indietro e compiere un atto dovuto: rassegnare le dimissioni subito – conclude Desirè Manca -. Il voto rappresenta la volontà del popolo, tradire questo mandato significa non avere rispetto di quello che è un esercizio democratico.»

Nel suo intervento, la capogruppo del M5S parla esprime una posizione condivisa da altri tre consiglieri pentastellati. Desirè Manca non cita Carla Cuccu, consigliera iglesiente eletta nella lista circoscrizionale di Cagliari. Carla Cuccu che, viceversa, è stata citata da Elena Fancello nella nota in cui ha annunciato la sua decisione di abbandonare il M5S e di aderire al gruppo Misto. Nello specifico, Elena Fancello ha tenuto a sottolineare che  «l’unica, insieme a me, a firmare la proposta di modifica della legge riguardante l’apprendistato professionalizzante, elaborata dagli attivisti del “tavolo lavoro” durante la scrittura del programma regionale, è stata la collega Cuccu».

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Potranno rimanere montati fino al 31 dicembre 2020 tutti i ‘manufatti amovibili’ installati dai titolari delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo. Lo prevede una modifica dell’ordinanza balneare per la Sardegna firmata ieri dall’assessorato regionale degli Enti local, in applicazione della normativa nazionale. Il posizionamento delle «strutture a servizio della balneazione» precedentemente era «ammesso senza limiti temporali nei litorali urbani», mentre era consentito negli altri casi solo nel periodo compreso tra aprile e ottobre.

Il provvedimento si riferisce all’installazione di strutture amovibili, cioè «di manufatti leggeri, anche prefabbricati», e di «roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, a eccezione di quelli che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee o siano ricompresi in strutture ricettive all’aperto per la sosta ed il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore».

 

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Assorbita la botta della prima sconfitta stagionale, subita nel derby casalingo con il Villamassargia (0 a 3), il Cortoghiana di Marco Farci si rituffa nella Coppa Italia, per la partita di ritorno degli ottavi di finale con la Sigma De Amicis di Antonio Madau (fischio d’inizio ore 15.00, dirige Federico Salis di Cagliari, assistenti di linea Diego Massa di Carbonia e Matteo Portas di Cagliari). Marco Foddi e compagni partono dall’1 a 0 acquisito nella partita di andata due settimane fa, con il goal di Riccardo Musu, ma commetterebbero un grave e pericolosissimo errore se pensasse di gestire il pur prezioso vantaggio, perché la squadra cagliaritana ha già dimostrato nel turno precedente, di poter vincere fuori casa segnando due goal (2 a 1 a Iglesias con la Monteponi).

Sugli altri campi, si giocano: Arborea-Gonnosfanadiga (andata 0 a 0); Seulo 2010-Sant’Elena Quartu (andata 2 a 3); Tonara-Macomerese (andata 1 a 1); Stintino-Calangianus (andata 1 a 1); Ilvamaddalena-Buddusò (andata 2 a 1); Posada-Tortolì (inizio ore 16.30, andata 1 a 4); Usinese-Thies (inizio ore 16,30, andata 2 a 3).

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Ieri pomeriggio, presso la prefettura di Cagliari, il prefetto Bruno Corda ha presieduto un incontro tra l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, il direttore generale dell’assessorato della Sanità Marcello Tidore e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL della Funzione pubblica, regionali e territoriali, sulle problematiche della vertenza del personale AIAS.

Al termine dell’incontro è stato firmato un verbale contenente i seguenti impegni:

  1. l’Amministrazione regionale avvierà immediatamente un confronto, coinvolgendo gli uffici legali di ATS in contraddittorio con quelli delle organizzazioni sindacali, finalizzato a verificare la possibile applicazione, in questa fase, dell’art. 30 comma 6 del decreto legislativo n° 50/2016, al fine di esercitare il potere sostitutivo previsto dalla disposizione di legge, che consente al soggetto pubblico di sostituirsi al datore di lavoro in caso di mancato pagamento delle retribuzioni al personale;
  2. in caso che tale verifica dovesse concludersi con esito positivo, sarà richiesto al Giudice fallimentare competente se l’esercizio del potere sostitutivo incontri delle preclusioni, in considerazione della richiesta procedura di concordato preventivo avviata in occasione dell’udienza relativa al giudizio che vede in causa l’AIAS;
  3. l’assessorato della Sanità richiederà, inoltre, al giudice competente, quale percentuale della massa creditoria di AIAS possa essere destinata ad un ristoro, quanto meno parziale, del mancato guadagno dei lavoratori per effetto delle numerose mensilità di stipendio da questi non percepite;
  4. il prefetto si dichiara disponibile a far pervenire all’assessorato della Sanità una comunicazione in cui viene evidenziata la gravità, sotto il profilo sociale e dell’ordine pubblico, della situazione dei lavoratori dell’AIAS, in conseguenza della vertenza in atto, al fine di consentire all’Amministrazione regionale di disporre di ulteriori e compiute argomentazioni utili a formulare eventuali istanze al giudice fallimentare;
  5. la Regione valuterà, da subito, ogni possibile programma ed iniziativa al fine di salvaguardare l’assistenza socio-sanitaria attualmente fornita agli utenti da AIAS nonché le prospettive occupazionali ed economiche dei lavoratori.

Allo scopo di non rendere vano il percorso ipotizzato, queste verifiche circa l’applicabilità dei poteri sostitutivi in capo all’ATS, nonché l’interlocuzione con il magistrato competente, dovranno concludersi entro la corrente settimana e, comunque, nel più breve tempo possibile.

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“Famiglie a teatro”, un affascinante viaggio senza tempo: domenica 3 novembre la compagnia “La botte e il cilindro” in scena con “Storie del bosco”.

La rassegna domenicale della compagnia Akròama prevede i turni A e B con quattro spettacoli di straordinario pregio artistico. Opere di spessore, classiche e con temi di forte richiamo legati all’attualità. Al Teatro delle Saline – dopo il debutto stagionale di successo del 27 ottobre de Le Compagnie del Cocomero – si proseguirà con ironia, arte, riflessioni e fino al 15 dicembre.

La Rassegna. Famiglie a teatro si è aperta domenica scorsa, 27 ottobre con il primo spettacolo del turno A, “Il grande albero delle storie”. Applausi per Le compagnie del cocomero, che risaliranno sul palco delle Saline per gli abbonati del turno B domenica 17 novembre.

Domenica 3 novembre alle 17.30 il prossimo appuntamento da non perdere al Teatro di piazzetta Billy Sechi, per gli spettatori e gli abbonati del turno B va in scena lo spettacolo “Storie del bosco” de “La botte e il cilindro”. Gli appassionati del turno A sono attesi domenica 10 novembre.

A seguire, il 24 novembre e 1° dicembre, l’avvincente e stravagante “Cappuccetto bianco con gli stivali” di e con gli attori della Compagnia Akròama. Infine, domenica 8 e 15 dicembre Teatro Circo Maccus presenta “Le 99 fatiche di Arlecchino”. In sostanza, un percorso di successo, capace di trascinare gli spettatori e offrire spunti di qualità artistica.

Il pubblico del futuro. Il Teatro stabile di innovazione e ricerca Akròama rappresenta da oltre quarant’anni un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, percorsi di elevato valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un mix di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo ma non per questo distratto.

«L’intento – spiega il direttore artistico, Lelio Lecis – è quello di avvicinare il pubblico più giovane al linguaggio teatrale in modo piacevole, divertente, appassionante e coinvolgente. Porre le basi per la formazione degli spettatori “di domani” che nel teatro potranno trovare stimoli e svago ma anche vere e proprie opportunità espressive e lavorative. Il progetto inoltre promuove e facilita l’aggregazione familiare in un contesto dove grandi e piccini possano condividere in modo costruttivo emozioni, momenti creativi e riflessioni.»

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Si è svolta questa mattina, presso la sede camerale della C.C.I.A.A. di Nuoro, la presentazione del progetto #IOPENSOPOSITIVO, iniziativa volta a promuovere, in modo innovativo, le conoscenze finanziarie tra i giovani studenti che frequentano i tre anni conclusivi della scuola secondaria di II grado. Presenti 150 alunni provenienti da tre scuole nuoresi: l’Istituto Tecnico Economico “Salvatore Satta”, il Liceo “Sebastiano Satta” e l’Istituto Tecnico Commerciale “Chironi”. Gli studenti si sono sfidati in un appassionante game-test sull’educazione finanziaria, che metteva in palio un video-proiettore da poter utilizzare nelle attività scolastiche.

Il progetto è promosso dal ministero dello Sviluppo economico (Direzione Generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica) e Unioncamere, in collaborazione con il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. È previsto un percorso di (in)formazione online sul portale iopensopositivo.eu, suddiviso in 6 moduli rilasciati gradualmente dalla piattaforma; ogni modulo si svilupperà seguendo un percorso narrativo in graphic animation, suddiviso in 4 aree più una di approfondimento.

Dopo i saluti istituzionali del presidente della Camera di Commercio di Nuoro, dott. Agostino Cicalò, si è svolta la presentazione del progetto e un’introduzione all’educazione finanziaria con l’intervento della dott.ssa Paola De Fortunatis, rappresentante del Consorzio Camerale Credito e Finanza INNEXTA.

Al termine degli interventi, gli studenti hanno dato il via al game-test, nel quale hanno prevalso i giovani alunni della classe 3ª B dell’Istituto Tecnico Economico “Salvatore Satta”, che sono riusciti, pertanto, ad ottenere come premio il video-proiettore.

Un’importante iniziativa, l’unica tappa a livello regionale, che ha dato la possibilità ai numerosi studenti partecipanti di apprendere delle importanti nozioni, nel mese dell’educazione finanziaria 2019, promosso dal ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con il Miur (ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca) e il Mise (ministero dello Sviluppo economico).

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Nella giornata in cui nel Consiglio comunale di Carbonia Eleonora Cera ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e ha aderito al gruppo Misto, il M5S ha perso un pezzo anche in Consiglio regionale (scendendo da 6 a 5 consiglieri), dove Elena Fancello ha lasciato il Movimento e ha aderito al gruppo Misto.

«Ho aderito al Movimento Cinque Stelle mossa dal ragionevole convincimento che potesse finalmente rappresentare il veicolo per cambiare la Sardegna e l’Italia; pensavo di aver aderito ad un libero Movimento di cittadini, non ad un’azienda cui obbedire senza possibilità di contraddittorio. Intendevo portare nelle Istituzioni le istanze dei Sardi, non riproporre la sterile logica della contrapposizione tra blocchi. Dopo mesi di delusione umana e politica continuerò la mia esperienza nel Gruppo misto in Consiglio Regionale, a cui ho deciso di aderire.»

Elena Fancello, consigliere regionale eletta nel collegio di Nuoro, ha motivato così la decisione di lasciare il M5S e di aderire al gruppo Misto.

«Mi piaceva l’idea di riportare la politica nelle piazze, di coinvolgere i delusi, di affrontare i problemi quotidiani dei cittadini. Ho avuto l’onore di essere stata selezionata dagli attivisti e votata da tanti Sardi che credevano in me e nella nostra offerta politica – ha aggiunto Elena Fancello -. Sin dalla campagna elettorale sono però apparse drammaticamente la disorganizzazione, il dilettantismo, la mancanza totale di trasparenza su candidature, esclusioni, poteri e responsabilità, che sono andate ben oltre le mie più pessimistiche previsioni. Sono stata destinataria via mail di un diktat del capo politico nel quale mi si invitava ad: astenersi dal rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione o intervista presso qualsiasi media, pena l’adozione di provvedimenti disciplinari. Sono stata esclusa dalla partecipazione ad eventi istituzionali di gruppo quale quello con il Presidente del Consiglio Conte, in visita a Cagliari. Ho chiesto pubblicamente un chiarimento politico da parte della Capogruppo senza essere stata degnata della benché minima risposta. Sono stata attaccata dal mio gruppo politico, nonostante sulla mozione di richiesta di referendum per l’abolizione della quota proporzionale della Legge elettorale attualmente in vigore, non avessimo preso una decisione collegiale, lasciando libertà di voto.»

«A livello regionale ritengo inopportuno continuare a far parte di un collettivo che non ha mostrato alcuna attenzione a quei valori e soprattutto a quei rapporti umani e prepolitici che consentono ad un gruppo di diventare, con la condivisione di un’idea e di un progetto, effettiva comunità politica. Ne è stata la prova definitiva il fatto che l’unica, insieme a me, a firmare la proposta di modifica della legge riguardante l’apprendistato professionalizzante, elaborata dagli attivisti del “tavolo lavoro” durante la scrittura del programma regionale, è stata la collega Cuccu. Aderirò, dunque, al gruppo Misto, dal quale continuerò a rappresentare i valori per cui è nato il Movimento, che sono propri di tutti i Sardi di buona volontà e senso civico, portando avanti battaglie per il bene comune nell’interesse esclusivo della nostra terra e della popolazione sarda – ha concluso Elena Fancello -. Nonostante la delusione ed il rammarico sentiti in questo momento, la mia onestà intellettuale mi da la forza per affrontare le invettive che seguiranno, consapevole che chi le scatenerà o le alimenterà, lo farà inconsapevolmente recitando ossessivamente un copione scritto da altri.»

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Questo pomeriggio la Sala operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco ha ricevuto la richiesta di soccorso da parte di due uomini intenti ad effettuare attività di kite-surf con notevoli difficoltà di rientro a terra a causa dell’improvviso calo dell’intensità del vento.

Immediata è stata la risposta del personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo antiochense, alle dipendenze del Comandante T.V. (CP) Francesco S.M. D’Istria, che prontamente ha inviato sul posto il battello G.C. A93.

I militari a bordo del battello pneumatico tempestivamente hanno raggiunto i due malcapitati, che sono stati messi in salvo a bordo, e contestualmente hanno provveduto al recupero di tutti gli attrezzi utilizzati.

I kitesurfisti, di nazionalità tedesca, stavano effettuando l’attività di kite-surf nei pressi di Is Solinas, spingendosi ben oltre il limite consentito dalle norme, ma, a causa dell’improvvisa assenza di vento, si sono trovati in balìa del mare a circa 3 miglia nautiche dall’Isola della Vacca.

Giunti a terra, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco ha effettuato i controlli di rito elevando, ai due velisti, la sanzione amministrativa per essersi allontanati dalla costa oltre i limiti previsti dalle vigenti normative di settore.

La Guardia Costiera di Sant’Antioco ricorda a tutti gli utenti del mare che è sempre attivo 24 ore su 24 il numero blu 1530 per le Emergenze in mare.

Foto d’archivio.

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«Arsenico (veleno a tossicità acuta e cronica), piombo, benzene e idrocarburi (cancerogeni), ma anche cloroformio, toluene, antimonio, nitrati e cromo VI. Sono numerose e di diverso tipo le sostanze tossiche riportate nella relazione ufficiale del Piano di caratterizzazione della discarica di Spiritu Santu – indagini dal 2013 al 2018 – effettuato dalla società Arcadis di Milano di cui siamo venuti a conoscenza.  Stando al documento, nelle acque di falda della zona dalla discarica di Spiritu Santu si troverebbero sostanze altamente inquinanti in concentrazioni nettamente superiori alla “soglia di contaminazione”, ovvero ai livelli consentiti dalla legge.»

E’ l’affondo del consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi sul via libera all’ampliamento della maxi discarica olbiese contestata strenuamente dagli abitanti della zona di Murta Maria e Porto San Paolo, rappresentati da un comitato che da anni si sta battendo con tutte le proprie forze per evitare che la bomba ecologica di Spiritu Santu possa definitivamente esplodere con conseguenze devastanti per il territorio.

«Nella relazione della Arcadis, commissionata dal Cipnes, inoltre è specificato che il carico di contaminazione del percolato della discarica comunale è inferiore a quello della discarica consortile e che il carico di contaminazione aumenta significativamente passando da monte a valle. Nel documento viene anche spiegato che i dati riguardano non il percolato in senso stretto ma un potenziale mix tra le acque di percolazione attraverso i rifiuti e le acque sotterranee – aggiunge Roberto Li Gioi -. Ebbene, di fronte a questo quadro allarmante, la Giunta ha approvato l’ampliamento della discarica così come richiesto dal Cipnes, la società che la gestisce e che, guarda caso, assieme al Comune di Olbia, si è occupata dei campionamenti sulle acque sotterranee.»

Roberto Li Gioi i contenuti di una prossima interrogazione in Consiglio regionale.

«Com’è possibile che di fronte a questi dati, che dimostrano la presenza di un inquinamento così importante e incontrovertibile, gli uffici del Servizio di valutazione ambientale della Regione abbiano espresso giudizio positivo alla compatibilità ambientale. Un parere che ha indubbiamente condizionato l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis e la Giunta nelle decisioni prese con la delibera N° 42/39 del 22 ottobre scorso. Delibera che ha detto sì alle richieste del Cipnes relativamente all’intervento denominato “Adeguamento funzionale dell’installazione IPPC consortile sita in località Spiritu Santu (Olbia)”?»

«Com’è possibile che Uffici regionali e Giunta abbiano sottostimato l’importanza dei dati contenuti nella relazione descrittiva del Piano di caratterizzazione?»

«Com’è possibile che ancora una volta il grido d’allarme dei cittadini sia caduto nel vuoto?»