27 September, 2024
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«Abbiamo avviato un dialogo con il Governo individuando un percorso definito che consenta di trovare soluzioni per i nostri pastori e per l’intero comparto ovicaprino.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, al termine del tavolo per la vertenza latte che si è tenuto oggi nel palazzo della Regione, a Cagliari, con il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.

«Fin dall’insediamento – ha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia – la Giunta Solinas ha fissato come priorità la questione latte chiedendo più volte al Governo un intervento concreto. L’incontro di oggi è servito per individuare una strategia comune. Il ministro ha accolto le nostre richieste impegnandosi a convocare entro un mese il tavolo nazionale per fare il punto della situazione e per avviare una programmazione che miri a diversificare la produzione. Oltre al pecorino romano, infatti, occorre rilanciare Pecorino sardo e Fiore sardo, prodotti di nicchia da valorizzare.»

Il ministro delle Politiche agricole ha fornito altre rassicurazioni: «Si è detta pronta – ha concluso Gabriella Murgia – ad emanare gli ulteriori decreti, a cominciare da quello sul monitoraggio del latte. Un provvedimento particolarmente atteso perché se sappiamo quanto latte viene prodotto e trasformato sappiamo anche chi produce eccedenze, la vera causa del crollo del prezzo del latte».

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È pronta a partire alla volta di Lisbona, Bautiful, la startup sarda nata nel 2016 durante la terza edizione del Contamination Lab, una tra le più prestigiose iniziative sull’imprenditoria organizzata annualmente dall’Università di Cagliari. Grazie al sostegno di Sardegna Ricerche, la startup dedicata alla cura e al benessere degli animali domestici potrà presenziare a uno degli eventi sulla tecnologia e l’innovazione più rinomati al mondo, definita da Forbes come “la più grande conferenza a tema tech sul pianeta”.

Un vero onore per i ragazzi del team di Bautiful che potranno seguire alcune tra le oltre 1.000 conferenze che si svolgeranno dal 4 al 7 novembre e che vedranno come protagonisti, tra gli altri, Guo Ping, una delle massime autorità di Huawei, Brand Smith, presidente di Microsoft, Werner Vogels, CTO di Amazon e Katherine Maher, CEO di Wikipedia. La lista è immensa e i vari speech proporranno tematiche attualissime e casi di studio d’ispirazione per le nuove realtà sarde che stanno muovendo i primi passi nel mondo dell’imprenditoria.

Infatti, oltre al team di Bautiful, Sardegna Ricerche ha scelto di offrire il suo supporto per partecipare all’evento anche ad altre startup che hanno già preso parte a programmi di internazionalizzazione organizzati dalla Regione Sardegna, tra cui Healthy Virtuoso, Certy, Art Bakers, Greenshare e Playcar.

Oltre alla partecipazione alle conferenze, i ragazzi dei vari team avranno l’opportunità di mostrare e spiegare i propri prodotti e progetti al gran numero di partecipanti all’evento – sono attese circa 70.000 persone – dando vita a veri e propri momenti di confronto, contaminazione e crescita.

Nata nell’ambito del Contamination Lab, la startup Bautiful ha di recente concluso la sua esperienza negli Stati Uniti – grazie al programma ministeriale del Global Startup Program – in occasione della quale ha potuto presentare il suo prodotto al mercato americano, una console interattiva che consente al padrone di giocare insieme al suo cane nonostante la distanza l’uno dall’altro, avendo inoltre la possibilità di vederlo, potergli parlare e dare dei bocconcini.

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Mercoledì 30 ottobre, alle 18.00, presso la sede della Comunità di via Marconi, a Carbonia, verrà presentato il libro dello scrittore e giornalista Marco Santopadre “La sfida catalana. Cronaca di una rivoluzione incompiuta”.

Sarà presente l’autore. Introduce Lorenzo Sibiriu, documentarista e regista.
Organizzano RUAS – Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente, Comunità via Marconi, ASCE – Associazione Sarda Contro l’Emarginazione e Circolo Arci Carbonia La Gabbianella fortunata.

Marco Santopadre, autore de “La Sfida Catalana, cronaca di una rivoluzione incompiuta”, libro edito da Pgreco edizioni, è un giornalista ed esperto di politica internazionale e di movimenti di liberazione nazionale.

L’esplosione della vicenda catalana, con la precipitazione dello scontro con Madrid, l’indizione del referendum per l’indipendenza e la dura repressione, ha colto impreparati tanto l’opinione pubblica quanto i media e la politica. La lettura prevalente di questa vicenda dimostra una diffusa sottovalutazione dell’importanza che la questione nazionale e la domanda di sovranità popolare – alimentate in Catalogna dall’irrigidimento nazionalista della classe politica spagnola e dalla crisi economica – rivestono all’interno dell’Unione Europea. “La sfida catalana” tenta di colmare un evidente gap di informazione e analisi: partendo dalla cronaca delle mobilitazioni, il testo ripercorre gli elementi rilevanti della storia catalana contemporanea e affronta i nodi non sciolti dalla “transizione” dal regime franchista all’attuale Regno di Spagna.

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Giovedì 31 ottobre il IX Festival pianistico del Conservatorio, dedicato quest’anno agli 80 anni dell’istituzione musicale cagliaritana, propone alle 18.00, nell’aula magna, con “Gli allievi raccontano”, una conversazione guidata dal pianista Giulio Biddau attorno alle figure della pianista Arlette Giangrandi Eggmann e del violinista Renato Giangrandi.

Ginevrina lei, fiorentino lui, Arlette Giangrandi Eggmann e Renato Giangrandi sono stati una coppia sia nel lavoro sia nella vita: negli anni ’50 avviarono una intensa attività concertistica come duo chiamato a suonare non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Successivamente la coppia affiancò all’attività concertistica quella didattica, insegnando nel Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.

Ai due musicisti è dedicata anche la serata di lunedì 4 novembre, con il concerto, in programma alle 18.00 nell’auditorium, che vedrà il violinista Attilio Motzo, i pianisti Francesca Giangrandi, Giulio Biddau, Marcella Murgia, Stefano Curto, Romeo Scaccia e i percussionisti Paolo Susnik ed Andrea Peddis, affrontare partiture di Mozart, Ravel, Debussy e Scaccia.

L’ingresso è libero e gratuito.

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I carabinieri della sezione radiomobile di Cagliari ieri sera hanno arrestato un extracomunitario originario del Ciad, classe 1998, per il reato di tentate lesioni aggravate.
Il giovane, un disoccupato dimorante presso il centro di accoglienza sito in via Redipuglia, nel corso del tardo pomeriggio di ieri, a seguito di una violentissima lite con un coinquilino originario del Bangladesh classe 1999, scaturita da un piatto sporco lasciato da quest’ultimo nel lavello, ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello di circa 30 cm, di cui almeno 15 di lama, tentando di colpire l’altro ospite. I gestori del centro, non riuscendo a controllare e a placare l’ira dei due individui, hanno allertato immediatamente il 112, pertanto è giunto un autoradio dopo pochissimi minuti. Intervenuti i militari per sedare la lite, il cittadino africano ha continuato con la sua condotta particolarmente aggressiva e minatoria nei confronti dell’altro giovane, pertanto è stato immediatamente ammanettato ed arrestato. Tradotto presso gli uffici del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, l’extracomunitario è stato trattenuto durante tutta la notte presso le camere di sicurezza.

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L’Amministrazione comunale di Iglesias, dispone di alcune strutture ed aree ad esse connesse da destinare ad un utilizzo ricreativo e commerciale di varie tipologie, anche in funzione a diverse attività programmabili all’interno dell’area pertinenziale alle strutture.
Tali strutture ed aree, ricadono in zona urbanistica omogenea “I2S3” e “g” del vigente Piano regolatore generale, destinate a giardini e verde pubblico attrezzato (“I2S3”) e servizi pubblici e strutture di interesse collettivo (“g”); all’interno di ciascuna area omogenea “g” è ubicato un chiosco, che sin dalla sua origine, è concepito per essere destinato ad un utilizzo ricreativo-commerciale.
Ciascun chiosco ed area connessa, di superfici diverse, ma adeguate, è individuato come lotto da assegnare a terzi ove svolgere attività ricreative e di somministrazione di alimenti e bevande;

Le strutture disponibili per le quali si intendono avviare le procedure di affidamento a terzi della gestione, affinché si realizzi la fruibilità collettiva delle singole strutture ubicate in varie zone della città e delle frazioni, sono individuate nei seguenti lotti:

– Lotto 1: Concessione in gestione del chiosco e dell’area parco sito in “Piazzetta Antonio Orrù”
prezzo minimo di gara € 4.000,00

– Lotto 2: Concessione in gestione del chiosco e dell’area sito in “Giardini pubblici” di Via Oristano
prezzo minimo di gara € 4.000,00

– Lotto 3: Concessione in gestione del chiosco, dei bagni pubblici e dell’area “Scalinata di Via Eleonora” – Iglesias
prezzo minimo di gara € 3.000,00

– Lotto 4 Concessione in gestione del chiosco e degli impianti sportivi siti in frazione Bindua
prezzo minimo di gara € 6.000,00.

Si determina di avviare le procedure di affidamento a terzi della gestione dei chioschi e delle aree connesse individuate nei lotti da 1 a 4, di adottare il sistema di gara aperta e, come criterio di aggiudicazione, di adottare il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Per ciascun lotto si determina di approvare gli allegati documenti di gara, capitolato d’oneri, che costituirà parte integrante del contratto di affidamento della gestione del corrispondente lotto, bandi di gara, modulistica di domanda di partecipazione e di offerta economica.
Oltre a quanto indicato nel presente atto, non vi sono altri riflessi diretti ed indiretti sullo stato economico, finanziario e patrimoniale del Comune, ai sensi dell’articolo 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n° 267, come modificato dall’articolo 3 del D.L. 10 ottobre 2012 n° 174, e che vengono rispettati i principi contabili di cui al D.Lgs. 23 giugno 2012, n°118.

«Un’opportunità importante, per far in modo che si possano creare nuove attività commerciali e che si possa dare nuovo impulso al lavoro – sottolinea l’assessore dell’Urbanistica e del Patrimonio Giorgiana Cherchi – fornendo allo stesso tempo nuovi servizi per la comunità e per i tanti visitatori che scelgono la nostra Città.»

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I carabinieri della Compagnia di Iglesias hanno deferito all’Autorità giudiziaria una coppia di italiani residenti a Sinnai, per il reato di truffa aggravata. La coppia, 34 e 30 anni, era riuscita a far cadere nella truffa un ristoratore. I fatti sono accaduti nel finire dello scorso luglio, quando a San Sperate, in un ristorante di quella via Monastir, i due truffatori si sono presentati proponendo al titolare di organizzare un pranzo per una associazione di caccia: l’incontro si sarebbe svolto presso la struttura ricettiva e, per rendere ancora ancora più verosimile l’inganno, paventavano la possibilità di allacciare una collaborazione tra il ristorante, in qualità di sponsor, e l’associazione venatoria. Per accedere a tale beneficio però, al ristoratore veniva avanzata la richiesta di depositare una somma di denaro sufficiente a coprire le spese di acquisto di un “kit di abbigliamento” che riportasse l’insegna del locale come sponsorizzatore; l’esercente, convinto di ricevere pubblicità, strappò un assegno consegnato ai due truffatori. Poco convinto della documentazione ricevuta a fronte della somma corrisposta, il titolare del ristorante, sporse querela presso la stazione carabinieri di San Sperate: i militari, avendo compreso immediatamente il modus operandi truffaldino, hanno avviato le indagini, risalendo ad un 34enne, già noto alle Forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia specifici ed un 30enne, incensurato. Grazie all’intervento dei carabinieri di San Sperate è stato impedito che l’assegno andasse a riscossione: sono in corso ulteriori accertamenti per comprendere se nella zona si siano verificati analoghi episodi, non denunciati, commessi con le medesime modalità.

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Venerdì 1 novembre 2019, l’associazione Culturale Palazzo d’Inverno in collaborazione con l’Associazione Boom Latino e la BM Productions MC, presenta in Francia allo Spi di Ploeren (Vannes), un live di grande portata ed impatto che vede sul palco la straordinaria orchestra Mayimbe capitanata dal celebre pianista cubano Barbaro Fines Fortes.

Si tratta di un evento che rappresenta la perfetta armonia e fusione tra quattordici artisti peruviani e cubani, impegnati da anni sull’esplorazione, indagine e affinamento delle sonorità legate alla timba ed alla salsa.

L’orchestra è originaria di Lima dove si è formata nel 2010. Da allora, incessantemente e con slancio artistico sempre più raffinato, non ha mai smesso di esibirsi e far ballare il proprio paese e non solo. Dopo l’uscita del loro primo CD “De La Habana a Perú’‘ è seguito nel 2012 il primo tour europeo, mentre nel 2013 la formazione si è spinta con successo sulle scene degli Stati Uniti.

Ai Mayimbe, forti di grande professionalità e capacità manageriali, si deve il merito di aver sfatato ogni pregiudizio riguardo la difficoltà di espandere la timba oltre i confini dell’Avana, ottenendo gran seguito e riconoscimenti a livello internazionale, come quello per il miglior album nel 2011 al ”Fiesta Cuba” in Francia. Successivamente, le produzioni discografiche e le tournée in giro per il mondo si sono moltiplicate, costellate da riconoscimenti tra cui l’“Urban Core” in Colombia, affiancati da gruppi storici come il Grupo Niche e l’ensemble di Guayacán.

Il fondatore dell’orchestra Barbaro Fines Fortes è un pianista cubano nato nel 1982 a L’Avana. È il nipote di Manolito Simonet, mentre suo zio Orlando Canto, è il flautista di Los Van Van. Ha iniziato a suonare musica all’età di 5 anni e ha studiato pianoforte al Conservatorio Nazionale di Musica Alejandro Garcia Caturla.

All’età di 15 anni suona con “La Suprema Ley”, il primo gruppo creato da Maikel Blanco e in seguito lavorerà con diverse band famose come La Charanga Forever, Bakuleyé e Issac Delgado, Paulito FG.

In un crescendo di collaborazioni e scambi con pregevoli icone delle sonorità latine, nel 2010 si stabilisce definitivamente in Perù, creando la sua band timba, Barbaro Fines y su Mayimbe, che prende il nome da un avvoltoio sacro per il rituale di Palo Mayombe. Questo uccello vola alto nel cielo ed è considerato un messaggero di Dio, da cui il nome dell’album: Mensajeros de Dios.

 

La scaletta artistica della serata è così articolata: ore 18.00 apertura dello spazio Spi, ore 20.00 esibizione pre-concerto del musicista e cantante cubano Beni Medina e a seguire il live “Barbaro Fines y su Mayimbe”. In consolle dj Livio di Rennes.

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Il conigliere regionale del M5S Alessandro Solinas ha presentato una mozione (firmata anche da Desirè Manca, Roberto Li Gioi e Michele Ciusa) che impegna il presidente della Regione e la Giunta ad attivarsi su tutti i fronti per la valorizzazione e la promozione del sito archeologico di Mont’e Prama e di tutti i reperti rinvenuti. L’obiettivo è far sì che le preziose statue dei Giganti e tutti i reperti, attualmente distribuiti tra i musei Nazionale di Cagliari e Civico di Cabras, tornino nella loro terra d’origine, a Cabras, nella Penisola del Sinis.

«Il sito di Mont’e Prama deve diventare un luogo capace di raccontare l’identità dei territori sardi, inserito in un contesto tematico e archeologico capace di attrarre un alto numero di visitatori da tutto il mondo, e perché questo sia possibile è necessario l’impegno della Regione Sardegna.»

«Governatore e Giunta – questa la prima richiesta contenuta nella mozione – devono fornire garanzie sulla necessaria conclusione del periodo di temporaneità dell’esposizione frammentata delle sculture originali di Mont’e Prama iniziato nel 2011, garantendo il massimo impegno per far sì che il polo museale di Cabras abbia la maggiore preminenza, sia per quanto riguarda la redistribuzione che la valorizzazione delle opere. Il rilancio di Mont’e Prama è un progetto ambizioso al quale non mancano le potenzialità perché si generi una concreta ricaduta economica e di immagine sull’intero territorio regionale, anche nell’ambito di un rilancio dello sviluppo della Sardegna coerente con l’approccio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.»

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Una pista ciclopedonale lunga quasi 3 chilometri che congiunge il parco urbano di Stintino con le spiagge di Pazzona e consentirà ai fruitori di vivere un’esperienza immersi nella natura. La nuova viabilità ciclabile, inserita dall’amministrazione comunale all’interno del piano urbanistico comunale, consentirà di recuperare quella viabilità che in passato rappresentava l’unica via di collegamento tra lo stagno di Pilo ed il centro storico dell’abitato, allora raggiungibile soltanto passando attraverso la strada panoramica.

Le opere sono divise in due lotti, il primo dalle Tonnare al centro abitato e il secondo dal parcheggio delle Saline sino al cuile Pazzona. Per quanto riguarda il primo lotto, la ditta aggiudicataria, la Conglomerati bituminosi di Simaxis che ha vinto la gara per un importo di oltre 465mila euro, nei giorni scorsi ha siglato il contratto e, una volta consegnati i lavori, avrà 120 giorni per completarli. Il secondo lotto, invece, è stato aggiudicato – a breve la firma del contratto – alla Sarda Costruzioni di Santa Maria Coghinas per 160mila euro e dovrà essere realizzato in 120 giorni.

I lavori sulla strada panoramica prendono il via dopo una fase di sperimentazione durata circa un anno. In questo periodo, nel tratto dalle Tonnare al centro abitato, una delle due corsie è stata trasformata in pista ciclopedonale a doppio senso. L’altra corsia, invece, con senso unico di marcia in direzione del paese, ha consentito l’accesso agli autoveicoli.

«Una sperimentazione che ha funzionato – afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana – e ha visto un forte appeal da parte di turisti, e non solo, verso questi percorsi naturalistici che hanno lo scopo di favorire lo sviluppo del territorio. Con queste due opere, avviciniamo ulteriormente il nostro centro abitato alla parte sud del territorio comunale quindi ai comuni confinanti, in un ottica di territorio in rete collegato anche attraverso percorsi ecosostenibili.»

Con l’avvio dei lavori sulla panoramica ai primi di novembre, per un tratto di quasi 2 km, sarà realizzato un cordolo rialzato, per dare maggiore sicurezza ai ciclisti e ai pedoni, quindi sarà steso un manto antiscivolo tipico delle piste ciclabili, sarà realizzata un’adeguata segnaletica verticale e orizzontale e il sistema di illuminazione a led.

Più breve il tratto del secondo lotto, poco meno di 600 metri, dove sarà realizzata una pavimentazione drenante, misto granulare stabilizzato con la resina. Un percorso immerso nella natura, in un contesto ambientale e paesaggistico di alto pregio.

I lavori si aggiungono al tratto di strada e al ponte in legno, dedicato alla pista ciclopedonale, già realizzati negli scorsi anni.