18 September, 2024
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Dalla messa in scena delle emozioni trasmesse con il linguaggio del corpo alle performance che fanno riflettere sui luoghi comuni a proposito della sovrappopolazione in Africa. Passando per gli itinerari del gusto scanditi dalle percussioni o i podcast sulle tematiche giovanili.

Dal 30 ottobre al 24 novembre Cagliari ospita la terza edizione di “La città che viaggia-Festa delle creatività giovanili”, progetto pluriennale ideato dall’associazione culturale Carovana SMI dietro la direzione artistica di Ornella d’Agostino.

Arte e sperimentazione saranno gli ingredienti di un festival colorato e multiculturale ospitato tra gli spazi di Sa Manifattura, la Stazione di Transito di via Dante 60 (la sede di Carovana SMI) e diversi altri spazi urbani.

Sarà non una rassegna di eventi-vetrina ma un vero e proprio “laboratorio urbano territoriale” che vuole essere momento di riflessione e consapevolezza, che valorizza gli elementi della memoria bio-etnica e culturale di luoghi e persone facendoli interagire nella dinamica comune di costruzione delle azioni e delle performance in forme partecipate e collaborative.

Ad affiancare Carovana in questa nuova edizione della Città che viaggia c’è un nutrito gruppo di partner: le associazioni Tecnologia filosofica di Torino e Isola Quassùd di Catania, la Fondazione Sardegna Film Commission, la Caritas diocesana di Cagliari, Sa Manifattura/Sardegna Ricerche e numerosi artisti in arrivo dal tutto il mondo.

Dopo il workshop rivolto agli artisti under 35 che partecipano al programma Officin&Ideali-Residenze in Transito (progetto che Carovana ha lanciato negli scorsi mesi) mercoledì 30 ottobre, dalle 18.00, nella Stazione di Transito si entra nel vivo con “Caffè linguistico. Lingue a parte”. E’ un progetto a cura di Francesca di Biase, responsabile dei progetti per i giovani di Carovana, che fa dialogare parlanti di lingue diverse (l’attività è inserita nel progetto Kelenya, con il supporto di UNHCR e INTERSOS). Si prosegue con “Lavare stanca”, incontro intergenerazionale che invita i partecipanti ad indagare la malattia cronica del nostro tempo: la stanchezza. Chiusura di serata con la festa evento di inaugurazione della Terrazza della Stazione di transito.

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Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha partecipato al “Trentennale della legge istitutiva della Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne”. Di seguito, il testo integrale.

Buongiorno,

sono particolarmente lieto di partecipare a questo incontro per celebrare i 30 anni della Legge istitutiva della Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne.

Sono stati tre decenni importanti, ricchi di mutamenti in cui la donna ha conquistato sempre maggiori traguardi in tutti i settori della società.

Da quel lontano 13 giugno 1989, data di istituzione della Commissione, la società è profondamente cambiata anche se  in tutto il mondo le donne vedono spesso ancora calpestati i propri diritti fondamentali.

Il cambiamento è in atto ma  siamo ben lontani dal raggiungimento della sua completezza. Perché il processo è  lento e, a volte, ancora doloroso.

Non è accettabile, lo dico da Presidente del Consiglio, ma soprattutto da cittadino e da padre preoccupato del futuro delle prossime generazioni, che ancora troppo spesso le donne siano il bersaglio di violenze fisiche e mentali.

I dati mondiali sulla condizione della donna fanno riflettere: 3 donne su 10 nel mondo hanno subito violenze fisiche almeno una volta nella vita, ben 496 milioni di donne non sanno né leggere né scrivere e solo 1 donna su 2 ha un lavoro retribuito.

L’istruzione e il lavoro rendono la persona libera. Le donne devono studiare e raggiungere sempre più quella emancipazione psicologica ed economica che permette di non dipendere da nessuno.

Ma come si può arrivare a questo traguardo quando i tassi di analfabetismo a livello globale sono ancora così alti e se la lavoratrice, a parità di mansioni, guadagna in genere molto meno di un lavoratore uomo?

Bisogna precisare che in Italia, secondo l’Eurostat, le differenze in busta paga tra uomini e donne sono minori che nel resto d’Europa; ma esistono ancora e devono essere eliminate. Come? Con mirati provvedimenti normativi che non solo devono essere approvati ma devono poi anche essere applicati.

Quindi, grande merito alla Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne che, in questi trenta anni, con grande spirito di abnegazione ha operato, in applicazione dell’articolo 3 della Costituzione, per cercare di rimuovere gli ostacoli ed ogni forma di discriminazione diretta e indiretta nei confronti delle donne e di promuovere pari opportunità.

Pari opportunità che devono essere ancora raggiunte sia nel mondo del lavoro che in politica.

Nel lavoro devo dire che, almeno nel settore che conosco di più, essendo avvocato, quello della giustizia, ormai forse il numero delle donne con incarichi nella magistratura e nella avvocatura ha superato il numero degli uomini.

In politica, invece, siamo ancora molto lontani dall’avere quella parità che consentirà alle donne di poter costruire una società migliore.  

Nel mondo ci sono solo tre paesi dove le elette nell’Assemblea legislativa superano gli eletti sono: il Rwanda (con il 61,3%), Cuba (con il 53,2%)e la Bolivia (con il 53,1%). In tutti gli altri paesi non c’è parità tra uomini e donne elette. L’Italia è al 31esimo posto.  

Questo ritardo è sicuramente dovuto anche alla lentezza, rispetto ad altri Paesi, con cui in Italia le donne conquistarono il diritto al voto, nel 1945 e quello all’eleggibilità nel 1946. Ben 40 anni dopo la Finlandia (1906) e trent’anni dopo la Danimarca (1915), il Lussemburgo (1918), la Svezia e i Paesi Bassi (1919). Decenni di ritardo che si sentono ancora tutti, non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale.

Anche in Sardegna i dati parlano chiaro: la politica non è donna. Non lo è mai stata. Nelle 16 legislature regionali, su un totale di 1.174 consiglieri regionali eletti, le donne sono state solo 69 con una percentuale di appena il 5,87%.

Nelle recenti elezioni, dove si votava tra l’altro con la c.d. “doppia preferenza di genere”, sono state elette 8 donne su 60 consiglieri.

Poche anche rispetto agli altri Consigli regionali d’Italia, dove la Sardegna è solo al 15esimo posto dopo il Molise che ha la percentuale più alta (il 36,36%), l’Emilia Romagna (con il 32%), la Toscana (con il 31,7%)e il Lazio con il 31,37%.

Credo che la giornata di oggi, che celebra un traguardo importante i 30 anni della Commissione, debba rappresentare un ulteriore momento di riflessione sul ruolo della donna nella nostra società.

Esprimo l’augurio, anche da parte dell’intera Assemblea, che questi primi trent’anni di attività della Commissione rappresentino la base per una società del futuro senza discriminazioni, dove regni la pace e il rispetto reciproco.

Buon lavoro alla presidente Anna Lisa Lai, alla vice presidente Barbara Congiu e a tutte le commissarie.

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«La situazione raccontata dal personale medico degli ospedali San Francesco e Zonchello è al limite del collasso. Gli effetti negativi della riforma sanitaria voluta dalla sinistra qui si sentono ancora di più.»

Lo ha affermato Pierluigi Saiu, consigliere della Lega e presidente della commissione Autonomia, che ha preso parte  oggi al sopralluogo della commissione Sanità nei due presidi ospedalieri di Nuoro.

«Mancano medici e molti reparti importanti vanno avanti solo grazie all’impegno e al sacrificio di chi ci lavora. Anche quando si fanno selezioni spesso i medici si rifiutano di prendere servizio negli ospedali nuoresi. Il primo problema da risolvere è questo: il Consiglio regionale deve lavorare insieme alla Giunta in questa direzione e pensare a meccanismi di premialità per i nostri ospedali e per chi sceglie di venirci a lavorare.»

«Dobbiamo, soprattutto, garantire risorse a favore di investimenti tecnologici, in particolare, per quei reparti che sono eccellenze e non possiamo permettere che vengano soffocati dalla competizione con altri territori. L’investimento in innovazione è una leva fondamentale per attrarre personale medico. Difendere il nostro territorio ed i servizi – ha concluso Pierluigi Saiu – è una battaglia che dobbiamo combattere tutti insieme e che dobbiamo riuscire a vincere.»

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Nella tarda serata di ieri, i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari hanno adottato un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, un minore classe 2002 residente con il proprio nucleo familiare ad Assemini.
Numerosi gli interventi dei militari soprattutto nel corso dell’ultimo anno, su richiesta dei genitori del giovane che, in moltissime occasioni, li ha costretti a gravi episodi di estorsione e percosse. Già seguito da una comunità per il recupero e l’allontanamento dal mondo degli stupefacenti, il giovane nella serata di ieri, armato di un martello immediatamente sequestrato dal personale intervenuto, aveva minacciato entrambi i genitori ed arrecato ingenti danni agli arredi interni della propria abitazione. La madre, notata l’assoluta ingestibilità del giovane, ha immediatamente allertato il 112 richiedendo l’ausilio dei militari. Bloccato in una fase particolarmente concitata e di agitazione, il minore è stato subito allontanato dalla propria casa familiare e ristretto presso l’istituto minorile di Quartucciu.

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La Dinamo Banco di Sardegna c’è. A Cantù la squadra di Gianmarco Pozzecco ha dimostrato che la prima sconfitta in campionato subita con Trieste al PalaSerradimigni e la successiva battuta d’arresto di Champions League sul campo della Turk Telecom, sono state un passaggio a vuoti temporaneo, per niente preoccupante per il proseguo della stagione.

La partita non ha avuto storia, la Dinamo l’ha dominata in lungo e in largo, dall’inizio alla fine. Gianmarco Pozzecco ha iniziato con un quintetto formato da Marco Spissu, Michele Vitali, Dyshawn Pierre, Dwayne Evans e Miro Bilan. Già al 10′ la Dinamo era avanti di 9 lunghezze: 15-24 (5/8 da 2 e 4/7 da 3). Cantù ha avuto una reazione d’orgoglio in avvio del secondo quarto e con un parziale di 6 a 0, frutto di due triple, s’è riportata a contatto ma la Dinamo ha respinto subito la squadra dell’ex Cesare Pancotto, allungando nuovamente, trascinata da Miro Bilan. All’intervallo lungo la Dinamo ci è arrivata avanti di 11 punti: 45 a 34.

L’avvio del terzo quarto è stato ancora dominato dalla Dinamo con un Miro Bilan veramente super, il vantaggio si è dilatato fino al +23: 61 a 38. La partita era praticamente già decisa anche se mancava ancora tanto alla fine… Marco Spissu ha guidato egregiamente la squadra, al 30′ il tabellone segnava +21 Dinamo: 68 a 47.

L’ultimo quarto non ha avuto storia, nella Dinamo è salito in cattedra anche Dyshawn Pierre e solo nel finale i biancoblu hanno allentato un po’ la presa, consentendo a Cantù di rendere il distacco meno umiliante, fino al definitivo 87 a 70.

Acqua San Bernardo – Dinamo Banco di Sardegna 70 a 87

Parziali: 15 a 24, 19 a 21, 13 a 23, 23 a 19
Progressivi: 15 a 24, 34 a 45, 47 a 68, 70 a 87

Acqua San Bernardo Cantù: Young 3, Collins, Procida, Clark 4, La Torre 13, Hayes 7, Wilson 15, Burnell 3, Baparapè n.e., Simioni, Rodriguez 9, Pecchia 16. All. Cesare Pancotto.

Assist: 17 (Clark 4)
Rimbalzi: 28 (Hayes 7)
Percentuali al tiro: 20/37 da 2 (54.1%), 9/29 da 3 (31%), 3/4 ai tiri liberi (75%)

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 12 (3/5, 2/3), Mclean 4, Bilan 20 (10/11 da 2), Bucarelli, Devecchi n.e., Evans 16 (6/6, 1/2), Magro n.e., Pierre 10 (2/3, 2/5), Gentile 8 (2/3, 1/2), Vitali 10 (2/5 da 3, 4/4 t.l.), Jerrells 7 (1/4, 1/3). All. Gianmarco Pozzecco.

Assist: 20 (Spissu 6, Vitali 6)
Rimbalzi: 35 (Pierre 8, Evans 7, Bilan 6)
Percentuali al tiro: 25/40 da 2 (62.5 %), 9/20 da 3 (45%), 10/11 ai tiri liberi (90.9%).

Miro Bilan è stato grande protagonista a Cantù. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Spesso pensiamo che l’Europa sia lontana e inaccessibile nelle sue mille pieghe economiche e sociali. In realtà ciò che offre è molto di più di ciò per cui viene denigrata. Il comune di San Giovanni Suergiu, dal 2018 ha aderito alla Rete Nazionale Eurodesk, attivando presso l’edificio comunale uno sportello che per 8 ore settimanali (lun/giov) informa e supporta i giovani che desiderano fare un’esperienza all’estero attraverso la professionalità della dott.ssa Isabella Parodo. Ad oggi #Eurodesk si interfaccia con 100 enti locali di tutta Italia e offre a questi la possibilità di creare opportunità di crescita personale e professionale per i giovani. «Attualmente il nostro comune è impegnato a realizzare 3 progetti – dice il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai –:
1. Dialogo strutturato: per favorire la partecipazione dei giovani alla vita politica del territorio, affinché propongano idee e progetti per politiche giovanili;
2. Progetto di solidarietà: per fornire la possibilità a un gruppo di giovani di creare con fondi europei un progetto a favore della nostra comunità;
3. Progetti di mobilità: per permettere ai giovani dai 18 ai 30 anni, residenti nel nostro comune, di fare esperienze all’estero, di studio e lavoro.
È importante far conoscere e condividere questi messaggi che ci consentono di coinvolgere il maggior numero di giovani. Qualche numero per farvi comprendere quanto noi sardi siamo già operativi in tal senso.
Per il progetto #DiscoverEU delle 27mila candidature per l’Italia, 667 provenivano dalla Sardegna e ben 54 nostri conterranei hanno vinto il titolo di viaggio! Un traguardo molto interessante se rapportato a tutti gli Stati membri UE che partecipano.»
«Questa è la direzione che vogliamo perseguire per la nostra comunità – conclude Elvira Usai – e ringraziamo tutte le persone che, a vario titolo, stanno lavorando per raggiungere questi obiettivi fortemente voluti dall’amministrazione comunale. Continuiamo a lavorare con determinazione per far sì che i nostri giovani comprendano sempre più il significato di cittadinanza e identità europea.»

La scorsa settimana è stato fatto il punto delle attività svolte, nella riunione annuale a Vicenza.

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Risultati a sorpresa, rispetto alle previsioni della vigilia, nel girone A del campionato di Promozione. Il derby tra Cortoghiana e Villamassargia, alla vigilia squilibrato a favore della squadra di casa, forte di 11 punti e del secondo posto in classifica e dei successi in Coppa Italia (nei sedicesimi di finale proprio sul Villamassargia, sconfitto sia in casa sia in trasferta; nell’andata degli ottavi sulla Sigma De Amicis, in trasferta), ma il Villamassargia ha stravolto tutti i pronostici, centrando la prima vittoria stagionale con un clamoroso quanto meritato 3 a 0, frutto dei goal di Nicola Farci (2) e Davide Piras.

Altra clamorosa sorpresa è arrivata da Siurgus Donigala, dove l’Andromeda ha rifilato un severo 3 a 0 alla Monteponi di Nicola Agus. Rinfrancata prima dalla vittoria di Orroli, poi dal pari interno con la Villacidrese (che l’ha raggiunta sull’1 a 1 al 90′), la squadra rossoblu oggi ha subito una pesantissima battuta d’arresto che rappresenta un segnale forte sul duro lavoro che c’è ancora da fare per rilanciare la squadra verso le posizioni di classifica che la società guidata dal presidente Giorgio Ciccu ha programmato la scorsa estate in sede di campagna acquisti.

Tanti goal anche sugli altri campi, complessivamente 32 in 8 partite, alla media di 4 a partita. Pesantissima prima sconfitta per il Sant’Elena, che ha perso 4 a 0 ad Arzana con l’Idolo, cedendo il primo posto all’avversario odierno ed al Gonnosfanadiga che ha superato di misura il Selargius, 3 a 2. Larga vittoria per la Villacidrese sull’Arborea, 5 a 0; Vittoria di misura per la Sigma De Amicis sul campo del fanalino di coda della classifica Orrolese, 4 a 3; vittoria di misura per il Tonara sul campo del Seulo 2010, 2 a 1; infine, pareggio, 1 a 1, tra Buddusò e Tortolì.

 

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Il Carbonia è la nuova capolista solitaria del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Andrea Marongiu ha violato per la seconda volta in quattro giorni il campo della Ferrini, nel big match della giornata, con un goal per tempo, di Diego Pinna e Daniele Contu, e grazie alla vittoria dell’Atletico Uri sul Castiadas, si è isolata in vetta alla classifica, con tre punti di vantaggio su Castiadas e Ferrini e quattro sull’Ossese, unica squadra ancora imbattuta insieme al Carbonia.

La vittoria odierna è molto pesante, per il valore dell’avversario, perché e la quarta consecutiva in campionato, la sesta con le due di Coppa Italia sulla Ferrini, e perché è maturata con una formazione iniziale priva del bomber Samuele Curreli (squalificato), dell’esterno di difesa Fabio Mastino (infortunato) e di Suku Kassama Sariang e Daniele Contu, tenuti in panchina per scelta tecnica.

Il primo tempo è stato sostanzialmente, senza grandi emozioni, ma con il Carbonia sempre in controllo della situazione, assai pericoloso in alcune occasioni con le conclusioni di Alessio Figos e Stefano Demurtas. In avvio di ripresa, la svolta. Su un’iniziativa sviluppatasi sulla fascia sinistra, il pallone è filtrato in piena area della Ferrini, Alessio Figos spalle alla porta ha fatto da sponda per l’accorrente Diego Pinna che ha calciato a botta sicura da posizione centrale, non lasciando scampo al portiere.

La Ferrini ha subito il colpo ma ha cercato di organizzarsi, ha guadagnato spazio a centrocampo ma raramente è riuscita a creare pericoli concreti alla difesa biancoblu, ben orchestrata dalla coppia centrale formata da Luigi Pinna e Federico Boi e sostenuta dagli esterni. Con il passare dei minuti la pressione della Ferrini è cresciuta ma il Carbonia non ha mai rinunciato a rendersi a suo volta pericoloso e nel finale, al 90′, è andato ancora a segno con il neo entrato Daniele Contu (Andrea Marongiu ha effettuato diverse sostituzioni, compresa quella di Diego Pinna, finito all’ospedale per un taglio al labbro riportato in un duro scontro con un avversario), bravo a capitalizzare un micidiale contropiede. Alla fine festa grande, in tribuna, con i Briganti, sempre presenti ed appassionati, che i giocatori hanno salutato come sempre con un ringraziamento finale.

Dagli altri campi sono arrivate notizie importanti, su tutte quella della battuta d’arresto del Castiadas che, come sottolineato all’inizio, consente al Carbonia di guidare la classifica in perfetta solitudine, con ben tre punti di vantaggio sullo stesso Castiadas e sulla Ferrini. Il campionato è molto lungo, ma sicuramente nella corsa verso la serie D, da oggi c’è a pieno titolo anche il Carbonia!

Crescono la Nuorese e l’Atletico Uri, vittoriose rispettivamente sul Guspini (3 a 0 con tripletta di Mauro Ragatzu) e sul Castiadas (2 a 1). Con il pari senza goal sul campo della San Marco Assemini ’80, fa un passo avanti anche l’Ossese, mentre hanno frenato Arbus e Li Punti, sconfitte sorprendentemente in casa, rispettivamente dalla Kosmoto Monastir (1 a 3) e Ghilarza (1 a o). Altra sorprendente vittoria esterna per il Porto Rotondo a Gavoi con il Taloro, 2 a 0, e vittoria con tanti goal per il Bosa sul La Palma Monte Urpinu (sempre più in difficoltà), 4 a 2.

Domenica prossima, per la neocapolista solitaria Carbonia, la sfida con un’altra grande del girone, l’Atletico Uri. Il campionato di Eccellenza sta entrando nel vivo!

Alleghiamo un ricco album fotografico e le interviste al tecnico della Ferrini Sebastiano Pinna ed al centravanti del Carbonia Alessio Figos.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220768532711096/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220768581752322/

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Un anziano pensionato di Piscinas è stato massacrato di botte con un piede di porco dai ladri che ieri sera aveva sorpreso a rubare nella sua abitazione. Erano passate da poco le 18.30 quando due malviventi, approfittando della momentanea assenza del proprietario, si sono introdotti nell’abitazione di un pensionato, da poco vedovo, che abita da solo alla periferia del paese. In tale frangente, il pensionato, rincasando ha sorpreso i due sconosciuti in casa. Seppur spaventato, li ha affrontati istintivamente in un impeto di rabbia, per difendere la sua casa, se stesso e i suoi beni, cercando di metterli in fuga. Ma i malviventi, non hanno desistito dall’intento delittuoso e, dopo aver afferrato un piede di porco, lo stesso utilizzato per forzare il portone d’ingresso, hanno aggredito il pensionato colpendolo più volte sulla testa e all’addome fino alla sua resa. A quel punto, presi gioielli e denaro, per guadagnarsi la fuga i malviventi hanno legato il pensionato con nastro adesivo e lacci di fortuna, lasciandolo immobile e dolorante a terra. Rimasto solo, poco dopo e faticosamente, il pensionato è riuscito a liberarsi, raggiungendo l’abitazione del vicino che ha lanciato l’allarme.
Il pensionato soccorso dal personale del 118, è stato trasportato in ospedale. Mentre sul posto i carabinieri della stazione di Giba e del Norm della Compagnia di Carbonia hanno avviato immediate indagini per risalire all’identità dei malviventi, fuggiti credibilmente con un terzo complice che li attendeva in auto. In particolare, in queste ore i carabinieri sono impegnati nell’esame di ogni indizio o traccia emersa sulla scena del crimine, utilizzando ogni strumento investigativo, da quelli tradizionali a quelli più tecnici, per ricostruire gli attimi della violenta aggressione.

L’impegnativo lavoro dei carabinieri, in questo momento, è quello di mettere “a sistema” le descrizioni fisiche degli aggressori, le tracce repertate e le testimonianze assunte dalla vittima e dai vicini, per risalire alle identità degli autori della rapina aggravata. E già ci sono risultati importanti e positivi: nella rete dei sospettati, sono finiti alcuni giovani del posto. I carabinieri stanno indagando su giovani di corporatura snella, non molto alti, che hanno agito col volto coperto. La refurtiva consisterebbe in alcuni orologi da collezione, ritenuti il reale obiettivo dei ladri.

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E’ quasi un testa coda il derby Cortoghiana-Villamassargia, la Monteponi cerca punti pesanti sul campo dell’Andromeda, nella sesta giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. La squadra di Marco Farci è stata fin qui la rivelazione del campionato e vuole continuare a sognare, contro un Villamassargia che, viceversa, ha iniziato a ritmi bassi, con tre pareggi e due sconfitte. Le due squadre si sono già affrontate in Coppa Italia, con doppio 2 a 1 e qualificazione agli ottavi di finale per la matricola Cortoghiana. La Monteponi, reduce dal pari interno con la Villacidrese, a Siurgus Donigala cerca la seconda vittoria della gestione Agus.

Sugli altri campi, si giocano Buddusò-Tortolì, Gonnosfanadiga-Selargius, Idolo-Sant’Elena Quartu, Orrolese-Sigma De Amicis, Seulo 2010-Tonara e Villacidrese-Arborea.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la Fermassenti cerca conferme a Villaperuccio, al suo ottimo avvio di stagione, contro una squadra che, viceversa, ha bisogno di punti per allontanarsi dalla bassa classifica: l’Atletico Narcao ospita la Nuova San Marco, l’Antiochense insegue i primi punti in casa con la Virtus Villamar. Completano il programma della sesta giornata di andata, le partite Calcio Capoterra-Santa Giusta Calcio, Gergei-Virtus San Sperate 2002, Libertas Barumini-Gioventù Sportiva Samassi, Francesco Bellu-Freccia Parte Montis Mogoro e, infine, Tharros-Sadali.