30 November, 2024
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Ieri sera, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, il Comitato Porto Solky ha ribadito le ragioni della contrarietà alla realizzazione del nuovo ponte.

I tre portavoce del Comitato, Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, nello specifico, hanno contestato «con atti, documenti, progetti e pianificazioni alla mano, finanziamenti destinati per un totale di 137,2 milioni di euro su inutili e deleterie opere pubbliche che addirittura, se realizzate, impedirebbero la vera riconversione economica del territorio. L‘opera più assurda contestata è il nuovo ponte di Sant’Antioco, l’enorme viadotto di 2 km che da solo impegna 57,5 milioni di euro del Piano Sulcis e che per essere finanziato ha letteralmente spolpato economicamente l’intera riqualificazione viaria di tutto il Sulcis, ovvero l’asse stradale Sirai-Nuxis – hanno denunciato -. E’ bene precisare che una simile quantità di denaro pubblico non arriva tutti i giorni, quindi se non si revocherà l’appalto per rimodulare i finanziamenti su opere utili, il Sulcis dovrà rassegnarsi alla sua disastrata e pericolosa viabilità chissà per quanti altri decenni».

«In merito alla revoca dell’appalto gli atti parlano chiaro, così come confermato dall’assessorato dei Lavori pubblici della RAS e dalla stessa ANAS, la stessa deve essere richiesta circostanziando, con valide motivazioni atte ad individuare uno spazio giuridico di intervento – hanno sottolineato Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau -. Relazioni valide non prodotte in 28 mesi dall’insediamento dall’intero Consiglio comunale di Sant’Antioco che invece si è limitato a delle semplici delibere che si sono dimostrate ininfluenti a contrastare il Nuovo Ponte – dichiarato opera Strategica a livello Regionale e reinserita nelle 77 opere Strategiche Nazionali da commissariare con il decreto Sblocca Cantieri -.»

«Durante l’assemblea, sono stati resi pubblici i documenti prodotti dal comitato Porto Solky che, se condivisi dai Sindaci del territorio interessati dalla valenza strategiche delle proposte, potrebbero realmente fermare le opere scellerate, quindi dare avvio ad un vero e proprio piano di sviluppo della nautica nel Sulcis. Nel dettaglio si fa leva sul porto di Sant’Antioco, sulle bonifiche delle aree ex Sardamag ma, soprattutto, sugli interventi nella viabilità primaria dell’intero territorio, nessuno escluso.»

I portavoce del Comitato Porto Solky hanno quindi così ricostruito quella che viene definita «un’inspiegabile vicenda che va contro la coesione territoriale».

«12 febbraio 2019, viene inviata dal comitato a 15 Sindaci del Sulcis una PEC con oggetto: “Tavola rotonda in merito alle opere del Piano Sulcis inerenti alla nautica e viabilità”, con la quale si invitava i primi cittadini ad organizzare una tavola rotonda al fine di illustrare le osservazioni e le proposte inviate dal comitato, auspicando quindi una ragionevole condivisione da parte delle stesse amministrazioni.

6 marzo 2019, L’Unione dei Comuni del Sulcis aderendo alla richiesta fatta dal Comitato cittadino Porto Solky aveva convocato un incontro presso la Sede dell’Unione dei Comuni in San Giovanni Suergiu, per discutere in merito al tema: “Opere del Piano Sulcis inerenti alla nautica e viabilità”.

All’incontro non partecipa il Sindaco di Sant’Antioco, ma in sua rappresentanza invia l’assessore dei Lavori pubblici.

Nella lunga e partecipata discussione a seguito della dettagliata esposizione da parte del Comitato era emersa la piena condivisione delle criticità esposte e la volontà unanime dei Sindaci partecipanti di attivare tutte le iniziative necessarie per rimodulare i finanziamenti delle opere programmate dal Piano Sulcis, accogliendo favorevolmente la proposta di condividere le osservazioni e le integrazioni proposte dal Comitato sia quelle prodotte dal comune di Sant’Antioco ma che inspiegabilmente non erano state messe a disposizione.

Per quanto sopra, i Sindaci presenti avevano convenuto che prima di predisporre un loro documento di condivisione, si dovessero prendere in visione le osservazioni presentate dal comune di Sant’Antioco. A tal fine l’assessore dei Lavori pubblici di Sant’Antioco si era impegnato nel mettere a disposizione quanto richiesto. I Sindaci quindi, di comune accordo, hanno deciso di convocare una ulteriore riunione per il giorno mercoledì 13 marzo 2019.

Al secondo incontro, l’inspiegabile ed immotivata assenza del comune di Sant’Antioco ed il mancato ricevimento della documentazione promessa, avevano fatto sfumare la possibilità di sottoscrivere un documento da inviare al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, finalizzato (come già ribadito) a rafforzare la posizione unanime del territorio per revocare l’appalto del progetto.

I Sindaci avevano comunque apprezzato e ringraziato all’unanimità il Comitato per la dettagliata esposizione delle vicende (si ricorda sempre supportate dai documenti e atti ufficiali), nonché per la valenza territoriale delle proposte finalizzate ad un effettivo sviluppo economico dell’intero Sulcis.

Alla luce di quanto accaduto, quattro giorni dopo l’immotivata e ingiustificata diserzione da parte del comune di Sant’Antioco, si inviava una lettera via PEC a tutti i componenti dell’intero Consiglio comunale di Sant’Antioco mettendoli a conoscenza che il gravissimo comportamento del primo cittadino che, con la sua irresponsabile assenza, aveva fatto sfumare una delle poche opportunità di fare coesione territoriale per vincere le battaglie.

La lettera quindi invitava ad un’attenta riflessione sull’effettiva validità dei progetti e delle programmazioni in corso, ricordando che ci si trovava di fronte ad vicenda cruciale per tutto il Sulcis, che richiede costantemente impegno, perseveranza e attenzione. Veniva allegata tutta la documentazione tecnica che poteva essere utilizzata per revocare l’appalto e per poter pianificare correttamente il nuovo porto di Sant’Antioco.

A seguito della lettera, non ci fu nessuna reazione, silenzio totale sia dalla maggioranza che dall’opposizione del comune di Sant’Antioco.

I recenti fatti hanno poi dimostrato che la documentazione tecnica dimostrante le contestazioni in merito alle opere portuali appaltate dal Piano Sulcis e che hanno inficiato negativamente la pianificazione portuale, sono state totalmente ignorate dell’intero Consiglio comunale, così come recentemente dimostrato con l’adozione di una variante al Piano Regolatore Portuale studiata appositamente per non ostacolare la realizzazione del viadotto, lo stesso che gli stessi amministratori dicono, con atti ad oggi inefficaci, di non volere.

Variante tra l’altro pianificata con l’inspiegabile estromissione dal coinvolgimento dalla pianificazione portuale di tutta una serie di soggetti portatori di interesse diretto e diffuso quali operatori marittimi, portuali, della nautica, pescatori, confederazioni di imprese, parti sociali, i cittadini, ma soprattutto i Sindaci interessati dalla valenza territoriale strategica del porto di Sant’Antioco.

In 28 mesi dall’insediamento del Consiglio comunale si è fatto tutto quello che umanamente era possibile per avere un qualunque tipo contatto, quindi a fronte di atteggiamenti di rigetto, anche del semplice confronto dialettico sui temi in discussione, il Comitato pone fine ai tentativi di interlocuzione costruttiva, finora ricercata e sempre negata mettendosi a disposizione di chiunque abbia voglia di lavorare per la rinascita del Sulcis.»

L’intera documentazione esposta verrà inviata ai sindaci dei Comuni del territorio interessati dagli investimenti sullo sviluppo della Nautica nel Sulcis; alla Regione Sardegna: Presidente Solinas, Assessorati Lavori pubblici, Industria e Ambiente; al Governo: MISE – Ministero dello Sviluppo economico, MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, MTATM – Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

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Con due concerti dedicati al pianista Tito Aprea, direttore del “Pierluigi da Palestrina” dal 1963 al 1974, domani, domenica 27, e lunedì, 28 ottobre, prosegue la programmazione del IX Festival Pianistico del Conservatorio, che quest’anno celebra gli ottant’anni dell’istituto musicale.

L’appuntamento di domani prenderà il via alle 18.00, nel Palazzo Siotto (in via dei Genovesi 114) e vedrà al centro della serata le Polacche per Pianoforte di F. Chopin – delle quali lo stesso Aprea fu eccellente interprete- nell’esecuzione dei pianisti Davide Caddeo, Sebastiano Bussu, Michele Maccioni, Filippo Piredda, Stefano Figliola, Nicola Guidotti, Federico Melis, Alessia Spiga, Rocco Mancini e Fabio Contrino.

Ancora le “Polacche” di F. Chopin saranno protagoniste del concerto di lunedì 28 ottobre, sempre alle 18.00, nel Palazzo Siotto. Saranno sul palco i partecipanti al Seminario “F. Chopin e le Sue Polacche per Pianoforte” tenuto dal musicologo Jean-Jacques Eigeldinger. Si tratta dei pianisti Rocco Mancini, Valentina Masala, Nicola Guidotti, Fabio Contrino, Michele Calia, Giulio Biddau, Davide Caddeo, Sebastiano Bussu, Filppo Piredda, Francesco Pasqualotto, Nicola Guidotti e Federico Melis.

L’ingresso agli appuntamenti è libero e gratuito.

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I carabinieri di Cagliari hanno identificato e denunciato un 34enne di Sinnai con l’accusa di truffa. L’uomo truffava le vittime con il medesimo stratagemma: si presentava dai commercianti della città come fantomatico rappresentante di una squadra di calcio a 5 o di basket chiedendo una sponsorizzazione, ottenendo dalle ignare vittime ogni volta centinaia di euro in contanti. L’epilogo? Si volatizzava nel nulla con i soldi, facendo perdere le proprie tracce. Diverse sono le persone che si sono recate presso i comandi stazione carabinieri della Compagnia di Cagliari per denunciare di essere state vittime di un truffa: tra le vittime ci sono titolari di studi medici, pizzerie, ristoranti ma anche commercianti di piccole botteghe che, dinanzi ad una proposta di marketing, venivano sistematicamente truffate.

Le indagini dei carabinieri del capoluogo hanno consentito di identificare e denunciare all’autorità giudiziaria un 34enne di Sinnai che, negli ultimi mesi, aveva truffato 3 commercianti del centro storico del capoluogo, peraltro non si esclude che l’uomo possa aver ingannato altre persone anche nell’hinterland cagliaritano.

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A distanza di quattro giorni dal ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia che ha registrato la vittoria del Carbonia per 4 a 1 e la qualificazione dei biancoblu alle semifinali in programma il 13 e 27 novembre (Carbonia-Arbus e Nuorese-Atletico Uri), Ferrini e Carbonia si trovano nuovamente una contro l’altra nella settima giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale (inizio ore 15.00, dirige Giovanni Tricarico di Verona, assistenti di linea Monica Ortu di Cagliari ed Alessio Evangelisti di Oristano). Le due squadre guidano la classifica, insieme al Castiadas, impegnato sul difficile campo dell’Atletico Uri.

Il tecnico biancoblu Andrea Marongiu non può disporre del suo cannoniere Samuele Curreli, grande protagonista di questo avvio di stagione sia in campionato sia in Coppa Italia (nella manifestazione tricolore ha realizzato 10 reti in 4 partite, all’incredibile media di 2,5 goal a partita), appiedato nuovamente per un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione per doppia ammonizione rimediata al termine della partita di domenica scorsa con il Li Punti, vinta con un goal realizzato al 93′ dallo stesso Samuele Curreli che è andato ad esultare davanti alla tribuna laterale occupata dai Briganti ed è stato ammonito per la seconda volta nel corso della partita e quindi espulso. Rientra Federico Boi, reduce da un infortunio, rimasto precauzionalmente ancora a riposo mercoledì in Coppa Italia, nonostante fosse ormai recuperato e presente in panchina.

La Ferrini cercherà sicuramente di riscattare le due pesanti sconfitte subite in Coppa Italia, 6 a 1 a Carbonia e 4 a 1 in casa, anche se il suo tecnico Sebastiano Pinna non si stanca di ripetere che, nonostante l’ottimo avvio di stagione ed il primo posto in classifica, la Ferrini non ha la struttura per competere con squadre come il Carbonia, costruite per cercare di vincere il campionato.

Sugli altri campi, oltre ad Atletico Uri-Castiadas, c’è grande attesa per Nuorese-Guspini, con la squadra di Giampaolo Murru a caccia dei primi punti in trasferta, dopo tre vittorie casalinghe, e San Marco Assemini ’80-Ossese. Completano il programma della giornata, le partite Arbus-Kosmoto Monastir, Bosa-La Palma Monte Urpinu, Oi Punti-Ghilarza e, infine, Taloro Gavoi-Porto Rotondo.

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Sono stati aggiudicati i lavori di messa in sicurezza del tratto di valle del Rio San Gerolamo e Rio Masone-Ollastu. L’intervento appaltato completerà la messa in sicurezza di una popolazione di oltre 800 abitanti residente nei quartieri San Gerolamo e Frutti d’Oro.

Interamente progettato dalla struttura commissariale incardinata presso la Direzione dei Lavori Pubblici dell’Assessorato, che seguirà l’attuazione dell’opera, l’intervento aggiudicato è parte di un insieme di interventi finalizzati alla messa in sicurezza delle zone abitate del territorio di Capoterra, per la cui realizzazione erano state stanziate ingenti risorse. L’area oggetto di intervento era stata infatti interessata da eventi alluvionali di notevole intensità. Con l’avvio del cantiere – tra qualche mese – si andrà a sanare una situazione ritenuta ancora oggi emergenziale.

«Oggi abbiamo il dovere di mettere in campo tutti gli strumenti, anche tecnologici, e le best practice atte a ridurre i rischi derivanti da fenomeni atmosferici avversi e limitare i danni – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Nella lotta contro il dissesto idrogeologico è fondamentale progettare secondo specifici criteri e investire in opere di qualità.»

Tecnicamente l’intervento (che costituisce la prosecuzione di un primo lotto già realizzato) consiste nella sistemazione idraulica del Rio San Gerolamo e del Rio Masone-Ollastu nel tratto immediatamente a monte della S.S. 195, per un valore complessivo di € 15.678.212 (11.178.212 lotto San Gerolamo + 4.500.000 lotto Masone-Ollastu).

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Ogni anno, nella notte di Halloween, tantissime zucche prendono vita e, tra ragni e ragnatele, alberi dai rami rinsecchiti e cancelli cigolanti, accompagnano i bambini davanti alle porte delle case alla ricerca di dolcetti da sgranocchiare.

Tre di queste zucche, Kinki, Pumpy e Umky, il 31 ottobre, al Teatro dei Bambini del Parco di Monteclaro (spettacoli alle 16.30 e alle 18.30), si soffermeranno a raccontare una storia molto particolare: Stingy Jack – la vera storia di Halloween, prodotto dalla compagnia “Artisti Fuori Posto”, con il patrocinio della Città Metropolitana di Cagliari. Il testo, ideato da Alessandro Pani e Fabio Sanna, scritto e diretto da Alessandro Pani con l’aiuto regia di Filippo Salaris, racconta la storia di Jack detto “Jack lo spilorcio” ovvero Stingy Jack!

Jack era un fabbro irlandese che nella vita non aveva mai combinato niente di buono e trascorreva tutte le sue giornate nella locanda. Non potendo pagare l’oste scende a patti con il diavolo ma in cambio di cosa? Niente poco di meno che… della sua anima!

Come continua la storia? Non ci resta che vedere in scena gli attori Alessandro Redegoso e Marco Secchi, diretti dal regista Alessandro Pani ed assistiti da Filippo Salaris che, con le sue videoproiezioni, animerà le zucche, realizzate da Alessandra Lecis, che racconteranno la storia ai bambini grazie alle voci di Piero Murenu, Alessandro Pani e Filippo Salaris. Inoltre le scenografie, disegnate e realizzate da Romeo Pani, si trasformeranno magicamente davanti agli occhi degli spettatori.

Lo spettacolo Stingy Jack – la vera storia di Halloween, ci parlerà delle origini di una festa che non è solo una festività commerciale americana, ma una ricorrenza che affonda le sue radici anche nella tradizione sarda con Is Animeddas (o is Panixeddas), Su Prugadoriu o Su mortu mortu, tradizioni antichissime in cui i bambini si recano di casa in casa per chiedere di fare del bene per le anime dei morti attraverso richieste di doni.

Halloween non è quindi solo una festa importata, ma probabilmente un modo per riscoprire un evento che già nella nostra isola veniva celebrato, legato ormai ad una tradizione cristiana piuttosto che ad una celebrazione tribale o pagana, permettendoci così non di integrare nella nostra cultura qualcosa di estraneo ma di riscoprire tradizioni strettamente connesse alle nostre radici.

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«Accelerare la programmazione 2014-2020, anticipare il lavoro di quella per il 2021-2027.»

Con questo spirito l’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino, prosegue a ritmo serrato gli incontri operativi con le Unioni dei comuni per superare le criticità, portare a compimento i piani in essere e “prendere la rincorsa” per quelli successivi. Sei gli appuntamenti odierni, rispettivamente con le Unioni dei comuni Monte Idda e Fanaris, poi con Gerrei e Sarrabus, Basso Campidano, Terre del Campidano, Valle del Tirso e Grighine, Trexenta, che tutte insieme contano 47 sindaci.

«Lavoriamo spalla a spalla con i primi cittadini – ha evidenziato l’assessore regionale della Programmazione – per aiutare le comunità a sviluppare le proprie potenzialità con progetti condivisi e sostenerle nella fase attuativa. Il ciclo di incontri proseguirà territorio per territorio per accompagnare questo percorso e dare il senso del protagonismo delle comunità in tutte i passaggi. La Regione – ha concluso Giuseppe Fasolino – vuole essere il primo partner delle amministrazioni locali traducendo le risorse investite in obiettivi e azioni misurabili e concrete dando forza alle idee e valori che provengono dai territori.»

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco è convocato in seduta straordinaria, prima convocazione, per martedì 29 ottobre, con inizio dei lavori alle 19.00 e termine entro le 22.00, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

– Comunicazioni del Sindaco;

– Approvazione dello schema di bilancio consolidato per l’esercizio 2018 Art. 11 – bis del D.Lgs. N° 118/2011 e S.M.I.

– L.R. 13/89 – Art. 27 – Nomina consiglieri in seno alla commissione per la mobilità di edilizia residenziale pubblica;

– Prima Commissione consiliare permanente – elezione presidente;

– Mozione presentata dal gruppo “Sant’Antioco Attiva” su: Aree Sardamag e Palmas Cave.

 

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L’appuntamento con le case campidanesi di Quartu è giunto al terzo fine settimana. La proposta di Lollas per sabato 26 e domenica 27 ottobre prevede mostre, degustazioni, presentazioni di libri, ma soprattutto protagonisti saranno gli antichi mestieri e la lavorazione dei pani tradizionali. Domenica invece, uno spettacolo suggestivo al nuraghe Diana con il meglio della musica dei cantautori italiani proposta da Mocambo Quintett, musiche di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Pino Daniele e Paolo Conte.

Programma del 26 ottobre – Sa Dom’e Farra, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, mostra fotografica “Street Photography Awards” – ASPA. Degustazione prodotti enogastronomici e Spettacolo musicale REDS – Tributo ai Simply Red, alle 20.30.

A Casa Su Idanu, ore 10.00/13.00 – 17.00/21.00, esposizioni: “Tesori nascosti” e “Genti noa” a cura dell’Associazione Femminas.

A Casa Olla Isola, ore 17.00, presentazione del libro “La grammatica di Febrés” di Nicolò Migheli (Ed. Arkadia) – Introduce Giovanni Follesa. Spettacolo musicale Dulche de Leche e degustazione prodotti enogastronomici dalle ore 18.00.

A Casa Murgia Dolianova, ore 17.00, ricostruzione delle botteghe degli antichi mestieri artigiani: Lavorazione del pane a cura di Norma Argiolas, ore 18.30, balli “Gruppo Folk Università della Terza età” diretto da Elena Perra. E ancora, alle 19.30, spettacolo musicale “La città ideale” con Daniele Ledda, Emanuele Bardi e Sergio Tifu.

Programma del 27 ottobre – Nuraghe Diana, ore 19.00, spettacolo musicale Mocambo Quintett – Sese Corrias, Sandro Mura, Pierpaolo Frailis, Alessandro Atzori e Marco Argiolas (musiche di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Pino Daniele e Paolo Conte).

 

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L’assessorato della Pubblica istruzione ha finanziato i comuni di Cagliari e Sassari per l’assegnazione di posti di studio gratuiti nei Convitti Nazionali “Vittorio Emanuele” di Cagliari e “Canopoleno” di Sassari. L’assessore Andrea Biancareddu ha autorizzato le direttive per il conferimento di nuovi posti gratuiti aggiuntivi per l’anno scolastico 2019 /2020. L’importo complessivo è di 222 mila euro per i convittori e semiconvittori (97.543 euro per Cagliari e 124.316 per Sassari).

Andrea Biancareddu ricorda che i convittori sono studenti iscritti alle scuole interne all’Istituto oppure esterne al medesimo, ai quali viene offerto vitto e alloggio e la possibilità di utilizzare una serie di spazi comuni per attività extracurriculari al fine di evitare le problematiche connesse al rientro quotidiano nella propria abitazione. I semiconvittori sono invece studenti che frequentano esclusivamente le scuole interne all’Istituto e sono coinvolti in attività che hanno inizio dopo la fine delle lezioni ordinarie, proseguono con il pranzo, con gli impegni ludico-ricreativi e con quelli didattici. La loro presenza giornaliera nell’Istituto termina con la conclusione delle suddette attività. Confermata l’entità del corrispettivo da attribuire ai Convitti per la frequenza di posti gratuiti di studio per alunno. Le eventuali somme residue degli anni scolastici precedenti potranno essere utilizzate dai singoli Convitti, per l’assegnazione di ulteriori posti gratuiti di studio nell’anno scolastico 2019/2020.