18 September, 2024
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Massima attenzione per l’Ogliastra e per le sue peculiarità. Sì all’autonomia e rispetto dell’identità del territorio. È questa in sintesi la posizione ribadita dagli assessori regionali degli Enti locali, Quirico Sanna, della Sanità, Mario Nieddu, e dei Trasporti, Giorgio Todde, nel corso dell’incontro “L’Ogliastra che vogliamo”, oggi a Tortolì. «Nella linea tracciata dal presidente Christian Solinas – dice Quirico Sanna – abbiamo ribadito che questa giunta non sarà sorda alle richieste del territorio. Nella logica dell’autodeterminazione e della condivisione delle scelte, non ci saranno decisioni calate dall’alto. Così come per la Gallura e il Sulcis, anche l’Ogliastra avrà la sua autonomia. La Provincia nascerà seguendo le istanze del territorio». Sulla riforma degli enti territoriali l’assessore Sanna aggiunge: «Verrà data nuovamente la parola ai cittadini, che potranno esprimersi col proprio voto. È una battaglia di tutta la Sardegna per difendere la nostra autonomia e democrazia. Se dovesse servire siamo pronti a sfidare anche il governo nazionale»

«Nell’ambito della riforma sanitaria – dichiara Mario Nieddu – ribadiamo quanto abbiamo sempre sostenuto. Seguiremo il criterio dell’omogeneità degli enti territoriali. In passato troppe inefficienze sono state determinate da un quadro confuso. È giusto che all’interno dell’ambito territoriale della nuova Provincia dell’Ogliastra venga assegnata un’Asl.»

Sulle difficoltà attraversate oggi dalla sanità ogliastrina l’esponente della Giunta Solinas prosegue: «Vogliamo dare le risposte che a oggi l’Ogliastra non è riuscita ad avere, nonostante le soluzioni messe in campo. Continueremo a lavorare per garantire il diritto alla salute di un territorio che deve vedere riconosciute le proprie peculiarità e che per troppo tempo è stato trascurato».

«Non si può ignorare la richiesta di ventitré sindaci che rivendicano l’autonomia di un territorio che ha un’identità e confini ben definiti», sostiene l’assessore Todde, che proprio sui trasporti aggiunge: «Mi batterò affinché lo scalo di Arbatax sia classificato porto di rilevanza nazionale e inserito nell’Autorità del mare di Sardegna». Una difesa, quella dei porti sardi che prenderà la strada di Roma: «Martedì – aggiunge Giorgio Todde – sarò al ministero per chiedere l’immediata attivazione delle procedure di continuità marittima per la Sardegna. Non accettiamo ulteriori ritardi e siamo pronti alla mobilitazione».

L’assessore degli Enti locali ed Urbanistica Giorgio Todde.

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Sono in vigore i nuovi orari della biblioteca comunale di Bacu Abis inaugurata il 16 luglio scorso in piazza Santa Barbara, dopo 7 anni di chiusura.

La rimodulazione degli orari prevede un aumento della frequenza delle aperture pomeridiane – da una a due volte alla settimana – per venire incontro alle richieste di diversi cittadini della frazione. L’incremento del servizio nella fascia pomeridiana consente agli studenti di poter fruire delle attività della biblioteca in orari in cui non risultano impegnati nella frequenza della scuola.

Di seguito pubblichiamo i nuovi orari, definiti dallo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis) in collaborazione con il comune di Carbonia:

Lunedì: dalle ore 9.00 alle ore 12.30;
Martedì: dalle ore 15.00 alle ore 19.00;
Giovedì: dalle ore 15.00 alle 19.00;
Venerdì: dalle ore 9.00 alle 12.30.

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Il recinto delle feste, scavato tra il 1929 e il 1931 da Antonio Taramelli, e definito dal Giovanni Lilliu come luogo dedicato alla collettività, dopo degli interventi negli ultimi decenni da parte di Ercole Contu e Fulvia lo Schiavo, grazie ad un contributo statale nell’ambito dei fondi a valere sulla ripartizione della quota dell’8 per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale per l’anno 2016, è stato possibile programmare l’inizio di una prima campagna di indagine al fine di conservare, valorizzare e salvaguardare tutta l’area. La campagna di scavo è iniziata il primo ottobre del 2019 per un importo di 110.000 euro, grazie ad un progetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna che interesserà varie aree archeologiche della Sardegna.

Il progetto di scavo interesserà tutto il villaggio di Santa Vittoria, la prima parte di tale progetto è stata avviata il primo ottobre scorso e la seconda vedrà l’avvio nei prossimi mesi, grazie ad un progetto della Soprintendenza che interesserà varie aree archeologiche del Sud Sardegna.

L’area archeologica di Santa Vittoria di Serri si trova all’estremità sud-occidentale della Giara di Serri, in un’area di oltre venti ettari, solo in parte riportata alla luce a partire dal 1907 grazie alle prime campagne di scavo ad opera dall’archeologo Antonio Taramelli. Dagli studi è emerso che tale sito archeologico abbia goduto di una continuità insediativa, dal periodo nuragico fino all’età medievale, e può essere considerato un grosso e strategico centro religioso, con ampia valenza storico-culturale e artistica.

A partire dalle ore 11.30, nell’area archeologica di Santa Vittoria, verranno presentate le attività di scavo e ricerca nell’area dalla Soprintendente, la dott.ssa Maura Picciau, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, insieme alle direttrici dello scavo, le dott.sse Gianfranca Salis e Chiara Pilo, entrambe funzionare archeologhe nel medesimo ufficio, e Samuele Antonio Gaviano, sindaco di Serri.

Altra novità di questo scavo archeologico è che il cantiere archeologico è aperto al pubblico: curiosi, turisti e comunità locale potranno vedere gli archeologi al lavoro.

«Continua l’attività di indagine nel Santuario nuragico di Santa Vittoria, e stavolta con un importante scavo curato direttamente dalla Soprintendenza in una delle sue aree più belle ed affascinati, il recinto delle feste. Siamo certi che anche questa campagna contribuirà a scrivere importanti pagine di storia del territorio e della Sardegna – ha detto il sindaco, Samuele Antonio Gaviano -. In questi anni l’Amministrazione comunale ha investito tante risorse per la salvaguardia, la promozione e lo studio di uno dei siti nuragici più importanti del Mediterraneo. Pubblicazioni, scavi, restauri, eventi, opere e infrastrutture per conoscere e far conoscere sempre di più il patrimonio del nostro territorio. E altre risorse importanti sono in arrivo per i prossimi mesi con il Piano Strategico: 250mila euro per nuovi stradelli, impianto di illuminazione e restauri, e 200mila euro per l’apertura del museo del territorio.»

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«Una realtà territoriale strategica con una potenzialità notevole in grado di dare impulso al settore dei trasporti, della logistica e dei servizi. Per questo è necessario favorire il dialogo e l’interazione tra i diversi attori interessati allo sviluppo e fare sistema.»

Lo ha sottolineato Giancarlo Acciaro, presidente degli Agenti marittimi della Sardegna nell’intervento che ha aperto i lavori del convegno “Golfo degli Angeli… non dei fantasmi”, che stamattina a Cagliari ha messo insieme una qualificata platea di rappresentanti del settore marittimo e istituzionale.
«Il ruolo degli agenti marittimi è fondamentale per la capacità di ascolto dei bisogni del settore e per l’impulso alla soluzione dei problemi», ha sottolineato il presidente Giancarlo Acciaro. Che nel suo intervento non si è limitato a descrivere le criticità che limitano lo sviluppo del Golfo di Cagliari, ma soprattutto ha offerto «una prospettiva unitaria e sinergica di condivisione degli obiettivi.»
Non solo, Giancarlo Acciaro ha rilanciato la proposta di una «azione pressante per rilanciare il Golfo come hub del Mediterraneo per navi da crociera e destinazione privilegiata per mega yacht». Ma anche all’utilizzo produttivo dell’area retrostante il Porto canale di Cagliari.
Sulla stessa linea gli interventi di saluto dei sindaci di Cagliari e di Sarroch, Paolo Truzzu e Salvatore Mattana e dell’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa, che hanno posto l’accento sulla lotta alla burocrazia e sulla capacità di tradurre in azioni concrete i programmi. «Circa 55mila navi ogni anno transitano nello spazio marittimo prospiciente il Golfo, riuscire ad intercettarne anche una piccola percentuale assicurerebbe un notevole incremento a tutte le attività economiche che gravitano nel territorio», ha poi osservato il presidente Acciaro.
Di particolare interesse l’intervento del presidente della Regione Christian Solinas. «La Regione è pronta a discutere con l’Autorità di sistema per creare da subito condizioni di attrattività per lo scalo portuale», ha ribadito nel suo intervento al convegno in videoconferenza da Roma.
«Questi lavori rappresentano un importante momento di riflessione perché oggi è più che mai necessaria una forte azione di impulso per intercettare i flussi marittimi e convincere le compagnie a fare scalo nel Golfo di Cagliari», ha detto Solinas che ha aggiunto: «Abbiamo nel Golfo una risorsa unica rappresentata da un porto storico che ha il vantaggio di avere una città alle spalle, è quindi una opportunità incomparabile per i turisti. Ma abbiamo anche l’esigenza di riposizionare il traffico delle merci. E per questo apprezzo l’interesse manifestato in questa occasione da quegli operatori interessati al rilancio del Porto canale». Infine, l’indicazione: «Bacino di carenaggio, appiattimento dei vincoli e della burocrazia sono le priorità che servono al rilancio di tutti i servizi di cantieristica», ha concluso il presidente Christian Solinas.

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La Corte di Giustizia Europea ha dato ragione alla Regione Sardegna sull’affidamento diretto del servizio di trasporto ferroviario a Trenitalia, impugnato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, AGCM, davanti al Tar.

Ritenendo che non fosse necessario indire una gara, la Regione Sardegna, a seguito di una negoziazione con Trenitalia, nel 2017 le aveva affidato direttamente il servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale di passeggeri per il periodo compreso tra il 1° novembre 2017 e il 31 dicembre 2025.

L’AGCM, dietro segnalazione su presunti vizi che avrebbero inficiato il procedimento di aggiudicazione diretta, aveva però fatto ricorso al Tar sostenendo come fossero venuti meno criteri di trasparenza e parità di trattamento. Secondo l’Autorità, la Regione avrebbe dovuto mettere a disposizione degli operatori economici potenzialmente interessati tutte le informazioni necessarie per la formulazione di un’offerta commerciale e avrebbe dovuto effettuare una valutazione comparativa delle offerte motivando la scelta dell’operatore economico aggiudicatario dell’appalto.

La Corte, dando ragione alla Regione Sardegna ha sentenziato come «Le autorità nazionali competenti che intendano procedere all’aggiudicazione diretta di un contratto di servizio pubblico di trasporto di passeggeri per ferrovia non sono tenute, da un lato, a pubblicare o comunicare agli operatori economici potenzialmente interessati tutte le informazioni necessarie affinché essi siano in grado di predisporre un’offerta sufficientemente dettagliata e idonea a costituire oggetto di una valutazione comparativa e, dall’altro, ad effettuare una siffatta valutazione comparativa».

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Per i Comuni che non raggiungono l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata è prevista un’addizionale del 20% sul tributo di conferimento dei rifiuti in discarica, che affluisce in un apposito fondo regionale: «Con questo gettito – ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis – vengono finanziati gli enti locali per gli interventi di prevenzione della produzione di rifiuti previsti dai piani regionali, gli incentivi per l’acquisto di prodotti e materiali riciclati: cancelleria, oggetti di arredo, compostiere per rifiuti, ammendante compostato, mastelli/buste/calendari distribuiti alle utenze per la raccolta differenziata, materiali per le eco-feste ecc.».
Le istanze degli enti locali dovranno essere presentata entro l’8 novembre. Una parte (5.451 euro) delle risorse sarà assegnata all’Unione dei Comuni del Logudoro come rimborso parziale delle spese sostenute, dopo l’esaurimento delle risorse disponibili nella precedente annualità. Inoltre, sono disponibili anche altri 116mila euro, avanzati dal 2018, che saranno destinati a finanziare le istanze del 2019.

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Dal 3 novembre all’11 dicembre l’associazione culturale L’Alambicco, con il sostegno della Regione Sardegna organizza a Cagliari la retrospettiva cinematografica “Carlo Verdone e la dolce allegra tristezza d’autore”, dedicata a un personaggio amatissimo che ha segnato la storia del cinema italiano degli ultimi decenni. Un attore inimitabile, regista, sceneggiatore e comico al quale, il 14 dicembre, nella Sala conferenze del THotel, l’associazione culturale con sede ad Elmas conferirà con orgoglio il prestigioso Premio alla Carriera.

Nel corso della rassegna è in programma la proiezione di ben sedici film all’Hostel Marina, dai capolavori degli esordi come “Bianco, rosso e verdone” (1981), “Borotalco” e “Acqua e sapone”, per passare a “Viaggi di nozze”, “C’era un cinese in coma” fino a “Posti in piedi in paradiso” (2012). L’inaugurazione è prevista domenica 3 novembre alle 18, con la proiezione del documentario “Carlo!” alla presenza degli autori Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni.

Quella di Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni è un’interessante panoramica sul cinema di Verdone visto dal dietro le quinte, con gli attori, gli amici, la famiglia, gli aneddoti e le voci di Roma. E poi la tecnica, la capacità di osservazione, l’uso del corpo e della voce, la nascita e la psicologia dei personaggi. Tra le curiosità saranno evidenziati il gioco infinito di riflessi da cui nascono personaggi, i caratteri e le storie, il rapporto complicato con le protagoniste femminili. E poi i film e gli attori di riferimento, il rapporto con il pubblico, la casa in cui è cresciuto, l’importanza della figura paterna. Quindi gli studi al Centro Sperimentale e la formazione che abbraccia l’underground e Lo Sceicco bianco, Sergio Leone e Pietro Germi, Alberto Sordi e Jack Lemmon. Tutto questo ripercorrendo i luoghi più caratteristici del suo cinema.

Per l’introduzione ai diversi film, dalla Penisola arriveranno ospiti, critici cinematografici ed esperti tra i quali Franco Montini, Piero Spila, Carmen De Stasio, Giorgia Bruni, Cristiana Paternò, Daniela Matronola, Mario Patané.

A dare il via all’evento conclusivo il 14 dicembre al THotel sarà il concerto omaggio per piano solo del maestro Romeo Scaccia, accompagnato dalle immagini e le musiche più significative dei film di Carlo Verdone.

Dopo la consegna del Premio alla Carriera, l’attore dialogherà con il pubblico in un incontro coordinato da Alessandro Macis, presidente e direttore artistico dell’associazione L’Alambicco e dal critico cinematografico Mario Patané. Attesa sulla possibilità che venga proiettato il trailer del nuovo film “Si vive una volta sola” in uscita nelle sale nel 2020. Tutta la manifestazione sarà a ingresso libero e gratuito.

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Il consigliere regionale dei Riformatori sardi Aldo Salaris, ha partecipato questa mattina, insieme all’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, al sopralluogo presso la diga di Monte Lerno a Pattada, alla presenza, tra gli altri, dei rappresentanti del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna e di Enas.
«Oggi l’acqua è una risorsa importantissima e se da un lato non possiamo permetterci di sprecarla, dall’altro dobbiamo porre in essere tutti i rimedi affinché le opere idrauliche di cui disponiamo siano una risorsa, non un ostacolo allo sviluppo dei territori.»
«Ho sollecitato le azioni di messa in sicurezza dell’infrastruttura perché conosco da vicino le necessità dei Comuni e del territorio fornito dalla diga. Oggi registro la volontà della Regione di andare quanto più possibile incontro alle necessità della popolazione e dei soggetti coinvolti nella gestione e fruizione del bene acqua. L’avvio del bando di progettazione per la messa in sicurezza della diga, cui seguirà l’avvio dei lavori – ha concluso Aldo Salaris -, consentirà finalmente di porre rimedio alla situazione.»

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«Abbiamo il dovere di garantire la sicurezza delle opere pubbliche, in particolar modo di quelle ritenute strategiche. La diga di Monte Lerno, che sarà oggetto a breve di un bando di progettazione per la messa in sicurezza, fa parte di queste dato che fornisce l’acqua per gli usi civici della popolazione dell’Unione dei Comuni del Logudoro e viene utilizzata per alimentare la rete idrica del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna per la Piana di Chilivani.»
Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, nel corso del sopralluogo di questa mattina, a Pattada, alla presenza dei rappresentanti del Consorzio di bonifica del Nord Sardegna, dell’Ente acque della Sardegna, Enas, che gestisce la diga.

L’infrastruttura, realizzata tra il 1971 e il 1980 ma collaudata solo nel 2002, presenta importanti criticità che non la rendono conforme ai parametri di sicurezza fissati dall’Ufficio dighe nazionale, tanto da non poter contenere il volume di risorsa idrica per la quale è stata realizzata, costringendo il gestore all’apertura delle paratoie nel momento stesso in cui il livello d’acqua supera la soglia di sicurezza con una evidente dispersione di risorsa nell’ambiente. Una situazione che lo stesso assessore definisce “insostenibile”: «Come regione non possiamo più permetterci di sprecare l’acqua, al contrario dobbiamo mettere in atto  comportamenti e politiche improntati al risparmio della risorsa idrica, nel rispetto dell’ambiente. A breve partirà il bando di progettazione per la messa in sicurezza dell’opera – ha concluso Roberto Frongia – con l’obiettivo di arrivare alla consegna dei lavori entro l’estate e al completamento dei lavori entro il 2021».

I lavori di messa in sicurezza statica dello sbarramento serviranno per portare la diga – passata nel 2008 dalla gestione del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna alle gestione dell’Enas – alla capienza per la quale è stata progettata o, perlomeno, nel frattempo, ad una soglia intermedia tra gli attuali 34,20 e i 72 milioni di metri cubi, ritenuta sufficiente per assicurare almeno due anni di tranquillità sia per gli usi civici sia per l’irrigazione della Piana.

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«Questa ricorrenza è anche l’occasione per realizzare un bilancio dell’attività del Corpo forestale e ringraziare il suo personale per l’impegno e il sacrificio, in particolare durante la campagna antincendi, ma anche nelle altre attività istituzionali a tutela dell’ambiente e del territorio della Sardegna.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, a Nuoro, durante la cerimonia per la celebrazione del 174° anniversario dell’istituzione dell’Amministrazione forestale in Sardegna e del patrono dei forestali, San Giovanni Gualberto. La Giunta regionale, con una delibera dello scorso 10 ottobre, ha istituzionalizzato la ricorrenza, confermandone l’utilità ed il valore, anche come opportuna occasione di incontro e di rinsaldamento dello spirito di corpo per il personale del Corpo regionale. Questa mattina, dopo aver deposto una corona nella chiesetta di San Giovanni Gualberto, sul Monte Ortobene, è stata celebrata la Santa Messa nella chiesa di San Giuseppe. Nell’Auditorium poi, dopo gli interventi dei rappresentanti istituzionali e del comandante del Corpo forestale, Antonio Casula, sono stati consegnati alcuni encomi solenni al personale della Forestale che si è distinto in attività di rilievo.

«Il Corpo forestale dà il senso di sovranità della Sardegna – ha detto il vice presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda, che ha portato il saluto del presidente Solinas -. Più è autonomo, maggiore è la sua capacità di intervento per la tutela e la salvaguardia, nonché per valorizzare e proteggere le bellezze naturali del nostro territorio. In un quadro generale di tutela della sardità che riguarda anche il campo ambientale.»

«In questi mesi, ho deciso di rendermi conto di persona della realtà del Corpo, visitando ispettorati e stazioni – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. Ora stiamo lavorando ad una sua riforma organica, predisponendo la bozza di un disegno di legge. Ci confronteremo con le parti interessate prima di arrivare in Consiglio Regionale con una proposta definitiva.»