18 September, 2024
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“Non siamo in fuorigioco”. È lo slogan della ricerca avviata da Unicef Italia nell’ambito del progetto denominato “Neet Equity”, che ha tracciato un identikit dei ragazzi di Carbonia che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. «Si tratta di una fascia importante della nostra società che deve essere supportata mettendo in campo politiche attive, di partecipazione e inclusione – ha detto il sindaco Paola Massidda -. L’attenzione della nostra Amministrazione comunale verso il mondo giovanile è forte e costante. Lo dimostra anche la recente attivazione del nuovo Centro Eurodesk, uno sportello che eroga servizi qualificati di informazione, formazione e aggiornamento sulle politiche e sui programmi messi in campo dall’Unione europea in favore della gioventù».

Come ha precisato l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera, «spesso i neet sono ragazzi dotati di elevate per quanto inespresse potenzialità. Talenti con idee, aspettative e sogni che dobbiamo cercare di valorizzare costruendo con loro percorsi e spazi di ascolto e condivisione».

Il progetto di Unicef Italia e del ministero della Gioventù, “Neet Equity” – lanciato nel 2018 e la cui conclusione è prevista nel 2020 – ha visto la partecipazione dei comuni di Carbonia, Napoli e Taranto e il coinvolgimento degli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti di Istruzione Superiore. Ragazzi che si trovano spesso nella difficile transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro.

I primi risultati del progetto verranno presentati domani, venerdì 25 ottobre, alle ore 11.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma. Per l’Amministrazione comunale saranno presenti il sindaco Paola Massidda e l’assessore delle Politiche giovanili, Loredana La Barbera.

“Neet Equity” è un progetto selezionato dal dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale nell’ambito dell’Avviso “Prevenzione e contrasto al disagio giovanile”.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha emesso un’ordinanza – la n. 252 del 23 ottobre 2019 – che prevede l’istituzione di nuovi stalli riservati ai disabili nelle strade urbane della città.

«L’obiettivo è favorire la mobilità dei soggetti deboli e delle persone diversamente abili tramite la concessione e disponibilità di nuovi spazi riservati alla sosta dei veicoli con esposto l’apposito contrassegno per disabili. Si tratta di un provvedimento che mira a dare risposte alle richieste pervenute all’ufficio della Polizia Locale da parte di cittadini con difficoltà deambulatorie», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

Il sindaco ha ordinato l’istituzione di tre nuovi parcheggi riservati ai disabili nelle seguenti strade urbane:
• Via Giovanni Maria Angioy presso il numero civico 12;
• Via Santa Caterina presso il numero civico 56;
• Via Trieste presso il numero civico 22.

«A breve l’Ufficio Tecnico Comunale – Settore Manutenzioni provvederà all’installazione e alla manutenzione della segnaletica stradale conformemente alle norme tecniche prescritte dal Codice della Strada e dal Regolamento di esecuzione», ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai.

I cartelli sistemati negli stalli riservati ai disabili dal comune di Sassari. Un’idea anche per il comune di Carbonia.

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Una riforma complessiva dei Consorzi di Bonifica a partire da una rivisitazione della normativa vigente. E’ la richiesta avanzata da tutti i rappresentanti dei Consorzi della Sardegna sentiti questa mattina dalla Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale.

«Le modifiche apportate dalla legge 48 del 2018 alla precedente disciplina (legge n.6 del 2008) hanno creato situazioni di confusione che si ripercuotono sui servizi offerti all’agricoltura – ha detto Pietro Zirattu presidente dell’Anbi, l’associazione che riunisce tutti i Consorzi di Bonifica dell’Isola – tra queste il passaggio di competenze nella gestione delle dighe e negli interventi di infrastrutturazione del sistema irriguo. Occorre avere un quadro normativo chiaro. I Consorzi, insieme alle associazioni agricole, hanno elaborato una proposta. Siamo pronti a un confronto con la Regione che permetta di migliorare i servizi in agricoltura.»

Criticità e disagi vengono segnalati da tutti i territori. I presidenti dei Consorzi della Sardegna Meridionale, Nurra, Nord Sardegna, Gallura ed Ogliastra ed il Commissario del Consorzio di Oristano li hanno elencati nel dettaglio alla Commissione presieduta da Piero Maieli. Tra questi la necessità di un’accelerazione nelle procedura per la stabilizzazione dei lavoratori precari, l’esigenza di una congrua dotazione finanziaria per gli interventi di manutenzione straordinaria della rete irrigua, un piano per l’accorpamento e il riordino fondiario.

I presidenti dei Consorzi hanno poi illustrato alcune specifiche situazioni di emergenza.  Come il mancato collaudo dell’impianto per il riutilizzo delle acque reflue a Sassari, opera terminata e mai entrata in funzione. A differenza di quella della Gallura, indicata come esempio virtuoso del riciclo delle acque. Il Consorzio gallurese è pronto a mandare avanti un progetto analogo nella fascia costiera Santa Teresa-Palau, a patto che dalla Regione arrivino i finanziamenti richiesti.

In Ogliastra e nei sub comprensori del Nord Sardegna (Chilivani, Perfugas e Bassa Valle del Coghinas) il principale problema per gli agricoltori è rappresentato dalle difficoltà  di approvvigionamento idrico. Dai Consorzi sono arrivate richieste specifiche: lo sblocco di 5 milioni di euro per ampliare le aree irrigue in Ogliastra nei territori di Cardedu e Barisardo, un intervento di ristrutturazione della diga di Pattada, collaudata per 72 milioni di metri cubi nel 2002 e oggi, a causa di problemi strutturali,  con un invaso autorizzato di appena 34 milioni.

L’operato dei Consorzi, ma questo è un fatto noto da tempo, deve inoltre scontrarsi con l’obsolescenza delle reti irrigue. Gli impianti, costruiti nella stragrande maggioranza dei casi negli anni 50-60, sono ormai arrivati a fine ciclo. I continui interventi di manutenzione costano alla Regione decine di milioni di euro. «Servirebbe un piano straordinario per il rifacimento della rete che però richiederebbe un’ingente quantità di denaro – ha aggiunto Pietro Zirattu – intanto però si potrebbe intervenire per abbattere i costi dell’energia, magari con progetti di utilizzo delle rinnovabili. L’obiettivo finale deve essere sempre quello di dare acqua agli agricoltori a costi accessibili».

Il presidente Piero Maieli, ha assicurato il massimo impegno della Commissione: «E’ nostra intenzione procedere a una riforma complessiva del settore, nelle prossime settimane convocheremo anche i vertici di Enas, dei Distretti irrigui e le associazioni di categoria per ascoltare altri suggerimenti e proposte».

Successivamente la Commissione ha ascoltato anche i rappresentanti dell’associazione dei produttori di carciofi di Ittiri che da tempo lamentano continui disservizi nell’erogazione dell’acqua per i campi.

«La Regione aveva finanziato un intervento di 2,2 milioni di euro su una vecchia condotta del Bidighinzu per l’irrigazione della Valle dei Giunchi, quegli interventi non sono stati ancora portati a termine – ha spiegato il presidente dell’Associazione Salvatore Sanna – la nostra è una zona dove si produce un carciofo di altissima qualità, molto apprezzato nei mercati del Nord Italia. Potremmo produrre di più e meglio ma non possiamo farlo senza certezze.»

Agli agricoltori ha dato rassicurazioni Pietro Zirattu, questa volta nella veste di presidente del Consorzio della Nurra: «I lavori erano stati assegnati a Enas e poi girati al nostro Consorzio. Difficoltà burocratiche hanno impedito finora di portare a termine l’intervento – ha concluso Pietro Zirattu – adesso la situazione si è finalmente sbloccata. Interverremo nei punti critici della condotta per risolvere l’emergenza. Contestualmente presenteremo il progetto  per il rifacimento complessivo dell’infrastruttura idrica. I primi lavori cominceranno al più presto».

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La XVIII edizione del Premio Fabrizio De André registra il suo record di iscrizioni. Al 20 ottobre, data di chiusura delle iscrizioni online, il numero complessivo dei progetti artistici partecipanti al Premio Fabrizio De André 2019 è di ben1190, il maggiore di sempre per il Premio dedicato al grande cantautore genovese che quest’anno giunge alla sua diciottesima edizione. Per l’inatteso quanto vasto numero di iscritti, al fine di consentire alla direttrice artistica Luisa Melis di valutare con attenzione ogni proposta ricevuta, la fase di ascolto e selezione verrà quindi prolungata di qualche giorno. Gli artisti che accederanno alle semifinali del Premio Fabrizio De André 2019 verranno annunciati non più in data 4 novembre, bensì il prossimo 25 novembre.

Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus, supportato da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, organizzato da iCompany, con la direzione artistica di Luisa Melis, il Premio Fabrizio De André ha come scopo quello di stimolare, presso autori, compositori, interpreti ed esecutori esordienti, una creatività sperimentale, libera da tendenze legate alle mode del momento, al fine di favorire l’originalità e di ricercare e promuovere nuove forme di cantautorato, scrittura e pittura contemporanea.

Le iscrizioni – totalmente gratuite – sono rimaste aperte da lunedì 15 luglio 2019 a domenica 20 ottobre 2019.

Le semifinali si svolgeranno a Roma nei mese di dicembre 2019, mentre la finale nazionale è fissata per il 16 gennaio 2020 all’Auditorium Parco della Musica, a Roma.

Il Premio Fabrizio De André si sviluppa in tre sezioni: Musica, Poesia, Pittura.

Faranno parte della giuria del Premio Fabrizio De André 2019:
Dori Ghezzi (Presidente di giuria), Luisa Melis (Direzione Artistica del Premio Fabrizio De André), Massimo Bonelli (iCompany e Concerto Primo Maggio), Dario Salvatori (giornalista e presentatore), Fausto Pellegrini (Rai News), Federico Durante (Billboard), Marco Gallorini (Woodworm), Marta Venturini (produttrice), Mattia Marzi (Rockol), Michele Moramarco (saggista, scrittore e autore musicale), Paolo Talanca (Il Fatto Quotidiano), Riccardo De Stefano (Exitwell), Silvia Boschero (Radio2), Vincent Messina (discografico, produttore), Diletta Parlangeli (giornalista), Enrico Schleifer (RadUni), Rossella Diaco (conduttrice RAI), Piero Cademartori (editore), Vincenzo Costantino Cinaski (poeta) e Roberto Sironi (pittore, musicista, scrittore).

Al vincitore assoluto della sezione Musica verrà attribuito il Premio SIAE Fabrizio De André che prevede la produzione di un brano e del relativo videoclip per la canzone che si sarà aggiudicata la vittoria.

Il vincitore avrà anche l’opportunità di siglare un contratto discografico con Sony Music Italia e riceverà un contributo da parte di Nuovo IMAIE (pari ad € 15.000,00) per la realizzazione di un live tour di almeno 8 concerti sul territorio nazionale.

Per le sezioni Pittura e Poesia la giuria sceglierà un adeguato numero di opere alle quali saranno date lettura e visibilità durante le diverse fasi del Premi.

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«Oggi nelle Commissioni II e V è stato raggiunto un ottimo risultato. La risoluzione proposta dall’opposizione è stata approvata con ampia condivisione e servirà per risolvere, speriamo definitivamente, i problemi sorti con l’approvazione delle graduatorie per i contributi della L.R 7/55 di quest’anno. Ora occorre impiegare maggior trasparenza ed adottare alcuni correttivi sulla gestione effettuata recentemente su questo finanziamento, affinché tutte le richieste idonee presentate dai piccoli comuni e dagli organizzatori degli eventi inseriti nei cartelloni tematici possano trovare le legittime coperture finanziarie, e perché non vi siano, viceversa, erogazioni di denaro pubblico in favore di soggetti privi dei requisiti minimi per l’accesso ai bandi regionali.» 

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali d’opposizione componenti delle Commissioni II e V.

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La Sardegna sul secondo gradino del podio nel Sud Italia per raccolta differenziata pro capite di carta e cartone, con 51,6 kg/abitante, un dato di gran lunga superiore alla media della macro area di riferimento che si ferma a 38,1 kg/abitante. Tuttavia, il confronto con quella nazionale (56,3 kg/ab) indica che i margini di miglioramento sono ancora molto ampi. E’ quanto emerso dal 24° rapporto nazionale presentato da Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica. La Sardegna ha registrato quest’anno un +3,2% rispetto al 2017: le tonnellate di carta e cartone raccolte ammontano a oltre 86 mila, rispetto alle circa 83mila dello scorso anno (oltre 3mila tonnellate in più).

La provincia più virtuosa è quella di Sassari, che raggiunge un pro capite di 51 kg/abitante e registra anche il maggior tasso di crescita della regione: + 7,2%, ma tutte le aree della regione crescono rispetto al 2017.

In generale, è in aumento la sensibilità nei confronti della tutela ambientale da parte dei cittadini sardi. Carta e cartone raccolti attraverso le raccolte differenziate rappresentano l’11,5% del totale dei rifiuti urbani raccolti nella regione. Dietro ai buoni risultati raggiunti però non c’è solo l’impegno a differenziare, ma anche un sistema di gestione efficace ed efficiente, capace di garantire, attraverso la rete di impianti e la logistica il ritiro e l’avvio a riciclo di carta e cartone.

«Al Sud, che da solo contribuisce al 50% dei nuovi volumi nazionali, sono stati raccolti i frutti delle risorse investite negli ultimi anni – dichiara Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -. Il +3,2% registrato dalla Sardegna si inserisce in un quadro di crescita che riguarda tutto il Meridione e conferma il trend positivo dello scorso anno. Questo anche grazie all’importante ruolo sussidiario svolto da Comieco che, a fronte del materiale cellulosico proveniente da raccolta differenziata e dato in gestione al Consorzio nel 2018, ha riconosciuto oltre 3 milioni di euro in corrispettivi economici ai 162 Comuni sardi in convenzione.»

In 21 anni di operatività del sistema consortile, i Comuni italiani hanno ricevuto complessivamente da Comieco oltre 1,6 miliardi di euro in corrispettivi economici a sostegno della raccolta differenziata di carta e cartone: risorse importanti che hanno contribuito alla crescita e alla sempre maggiore efficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani.

A livello nazionale, il rapporto ha fotografato una situazione molto positiva: 3,4 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte nel 2018, con un aumento complessivo del 4%, pari a + 127.000 tonnellate, rispetto al 2017, distribuito in tutte e 3 le macroaree con particolare evidenza al Sud e al Nord.

 

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I tempi per la soluzione della vertenza si allungano sempre più ed allora i lavoratori dell’Eurallumina di Portovesme rilanciano la mobilitazione generale con un’assemblea generale convocata per lunedì 28 ottobre, a partire dalle 8.30, davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari.

«Attraverso la conclusione del procedimento autorizzativo, dopo oltre 5 anni di lotta, impegno e sacrifici, passa la garanzia della realizzazione del progetto di ripresa produttiva, con le importanti ricadute in termini di investimenti, occupazionali, economiche e sociali – si legge in una nota della RSU Eurallumina -. Esiti negativi e/o tardivi, causerebbero il vanificarsi di questo scenario che coinvolge 1.450 persone tra diretti, indiretti e indotto, ai quali vanno sommati i nuclei familiari, oltre alle sinergie con le altre aziende, che verrebbero meno e che basano  il loro riavvio sulla ripresa produttiva di Eurallumina, primo anello della filiera, con altre migliaia di lavoratori a rischio. Il primo risultato sarebbe il licenziamento collettivo di tutti i lavoratori Eurallumina e dell’attuale indotto, con il conseguente dramma che colpirebbe le famiglie coinvolte e il già martoriato territorio.»

«Per queste motivazioni – conclude la RSU Eurallumina – per il tempo a disposizione in scadenza, avendo ormai i giorni contati, ognuno dovrà fare la sua parte! Ora o mai più! Tutte le operatività all’interno dello stabilimento verranno sospese, escluse le Emergenze, Sicurezza, Tari ed Attività non differibili».

L’assessorato regionale degli Enti locali stamane ha posto fine alla querelle tra i comuni di Buggerru e Iglesias sulla valorizzazione della spiaggia di Cala Domestica. Lo ha comunicato Laura Cappelli, sindaco di Buggerru, con un post pubblicato su Facebook.

«Le spiagge appartengono ai territori, compito dei Comuni è valorizzarle e renderle fruibili. Per la spiaggia di Cala Domestica, questo compito verrà svolto, come è sempre stato, dal comune di Buggerru – ha scritto Laura Cappelli -. Stamattina, in un incontro tra assessorato Enti locali, comune di Buggerru e comune di Iglesias si è posto fine una vicenda paradossale. La spiaggia di Cala Domestica, lo dice la legge istitutiva del comune di Buggerru e da oggi lo conferma la Regione Sardegna, è ubicata, SENZA OMBRA DI DUBBIO, nel nostro Comune. Tutto è bene quel che finisce bene.»

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L’Ogliastra è un territorio omogeneo con una propria specificità e identità e ha necessità di una Provincia, un ente intermedio che possa garantire i servizi necessari per la popolazione. Lo hanno chiesto i sindaci del territorio, sentiti stamattina in audizione dalla commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega).

«La riforma degli enti locali dovrà partire, come stiamo facendo, dall’ascolto delle esigenze e problematiche delle diverse realtà territoriali – ha affermato Pierluigi Saiu – non sarà una competizione tra territori che mai metteremo l’uno contro l’altro. E’ necessario cambiare il quadro normativo, che non è più quello del 2016, e la nuova riforma individuerà per tutti la giusta rappresentanza. Questa Commissione, in cui sono presenti molti amministratori ed ex amministratori locali, ha una particolare sensibilità – ha aggiunto il presidente della Commissione – verso i problemi con cui si scontrano ogni giorno i sindaci e le loro comunità.»

I primi cittadini hanno rivolto un appello alla Commissione e al Consiglio regionale affinché non ragionino soltanto sui numeri, ma sulle necessità di un territorio che ha grossi problemi e che rappresenta una parte di Sardegna fatta di uomini, di tradizioni, di cultura e che ha già dimostrato di sapersi autogovernare. I sindaci, hanno ringraziato per la sensibilità dimostrata il presidente della Commissione, tutti i commissari, il primo firmatario della proposta di legge per l’istituzione della provincia Ogliastra, Salvatore Corrias (Pd), e l’assessore regionale dei Trasporti Giorgio Todde, presente come rappresentante del territorio, il quale ha condiviso la necessità che l’Ogliastra abbia il suo ente intermedio. I primi cittadini hanno, inoltre, esortato la Commissione a non avere fretta perché è necessario arrivare a un testo che risolva i problemi delle comunità, che parta dalle funzioni che si vogliono attribuire agli enti intermedi e che crei una collaborazione a 360 gradi con tutti gli attori coinvolti.

«In Ogliastra le emergenze sono sotto gli occhi di tutti – ha affermato Salvatore Corrias -, dalla sanità, all’istruzione, ma anche ai collegamenti con le altre zone dell’Isola: le Unioni dei comuni non hanno funzionato e l’istituzione della provincia Ogliastra è l’unica soluzione.»

Un’apertura alle richieste presentate dai primi cittadini è arrivata dal consigliere Giovanni Satta, del Psd’Az, e dal capogruppo della Lega, Dario Giagoni, che hanno garantito massima attenzione ai problemi del territorio ogliastrino. Sul tema delle Unioni dei Comuni è intervenuto, poi, il vice presidente della Commissione, Diego Loi (Progressisti), che ha esortato la Commissione a inserirle in un ragionamento complessivo, perché rappresentano una grande occasione di crescita democratica del territorio. D’accordo a lasciare la scelta di associazione tra amministrazioni locali anche Massimo Zedda, che ha ribadito la necessità di procedere alla Riforma degli enti locali insieme a quella della Regione, a cui attribuire funzioni di programmazione e controllo, delegando alle Province e ai Comuni i poteri, il personale e le risorse per garantire i servizi necessari ai cittadini.

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Serri è il settimo Comune che entra a “far parte della famiglia” di Sa die de is saboris antigus in is bias de su trigu, giunta quest’anno alla sua settima edizione. Si parte con il primo appuntamento il 3 novembre con Gergei, segue Selegas il 10 novembre, Siurgus il 17, Serri il 24, Suelli il 1 dicembre, Guasila l’8 dicembre e chiude Nurri il 22 dicembre.

La manifestazione nasce come evento enogastronomico per promuovere i prodotti tipici e per far conoscere le piccole realtà dei paesi dell’isola.

Per presentare il programma della manifestazione è convocata una conferenza stampa che si terrà martedì 29 ottobre 2019, alle 10.30, nella sala al sesto piano dell’assessorato regionale del Turismo, in viale Trieste 105, a Cagliari.

Saranno presenti i sette sindaci dei paesi coinvolti nella manifestazione e l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.