18 September, 2024
Home2019 (Page 165)

[bing_translator]

Federico Fubini, editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera, inaugurerà la decima edizione della manifestazione “I libri aiutano a leggere il mondo – Skillellé” (dove Skillellé, in gergo cagliaritano, significa ragazzino). Un esordio dal forte impatto etico e civile, grazie a un tema che costituisce uno dei nervi scoperti della contemporaneità del nostro paese: la forte crisi identitaria italiana nei confronti dell’Europa. Le riflessioni del giornalista Federico Fubini, raccolte nel saggio intitolato Per amor proprio – Perché l’Italia deve smettere di odiare l’Europa (e di vergognarsi di se stessa), saranno presentate giovedì 24 ottobre, alle ore 18.30, negli spazi della Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, Cagliari. Ad essere chiamata in causa da Federico Fubini è un’idea differente di Europa, una presenza italiana che recuperi il senso della dignità e la consapevolezza di sé. Una comunità che si fermi a indagare il proprio senso di appartenenza e che sappia interrogarsi, senza arroganze o complessi di inferiorità, su quale significato oggi abbia autenticamente assunto la parola “identità”. A introdurre e moderare l’incontro, il giornalista Rai Paolo Piras.

Federico Fubini è, dunque, il primo ospite della manifestazione, firmata dall’associazione Malik, dedicata allo sguardo dei più giovani, nel tentativo di aiutarli a diventare protagonisti delle loro scelte e a mettersi in gioco. Per farlo, durante due mesi fitti fitti di incontri, una pattuglia di scrittori, giornalisti, blogger, nutrizionisti e artisti – da Mauro Covacich, a Claudia De Lillo, Giovanni Bietti, Daniel Lumera, Giorgio Vasta, Telmo Pievani – che dal 24 ottobre, fino al 21 dicembre, graviterà in città mettendo al centro la cultura e l’invito alla lettura.

Una rassegna che cresce assieme al suo pubblico e che si confronta sui temi del contemporaneo con gli occhi e lo stupore dell’adolescenza. Territorio di riferimento sarà principalmente quello di Cagliari, ma in una prospettiva di area più vasta, con azioni integrate pensate in ben sedici comuni della Città Metropolitana, il cui obiettivo è quello di creare una rete diffusa di presidi culturali, a partire dalle biblioteche di pubblica lettura alle biblioteche scolastiche, con le quali si intende costruire un senso autentico di cittadinanza metropolitana. Adolescenti e famiglie (ma non solo) visti non più come semplici beneficiari di progetti e contributi, ma al contrario reali co-produttori di idee e programmi culturali da realizzare e godere assieme alla città intera, una platea di donne e uomini sempre più attenta alle nuove sfide culturali della modernità.

[bing_translator]

C’è già il tutto esaurito per Teresa Mannino, attesa a Cagliari il 28 marzo del prossimo anno, con il suo spettacolo “Sento la Terra girare”, in scena all’Auditorium del Conservatorio: i biglietti posti in prevendita l’altro lunedì (14 ottobre), infatti, sono andati a ruba nel giro di pochi giorni. La cooperativa Vox Day, organizzatrice dell’appuntamento nel capoluogo sardo, d’intesa con il management dell’attrice siciliana, ha dunque aggiunto una replica per l’indomani, domenica 29 marzo, sempre all’Auditorium del Conservatorio, con inizio alle 19.00.
Fortemente legata alla natia Sicilia, con una laurea in filosofia e un bagaglio di studi di teatro a Milano, sua città d’adozione, Teresa Mannino coniuga nella sua comicità una raffinata tecnica attoriale con una spontanea e originale capacità di improvvisazione. Il suo percorso artistico si snoda tra palcoscenico e piccolo schermo, radio e cinema per approdare a un mondo fatto di storie, emozioni e testimonianze che, dalla Sicilia, attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande Nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata.
In “Sento la terra girare”, che ha debuttato a gennaio dell’anno scorso, Teresa Mannino esce fuori da un armadio, dove è rimasta chiusa per mesi, anni, e racconta con il suo inconfondibile tocco ironico, attento, disincantato e mai banale, la disattenzione e l’indifferenza di noi uomini nei confronti del nostro pianeta.

[bing_translator]

Ogni anno sono decine i sinistri registrati sulle strade provinciali a causa dall’attraversamento improvviso della  fauna selvatica e altrettanti episodi avvengono senza essere segnalati dai conducenti coinvolti. Per far fronte a questa emergenza, come previsto dai piani di controllo della fauna selvatica, l’Amministrazione Provinciale di Sassari sta procedendo ad installare, su alcuni tratti stradali, innovativi dispositivi per la prevenzione degli incidenti che attraverso centraline di segnalazione e messaggi luminosi e sonori, eviti il passaggio in strada di animali selvatici e allerti gli automobilisti dell’eventuale pericolo.

Il sistema basato su tecnologia radar e sensori termici, completamente autonomo dal punto di vista energetico, riesce ad individuare la presenza di un animale in prossimità al bordo stradale, potenzialmente pericoloso per l’incolumità di chi viaggia, attivando una segnalazione luminosa che avvisa l’automobilista del rischio imminente, invitandolo a rallentare. Se l’automobilista non dovesse rallentare, si mette in funzione un sistema di dissuasione acustica per fare allontanare l’animale. Il segnale acustico che viene attivato riproduce l’abbaiare di un gruppo di cani, con i rumori di una battuta di caccia al cinghiale, e ha la funzione di spaventare la fauna selvatica.

«Al momento – comunica il Settore ambiente della provincia di Sassari -, i sistemi di prevenzione sono stati installati su due tratti stradali, in particolare uno sulla strada S.P. 34 per Stintino in prossimità delle saline e l’altro sulla strada S.P. 54 in prossimità della piana di Sant’Imbenia e dell’area demaniale delle “Prigionette”, all’interno del Parco di Porto Conte ad Alghero. Sulla strada per Stintino, il sistema è stato introdotto per ridurre gli incidenti provocati soprattutto dalla presenza di cinghiali, visto il loro numero e la propensione, sempre più accentuata, ad attraversare le strade per spingersi nelle zone abitate, mentre nella strada per Capo Caccia il sistema sarà utile soprattutto per prevenire gli incidenti provocati dalla presenza dei daini oltre a quella dei cinghiali.»

I sistemi sono doppiati su ogni strada in modo che possano intervenire in ogni senso di marcia e si attivano solo quando c’è un reale rischio di impatto con il veicolo, questo per evitare processi di assuefazione degli automobilisti e della fauna alla presenza delle segnalazioni semaforiche e/o acustiche.

I dispositivi testati nell’ambito di un progetto comunitario denominato “Life Strade”, sono da tempo impiegati con successo lungo le strade di 5 province italiane, coinvolte nel progetto, nelle regioni Marche, Toscana ed Umbria.

Tutte le attività dei sensori vengono trasmesse in tempo reale alla Provincia attraverso una piattaforma informatica che permette di monitorare a distanza il corretto funzionamento del sistema, i sinistri evitati grazie all’attivazione dei dispositivi oltre alla rilevazione dei dati riferiti a tutti gli animali registrati dai sensori, dati utili per migliorare la gestione della fauna selvatica sul territorio.

[bing_translator]

Si sono tenuti dal 18 al 20 ottobre scorso i primi corsi e audizioni presso il Palafiori di Sanremo per la nuova edizione di Area Sanremo. Sotto la direzione artistica di Massimo Cotto e presieduta da Vittorio De Scalzi, la giuria composta da Teresa De Sio, Petra Magoni, Andy Bluvertigo e Gianni Testa, ha esaminato già oltre 300 giovani artisti.
Le iscrizioni si sono chiuse ieri, lunedì 21 ottobre, con 850 ragazzi partecipanti in totale, ciò significa che per il prossimo turno, dal 25 al 27 ottobre, la commissione vedrà ancora 450 artisti. La fase finale si terrà invece dall’8 al 10 novembre, in cui si decreteranno gli 8 vincitori, da cui poi la commissione Rai sceglierà i due partecipanti alle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2020. Da ricordare anche la media partnership stretta con Rai Radio 2, già radio partner ufficiale del Festival.
Il presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica Livio Emanueli dichiara: «Abbiamo avuto un numero davvero significativo di iscritti e abbiamo chiesto alla commissione un lavoro straordinario. Ci abbiamo messo tutti il massimo impegno, sia in termini di struttura che di giuria appunto, e non possiamo che essere soddisfatti dei risultati ottenuti. Al centro di questo evento ci stanno i ragazzi, abbiamo cercato di gestire al meglio i flussi degli iscritti in segreteria, ma anche a livello di corsi e audizioni, per riuscire a fornire loro un servizio adeguato in quanto professionisti. Nella prossima edizione siamo sicuri di fare ancora meglio!»

[bing_translator]

Venerdì 25 ottobre al Teatro San Francesco di Tortolì, alle ore 18.00, verrà presentato il libro “Il campo degli asfodeli”, di Franco Mannoni. L’autore ritorna al romanzo con un memoir ricco di suggestioni che tratteggia il profilo di un’epoca fondamentale per la storia recente.

Un racconto di storie umane, emozioni, eventi e sentimenti, per non dimenticare, per lasciare la testimonianza di ciò che è stato e di ciò che saremmo potuti essere. Con “Il campo degli asfodeli”, Franco Mannoni, dopo il successo di “Se ascolti il vento”, ci riporta indietro di alcune decine di anni che, letti con il metro tumultuoso di oggi, sembrano quasi secoli. Un tempo, quello descritto nel libro, burrascoso, denso di fermenti, alcuni sfociati in tragedie, altri in belle pagine di progresso. Sullo sfondo una speranza, quella del cambiamento, dal particolare punto di vista dell’autore – prima come dirigente scolastico, poi come politico – che riflette sui drammi e le trasformazioni della società in cui è immerso e il cui epicentro, per quanto gli concerne, è una città molto particolare: Nuoro. Pagina dopo pagina si riscoprono tensioni, paure, entusiasmi, personaggi che hanno fatto di quell’epoca un momento irripetibile, nel bene e nel male. Tra grandi, medi e piccoli protagonisti, Franco Mannoni disegna a tutto tondo quello che siamo stati, quello che saremmo voluti divenire e quello che in realtà siamo diventati. Nel rievocare le proprie esperienze, l’autore tratteggia il profilo di un’epoca fondamentale per la storia recente.

[bing_translator]

I rappresentanti di Legambiente Sardegna Annalisa Colombu (presidente regionale) e Vincenzo Tiana (presidente del comitato scientifico regionale), hanno consegnato al presidente della Regione Christian Solinas il documento scaturito dalla conferenza dello scorso 7 ottobre che ha visto la partecipazione di numerosi esperti.

Legambiente ribadisce che per affrontare l’Emergenza Cambiamenti Climatici, occorre «accelerare la transizione energetica. La Sardegna non deve perdere le opportunità economiche e di nuova occupazione possibili con la nuova politica europea per il clima. Regione, imprese e sindacati elaborino una proposta per un nuovo modello di sviluppo sostenibile per l’Isola».

La prospettiva della decarbonizzazione – secondo Legambiente Sardegna – «impone un programma innovativo che investe in primis le scelte energetiche del passato ed in generale il modello di sviluppo della Sardegna e per queste ragioni», e l’associazione ambientalista «rivolge un appello alla Regione per accelerare la transizione climatica e sociale, con un progetto che indirizzi le risorse della nuova programmazione UE per le comunità interessate al phase-out del carbone e per creare lavoro attraverso investimenti in riconversione delle zone industriali inquinanti, rinnovabili, efficienza del settore edilizio e sistemi di accumulo idraulico ed elettrico».

La prospettiva obbligata per la Sardegna, per Legambiente Sardegna, è l’applicazione ancora più rigorosa del PNIEC Piano Nazionale Integrato Energia Clima proprio per le opportunità che si possono aprire.

«Ai sindacati diciamo che comprendiamo la giusta difesa dei posti di lavoro, che il processo obbligato, necessario ed urgente di decarbonizzazione non lo devono pagare i lavoratori ma è indispensabile che la Sardegna affronti con un ruolo attivo la sfida della innovazione energetica per riconvertire il comparto produttivo e creare anche nuova occupazione – sostengono i rappresentanti di Legambiente Sardegna -. Pertanto ai sindacati proponiamo l’apertura di un momento di confronto, per delineare insieme delle alternative di sviluppo.»

Legambiente Sardegna ribadisce il no al metano GNL come prospettiva di lungo periodo, «anche perché il GNL sì, ci renderebbe dipendenti da altri territori, e allora si svuota di senso l’investimento nella dorsale. I depositi costieri possono fornire il GNL per gli usi industriali e civili, favorendo anche lo sviluppo della filiera del biometano, in un contesto di maggiore elettrificazione e decarbonizzazione del sistema energetico regionale».

[bing_translator]

Doppio appuntamento questa settimana, a Cagliari, per l’VIII Festival degli Strumenti Antichi, manifestazione organizzata dalla Sezione Interdipartimentale di Musica Antica del Conservatorio di Cagliari, dietro la supervisione del docente Attilio Motzo.
Sabato (26 ottobre), alle 21.00, nella Sala dei ritratti di Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114), Sabrina Piras e Noemi Mulas, due allieve del laboratorio di pianoforte viennese tenuto dal docente Francesco Giammarco, proporranno un concerto dal titolo “Il pianoforte di Beethoven”: il programma della serata sarà interamente dedicato alle sonate per pianoforte del genio tedesco.
Il giorno dopo ( domenica 27 ottobre) alle 20.00, la manifestazione si sposta nella Chiesa della Purissima, dove sarà eseguita la ”Missa Orbis Factor” di Girolamo Frescobaldi, capolavoro del genio ferrarese pubblicato nel 1635. Il magnifico organo storico “Carlo Mancini, Napoli 1758” suonato da Fabrizio Marchionni accompagnerà i cantori preparati da Luigi Pancrazio Delogu.
I concerti del fine settimana saranno preceduti, venerdì 25 ottobre alle 18,30 nella sala Aprea del “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, da una conferenza del liutaio Davide Demartis su “Il violino barocco moderno”.

[bing_translator]

Un’alleanza politica e strategica a difesa dei diritti e degli interessi delle Isole del Mediterraneo. Il presidente della Regione Christian Solinas presenta con soddisfazione il documento stilato dai rappresentanti delle regioni insulari mediterranee d’Europa, che pone le basi per una nuova stagione di rivendicazioni delle isole, unite in una strategia comune per ottenere dall’Unione e dalla Commissione provvedimenti immediati per contrastare gli svantaggi naturali e strutturali dell’insularità, come riconosciuto dall’art. 174 del TFUE e dalla risoluzione del Parlamento Europeo del 24 febbraio 2016. Sardegna, Corsica, Gozo e Baleari, sottolinea il presidente Christian Solinas, hanno costituito una piattaforma di cooperazione per presentarsi unite alle istituzioni dell’Unione europea, con precise e urgenti rivendicazioni. Tra queste, la piena attuazione dell’art. 174 del TFUE che, partendo dalla definizione chiara degli svantaggi geografici, naturali e demografici delle isole, individui le misure compensative per superare le sfide e i vincoli derivanti dall’insularità; un impegno preciso della Commissione sulle misure che si intendono adottare nel breve e medio termine; l’applicazione della clausole di insularità con la rimodulazione del sistema di aiuti di Stato che debbono essere adattati ai vincoli specifici delle isole in tema di trasporti, connettività digitale, reti energetiche, gestione delle risorse naturali. Le Isole del Mediterraneo chiedono l’istituzione di Unità di lavoro dedicate alle Isole all’interno delle Direzioni Generali della Commissione Europea.

«Su queste basi – ha detto Christian Solinas -, le isole mediterranee hanno sancito un’intesa politica e strategica di grande importanza, che sarà lo strumento per presentarci uniti alle istituzioni europee.»

[bing_translator]

Un passato da periferia, quasi dimenticata. La porta d’ingresso per chi arriva in auto dalla Carlo Felice si proietta verso un futuro da modellare con un mega progetto. Il quartiere di Sant’Avendrace vuole cambiare il look e ripartire dai suoi abitanti. E’ la missione del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco: «E’ un programma che parte da lontano – spiega il responsabile dell’aula di Palazzo Bacaredda – con un disegno che comprende il quadrilatero che parte dal viale Sant’Avendrace per poi spingersi sino a via San Paolo, passando per la zona di via Santa Gilla. Potrebbe essere una svolta per la città, attraverso i finanziamenti arrivati dal Bando per le periferie, ma si ascoltino le voci dei cittadini e delle associazioni di categoria presenti nel rione».

Un investimento considerevole – 18 milioni di euro, messi a disposizione dal Governo – in grado di assicurare una svolta ad un pezzo del capoluogo. Tra gli interventi, la modernizzazione della striscia d’asfalto che corre verso Sant’Avendrace, con spazi verdi e pedonali. L’ex presidente della circoscrizione sperimenta criticità ed emergenze del quartiere: «Le opere rivoluzioneranno l’immagine del borgo, ma auspico che non sia snaturata l’identità dell’area – avverte Edoardo Tocco -. L’impianto complessivo del progetto potrebbe snellire il traffico. La speranza è che queste risorse consentano di rivitalizzare il rione che, nel suo perimetro, vanta la presenza di numerosi uffici regionali e attività commerciali». Ecco, dunque, uno dei punti di debolezza: «Il rischio? Il taglio dei parcheggi potrebbe tradursi in una giungla di lamiere nelle strade attorno a Santa Gilla e Sant’Avendrace».

La sfida è quella di una rigenerazione degli spazi tra le aree attorno ai rioni, un tempo ai margini della città: «Il piano è un punto di partenza imprescindibile per iniziare un percorso innovativo su due quartieri ora sfrangiati, ricongiungendo i poli culturali di Tuvixeddu e l’area attorno alla laguna di Santa Gilla – conclude Edoardo Tocco -. Un’operazione di maquillage che dovrebbe anche riguardare la riutilizzazione delle aree in stato di abbandono. Spazi in balia del degrado che potrebbero essere impiegati per la realizzazione di una struttura sanitaria, in grado di venire incontro alle esigenze di un quartiere cresciuto in modo impetuoso e popolato soprattutto da anziani. Si pensi al vecchio mercato ortofrutticolo, che andrebbe adeguato per un utilizzo funzionale ai rioni. Ci sono poi da risolvere le questioni della vecchia caserma militare tra via Simeto e viale Elmas e del recupero della Centrale elettrica di Santa Gilla. Senza poi tralasciare il sogno di realizzare sulla via San Paolo un nuovo palasport».

[bing_translator]

Tutto parte da un’immagine: una sfera di piombo situata in fondo al cuore. Tutti abbiamo la nostra sfera personale che racchiude sofferenze della nostra vita e di tutte le vite che ci hanno preceduto. Jessica De Masi, giovane autrice finalista di Cortoindanza 2016 Tersicorea e del premio Twain_DirezioniAltre 2017 indaga attraverso il corpo questa forza e questo senso di castrazione psicologica che colpisce in particolare l’universo femminile, nella performance di danza, poesia e musica “In contrastabile”, il 24 ottobre nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari (Cittadella dei Musei, Piazza Arsenale 1), organizzata da Tersicorea in collaborazione con il polo museale della Sardegna, nell’ambito del programma di valorizzazione per il 2019. Due i turni di orario della performance nel corso della giornata, in occasione della presentazione dell’opera “Grado Zero” di Wanda Nazzari alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari: il primo la mattina, alle ore 11.30, ed il secondo turno la sera, alle ore 18.30. «Voglio occuparmi di questo nero, viverlo con il corpo e cercare attraverso il movimento una via d’uscita», spiega la coreografa e danzatrice milanese.

Una pièce di danza contemporanea inclusa nel calendario autunnale di Logos/Cortoindanza diretto da Simonetta Pusceddu, dedicata all’opera dell’artista sarda Wanda Nazzari “Grado Zero”, carica di simboli e significati profondi inserita nella collezione della Pinacoteca Nazionale e esposta per la prima volta al grande pubblico. La performance si inserisce in questo contesto, creando un fil rouge tra l’arte visiva e l’atto performativo dal vivo. La creazione è stata ospitata il 22 ottobre al Theatre-Laboratory “Alma Alter” di Sofia (Bulgaria) diretto da Petya Yosifova, in collaborazione con l’Università di Sofia. «…Sensazioni ondulatorie di vertigine, di attanagliamento, di reclusione, di spaesamento e insieme, di memoria tangibile, vera! Emozione profonda, sublime, da sublimare…».