17 September, 2024
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Il Parlamento europeo ha approvato una modifica al Fondo di solidarietà FEG per includere il sostegno ai lavoratori colpiti da una Brexit senza accordo.

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) finanzia le politiche attive per il lavoro come la riqualificazione dei singoli lavoratori, l’orientamento professionale, la formazione, le indennità di trasferimento e la creazione di nuove imprese. Finora, i governi UE hanno potuto richiedere il sostegno finanziario del FEG solo per i lavoratori dipendenti e autonomi che hanno perso il posto di lavoro a causa della globalizzazione o di una crisi economica.

La modifica approvata oggi dal Parlamento fa sì che rientrino nel campo di applicazione del FEG anche i licenziamenti causati da un ritiro del Regno Unito dall’UE senza accordo: la tutela del Fondo europeo è estesa anche a coloro che perderanno il lavoro in seguito alle ripercussioni sui modelli aziendali, sulla crescita e sull’occupazione derivanti da una Brexit senza accordo.

La legislazione è stata adottata con 516 voti favorevoli, 23 contrati e 17 astensioni.

In assenza di un accordo di recesso, la modifica del regolamento si applicherà a partire dal giorno successivo a quello in cui i Trattati cesseranno di applicarsi al Regno Unito. Nel caso in cui si arrivi ad un accordo entro la data di ritiro del Regno Unito, il presente regolamento non verrà applicato.

La relatrice Vilija Blinkevičiūtė (S&D, Lituania) ha dichiarato: «Il FEG è operativo dal 2007 e ha aiutato molti lavoratori in esubero a trovare un nuovo lavoro. Questo fondo funziona molto bene. Dobbiamo fare del nostro meglio per prepararci agli eventuali effetti negativi che le nostre imprese e i nostri lavoratori potrebbero subire a causa di un Brexit senza accordo».

Tutte le domande di intervento rivolte al FEG devono essere approvate da Stati membri e Parlamento europeo. Una volta accolte le domande, i pagamenti sono così ripartiti: il 60% spetterà all’UE e il 40% ai Paesi. Dal 2007, 70mila lavoratori hanno beneficiato dei fondi del FEG. Fino al 2020, i fondi a disposizione ammontano a 170 milioni di euro l’anno.

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Uno scatto fotografico scelto per raccontare con originalità l’ultima edizione di Calici di Stelle ha fatto guadagnare il premio “Stelle di Federica” al comune di Sennori. Il riconoscimento è stato assegnato dall’Associazione nazionale Città del Vino che ogni anno celebra la memoria della collaboratrice Federica Coradduzza, scomparsa nel 2013, con il concorso “Stelle di Federica”. Quest’anno sono state premiate quattro fotografie, ritenute le migliori fra quelle pervenute per raccontare la manifestazione che si svolge in estate in diverse località italiane inserite nel circuito delle Città del Vino. La foto della manifestazione sennorese, che riporta i protagonisti dell’organizzazione riuniti nella sala consiliare, è stata premiata con questa motivazione: «Più che ritrarre l’evento che si è svolto nella cittadina sassarese, lo scatto ci propone l’immagine di coloro che per l’occasione se ne sono stati dietro le quinte; con questa foto  si è voluto valorizzare il lavoro di squadra che sovrintende – qui come altrove – l’organizzazione di Calici di Stelle, frutto di impegno collettivo e condivisione. Un modo per ringraziare, anche da parte dell’Associazione Città del Vino, tutti coloro che a vario titolo si impegnano per la migliore riuscita delle varie manifestazioni che vedono protagoniste, insieme al vino e ai produttori, le piazze e le strade delle Città del Vino, da nord a sud d’Italia e isole comprese».

«Ho scelto di inviare quella foto per partecipare al concorso perché rappresenta quello che per noi è il senso della manifestazione, ossia il nostro territorio promosso dai produttori di vino, dalle associazioni culturali e religiose, dall’amministrazione comunale, dalle attività produttive e dagli artisti che cooperano per mettere in vetrina e far conoscere il grande valore enogastronomico e culturale di Sennori» spiega l’assessore della Cultura, Elena Cornalis.

«Questo premio ci ripaga di tanti sacrifici, e si aggiunge al riconoscimento che anche la Regione Sardegna ha voluto dare a Calici di Stelle di Sennori, inserendo la manifestazione nel cartellone dei Grandi eventi regionali», commenta il sindaco, Nicola Sassu.

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Anche la Sardegna sarà protagonista, domenica 27 ottobre, della terza edizione della ‘Camminata tra gli olivi’, la manifestazione organizzata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e patrocinata dalla Presidenza della Regione, che si terrà in contemporanea in oltre cento piazze in tutta Italia. Nelle 13 ‘città dell’olio’ sarde (Berchidda, Dolianova, Giba, Gonnosfanadiga, Ittiri, Masainas, Orosei, Riola Sardo, Santadi, Serrenti, Sini, Uri ed Usini) sono in programma percorsi e itinerari legati alla produzione e alla degustazione dell’olio d’oliva extravergine, con passeggiate tra dimore storiche, luoghi d’arte e frantoi. L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori regionali dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, del Turismo, Gianni Chessa, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis.

«Manifestazioni come questa – ha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia – attirano l’attenzione sull’importanza del comparto, richiamando identità e cultura dei nostri territori e valorizzando, a tutela del consumatore, la sana dieta mediterranea che si basa su prodotti genuini come quelli sardi. Far apprezzare le caratteristiche dei nostri oli, con la piacevole diversità che li contraddistingue, darà occasione al consumatore di distinguere un prodotto ‘di eccellenza’ dalle miscele di basso profilo qualitativo spesso proposte dal mercato. L’olivicoltura avrà un ruolo importante nella nostra programmazione e faremo di tutto per migliorarne lo standard qualitativo.»

«Tra il grande patrimonio ambientale e paesaggistico che la Sardegna offre – ha detto l’assessore Gianni Lampis – gli ulivi plurisecolari sono un’eccellenza che abbiamo il dovere di valorizzare anche a fini turistici. È una filiera importante della nostra economia e anche un mezzo per far conoscere le nostre origini. L’assessorato è in campo per capire quali possono essere i migliori strumenti di valorizzazione e tra questi sicuramente ci sono le opportunità offerte dalla legge regionale 31 del 1989 che consente di riconoscere come monumenti naturali gli uliveti plurisecolari.»

«La Camminata tra gli olivi rappresenta un positivo ritorno alle nostre tradizioni e alla nostra cultura – ha commentato l’assessore Gianni Chessa – ed un evento importante come offerta di turismo esperienziale. Questa iniziativa è una dimostrazione che fare sistema ci aiuta a uscire dalla Sardegna per far conoscere in Italia e nel resto del mondo le nostre ricchezze. Un patrimonio che dobbiamo saper raccontare ed essere in grado di proporre nel migliore dei modi ai visitatori della nostra Isola.»

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Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori Sider Alloys (ex Alcoa) questa mattina a Villa Devoto, a Cagliari, per sollecitare la Giunta regionale a intercedere sul Governo Conte, per arrivare finalmente ad una soluzione sulle problematiche che ostacolano il progetto di rilancio produttivo della fabbrica e, nell’immediato, la proroga degli ammortizzatori sociali per il 2020.

Nadia Pische ha seguito la manifestazione dei lavoratori e realizzato le fotografie allegate e la breve intervista a Renato Tocco, segretario della UILM-UIL del Sulcis Iglesiente.

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Giovedì 25 ottobre, al Lazzaretto di Cagliari, dalle 14.00 alle 17.00, si svolgerà il corso di formazione per i giornalisti sul cyber giornalismo. La professione giornalistica sta entrando a pieno titolo nell’infosfera digitale. Se il web, i social, lo smartphone sono ormai una parte irrinunciabile nella produzione delle informazioni, i giornali online, i blog ed i social stessi sono spesso gli unici canali di pubblicazione delle notizie. La “convergenza mediatica” imposta dalla rete e la digitalizzazione di ogni forma di trasmissione delle informazioni, ha fatto sì che anche il giornalista più “tradizionale” si ritrovi, volente o nolente, ad essere un cyber giornalista. Il corso della durata di tre ore si propone di analizzare questa epocale trasformazione della professione, sottolineando il necessario approccio etico e la necessaria traslazione dei principi del giornalismo “classico” nell’infosfera digitale, spiegando come il cyber giornalismo non possa essere meramente scambiato con il giornalismo online. Il cyber giornalista ha infatti la necessità di conoscere i principali metodi informatici e di utilizzare servizi e tool della rete per svolgere meglio il proprio mestiere, per risparmiare tempo e aumentare precisione e produttività. Per questo durante il corso si analizzeranno decine di strumenti informatici (per la maggior parte gratuiti) irrinunciabili per la sopravvivenza del cyber giornalista nell’infosfera digitale. Il corso per questo sarà un vero e proprio laboratorio giornalistico/informatico per costruire un virtuale, ma molto concreto e utile, “zaino di sopravvivenza” del cyber journalist. Ai giornalisti che parteciperanno al corso saranno assegnati tre crediti formativi.
Relatori: Andrea Melas, giornalista, scrittore, programmatore ed esperto di comunicazione digitale. Pioniere di internet nel mondo della formazione, creatore di piattaforme e-learning, ha al suo attivo iniziative patrocinate dalle Istituzioni che hanno coinvolto le più prestigiose aziende del settore IT. Insegnante e consulente informatico, è stato il primo a spiegare il web nelle scuole superiori italiane con una lezione spettacolo. Paola Marras, giornalista, webmaster e progettista web, è tecnico superiore per la comunicazione e il multimedia. Copywriter ed esperta SEO, ha lavorato per vari enti di formazione, e portato avanti progetti di comunicazione digitale e di digital pr.

Per iscriversi al corso, organizzato dall’Associazione della Stampa Sarda entra su Sigef e nella schermata ELENCO EVENTI PUBBLICATI

Calendario dei corsi dell’Associazione della Stampa Sarda in programma fino a fine anno.

CAGLIARI: 25 ottobre 2019
Corso dell’Associazione della Stampa Sarda
Titolo: Cyber journalist: il corso di sopravvivenza. Metodi, toolkit e risorse per il giornalista in rete
Sede: Lazzaretto di Cagliari, via dei Navigatori 1 – Cagliari
Relatori: Paola Marras e Andrea Melas.
Orario: dalle 14.00 alle 17.00
Crediti: 3


SASSARI: 30 ottobre 2019
Corso dell’Associazione della Stampa Sarda
Titolo: Cyber journalist: il corso di sopravvivenza. Metodi, toolkit e risorse per il giornalista in rete
Sede:  Sala convegni de La Nuova Sardegna, Strada Predda Niedda, 31
Relatori: Paola Marras e Andrea Melas.
Orario: dalle 14.00 alle 17.00
Crediti: 3


NUORO: 5 novembre 2019
Corso dell’Associazione della Stampa Sarda
Titolo: Cyber journalist: il corso di sopravvivenza. Metodi, toolkit e risorse per il giornalista in rete
Sede: Ex.Mè – Piazza Goffredo Mameli, 1, 08100 Nuoro NU
Relatori: Paola Marras e Andrea Melas.
Orario: dalle 14.00 alle 17.00
Crediti: 3


SASSARI: 29 novembre 2019
Corso dell’Associazione della Stampa Sarda
Titolo: Lessico famigliare: dalla A di Algoritmo alla Z di Zombie Network
Sede: Sala riunioni La Nuova Sardegna – Via Predda Niedda, 31  Sassari
Relatori: Paola Marras e Andrea Melas.
Orario: dalle 14.00 alle 17.00
Crediti: 3


CAGLIARI: 3 dicembre 2019
Corso dell’Associazione della Stampa Sarda
Titolo: Lessico famigliare: dalla A di Algoritmo alla Z di Zombie Network
Sede: MEM – Mediateca del Mediterraneo – Via Goffredo Mameli, 164 – Cagliari
Relatori: Paola Marras e Andrea Melas.
Orario: dalle 14.00 alle 17.00
Crediti: 3


OLBIA: 18 dicembre 2019
Corso presentato dell’Associazione della Stampa Sarda
Titolo: Lessico famigliare: dalla A di Algoritmo alla Z di Zombie Network
Relatori: Paola Marras e Andrea Melas.
Sede: Biblioteca Civica Simpliciana – Piazzetta Dionigi Panedda, 3 Olbia
Orario: dalle 14.00 alle 17.00
Crediti:  3


 

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Un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base di Anela, sta intervenendo su un incendio sviluppatosi nelle campagne di Pattada, in località Punta Coluzzu.

Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Pattada.

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La Sardegna è tra le ultime regioni europee per indice di competitività, esattamente al 234° posto su 268 regioni, con un peggioramento rispetto alla rilevazione del 2016 di ben 14 posizioni. Un dato che unito a quello che vede in fondo alla graduatoria, prevalentemente regioni insulari, consente una lettura chiara degli svantaggi e delle criticità che affrontano le Isole rispetto alle altre regioni europee. Sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno dal titolo “L’Europa, la Sardegna e la questione insulare: un bilancio dopo vent’anni (1999-2019)”, organizzato ieri a Cagliari, in Consiglio regionale, dall’Associazione degli ex consiglieri della Sardegna, e coordinato dal presidente dell’associazione, Eliseo Secci. L’Unione europea, con l’indice di competitività, ha uno strumento complesso e accurato per valutare l’effettiva situazione economica e di sviluppo delle regioni, hanno spiegato i relatori, e invece per la distribuzione dei Fondi strutturali continua a utilizzare il Pil, il cui valore per la Sardegna è rimasto, invece, invariato rispetto al 2016. E la battaglia della Sardegna per far riconoscere il principio di insularità in Costituzione e dall’Unione europea è ancora più attuale oggi che ci si trova davanti alla nuova programmazione dei Fondi strutturali per il 2021-2027.

«La Sardegna deve far sentire in modo adeguato le proprie istanze a livello europeo – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais – deve chiedere il pieno riconoscimento degli svantaggi strutturali causati dalla sua particolare situazione geografica affinché possano esserne predisposti gli interventi necessari a ridurne il peso. Quella per l’insularità è una battaglia fondamentale per creare le condizioni di sviluppo che consentano ai sardi di competere in modo leale e in condizioni di parità nel mercato interno, in quello europeo e in quello globale.»

Un rapporto strettissimo, quello tra politiche di coesione e insularità, ribadito anche da Paolo Fois, decente dell’Università di Cagliari, il quale ha sottolineato la necessità che le regioni insulari continuino la loro battaglia insieme per far valere la loro specificità. D’accordo anche il presidente Michele Pais: «E’ nelle mie intenzioni promuovere tutte le possibili iniziative per consentire alla Regione sarda di essere protagonista di una nuova stagione di riforme che prenda spunto proprio dalla particolare posizione geografica e dalla condizione di insularità. Sia nell’ambito della Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni d’Europa, sia nell’ambito del Comitato europeo delle Regioni, in piena sintonia con la Presidenza della Regione, intendo garantire la presenza del Consiglio regionale sardo alle iniziative ai gruppi di lavoro che potranno risultare utili a coinvolgere la Sardegna nei processi di sviluppo e di coesione promossi. Nell’ambito della già istituita Consulta sardo-corsa – ha proseguito Michele Pais – e nell’ambito della futura istituzione di una Consulta con le comunità di lingua catalana, che è mia intenzione promuovere, sarà importante sensibilizzare le rispettive assemblee rappresentative e portare avanti quei progetti messi a disposizione dal Diritto europeo che realizzano politiche di coesione e sviluppo». Per questo motivo per Michele Pais è importante avviare «una strategia macroregionale che coinvolga le regioni insulari del Mediterraneo che fanno capo ai diversi Stati membri o l’ipotesi di costituire un gruppo europeo di cooperazione territoriale che veda coinvolte le medesime regioni insulari».

E in quest’ottica di cooperazione, scambio e collaborazione sono intervenuti al convegno anche due docenti delle Università delle Isole Baleari e Canarie, i quali hanno condiviso la necessità di avere maggiore peso in Europa per far valere la particolare condizione di svantaggio delle regioni insulari del Mediterraneo. Le regioni insulari spagnole godono di un riconoscimento della loro condizione sia nella Costituzione spagnola, sia nei loro rispettivi Statuti. Joan David Janer, professore dell’Università delle Isole Baleari, ha ricordato che il primo comma del’articolo 138 del testo recita «Lo Stato garantisce la effettiva realizzazione del principio di solidarietà consacrato nell’articolo 2 della Costituzione, vegliando allo stabilimento di un adeguato e giusto equilibrio economico fra le diverse parti del territorio spagnolo, tenendo conto in particolare delle circostanze connesse alle situazioni delle isole». Un principio che ha portato, nel 2019, a particolari condizioni per il trasporto: uno sconto sulle tariffe del 75% per raggiungere la penisola, del 50% per spostarsi tra le isole e del 66% per il trasporto delle merci. Un primo passo, secondo Joan David Janer, ma che non ha risolto i tanti problemi strutturali delle Baleari, tra cui quello dell’energia, dei trasporti ferroviari, delle infrastrutture idrauliche e del trattamento dei rifiuti. E’ dunque necessario, ha continuato, che l’Unione europea sia più sensibile alle problematiche delle regioni insulari per individuare misure che consentano veramente si superare la condizione di svantaggio con la concreta applicazione dell’articolo 174 del Trattato sul Funzionamento del’Unione europea. D’accordo anche il collega, Luis Javier Capote Pérez, anche se la situazione delle Canarie è più favorevole, visto che, oltre ad aver ottenuto le agevolazioni sui trasporti, ha anche un particolare regime fiscale e rientra tra le regioni ultraperiferiche ed è, quindi, destinataria di maggiori risorse europee. Pérez ha affermato, però, che pur avendo ottenuto, come Isole Canarie, molti aiuti dall’Unione europea, l’economia della regione è molto fragile. Per Michele Cossa, capogruppo dei Riformatori sardi, e componente del Comitato promotore per il riconoscimento del principio di insularità nella Costituzione, è importante imporre a livello nazionale il tema dell’insularità, far comprendere, utilizzando i dati, i problemi infrastrutturali della Sardegna e ottenere maggiori finanziamenti per superare i limiti dovuti proprio all’insularità. Per Michele Cossa, la Sardegna ha speso male i fondi che ha ricevuto in passato, ed è dunque necessario recuperare la capacità di governo, di programmazione e di spesa perché le nuove risorse non vengano sprecate.

Al convegno sono, inoltre, intervenuti Lina Panella (Università di Messina), Beniamino Moro (Università di Cagliari), Michele Comenale (Università di Sassari), Alessandra Camba (Direttore Area legale della Regione Sardegna) e Gianluca Cadeddu (Centro programmazione regionale) che si sono soffermati i suoi profili giuridici ed economici legati al tema dell’insularità.

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Giovedì 24 ottobre, dalle 10.30, si terrà nella sede di Hubinsula, a Sassari, l’evento di diffusione dei risultati relativi ai primi quindici mesi del progetto cluster “PROSSIMO – PROgettazione, Sviluppo e ottimizzazione di Sistemi Intelligenti MultiOggetto”, promosso da Sardegna Ricerche e condotto dal Dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università di Sassari con il coinvolgimento attivo di dieci imprese.

L’obiettivo principale di PROSSIMO consiste nello sviluppo di sistemi informatici in grado di interagire con l’ambiente in cui operano, i cosiddetti Cyber-Physical System (CPS), attraverso l’introduzione, la sperimentazione e il trasferimento alle aziende di metodi e strumenti hardware e software innovativi. Le applicazioni che possono beneficiare dei risultati di PROSSIMO sono ad esempio: la riduzione del rischio di incendio; il monitoraggio della salute strutturale degli edifici storici; la gestione intelligente dei percorsi nelle zone di attrazione turistica, ecc.
L’incontro è rivolto a tutte le aziende del settore ICT del territorio, già appartenenti al cluster e non, oltre che a docenti, studenti e tutti i soggetti potenzialmente interessati ad approfondire i temi dell’Internet degli Oggetti (IoT, Internet of Things).
Nel corso dell’evento, i ricercatori del Dipartimento, guidati dal prof. Luca Pulina in veste di responsabile scientifico del progetto, descriveranno i risultati raggiunti finora e discuteranno con le aziende le attività da intraprendere nel corso della seconda parte del progetto. Nella parte conclusiva dell’evento si terrà un “aperitivo scientifico” accompagnato da una sessione “poster & demo”, in cui i partecipanti potranno confrontarsi e interagire con gli sviluppatori di diverse tecnologie e prototipi.
Il progetto è finanziato nell’ambito del POR-FESR Sardegna 2014-2020. Come per tutti i progetti cluster, anche per PROSSIMO vale il principio della porta aperta: tutte le imprese del settore interessate a partecipare possono entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.

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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Mercoledì 23 ottobre appuntamento alle 16.30 a Isili in piazza San Saturnino, mentre giovedì 24 la ceramica verrà collocata a Carbonia alle 11.30 presso l’Ex Tribunale (centro uffici e servizi comunali) in via XVIII Dicembre. «Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!» è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini.

Insieme agli studenti e ai volontari del territorio, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e le autorità civili e religiose del territorio.

L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.

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«L’agonia che sta lentamente portando alla morte la sanità sassarese è sotto gli occhi di tutti ormai. Tutti i reparti sono in sofferenza, con il personale ridotto all’osso. Medici, infermieri e sanitari fanno i salti mortali per andare avanti ma sono impotenti per quanto riguarda le decisioni necessarie a far ripartire la macchina con un deciso cambio di passo, e con nuove assunzioni prima di tutto. Se il personale ospedaliero potesse prendere decisioni sono certa lo farebbe. Mentre chi governa questa Regione, chi ha il dovere di scegliere, se ne frega. Questo governo regionale sin dal suo insediamento non si è mai preoccupato di nominare un Commissario per l’Aou di Sassari. Le forze interne ai diversi partiti non riescono a mettersi d’accordo su un nome. E mentre in via Roma si litiga per chi debba averla vinta e si prende tempo con irresponsabili giochini di palazzo, a Sassari le decisioni e le scelte che potrebbero salvare il salvabile non vengono prese da nessuno. Mentre i nostri politici probabilmente prendono un aereo per andare a curarsi altrove, a subire sono ancora una volta i cittadini.»

È un duro attacco al presidente Christian Solinas e alla Giunta quello della capogruppo del M5S Desirè Manca sulla mancata nomina del commissario dell’Aou di Sassari. Non il primo, dato che la capogruppo del Movimento Cinque stelle ha da sempre sollecitato la nomina di una guida per il Nord Sardegna.

Desirè Manca, la settimana scorsa inoltre, ha presentato una mozione per chiedere che i protocolli di cura per la sclerosi multipla siano resi disponibili anche nel Centro e Nord Sardegna e non solo negli ospedali cagliaritani. Evidenziando come questo governo stia trascurando un’enorme parte di territorio regionale.

«In attesa che venga nominato un Commissario dell’Aou, le decisioni fanno capo a un facente funzioni. Ciò equivale a dire che di fatto le decisioni importanti non ricadono su nessuno. Occorre subito nominare una guida. Prima di pensare a grandi progetti come la costruzione di nuovi ospedali, questo governo dovrebbe preoccuparsi di non togliere l’ossigeno a quelli esistenti. È questione di priorità. Ma si sa, i grandi proclami acchiappano voti e consensi, mentre aiutare i pazienti che oggi, oggi e non domani, hanno bisogno di cure e servizi adeguati no. Perciò Presidente – conclude Desirè Manca – la ringraziamo per questa grande riforma sanitaria che sta predisponendo ma prima di tutto cerchi di impegnarsi nelle scelte fondamentali e di primaria importanza.»