17 September, 2024
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Un poliambulatorio ampio, ben organizzato ed efficiente all’interno del San Giovanni di Dio. E’ il progetto per il vecchio ospedale del capoluogo disegnata dal presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco.

«E’ un presidio sanitario oggi gestito in maniera scoordinata e con una frammentazione illogica ed insensata per l’assistenza dei pazienti – spiega Edoardo Tocco, già consigliere regionale e componente della commissione Sanità -. La sforbiciata ai servizi sanitari si è declinata in una retrocessione per l’edificio, diventato ormai un contenitore malamente utilizzato.»

La struttura, oggi sotto il controllo dell’Azienda Ospedaliera universitaria, ha fatto la storia della sanità cagliaritana e può ancora dare molto alla città. E’ ora di voltare pagina – secondo Edoardo Tocco -, dopo l’eccellente gestione dell’ateneo ed il trasloco nel Policlinico di Monserrato.

«Non vogliamo che l’edificio possa essere iscritto solo negli almanacchi storici, diventando così un reperto archeologico del settore sanitario. E’ necessario il varo di un progetto per riconsegnare alla capitale isolana un centro con servizi di qualità per i pazienti – conclude Edoardo Tocco -. Penso che il riordino del San Giovanni di Dio debba ripartire da una cambio di gestione, con l’assegnazione del presidio all’Azienda tutela della salute. Gli spazi del vecchio ospedale andrebbero resi funzionali per la realizzazione di un grande ambulatorio al servizio della città, con sportelli destinati alla medicina generale e comparti specialistici.»

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Ultima giornata di programmazione domani, domenica 20 ottobre, per la sesta edizione del Cagliari film festival, in corso nel Teatro Massimo di Cagliari.
Si comincia la mattina alle 12.00, con le lezioni di cinema, storia e didattica: il critico Gianni Olla, in dialogo con lo storico Luciano Marrocu, terrà una lezione su “I rapporti tra storia, politica e cinema nel ventennio Sessanta/Settanta”.
Alle 18,30 si ricomincia : saranno riproposti i due cortometraggi presentati a settembre , “Ausonia” (2019) di Giulia Camba ed Elisa Meloni e “Paese Museo 1968-2018” (2019) di Andrea Mura.
Poi spazio alle proiezioni di tre documentari che ripercorrono la storia del cinema: alle 19.00 sarà proposto “Omaggio a Bernardo Bertolucci” (ITA, 2019) di Jacopo Quadri, che del grande regista scomparso è stato il montatore. Alle 20.00, alla presenza del regista Sergio Naitza, sarà proiettato invece “L’ultimo pizzaiolo” (ITA 2019), un viaggio nelle sale cinematografiche chiuse della Sardegna, abbandonate e decadenti per raccontare un pezzo di memoria collettiva.
La chiusura di sipario di questa edizione del festival è affidata, alle 21,30, a “Segretarie. Una vita per il cinema” (Italia, 2019), documentario di Raffaele Rago e Daniela Masciale, in cui sei segretarie personali raccontano com’era lavorare nel mondo del cinema quando i film italiani vincevano un premio dopo l’altro, a Venezia come a Los Angeles. Per l’occasione i registi saranno presenti in sala.
All’interno della rassegna, nello spazio espositivo antistante la Sala M2, c’è la proposta artistica del network hOMe: si tratta del video di Daniela Frongia “Sul profilo degli alberi”, e di quello di Daniela Masia “Spectacular spectacular”. I lavori sono accompagnati da un’esposizione fotografica.
Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, e comprende l’iscrizione Fic (Federazione italiana cineforum) per l’intera giornata di seminari e proiezioni. Ridotto studenti: 3 euro.

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Sono stati consegnati ieri sera i Testimonium a quattro pellegrini lombardi e alla loro guida della Walden Viaggi.

A Enea e Maria di Saronno, a Enrico di Bergamo e alla loro guida Simone di Cagliari, sono state consegnate le pergamene al loro arrivo nella bella chiesa di Santa Barbara del villaggio minerario di Montevecchio.

Dopo aver percorso oltre 100 km lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, i quattro pellegrini hanno raccontato con gioia e stupore la bellezza dei paesaggi e la cortesia delle persone incontrate, esprimendo il desiderio di ritornare per completare la percorrenza di tutto il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Un ottimo inizio per i primi pellegrini arrivati per la prima volta attraverso l’organizzazione di uno dei più qualificati tour operator nazionali.

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Il prossimo 1° novembre si svolgerà, a Carbonia, l’ottava edizione del Trofeo Città di Carbonia, abbinato al Memorial Sergio Usai – Carlo Cancedda, manifestazione sportiva organizzata dall’Asd Dimonios bike team. Si tratta di una gara di Xc, valida quale 4ª prova del campionato regionale CSAIn. Il disegno del circuito è stato fatto dal presidente dell’associazione, Fabrizio Piras, un bel percorso ricco di parti tecniche, saliscendi che permetteranno ai bikers un divertimento assicurato.

La manifestazione è intitolata alla memoria di due grandi appassionati di ciclismo, scomparsi tragicamente 13 anni fa (il 7 maggio 2006) sulla strada Pedemontana Villamassargia-Siliqua, durante una passeggiata domenicale in bicicletta con un gruppo di amici.

 

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Lunedì 21 ottobre la commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Domenico Gallus (Udc), proseguirà in Gallura i sopralluoghi alle strutture sanitarie del territorio regionale.

Alle 10.30 è in programma la visita all’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio Pausania mentre alle 12.30 la commissione sarà al “Giovanni Paolo II” di Olbia.

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La sala conferenze del Centro Ricerche Sotacarbo, nella Grande Miniera di Serbariu, ha ospitato stamane un seminario di approfondimento sullo stato di avanzamento del Piano Sulcis, per delegati e dirigenti delle federazioni territoriali del Sulcis Iglesiente, organizzato dalla CISL Sulcis Iglesiente.

I lavori, dopo la proiezione di un filmato sulla nascita di Carbonia e di quella del polo industriale di Portovesme, seguita alla chiusura delle miniere, sono stati aperti dalla relazione introduttiva del commissario UST Sulcis Iglesiente, Piero Ragazzini. Tore Cherchi, ex coordinatore del Piano Sulcis, ha svolto un’ampia relazione sullo stato di avanzamento dell’importante strumento che con uno stanziamento di oltre un miliardo e 200 milioni di euro, 805 milioni dei quali di fondi pubblici, prevede una lunga serie di interventi in vari settori: dai programmi destinati  alla salvaguardia dell’area industriale metallurgica ed alla diversificazione e all’innovazione del modello di sviluppo – quelli con maggiore impatto in termini di occupazione -, alla fiscalità di vantaggio per le micro e piccole imprese; dai bandi per incentivi alle imprese agli interventi nella filiera dell’agroalimentare, dal rilancio del Parco Geominerario al progetto ARIA; dalle bonifiche delle ex aree minerarie, dell’ex Sardamag e dell’area industriale di Portovesme, alle infrastrutture di porti, approdi e viabilità, tra i quali l’intervento più rilevante è quello previsto a Sant’Antioco, al centro da alcuni anni di un acceso dibattito; e, infine, l’interconnessione dei bacini del Sulcis Iglesiente.

Tore Cherchi ha sottolineato i ritardi accumulati ma, al tempo stesso, la rilevanza degli interventi in itinere e di quelli ancora in cantiere che vanno seguiti con grande attenzione. Il coordinatore del Piano Sulcis è il presidente della Regione Christian Solinas che, contrariamente a quanto fece il suo predecessore Francesco Pigliaru con Tore Cherchi, non ha ancora affidato la delega ad un esterno.

Nel corso di un breve dibattito, sono intervenuti, tra gli altri, l’ex segretario regionale della FSM Cisl, Rino Barca, ed Antonello Pirotto, leader della RSU Eurallumina, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa della realtà industriale, indispensabile per dare un futuro al territorio. L’attenzione principale è stata dedicata alle ormai note vicende legate al processo di decarbonizzazione che prevede il phase-out entro il 2025, termine ritenuto non attuabile in Sardegna, unica regione in Italia priva del metano, per la quale il Governo non intende concedere né deroghe per il phase-out né il via libera alla realizzazione della dorsale del gas, sostenendo in alternativa la realizzazione di un cavidotto per l’approvvigionamento dalla Sicilia e di piccoli depositi di accumulo costieri.

E’ poi intervenuto Gavino Carta, segretario generale USR Sardegna, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa di ciò che resta dell’industria in Sardegna e in particolare nel Sulcis Iglesiente, con una forte sensibilizzazione, e sollecitazione alla Giunta regionale, perché faccia pressione sul Governo affinché modifichi la sua rigida posizione su phase-out e dorsale del gas, per evitare il tracollo del polo industriale e quindi dell’intero territorio.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento di Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della CISL, che ha svolto un’ampia relazione, partendo dal Piano Sulcis, spaziando poi per le emergenze nel polo industriale, con particolare riferimento alla vertenza energetica, e ai rapporti con il nuovo Governo, sui temi della politica energetica ed industriale.

I lavori sono stati preceduti da una visita guidata al Museo del Carbone.

Alleghiamo alcune fotografie e, a breve, stralci degli interventi di Gavino Carta e Luigi Sbarra.

                                 

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E’ stato effettuato questa mattina un nuovo sopralluogo dei carabinieri del RIS e dei vigili del fuoco, disposto dal sostituto procuratore della Repubblica, nella villetta di via Cristoforo Colombo 31, in località Medadeddu, alla periferia di Carbonia, nella quale alle prime luci dell’alba del 2 agosto 2017 perse la vita una donna di 58 anni, l’infermiera Anna Maria Merola, vittima di un’asfissia a causa del violento incendio che avvolse l’abitazione. Da quel giorno la villetta si trova sottoposta a sequestro penale. Il sopralluogo odierno è il terzo, dopo il primo effettuato il 16 agosto 2017, due settimane dopo la tragedia, ed il secondo, risalente al 12 dicembre del 2017.

Anna Maria Merola dormiva al piano superiore della villetta e, anche a causa di problemi di deambulazione per una recente frattura riportata ad una gamba, non riuscì a mettersi in salvo dalle fiamme e dal fumo che proveniva dal piano terra, dove avrebbe preso il via l’incendio. Le indagini proseguono, al fine di accertare le cause dell’incendio, dal quale riuscirono a mettersi in salvo gli altri cinque occupanti la villetta: il marito, i due figli e le rispettive fidanzate.

 

 

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Si è svolta ieri, a Sennori, la giornata ecologica “Puliamo il Mondo”, organizzata da Comune, Legambiente e società Ciclat. Protagonisti della giornata “green”, sono stati gli alunni dell’Istituto comprensivo di Sennori, che anche quest’anno si sono impegnati nel dare l’esempio ai propri compaesani ripulendo il parco di San Giovanni.

I bambini delle classi Quinte, hanno prima seguito le lezioni sulla raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, tenute dal responsabile della Ciclat, Andrea Mundula, con l’assessore dell’Ambiente, Antonella Piana, l’assessore della Pubblica istruzione, Maria Antonietta Pazzola, e la funzionaria del Comune, Viviana Casu. Quindi hanno indossato le pettorine gialle di Legambiente e hanno passato al setaccio il parco, raccogliendo cartacce e altri rifiuti gettati da incivili irrispettosi dell’ambiente e del bene collettivo.

«Anche quest’anno la giornata di “Puliamo il mondo” è stata una grande occasione per sensibilizzare gli alunni delle scuole sui temi ambientali e dare loro un messaggio educativo sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti. Come amministrazione comunale siamo convinti che l’educazione civica e ambientale debba partire dai bambini, sono loro gli adulti del domani, e a loro dobbiamo affidare la speranza di un futuro migliore per il nostro pianeta», commenta l’assessore dell’Ambiente, Antonella Piana.

Al termine della manifestazione, gli alunni hanno ricevuto un attestato di partecipazione alla giornata ecologica.

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Il Blocco Studentesco ha affisso uno striscione recante la scritta “Più sicurezza, meno chiacchiere” per porre attenzione sul grave problema della mancanza di sicurezza all’istituto alberghiero Azuni di Cagliari.
«La notte tra il 13 e il 14 ottobre – afferma il coordinatore del Blocco Studentesco, Gabriele Zedda – c’è stata l’ennesima effrazione nella seconda sede dell’Azuni. Questa è almeno l’ottava volta che avviene un furto con scasso in meno di 3 anni.»
«Troviamo inconcepibile – aggiunge la nota – che gli studenti debbano vivere l’anno scolastico in una scuola fatiscente, priva di impianti adeguati per la sicurezza e senza l’ausilio di materiale didattico come i computer e le lavagne multimediali. E  come se non bastasse, data la totale assenza di telecamere funzionanti, tossici e senzatetto entrano nella scuola per bivaccare persino nell’orario delle lezioni.»
«Ci chiediamo, infatti, quale sia la responsabilità del Dirigente Scolastico in tutto ciò, come vengano spesi gli eventuali fondi regionali per gli istituti, sempre che ci siano. Quello che è sicuro è che ormai la situazione è sfociata nel ridicolo, e chiediamo un intervento rapido per risolvere la questione – conclude Gabriele Zedda -. Noi del Blocco Studentesco continueremo a monitorare la situazione e ci poniamo, ovviamente, al fianco dei ragazzi per aiutarli a risolvere questo disastro scolastico una volta per tutte.»

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«Vogliamo restituire centralità ai rapporti tra Regione ed Enti locali, e l’appuntamento di oggi vuole segnare un punto fermo di una nuova stagione di collaborazione con le realtà rappresentative della nostra Isola.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi a Villa Devoto, aprendo i lavori della Conferenza permanente Regione-Enti locali. All’incontro erano presenti gli assessori regionali degli Enti locali, Quirico Sanna, e degli Affari regionali, Valeria Satta, ed i rappresentanti di Anci, Cal, Città metropolitana di Cagliari e Coordinamento associazioni enti locali.

«Vogliamo aprire una stagione di confronto vero con le autonomie locali – ha aggiunto Christian Solinas – per scrivere una riforma che definisca con chiarezza un ruolo di programmazione e controllo della Regione e un ruolo attivo di tutti i Comuni, con le Province come unico ente intermedio. Questo è un assetto che consentirà di dare risposte immediate ai cittadini e di far funzionare finalmente una cinghia di trasmissione vera tra le istituzioni centrali e le aree periferiche e le zone interne della Sardegna.»

«Non rimarremo sordi alle richieste dei territori – ha sottolineato l’assessore Quirico Sanna – ma le ascolteremo con attenzione per dare corpo a una riforma che dovrà avere i contributi di tutti, indispensabili poi per fare sintesi. Questo percorso non potrà essere scollegato dalla riforma della Regione, perché proprio l’alleggerimento della Regione comporterà un potenziamento del ruolo delle nostre autonomie locali, a vantaggio di tutta la Sardegna.»