17 September, 2024
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Tragedia della strada questa mattina a Iglesias, dove una donna di 67 anni è stata travolta ed uccisa da un fuoristrada, in via Pacinotti, a Iglesias, in località Serra Perdosa, mentre accompagnava la nipotina – ferita lievemente – a scuola. L’investitore, 27 anni, si è fermato per prestare soccorso. Sul luogo dell’incidente sono poi arrivati gli agenti della Polizia municipale di Iglesias , un’ambulanza del Servizio 118 e l’Elisoccorso per il trasporto d’urgenza in ospedale, ma per la donna, purtroppo, non c’è stato niente da fare. Quando è arrivata in ospedale, aveva già cessato di vivere. La nipotina è stata trasportata al Cto per accertamenti, le sue condizioni non sono gravi.

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«Le coste della Sardegna devono essere sicure. Molti degli incidenti possono essere evitati sia con una campagna di prevenzione diretta ai bagnanti e ai turisti sia prevedendo maggiori controlli sui litorali.»

La sicurezza delle coste è stato il tema affrontato dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais che, con la consigliera regionale Sara Canu, questa mattina ha ricevuto il Capitano di Vascello Domenico Usai, Capo di Stato maggiore del Comando Supporto Logistico della Marina militare di Cagliari, il sottocapo di  prima classe scelto Roberto Tiddia ed il sottocapo di  prima classe scelto Vito Magistro.

Roberto Tiddia e Vito Magistro, nell’agosto di quest’anno, avevano salvato due bagnanti in difficoltà nelle acque del Poetto di Cagliari. I due bagnini militari, dallo stabilimento della Marina, avevano notato due ragazze che, su un materassino, non riuscivano a tornare a riva.  Immediatamente, a bordo di un pattino, lle hanno riportate a terra.

«Il vostro valoroso gesto – ha detto il presidente del Consiglio ai militari – ci conferma ancora una volta l’indispensabile ruolo che hanno le Forze Armate nella società civile. Vi ringrazio per aver evitato, con il vostro intervento, che una giornata di vacanza per le due turiste si trasformasse in un incubo.»

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L’Autonomia differenziata nel modello proposto da alcune Regioni del Nord determina effetti nettamente negativi sull’insieme della Repubblica. Infatti, è dimostrato che le risorse finanziarie pubbliche verrebbero destinate in misura crescente verso quelle aree a discapito del finanziamento dei servizi pubblici essenziali (istruzione, sanità, assistenza, trasporti, etc.) delle altre Regioni. I diritti di cittadinanza fondamentali verrebbero compromessi. Quel modello è la negazione del federalismo solidale di cui la Repubblica ha necessità.

Anche la Sardegna ne sarebbe direttamente colpita. La sua speciale Autonomia non è, infatti, una garanzia assoluta dal taglio delle risorse disponibili. Inoltre, il finanziamento dei servizi essenziali per i cittadini residenti nell’Isola non è realizzabile con il solo gettito fiscale interno: sono necessarie ulteriori risorse anche considerando che non è mai stata attuata la norma della legge sul federalismo fiscale (la 42/09) che dispone la risoluzione del deficit infrastrutturale derivante dall’insularità.

L’ambiguità del sardoleghismo nell’approccio verso queste questioni è irrisolvibile. Su questa ambiguità grava un velo di sostanziale silenzio.

Sarebbe peraltro un grave errore non contrastare la deriva neocentralista ed il pervasivo antifederalismo, affermatisi in questi anni, che non risparmiano nessun dei soggetti costitutivi della Repubblica, Regioni e Comuni, innanzitutto, ma anche altre autonomie come l’Università. La domanda di autonomia presente in molte aree del Paese deve essere raccolta dalle forze riformatrici che condividono la prospettiva del federalismo cooperativo e solidale riprendendo per completarne il percorso, la strada tracciata con la riforma del Titolo V della Costituzione entrata in vigore nel 2001.

Sono questi in estrema sintesi i contenuti emersi nell’affollata assemblea svoltasi ieri a Cagliari sul tema “Autonomie differenziate o secessione del Nord?”. Il dibattito, organizzato dall’associazione “Sinistra, Autonomia, Federalismo” è stato coordinato dalla sindaca di Pula, Carla Medau, e dall’avvocato Roberto Murgia. Gli interventi introduttivi sono stati svolti da Gianmario Demuro, ordinario di diritto costituzionale e da Tore Cherchi. Sono intervenuti Caterina Cocco, segreteria regionale Cgil, Piero Comandini, Benedetto Barranu, Antonio Cambus, Francesco Pigliaru, Francesco Sanna e l’insigne giurista Umberto Allegretti. Ha chiuso i lavori Giorgio Macciotta.

Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, amministratori locali, rappresentanti politici, la segreteria regionale della CGIL e numerosi docenti universitari.

Associazione Sinistra, Autonomia, Federalismo

 

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Sabato 19 ottobre prende il via l’ottava edizione del Festival degli Strumenti Antichi, manifestazione organizzata dalla Sezione Interdipartimentale di Musica Antica del Conservatorio di Cagliari, dietro la supervisione del docente Attilio Motzo.

Il primo appuntamento, in programma alle 20.00, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate di via Manno, a Cagliari, vedrà protagonista il Bizzarria Ensemble, con gli allievi del laboratorio orchestrale tenuto da Attilio Motzo, che accompagneranno il rinomato solista di tromba barocca Giuseppe Frau, in un programma dedicato ai capolavori del ‘700.

Il giorno successivo (domenica 20 ottobre, stessa ora ancora nella chiesa di via Manno) saranno Attilio Motzo, al violino, e Fabrizio Marchionni, al clavicembalo, a presentare un programma incentrato sul virtuosismo violinistico italiano del ‘600, mentre lunedì 21 ottobre (stesso luogo, sempre alle 20.00) il clavicembalista Fernando De Luca offrirà un concerto monografico dedicato a Johann Christoph Graupner, contemporaneo e grande ammiratore di Johann Sebastian Bach. La serata sarà l’occasione per ascoltare un’anteprima dei 14 CD che la prestigiosa casa discografica Brilliant pubblicherà nella prossima primavera, finalizzando così il lavoro che Fernando De Luca ha svolto in questi anni realizzando la registrazione dell’opera integrale per clavicembalo del compositore tedesco.

Sabato 26 ottobre si prosegue con il quarto concerto: alle 21.00, nella Sala dei ritratti di Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114), Sabrina Piras e Noemi Mulas, due allieve del laboratorio di pianoforte viennese tenuto dal docente Francesco Giammarco, proporranno l’esecuzione di un programma interamente dedicato alle sonate per pianoforte di Ludwig Van Beethoven.

Domenica 27 ottobre, alle 20.00, nella Chiesa della Purissima, gli appassionati potranno godere dell’esecuzione della ”Missa Orbis Factor” di Girolamo Frescobaldi, capolavoro del genio ferrarese pubblicato nel 1635. Il magnifico organo storico “Carlo Mancini, Napoli 1758” suonato da Fabrizio Marchionni accompagnerà i cantori preparati da Luigi Pancrazio Delogu.

 

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«Nella galassia dello sfruttamento moderno, imposto dall’attuale sistema capitalistico selvaggio, una delle classi più bistrattate è sicuramente quella legata al mondo dei Call Center. Nella giornata di ieri i lavoratori dell’isola, circa ottomila quasi tutti a contratto part time, hanno manifestato per chiedere il rinnovo del contratto scaduto da tre anni, per lottare contro le delocalizzazioni selvagge e per chiedere maggiori tutele sociali per i lavoratori in difficoltà. Come Articolo Uno siamo convinti che ci sia bisogno di un’attenzione sempre maggiore per quelle forme di lavoro, che hanno ormai preso il sopravvento su quelle classiche, che oggi sono sottoposte ad un trattamento inaccettabile. Per questo motivo ringraziamo le sigle sindacali che stanno portando insieme questa battaglia fondamentale e, insieme a loro, ci schieriamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il comparto, dando la nostra piena disponibilità per ogni azione futura.»
Lo sostiene, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1.

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Venerdì 18 ottobre, alle ore 18.30, nella biblioteca popolare “L’albero del riccio”, a Cagliari, in via Doberdò 101, l’autrice Vanessa Roghi presenta “Piccola Città. Una storia comune di eroina” (Laterza, collana i Robinson) in dialogo con la sociologa Aide Esu. Un nuovo appuntamento della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019, “le vie della gentilezza” organizzato con la collaborazione del Cagliari Film Festival e che come di consueto ospiterà le letture poetiche a cura di Alessandra Fanti, ambasciatrice di gentilezza.

Nelle mattine del 18 e del 19 ottobre, l’autrice incontrerà gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Cagliari all’interno del percorso YoungBook dove il libro di Vanessa Roghi sarà presentato da giovani studenti in dialogo con l’autrice di fronte ad una platea di pari. Un’attività che promuove la lettura a scuola con l’obbiettivo di rendere protagonisti gli studenti e che nel 2019 ha coinvolto oltre 1.000 studenti.

«Guardate questa bambina. Questa bambina sono io. Ho un buffo cappello di lana colorato, lo so perché c’è un’altra foto a colori che me lo dice. Sto con M. Deve essere il 1977. Sono felice. La città per me è ancora una soltanto. Nessun muro la divide in due. Per ora. Dopo non sarà mai più così.» Decine di migliaia di tossicodipendenti, una ‘generazione scomparsa’ su cui si è steso un velo di oblio. Un libro di storia, un memoir che squarcia un muro di silenzio e lo fa partendo dal punto di vista più difficile e doloroso: quello personale.

L’autrice, Vanessa Roghi è una storica del tempo presente e ricercatrice indipendente. Fa ricerca sulla storia della cultura: ha scritto di donne e preti, di Manzoni e Le Monnier, di diritto degli autori e della fatica di guadagnarsi da vivere con la scrittura. Ma il suo amore più grande è la storia della scuola. I suoi ultimi saggi sono “La lettera sovversiva” (Laterza 2016) e “Piccola città” (Laterza 2018). Le piace pensare che l’immaginario storico possa avere un posto nel dibattito storiografico, fa di tutto per portarcelo. Ha insegnato per anni alla Sapienza ma poi ha smesso. Fa documentari di storia per Rai Tre. Ha due figlie che si chiamano Alice e Anita. Pensava che dopo Nick Drake e Fabrizio De Andrè la musica avesse poco da dire poi meno male sono arrivati i Radiohead.

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La vertenza dei lavoratori dell’Aspal, la cosiddetta “vertenza art. 58”, è ritornata all’attenzione della Seconda commissione consiliare che questo pomeriggio ha proceduto con le audizioni dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Sadirs. La vicenda è quella nota e riguarda l’inquadramento del personale transitato in Aspal per effetto della legge n. 9 del 17 maggio 2016 e modificata dall’articolo 58 della legge n. 1 dell’11 gennaio 2019 che stabilisce che il personale delle province trasferito all’Aspal «è inquadrato nei ruoli regionali nelle categorie e nei livelli retributivi corrispondenti alla professionalità posseduta al momento del passaggio dalle province alla Regione, con la salvaguardia della retribuzione individuale di anzianità maturata e degli assegni personali in godimento».

A giudizio dell’assessorato del lavoro l’applicazione letterale di tale norma, in vigore dal 1 febbraio 2019, comporterebbe discriminazioni tra il personale del medesimo comparto e determinerebbe un costo troppo elevato rispetto alle coperture finanziarie. Il dato è contestato dai sindacati che hanno formulato una controproposta (approvata dall’assemblea dei lavoratori lo scorso 13 settembre a Tramatza) rispetto a quella avanzata in proposito dall’assessore del Lavoro.

Sollecitati anche dagli interventi dei consiglieri della minoranza Francesco Stara e Laura Caddeo (Progressisti), Desirè Manca (M5S) e Piero Comandini (Pd) i rappresentanti dei lavoratori (Davide Paderi – Cisl; Giampaolo Spanu – Uil; Luciano Melis – Sadirs, Enrico Lobina – Cgil) hanno definito la loro proposta “di mediazione e di responsabilità” e si sono detti disponibili a proseguire nel confronto dichiarando come irrinunciabili i punti che riguardano l’inquadramento e le ferie del personale, mostrando però significativi margini di apertura per ciò che attiene gli aspetti riferibili alla “decorrenza della parte economica”.

Il presidente della Seconda commissione, Alfonso Marras (Riformatori sardi), preso atto della complessità della vertenza e confermata la disponibilità a favorire ogni possibile soluzione ha quindi preannunciato la convocazione in audizione dell’assessora del Lavoro e del direttore dell’Aspal.

 

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Solidarietà al popolo catalano è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, che ha appreso con preoccupazione la notizia delle condanne, con l’accusa di sedizione, di alcuni esponenti del movimento indipendentista, in gran parte già membri del Governo e del Parlamento catalano.

«La volontà di autodeterminazione di un popolo – scrive in una nota Michele Pais – non deve mai essere messa in discussione. Le condanne decise dal Tribunale supremo spagnolo, seppure ineccepibili dal punto di vista normativo, comprimono in maniera incisiva i principi democratici su cui si deve basare la pacifica convivenza tra i popoli.»

Attendendo con fiducia la decisione del Tribunale europeo dei diritti umani di Strasburgo, il presidente del Consiglio regionale esprime vicinanza ai fratelli catalani a cui la Sardegna è da sempre legata da un vincolo di amicizia indissolubile.

Il Consiglio regionale della Sardegna, nella scorsa legislatura il 25 ottobre 2017, aveva approvato un ordine del giorno in cui auspicava l’immediata scarcerazione di coloro che erano stati sottoposti a misure di privazione della libertà personale in seguito alla consultazione referendaria che chiedeva l’indipendenza dello Stato catalano e in cui esprimeva solidarietà alla Catalogna.

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Le borse futuristiche dell’artigiana sarda Adelaide Carta saranno esposte fino all’8 dicembre a Porto, alla Prima Biennale del design del Portogallo. Le creazioni della fashion designer di borse ed accessori vegan originaria di Guspini, con filosofia etica e fashion green, infatti, sono state selezionate per rappresentare il “saper fare sardo” e italiano e potranno essere ammirate dai visitatori di tutto il mondo per i prossimi 2 mesi nei locali della “CASA DO DESIGN” di Motosinhos.

Alla manifestazione, esposizione artistica non commerciale, la Carta ha portato 3 pezzi selezionati della nuova collezione FW1920, completamente eco-sostenibili, realizzati esclusivamente con fibre vegetali derivate dalle foglie dell’ananas, sughero naturale tinto, sughero termo colorato, fibre di legno ed una nappa a base acquosa completamente riciclata dalla plastica, prodotta in Italia. Come in una vera installazione di arte moderna, questi sono stati inseriti all’interno di una teca in cristallo. Per completare l’opera, la designer guspinese ha scelto un quarto pezzo, il più significativo ed il più fashion, con il quale l’artigiana della moda vuole divulgare le sue origini sarde: la borsa della linea speciale “Maughor”, realizzata esclusivamente in pezzi unici che presenta  stampe rivisitate dei tappeti e degli arazzi sardi, attraverso un transfer colorato che decora il sughero naturale con colori accesi e decisi.

Di fianco all’esposizione, i visitatori potranno ammirare il lavoro del fotografo, storyteller e videomaker cagliaritano Massimo Loi, selezionatore della Carta per la Biennale, dal titolo “Mondo Sardegna”; un progetto video, questo, che immortala artigiani di tutta Italia, all’interno dei loro laboratori artigiani durante i processi creativi e produttivi, e che aiuterà gli ospiti a scoprire segreti delle lavorazioni e le curiosità di questi particolari prodotti.

Adelaide Carta e Massimo Loi, sono due realtà sarde si sono incontrate grazie al sacrifico quotidiano, alla passione e all’amore per il proprio lavoro, e che insieme si uniscono per tramandare e far conoscere al mondo intero le nostre radici che grazie alle abilità si fondono con l’innovazione per reinventare una cultura che tutti devono conoscere.

«Ancora una volta gli artigiani sardi sono nel gotha del fashion design internazionale – commenta Antonio Matzutzi, presidente regionale di Confartigianato Sardegna – e di questo siamo molto orgogliosi anche perché queste piccole, ma preziosissime realtà, avranno la possibilità di presentare le proprie creazioni a una platea di interessati e acquirenti così ampia e qualificataLa partecipazione delle imprese a queste manifestazioni è la riprova del fatto che anche in Sardegna si possa lavorare bene, realizzando produzioni che non temono la concorrenza. E, lo diciamo con orgoglio, i nostri artigiani della moda non sono secondi a nessuno. A livello regionale, nazionale e internazionale – sottolinea Antonio Matzutzi – la nostra Associazione sta svolgendo una intensa attività per offrire maggiori opportunità di crescita e per far conoscere la loro qualità a migliaia di compratori. Il grande bacino della moda sarda – conclude il presidente regionale di Confartigianato Sardegna – è come una “perla” da coltivare, valorizzare ed esporre in ogni “mercato” del Mondo. Ci auguriamo che anche la Regione possa supportare queste realtà nel loro percorso di crescita.»

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Far diventare Sassari il principale, se non l’unico Polo fieristico regionale, quattro anni fa sembrava solo una bella scommessa per i più ottimisti. Una missione impossibile per gli altri. Dopo l’edizione 2019, Claudio Rotunno ha vinto la scommessa.

La fiera regionale Promo Autunno organizzata con la sua Pubblicover Events Designer negli spazi di Promocamera, ha confermato tutto il suo potenziale per qualità, ospiti, incontri, partecipazione di imprese e di pubblico.

Ma, soprattutto, per richieste di riconferma da parte di molte aziende presenti: un coro di standisti che già da stamattina ha espresso il desiderio di rinnovare la presenza per il prossimo anno, e in alcuni casi, di raddoppiare gli spazi.

Inevitabile l’appello rivolto alla Regione da parte del patron: «Stiamo già pensando alla quinta edizione che sarà ricca di novità – ha detto Claudio Rotunno -. Confidiamo molto nell’impegno della giunta regionale, rappresentata in fiera dall’assessore al Turismo Gianni Chessa, che si è mostrato particolarmente sensibile sullo sviluppo imprenditoriale del territorio, al fine di ingrandire gli spazi di Promocamera e il numero degli stand, in modo tale che tante richieste di aziende meritevoli non restino inevase».

E’ stato forte l’interesse del pubblico per questa tre giorni che, oltre alle eccellenze imprenditoriali ha presentato con successo meeting istituzionali, special guest, eventi in area Food e Wedding di grande rilievo. Per non parlare di personalità di spicco a partire dalla madrina Valeria Marini, e quindi il gettonatissimo chef e conduttore televisivo Simone Rugiati, che per l’occasione ha realizzato un piatto con soli prodotti sardi dandogli il nome di “Promo Autunno”.

Tanti i giovani imprenditori presenti, tra questi molte donne. Un segnale decisamente positivo. «Non nascondiamoci che molti di questi entrano nel mondo dell’impresa quasi per obbligo, non trovando altre soluzioni di lavoro – ha detto il presidente della Camera di Commercio, Gavino Sini -. Ma entrare nel mondo aziendale può essere un’occasione per mettersi in gioco e scoprire le proprie potenzialità. Vediamo molti giovani diventare bravissimi imprenditori. Promo Autunno può rappresentare per loro una grande opportunità».

La manifestazione si è conclusa con un bagno di folla per la sfilata di moda con gli abiti da cerimonia della collezione “Infinity” griffati Italo e Pierangelo Petrelli, presentati per la linea uomo dai celebri testimonial Gianluca di Sotto e Valerio Logriego. Per la linea donna, a mandare in visibilio gli appassionati e le appassionate è stata la collezione sposa di Veny Infantino, presentata in questo caso da splendide modelle.