24 November, 2024
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E’ stata la giornata dei pareggi, 4 in 8 partite, la 13ª di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. Tra le squadre che hanno pareggiato, c’è il Cortoghiana, fermato sullo 0 a 0 casalingo dall’Orrolese del neo acquisto Christian Cacciuto, svincolato qualche giorno fa dalla Monteponi. E nel Cortoghiana, nel secondo tempo, ha fatto il suo esordio un altro svincolato dalla Monteponi, Stefano Demontis. Con il punto conquistato oggi, il Cortoghiana ha agganciato in classifica, al sesto posto, il Villamassargia, battuto nettamente in casa, 3 a 0, dall’Andromeda di Siurgus Donigala, una squadra in grande crescita. Appaiata alle due squadre sulcitane, con 19 punti, c’è ora la Sigma De Amicis 1979 che ha superato di misura, 2 a 1, la Monteponi, scesa in campo con una formazione d’emergenza, perché dopo gli svincoli di quattro giocatori (seguiti alla cessione di altri 7 e all’arrivo di soli 5 la scorsa settimana), la società non ha ancora definito operazioni in ingresso, rimandando tutto alla prossima settimana (il mercato di dicembre quest’anno si chiuderà alle 19.00 di lunedì 23). La classifica della Monteponi, partita con grandi ambizioni, dopo la sesta sconfitta, si fa sempre più complicata, con 13 punti, a ben 15 punti dalla vetta, 13 dalla seconda e 12 dalla terza posizione. Una delle prime tre posizioni era l’obiettivo dichiarato dalla società alla vigilia del campionato.

Sugli altri campi, la Villacidrese ha imposto il pareggio, 2 a 2, alla capolista Idolo, ad Arzana; il Sant’Elena Quartu ha battuto nettamente il Seulo 2010, 3 a 0; il Tortolì ha vinto a Selargius, 2 a 1; sono finite in parità, infine, anche Gonnosfanadiga-Buddusò, 1 a 1, e Arborea-Tonara, 2 a 2.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, nuovo scossone al vertice della classifica. La capolista Calcio Capoterra s’è fermata a Samassi, sconfitta 2 a 1 dalla Gioventù Sportiva, passo falso che ha consentito di riavvicinarsi ad un solo punto alla Fermassenti che ha battuto la Virtus Villamar 3 a 1 ed ha agganciato al secondo posto la Tharros che giocherà la partita con la Libertas, a Barumini, mercoledì 18 dicembre.

Il derby tra Atletico Villaperuccio ed Atletico Narcao ha registrato un risultato sorprendente, soprattutto nelle proporzioni, 3 a 0 per la squadra di Gianmarco Manca che con i 3 punti è salito a quota 11. L’Atletico Narcao, viceversa, ha interrotto la sua rincorsa verso le prime posizioni della classifica. Nuova sconfitta per l’Antiochense, con qualche rammarico, 3 a 2 a Gergei.

Sugli altri campi, larga vittoria per il Santa Giusta Calcio sul Francesco Bellu Terralba, 4 a 1; vittoria di misura per la Virtus San Sperate sul Sadali, 2 a 1; pareggio tra Freccia Parte Montis ed Atletico San Marco, 1 a 1.

Stefano Demontis, neo acquisto del Cortoghiana.

 

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Carbonia-Monteponi e Marco Cullurgioni Giba-Cortoghiana, sono le semifinali della 57ª edizione della Coppa Santa Barbara Trofeo Aldo Carboni. Le due partite sono in programma rispettivamente mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre, entrambe sul campo Santa Barbara, alle ore 15.00.

Il Carbonia si è qualificato superando l’Antiochense 4 a 3; la Monteponi ha avuto la meglio sull’Atletico Narcao con il punteggio di 2 a 1; la Marco Cullurgioni ha eliminato il Villamassargia con un “rotondo” 3 a 0; il Cortoghiana, infine, ha battuto il Gonnesa 4 a 2.

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Il Carbonia era atteso ad una reazione, con una prova di vitalità, dopo i due pareggi consecutivi ottenuti con Porto Rotondo e Kosmoto Monastir che hanno consentito alle inseguitrici di rifarsi sotto e, nel caso del Castiadas, di affiancarsi al comando della classifica, alla vigilia delle due trasferte consecutive con il Castiadas e la Nuorese. La risposta della squadra c’è stata e che risposta! 8 a 0 al La Palma Monte Urpinu, con triplette di Alessio Figos e Suku Kassama Sariang e goal di Daniele Contu e Mattia Cordeddu (entrato nel finale dopo essere stato tenuto inizialmente in panchina in vista dei prossimi impegni).

La poca consistenza del La Palma Monte Urpinu di Franco Giordano ha indubbiamente favorito la goleada, ma questa non deve sminuire la prestazione del Carbonia. Andrea Marongiu inizialmente ha dovuto fare a meno dello squalificato Nicola Serra ed ha tenuto in panchina – come già sottolineato, Mattia Cordeddu, e con lui Gioele Zedda, sostituiti da Suku Kassama Sariang e Fabio Mastino. La squadra ha impiegato una ventina di minuti a prendere le misure dell’avversario, fino al primo goal, realizzato al 25′ da Alessio Figos su prodezza in fase di preparazione ed assist di Samuele Curreli, ancora a secco in termini di goal ma preziosissimo sia in fase di rifinitura, suo anche l’assist per il goal di Daniele Contu per il 3 a 0, in apertura di secondo tempo, sia conclusiva, perché alcune volte è andato vicinissimo alla marcatura personale.

Concluso il primo tempo sul 2 a 0, con il goal del raddoppio di Suku Kassama Sariang su assist di Daniele Contu (ed il giovane gambiano pochi minuti dopo ha sfiorato il terzo goal, di testa, con miracolo del portierone croato Marko Stanic, che certamente sognava un esordio migliore con la sua nuova squadra, perché nonostante gli 8 goal subiti, è stato il migliore in campo del La Palma Monte Urpinu!), il secondo tempo non ha avuto storia. Daniele Contu per il 3 a 0, poi doppietta di Suku Kassama Sariang, alla tripletta personale; ancora Alessio Figos, poi Mattia Cordeddu appena entrato e, infine, Alessio Figos, anche lui alla tripletta personale: 8 a 0! Nel finale ha fatto il suo esordio il nuovo arrivato Keba Gassama, autore di alcune belle giocate e di un assist per il goal del 7 a 0 di Mattia Cordeddu.

Il Carbonia è nuovamente solo in testa alla classifica, con 2 punti di vantaggio sulla Nuorese, passata a Ghilarza con due goal di Mauro Ragatzu, 3 sulla coppia Castiadas-Ossese (formatasi dopo la netta vittoria dell’Ossese nel confronto diretto disputato ieri a Ossi), 4 sulla Ferrini, fermata sull’1 a 1 casalingo dall’Arbus (con goal di Momo Cosa).

Nella giornata spicca il clamoroso 5 a 0 dell’Atletico Uri (avversario del Carbonia nella finalissima di Coppa Italia, l’8 febbraio 2020 ad Oristano) a Bosa. Sugli altri campi, la San Marco Assemini ‘980 ha vinto 3 a 0 sulla Kosmoto Monastir, il Guspini ha pareggiato 1 a 1 con il Porto Rotondo, il Li Punti ha superato di misura il Taloro Gavoi, 1 a 0..

E domenica prossima, per l’ultima giornata del girone di andata, ci sarà Castiadas-Carbonia!

Giampaolo Cirronis

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La Dinamo Banco di Sardegna non si ferma. Al PalaSerradimigni ha battuto anche la lanciatissima Fortitudo Pompea Bologna, 86 a 80 (p.t. 40 a 43).

Non è stata una passeggiata. Nel primo quarto la squadra ospite, trascinata da Pietro Aradori, ha condotto con un buon margine, chiudendo al 10′ avanti di 6 lunghezze: 25 a 19. Il margine è cresciuto ancora nella parte iniziale del secondo quarto, con la Dinamo che faticava a trovare il suo ritmo, ma prima del riposo i biancoblu hanno iniziato ad ingranare e dal -9 sono riusciti a portarsi all’intervallo lungo a -3: 40 a 43.

In avvio di terzo quarto la squadra di Gianmarco Pozzecco s’è scatenata e la Fortitudo ha accusato il colpo, subendo un parziale di 27 a 15: 67 a 58 al 30′.

L’ultimo quarto ha visto la Fortitudo ancora in partita, capace di riavvicinarsi nelle battute iniziali, ma la Dinamo non le ha consentito di andare oltre il -5 e nel finale ha gestito il vantaggio acquisito, senza patemi, fino al definitivo 86 a 80.

La Dinamo ha chiuso con quattro uomini in doppia cifra. Il migliore è stato Michele Vitali, a lungo impeccabile al tiro ed alla fine autore di 16 punti con 4 su 5 da 1 punti, 2 su 2 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 3 assist, 24 di valutazione; Miro Bilan, 16 punti, 7 su 12 da 2 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 2 assist, 19 di valutazione; Stefano Gentile, 15 punti, 2 su 3 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 2 assist, 14 di valutazione; Dwayne Evans, 13 punti, in ombra nella prima metà di partita, brillante nel secondo, con 5 su 10 da 2 punti, 1 su 2 da 3 punti, 7 rimbalzi, 1 assist, 17 di valutazione.

Nella Fortidudo il migliore è stato Pietro Aradori, autore di 20 punti, 4 su 7 da 2 punti, 2 su 6 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 3 assist, 25 di valutazione; in doppia cifra anche Kassius Robertson (18 punti) e Henry Sims (17 punti). In ombra l’ex Rok Stipcevic, autore di 3 soli punti, una tripla (su 4 tiri effettuati).

Con i due punti odierni, la Dinamo Banco di Sardegna sale a quota 18 punti, sola al secondo posto, alle spalle della Virtus Bologna, in testa solitaria con 22 punti. E domenica prossima, al PalaSerradimigni, sarà di scena proprio la Virtus Bologna!

Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Ha incantato il pubblico con la sua verve ironica, la sua semplicità e la simpatia, ma tra le doti che Carlo Verdone in questi giorni in Sardegna ha fatto più apprezzare di sé c’è sicuramente l’umiltà. Quell’umiltà che solo i grandi sanno avere. Nella Sala convegni del THotel sabato sera, a Cagliar,i c’è stato un vero bagno di folla per l’attore e regista romano, che ha ricevuto il Premio alla carriera dell’Alambicco dalle mani del direttore artistico Alessandro Macis, presidente dell’associazione culturale attivissima in campo cinematografico, accompagnato da Patrizia Masala, che ha letto le motivazioni.

Verdone è stato definito «creativo e sensibile autore della commedia italiana, capace di raccontare storie facendo coesistere armonicamente comicità, ironia e umorismo con eventi drammatici».

Ma il riconoscimento è stato consegnato anche per essere un «attento e curioso osservatore dei comportamenti umani, che attraverso una continua ricerca dà voce e corpo ai suoi personaggi, mettendoli in scena senza giudicarli. Nei loro confronti ha benevolenza e pietà accompagnate da un velo di malinconia. La fisicità dei suoi personaggi, il linguaggio del corpo, rimandano ai grandi maestri del cinema muto: Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harold Lloyd, che ci fanno sorridere delle loro avventure-disavventure. Per averci donato in questi quarant’anni momenti di grande cinema».

Un riconoscimento meritatissimo per un personaggio molto amato dal pubblico isolano, come ha potuto constatare lo stesso attore in questi giorni di permanenza nel capoluogo regionale. Verdone ha infatti deciso di dedicare espressamente il premio “ai sardi e alla Sardegna”.

E il divertimento non è mancato già nell’anteprima della serata, con il concerto omaggio del maestro Romeo Scaccia, che ha eseguito al piano solo le musiche di accompagnamento a spezzoni tra i più significativi dei film indimenticabili. Sorrisi ed applausi in platea. Tra il pubblico chi ha potuto è restato incollato alla poltrona, mentre in tanti sono rimasti in piedi.

Nella seconda parte della serata il protagonista di “Borotalco” si è intrattenuto a lungo a rispondere alla domande di Alessandro Macis e del critico cinematografico Mario Patané, per poi dare spazio al dibattito con i giornalisti e il pubblico. Si è parlato degli esordi, del primo personaggio ideato (la figura del sacerdote dalla caratteristica espressione ecclesiale), dell’impegno che occorre in una professione in cui gli spettatori hanno sempre l’ultima parola, e di tanto altro. Proprio Borotalco è stato definito il film della svolta per Carlo Verdone: «Se non ci fosse stato forse non sarei qui ora», ha affermato l’artista. Ma la vera sorpresa della serata è stata l’improvvisata esibizione alla batteria, in un memorabile duetto con Romeo Scaccia al pianoforte che ha lasciato tutti di stucco.

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E’ una Monteponi in piena emergenza quella che scende in campo questo pomeriggio, alle 15.00, sul campo di Mulinu Becciu, per affrontare la Sigma De Amicis 1979, per la 13ª giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale (dirige Federico Salis di Cagliari, assistenti di linea Nicolò Pili e Nicola Mascia di Cagliari). Dopo la mezza rivoluzione compiuta la scorsa settimana alla riapertura dei termini per i trasferimenti, con 7 calciatori in uscita e 5 in ingresso, in settimana la società guidata dal presidente Giorgio Ciccu ha svincolato altri quattro calciatori: il centravanti Christian Cacciuto, autore di 8 goal, accasatosi all’Orrolese; il portiere Claudio Pillittu, il difensore Antonio Usai e l’attaccante Stefano Demontis. Ad oggi, a 8 giorni dalla chiusura della campagna di tesseramento di dicembre, la società non ha concluso altre operazioni in ingresso, ragion per cui il tecnico Nicola Agus ha a disposizione un organico assai ristretto.

Il Cortoghiana, reduce dalla sconfitta nel recupero di metà settimana con la Villacidrese, ospita l’Orrolese, che avrà Christian Cacciuto al centro dell’attacco (dirige Edoardo Steri di Carbonia, assistenti di linea Annamaria Sabiu di Carbonia e Marco Ambu di Cagliari). Anche il Villamassargia, reduce da un periodo molto positivo, giocherà in casa, contro l’Andromeda, una squadra in grande crescita (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Filippo Noschese e Nicola Deriu di Oristano).

Completamo il programma della giornata, le seguenti partite: Arborea-Tonara, Gonnosfanadiga-Buddusò, Idolo-Villacidrese, Sant’Elena-Seulo 2010 e Selargius-Tortolì.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la Fermassenti è chiamata al riscatto, dopo due sconfitte consecutive che le hanno fatto perdere la vetta della classifica, ora lontana quattro lunghezze. Cerca conferme l’Atletico Narcao, in grande crescita, nel derby di Villaperuccio, contro una squadra assetata di punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica. Ad aver bisogno di punti è anche l’Antiochense, attesa da un match delicato a Gergei.

Completano il programma della 13ª giornata del girone d’andata, le seguenti partite: Freccia Parte Montis-Nuova San Marco, Gioventù Sportiva Samassi-Calcio Capoterra; Libertas Barumini-Tharros; Santa Giusta Calcio-Francesco Bellu e, infine, Virtus San Sperate 2002-Sadali.

Christian Cacciuto esordirà questo pomeriggio con la maglia dell’Orrolese, a Cortoghiana.

 

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Il miglioramento genetico come strumento di crescita economica delle aziende zootecniche della Sardegna è stato il tema che ha animato il seminario organizzato da Confagricoltura Sardegna, nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione superiore Duca degli Abruzzi di Elmas. Numerosi relatori tra studiosi e portatori di interesse hanno parlato a una platea gremita di allevatori, studenti e agronomi. Ad aprire e chiudere i lavori, coordinati dal direttore di Confagricoltura Sardegna, Maurizio Onorato, il presidente dell’associazione regionale di categoria, Luca Sanna.

Confagricoltura Sardegna. «Abbiamo gli strumenti scientifici, le menti, gli allevatori e il bestiame per fare bene, ma è stato interrotto il lavoro di decenni sotto il profilo del miglioramento genetico. I bilanci delle aziende agricole hanno bisogno di tale processo e di animali che possano dare produzioni di altissima qualità, che vivano a lungo, resistano alle malattie e affrontino stagioni produttive capaci di assicurare profitto a chi li alleva e progenie che perpetuino questa tendenza: che noi vogliamo coltivare e incrementare». Lo ha detto Luca Sanna che ha aggiunto: «Da quando nei primi anni 2000 si è manifestata in Sardegna la blue tongue, abbiamo perso oltre un milione di capi ovini. Gli imprenditori zootecnici si sono dovuti arrangiare, anche a causa della scomparsa delle attività delle associazioni degli allevatori. Il miglioramento genetico degli animali, secondo diversi studi scientifici, ha portato negli anni a una riduzione dell’impatto ambientale, contrariamente a quanto sostiene qualcuno. Con i nostri strumenti politico-sindacali – ha proseguito – dobbiamo pressare le istituzioni e le associazioni degli allevatori affinché riprendano al più presto il lavoro dal punto in cui si è interrotto. C’è chi importa altre razze, che inquinano il nostro patrimonio genetico con il rischio dell’arrivo di nuove malattie. La pecora sarda, per esempio, era la regina nelle produzioni di latte, oggi ci sono razze spagnole e francesi che ci stanno superando. Il mondo dell’agricoltura purtroppo non è più il settore economico trainante dell’Isola: lo dicono i dati. Dobbiamo invertire questo trend per riconquistare quote di mercato importanti per lo sviluppo di tutta la Sardegna. Peccato – ha concluso Luca Sanna – che all’iniziativa di oggi sia mancato completamente l’interlocutore politico invitato a partecipare».

L’Università. «Il miglioramento genetico è la via più efficace per costruire una zootecnica sostenibile nel futuro – ha sottolineato Giuseppe Pulina dell’Università di Sassari -. In Sardegna abbiamo una riserva genetica molto importante che va conservata e valorizzata, sia nel settore ovino sia in quelli bovino e caprino. Nell’Isola abbiamo vacche da latte all’avanguardia e pecore da latte che, purtroppo, sono in retroguardia».

Nicola Macciotta, dell’Università di Sassari, ha illustrato il panorama nazionale e internazionale dal passaggio dalla genetica alla genomica nelle specie di interesse zootecnico. «A livello mondiale – ha ricordato – il settore bovino è anni luce più avanti rispetto all’ovino, per motivi legati ai diversi investimenti economici. Tuttavia, il nostro Ateneo sta portando avanti uno studio sulla tracciabilità della provenienza dei prodotti attraverso gli strumenti della genomica. Un metodo che consente di comprendere in maniera inequivocabile se un agnello proviene dall’estero oppure se è realmente di razza pura. Non basta, infatti, un esame a vista: occorre un metodo scientifico».

Agris. Del passaggio dalla genetica alla genomica, visto come un nuovo strumento per la selezione degli ovini da latte, ha parlato anche Sara Casu dell’Agenzia regionale Agris Sardegna, che ha illustrato le possibilità applicative offerte dai nuovi strumenti della genetica molecolare nel miglioramento genetico degli ovini da latte. «Agris – ha detto Sara Casu – sta puntando molto su una strategia di implementazione della selezione genomica. A differenza di quanto avviene in Francia, dove sono applicati schemi di selezione genomica simili ai bovini, in Italia sembra opportuno implementare schemi basati su popolazioni di riferimento femminili. La Spagna, invece, ha fatto scelte differenti: non sempre punta sulla selezione della razza locale in purezza”».

Confagricoltura nazionale. «La riforma della riproduzione animale – ha detto Daniele Mezzogori dell’Ufficio Economico di Confagricoltura – introdotta con il decreto ministeriale emanato l’anno scorso, ha modificato sensibilmente tutto il comparto. Prevede innanzitutto il principio della terzietà tra le associazioni degli allevatori e coloro che sono deputati alla raccolta dei dati funzionali degli allevamenti. Poi vi è la liberalizzazione del mercato dei servizi. Infine le nuove modalità di partecipazione degli allevatori nei piani genetici di sviluppo in ambito nazionale. Tutto ciò dovrebbe consentire una riproduzione più efficiente e funzionale».

Trasformazione. «Il miglioramento genetico operato in questi ultimi decenni sugli ovini allevati in Sardegna ha creato, insieme ai mutamenti di gestione delle aziende primarie, focalizzate quasi esclusivamente verso l’incremento delle quantità di latte, una perdita di materia secca utile caseificabile e quindi un decremento delle rese casearie». Così Gavino Nieddu, direttore industriale della CAO Formaggi, che ha aggiunto: «Nel momento in cui non si è valorizzata la qualità, con griglie adeguate nelle retribuzioni, gli allevatori hanno puntato solo sul versante della quantità di latte prodotta. In altri paesi, come la Spagna o la Francia, il prezzo del latte pagato al produttore primario si basa fondamentalmente sulla quantità di materia utile caseificabile. I parametri di analisi su cellule somatiche e carica batterica infatti sono sempre più spesso meno considerati in quanto dati per scontati per il rispetto delle normative igienico sanitarie».

 

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Per EPI Sardegna, sono abbondantemente maturi i tempi per le grandi riforme da attuare in Sardegna, ma questo non deve assolutamente portare i legislatori regionali ad adottare decisioni affrettate, che possono arrecare più danni che benefici.»

Lo scrive, in una nota, Tore Piana, coordinatore regionale di Energie per l’Italia.

«E’ il caso della proposta di creare una flotta aerea sarda, balzata alle cronache in questi giorni, sulla quale noi come forza politica ci dichiariamo fortemente contrari – aggiunge Tore Piana -. Il capitolo dei collegamenti da e per la Sardegna, sia essi navali che aerei, sono il vero fulcro della ripresa economica della Sardegna, serve aprire urgentemente un confronto con il Governo sindacale e con tutte le forze imprenditoriali e sindacali presenti in Sardegna. La Sardegna su questo argomento non può essere ancora una volta lasciata sola nelle decisioni ed il Governo nazionale deve contribuire significatamente, anche adottando leggi speciali a favore della continuità, come tutte le altre Nazioni europee fanno con le isole delle loro nazioni, vedasi la Spagna con le Baleari e Le Canarie, la Francia con la vicina Corsica.»

«Sul tappeto regionale, inoltre, è urgente affrontare le riforme sulla Sanità, anche qui come EPI Sardegna siamo favorevoli ad abolire l’ATS Unica, che oggi è diventato un “mostro” che crea solo disguidi e assorbe ingenti risorse, nel contesto e come da programma elettorale siamo favorevoli a ripristinare 4 ATS, una per ciascuna delle 4 attuali province, ma anche su questo argomento serve un serio confronto con tutti, senza decisioni calate dall’alto – rimarca Tore Piana -. A seguire la riforma del PPR e la nuova legge regionale urbanistica, attesa da anni da tutti e che non può più essere rinviata, prendiamo atto come EPI Sardegna del buon lavoro che l’assessore all’Urbanistica Quirico Sanna sta svolgendo sull’argomento, ma anche in questo caso la parola d’ordine è coinvolgimento di tutti, solo così la Sardegna potrà veramente essere all’altezza delle nuove sfide economico- imprenditoriali. In ultimo ma non per importanza, serve una vera e seria revisione sulle linee programmatiche nel settore Agricolo ed una Legge Regionale di Settore, che oggi manca. L’agricoltura e la pastorizia, in Sardegna, non rappresenta solo  economia, ma rappresenta anche un fattore di salvaguardia ambientale e un fattore di contrasto allo spopolamento delle zone interne, ed in tale contesto deve essere  presa in considerazione e aiutata – conclude Tore Piana – a nome del partito EPI Sardegna che ha partecipato alle ultime elezioni regionali, nella coalizione di centro destra – autonomista e sardista che ha vinto le elezioni.»

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Martedì 17 dicembre, in concomitanza con la consegna delle buste paga e della firma per gli adempimenti INPS (17 e 18 dicembre), presso la sala mensa dello stabilimento di Portovesme, alle ore 10.00, si svolgerà l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina e degli addetti degli appalti interni allo stabilimento.

Sarà l’occasione, al termine dell’assemblea, per un breve momento conviviale, per lo scambio degli auguri per le prossime festività natalizie e per il nuovo anno «all’insegna del lavoro».

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Immagina una città che potrebbe essere la tua. Immagina i palazzi di una periferia. Immagina le persone che vivono dentro uno di quei palazzi. Infine immagina di essere tra loro e di sentirti come una bestia allo zoo. E “Come bestie allo zoo” è proprio il nome della nuova produzione della compagnia Artisti Fuori Posto che debutterà il 21 dicembre, alle ore 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari, all’interno della rassegna “Botti di Natale”, organizzata dalla compagnia teatrale Origamundi.

In questo spettacolo, scritto e diretto da Filippo Salaris, ambientato nella città di Cagliari, gli Artisti Fuori Posto indagano sulle dinamiche umane che portano all’odio all’interno di una città multietnica, in cui la convivenza forzata e la povertà generano illegalità. In scena gli attori Alessandro Pani, Francesca Saba e lo stesso Filippo Salaris, presentano uno spaccato di vita che disegna un mondo in cui tutti sono vittime e tutti sono carnefici di qualcun altro.

«In un certo senso questo si sposava bene con l’idea che avevamo della città. Ci eravamo cresciuti dentro, da quando eravamo bambini. In quelle strade ci avevamo giocato a pallone, ci siamo scambiati le figurine. Ci siamo raccontati i nostri segreti. Ci stavamo stretti e comodi allo stesso tempo. Eravamo come bestie allo zoo», racconta Crabu che, insieme a Garau e Claudia, è uno dei tre personaggi che danno vita al testo, a cavallo tra la commedia e la tragedia esistenziale.

Una tragedia dettata dalle dinamiche culturali del quartiere, della famiglia e della criminalità che portano tutti a sopraffare o a essere sopraffatti. Come dice uno dei personaggi, Garau, “siamo tutti i negri di qualcuno” e se non vuoi essere schiacciato devi trovare qualcuno da schiacciare, in una costante e animalesca lotta tra gli ultimi per diventare i penultimi.