12 September, 2024
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L’associazione “Più Sardegna” lancia un appello all’unità di tutti gli allevatori, con un’assemblea generale convocata a Tramatza per sabato 31 agosto, alle ore 10,30, nella sala congressi Hotel Anfora c/o stazione di servizio della ESSO, con la partecipazione dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.
All’ordine del giorno ci sarà la condivisione della proposta di soluzione della vertenza.
Un contratto triennale garantito dalle parti politiche che preveda, demandando alla libera contrattazione delle parti tutte le restanti condizioni:
– la formazione del prezzo del litro di latte ovicaprino utilizzando come base di calcolo, il valore medio del costo di produzione, determinato da ISMEA in € 1,12 /litro iva esclusa, ed indicando quale parametro fisso, nella determinazione del suo costo di produzione, il valore della prestazione giornaliera dell’operatore della filiera del latte e dei suoi collaboratori familiari, stabilendolo nella misura minima di 0,60 €/ litro.

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Il folto calendario estivo dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno, si arricchisce ulteriormente questo fine settimana, con la presentazione al pubblico isolano di una nuovissima produzione che vede protagonista, per la prima volta in Sardegna, Wilfredo Morales, in arte “Willie de Cuba” con il progetto “Melodía y Corazón”.

Tre le date in programma: il 30 agosto 2019 alle ore 21.00 in Piazza Pichi ad Iglesias (in duo con Anabel Rodriguez, raffinata e splendida voce femminile da anni affermata a livello internazionale sia come compositrice che interprete) nell’ambito della manifestazione “Notteggiando”, shopping, musica, cultura, spettacolo e mercatini per le vie del Centro Storico, a cura del Centro Commerciale Naturale “Centro Città” con il contributo del comune di Iglesias. Si prosegue il 31 Agosto allo Star 1 di Arbatax a partire dalle ore 22.00, per concludere il tour il 1° settembre, sempre allo Star 1 di Arbatax, con inizio alle ore 21.00.

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«Le dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco di Alghero, Mario Bruno, sul tema della sanità sono fuorvianti e hanno il sapore strumentale di chi, sonoramente sconfitto alle precedenti elezioni amministrative della propria città, cerca visibilità ed una rinnovata verginità politica che nessun cittadino algherese è più disponibile a riconoscergli. Ciò che Bruno ha dichiarato, ovvero che Alghero resterà senza ospedale, è sintomatico della scarsa conoscenza dell’argomento e della volontà da parte dell’amministrazione regionale di approvare in tempi rapidi una nuova riforma della sanità inclusiva e rispettosa delle prerogative dei cittadini in ogni territorio. Non solo Alghero avrà, allo stesso modo del Sulcis Iglesiente e di altri territori della Sardegna, le sue strutture ospedaliere, ma esse saranno d’eccellenza e capaci di rispondere alle esigenze e ai bisogni di prossimità dei pazienti e degli operatori sanitari.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

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La Giunta regionale sta lavorando alle riforme del sistema sanitario e degli enti locali. Gli obiettivi li ha spiegati il presidente della Regione, Christian Solinas, in un’intervista rilasciata oggi al TGR Sardegna.

Per quanto riguarda la riforma del sistema sanitario, Christian Solinas ha detto che la Giunta sta lavorando «da un lato ad un modello che parte dal ripristino delle aziende sanitarie sul territorio per restituire centralità alla domanda di salute dei cittadini sui territori, e dall’altra tiene una centrale di committenza sostanzialmente per quanto riguarda tutte le spese che possono essere gestite in maniera più efficace a livello centralizzato».

Per quanto riguarda il numero delle ASL e delle Province, Christian Solinas ha sottolineato che «il tentativo è quello di ricreare omogeneità tra tutti i livelli di governo. Credo che ci siano ragioni storiche, ragioni orografiche, di viabilità, culturali, per giustificare le quattro province storiche della Sardegna come ambiti territoriali omogenei, con l’aggiunta della Gallura che rappresenta oggi un motore trainante per l’intera economia sarda».

Le affermazioni del presidente della Regione sono chiarissime: dai progetti della Giunta, per quanto riguarda le nuove ASL e le Province, è escluso il Sulcis Iglesiente. Se i progetti andranno in porto, la Sanità del Sulcis Iglesiente verrà gestita dalla ASL del capoluogo e, soprattutto, il Sulcis Iglesiente non riavrà la sua Provincia.

La Gallura si è mobilitata unitariamente per rivendicare una legittima re-istituzione della sua Provincia (del Nord-Est), presentando una proposta di legge che già negli ultimi mesi della XV legislatura è arrivata ad un passo dalla definitiva approvazione.

Il Sulcis Iglesiente ha gli stessi diritti per vedersi restituire la sua Provincia, cancellata insieme alle altre tre dal referendum, ma se vuole raggiungere l’obiettivo, deve “svegliarsi”, perché il treno istitutivo è partito e se non si attrezza, senza perdere più un solo giorno, rischia seriamente di non trovarvi posto, con conseguenze disastrose per un territorio che vive una fase storica drammatica e proprio con la re-istituzione della Provincia, potrebbe trovare lo slancio per avviare la sua “Rinascita”.

Giampaolo Cirronis

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«L’incontro di oggi è il primo importante passo: immediatamente dopo aver attivato la cassa integrazione bisognerà procedere allo sviluppo del porto industriale di Cagliari per garantire un futuro ai lavoratori
Lo ha detto il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca, dopo l’incontro odierno all’assessorato del lavoro con i vertici della Cict.

«Abbiamo firmato un verbale d’incontro che va nella direzione segnata da Mise, cioè verso la cassa integrazione per cessazione che abbiamo sempre richiesto – afferma Willoiam Zonca -. Lunedì dovremo ratificare questo verbale alla presenza della Regione dell’ispettorato del lavoro e dell’azienda per poi procedere verosimilmente all’incontro che si terrà mercoledì 3 al ministero per la conferma tecnica della cassa integrazione per cessazione. Ma questo primo passo, che scongiura i licenziamenti e permetterà di procedere con 12 mesi di cassa integrazione – evidenzia il segretario della Uiltrasporti Sardegna – dovrà essere seguito da tutte le azioni per lo sviluppo del porto e la garanzia dei lavoratori:  un minuto dopo l’accordo dovremo lavorare per cercare nuovi investitori e sbloccare la zona franca e i vincoli paesaggistici in modo da garantire un futuro all’economia sarda: il nostro intento è quello di far durare meno possibile la cassa integrazione per dare nuovamente agli addetti del porto canale di Cagliari la dignità del loro lavoro

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«Ci sarà una nuova struttura ospedaliera anche ad Alghero come nel Sulcis. Il nostro è un progetto di riforma della sanità che avvicinerà i servizi essenziali e di eccellenza a pazienti e cittadini. L’ex sindaco di Alghero Mario Bruno – esponente di quella sinistra relegata impietosamente dagli elettori a margine della scena politica in Sardegna – tenta di riconquistare la ribalta con affermazioni frettolose e imprecise a proposito della riforma – che non conosce – della nuova sanità in Sardegna. La nostra sanità sarà a misura dei cittadini e vicina a tutti i territori. Non intendiamo penalizzare nessuno, ma anzi vogliamo portare un elemento di valore e crescita sia per il personale sanitario che per i pazienti.»

Lo ha detto, poco fa, presentando alla Giunta il progetto di riforma della sanità, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.

Le affermazioni del presidente della Regione seguono quelle del sindaco di Alghero che ha criticato lo stesso Christian Solinas, rivendicando per Alghero un ospedale nuovo e funzionale, realizzabile con le risorse provenienti dall’articolo 20/88 per l’edilizia sanitaria e ammodernamento delle attrezzature. Mario Bruno ha ricordato al presidente Christian Solinas che la rete ospedaliera, approvata dal Consiglio regionale, ha identificato un ospedale DEA I livello per ciascuna delle otto province, come presidio di riferimento per area omogenea, tra i quali anche il presidio di Alghero.

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Alla presenza degli assessori del Lavoro, Alessandra Zedda, e dell’Industria, Anita Pili, si è concluso l’incontro sulla vertenza che coinvolge gli oltre 200 lavoratori del Porto Canale. Oltre agli esponenti della Giunta Solinas hanno preso parte al vertice il vicesindaco del comune di Cagliari, Giorgio Angius, il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi, e i rappresentanti dell’azienda Cict, dei sindacati e dell’ispettorato del lavoro. Al termine della riunione, è stato sottoscritto il verbale di incontro che punta all’accordo da presentare a Roma e che conterrà la richiesta di conversione dei licenziamenti nella cassa integrazione.

Lunedì 2 settembre, alle 11.00, si terrà un nuovo vertice all’assessorato del Lavoro. «Abbiamo già provveduto in data odierna – fanno sapere gli assessori – ad inviare la richiesta congiunta ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico per un incontro entro il 3 settembre. Come già ribadito più volte l’impegno profuso dalla Regione è rivolto alla tutela dei lavoratori ed è orientato al rilancio dello sviluppo delle attività del Porto Canale».

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A causa del protrarsi dell’allerta meteo, l‘Associazione culturale Iscandula ha deciso che la manifestazione Expo della musica sarda, ovvero Is sonus de is perdas fittas prevista per sabato 31 agosto e domenica 1° settembre presso il villaggio di San Simone (strada provinciale n. 36 tra Mandas e Villanovafranca) è rinviata a data da destinarsi. La nuova data verrà comunicata appena possibile.

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Giovanni Pablo Simeone è ad un passo dal trasferimento dalla Fiorentina al Cagliari. Il 24enne attaccante di origine argentino, figlio di Diego, tecnico dell’Atletico Madrid, nato a Madrid il 5 luglio 1995 (ha la doppia nazionalità), dovrebbe passare al Cagliari in prestito con obbligo di riscatto fissato a 16 milioni di euro. Con questa offerta il Cagliari ha superato l’offerta di 15 milioni fatta dalla Sampdoria, l’altra società che sta trattando il calciatore.

Giovanni Pablo Simeone, 179 centimetri, è cresciuto nelle Giovanili del River Plate, esordendo in prima squadra nella stagione 2013/2014, collezionando in due stagioni 27 presenze e 2 goal. Nel 2015 è passato al Banfield, dove ha manifestato grandi segnali di crescita, realizzando 12 goal in 34 partite. Lo hanno notato gli osservatori del Genoa che lo hanno portato in Italia nell’estate 2016. Nella squadra rossoblu di Genova Giovanni Pablo Simeone si è confermato, realizzando ancora 12 goal in 35 partite giocate in campionato e 1 in1 partita in Coppa Italia. Da Genova a Firenze, dove ha disputato una prima stagione brillantissima, giocando tutte le 38 partite di campionato, realizzando 14 goal. Nella seconda stagione ha giocato ancora quasi tutte le partite, 36, realizzando 6 goal.

Vanta 5 presenze e 1 goal con la Nazionale maggiore argentina, 13 presenze e 11 goal nell’Under 20 e 3 presenze nell’Olimpica.

Se il trasferimento verrà perfezionato in tempo utile, Giovanni Pablo Simeone potrebbe esordire in maglia rossoblu già domenica sera, alla Sardegna Arena, contro l’Inter, partita che sarà diretta da Maurizio Mariani di Aprilia, coadiuvato dagli assistenti di linea Stefano Del Giovane di Albano Laziale ed Alessandro Lo Cicero di Brescia, quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, addetti al VAR Fabio Maresca di Napoli e Fabiano Preti di Mantova.

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Come ben sanno i cittadini di San Giovanni Suergiu e di tutto il nostro territorio, la sanità nel Sulcis Iglesiente non è più degna di un paese civilizzato. È di poche ore fa l’ennesimo grido di dolore da parte del caro Giuseppe Argiolas che, come tanti, mi scrive per sapere cosa stiamo facendo per risolvere le grandi emergenze che affliggono i nostri ospedali. Ricordo a tutti alcune tappe di questa lunga e calda estate. Il 1° luglio è venuta la commissione Sanità del Consiglio regionale in visita presso i nostri nosocomi. Il 30 luglio i sindaci si sono riuniti in conferenza sanitaria per organizzare e chiedere un incontro urgente all’assessore Mario Nieddu. A distanza di un mese tutto tace, in una vergognosa indifferenza, mentre si consumano gli ultimi drammi sanitari. Ho il timore che possa chiudere anche il reparto di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, visto che da alcune indiscrezioni, resta chiusa, pensate bene, a causa di uno strumento da aggiustare o sostituire per un costo di 40mila euro. Una spesa che l’azienda sanitaria può affrontare senza patemi d’animo, visto che si tratta della salute e della sicurezza di 130mila persone. Ma la potenziale definitiva chiusura del reparto di Emodinamica è solo l’ultimo degli avvenimenti negativi che stanno depauperando la sanità del Sulcis Iglesiente. Vorrei ricordare che la lotta dei sindaci non si è fermata, che sicuramente riprenderà con più vigore, perché non si può accettare che un territorio come il nostro sia depredato dei servizi vitali. Dobbiamo essere pronti anche a manifestazioni di piazza. Qui cambiano i governi regionali ma i discorsi sono sempre gli stessi. Sono stata eletta anche per difendere la salute dei miei cittadini e non mi fermerò fino a quando non ci saranno risposte certe.

Elvira Usai

Sindaco di San Giovanni Suergiu