11 September, 2024
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Nell’ambito della lotta agli incivili dediti all’abbandono di rifiuti nel bordo strada, “campioni”, in alcuni casi, di lancio del sacchetto dal finestrino dell’auto in corsa, così come testimoniato dalle immagini raccolte dalla Compagnia barracellare di Sant’Antioco nell’ambito del servizio di Vigilanza Ambientale, sono ben tre le sanzioni comminate, di 333,33 euro ciascuna, a tre distinti trasgressori per un totale di circa 1.000,00 euro. Da tempo la Compagnia barracellare, su mandato dell’Amministrazione comunale, aveva messo sotto osservazione una piazzola a Cala Sapone, dove con cadenza quasi quotidiana venivano rilasciati sacchi e scatole di rifiuti indifferenziati. Grazie al prezioso lavoro svolto con l’ausilio delle videocamere, è stato possibile individuare tre incivili, ciascuno dei quali adesso dovrà sborsare 333,33 euro, per aver violato l’art. 43c1 del regolamento comunale di Igiene ambientale, in quanto «abbandonava rifiuti indifferenziati nel bordo strada in località Calasapone».

Il programma di Vigilanza ambientale e di contrasto al fenomeno di abbandono indiscriminato di rifiuti va avanti ininterrottamente, piazzando a rotazione le foto-trappole nei punti strategici dell’isola. Oltre all’ottimo servizio di porta a porta, il comune di Sant’Antioco dispone di un ecocentro comunale che, dal 1 giugno al 30 settembre, è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00; mentre dal 1° ottobre al 31 maggio dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00 (il giovedì è chiuso).

 

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I carabinieri della stazione di Senorbì hanno denunciato per truffa due imprenditori cagliaritani, padre e figlio, amministratori di una società edile. I due hanno subappaltato dei lavori di installazione di impianti fotovoltaici a Villasor e Assemini per conto di una nota catena di supermercati della grande distribuzione, completamente estranea alla vicenda tanto da aver sempre pagato la ditta appaltatrice, ma al momento del pagamento emetteva in un primo tempo un assegno privo di copertura e, dopo le rimostranze del proprietario della ditta subappaltatrice, nel mese di marzo un assegno scoperto. Da qui la denuncia da parte del titolare dell’azienda di Senorbì, da cui è partita l’indagine dei carabinieri che ha smascherato la truffa.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220157602878232/

La lavorazione della pasta fresca diventa un’arte tra le sapienti mani di Elisabeth Wibel (all’anagrafe Elisabetta Lebiu), autrice del libro “La Pasta Fresca Artigianale – New Style – Tradizione e Innovazione”, GIA Editore, che verrà presentato il prossimo 31 agosto nella sala nel Circolo Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia. Nata nella città mineraria 54 anni fa, diplomata all’Istituto Magistrale, dopo aver lavorato per vent’anni da educatore in una cooperativa sociale, 11 anni fa Elisabetta Lebiu decise di cambiare vita, rassegnò le dimissioni e scelse una strada lontana dalla sua terra. La passione per la cucina, ereditata dalla nonna Letizia, l’ha indirizzata verso un mondo nuovo, nel quale ha trovato ben presto grande soddisfazione. Da Sorrento a Berlino, Malta, Duinvegan, Niederbronn-les-bains, Strasburgo, Parigi, Waterloo, Bruxelles, Lugano… Un’esperienza dopo l’altra, sempre più appaganti…

In Svizzera ha trovato finalmente il “suo” lavoro, che le ha consentito di studiare e sperimentare, arrivando a creare uno stile personale nel quale riversare tutto l’amore e la passione per il lavoro che ha scelto. Ha dato vita ad un blog dedicato alla nonna Letizia, nel quale chi vuole può apprendere l’arte della pasta fresca artigianale New Style. E, disposta a trasmettere le sue esperienze, non disdegna di apprenderne nuove!

Elisabetta Lebiu ha insegnato a Carbonia, presso Tortamania; a Roma, presso la scuola One Day Chef; a Crispiano, in Puglia, presso la Pizzeria Ristorante One Day Chef; presso la Fattoria Belvedere di Igea Marina, in Emilia Romagna; a Latina, presso la scuola in Noi Chef Accademia Arte Culinaria. Ma il suo percorso non si ferma ed il suo programma è molto fitto.

Questa sera abbiamo intervistato Elisabetta Lebiu, giunta nella “sua” Carbonia per un breve periodo di vacanza e per la presentazione del suo primo libro di ricette.

            

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I carabinieri della stazione di Mandas hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un esercizio commerciale del paese ed il suo dipendente per furto aggravato, danneggiamento e simulazione di reato. I due, nelle settimane scorse, avevano denunciato il furto di circa 4.000 € dalle quattro macchinette slot installate nel locale. Gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno però dimostrato incongruenze con quanto dichiarato dai due e la ricostruzione effettuata ha permesso di determinare che gli artefici del furto erano gli stessi denuncianti, i quali avevano danneggiato e prelevato l’incasso senza destare alcun sospetto, simulando successivamente il furto ad opera di ignoti nell’esercizio commerciale.

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Sono quattro gli incendi che nella giornata odierna hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Corpo Forestale e. in un caso, di un Canadair.

Nelle campagne del comune di Cantoniera Manunta, in  località “Castelsardo”, sono intervenuti 2 elicotteri provenienti dalla base del Corpo forestale di Limbara e Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Castelsardo e di Sassari, coadiuvate da 5 squadre di Forestas, una squadra di volontari della Protezione civile ed una squadra dei vigili del fuoco. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14.23. Il tipo di vegetazione bruciata è la macchia mediterranea.

Nelle campagne del comune di Serri sono intervenuti 3 elicotteri provenienti dalla base del Corpo forestale di Villasalto, Fenosu (Super Puma), Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Isili, coadiuvate da 2 squadre di Forestas ed una di volontari della Protezione civile. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.30. Il tipo di vegetazione bruciata è un’area boscata.

Nelle campagne di Usellus, in località “Funtana Ortu”, sono intervenuti 2 elicotteri leggeri provenienti dalla base del Corpo forestale di Fenosu e San Cosimo ed un Canadair dall’aeroporto di Alghero. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Villaurbana. Le operazioni di spegnimento, si sono concluse alle ore 17.15. Il tipo di vegetazione bruciata è pascolo nudo.

Nelle campagne di Ittiri, in località “Nuraghe Crabione”, infine, sono intervenuti due elicotteri provenienti dalla base del Corpo forestale di Anela e Farcana. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Ittiri e Thiesi, coadiuvato da 2 squadre di Forestas, 3 squadre di volontari della Protezione civile, 3 squadre di barracelli ed una squadra di vigili del fuoco. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.53. Il tipo di vegetazione bruciata è pascolo alberato e macchia sparsa.

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Per la prima volta, al Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani di Carbonia, un vero campo-scuola giurassico in cui i piccoli partecipanti potranno vestire i panni del paleontologo e sperimentare il lavoro di scavo in un ambiente desertico. Si svolgerà giovedì 22 agosto, alle ore 21.30, “Jurassic Camp. Il ritorno deidinosauri!”. L’evento è organizzato dalla società Sistema Museo, con la direzione scientifica di Daniel Zoboli, paleontologo e ricercatore dell’Università di Cagliari.

I bambini, organizzati in èquipe, dopo una breve fase teorica sul lavoro del paleontologo, si cimenteranno nell’attività di scavo, ricerca e documentazione di uno scheletro fossile di dinosauro, ricostruito in dimensioni reali. Al termine dell’attività, uniranno il frutto del loro lavoro per completare il “puzzle” preistorico. Non mancherà la foto di gruppo finale.

L’attività è rivolta alle famiglie, per rendere divertente e allo stesso tempo costruttiva anche la vacanza dei più piccoli e per conoscere insieme le tante ricchezze del Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani di  Carbonia.

La quota di iscrizione è 6 euro a bambino, l’accoglienza dei partecipanti inizierà dalle ore 21.00.

Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri di telefono 0781/1867304 – 345/8886058 o via mail all’indirizzo carbonia@sistemamuseo.it .

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Una pattuglia del Corpo forestale della stazione di Santadi ha recuperato due donne disperse, che si erano recate nei pressi della località denominata Barrancu Mannu, del comune di Santadi, per visitare il vicino sito archeologico (tomba dei giganti) e non riuscivano più a far rientro presso la loro autovettura in sosta.

Le due donne disperse sono state localizzate e soccorse dalla pattuglia del CFVA, nei pressi del sito archeologico intorno alle 14.30.

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Dal 19 al 21 agosto 2019 i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (SDAI) di Cagliari, hanno condotto una delicata operazione di bonifica di una mina navale della Seconda Guerra Mondiale rinvenuta nelle acque antistanti Capo Sant’Elia.

L’intervento d’urgenza del Nucleo SDAI è stato richiesto dalla Prefettura di Cagliari, a seguito della segnalazione della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza circa il rinvenimento, da parte di un cittadino che svolgeva una battuta di pesca subacquea, di un grosso oggetto sferico la cui forma richiamava quella di un ordigno esplosivo.

Le operazioni subacquee, condotte nei giorni precedenti dai palombari del Comsubin hanno permesso di individuare, in un fondale di sabbia e posidonia, a 14 metri di profondità e a circa mezzo miglio dal promontorio roccioso di Capo Sant’Elia, una mina subacquea tedesca con una carica esplosiva di circa 300 Kg.

La distruzione della mina è avvenuta in una zona di sicurezza, individuata dalla locale Autorità Marittima, allo scopo di salvaguardare il sistema marino e la sicurezza alla navigazione.

Al termine dell’operazione, il comandante del Nucleo S.D.A.I. di Cagliari, tenente di vascello Gabriele Paparo, ha dichiarato: «Grazie alla segnalazione, abbiamo potuto neutralizzare l’ordigno esplosivo e ripristinare la sicurezza della zona di mare. I ritrovamenti di questo genere vanno denunciati immediatamente alla Capitaneria di Porto, o alla più vicina stazione dei Carabinieri, in quanto i manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi».

Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal decreto del ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività.

Chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, non deve in alcun modo toccarli o manometterli, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alle autorità di polizia competenti.

Lo scorso anno i palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 22.803 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 16.826 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.

Con una storia di 170 anni alle spalle, i palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.

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A distanza di quasi una settimana dalla denuncia dei due cittadini di nazionalità rumena, operata giovedì scorso dai carabinieri della Stazione di San Bartolomeo nei pressi del supermercato sito nell’omonimo quartiere, i militari dello stesso Comando hanno intercettato, intorno alle 18.00 di ieri sera, un altro cittadino rumeno classe 1990 anch’egli pregiudicato e disoccupato, nei pressi di un noto un bar sito in via Roma che, fingendo gravi disabilità fisiche, esibiva un certificato regionale per disabili e contestualmente un modulo per donazioni destinate ai minori in condizioni di povertà, mostrando altresì un cartello apparentemente emesso da un’associazione internazionale che tutela i portatori di handicap, mendicando un’offerta in denaro a tutti i passanti. Intercettato dal personale operante unitamente ai militari della stazione di Stampace, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale e, riscontrata l’assenza delle disabilità nonché dell’associazione assistenziale anzidetta, è stato deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per il reato di tentata truffa. Continua il monitoraggio in materia da parte dei carabinieri, al fine di smascherare eventuali altri truffatori da strada.

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«Nessun taglio delle assunzioni al Consorzio di bonifica dell’Oristanese.» Lo chiarisce l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia. «L’annullamento parziale del Piano di organizzazione variabile del Consorzio – precisa l’esponente della Giunta Solinas – deriva esclusivamente dalla necessità di garantire la corretta applicazione della legge regionale 6 del 2008, secondo cui per determinare i posti vacanti, che possono essere ricoperti tramite la trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro degli operai stagionali, devono essere considerate le cessazioni di personale operaio intervenute dopo l’entrata in vigore della stessa legge».

«A tal fine – aggiunge l’assessore Gabriella Murgia – non può infatti essere computato il personale operaio trasferito dal Consorzio di bonifica dell’Oristanese all’Enas, in esecuzione della legge regionale 6 del 2008 e della legge regionale 19 del 2006, considerato che in questo caso non si è trattato di cessazione di rapporti di lavoro ma di trasferimento di rapporti di lavoro in esubero a un altro Ente, a seguito di un trasferimento di funzioni.»

«Certamente – sottolinea poi l’assessore dell’Agricoltura – laddove si paventasse la necessità di assumere altro personale per cause diverse (pensionamenti e miglioramento del servizio), il Consorzio potrà prevedere un adeguamento alla pianta organica e quindi nuove assunzioni, nel rispetto di pari opportunità, legalità e trasparenza.»
Quindi «non ci sarà nessun taglio ma, nell’osservanza delle linee di indirizzo indicate dal presidente Solinas, saranno garantite le stabilizzazioni dei precari aventi diritto. E per quanto riguarda più in generale l’assunzione del personale avventizio – conclude l’assessore Murgia – ho già convocato i Consorzi di bonifica della Sardegna per il 3 settembre prossimo».