24 November, 2024
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Nell’ambito dell’evento “Mercatini di Natale 2019” a cura del Centro Commerciale Naturale “Centro Città” con il contributo del Comune di Iglesias, L’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno sarà presente per le vie del centro storico con i seguenti eventi:

Sabato 14 dicembre, alle ore 17,30, in forma itinerante, Ape Calessino Cagliari Touring, allestito a tema natalizio e condotto da un animatore in costume da Babbo Natale.

Domenica 15 dicembre ore 11,00 in Piazza Sella “Stravanato Sciò” con Simone Orrù – spettacolo di giocoleria, equilibrismo e fuoco secondo un canovaccio di matrice comica in cui verrà coinvolto direttamente anche il pubblico. Seguirà, in Piazza Lamarmora alle ore 18.00 il live “Piel Canela” con Guillermo Espinosa, star indiscussa del sound caraibico direttamente da Cuba.

Gli appuntamenti si inseriscono in un ampio progetto artistico che da anni l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno sviluppa in ambito nazionale e internazionale, affiancata e sostenuta da prestigiosi partner privati ed istituzionali, tra cui la Regione Autonoma della Sardegna Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport.

 

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Lunedì prossimo 16 dicembre, alle 10.30, nella saletta della conferenze stampa del Consiglio regionale, i gruppi consiliari di maggioranza (primo firmatario il consigliere del Psd’Az Giovanni Satta) illustreranno i contenuti di una mozione urgente “sulla necessità di scongiurare gli aumenti decisi dalla compagnie di navigazione”.

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È sempre più bassa la natalità in Sardegna. Se a livello nazionale le statistiche demografiche destano sempre maggiore preoccupazione il dato regionale segna un calo strutturale allarmante. Nel corso del 2018 in Sardegna sono state registrate 9.438 nascite, 704 in meno del 2017 (-6,9%): rispetto al 2012 quasi un quarto delle culle sarde sono vuote (-24,2%). La flessione – attestata da un recente report della Cna Sardegna – è molto preoccupante se si considera che nello stesso periodo (2012-2018) la contrazione ha toccato il -17,7% in Italia ed il -14,5% nel Mezzogiorno.

Tabella 1 – Dinamica delle nascite e variazione percentuale rispetto all’anno precedente

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2012-2018
Sardegna 12.444 11.872 11.473 11.082 10.527 10.142 9.438 76.978
Variazione percentuale
Sardegna -4,6% -3,4% -3,4% -5,0% -3,7% -6,9% -24,2%
Mezzogiorno -3,7% -1,4% -2,4% -2,3% -1,8% -3,8% -14,5%
Italia -3,7% -2,3% -3,3% -2,5% -3,2% -4,0% -17,7%

Fonte: elaborazione CNA su dati ISTAT

«Questo pessimo risultato matura in un contesto caratterizzato da livelli di natalità già assai bassi ed in costante riduzione», commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna, riferendosi al fatto che, al 2018, il valore del quoziente di natalità in Sardegna è di 5,7 nati ogni mille abitanti, inferiore al valore medio nazionale (7,3) e di quello del Mezzogiorno (7,6).

«È ragionevole ritenere che il rilevante calo delle nascite trovi spiegazione nei fenomeni di invecchiamento della struttura demografica, aggravati dai consistenti flussi di giovani in uscita dall’Isola in cerca di un inserimento lavorativo soddisfacente», aggiungono Pierpaolo Piras e Francesco Porcu.

Giusto per rinfrescare la memoria, nel 2010 l’età media della popolazione sarda ha superato il valore nazionale giungendo nel 2019 a 46,8 anni (45,4 è la media nazionale e 44,3 quella del Mezzogiorno).

Il crescente sbilanciamento della struttura demografica verso le classi di età più anziane – rileva il report della Cna – si riflette in una netta riduzione del numero di donne in età fertile.

Rispetto ai livelli del 2002, in Sardegna si contano quasi 85 mila donne in meno nella classe 15-49 anni: -20% in termini relativi, contro il – 8,2% nazionale e il -13% del Mezzogiorno. Ma lo sbilanciamento verso le classi di età più anziane si misura anche nella composizione interna delle donne in età feconda, e per questo il tasso di fecondità delle donne sarde è tra i più bassi in Italia, una media di 1,06 figli per donna contro un valore nazionale di 1,32 ed una media del Mezzogiorno di poco inferiore (1,29).

Non v’è dubbio che ad aggravare il dato strutturale contribuisca una situazione di disagio economico che riguarda soprattutto i giovani – evidenzia ancora il report dell’associazione artigiana -: problemi reddituali e d’inserimento lavorativo inducono a ritardare l’ingresso nella vita riproduttiva. L’età media della madre al parto in Sardegna è di 32,5 anni, quasi un anno in più della media nazionale (31,9 anni) e del Mezzogiorno (31,7 anni). Il ritardo nella realizzazione dei progetti di vita familiare si riscontra anche in un tasso di nuzialità tra i più bassi in Italia, 2,9 matrimoni per mille abitanti nel 2018 contro i 3,2 della media nazionale ed i 3,9 del Mezzogiorno.

«È evidente che il consistente flusso di giovani in uscita dall’isola per mancanza di adeguate opportunità d’inserimento occupazionale rappresenti una delle principali cause della bassa natalità e del declino demografico – spiegano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu -: con un tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) che nel 2018 ha toccato il 35,7%, contro il 32,2% nazionale, la relazione stretta tra la situazione economica ed i fenomeni demografici risulta abbastanza evidente

Tabella 2 – Tasso di disoccupazione totale e per le classi giovani al 2018

Sardegna Mezzogiorno Italia
Totale 15,4 18,4 10,6
15-24 35,7 48,4 32,2
25-34 24,3 27,8 15,9
35-44 14,4 16,6 9,3

Fonte: elaborazione CNA su dati ISTAT

«La bassissima natalità rappresenta un problema serio per la Sardegna – concludono Pierpaolo Piras e Francesco Porcu -: Le scarse opportunità di inserimento lavorativo per le donne, associate ad una scarsa offerta socio-educativa carente , sono tra le principali cause dello slittamento dei progetti di genitorialità delle giovani coppie. L’implementazione di politiche efficaci mirate a supportare le classi più giovani nel proprio percorso personale di lavoro e famiglia deve stare ai primi posti dell’agenda politica, con l’obiettivo dichiarato di contrastare l’emorragia in atto e aumentare le capacità attrattiva dell’Isola rispetto ad altri contesti territoriali .»

Francesco Porcu.

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Tre annunci dell’Ufficio ASPAL di Carbonia.

CPI IGLESIAS. Cambio numero telefonico

Il centro per l’impiego di Iglesias ha cambiato numero di telefono. Il nuovo numero è: 070 7790780. Al CPI di Iglesias, che ha sede in via Ada Negri, 30, fanno capo i comuni di Fluminimaggiore, Gonnesa, Musei, Villamassargia, Buggerru, Domusnovas, Iglesias.

IGLESIAS. Assistente sociale

Un’azienda di Iglesias cerca un assistente sociale con esperienza documentata di almeno 6 mesi in amministrazioni pubbliche o private, iscrizione all’albo e patente B. Il contratto offerto è a tempo determinato. Candidatura sul portale Borsa Lavoro: www.sardegnalavoro.it/borsa-lavoro. Per richiedere informazioni è possibile rivolgersi al CPI di Iglesias o al proprio CPI di iscrizione.

CARBONIA. Assistente alla poltrona

Un’azienda di Carbonia cerca un assistente alla poltrona con diploma di istruzione secondaria superiore. Si offre un contratto a tempo determinato. Candidatura sul portale Borsa Lavoro: www.sardegnalavoro.it/borsa-lavoro. Per richiedere informazioni è possibile rivolgersi al CPI di Carbonia o al proprio CPI di iscrizione.

 

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«Una discarica che si estende per 15mila metri quadri e nella quale sono stati accumulati negli anni oltre 34mila metri cubi di rifiuti di vario genere. È una vera e propria bomba ecologica ad altissimo potenziale esplosivo la discarica in località Su Donnigheddu, nel territorio del comune di Golfo Aranci. Numerosi terreni limitrofi, presumibilmente già compromessi dall’inquinamento, sono coltivati a vigneto, adibiti ad orto o utilizzati per il pascolo di bovini. Attorno a questa enorme pattumiera vivono stabilmente un centinaio di famiglie, in una situazione al limite dell’emergenza sanitaria.

Da oltre trent’anni gli abitanti di Golfo Aranci vivono questo dramma mettendo a rischio la propria salute, senza che la Regione abbia mai dato risposte valide a questa emergenza. I necessari interventi di bonifica sono ancora sulla carta, mai attuati”.

La situazione è al limite della decenza: il percolato derivante dalla discarica confluisce nel torrente Su Laccu che sfocia nella spiaggia di “Marinella”. Suolo, sottosuolo, acqua e aria rischiano di essere gravemente compromesse, il rischio per la salute pubblica è enorme.»

A denunciare l’ennesima emergenza ambientale del Nord Sardegna è il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, che ha presentato un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, indirizzata agli assessori dell’Ambiente Gianni Lampis e della Sanità Mario Nieddu.

Roberto Li Gioi chiede agli assessori se siano a conoscenza dell’esistenza della discarica abusiva di Su Donnigheddu, e come mai non sia già stata pianificata un’indagine attenta dei rischi e accertata la natura dei rifiuti accumulati.

«Poiché la Giunta regionale – spiega il consigliere del M5S – con la deliberazione n. 49/21 del 26 novembre 2013 ha stanziato al comune di Golfo Aranci 50mila euro per l’integrazione delle indagini del Piano di caratterizzazione, la messa in sicurezza di emergenza, e l’effettuazione dell’analisi di rischio, non si capisce per quale motivo la situazione non sia mai stata affrontata. A maggior ragione dal momento che la discarica risulta censita nel Piano regionale di Bonifica delle Aree Inquinate. La bonifica dei siti inquinati deve costituire uno degli obiettivi strategici della Giunta, sia per garantire la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, sia per permettere la riconversione del territorio ai fini del suo sviluppo economico e produttivo. Il primo passo da compiere è quello di provvedere con urgenza alla rimozione dei rifiuti per evitare che il danno ambientale diventi ancora più grave, assicurandosi che le operazioni si svolgano nel pieno rispetto di tutte le normative regionali, statali e europee.»

Roberto Li Gioi  infine, chiede agli assessori Gianni Lampis e Mario Nieddu quali azioni intendano porre in atto «per recuperare questa parte del territorio della Sardegna, caratterizzata da beni paesaggistici e ambientali di alto pregio, in modo che possa essere restituita al più presto ai sardi».

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«In seguito alle polemiche e alle accuse, evidentemente infondate, sulle attività della Fondazione Sardegna Film Commission, voglio precisare che le attività della Fondazione procedono regolarmente in regime ordinario.»
Lo ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali Andrea Biancareddu, il quale fuga ogni dubbio sulla prosecuzione delle attività di sostegno e promozione del cinema in Sardegna. «E’ del tutto erroneo affermare che il “Fondo Ospitalità” non è stato finanziato. Il programma è, infatti, inserito nel piano finanziario 2020 per un importo di 800mila euro per il 2020. Risorse che, polemiche a parte, non erano disponibili nel 2019, ricorda l’esponente della Giunta Solinas. Con questo strumento intendiamo attrarre investimenti nel settore del cinema e dell’audiovisivo, aprendo il territorio isolano al sistema produttivo cinematografico garantendo in Sardegna importanti ricadute di investimento e di opportunità occupazionali. La Film Commission – conclude Andrea Biancareddu -, è inoltre in procinto di pubblicare il fondo Filming Cagliari 2019, come sempre a fine d’anno. Attendiamo solo dal Comune l’approvazione della bozza, già condivisa.»

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485.000 euro, a fronte di una richiesta di 904.800 euro. È questa la somma che sarà stanziata dalla Regione Sardegna a favore del comune di Carbonia per la manutenzione dei corsi d’acqua e la conseguente riduzione del rischio idrogeologico. L’Amministrazione comunale si è aggiudicata questo finanziamento a seguito della partecipazione ad un avviso pubblico emesso il 26 settembre scorso dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici.

«Il nostro obiettivo è mettere in atto tutte le azioni possibili rivolte alla mitigazione del rischio idrogeologico, azione fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri concittadini su questo versante. Si conferma la capacità della nostra Amministrazione comunale di intercettare i finanziamenti pubblici introitando risorse essenziali per la manutenzione di ben 30 Km e 145 metri di corsi d’acqua presenti nel territorio comunale», ha evidenziato il Sindaco Paola Massidda. I canali coinvolti in questa nuova tornata manutentiva sono: Costa Medau Becciu; Canale Peddori; Rio Cannas; Cruxi Caridda; Rio Parenteddu; S’Acqua Stanziaria – Zona P.I.P.; Rio Santu Milanu; Monte Rosmarino – Via Puglie; Canale Santa Caterina; Canale zona stadio; Riu Xei; Rio S’Ega Murta.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore delle Manutenzioni, Gian Luca Lai: «Grazie a questo finanziamento, l’azione di pulizia degli alvei, iniziata nel 2017, si è protratta senza soluzione di continuità sino ad oggi. Nel 2017 sono stati eseguiti due lotti di lavori: il primo ha interessato il Rio Cannas e il Rio Santa Caterina con una spesa di 120mila euro; il secondo il Santu Milanu per un importo complessivo di 144mila euro. Nel 2018 sono stati spesi altri 85mila euro per la pulizia dei tratti più critici dei rii Cannas e Santu Milanu. Nel corso della seconda metà di ottobre 2019 si è dato avvio al terzo intervento con la pulizia dei rii Cannas e Santu Milanu, per un importo di 85mila euro. Gli interventi proseguiranno sulla parte a monte del rio Cannas (loc. Cannas di Sopra, del rio Santu Milanu (a monte del cimitero e a valle di Is Gannaus), su rio Medau Beccia-S’Acqua Stanziaria, canale Santa Caterina, rio Cruxi Caridda e rio Flumentepido (presso depuratore), e hanno già interessato alcune cunette stradali (Is Gannaus, Genna Corriga, s’Omu Beccia) afferenti agli stessi corsi d’acqua, che versavano in condizioni critiche, per un controvalore complessivo di oltre 200mila euro».

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La commissione Urbanistica, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha iniziato alla presenza dell’assessore Quirico Sanna l’esame della proposta di legge n. 83 (Giagoni e più) che, modificando la legge regionale 45/89, introduce una nuova disciplina nella pianificazione urbanistica dei litorali.

Nella sua introduzione, l’assessore Sanna ha sostenuto in riferimento al terzo comma dell’art. 4 dedicato ai litorali che il testo della ricalca sostanzialmente sia la legislazione regionale vigente (e mai impugnata) che quella nazionale di proroga delle concessioni balneari fino al 31 dicembre del 2020, sia per quanto riguarda i parcheggi al servizio delle strutture turistico ricettive che per cosiddetti “manufatti di facile rimozione”.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, primo firmatario della pl n.83, si è però soffermato sulla necessità di intervenire in modo più dettagliato su alcune situazioni presenti nei siti non “coperti” dalla pianificazione dei litorali prevedendo la possibilità di aperture annuali delle strutture, consentendo ai titolari di effettuare manutenzioni ordinarie e straordinarie e soprattutto evitando lo “smontaggio” di manufatti di servizio.

Successivamente si è sviluppato un lungo dibattito nel corso del quale hanno preso la parola, oltre allo stesso Dario Giagoni, i consiglieri Valter Piscedda e Giuseppe Meloni del Pd, Massimo Zedda e Maria Laura Orrù dei Progressisti, Angelo Cocciu di Forza Italia, Giovanni Satta del Psd’Az, Michele Ennas della Lega, Michele Cossa dei Riformatori sardi, Francesco Mura di Fdi e Roberto Li Gioi del M5S.

Sul problema il consigliere del Psd’Az Giovanni Satta ha proposto un emendamento aggiuntivo che, in pratica, prevede “il posizionamento delle strutture di facile rimozione al servizio della balneazione per tutto l’anno solare, al fine di favorire la destagionalizzazione del periodo turistico”. Le autorizzazioni relative alle strutture collocate nei 300 metri dalla battigia, inoltre, avranno una durata pari a quelle delle concessioni.

Successivamente, pur non essendo all’ordine del giorno, la commissione si è occupata del problema dei trasporti, sia con riferimento alla continuità territoriale aerea che all’aumento dei costi (del 30% circa) per il trasporto delle merci ed alla crisi della Tirrenia.

Per iniziativa del consigliere sardista Giovanni Satta, condivisa poi da tutti i componenti della commissione, sono stati attivati contatti informali con alcuni capigruppo ed il presidente del Consiglio Michele Pais, che ha assicurato piena disponibilità a sottoporre l’argomento all’attenzione dell’Assemblea. In occasione della prossima seduta del Consiglio, già programmata per martedì prossimo 18 dicembre alle 10.30 la conferenza dei capigruppo deciderà le modalità procedurali della discussione.

Per quanto riguarda la commissione Urbanistica riprenderà l’esame della proposta di legge n.83 la prossima settimana, compatibilmente con i lavori del Consiglio regionale e delle altre commissioni.

L’assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna.

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L’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA) in Sardegna poco fa ha annunciato che oggi, tra i territori di Talana e Villagrande Strisaili nelle località Cabu Cuai e Targiola, sono stati abbattuti dei branchi di maiali (alcune decine) al pascolo brado illegale, non registrati all’anagrafe animale, di cui non è stato possibile individuare i proprietari e mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari. Sul posto, nonostante le pessime condizioni meteorologiche, hanno operato le squadre dell’ATS e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, gli uomini del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, il personale dell’Agenzia Forestas. Le attività sono state organizzate e portate a conclusione in stretta e costante collaborazione con la Prefettura e la Questura, che hanno garantito la messa in sicurezza dei siti di intervento. Una volta individuati, i suini bradi sono stati prima radunati, poi catturati e controllati, e quindi abbattuti. Lo smaltimento dei capi si è fatto a poca distanza in delle fosse dove sono stati utilizzati tutti gli accorgimenti necessari, nel rispetto delle normative vigenti, per garantire la biosicurezza dell’area.

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