10 September, 2024
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Giovedì 15 agosto, alle ore 21,30, presso l’anfiteatro di Torre delle Stelle, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno presenta il concerto “The Memphis Mafia”, nell’ambito della Rassegna Mara & Mare 2019, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo in collaborazione con il  Comune di Maracalagonis.

Il quartetto vocale-strumentale “The Memphis Mafia” si propone di ripercorrere le strade della grande musica popolare americana, dal Rock’n’Roll al Gospel, dal Doo-Wop al Vocal Swing, dispensando abbondanti dosi di ritmo, energia ed emozioni. La sua principale cifra stilistica è data dall’utilizzo di ben 4 cantanti: l’idea infatti è produrre una musica che dia ampio spazio alle armonie vocali, che sebbene complesse e raffinate, siano comunque al servizio della freschezza della proposta musicale e funzionali al divertimento e coinvolgimento del pubblico.

La band schiera sul palco quattro voci, una chitarra, un’armonica, una batteria e nel dettaglio è composta da:

Alberto Sanna – voce, chitarra, armonica a bocca, batteria

Federica Parisi – voce, percussioni e handclap

Cinzia Scifoni – voce, percussioni e handclap

Simona Pala – voce e handclap

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Sabato 17 agosto 2019, alla Grande Miniera di Serbariu, sarà Notte al Museo”: il Museo del Carbone e il Museo PAS Martel osserveranno un orario di apertura prolungato a partire dalle ore 21.00, offrendo a turisti e locali la possibilità di  visitare i due musei anche nelle ore notturne dopo aver trascorso la giornata al mare.

Programma:

Museo del Carbone

ore 21.00 – 24.00 apertura notturna della Lampisteria (ingresso gratuito)
ore 21.00 – 22.00 – 23.00 “Luci e Buio”, visita guidata alla Galleria Sotterranea illuminata soltanto dalle luci da casco (biglietto
€ 6,00). E’ consigliata la prenotazione.

Museo PAS Martel

ore 21.00 – 22.00 – 23.00 “Le Grandi Estinzioni”, visita tematica con uno sguardo al passato per capire il futuro del nostro pianeta
(ingresso gratuito)

Per info e prenotazioni:

Museo del Carbone
Grande Miniera di Serbariu
Tel 078162727
info@museodelcarbone.it

Museo PAS Martel
Grande Miniera di Serbariu
Tel 3402689043
carbonia@sistemamuseo.it

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«È indubbio che la crisi aperta in modo sconsiderato dal ministro e vicepremier Salvini potrà avere gravi riflessi su tutte le questioni sarde aperte. Tutti noi siamo profondamente preoccupati per la nostra terra. Che ne sarà delle trattative sul prezzo del latte, delle vertenza sulle Entrate, del tema energia, di tutte le soluzioni che si prospettavano, o del rilancio del Porto canale? Il rischio è che restino tutte al palo. Ma se ci fosse una possibilità, per quanto labile, di incidere su un qualsiasi dossier tra i tanti sardi ancora in essere non esiteremmo un attimo a lavorare di giorno e di notte e non solo a Ferragosto. Purtroppo, queste possibilità, non avendo in questo momento un interlocutore certo, non ci sono.»

Questo il commento della capogruppo del M5S Desirè Manca al termine della riunione dei capigruppo convocata per oggi dal presidente del Consiglio Michele Pais, su richiesta del centrosinistra dopo la caduta del Governo.

La posizione della capogruppo del M5S è distante da quella dei colleghi del centrosinistra che hanno chiesto la convocazione d’urgenza della massima Assemblea sarda.

«Il tentativo di lucrare sulla crisi di Governo, di drenare consenso sulla pelle dei sardi – ha precisato Desirè Manca – scava un solco profondo tra noi ed alcuni colleghi dell’opposizione. La mera ricerca di visibilità che non può portare risultato alcuno, salvo l’ennesimo spreco di denaro dei sardi, e ciò non può vederci né favorevoli né complici.»

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Con un concerto dal titolo “Next tango” sabato 17 agosto a Iglesias cala il sipario sui Tramonti di Porto Flavia, la rassegna organizzata dall’associazione Anton Stadler nel suggestivo scenario dove l’archeologia industriale s’incontra con un panorma naturale mozzafiato.

L’appuntamento è alle 20,30, quando salirà sul palco il Novafonic quartet (formato da Fabio Furìa, bandoneon, Walter Agus, pianoforte, Gianmaria Melis, violino, Giovanni Chiaramonte, contrabbasso), formazione che regalerà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di Fernando Otero, Astor Piazzolla, Juanjo Mosalini e dello stesso Fabio Furìa. La serata proporrà un repertorio trasversale capace di trascendere dal tango stesso, proiettandolo verso una dimensione contemporanea e priva di etichette.

Non solo musica: per chi lo volesse, prima del concerto sarà possibile partecipare a una visita guidata al sito minerario a prezzi scontati, curata dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348.3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.

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Tre elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi di Alà dei Sardi, Anela e Fenosu, stanno intervenendo su un incendio in agro del comune di Bitti, località Tiddiriche.

Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Bitti.

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«La riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale Delogu è una buona notizia, non solo per la città di Ghilarza, ma per tutti gli abitanti del Guilcer e del Barigadu.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta la ripresa delle attività del Pronto soccorso del nosocomio.

«L’intero sistema sanitario regionale – aggiunge l’assessore della Sanità – è in sofferenza per la carenza di medici specialisti. Una situazione che, nell’immediato, ci sta obbligando a tamponare le emergenze per ridurre i disagi ai cittadini. In particolare, per affrontare il periodo estivo, abbiamo aperto alla possibilità di reclutare medici attraverso contratti liberi professionali. Per garantire la continuità dei servizi al Delogu questo non è stato sufficiente, ma non abbiamo mai smesso di cercare alternative e grazie a una collaborazione su più fronti siamo riusciti prima a scongiurare la chiusura del reparto di Medicina interna e ora a riaprire anche il pronto soccorso, con due settimane di anticipo rispetto alla prospettiva iniziale.»

I rinforzi al Delogu arrivano da San Gavino e Carbonia. «La nostra sanità – spiega Mario Nieddu – raccoglie un’eredità pesante in cui la riorganizzazione si è fatta solo con i tagli. Nei territori, specie nelle aree rurali, le difficoltà che stiamo attraversando alimentano il senso di abbandono ed è per questo che il segnale che diamo ogni acquista un significato ancora più forte. Stiamo lavorando per dare risposte strutturali il più rapidamente possibile, ma nell’emergenza non lasceremo indietro nessuno. Non posso che ringraziare, ancora una volta, chi si è speso in prima persona per conseguire questo risultato, in particolare il presidente della commissione Sanità, l’onorevole Domenico Gallus, il direttore dell’ospedale San Martino, Sergio Pili e tutti i medici che hanno dato la propria disponibilità a coprire i turni, nonché tutto il personale sanitario del Delogu.»

Una notizia, quella di Ghilarza, che fa il paio con la riapertura del reparto di Rianimazione a Iglesias.

«Dopo la chiusura del vecchio reparto ospitato al Santa Barbara – conclude l’assessore Mario Nieddu – ormai mancano pochi giorni alla riapertura della Rianimazione al CTO. Una risposta importante alle tante preoccupazioni dei cittadini di Iglesias, anche nel Sulcis si continua a lavorare con la massima attenzione alla sicurezza dei pazienti, nel rispetto dei diritti e con l’obiettivo di migliorare l’offerta dei servizi.»

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Apre oggi l’Info Point in Piazza De Gasperi. Un servizio ulteriore di supporto al comparto turistico che va ad aggiungersi al già attivo Info Point del Centro Servizi per il Territorio di via Roma. A Sant’Antioco, dunque, saranno presenti ben due punti di informazione al servizio del turista che sceglie la città per trascorrere le proprie vacanze: uno nel cuore del centro urbano, a due passi da Piazza Italia e dal Corso Vittorio Emanuele; l’altro in pieno centro storico, ai piedi della Basilica di Sant’Antioco Martire, punto strategico per la visita del ricco sistema museale ed archeologico presente a Sant’Antioco.

Situato nel Palazzo del Capitolo, resterà aperto da oggi fino al 15 settembre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 20.00: entra in funzione a cavallo di Ferragosto, con la stagione estiva già a pieno regime, ma si proietta verso l’estate 2020.

«Perché stiamo gettando le basi per il futuro di Sant’Antioco, con piccoli ma anche (e forse, soprattutto) grandi passi – commenta l’assessore del Turismo, Roberta Serrenti – a dimostrazione che la creazione di un sistema di promozione turistica che collochi Sant’Antioco tra le mete di qualità è un processo lungo e articolato. Andiamo avanti su questa strada: abbiamo ben chiara, infatti, la nostra idea di promozione turistica e con l’avvio dell’Info Point oggi, lunedì 12 agosto, mettiamo un altro tassello a questo nostro, grande progetto.»

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Le squadre di Abbanoa hanno riscontrato un guasto su un vecchio tratto dell’acquedotto Sulcis nel territorio di Perdaxius. Il punto interessato riguarda una condotta del diametro di 700 millimetri: i tecnici del pronto intervento hanno già avviato le operazioni di riparazione che saranno concluse entro la giornata. L’erogazione all’utenza sarà garantita dalle scorte dei serbatoi, ma per ricostituirne le scorte stasera sarà necessario procedere a una chiusura notturna dalle 20.00 alle 6.00 di domani mattina a Carbonia, Gonnesa, Portoscuso e Perdaxius.

Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. Alla ripresa dell’erogazione l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni.

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L’assessorato regionale dei Lavori pubblici integra con altri 4 milioni la dotazione finanziaria per la realizzazione della diga di Cumbidanovu. L’importo si aggiunge ai 20 già ottenuti dal Ministero. Alla dotazione finanziaria si accompagnerà un piano di lavoro strutturato su cantieri aperti h24 oppure su turni giornalieri. Lo ha annunciato l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ad Orgosolo nel corso di un sopralluogo, alla presenza del Consigliere regionale Pierluigi Saiu, dei sindaci interessati, del presidente del Consorzio di Bonifica, Ambrogio Guido, del direttore generale dell’Assessorato, Piero Dau, che ha seguito da vicino l’evolversi della situazione fino all’ottenimento dei 20 milioni di risorse per il completamento dell’infrastruttura.

«È arrivato il momento di lavorare. Seguirò da vicino ogni step fino ad arrivare alla realizzazione dell’opera perché non si possa più parlare di incompiuta riferendosi alla diga di Cumbidanovu. Anni di lungaggini burocratiche hanno fermato una infrastruttura ritenuta strategica». Roberto Frongia descrive quelli trascorsi come «mesi di intenso lavoro, caratterizzati da contatti continui lungo l’asse Cagliari-Roma con invio di documentazione finalizzata all’ottenimento del finanziamento, interlocuzioni su più livelli, incontri riservati».

La diga di Cumbidanovu sull’alto Cedrino, rappresenta un’opera di fondamentale importanza per i Comuni che potranno fruire dell’acqua per scopi irrigui (Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali) ed assicurerà anche una portata continua di 50 l/s per gli usi industriali della zona di Nuoro e Oliena. L’Assessorato è da tempo impegnato affinché l’opera venga realizzata e ha intensificato la propria azione dall’inizio del 2019 a seguito della risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice, dando impulso alle attività del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale e ha interloquito con il ministero delle Infrastrutture e trasporti, direzione generale dighe, affinché venisse incrementata la dotazione finanziaria. Proprio ai fini dell’ottenimento delle risorse aggiuntive era stata data rassicurazione al Ministero sul rispetto dei tempi concordati con il Consorzio di Bonifica nelle attività che porteranno al riappalto ed alla ripresa dei lavori. Qualche giorno fa la notizia dello sblocco del finanziamento da 20 milioni, a cui ora si aggiungono 4 milioni di fondi regionali.

«Il sopralluogo di oggi rappresenta uno degli step che vedranno impegnato questo Assessorato per il rispetto degli impegni, affinché la diga di Cumbidanovu possa finalmente essere realizzata», conclude Roberto Frongia.

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«L’aumento dell’Iva per il mondo agricolo della Sardegna, si calcola in un maggiore costo quantificato in oltre 40 milioni di euro annui, come si sa il mondo agricolo in Sardegna utilizza il sistema del regime fiscale agevolato e semplificato, cioè senza compensazione fra iva pagata e iva incassata, quindi l’aumento dell’Iva sarebbe per gli agricoltori Sardi solo ed esclusivamente un ulteriore costo secco.»

Lo scrive, in una nota, Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli.

«Il maggior costo pagato dagli agricoltori per l’aumento dell’Iva, secondo alcuni calcoli del Centro Studi Agricoli , annullerebbe interamente gli introiti percepiti dal mondo agricolo sardo con la PAC per il tramite del “fascicolo unico” – aggiunge Tore Piana -. Una situazione questa che darebbe il colpo mortale allo stesso comparto agricolo, come tutti sanno, in Sardegna l’equilibrio economico del settore agricolo è molto delicato e basterebbe un intoppo per rischiare di far saltare una delle economie tradizionali e importanti della Sardegna. Si pensi che recenti indagini statistiche, hanno evidenziato come la maggior parte delle aziende agricole Sarde, sopravvivono esclusivamente grazie agli introiti della PAC , per il tramite del Fascicolo Unico. In Sardegna abbiamo circa 35 mila fascicoli  attivi Aziendali. Inoltre l’iva in vendita dei prodotti agricoli, passerebbe dal 10% al 13,5% situazione che farebbe contrarre i consumi interni dei prodotti agricoli Sardi, rendendoli meno competitivi a causa dei maggiori costi causati dall’insularità e dai maggiori costi dei trasporti da e per la penisola.»

«Ecco che come CSA chiediamo urgentemente alla Regione Sardegna e al Suo Presidente di chiedere con forza al Governo Nazionale il riconoscimento dei benefici fiscali e di costi dovuti all’insularità, al pari di altre Isole europee, e di riprendere,  sempre con urgenza la richiesta per il riconoscimento della “Zona franca per la Sardegna” altrimenti, già dall’immediato futuro, il destino del comparto agricolo Sardo sarà destinato a soccombere, con inimmaginabili ripercussioni demografici, sociali ed economici per l’intera Sardegna. Il destino della Sardegna – conclude Tore Piana – è ora affidato all’operato del Consiglio regionale e al suo presidente Christian Solinas.»